L’AIDS non malattia ma programma di governo – Valdo Vaccaro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2009

L’AIDS NON MALATTIA MA PROGRAMMA DI GOVERNO

VALDO VACCARO

FREE AND INDEPENDENT SCHOOL OF BEHAVIOURAL AND NUTRITIONAL SCIENCES

16 Ottobre 2009

L’AIDS NON MALATTIA MA PROGRAMMA DI GOVERNO

Un’isteria collettiva orchestrata ad arte dai super-monatti di Atlanta

Sulla cosiddetta malattia AIDS e sul cosiddetto virus HIV, sull’isteria collettiva orchestrata ad arte dai super-monatti di Atlanta, sono stati versati fiumi di inchiostro inutile, da parte di studiosi del mondo intero.

Non sono serviti a nulla.

Non sono serviti a cancellare il terrore inciso nel Dna e nel cervello della popolazione che continua, dopo oltre 20 anni a credere nelle buffonate del CDC, della CIA, dell OMS e dei colonizzati Ministeri della Sanità, come confermato da ogni nuovo mini-Aids di questi ultimi anni, incluso la presente pandemia suino-asinina.

Chi crede all’AIDS crede alla aviaria e crede alla suina, e crede pure al mito di una invisibile e mostruosa bestiaccia chiamata virus.

In altre parole, chi crede all’AIDS crede alla medicalizzazione, alle vaccinazioni e al Codex Alimentarius.

AIDS madre di tutte le attuali e prossime pestilenze

Non vorremmo dunque tornare su questo argomento.

Ce ne siamo già occupati ampiamente in tesine come Il dito sulla piaga del contagio e dell’AIDS, Il pericolo demografico e la folle opzione AIDS, George Soros presidente degli USA, dell’AIDS e della B12, e diversi altri nostri articoli sui virus in generale, alcuni dei quali da tempo su vari blog Internet.

Siccome però l’AIDS rimane la madre di tutte le pestilenze moderne, per il modo infame e truffaldino in cui è stato concepito e realizzato, alle spalle della popolazione mondiale, alle spese di migliaia di gente suicidatasi per paura e di milioni di persone rimaste segnate a vita dal terrore seminato dai mascalzoni americani di Atlanta e dai loro sporchi e imbelli servi delle altre nazioni, Italia inclusa, è giusto rivedere in sintesi quanta cattiveria e quanta scemenza scientifica stia dietro la peggiore criminalità organizzata che sta al governo del mondo contemporaneo.

Un riconoscimento pubblico al coraggio e all’amore per la scienza dell’amico Peter Duesberg

Ho sempre stimato il professor Peter Duesberg per la sua perspicacia, il suo coraggio, la sua trasparenza, e non manco di lodarlo anche in questa occasione.

Senza il suo contributo, molte cose interne al mondo politico ed accademico americano, molte furbizie, molte arroganze, molte clamorose bugie non sarebbero venute facilmente a galla, nonostante il movimento igienistico americano, e nonostante l’attivismo del rimpianto T. C. Fry, premiato con laurea ad honorem dalla Sorbona di Parigi, avesse prodotto, ANCOR PRIMA di Duesberg (The invention of Hiv virus), un testo fondamentale come The Great Aids Hoax (La grande bufala Aids).

Perso il Nobel manovrato dai briganti ottiene qualcosa di molto più importante e significativo, il Super-Nobel dell’amore popolare

Vero è che nessun igienista preparato ha mai creduto, nemmeno per un istante, alla storia AIDS, tanto assurda e squinternata era, tanto di bruciato puzzava la sua elaborazione e la sua inaffidabile fonte, tanto lo strombazzare organizzato e coalizzato dei media, dei governi e delle chiese.

Però serviva capire meglio i dettagli del come e del perché.

Serviva sapere chi erano i delinquenti che si muovevano dietro le quinte, chi erano gli sponsorizzatori degli artisti hollywoodiani impegnati nella difesa contro l’AIDS e di tutte le messe in scena della lotta-contro-l’AIDS. E Peter Duesberg, che era dentro fino al collo nella ricerca sui virus e sui retrovirus, seppe darci un perfetto spaccato della situazione, pagando di persona e subendo una declassificazione dal premio Nobel che gli spettava di diritto.

