Pillola e mal di testa

 

La pillola può causare mal di testa

L’emicrania è un effetto collaterale che colpisce molte donne che assumono contraccettivi orali

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L’emicrania è un effetto collaterale che si osserva spesso nelle donne che usano la pillola contraccettiva.

Alcune riferiscono che l’anticoncezionale ha determinato un aumento della frequenza dei loro attacchi di mal di testa. In certi casi, invece, si assiste a una concentrazione dell’emicrania nei giorni di sospensione della pillola.

In altri ancora, donne che non soffrivano di cefalea sviluppano i loro primi attacchi solo dopo avere iniziato il trattamento contraccettivo.

La combinazione di emicrania con aura (caratterizzata da sintomi quali annebbiamento della vista, lampi o bagliori, formicolii al braccio o alla mano), uso del contraccettivo e altri fattori (giovane età, fumo, ipertensione, diabete, colesterolo alto, particolari alterazioni dei fattori della coagulazione, malattie cardiache) può aumentare i rischi di malattie cerebrovascolari (ictus).

L’impiego della pillola va quindi sempre valutato nelle donne che soffrono di emicrania, specie con aura.

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Il sospetto che la PILLOLA potesse accentuare il MAL DI TESTA o l’EMICRANIA era diffuso, ma un recentissimo lavoro norvegese (Aegidius K. et al., Neurology 2006 Feb 14;66(3):349-53) effettuato su oltre 27.000 donne, ha consentito di confermare che purtroppo esiste una associazione ben chiara tra uso di queste sostanze come ANTICONCEZIONALI e lo sviluppo di MAL DI TESTA in genere e anche più specificamente di EMICRANIA.

La cosa più interessante è che non esiste una relazione con il dosaggio di estrogeni o di progestinici, questo significa che è la alterazione dell’equilibrio, indotta dal farmaco, a determinare la reazione.

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Dr. Giovanni Migliaccio

A volte la PILLOLA può creare, in parole semplici, un certo stato di rigonfiamento del tessuto cerebrale responsabile di CEFALEE e di altri sintomi neurologici. Questo forma va sotto il nome di PSEUDOTUMOR CEREBRI (che significa che il “gonfiore” cerebrale si comporta come se ci fosse un TUMORE, ma ovviamente tumore non c’è).

Spesso tale affezione regredisce sospendendo la possibile causa.

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BENESSERE

La Repubblica

Non sottovalutare quel mal di testa

Soprattutto dopo i 35 anni di età, le donne che soffrono di emicrania devono valutare con attenzione i rischi e i benefici che comportano gli anticoncezionali “tradizionali”, cioè che combinano progestinici ed estrogeni. Lo dimostra una ricerca condotta da ricercatori dell’Università di Pavia. In poche lo sanno, ma per chi soffre di EMICRANIA l’uso della pillole anticoncezionali tradizionali – cioè quelle a base sia di estrogeni sia di progestinici, dette Coc – non sempre è consigliato. Il motivo è che sembra aumentare il rischio di ICTUS, soprattutto in chi ha più di 35 anni, in CHI FUMA o in chi presenta già altri fattori che predispongono alle malattie cardiovascolari, come l‘ipertensione o il diabete. Secondo il rapporto Medical eligibility criteria for contraceptive use dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’EMICRANIA potrebbe aumentare la probabilità di andare incontro a un EVENTO TROMBOTICO di 2-4 volte, in particolare per chi è colpita dalla cosiddetta aura, un insieme di sintomi visivi, della parola o di sensibilità che precedono il mal di testa vero e proprio.

Non solo: la Coc stessa potrebbe innescare le CEFALEE. Su questo aspetto i dati sono ancora incerti, ma alcune donne riportano il primo episodio di EMICRANIA proprio quando cominciano a prendere l’ANTICONCEZIONALE ORMONALE. In particolare, gli attacchi si manifestano durante la pausa di assunzione. In questo periodo si apre una finestra di vulnerabilità e si ha una vera e propria “CEFALEA ORMONO-DIPENDENTE”. Contro cui gli ANALGESICI non hanno effetto.

QUINDI ADDIO ALLA PILLOLA?

Non necessariamente: secondo una revisione degli studi clinici disponibili condotta dall’Università di Pavia e pubblicata sul Journal of Headache and Pain, un’ALTERNATIVA è la contraccezione di ultima generazione, a base di SOLI PROGESTINICI “Gli studi clinici più recenti dimostrano che è la COMPONENTE ESTROGENICA a giocare un ruolo chiave nell’insorgere dell’EMICRANIA”, ha spiegato Giuseppe Nappi, Direttore scientifico dell’Irccs Fondazione Istituto neurologico nazionale Casimiro Mondino di Pavia, in occasione dei convegni scientifici organizzati per la celebrazione dei 40 anni del centro e del 150esimo della Cattedra di Neuropsichiatria dell’ateneo pavese. “La contraccezione a base di SOLI PROGESTINICI, invece, non solo NON AUMENTA IL RISCHIO TROMBOEMBOLICO, ma SEMPRE persino avere un EFFETTO PROTETTIVO nei confronti di questa CEFALEA”, ha continuato il neurologo.

GLI STUDI

In particolare, i dati di due studi pilota suggeriscono che in chi assume anticoncezionali a base di SOLI PROGESTINICI, DOPO TRE MESI DI ASSUNZIONE si riducano il numero degli attacchi di AURA ed EMICRANIA, la loro durata e la loro intensità. Gli effetti sono stati osservati soprattutto quando l’emicrania era comparsa in concomitanza dell’assunzione di una Coc. SONO NECESSARI ALTRI STUDI PER CONFERMARE QUESTI RISULTATI, ma l’interesse è alto dal momento che l’emicrania è una patologia di genere: colpisce circa il 18% della popolazione femminile in Europa occidentale e negli Usa, contro il 6% di quella maschile. “Gli anticoncezionali a base di SOLI PROGESTINICI presentano molti altri benefici”, ha concluso Nappi:Sono in grado di attenuare i dolori mestruali, di ridurre l’incidenza di anemia e di migliorare la sindrome premestruale. DI CONTRO, spesso si verifica uno SCARSO CONTROLLO DEL FLUSSO MESTRUALE, che può talvolta ridurre l’accettabilità del metodo da parte della donna”.

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