La dieta senza sale del Dottor Gerson

La Terapia Gerson, l’incredibile programma contro i tumori e le altre malattie degenerative – di Charlotte Gerson e Morton Walker

capitolo 10

La dieta senza sale del Dottor Gerson

p. 143-144

Era il mese di aprile del 1997 quando   Celia Collins, una burattinaia professionista di 58 anni,arrivo alla Clinica Gerson di Sedona in Arizona(attualmente chiusa). Dalla cartella clinica che la donna aveva portato con sé risultava che era affetta da un “CARCINOMA INFILTRANTE(estremità chiuse) allaMAMMELLA DESTRAcon un diametro di 1,5 cm che comprometteva anche tre linfonodi”. L’oncologo curante della paziente aveva classificato il CARCINOMA come un TUMORE in FASE II di GRADO III(uno dei più aggressivi) e resistente agli estrogeni. La tomografia assiale computerizzata (TAC) a cui la signora Collins si era sottoposta nell’aprile del 1997 aveva evidenziato alcune MACCHIE al FEGATO e ai POLMONI – che secondo il medico dovevano essere tenute “sotto controllo”.

La malata accettò di sottoporsi a una – NODULECTOMIA – e, dopo l’intervento, l’oncologocurante le prescrisse sei mesi di   chemioterapia. Ma il medico chirurgo che l’aveva operata non fu d’accordo.   Disse che in base alla sua esperienza queste terapie a base di prodotti chimici tossici non hanno mai prolungato la vita a nessuno e le consigliò di non accettare di sottoporsi al trattamento. L’oncologo   propose alla malata di seguire anche un trattamento di sette settimane di radioterapia  con alcune radiazioni aggiunte ai margini chiusi. Ma il chirurgo si pronunciò contrario anche alla radioterapia.

“Titubavo di fronte alle scelte sbagliate dell’oncologo. Semplicemente non quadravano. Quindi decisi di considerare altre opzioni. Scelsi la Terapia Gerson   invece della chemioterapia e radioterapia”, ci disse in seguito la signora Collins. (nella pagina successiva potete vedere la signora Collins, un ex malata di cancro, com’è oggi).

 

La DIETA SENZA SALE del Dottor Gerson   la incuriosiva perché per anni aveva sospettato che la maggior parte della gente tendesse ingerire troppo sale a causa di un’alimentazione eccessivamente saporita. E lei stessa aveva sofferto di EDEMA CELLULARE  (tumefazione) A causa del cloruro di sodio presente nei cibi già pronti. Quindi la malata penso che sarebbe riuscita ad adattarsi senza problemi ad un regime dietetico senza sale. Decise all’ora di cominciare con il programma completo della Terapia Gerson.

“La decisione era presa. Mia figlia ed io partimmo per il Centro Terapeutico Garson di Sedona dove ci lasciamo avvolgere da un’atmosfera rassicurante. Ci sentivamo rinvigorire e rianimare. Tutti, perfino le inservienti, erano incredibilmente positivi, felici e incoraggianti. Le cure, quel meraviglioso cibo senza sale, gli altri pazienti, il personale…tutto era speciale e buono. La mia guarigione fu rapida. Mi sottoposero a un’altra TAC in settembre del 1997 dopo aver seguito la Terapia Gerson per sei mesi e l’esame confermava che il tumore non c’era più – le lesioni erano sparite. Il risultato è ufficiale ed è stato confermato anche dal chirurgo che mi aveva operato al seno. Mi ha confermato che sono guarita dal tumore senza aver fatto né chemioterapia né radioterapia”, disse Celia Collins. “Sono così felice”.

 

Perché c’è bisogno di una dieta senza sale –

La Terapia Gerson

p. 145 –

Uno dei principi cardine della terapia del Dottor Max Garson è che tramite l’aumento del livello del potassio nella dieta dei pazienti neoplastici e la contemporanea riduzione del livello del sodio si riesce a inibire la formazione dei tumori (1). Il Dottor Gerson era un fervente sostenitore dell’importanza di seguire una dieta priva di sale per eliminare il sodio (simbolo chimico Na), il cloruro (indicato con CI) E l’acqua (H2O)trattenuti nell’organismo, così come le tossine e le scorie dai tessuti in genere. Il Dottor Gerson scrisse che in presenza di tubercolosi, tumore e patologie croniche l’eliminazione del NaCI (sale) aumenta dopo due o tre giorni di dieta povera di sale.

L’aumentata escrezione del sale rimane elevata fino a due settimane quando grazie alla dieta povera di sale scende a livelli normali. A volte possono verificarsi fenomeni purificatori come attacchi di nausea, diarrea e instabilità emotiva. Il personale del Garson Institute ha identificato questi fenomeni come “reazioni terapeutiche”. Queste reazioni sono causate da una maggiore produzione di bile e dalla stimolazione del sistema nervoso simpatico. Al termine di ogni attacco, i malati si sentono meglio sia dal punto di vista fisico che emotivo(2).