Rivediamo in sintesi la STORIA dell’AIDS e di quello che c’è veramente sotto

Prendo dunque spunto da uno scritto di Giuseppe Cosco, preso dal testo AIDS, la grande truffa, di Luigi De Marchi, apparso on-line su Medicina, altri abusi, per rivedere in sintesi tutta la storia AIDS, che è fondamentale per capire al meglio la pandemia suina e la faccenda del Papilloma Virus, temporaneamente messa in disparte, ma pendente come una spada di Damocle sulle donne, come una ennesima trappola vaccinatoria pronta a scattare la prossima primavera, che dovrebbe interessare da vicino tutte le persone di sesso femminile, e non solo le lettrici che mi seguono da vicino.

Per Kary Mullis, Nobel 1993 per la Chimica, l’AIDS è un farabutto e demoniaco imbroglio

Kary B. Mullis, prestigioso premio Nobel 1993 per la Chimica (scopritore del metodo per amplificare il Dna, applicato pure nelle analisi relative al cosiddetto virus HIV), è persona educata e moderata, poco incline ai termini duri, tesa a misurare e moderare i suoi toni espressivi.

L’ipotesi HIV/AIDS è un errore macroscopico. Lo dico forte e chiaro per mettere in guardia la gente,

è infatti linguaggio da salotto presidenziale attiguo alla Casa Bianca.

Tradotto in termini concreti e terra-terra, quella frase significa né più né meno che l’AIDS è un farabutto e demoniaco imbroglio nazi-americano ordito dai servizi segreti di questo paese contro l’intera umanità.

Tutta la scienza indignata e messa da parte

Oltre 700 tra virologi, infettivologi, epidemiologi di 23 nazioni, tra cui 3 premi Nobel, hanno espresso la loro indignazione per la colossale mistificazione imbastita intorno all’AIDS, la cosiddetta peste del 2000.

Quando alla CIA ci si rese conto che i malati di AIDS non decollavano in numero esponenziale come dalle prime catastrofiche previsioni, si partì come degli ossessi a caccia di ogni altra possibile malattia antica e moderna, incluso cancro, meningite, tubercolosi, gonfiando l’AIDS a dismisura e riunendo sotto il suo virtuale ombrello una trentina di malattie.

Alla fine, la parola AIDS è un termine-calderone che raccoglie le disfunzioni più disparate.

Le prove della colossale e ripugnante montatura chiamata AIDS

Le prove che l’AIDS è una colossale montatura, una ripugnante e venale menzogna messa assieme in modo tanto minuzioso quanto canzonatorio, esistono tutte, chiare come l’acqua di sorgente:

1) Nessuna correlazione tra test e malattia, per cui c’è gente coi sintomi di estremo indebolimento ma dal test HIV negativo, e gente senza sintomi indebolitori, ma dal test positivo (definiti portatori sani, quando tutta l’umanità è portatrice sana di ogni possibile virus e di ogni possibile batterio).

2) Reazione non probante ai test ELISA e simili, associata ad aumento specifico immunoglobuline, dal momento che l’aumento delle Ig si verifica in molte malattie autoimmuni, in infezioni croniche, nella malaria, nella lebbra, nelle parassitosi, persino nelle vaccinazioni anti-influenzali, nei trattamenti terminali a base di Valium e simili, tutte casistiche che nulla hanno a che vedere con la condizione AIDS.

3) Inesistenza assoluta di uno straccio di documento coerente e logico che dimostri che la sindrome chiamata AIDS sia causata da un virus chiamato HIV.

4) Inconsistenza e genericità assoluta di una definizione di malattia, visto che esistono ben 29 patologie incluse nel calderone AIDS.

