Pillole di beta-carotene (vitamina A), di alfa-tocoferolo (vitamina E), e di altre vitamine e minerali per prevenire il Cancro del Polmone nei Fumatori e altri tipi di cancro – Il cibo dell’uomo – febbraio 2013 – Franco Berrino

Le principali conoscenze che la scienza medica ha potuto solidamente confermare, in decenni di ricerche cliniche ed epidemiologiche sul ruolo dell’alimentazione nella genesi delle malattie croniche che caratterizzano il mondo moderno, si possono riassumere in poche raccomandazioni preventive: più cereali integrali, legumi, verdura e frutta fresca, meno zuccheri e cereali raffinati, meno carni, latticini e grassi animali, meno sale e meno alimenti conservati sotto sale. A partire dagli anni ‘70, numerose ricerche epidemiologiche, che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e studiato decine di migliaia di casi di tumore, hanno confermato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che chi mangia più verdure si ammala meno di cancro rispetto a chi mangia poche verdure. Ciò vale per la maggior parte dei tumori, in particolare quelli dell’apparato digerente (cavo orale, faringe, esofago, stomaco, intestino) e quelli dell’apparato respiratorio (laringe e polmoni). Un’alimentazione ricca di verdure, quindi, può proteggere anche dai tumori dovuti al tabacco e all’inquinamento: un forte fumatore ha un rischio fino a venti volte superiore di ammalarsi di cancro polmonare rispetto a un non fumatore, ma mangiando quotidianamente verdure può dimezzare il suo rischio (che rimane però molto alto se non smette di fumare). Le verdure e i cibi vegetali proteggono probabilmente attraverso numerosi meccanismi, ma il più importante (o almeno il più studiato) è legato al contenuto di sostanze antiossidanti, fra cui vitamina C, vitamina E, beta-carotene (precursore della vitamina A) e altri carotenoidi, vari polifenoli, composti solforati, che impediscono l’attivazione di molte sostanze cancerogene e proteggono le strutture cellulari e lo stesso DNA dall’aggressione di sostanze ossidanti che si generano nei normali processi metabolici. L’osservazione che l’insorgenza del cancro del polmone nei fumatori sembrava contrastata soprattutto da verdura e frutta ad alto contenuto di beta-carotene (di cui sono ricchissime le carote e tutta la verdura gialla e rossa, ma anche la verdura verde scura), ha fatto sorgere l’IPOTESI che lo STESSO EFFETTO effetto si potesse ottenere con ALTE DOSI FARMACOLOGICHE di BETA-CAROTENE e ha condotto ad ESPERIMENTI PREVENTIVI i cui RISULTATi sono stati DRAMMATICI.

In FINLANDIA, TREMILA VOLONTARI, FORTI FUMATORI, sono stati suddivisi a caso in quattro gruppi di circa 7500 persone ciascuno:

UN GRUPPO avrebbe preso quotidianamente una PILLOLA con 25 mg di BETA-CAROTENE,

UN GRUPPO una PILLOLA di ALFA-TOCOFEROLO (vitamina E),

UN GRUPPO una PILLOLA contenente ENTRAMBE le SOSTANZE e

UN GRUPPO una pillola PLACEBO (cioè senza nessuna vitamina).

Lo STUDIO era condotto in DOPPIO CIECO, in modo che né i partecipanti né i medici incaricati della loro sorveglianza sapessero chi stava prendendo cosa, ma un comitato etico aveva accesso ai codici e teneva sotto controllo l’operazione.

Lo studio fu INTERROTTO DOPO 8 ANNI, quando fu chiaro che, contrariamente all’atteso, il BETA-CAROTENE era associato a una FREQUENZA MAGGIORE (del 18%) di CARCINOMA POLMONARE.

Anche l’INFARTO era AUMENTATO in chi prendeva la PILLOLA di BETA-CAROTENE,

mentre in CHI PRENDEVA prendeva VITAMINA E erano più FREQUENTI le EMORRAGIE CEREBRALI.

Non appena resi noti questi risultati, venne interrotto uno STUDIO SIMILE in corso negli STATI UNITI d’AMERICA (in cui si associava beta-carotene e vitamina A); anche in questo caso, il CANCRO del POLMONE e l’INFARTO risultarono PIU’ ALTI alti nel GRUPPO di persone TRATTATE rispetto al gruppo di controllo, con una MORTALITA complessiva PIU’ ALTA del 18%.

DECINE di STUDI di CHEMIOPREVENZIONE, condotti somministrando PILLOLE di questa o quella vitamina o cocktail di VITAMINE e SALI MINERALI potenzialmente preventivi, hanno dato RISULTATI DELUDENTI.

Anche gli studi che hanno cercato di prevenire i POLIPI e il CANCRO dell’INTESTINO somministrando preparati vari di crusca o altre fibre vegetali sono stati FALLIMENTARI, e in alcuni casi i POLIPI sono addirittura AUMENTATI anziché diminuire.

Questi RISULTATI sono solo APPARENTEMENTE in CONTRASTO con gli STUDI EPIDEMIOLOGICI che hanno mostrato un MINOR RISCHIO di MALATTIA in chi ha una DIETA RICCA ricca di FIBRE, di VITAMINE, e di altri nutrienti ESSENZIALI.

Essi INDICANO semplicemente CHE NON SIAMO IN GRADO di CATTURARE in una PILLOLA la MERAVIGLIOSA COMPLESSITA’ della NATUIRA, e che CORRIAMO dei RISCHI in particolare quando usiamo DOSI ALTE RISPETTO a quanto l’uomo può assumere col CIBO.