A Siena intervento di 5 ore senza trasfusioni

LA STAMPA SALUTE

A Siena intervento di 5 ore senza trasfusioni

Operare senza l’ausilio di emoderivati oggi è possibile. Importante caso al Policlinico toscano

Eccezionale intervento realizzato al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Un operazione più unica che rara: i chirurghi dell’ospedale toscano sono riusciti nell’impresa di effettuare un’operazione –per la rimozione di un tumore a livello del pancreas– senza l’ausilio di trasfusioni sanguigne poiché il paziente, per motivi di carattere religioso, si opponeva a tale pratica.

Come spiega il professor Franco Roviello, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia Oncologica, «Il paziente circa due anni fa, era stato operato in un altro ospedale italiano di una neoplasia del colon. Nell’effettuare gli esami di controllo è stata individuata una ripresa della malattia locale che interessava la testa del pancreas. Vista la complessità dell’intervento, che poteva richiedere anche la necessità di emotrasfusioni, le altre strutture sanitarie a cui il paziente si è rivolto non hanno portato avanti il caso che è stato invece brillantemente risolto dalla nostra èquipe, in collaborazione con l’Anestesia e tutto il personale della piastra operatoria».

LA TECNICA MESSA IN PRATICA ANCHE PER RAGIONI NON RELIGIOSE

Gli autori del complesso intervento, durato più di 5 ore, hanno effettuato l’asportazione della testa del pancreas con successo. Il paziente, dopo un ricovero di circa due settimane di degenza, è potuto tornare a casa tranquillamente senza necessitare nel tempo dell’utilizzo di possibili emoderivati. Una storia di successo che non deve però far pensare che la complessa tecnica messa in atto sia stata effettuata solo ed esclusivamente per ragioni religiose. Anche se in questo caso è avvenuto per questa ragione, i chirurghi di tutto il mondo stanno cercando di affinare le tecniche operatorie per cercare di effettuare meno trasfusioni possibili. Questo sia per ragioni di disponibilità di sangue sia per ridurre le possibilità di infezione e diminuire i tempi di recupero.

«La chirurgia senza sangue rappresenta una frontiera avanzata della chirurgia generale ed il suo utilizzo, oltre che per necessità religiose, emerge sempre di più nella routine quotidiana. La necessità di avere un gruppo di persone ben addestrate a questo approccio è estremamente importante e delicato. L’asportazione del pancreas è una procedura molto particolare che prevede una preparazione e dissezione anatomica molto delicata, in una zona dell’organismo ricca di vasi e di strutture particolari facilmente sanguinanti» conclude Roviello.