La malnutrizione – Dr. H. M. Shelton

Assistenza igienica ai bambini

Capitolo 20

p. 231

La malnutrizione, (denutrizione, sotto-nutrizione.) non è altro che una scarsa o inadeguata o difettosa nutrizione. L’adulto o il bambino non è ben nutrito, oppure è sotto-nutrito, ed in questo caso, corre il rischio di venire ipernutrito. I casi di malnutrizione tra coloro che in realtà non mangiano una quantità sufficiente di cibo, sono comparativamente molto rari.

Quasi l’intera popolazione americana soffre di sotto-nutrizione. La scoperta, durante la I Guerra Mondiale, che tanti giovani americani fossero miserabili esempi di virilità, generò un temporaneo interesse per il problema della malnutrizione. Una scoperta simile fu fatta tra i giovani soldati inglesi durante la guerra boera. Sebbene questo temporaneo interesse per il benessere fisico della nostra futura “carne da macello”, sia venuto meno con il diminuire del fervore patriottico che lo aveva originato, mai come oggi il problema della malnutrizione di bambini ed adulti è stato così acuto. Gli esami di routine compiuti sulle popolazioni scolastiche hanno rivelato che la malnutrizione è prevalente oggi tra i bambini come già lo era stata tra i giovani uomini esaminati nel 1917-1919.

E` difficile capitalizzare una condizione simile, e, pertanto, non viene fatto nessuno sforzo serio per porvi rimedio. Medici ed operatori della pubblica sanità, hanno ben presto focalizzato la propria attenzione su sieri e vaccini, rimozione di tonsille ed estrazioni di denti. La scarsa attenzione che costoro prestano al problema della malnutrizione infantile praticamente non approda a nulla perché 1) i medici non hanno ancora compreso l’importanza di una dieta naturale ed ignorano come alimentare correttamente i bambini; 2) essi non hanno una piena comprensione delle cause della sotto-nutrizione, e 3) dedicano troppa attenzione a standard puramente arbitrari di altezza e peso e poca, invece, ad altre e molto più importanti prove di denutrizione, ed, infine, 4) ad ostacolare lo slancio di un vero e proprio sforzo, vi sono fattori come la chirurgia “commerciale”, l’odontoiatria “commerciale”, nonché i sieri, i vaccini, e tanti prodotti alimentari sempre di natura “commerciale”.

Il “United States Children’s Bureau” ha rivelato che da un quarto ad un terzo dei bambini di questo paese risulta, secondo gli standard medici, decisamente malnutrito. In alcune comunità, la malnutrizione e` talmente comune che è quasi difficile riconoscerla come condizione anomala. Sempre il Bureau ha scoperto che il numero di bambini con una nutrizione decisamente superiore è in realtà minimo. La maggioranza dei bambini, infatti, che riesce a crescere e a svilupparsi porta per tutta la vita i segni di un’alimentazione sbagliata o carente. Ossa piccole, menti sfuggenti o deformi, denti difettosi, corpi rachitici, toraci piatti, spine dorsali deformate, vista debole, anemia, notevole predisposizione alle malattie, riflessi lenti, sono soltanto alcuni dei più ovvi risultati della malnutrizione. A Sant’Antonio, tra la popolazione messicana è difficile vedere anche un solo messicano che non presenti inequivocabili prove di malnutrizione.

La malnutrizione si manifesta non solo nell’incapacità di aumentare di peso o di statura, ma in molte altre maniere. Accade anche che, molti bambini malnutriti sono grassi, mentre altri sono alti quanto i loro coetanei normali. Un bambino può rientrare nella media per quanto concerne peso ed altezza, eppure presentare molti sintomi di malnutrizione. I più comuni sintomi di malnutrizione sono una pelle secca e delicata, un colorito pallido o cereo, o anche verdastro, opaco o terreo in apparenza; capelli secchi e niente affatto docili, unghia deboli; profondi segni blu e neri sotto gli occhi, rivestimento mucoso delle palpebre pallido ed incolore; pelle floscia, senza tono, muscoli non sviluppati, spalle tondeggianti, scapole sporgenti, postura affaticata, addome prominente, irritabilità, mancanza di riflessi e di attenzione, “pigrizia”, indebito affaticamento fisico e mentale, ritardi nello sviluppo mentale, mancanza di normale curiosità e ridotta capacità di concentrazione; è altresì, probabile che il bambino sia piuttosto esigente quanto al proprio cibo. Il bambino SOTTO-NUTRITO è solitamente SOTTOPESO, anche se possono esservi casi di bambini grassi e flaccidi.

Le CAUSE della malnutrizione vengono comunemente divise in TRE CLASSI; fisiche, sociali e dietetiche.

Le “cause fisiche” sono le malattie e le varie malformazioni. Tra queste abbiamo la tubercolosi, le infiammazioni croniche di tonsille e cavità connesse al naso, pielite, carie, adenoidi, e deformità della mascella e del naso. La malattia cronica di tonsille e cavità connesse al naso, viene considerata come “la più comune delle malattie responsabili della malnutrizione infantile”. “La carie spesso causa malnutrizione”. “Adenoidi e deformità sono responsabili della malnutrizione”. La tubercolosi, dal canto suo, non viene considerata una comune causa di malnutrizione nell’infanzia.

MORSE, WYMAN ed HILL affermano che la malnutrizione è dovuta a queste cause: ≪I rimedi sono ovvi: rimozione delle tonsille malate, dei denti cariati e delle adenoidi; trattamento della sinusite e della pielite, e correzione delle deformità≫. Si tratta, come si può vedere, di unprogramma chirurgico tendente a rimuovere gli effetti e non le cause.

K.R. RICH, in una relazione sul lavoro delle autorità scolastiche delle Scuole Elementari di Chicago, dimostrava che il trattamento delle tonsille ingrossate, nonché delle adenoidi, dei denti cariati, e dei piedi-piatti era inefficace a com- battere la malnutrizione, sebbene il programma fosse stato intrapreso con grandi aspettative di successo. Ciò che invece risultava avere una grande e decisiva efficacia erano l’aria pura, la luce solare, il moto, un miglioramento della dieta e delle condizioni igieniche.

La CARIE dei DENTI è dovuta alla MALNUTRIZIONE; lo stesso vale per la TUBERCOLOSI, e per la maggior parte delle DEFORMITA’ del naso e della mascella. La classe medica è ormai talmente abituata a mettere il carro davanti ai buoi – a convertire cioè un effetto in una causa – da farlo, perfino, inconsciamente. Prendiamo l’esempio della CARIE: essa è in maniera così inequivocabile, l’effetto di una CATTIVA ALIMENTAZIONE, che riesce veramente difficile poter scusare chi afferma il contrario, e cioè, che è la carie a causare una cattiva nutrizione.

Nella discussione delle “cause sociali” troviamo, solitamente, una maggiore dimostrazione di intelligenza, anche se il trattamento di queste cause raramente va in profondità. Ciò è dovuto al fatto che le nostre università e i nostri istituti di ricerca sono controllati da grossi interessi commerciali; essi sono inoltre tra i principali azionisti delle società petrolifere, minerarie, alimentari, ecc.; e quindi, come tali, nutrono grossi interessi per i loro dividendi. E` pertanto molto più proficuo per queste istituzioni, vivisezionare animali, studiare germi, brevettare sieri e fare operazioni chirurgiche, piuttosto che dire la verità circa le cause sociali della malnutrizione. La verità potrebbe produrre una flessione negli introiti di queste grandi aziende commerciali.

Tra le cause sociali, troviamo elencate la mancanza di aria pura e di luce solare, case troppo calde o troppo fredde, eccessivo affaticamento fisico e mentale. L’affaticamento fisico, di solito, viene imputato al gioco troppo violento, anche se è alquanto improbabile che più di 2.000.000 di bambini costretti a lavorare negli opifici, nelle fabbriche e nei cantieri di questa grande terra della “prosperità” e del “progresso”, in ambienti privi di luce e di aria, abbiano tempo e voglia, una volta tornati a casa, di giocare in modo violento.