5) Inoculazione virale (concetto già errato di per sé) misteriosamente lunga, visto che tutti i disturbi definiti impropriamente infezioni virali, che sono poi in realtà disfunzioni non contagiose da sovraccumulo ed intasamento virale, hanno tempi di sviluppo di pochi giorni, mentre nel caso AIDS i tempi previsti di sviluppo furono inizialmente 18 mesi, spostati poi a 10-14 anni (perché non allora a 100-140 anni, e così avremmo coperto la vita intera ed anche la reincarnazione successiva?)

6) Tossicodipendenza e non contagio sessuale alla base dei problemi.

La caccia alle streghe, ovvero alle povere disgraziate che si vendono ai margini delle strade,

vittime preferenziali designate di ogni nuova peste, ha portato a risultati sorprendenti.

Al 31 marzo 1995, su 27043 casi di AIDS tra le prostitute, solo 22 di esse riguardavano soggetti

non-tossicodipendenti.

7) Ripetuti esperimenti tra mariti AIDS e mogli non-AIDS, e viceversa, hanno dimostrato la

non-contagiosità della patologia. Diversi casi di AIDS spontaneo in persone prive di contatti sessuali

con chicchessia, hanno provato che il contagio non c’entra e che il fattore sessuale non c’entra.

8) Le basilari leggi di Koch e relativi postulati, contraddicono in continuazione tutte le affermazioni di

carattere opposto sostenute dagli Aidsisti tipo Gallo e Montagnier (Duesberg: L’invenzione del virus

HIV)

Le origini storiche del virus

Nel 1970, il Defence Department americano avviò un nuovo programma di ricerca per lo sviluppo di armi biologiche in grado di attaccare il sistema immunitario umano (di attaccare cioè quel medico intelligente che ogni persona ha al suo interno, e che presiede alla sua salute, al suo equilibrio, all’immalamento e al successivo ripristino salute).

Donald McArthur, esperto militare in guerra biologica, si lasciò scappare una frase inquietante, e cioé che Tra 5 o 10 anni sarà possibile creare un nuovo microrganismo infettivo diverso da tutti quelli finora conosciuti.

Dal GRID per omosessuali, all’AIDS per eterosessuali

E già nel 1981 si comincia a parlare del GRID, Gay related immunodeficiency disease (malattia da immunodeficienza degli omosessuali), presso il CDC, Center for Disease Control di Atlanta-Georgia, dove tale iniziale denominazione viene ben presto trasformata in AIDS, Acquired immunodeficiency disease sindrome (sindrome da immunodeficienza acquisita), dove la limitazione Guy (omo) scompare a significare malattia per tutti, incluso gli eterosessuali, e dove viene introdotto il termine volutamente terroristico acquired, a significare malattia acquisita da contagio.

La nascita imposta e militarizzata di un dogma intoccabile

E fu nel 1984 che il ministro della Sanità statunitense, Margaret Heckler, con a suo fianco il virologo Robert Gallo, annunciò al mondo, con grave e papale prosopopea, che era stata individuata una nuova temibile malattia virale trasmessa attraverso il sangue e i rapporti sessuali.

Con tale annuncio, si scavalcava per la prima volta in modo plateale e scandaloso ogni procedura standard di controllo ed approvazione da parte della comunità scientifica, e si imponeva al mondo, in modo reazionario e dittatoriale, l’esistenza di una malattia inesistente, creata a tavolino.

Nasceva il dogma intoccabile AIDS.

Peter Dueberg sapeva troppe cose per stare zitto

Il maggior virologo scienziato vivente Peter Duesberg, esperto mondiale di retrovirus (primo al mondo ad individuare ed isolare un retrovirus, e primo al mondo ad isolare un gene del cancro), professore di biologia cellulare e molecolare alla University of California di Berkeley, smascherò all’istante l’indegna ed infame macchinazione chiamata AIDS.

Sapeva troppe cose in diretta persona per stare zitto e peccare di omertà verso gli studenti e verso la gente. Conosceva troppo bene la mediocrità e la coda di paglia di Gallo e Montagnier.