In un articolo apparso nel periodico medico specializzato Physiological Chemistry and Physics, il   dottor Freeman Cope M.D., affermò che “è stato empiricamente osservato che la dieta del Dottor Gerson ricca di potassio e povera di sodio è in grado di curare molti casi di tumore umano allo stadio avanzato, ma le ragioni rimangono ignote. Studi recenti (questo era nel 1978) condotti nel laboratorio del Dottor F. G. Ling e associati, indicano che ambienti caratterizzati da un’alta percentuale di potassio e una bassa percentuale di sodio possono parzialmente riportare le cellule proteiche danneggiate alla loro struttura normale non danneggiata. Ne consegue che il danno degli altri tessuti, indicato dalla presenza di tossine e scorie prodotte dalle cellule neoplastiche, viene in parte riparato dalla terapia Gerson in base allo stesso principio”(3).

C’è molto di più da spiegare sull’eliminazione del sale e l’aggiunta del potassio, minerale antagonista del sodio. A proposito del potassio possiamo aggiungere che è una dieta a ridotto tenore di sodio e elevato tenore di potassio non solo migliora l’ipertensione ma è responsabile anche della regressione di malattie acute e croniche di qualsiasi natura come artrite, diabete, sclerosi multipla, cardiopatie, malattie autoimmuni, sindrome da fatica cronica e molte altre. Infatti ciascuna delle cinquantadue patologie menzionate in questo libro che hanno reagito positivamente al programma alimentare Gerson, esemplificate dalle storie dei pazienti, rispondono incredibilmente bene a una dieta povera di sale. Usare troppo sodio può portare alla morte!

 

Albert Schweitzer disse che la dieta importata dai bianchi stava uccidendo la popolazione africana autoctona –

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Nel 1954, Albert Schweitzer M.D.,   filosofo, indimenticabile filantropo, organista, medico missionario e vincitore del premio Nobel per la pace, scrisse che i neri africani che abitavano le zone circostanti il suo ospedale a Lambaréné in Gabon nell’Africa sudsahariana francese, avevano modificato la loro dieta abituale introducendo l’uso del sale come faceva la popolazione bianca. E gli sforzi che il dottor Schweitzer faceva per curarli erano vanificati dal forte consumo di sale della popolazione autoctona. “Gran parte degli abitanti indigeni, soprattutto quelli che vivono in grandi comunità, non hanno più le stesse abitudini di un tempo. La loro alimentazione era costituita principalmente da frutta e verdura, banane, manioca, igname, colocasia, patate dolci e frutta varia. Ora hanno cominciato ad alimentarsi con latte condensato, burro di preparazione industriale, carne e pesce in scatola (salati) e pane”, continuava il missionario. Egli fece risalire la comparsa di malattie come cancro, appendicite e altre malattie degenerative fra la popolazione nera africana a questo cambiamento nell’alimentazione (4). “ In base alla mia esperienza personale posso dire che se a partire dal 1913 ci furono dei casi di tumore (allora) furono casi molto sporadici ma con gli anni sono diventati sempre più frequenti.… È lecito collegare questo aumento dell’incidenza del cancro a un maggiore uso di sale da parte della popolazione indigena”, proseguiva il premio Nobel. “Negli ultimi quarant’anni sono stati raccolti molti dati, basati su osservazioni concrete, relativamente agli effetti provocati sulle malattie renali da un’alimentazione povera di sale. E anche qui è dimostrato che l’eliminazione del consumo del sale, vale a dire la dieta priva di sale a cui erano abituati, diminuisce il carico di lavoro richiesto ai reni malati (idem neri africani). Non appena i reni ammalati non erano più sovra-irritati e sovraffaticati dall’assunzione eccessiva di cloruro, le loro condizioni miglioravano in un lasso di tempo incredibilmente breve e… eliminavano più NaCI con una dieta povera di sale che non con una ricca di sale”!

P. 138-139

Il SALE e facilmente assorbito dalla PELLE non dovrebbe mai essere utilizzato da un malato che segue la terapia Gerson. Il SODIO nel SALE è un INIBITORE ENZIMATICO e la terapia Gerson è stata elaborata per eliminare il sodio in eccesso. Il SALE, infatti, viene utilizzato dal TESSUTO TUMORALE per CRESCERE PIÙ VELOCEMENTE ed è anche alla base della sindrome da danno tessutale quando le cellule normali perdono la capacità di trattenere il potassio mentre il sodio penetra nel loro protoplasma causando la formazione di EDEMI e rallentando le funzioni cellulari. Secondo le scoperte di mio padre questo danno tessutale e alla base di tutte le malattie croniche. Ovviamente un PAZIENTE ONCOLOGICO deve EVITARE a tutti costi di FARE il BAGNO in ACQUA SALATA (perfino in quella dell’OCEANO).