Non c’è una parola di condanna per le periferie sovraffollate delle nostre grandi città, dove sole e aria non si sa neanche che cosa siano. Non c’è condanna per i bassi salari, gli affitti esosi, e tutti quegli altri fattori economici che impediscono ai genitori di far godere ai loro piccoli i benefici dell’aria fresca e della luce del sole. Chiunque condannasse queste cose, verrebbe immediatamente denunciato come “rosso”, e si direbbe che MOSCA lo ha pagato per fargli dire tutte queste calunnie sulle nostre “gloriose istituzioni americane”.

Altre “cause sociali” sono il sonno insufficiente, dovuto o ad eccitazione o ad alimentazione sbagliata, o al prematuro abbondano di pisolini e riposini oppure al fatto di non aver messo a letto il bambino abbastanza presto; il troppo studio, il disinteresse familiare, gli attriti familiari, la lettura di storie inadatte e la visione di films sbagliati, le troppe feste, le lunghe passeggiate in automobile, e qualsiasi forma di eccessiva eccitazione o di smodato divertimento. A queste cause, consentitemi di aggiungere, per quanto riguarda i bambini, l’abitudine di prenderli in braccio, spupazzarli, molestarli continuamente, di imporre loro fumo, droghe, sieri, vaccini e interventi chirurgici.

Il rimedio – affermano MORSE, WYMAN ed HILL – è, naturalmente una tranquilla vita razionale, non troppo strenua, senza indebiti eccitamenti e con molta aria fresca e luce solare≫. Il rimedio, in realtà, dovrebbe andare oltre questa prescrizione. Rimedio vuol dire togliere dalle fabbriche donne e bambini; rimuoverli dalle periferie in cui abitano e dalle case affollate; assicurare loro un ambiente sereno ed affettuoso. Rimedio significa dar loro una casa in cui poter vivere, una casa che non sia “né troppo calda, né troppo fredda”, ma soprattutto vuol dire tenere lontano queste inermi creature dalle mani di chirurghi e dispensatori di sieri e vaccini.

Per “cause dietetiche”, si intende “cibo inadatto”, piuttosto che mancanza di cibo. Ciò significa che il bambino viene nutrito con cibi che, in un modo o nell’altro, sono inadeguati e non forniscono all’organismo tutti gli elementi necessari. Senza indulgere nella vecchia musica dei “fabbisogni calorici”, della “dieta equilibrata”, del “fabbisogno proteico”, del “fabbisogno di grassi”, delle “vitamine o alimenti accessori”, ecc., permettetemi di dire che questo significa che il bambino viene nutrito con farina bianca e derivati, grano degerminato e demineralizzato, cereali denaturati, latte in scatola o pastorizzato, frutta allo zolfo ed in scatola, gelatine, marmellate, zucchero bianco, caramelle, gelati, cacao, cioccolato, bevande gassate, vegetali cotti, purea di patate, piselli, torte, crackers, biscotti, ecc. con l’esclusione di frutta fresca e naturale, vegetali freschi, latte naturale (preferibilmente il latte della propria madre), nocciole e cereali grezzi. Ho già discusso altrove a proposito dell’olio di fegato di merluzzo.

Un bambino può mangiare alimenti contenenti tutti gli elementi necessari, e, malgrado tutto, non essere in grado di digerirli ed assimilarli, o per la loro quantità eccessiva, oppure per qualcuna delle sopra citate “cause sociali”. Molti casi di malnutrizione sono dovuti proprio a problemi di assimilazione del cibo. Il SOTTONUTRIMENTO DA ECCESSIVA INGESTIONE DI CIBO è comune tra i neonati costretti a più poppate.

Il dott. GEORGE S. WEGER giustamente afferma che ≪un’eccessiva nutrizione equivale a morte, sia nel neonato il cui pianto viene interpretato erroneamente come desiderio di cibo, sia nell’adulto, che mangia in modo smodato perché desideroso di provare qualcosa di sempre più stimolante≫. Quando genitori e medici accetteranno questo fatto, e si regoleranno di conseguenza, i bambini saranno più sani, e si svilupperanno in maniera migliore.

Una comune, ma ignorata, causa della denutrizione è la TOSSIEMIA prodotta da una inefficiente eliminazione. Questo stato tossico del sangue e della linfa è alla base della malattia cronica di tonsille ed adenoidi, che viene elencata come una delle cause della malnutrizione. La tossiemia danneggia e altera la nutrizione; essa è dovuta a qualsiasi cosa sovraccarichi le forze vitali o nervose, ed ostacoli l’eliminazione delle tossine.

Esistono parecchi gradi di malnutrizione che vanno da una condizione di quasi- normalità ad una condizione presentante tutti i sintomi precedentemente descritti, per poi arrivare a condizioni decisamente più gravi. La malnutrizione manifesta i suoi peggiori effetti nella vita adulta, ma affonda, le sue radici in errori alimentari risalenti al periodo dell’infanzia. Il rimedio, pertanto, è rappresentato da un completo capovolgimento della vita del bambino, e dal punto di vista dietetico, e dal punto di vista sociale. (Vedi il capitolo XIII sull’alimentazione dei bambini.)

Quelle che vengono classificate come MALATTIE DEFICITARIE o NUTRITIVE, hanno due gruppi di cause, e cioè:

  1. Deficienze nella dieta, o qualitative o quantitative. Di solito, ad eccezione delle zone afflitte dalla carestia, si tratta di deficienze qualitative.
  2. Tutti questi fattori, qualsiasi sia la loro natura o origine, rendono difficile o impossibile per il corpo l’utilizzazione del cibo, anche se questo e` perfetto.

I DIETOLOGI raramente prestano attenzioni a questo secondo gruppo di cause; essi compiono esperimenti su animali sani, e raramente vedono qualche altro fattore che non sia quello di una deficienza studiata e deliberatamente attribuita alla dieta. Essi vengono facilmente ingannati dalla loro impostazione di studio mono-corde, o da quelli che loro stessi definiscono esperimenti controllati. Parlando di bambini ed adulti, cerchiamo di non dimenticare mai che si tratta di esseri umani e non di soggetti da laboratorio; la vita di un essere umano è molto più complessa di quella di un qualsiasi altro animale utilizzato in laboratorio. Il suo ambiente è molto più vario, i suoi contatti sono superiori per numero e qualità, le influenze cui è soggetto molto più numerose, e le stesse risorse ambientali molto maggiori.

Le donne incinte che seguono una buona dieta, qualora la loro nutrizione risenta di iper-lavoro, preoccupazioni, paure, o altro, non saranno in grado di assimilare gli elementi contenuti nel loro cibo, ed i loro bambini nasceranno con i ‘semi’ di qualche malattia deficitaria piantati nelle “loro ossa”. Questi bambini, appena nati, verranno nutriti abbondantemente (rimpinzati) nel tentativo di farli aumentare di peso. Ciò danneggerà a tal punto l’intero meccanismo nutritivo del loro organismo che, malgrado la presenza di una dieta adeguata, svilupperanno la malattia deficitaria in questione. Abitudini troppo diffuse, come il prendere il bambino troppo spesso in braccio, il propinargli farmaci, ecc., debiliteranno il suo organismo e danneggeranno tanto la sua nutrizione da causare vere e proprie malattie. In realtà, dietro ogni comune malattia si nasconde anche una malattia legata a problemi di alimentazione.

 

20.1 ANEMIA

E’ una malattia deficitaria. Essa è caratterizzata da una mancanza di globuli rossi, mancanza di ferro, colorito pallido, nervosismo, frequenti sudorazioni notturne e predisposizione a contrarre malattie. L’anemia può essere dovuta ad un’emorragia da lesione, o da ulcera o tumore, ecc., ma non è questo il tipo di anemia di cui ci accingiamo a parlare per quanto concerne i bambini.