CIA e Casa Bianca rinchiuse nel fortino della Grande Vergogna Americana

Portò argomenti precisi ed inequivocabili, e delineò con assoluta competenza i contorni della banda AIDS, i precedenti storici, i dettagli economici e truffaldini dell’intera operazione.

Ma si rese anche subito conto che era tutto inutile, in quanto sbatteva contro un insuperabile muro di gomma.

La CIA e la Casa Bianca avevano issato una barriera impenetrabile ed invalicabile intorno al presidio medico-farmaceutico-politico chiamato AIDS, intorno al fortino della Grande Vergogna Americana.

Duesberg aveva capito di essere solo a lottare contro la potenza Americana.

Perdere sul fronte AIDS significava ormai per l’America perdere la faccia, una sconfitta ancora più cocente ed umiliante di quella subìta in Vietnam.

Il sequestro e la distruzione di un libro, non nell’Inquisizione Medievale, ma nell’America della tecnologia e delle scienze, nell’anno del Signore 1995

Duesberg mise a repentaglio la propria carriera e la propria reputazione, il proprio lavoro ed anche la sua integrità fisica.

Pubblicò, con Brian Ellison, suo collega di insegnamento, il testo Why we’ll never win on AIDS (Perché non vinceremo mai la nostra battaglia contro l’AIDS), ma la Federal Court di New York, in data 29 dicembre 95, ordinò che tutte le copie del libro venissero sequestrate e distrutte.

Nel paese della Statua della Libertà, non nell’anno 995 d.C., non in pieno Medioevo, ma 1000 anni dopo, non nell’Iran di Khomeini ma nell’America del liberismo e della democrazia, nel paese di Cape Canaveral, nella patria della ricerca scientifica, scattò come una belva infuriata la molla dell’Inquisizione.

Quella stessa molla che aveva fatto bruciare nei tempi dei roghi e delle streghe tutti i libri di Pitagora e tutti i testi che non comodavano ai papi ultra-corrotti di allora, ai Borgia ed agli amici dei Borgia.

I commenti coraggiosi della gente che scientificamente conta

I commenti sull’AIDS, da parte di personaggi qualificati e di primo piano, ma non collusi con lo strapotere della Casa Bianca e della CIA, con potere delle multinazionali e di BigPharma, ci aiutano a capire meglio l’intera farsa.

Occorre tener presente che, in tutti questi anni, esprimersi pubblicamente contro l’AIDS ha significato e significa alto tradimento, vale a dire inserimento nella lista nera e boicottaggio a tutti i livelli.

Solo i più forti e i più indipendenti hanno osato e hanno avuto l’ardire di farlo.

Ecco perché queste dichiarazioni valgono cento volte di più di quelle dei presidenti americani col naso oblungo alla Pinocchio, e dei tanti aggregatisi per ignoranza, pecorismo o per interessi di vario genere.

L’idea dell’AIDS, come malattia causata dall’HIV, è priva di ogni fondamento scientifico

Walter Gilbert, premio Nobel 1980 per la Chimica, ha dichiarato:

Nessuno al mondo ha dimostrato che la cosiddetta peste AIDS sia causata da un suo virus chiamato HIV.

Serge Lang, docente della Yale University: Non esiste una singola definizione appropriata dell’AIDS sulla quale si possa verosimilmente basare un discorso scientifico coerente o persino una statistica valida.

Charles Thomas, professore di biochimica ad Harvard: L’idea della gente, per cui il gruppo di malattie chiamato AIDS sia causato dal retrovirus chiamato HIV, è priva di ogni fondamento scientifico.

Chiediamo pertanto una approfondita ricostruzione di tutta la storia, condotta però da un gruppo di scienziati indipendenti.

Persino il monatto Sabin disconosce la contagiosità dell’AIDS

Joseph Sonnabend, stimato microbiologo americano: Non esiste alcun agente eziologico specifico dell’indebolimento AIDS, causato da esposizione a molteplici fattori tossicologici ed ambientali, ma non certo da contagio.