Nei bambini, l’anemia è dovuta alla mancanza di un’alimentazione corretta, o ad un’incapacità di assimilazione del cibo, o a entrambi i fattori combinati. Si osserva un graduale declino della capacità del corpo di produrre globuli rossi, a causa di una nutrizione imperfetta; una carenza di alimenti ferrosi oppure una menomazione dei processi nutritivi. In tutti i casi del genere, non solo è importante che il bambino venga alimentato con cibi ricchi di ferro, ma, soprattutto, che venga ripristinata la capacità organica di assimilarlo (talvolta, questo secondo aspetto è prioritario).

Negli altri miei scritti, ho sottolineato l’importanza del DIGIUNO ai fini della purificazione del sangue. I miei lettori sanno già quanto ritenga prezioso il DIGIUNO nei casi di anemia, e, a conferma di quanto dico, cito il Dott. WILLIAM H. HAY. In Health Via Diet, parla di 101 CASI di ANEMIA PERNICIOSA PROGRESSIVA, curati da lui per un periodo di ventuno anni, con digiuni, una dieta corretta ed irrigazioni del colon. Di questi 101, egli dice, 8 non ebbero una ripresa immediata, mentre le altre riprese divennero permanenti a causa dell’adozione di un sano regime di vita. Alcuni di coloro che registrarono qualche ricaduta, si ripresero rapidamente, ricorrendo nuovamente ad un digiuno.

I PRIMI 13 CASI di anemia progressiva in cui il Dott. HAY prescrisse il DIGIUNO, si ripresero in un periodo di circa DUE SETTIMANE. Il 14◦ CASO, SUL PUNTO DI MORTE al momento del ricovero, NON SI RIPRESE. Il dott. HAY dice: ≪Il sangue, durante un periodo di digiuno, non subisce trasformazioni visibili, per quanto concerne il numero delle cellule, a meno che, quando comincia il digiuno, non vi sia un’anormalità tale che, per effetto del digiuno, scompare.

Per buona parte delle DUE SETTIMANE, (nell’ANEMIA PERNICIOSA) il numero dei globuli rossi o eritrociti continua a scendere prima che si abbia una rigenerazione degli organi preposti alla produzione del sangue; quindi, gradualmente, il quadro microscopico comincia a rivelare nuovi eritrociti rotondi, regolari, senza orinazioni o irregolarità, e ben presto un notevole aumento nel loro numero, con la graduale scomparsa delle cellule avventizie presenti all’inizio.

A volte, DURANTE le DUE SETTIMANE SUCCESSIVE, si registra un AUMENTO di GLOBULI ROSSI che raggiungono il numero normale di 5 milioni≫.

La RIGENERAZIONE DEL SANGUE, durante un DIGIUNO, viene confermata da ricercatori e medici, e pertanto, non sussistono più le ragioni per metterla in dubbio. Il VALORE del DIGIUNO in tutte le forme di ANEMIA è FUORI DUBBIO. Il dott. HAY dice:≪L’anemia perniciosa progressiva viene considerata una malattia incurabile≫ ed è stato proprio un caso di questo tipo a spingerlo a riflettere. C’e` qualcuno che, anche per un secondo, riesca ad immaginare che il digiuno introduca ferro nell’organismo? Questi miglioramenti nel sangue si verificano perché il digiuno aumenta la capacità dell’organismo di utilizzare le riserve alimentari di cui dispone.

 

CURA DEL PAZIENTE: Se ci si preoccuperà del bambino sin dal momento dei concepimento, questi non soffrirà mai di anemia. I bambini che sono stati messi nelle condizioni di sviluppare anemia, dovrebbero essere sottoposti ad un breve digiuno (3-5 giorni e qualcosa in più per i bambini più grandicelli), oppure ad una dieta di succo di arancia per qualche giorno, poi potrebbero cominciare a mangiare di nuovo, seguendo, però, una dieta corretta. La loro intera vita dovrebbe essere vissuta in armonia con quella che sono i loro fabbisogni fisiologici, come già ho avuto più volte occasione di ripetere in questo libro. Per migliorare la nutrizione, risulteranno estremamente benefici bagni di sole quotidiani.

20.2 RACHITISMO

Si tratta di una malattia costituzionale caratterizzata da una ridotta nutrizione e da alterazioni ossee. Essa è limitata all’infanzia. In questa malattia si osserva un notevole gonfiore diffuso in tutto il corpo, leggera febbre, ed una profusa sudorazione del collo e della testa. Si ha inoltre un “ammorbidimento” delle ossa che produce deformità, ed un considerevole ispessimento delle cartilagini e del periostio. La comparsa dei denti viene ritardata, o addirittura non si verifica affatto, o, se si verifica, è difettosa. Le fontanelle non si chiudono, si hanno sintomi nervosi, e talora vere e proprie convulsioni. Fegato e milza si ingrossano ed il bambino appare “panciuto”; la testa, solitamente, appare troppo grande rispetto al corpo.

Si osserverà che tutti i casi di malattie deficitarie, sono legati al consumo di alimenti artificiali:latte pastorizzato ed abbondanza di pane, cereali a prima colazione, biscotti, frutta cotta, e pochissima frutta fresca e vegetali appena raccolti. Gia` 130 anni fa, il dott. TRALL ed il dott. TAYLOR sottolineavano come la mancanza di luce solare, una cattiva alimentazione ed una cattiva igiene, fossero la causa del rachitismo, e risolvevano il problema assicurando ai malati una corretta dieta, bagni di sole, ed una maggiore igiene. Tutte cose che la classe medica, oggi, stenta a capire.

CURA DEL PAZIENTE: Il peggior caso di rachitismo che mi sia mai capitato tra le mani riguardava un bambino di 9 mesi che mi venne portato, a New York City, perché ́ lo visitassi. Il bambino era già in cura da quattro mesi, e, malgrado questo, non dava segni di miglioramento. Il piccolo aveva seguito la dieta prescrittagli dal medico, aveva preso regolarmente l’olio di fegato di merluzzo, ed era stato regolarmente esposto ai raggi di una lampada ultravioletta, con il risultato che, invece, di migliorare, peggiorava.

Gettai l’olio di fegato di merluzzo alle ortiche, imposi per la dieta l’esclusivo consumo di latte naturale e succhi di frutta (succo di arancia e di uva), ed imposi ai genitori di esporre il piccolo alla luce solare e non a quella della lampada. Il bambino prese a migliorare immediatamente, ed in modo vistoso; il miglioramento continuò e l’anno dopo, il bambino era praticamente guarito, con la sola eccezione di una leggera incurvatura delle gambe.

McCOLLUM ha scoperto che il digiuno ha un effetto benefico nei casi di rachitismo, ma per noi che sappiamo il vero significato del digiuno nell’economia dell’organismo umano, è cosa vecchia. A voler essere precisi, il DIGIUNO correttamente seguito promuove la CRESCITA. Se la CODA di una SALAMANDRA viene tagliata ne ricrescerà una nuova. Il digiuno non interferisce nella rigenerazione. Il prof. MORGULIS ha osservato che le code crescevano più lentamente durante il digiuno rispetto alle code di quelle salamandre che non digiunavano. Però, aggiunge: ≪quando, dopo parecchie settimane di fame (egli intende dire digiuno, solo che non sa che cosa significhi), le salamandre che nel frattempo avevano perduto un quarto del loro peso originario, iniziarono a mangiare di nuovo, la rigenerazione delle code migliorò immediatamente, e nel corso del tempo raggiunse o addirittura superò in lunghezza le code che erano state tagliate≫.

Il prof. MORGULIS continua: ≪E stato ripetutamente sottolineato che non appena un animale, che a causa di una malattia acuta o di qualsiasi altra forma di inanizione, abbia perduto peso, viene appropriatamente nutrito, comincia a crescere ad una velocità spettacolare ed in tempo comparativamente breve riguadagna tutto quanto aveva perso o, addirittura, supera il livello originale. Il rapido aumento di peso è una manifestazione di un vigoroso processo di crescita.