Il dr Albert Sabin del NIH (National Institute of Health), scopritore del vaccino antipolio:

L’attuale campagna di educazione e prevenzione si basa sull’asserto che ogni sieropositivo può essere considerato agente di contagio, ma di questo non esiste alcuna prova.

Un virus non è una pianta, un animale o un vivente, non veglia e non dorme

Robert Root-Bernstein, scienziato molecolare:

Ci hanno fatto credere, spaventandoci a morte, che un’epidemia eterosessuale fosse inevitabile.

Il tutto senza mai fornire una singola prova concreta della malattia e della sua trasmissibilità.

Llaila O. Afrika, autrice di African Holistic Health and Nutricide:

Un virus dell’AIDS non è altro che una particella della cellula umana.

Non può mangiare, riprodursi, crescere, muoversi, attaccare o essere attaccato.

Non è una pianta o un animale o un vivente.

Non è attivo un mese e addormentato il mese successivo.

Non dorme per 5 anni e si sveglia di soprassalto per attaccare una persona.

L’inganno mortale di prescrivere il farmaco più dannoso e micidiale mai creato dall’uomo

Harry Rubin, retro virologo, membro della National Academy of Sciences:

Per una sindrome complessa come quella dell’AIDS vi sono verosimilmente cause multiple.

Chiamarlo dunque malattia unitaria, col nome di AIDS, è una facilona esemplificazione.

Robert Willner, medico, autore di Inganno Mortale:

La maggior parte delle morti AIDS controllate dai medici sono state del tutto o in parte provocate dal letale farmaco AZT. In molti casi, tale insulto chimico, è stato dato a individui perfettamente sani e normali che erano solo terrorizzati dopo il test sulla sieropositività.

La truffa nella truffa, ovvero il falso boom di sieropositività in Africa

La dr Rachel Baggaley, British Health advisor:

Nessuno in Zambia o in Africa muore mai di AIDS.

Tutti muoiono per malaria, febbre tifoide, tubercolosi, e sulle loro salme viene poi appiccicata l’etichetta statistica di caso AIDS.

Neville Hodgkinson, redattore del London Sunday Times:

Il test sull’AIDS non ha alcun valore scientifico.

Confonde milioni di persone che risultano positive, quando non sono state colpite dal virus chiamato in causa.

L’esplosione di AIDS in Africa è stata selvaggiamente e platealmente manomessa.

Kary B. Mullis, Nobel 1993 per la Chimica:

In Africa hanno etichettato come caso AIDS una gran massa di gente, prima di accorgersi che gli anticorpi della comunissima ed endemica malaria (che tutti hanno) si mostrano come positivi all’HIV.

Lo stesso Journal of Infection Disease riconosce che i test HIV condotti in Africa sono un bluff

Harles Geshekter, professore di storia alla California University di Chico:

Un rapporto 1994 del Journal of Infection Disease (rivista ufficiale delle malattie definite infettive), ha riconosciuto che i test HIV condotti in Africa sono inutili e inaffidabili, in quanto i microrganismi responsabili di tubercolosi, malaria e lebbra, sono così diffusi che hanno contribuito a dare oltre il 70% di falsi-sieropositivi in persone il cui sistema immunitario è compromesso per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’AIDS.

L’industria AIDS, gente avida, venale e cinica, che fa sciacallaggio sulle disgrazie altrui

Elinor Burkett, autrice di The Greatest Show on Earth (La più grande commedia sulla Terra):

L’industria del’AIDS comprende un insieme di medici, politici, ricercatori governativi, assicuratori, leader di comunità gay, funzionari CDC, burocrati degli enti sanitari, burocrati delle assicurazioni funerarie, direttori e condirettori dei media. Tutta gente avida ed egoista, cinica e venale, che ha intascato senza batter ciglio e senza mai essere punita, sciacallando sulle disgrazie e le tragedie altrui.

L’AIDS non è affatto una malattia esistente, ma è solo uno stomachevole programma di governo.

E’ forse etico prescrivere AZT a donne incinte e a neonati?

AIDS, maggiore truffa della storia, ordita da un collettivo di imbroglioni.