Non si tratta di un semplice accumulo delle sostanze di riserva, ma di un’autentica crescita nel senso precedentemente definito. Si ha una moltiplicazione ed un’espansione delle cellule prolifiche, ed un riaccumulo delle riserve sotto forma di depositi intracellulari ed intercellulari di prodotti del loro metabolismo. L’azoto viene trattenuto con un’avidità, caratteristica dei giovani organismi in crescita. Frequentemente, in un breve lasso di tempo si ha un aumento della massa corporea che, avrebbe richiesto anni di crescita normale. L’inanizione ha prodotto un ringiovanimento dell’organismo. Nello studio dei fenomeni istologici che si accompagnano all’inanizione, è stato già visto che, tranne negli stadi avanzati, quasi non vi è prova della degenerazione dei tessuti. Al contrario, le cellule rimangono intatte, anche se perdono una grossa parte della loro sostanza. Nell’accesa competizione che regna nell’organismo soggetto all’inanizione, le parti più deboli e meno essenziali dell’organismo cellulare vengono sacrificate per prime, proprio come accade con le parti meno essenziali dell’intero organismo. Le parti più vitali rimangono e la vitalità delle cellule ed il loro vigore risultano migliorate: sembra essere questo il principio degli effetti di rinvigorimento e ringiovanimento dell’inanizione. Biologicamente parlando, anche se l’organismo non acquista nuovi “attivi”, diventa, comunque, più forte liberandosi dei vecchi “passivi”. In precedenza è stato sottolineato come il rapporto cellula-nucleo cambi in modo tale da assicurare la preponderanza del nucleo. Morfologicamente, pertanto, le cellule componenti l’intero organismo assumono una condizione giovanile. In questo senso, assomigliano più a cellule embrionali, e questo potrebbe spiegare la straordinaria crescita che presentano seguendo un corretto regime dietetico.≫

Il prof. MORGULIS continua: ≪Ulteriori esperimenti condotti sulla SALAMANDRA, hanno dimostrato che l’impulso alla crescita, e non la quantità di cibo consumata, svolge il ruolo principale. Questi esperimenti hanno sostanziato l’idea che la crescita osservata dopo una preliminare inanizione non e` dissimile dalla crescita embrionale nella sua intensità. Ebbene ricordare che le ridotte dimensioni della cellula, o piuttosto l’alterato rapporto cellula-nucleo è probabilmente in qualche modo responsabile del vigoroso processo di crescita, e che il ringiovanimento dell’organismo dipende da questa condizione. Molti anni fa, KAGAN osservava che dopo 17 giorni di completa inanizione i CONIGLI guadagnavano il 56% di peso con una dieta che sarebbe stata appena capace di mantenere uno stato di equilibrio nella condizione normale≫.

Personalmente ho osservato questo fenomeno nei pazienti, centinaia e centinaia di volte, e lo stesso è accaduto a qualsiasi altro fautore del digiuno. Per quanto riguarda, però il prof. MORGULIS, egli si autoesclude dalla letteratura del digiuno “terapeutico”, e fa riferimento a noi chiamandoci “amatori, ed entusiasti”. CARRIGTON è l’unico della nostra scuola cui dedica una certa attenzione, e, certo, per buono che sia, il libro di Carrington è lontano dall’essere completo.

In rapporto ai fenomeni di una maggiore crescita dopo un digiuno, THOMPSON e MENDELhanno scoperto che un periodo di crescita repressa, dovuto a sotto- alimentazione, viene seguito da una maggiore crescita quando viene assicurato del cibo migliore, e che l’accelerazione della crescita, viene ordinariamente realizzata con meno cibo di quanto venga utilizzato normalmente. Questi fatti dovrebbero, certo, incoraggiare le madri a non iperalimentare i loro piccoli, in quanto l’eccessiva alimentazione certamente ritarda la crescita.

 

20.3 SCORBUTO

Inizialmente, venne considerata come una malattia di carattere alimentare; era molto diffusa tra gli equipaggi e i passeggeri delle navi, all’epoca in cui v’era la dieta a base di carne di maiale salata. Il PRIMO “RIMEDIO” trovato furono i LIMONI.

La malattia è caratterizzata dal GONFIORE e dalla RIGIDITA’ di ARTICOLAZIONI, GENGIVE e MASCELLE. Nelle forme gravi si ha la FRATTURA spontanea delle OSSA e la PERDITA dei DENTI. Si hanno altresì EMORRAGIE negli ARTI, e, frequentemente, nel TRATTO INTESTINALE, se non si interviene sul malato.

Il latte pastorizzato ed il latte in scatola sono i maggiori responsabili di questa malattia. Lo stesso si può dire dei cereali, soprattutto di quelli denaturati, e delle carni salate ed inscatolate. La cottura dei cibi, anche di quelli migliori, ne riduce enormemente le proprietà anti-scorbuto, quando addirittura non le distrugge completamente. L’attuale dieta, a base di farina bianca-zucchero-carni-cereali denaturati, latte pastorizzato mantiene l’intera popolazione in uno stato di scorbuto cronico, o quasi-scorbuto. Di solito mangiamo la frutta ed i vegetali minimi ad evitare di sviluppare questa malattia in modo palese. Malgrado tutto, non siamo mai sani come dovremmo esserlo.

Circa 130 anni fa, il dott. TRAF dichiarava che ≪tutta la frutta e la verdura fresca e` ottima contro lo scorbuto≫. Allora, e fino a qualche tempo fa, la classe medica andava predicando che frutta e vegetali non avevano alcun valore alimentare, ed invitava la popolazione a non farne uso. Oggi, i medici cominciano a riallacciarsi a GRAHAM e a TRALL, ed osano perfino dirci ora che il lievito, uova, e latte (latte di mucca) non hanno alcun “valore terapeutico” per quanto riguarda lo scorbuto.

La frutta ed i vegetali con foglie sono i grandi alimenti anti-scorbuto. Il latte materno sarà anti-scorbuto se la madre mangerà in abbondanza questi alimenti, e sarà essa stessa sana. Il prof. H.C. SHERMAN, della Columbia University, afferma: ≪In Oriente, dove la maggioranza della gente ha una disponibilità minima di latte, si ha largo consumo di vegetali verdi ricchi di calcio e vitamine≫. Y.G.CHEN, uno studente orientale, ci racconta che i vegetali verdi sono cinque volte più importanti nella dieta dei CINESI di quanto non lo siano nella dieta americana media.

Gli Americani, oggi, cominciano anch’essi a fare consumo di frutta e vegetali, malgrado l’opposizione della classe medica e dei produttori di carne. GRAHAM e TRALL hanno dato vita ad una riforma dietetica che non può essere arrestata.

MORSE, WYMAN ed HILL ci dicono che i bambini allattati artificialmente dovrebbero prendere del succo di arancia, e che “un cucchiaio di succo di arancia al giorno è solitamente sufficiente ad impedire lo sviluppo dello scorbuto”. Ora, chi è che vorrebbe tenere la salute del proprio bambino sul “filo del rasoio?” Chi non vorrebbe che il proprio bambino goda della massima salute? Lo scorbuto non esiste, per i medici, fino a quando non è abbastanza sviluppato (e grave) da produrre segni fisici riconoscibili. Le fasi iniziali che stanno alla base di tali segni non significano nulla per i medici; per il vostro bambino, invece, significano una salute precaria ed un futuro di sofferenze. Assicurate al vostro bambino una buona salute, che sia per lui una sicura garanzia contro malattie e sofferenze.

La diatesi scorbutica (tendenza allo scorbuto), dice il Dr. Page, ≪viene indot- ta dalla DEFICIENZA DI ALIMENTI VEGETALI nella dieta della madre, ed il latte secreto risulta carente di certi costituenti vitali≫. Questa frase veniva pubblicata nel 1882, molto tempo prima che i medici cominciassero a riconoscere tali fatti. Il latte della madre è fatto del suo stesso sangue, ed in quei casi in cui gli alimenti non contengono i costituenti essenziali, la natura li preleva dai tessuti della donna. Questo, però, la indebolisce e ne intacca la salute, mentre il latte e` qualitativamente e quantitativamente scarso.

Moltissime, se non tutte le malattie ereditarie, non sono effettivamente tali nel senso scientifico del termine, ma sono dovute ad una precaria nutrizione prenatale. Un contadino che non pensa neanche lontanamente a fare affaticare una giumenta durante la gravidanza, non esita a lasciare che la moglie lavori fino allo stremo ed uccida le sue creature. Ma questa non si chiama eredità. Personalmente, NON CREDO che esistano MALATTIE EREDITARIE, né credo che qualsiasi studio statistico riuscirà mai a dimostrare che esistano. Le statistiche mostrano risultati, non cause.

CATLIN ci dice che: ≪In Inghilterra ci sono (c’erano) qualcosa come 35.000 idioti e pazzi, 17.000 sordi e muti, e 15.000 gobbi, ed un rapporto grosso modo simile di queste deformità mentali e fisiche si ha nelle altre nazioni civilizzate della terra!≫ Egli dice che oltre ai difetti sopra citati, curvature della spina dorsale, incubi, polipi al naso, malformazione e prematura caduta dei denti, mal di denti, tic, reumatismi, gotta e molte altre sono le affezioni “cui i Bruti sono estranei, e la maggior parte delle Razze Selvagge poco, o niente affatto soggetta.”

Su una tribù di 2.000 INDIANI, egli scoprì, parlando col Capo, che non vi era un solo caso di idiozia o pazzia, o di gobba, o sordità, o mutismo, o altre menomazioni del genere. La stessa cosa scoprì tra i Pawnee Picts, i Kiowas, i Kaskaskas, i Winnebagoes, gli Osages ed altre tribù. Egli dice: “Tra i due milioni di selvaggi che ho visitato, non ho mai visto o sentito parlare di un GOBBO, pur avendo compiuto accurate ricerche in tutti i campi; né ho visto un solo idiota o pazzo, anche se, durante la mia esplorazione, ho sentito parlare di due o tre, e di molti sordomuti.≫

Queste testimonianze sulla perfezione fisica degli INDIANI non erano collegabili a motivi di ordine ereditario, come rivelano oggi le condizioni presenti di queste tribù, ma alla buona nutrizione ed alla vita quasi naturale che conducevano. Le madri indiane, allora, non mangiavano alimenti denaturati.

 

20.4 TUBERCOLOSI

Si sviluppa a seguito dello stesso deterioramento sistemico da cui hanno origine lo scorbuto, il rachitismo, e l’anemia. Essa viene “favorita” dal cosiddetto trattamento scientifico. La tubercolosi si sviluppa sempre in un organismo “snervato, tossiemico ed infetto da putrescenza”, oltreché malnutrito.

In tutti i Paesi, ci sono cartelloni pubblicitari contro la tubercolosi, in cui leggiamo “PROTEGGETELI (I BAMBINI) DALLA TUBERCOLOSI”. Fermatevi e vedrete che tra i consigli dati si legge “TENETELI LONTANI DAI MALATI”, “INSISTETE AFFINCHE` RIPOSINO”, “ABITUATELI A VIVERE IN MODO SANO”, “CONSULTATE IL DOTTORE REGOLARMENTE”.

C’erano due milioni di bambini lavoratori negli Stati Uniti; provate “ad insistere affinché riposino” se avete veramente desiderio di vedere quanto poco l’industria si preoccupa del benessere dei bambini. Non mi è mai capitato di vedere alcuna protesta contro il lavoro minorile da parte dell’Associazione Nazionale Tubercolosi, che è responsabile di questa campagna pubblicitaria. Come tutte le organizzazioni opportunamente integrate nel sistema, anch’essa convenientemente chiude gli occhi sulle cause sociali ed economiche della malattia.

I BAMBINI SOTTO-NUTRITI dei poveri, i poveri, gli sfortunati bambini del grande esercito americano dei disoccupati (pensate solo alla vergogna di impiegare due milioni di bambini negli opifici e nelle fabbriche, mentre milioni di uomini vengono lasciati a passeggiare per strada, settimana dopo settimana, alla ricerca di un posto di lavoro), sono coloro che corrono il maggior rischio di ammalarsi di tubercolosi. I figli dei poveri che vivono in periferie superaffollate, in alloggi dove il sole e la luce non si vedono mai, e l’aria è tutt’altro che pura, probabilmente non hanno speranza di trarre alcun beneficio da posters di questo tipo. “Quello diCONSULTARE IL DOTTORE REGOLARMENTE”, è un consiglio inteso ad aumentare i guadagni dei medici, e non certo a prevenire la tubercolosi. I medici, in realtà, conoscono ben poco di questa malattia, e, spesso, sono i primi, con le loro famiglie che si ammalano e ne muoiono. I sanatori sono pieni di medici sofferenti di questa malattia. Quando avranno imparato a prevenirla, lasciate che ve lo dimostrino prevenendola tra i membri della loro stessa professione e tra le loro famiglie.

Che essi non si aspettino che i loro consigli possano prevenire la tubercolosi, viene dimostrato dalla grande enfasi che pongono sui frequenti esami medici da fare. In sostanza, quello che ci dicono suona più o meno così: Seguite i nostri consigli, e quindi, venite da noi frequentemente in modo che possiamo scoprire la malattia nella sua fase iniziale.

La posizione che assumono rispetto alla tubercolosi è più o meno quella assunta nei confronti dei denti. Dicono di lavare i denti spesso e di tenerli puliti, di recarsi di frequente dal dentista in modo che questi possa scoprire per tempo le cavità e piombarle a prezzi esosi.

Perché la gente continua ad aver cura dei propri figli con metodi che sa e lo sanno benissimo anche coloro che li sostengono e li sfruttano commercialmente che non preservano affatto la salute delle proprie creature? Essi riempiono i loro figli di latte ed alimenti denaturati, perché il medico dice loro di fare così, e quindi permettono che questo stesso medico li rimpinzi ancora di più con lo stesso latte e gli stessi alimenti, nello sforzo di CURARE la tubercolosi prodottasi.

Vengono compiuti tentativi di prevenzione della tubercolosi agendo sul latte che viene dato ai neonati; in questi esperimenti viene dato ai neonati latte di mucca tubercolosa e ci si aspetta che essa abbia buoni effetti nutritivi a seguito della pastorizzazione. E` pura follia; questo latte, in realtà, è inadeguato prima che venga pastorizzato e lo diventa ancora di più a pastorizzazione avvenuta. McCANN, a difesa della pastorizzazione, afferma: ≪la tubercolosi bovina è trasmissibile al bambino non solo attraverso il latte, ma attraverso il burro, il gelato, la carne cruda, quali i “bologna” crudi così tanto diffusi in tutti gli Stati Uniti≫.

Per usare un’espressione slang, direi che è tutto un bel “bologna”. Questa idea fu partorita dalla mente di ROBERT KOCH, famoso al mondo per la tubercolina, il quale, però, ebbe un ripensamento, e, dopo numerosi esperimenti, giunse alla conclusione di aver commesso un errore affermando che “il bacillo del tubercolo bovino era innocuo alla razza umana”. Medici e lattai però non vollero avere nulla a che fare con i nuovi sviluppi delle ricerche di Koch; ormai avevano “attribuito” la tubercolosi alla mucca, e si rifiutarono di ammettere che, in realtà, ciò non era vero.

La prevenzione della tubercolosi può essere assicurata dalla luce solare, da una sana vita all’aria aperta, nonché da molta frutta e verdura fresca, pulizia, sonno e riposo. Queste cose valgono anche come rimedio, e questo significa che per la tubercolosi non ci sarà ne` prevenzione né cura almeno per i prossimi anni.