Gil Gutknecht, US House of Representatives, parlamentare e membro del Comitato sulle Scienze:

Vista la precarietà del legame tra AIDS e HIV, è forse etico prescrivere AZT (un farmaco distruttore del DNA usato follemente 30 anni fa contro il cancro, con risultati tragici) a 150 mila americani, tra cui donne incinte e neonati?

Elliot Fox, giornalista, fondatore dell’Associazione per il Riesame dell’AIDS:

L’AIDS, la Waterloo delle industrie farmaceutiche, descritto come derivante da un virus, a dispetto della ultra-provata evidenza del contrario. L’AIDS, ultima trincea della buffoneria medicale, scoperto da test che si sono rivelati grossolanamente inaccurati. L’AIDS, maggiore truffa della storia, ordita da un collettivo di imbroglioni, curata con farmaci incredibilmente tossici e causanti essi stessi la malattia ipotizzata in partenza.

Jon Rappaport, commentatore televisivo e autore di AIDS Inc (ossia AIDS spa):

Un sacco di gente è oggi cosciente che l’HIV è una burla, una presa per il sedere, e che l’AZT uccide la gente.

Chi sostiene l’AIDS spinge il mondo intero alla spoetizzazione, al suicidio ed alla catastrofe

Tornando a Peter Duesberg, si è lamentato che, paradossalmente, nessuna spiegazione teorica esista nemmeno per il meccanismo che causerebbe lo stato patologico della malattia più famosa e politicizzata al mondo, e che già questo dovrebbe sbalordire e sconvolgere ogni medico responsabile, intelligente e trasparente del pianeta.

Chi sostiene poi che l’AIDS è provocato dal virus HIV, cioè da qualcosa che non esiste e da cui non ci si può ovviamente difendere, spinge migliaia di persone a prendere l’unico rimedio indicato dai monatti. Spinge i falsi malati di AIDS a prendere un farmaco vero e micidiale come l’AZT, e convince i sieropositivi (gente normalissima e sanissima) che la loro esistenza è di fatto finita.

Meno arida mortificazione, più lietitudine e più sorrisi

Chi sostiene l’AIDS terrorizza e diseduca il mondo intero riguardo alla problematica sessuale, toglie ogni prospettiva ed ogni interesse autentico dei giovani e dei meno giovani verso il mondo esterno.

Chi sostiene l’AIDS demonizza e mortifica, rende aridi e sterili i rapporti sociali, disumanizzando e spoetizzando il mondo intero. Dire queste cose non significa spingere gli esseri umani verso Sodoma e Gomorra. Chi vuol fare ascetismo lo faccia, ed abbia pure il rispetto e l’ammirazione della gente.

A maggior ragione, chi vuol esser lieto sia, perché fare l’amore senza paure e senza violenze, senza scellerate ritrosie, nel pieno rispetto delle volontà reciproche, può solo far bene ai singoli ed alla comunità.

Se esistono davvero ragioni per un mondo più casto, la castità da AIDS resta la carta più fasulla.

Vaccinazioni anti-vaiolo decisamente sospette

Il ruolo dell’OMS, braccio militare della CDC, è fondamentale.

L’OMS ha in mano la completa gestione dell’affare pandemia suina.

E ne stanno venendo fuori delle belle.

Secondo un articolo apparso con rilievo sul quotidiano Times di Londra, l’epidemia AIDS in Africa ed in America Latina segue in modo più che sospetto la vaccinazione di massa contro il vaiolo effettuata nei primi anni 80.

Per estirpare il vaiolo dalla faccia della Terra, l’OMS avrebbe vaccinato almeno 70 milioni di neri nella sola Africa Centrale.

C’è addirittura chi sospetta cose ancora peggiori, nell’ambito di quelle vaccinazioni.

Un mondo diretto da Atlanta e Washington e milioni di ragazzi arabi con in tasca il santino di Bin Laden

E qui si inseriscono inevitabilmente alcuni inquietanti dubbi.