 

20.5 EDEMA DA MALNUTRIZIONE

E` una condizione idropica dei tessuti prodotta da una sotto-nutrizione continuata. E` visibile nelle zone colpite da carestia, ed era molto comune in Germania, e tra le altre potenze dell’Europa centrale, durante la I Guerra Mondiale. Esso non si verifica mai nei pazienti sottoposti a digiuno, anche se si tratta di un digiuno prolungato.

 

20.6 MALNUTRIZIONE E DEGENERAZIONE RAZZIALE

Ho ripetutamente dichiarato la mia mancanza di fede nell’antica credenza che esistano malattie ereditarie. Questa mia affermazione ha l’effetto di scatenare delle vere e proprie bufere di protesta sul mio capo. Nel 1922, mentre insegnavo dietetica alla Scuola Americana di Naturopatia di New York, cercai di spiegare ad uno dei professori la differenza tra infezione intrauterina ed una malattia ereditaria. Mi divertii molto per aver eccitato un po’ questo infallibile dignitario, al punto da farlo scappare alla porta gridando: ≪Non voglio ascoltare una simile sciocchezza!≫. Quattro anni più tardi, essendosi in qualche modo calmato, questo professore stava ad ascoltare la mia stessa spiegazione, con pazienza ed interesse, sottolineando: ≪Forse, lei ha ragione.≫

Nello stesso anno (1922) in cui i professori mi si scagliarono contro, il Prof. THOMAS HUNT MORGAN, della Columbia University, diceva: ≪C’e` una crescente convinzione che buona parte della debolezza di mente e della pazzia siano dovute a fattori ambientali piuttosto che ereditari. Si dice che nella loro insorgenza giochino un ruolo importante la miseria, la malnutrizione ed in particolar modo la SIFILIDE. Non è sicuro, pertanto, concludere che il plasma germinale umano sia così malamente contaminato, come alcuni pessimisti sembrano pensare≫.

Il prof. MORGAN, scienziato sempre estremamente cauto, non si spinge mai fin dove dovrebbe, per paura di andare troppo oltre. Perché non dire la verità intera e dire che, mentre il plasma-germinale umano potrebbe essere in un qualche modo indebolito, esso non è né infettato né contaminato? E` facilmente comprensibile, inoltre, che le DEBOLEZZE GERMINALI UMANE non sono insormontabili e che con cura intelligente, possono venire completamente superate nel giro di TRE O QUATTRO GENERAZIONI

Uno STUDIO speciale sugli effetti della MALNUTRIZIONE sulla POPOLAZIONE SCOLASTICA venne compiuto dal Dr. BRANDON,stazionato a Thier, in Germania, con le “American Expeditionary Forces”. Egli trovò che la malnutrizione aveva prodotto un marcato calo del rendimento scolastico, e che anche alunni, in precedenza lodevoli per i buoni risultati, ottenevano ora risultati mediocri. La malnutrizione produceva una perdita di energie nervose, ed un notevole aumento del numero dei casi “limite” di disturbi mentali. Frequenti apparivano i danni al coordinamento nervoso, soprattutto per quanto riguardava la capacità di formulare un discorso. La mancanza di energia mentale e nervosa, una generale inquietudine nervosa durante le otto ore di lezione, un calo dell’attenzione, una scarsa comprensione e poca memoria delle lezioni svolte in classe, venivano elencati come cambiamenti specifici causati nei bambini dalla malnutrizione. BLANTON scoprì, inoltre, che in più del 5% della popolazione scolastica totale, i danni sostenuti dal sistema nervoso erano tali da compromettere permanentemente l’intelligenza. I bambini che non riescono nei loro studi, che sono ostinati e manifestano un’antipatia verso l’apprendimento in genere, soffrono di malnutrizione. La malnutrizione è l’unica e sola grande causa dei “RIPETENTI” nelle SCUOLE PUBBLICHE.

BLANTON crede che la resistenza agli effetti dannosi della malnutrizione dipenda dalla forza nervosa e dall’intelligenza del ceppo originale. Il Prof. MORGULIS cautamente mette in risalto, in risposta a questo, che ≪ricordando che i bambini lasciati nei brefotrofi e nelle altre istituzioni di carità, provenienti da strati sociali in cui l’esistenza è stata sempre più o meno precaria, erano generalmente il 30% al di sotto del peso standard, sembra, almeno, legittimo dubitare che il 5% dei bambini con danni permanenti all’intelligenza siano necessariamente di eredita` contaminata. Un certo tipo di malnutrizione è invariabilmente associata alla miseria, e la miseria non si è originata con la Guerra Mondiale, ma si è semplicemente estesa sotto il suo impeto. E` naturale che coloro la cui forza fisica era stata minata ancora prima della guerra sarebbero stati schiacciati dall’ulteriore morsa della carestia e della povertà tipiche di ogni guerra≫.

La spiegazione di molte malattie attribuite all’eredità è la malnutrizione e non il plasma germinale contaminato. Ci sono anche altre cause quali avvelenamento, lesioni, ecc. che ne spiegano la genesi. Potremmo completamente eliminare il mostro medievale della SIFILIDE, ma non riusciremo mai a sbarazzarci del MERCURIO usato per annientarlo. Sappiamo chel’ALCOOL indebolisce il plasma germinale, né vi sono dubbi su quanti altri veleni siano in grado di sortire lo stesso effetto. Non conosco nessuna ragione per cui una alterazione sistematica della madre e del padre non possa danneggiare il plasma germinale, ma sono convinto che se questa alterazione è notevole, i due non saranno in grado di produrre un nuovo essere, o, se lo faranno, si tratterà di un essere troppo debole per vivere. E` certo, infatti, che, malgrado le misure di salvaguardia della Natura, una profonda e duratura tossiemia in una donna in gravidanza produrrà non solo la malnutrizione del feto, ma, in misura maggiore o minore, anche una sua intossicazione. Esempi di questo tipo, tuttavia, non sono esempi di eredità vera e propria; infatti, non derivano da un cambiamento a livello germinale, ma da influenze estranee che producono alterazioni chimiche e nutritive nelle cellule germinali o somatiche.

E` stato dimostrato che una mancanza di luce solare indebolisce le cellule germinali delle piante, al punto che esse cessano ben presto di riprodursi. Le piante cresciute in terreni poveri producono meno semi, e questi sono più piccoli di quelli prodotti da piante cresciute in terreni fertili. Un seme di questo tipo, anche se viene piantato in un buon terreno, dà origine a piante e semi più piccoli rispetto a quelli normali.

Una alimentazione difettosa, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza, non solo causa difetti e disturbi che persistono per tutta la vita, ma compromette anche la prole del bambino, quando questi diventerà grande. Al riguardo, il Dr. TAGLIAFERRO CLARK, esperto in alimentazione infantile per il Servizio di Sanità Pubblica degli Stati Uniti, dice: ≪La mancanza di certi elementi essenziali, in una certa misura, non si accompagna necessariamente a segni di cattiva salute o alla produzione di cambiamenti patologici, ma quando continua di generazione in generazione, produrrà delle visibili alterazioni nelle caratteristiche ereditarie≫.

Il Dr. CLARK fa riferimento a precisi esperimenti in cui i topi, quando vengono allevati per parecchie generazioni con una dieta leggermente deficiente, producono una prole che, anche se nutrita con una dieta completa, non crescerà mai come quella che possiede antenati ben nutriti. In aggiunta a questi esperimenti, egli presenta anche le prove di osservazioni analoghe svolte su esseri umani. E` evidente, dunque, che una dieta difettosa danneggia in una qualche misura il plasma germinale, e, quindi, ha ripercussioni sulla prole. E` ovvio, pertanto, che una dieta difettosa seguita da una gestante avrà conseguenze sul figlio. Una corretta alimentazione dovrebbe cominciare quindi con i bis-bisnonni, o, per dirla con altre parole, se i “popoli” civilizzati continueranno a mangiare alimenti denaturati, ogni successiva generazione della nostra posterità sarà sempre più difettosa e malaticcia ed avrà una vita più breve.

Fortunatamente, si tratta di alterazioni quantitative e non qualitative. Esse non cambiano la costituzione ereditaria, e se le loro cause vengono rimosse, scompaiono nel giro di una o due generazioni. In effetti, NAGELI ha scoperto che piante che hanno sviluppato un certo adattamento a vivere all’altezza delle Alpi, sin dal “periodo glaciale”, perdono completamente questi caratteri durante la prima estate in pianura. Se i secoli non sono sufficienti a fissare caratteristiche benefiche apparentemente ereditarie, un paio di generazioni certamente non fisseranno caratteristiche dannose.

Il Prof. MORGULIS dice: ≪Un esempio illuminante di degenerazione fisica è rap- presentato dagli EBREI di Polonia. La loro forza fisica, la loro possanza muscolare sono andate scemando generazione dopo generazione: il loro sangue è scarso, la loro statura si è arrestata e le spalle ed il torace appaiono schiacciati. Molti hanno un aspetto pallido ed emaciato, e mostrano addirittura i segni di un declino e di una degenerazione razziale. Ostacolati da tante difficoltà, confinati nei ghetti, con limitate possibilità di guadagnarsi da vivere, sono da generazioni letteralmente vittime della malnutrizione. La fragilità fisica, e la crescita “stentata” li rendono chiaramente inadatti per i lavori pesanti. LEROY-BEAULIEU dice di loro: “poche razze hanno così tanti sventurati, infelici, storpi e gobbi, ciechi, sordomuti, o idioti congeniti”. Responsabile di questa degenerazione fisica potrebbe essere il fatto di essere costretti a sposarsi tra di loro. I matrimoni tra parenti hanno il solo risultato di accentuare i mali di un isolamento che dura ormai da secoli, e che significa, tra l’altro, mancanza di aria, di moto, di un sano ambiente sociale e, soprattutto, mancanza di una sana nutrizione. Il ruolo svolto dalla malnutrizione nel deterioramento razziale degli Ebrei, soprattutto nei ghetti polacchi, può meglio essere compreso se si pensa che una ricerca sulle loro condizioni di vita ha rivelato che la povertà che li affligge ormai da generazioni, consente loro di sostenersi con un nutrimento che e` decisamente al di sotto dei livelli minimi necessari all’organismo. TCHUBINSID, in realtà, ha scoperto che i GIUDEI della Piccola Russia e della Polonia consumavano meno cibo dei loro vicini Greco-Cristiani o Cattolici Polacchi. Trasferite in un ambiente più liberale, le forze di recupero insite nell’organismo umano, in condizioni di buona nutrizione, mostrano notevoli risultati già nella prima o nella seconda generazione≫.

ABRAHAM MYERSON, dice dei discendenti degli Ebrei Polacchi e Russi che emi- grano in America: ≪diventano seguaci dello sport≫, e aggiunge che ≪il notevole aumento di vincitori di premi tra gli Ebrei, segna una frattura con la tradizione e sembra farsi beffa delle teorie sulle caratteristiche razziali innate≫.

Gli EUGENISTI, che desiderano salvare la razza attraverso speciali tipi di incroci (le cosiddette razze “migliorate”), come fanno i contadini con le galline, le mucche, o le pecore, impedendo ai meno adatti di procreare, non possono accogliere queste sconcertanti realtà. Tutti i loro esperimenti di incroci non hanno mai mostrato nulla, se non che gli animali “si riproducono sempre secondo la loro specie”, e dall’una non potrà mai nascerne un’altra. L’ereditarietà e` la trasmissione da una generazione a quella successiva dei caratteri germinali. L’uniformità assoluta è possibile solo se consideriamo l’ereditarietà nel suo senso più ampio e non cerchiamo di ridurla solo a dei dettagli.

Non è dimostrato e non è dimostrabile che la degenerazione sia ereditaria. E` vero che esiste un’abbondanza di dati statistici su questa teoria, ma come sempre, le statistiche danno i risultati e non le cause. Può essere dimostrato, statisticamente, che i figli di genitori criminali hanno dieci volte in più la probabilità di diventare criminali, rispetto ai figli di “normali” cittadini. Ma, può anche essere dimostrato che rispetto ai figli di genitori “normali”, i figli di genitori criminali hanno cento volte in più la probabilità di nascere in un ambiente che spinge al crimine. Il patrimonio sociale del bambino è il fattore determinante. Un figlio di Cattolici ha molte più probabilità di diventare anche egli cattolico, rispetto al figlio di una famiglia di protestanti, ma non per questo qualcuno si azzarderebbe ad affermare che la religione è ereditaria.

Tutta la DEGENERAZIONE esistente ha una causa ed essa NON è l’ EREDITARIETA’, in quanto questa non è causa di nulla. Quando la DEGENERAZIONE aumenta di generazione in generazione, è perché la sua causa non è stata corretta; al contrario, quando diminuisce, significa che, in qualche misura, si è intervenuti su tale causa. Non è ammissibile alcun altra spiegazione logica. Eugenisti e genetisti hanno imparato ben poco circa i mali della malnutrizione, e non se ne sono mai troppo curati. Essi predicano una dottrina aristocratica e capitalistica che ignora deliberatamente l’esistenza di altre ragioni, che non siano la superiorità o l’inferiorità innate, per spiegare le differenze tra strati sociali inferiori e superiori.

Animali alimentati da REYNOLDS e MACOMBE con una dieta deficiente di proteine, calcio, e “vitamine”, hanno sviluppato una sterilità parziale o completa. EVANS e BISHOP hanno scoperto che una dieta carente di “vitamina A” produce un prolungamento dei cambiamenti tipici del periodo di “calore”, ed un’incapacità di ovulazione nei ratti.

Dovrebbe essere abbastanza ovvio che tali risultati non sono circoscritti ad ovaie e testicoli, ma interessano anche il plasma germinale, che viene danneggiato. Ecco, dunque, una vera causa di degenerazione che gli eugenisti insistono a trascurare.

Il danno germinale avrà inevitabilmente come risultato qualche difetto somatico, ma se le cause del danno verranno rimosse, si verificherà la rigenerazione germinale. E` alquanto probabile che la forza di rigenerazione sia maggiore nel plasma germinale che nel soma-plasma. Se vogliamo prevenire la degenerazione, dobbiamo scoprirne e rimuoverne le cause iniziali, in quanto, anche ammettendo che la degenerazione sia trasmissibile, certamente non può esistere senza una causa. Le cause della degenerazione, se non corrette, produrranno una nuova prole di degenerati ad ogni generazione, malgrado l’attenzione prestata dagli eugenisti.

IL RIMEDIO: Che cosa si può fare per quei bambini la cui crescita è stata ritardata da una alimentazione deficiente e da altre condizioni sfavorevoli? E` possibile per loro avere uno sviluppo normale? E` possibile una piena ripresa? Sono tutte domande importanti, dalla cui risposta possono dipendere molte cose. La loro risposta, però, è strettamente collegata alla portata del danno e alla tempestività e profondità del rimedio.

Esperimenti su animali, osservazioni su bambini ed adulti, hanno dimostrato che quando l’ambiente viene “rettificato” e la giusta quantità di cibo viene assicurata, seguono un’immediata crescita ed un rapido sviluppo, nonostante il precedente ritardo prolungato. Nel caso di alcuni organi, come nella rigenerazione della coda della SALAMANDRA, essi possono diventare ancora più grandi rispetto a quelli in cui non v’è stato alcun ritardo della crescita. In molti animali, ad un periodo di ritardo, segue un aumento di peso, e, talora, anche di dimensioni, che si verifica con una maggiore rapidità. La prima esperienza che ho avuto di questo tipo risale a circa 55 anni fa e riguardava il più piccolo e malnutrito di una nidiata di PORCELLINI. Non appena gli fornii una adeguata alimentazione, l’animale cominciò a crescere rapidamente, superando i suoi fratelli. A dieci settimane di parziale inanizione seguì un periodo di rapida crescita. Lo stesso fatto è stato ripetutamente osservato in esperimenti condotti su animali di laboratorio.