Le sterminate masse di poveri del Terzo Mondo non producono e non acquistano, non costituiscono mercato, e pongono in aggiunta problemi politici alle nazioni sviluppate, guidate mani e piedi non certo da Cosa Nostra e nemmeno da Berlusconi e Sarkozy, ma dalla Casa Bianca, dalla CIA e dal Pentagono, ed eventualmente dal Mossad e da Scotland Yard.

Le direttive del mondo non partono certo da Roma e Parigi, ma da Atlanta e Washington.

Ecco spiegato il motivo per cui centinaia di milioni di giovani mussulmani dei vari paesi asiatici hanno regolarmente in tasca, giusto o sbagliato che sia, il santino di Bin Laden.

L’eliminazione degli inutili e dei dannosi, senza l’uso del camino

Uno sterminio di questi disgraziati si concilierebbe benissimo con un modello di globalizzazione razionale basata sul mercato e sul profitto.

Chi non serve si elimina, hanno insegnato Adolf Hitler e il suo Dottor Morte Joseph Mengele.

Occorre dunque qualcosa che sostituisca le guerre e le grandi epidemie naturali tipo la peste bubbonica medievale, e le grandi epidemie iatrogene indotte, tipo la Spagnola del 1919, che avevano la funzione di calmierare e selezionare le popolazioni del pianeta.

Uno sbalorditivo documento di Henry Kissinger sullo spopolamento

Il Memorandum 200 per la sicurezza nazionale USA, redatto nell’aprile 1974 dall’allora consigliere americano Henry Kissinger, è un documento sbalorditivo ed esplicito, tenuto segreto per diversi anni, ma reso di dominio pubblico nel 1990.

Tale Memorandum afferma che Lo spopolamento dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana verso i Paesi del Terzo Mondo.

Riaffiorano dunque gli antichi legami nazi-americani.

Gli esperimenti del dr Rhoades sui portoricani

Un altro esempio del disprezzo verso i diseredati ci viene dal patologo dr Cornelius Rhoades, che si era fatto le ossa dirigendo ancora nel 1932 il reparto di patologia del Rockefeller Institute.

Negli anni a seguire diede inizio ad una vasta ricerca sul cancro.

Più che ricerca si trattava di terribili esperimenti, tra cui far sorgere deliberatamente delle infezioni sui malati. Trenta portoricani morirono a causa di questo suo trafficare con la vita degli altri.

Messo sotto accusa, Rhoades si giustificò dicendo che I portoricani sono la più sporca, la più fannullona, degenerata e ladra razza sulla faccia della Terra, e che pertanto tutti i medici potevano deliziarsi nell’abuso e nella tortura di questi sciagurati.

Cosa si cela dietro l’AIDS? L’opinione dei neri d’America.

Il discorso economico e speculativo che sta alla base dell’AIDS non va certamente sottaciuto.

Ma il dispiegamento massiccio e totale di forze e di mezzi, la determinazione politica e l’aggressività con cui il progetto AIDS è stato portato avanti negli anni, fa di sicuro pensare a qualcos’altro di ancora più importante. Cosa si cela dietro l’AIDS?

La risposta la dà all’unisono la popolazione nera degli Stati Uniti, che conosce meglio di ogni altro la sua gatta da pelare: L’unico dato in comune tra le vittime dell’AIDS non è né il sesso né la droga, ma sono le manipolazioni dell’uomo bianco.

Secondo i neri d’America, ai drogati viene fornita eroina opportunamente tagliata con sostanze che massacrano il sistema immunitario, mentre gli omosessuali e gli africani vengono infettati mediante vaccinazioni di massa, col pretesto di proteggerli da altre malattie.

Un’operazione segreta ma non troppo nei laboratori di Ford Detrick

La rivista New York Native pubblicò nell’83 la lettera di un dipendente del laboratorio di guerra biologica di Ford Detrick, il quale assicurava di aver partecipato all’operazione che era iniziata nel 1978.

La lettera era anonima, ma venne pubblicata in URSS dalla Literaturnaya Gazeta (il 30/10/85).