SHAPIRO ha dato del cloroformio a dei GATTINI per due volte al giorno; in questo modo, egli poteva ritardarne la crescita o, addirittura, arrestarla completamente. Ma non appena la somministrazione di cloroformio cominciò ad essere discontinua, l’attività di crescita riprese con deciso vigore, al punte che i gattini arrivarono a superare nel peso, dei gattini cresciuti in condizioni normali. Il temporaneo ritardo di crescita veniva alla fine compensato da una accelerazione della stessa. AARON ha scoperto nel caso dei RATTI, che se il ritardo della crescita viene prolungato fino ad un’età avanzata, i ratti non raggiungeranno dimensioni normali, anche se in realtà cresceranno in altezza e peso, a causa del miglioramento della loro alimentazione.

A questo punto, lasciate che vi ricordi che uno SVILUPPO DIFETTOSO, dovuto ad una DEBOLEZZA GERMINALE, prodotta dalla MALNUTRIZIONE, NON viene SRADICATO IN UNA GENERAZIONE; CE NE VOGLIONO DUE, TRE, o anche QUATTRO. Esistono prove sperimentali per credere che la malnutrizione durante l’infanzia lascia un segno permanente sul plasma germinale, anche laddove la nutrizione del bambino viene successivamente migliorata, ed il bambino raggiunge uno sviluppo normale.

E` altresì necessario sottolineare che, se l’animale rachitico raggiunge in seguito peso e dimensioni normali, non sempre, e forse addirittura mai, i tessuti dell’uomo torneranno ad una condizione normale. Questi uomini non saranno “completamente liberi dallo stigma della parziale inanizione. Il loro cervello presentava una percentuale maggiore di acqua, ed una inferiore di estratti di alcol-etere (lipine)”. Le prove della passata malnutrizione, accompagnano probabilmente gli individui per tutta la loro vita, anche se questi appaiono normali da tutti i punti di vista.

Il famoso antropologo F. BOAS, dopo aver condotto uno studio approfondito sulla crescita dei bambini dei vari strati sociali, afferma: ≪Sembra molto probabile che la quantità enorme di energia impiegata per una rapida crescita in un periodo di tempo piuttosto breve, sia un elemento sfavorevole nello sviluppo individuale. Uno studio sui fenomeni di crescita di vari strati sociali ha dimostrato che lo sviluppo iniziale è concomitante al benessere economico, e che una caratteristica dei poveri è un ritardo generale nella prima infanzia, ed una più rapida crescita successiva. Da ciò, consegue che c’è un corrispondente, sebbene non uguale, ritardo nello sviluppo mentale iniziale, ed un affollamento di processi di sviluppo in seguito, che probabilmente costituiscono un peso notevole per il corpo e la mente dei poveri, e che, invece, i bambini appartenenti alle famiglie facoltose non sono costretti a sopportare.

Le leggi generali della crescita mostrano, inoltre, che un ritardo della crescita protratto per un lungo periodo, non può essere compensato nel breve periodo della crescita rapida; sembrerebbe, pertanto, che, nel complesso, un eccessivo ritardo costituisca un elemento sfavorevole nella crescita e nello sviluppo dell’individuo. Se esistano svantaggi simili in una considerevole accelerazione iniziale non è chiaro≫.

BOAS aggiunge: ≪Tra i poveri, il periodo di ritardo della crescita che precede l’adolescenza viene allungato, e l’accelerazione dell’adolescenza scatta più tardi. L’intero periodo e` minore della crescita ottenuta durante il più breve periodo di crescita dei ricchi≫. ≪L’intero gruppo dei poveri, è, in qualsiasi momento si consideri, fisiologicamente più giovane dei ricchi≫.

Cifre raccolte in Germania dalle scuole pubbliche e dalle palestre rivelano che i bambini della classe media hanno un preciso vantaggio sui bambini poveri. Cifre relative a paesi come la Spagna, la Francia, l’Italia, e l’Inghilterra rivelano che questo vantaggio è permanente.

Da queste cose, concludiamo che quelle condizioni che favoriscono un moderato sviluppo iniziale, sono vantaggiose per il benessere mentale e fisico dei bambini, e degli adulti che poi diventeranno. Ciò sembra essere in disaccordo con l’idea di Sir JOHN FISKE secondo la quale esiste una relazione causale tra la prolungata infanzia della razza ed il progresso. Inoltre, non è pienamente in armonia, con la teoria secondo cui “le massime civiltà ed una prolungata adolescenza risultano coesistere; la maturità tra i selvaggi giunge in un’età più precoce, ed il processo ha più breve durata”.

Mentre molto può essere fatto per vincere gli effetti della malnutrizione, se la prendiamo in tempo, il vero rimedio è rappresentato dalla prevenzione. In molte case, non c’è solo bisogno di istruzione, ma soprattutto di eliminare la miseria.

Il Prof. MORGULIS giustamente dice ≪il prolungato ritardo della crescita tra i bambini non è semplicemente un effetto della sotto-nutrizione, ma della mi- seria, e la miseria è una malattia sociale e non di carattere nutrizionale≫. Povertà significa scarsità di cibo, ma si traduce, al tempo stesso in squallore, mancanza di aria pulita, odori stagnanti, mancanza di igiene. Al pari della povertà, la crescita ritardata è quindi un problema sociologico. Essa solitamente nasce dalla più insidiosa forma di DIETA DEFICIENTE: la MALNUTRIZIONE.

 


“SALUTE E MALATTIE NELL’ EVOLUZIONE UMANA

LUIGI CAPASSO

paleopatologo, antropologo medico

p. 24

I PRIMATI del gruppo DRIOPITECI, …..OMINOIDEI diffusi fra 18 e 16 milioni di anni fa (Miocene)……QUASI SOLTANTO VEGETARIANI, con una DIETA prevalentemente composta da FOGLIE E FRUTTA, è probabile che fossero bene adattati alla loro dieta, e ciò potrebbe avere significato l’ASSENZA di PROBLEMI SANITARI legati alla SOTTOALIMENTAZIONE o alla MALNUTRIZIONE. ….L’habitat arboricolo non accoglieva che un limitato numero di specie dotate di grande e rapida mobilità; fra essi i primati del Miocene inferiore potrebbero essere stati realmente gli UNICI CONSUMATORI PRIMATI DI GROSSA TAGLIA, almeno nel Vecchio Mondo. Infine, la STABILITA’ CLIMATICA tipica del periodo cui ci stiamo riferendo potrebbe avere reso pressoché CONTINUA la DISPOPNIBILITA’ di FOGLIE e FRUTTA, senza crisi stagionali legate alla produttività vegetale. In assenza di competizione trofica, con la possibilità di accesso continuo e costante al cibo, automaticamente e biochimicamente bene adattati alla loro dieta, è DIFFICILE PENSARE che i DRIOPITECI fossero soggetti a STRESS ALIMENTARI. Dobbiamo assumere questo RAPPORTO TROFICO dei DRIOPITECI come quello di PARTENZA nella LINEA EVOLUTIVA che porta all’UOMO, non foss’altro perché lo stesso, identico REGIME ALIMENTARE dei DRIOPITECI era RIMASTO IMMUTATO nei loro stessi antenati da decine di milioni di anni. Già (p. 26) AEGYPTOPITHECUS, il più antico OMINOIDEO sin’oggi noto –vissuto attorno a 33-34 milioni di anni fa (Oligocene) – abitava la foresta tropicale ed era una SCIMMIA STRETTAMENTE VEGETARIANA, che si nutriva di FOGLIE E FRUTTA.