In Brasile, la notizia che il virus HIV era un prodotto dell’ingegneria genetica a fini di sterminio fu pubblicata dal giornale Estado de San Paolo, e rimbalzò sul Sunday Express londinese del 26/10/86 e sulla Pravda moscovita del 31/10/86. La rivista francese Eléments (N.63, 1988) rilanciò l’accusa con un articolo titolato AIDS, il Pentagono sotto accusa.

Le spiegazioni di Jacob Segal sul cocktail chiamato HIV

Jacob Segal, docente di biologia alla Humboldt Universitat in Germania, ha dichiarato che il piano AIDS fu avviato nel laboratorio di Ford Detrick nel Maryland, centro di ricerche su armi chimiche e batteriologiche.

Nel suo opuscolo del 1986 intitolato AIDS, una malattia costruita in America, parla della quasi identità dell’ipotizzato virus HIV con altri due virus chiamati VISNA, o bovine leukemia virus (BLV), malattia mortale di pecore e bovini, e HTLV-1, che colpisce le cellule T nell’uomo, senza essere mortale.

Segal conclude che il laboratorio di alta sicurezza di Ford Detrick realizzò l’unione di questi due virus VISNA e HTLV-1, dando luogo a un cocktail chiamato HIV, tra il 1977 e il 1978.

Le varie ipotesi sulle manovre legate all’HIV

Tale miscela venne testata su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento in cambio della libertà anticipata. Ma i sintomi non si manifestarono prima di sei mesi.

I test furono considerati fallimentari e i carcerati, molti di essi omosessuali, furono liberati.

E nel 1979 si manifestò il primo caso conclamato di AIDS.

Secondo un altro ricercatore, Robert Strecker, l’HIV sarebbe stato iniettato volutamente ai membri della comunità omosessuale americana durante il piano di vaccinazione contro l’epatite B.

C’è da dire che tutte queste ipotesi non ci convincono molto.

Perché darsi tanto da fare a bioingegnerizzare strani cocktail, se per causare la distruzione di una persona è più che sufficiente sottoporla a una semplice cura di AZT che lo manda tranquillamente all’altro mondo?

Il dossier Global 2000 e le profezie sulle varie crisi di cibo e risorse

Un altro documento agghiacciante è il Global 2000 Report to the President, presentato dal Dipartimento di Stato americano.

Questo dossier fu elaborato dal Consiglio della Casa Bianca per l’Ambiente e dal Dipartimento di Stato, a partire dai primi giorni della presidenza Carter.

Decine di alti funzionari e centinaia di consulenti hanno lavorato a questo rapporto che proponeva di fare del controllo demografico la pietra angolare delle politiche di tutti i futuri presidenti americani.

Nel rapporto, e nei documenti che lo accompagnano, si trova tutta una serie di profezie terrorizzanti: crisi delle risorse idriche, penuria di energia, penuria di cibo, carenza di materie prime strategiche, necessità di triplicare stalle e macelli, necessità di sviluppare gli OGM rendendo i cereali più produttivi.

Un’America disinvoltamente all’opera nei suoi programmi di genocidio

Produrre di più e ridurre le bocche da sfamare, partendo dalla gente parassitaria.

Questa la filosofia che si evince dalla cartella Global 2000.

Dal momento in cui questo documento è stato reso di dominio pubblico, e sono perciò cadute le false reticenze, sezioni intere del governo americano stanno lavorando disinvoltamente e senza più alcun imbarazzo alla messa in pratica delle sue raccomandazioni di genocidio.

AIDS, tutto fuorché malattia sessuale e contagiosa

AIDS, dunque, strumento di venale e sinistra speculazione, strumento governativo di controllo demografico, strumento religioso di offensiva restauratrice puritana e bigotta.

AIDS, insomma, tutto fuorché malattia naturale benefica e risolvente, tutto fuorché benettia instaurata dal sistema immunitario a fini ripristinanti e riequilibranti, tutto fuorché malattia sessuale e contagiosa.

Valdo Vaccaro Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

– Direzione Tecanica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)