Soluzione igienista all’ernia inguinale – Valdo Vaccaro

LUNEDÌ 9 LUGLIO 2012

SOLUZIONE IGIENISTICA ALL’ERNIA INGUINALE

LETTERA di Andrea

ESISTONO CASI DI GUARIGIONE?

Ciao Valdo, sono Andrea da Terni e l’argomento di questa mia è infatti l’ernia inguinale. Vorrei sapere da te, data la tua esperienza e i tanti casi considerati, se hai notizie di casi di guarigione. Non mi riferisco però a piccole ernie, magari recenti, ma a casi tipo il mio. Ti do alcuni dati. Ha una età di circa 15 anni dal suo

manifestarsi iniziale, lato sinistro, si è progressivamente ingrandita e attualmente è molto grande, forma quasi una noce di cocco nei momenti di crisi peggiore, con discesa nello scroto.

SONO QUASI RASSEGNATO AL BISTURI

Vorrei precisarti che io mi sono quasi rassegnato all’intervento, ma vorrei togliermi un ultimo dubbio. In ogni caso, prima di ricorrere al bisturi, vorrei finire di risanare bene l’intestino e fortificare il mio corpo, in modo da affrontare l’intervento nelle migliori condizioni possibili. Un altro dato che mi preoccupa è che ho una pressione 150/95, quindi dovrei sorbirmi oltre ad anestetici e antibiotici certamente anche farmaci per abbassarla.

DATI PERSONALI

Ti do altre informazioni su di me: ho 58 anni, sono alto 1.69, peso 59kg (sono sceso molto col cambio di dieta e i digiuni), sono vegano-tendenziale crudista da 9 mesi. E ora le informazioni su come ha risposto l’ernia al mio cambio verso l’igiene naturale. Per circa 1 mese e mezzo, niente. A seguire, per circa 3 mesi, tormento quotidiano collocandosi in posizione intermedia e quindi bloccandomi a casa e invalidando molte attività. Poi questo fenomeno è cessato (a febbraio).

ANDAMENTO ALTALENANTE CON PERIODI DI TREGUA E ALTRI DI RIACUTIZZAZIONE

Un altro mese e mezzo di tregua, quindi da aprile gonfiore notevole con forte dolore-bruciore e semi-strozzatura. Anche questo fenomeno è quasi quotidiano e mi mette di fatto agli arresti domiciliari. Ho notato che c’è una certa sensibilità per agrumi, kiwi, ma anche pomodori, lattuga con carote. Devo aggiungere inoltre che l’ernia è sempre stata riducibile, cioè con una manovra posso ricollocarla, cosa che faccio tutte le sere prima di coricarmi.

OSCILLO TRA LA SPERANZA E LA TRISTEZZA

Tuttora è così, tranne durante queste crisi. Ultimamente ho scoperto un grande sollievo nell’uso del ghiaccio che allevia il dolore-bruciore e fa diminuire la durata della crisi (in genere 1 ora). Sono adesso dentro il terzo mese di questa storia. Psicologicamente oscillo tra due stati, uno speranzoso per cui penso che passi

come l’altro disturbo di novembre-febbraio, l’altro triste perché credo di essere giunto al capolinea e che non rimanga altro da fare se non comprare ciabatte e pigiama nuovi per l’ospedale.

FINORA HO DIGIUNATO PER 3 GIORNI SOLTANTO

Un’ultima cosa circa il digiuno: purtroppo ho avuto difficoltà, ma gradualmente ho fatto progressi e in questi giorni sono riuscito a farne uno di 3 giorni. In precedenza tanti, ma tutti brevi, massimo 48h. Sono rimasto sbalordito perché domenica mattina, al terzo giorno, quando pensavo che mi sarei sentito uno straccio, stavo invece molto bene in linea generale. L’ernia ha reagito bene il 2° e 3° giorno, nessuna crisi e nessun dolore, è solo fuoriuscita.

CHE NE PENSI DI UN DIGIUNO PROLUNGATO?

Ho ripreso a mangiare ed oggi è ricominciato il problema, anche se in forme meno forti. Così mi è venuto il dubbio che forse ho sbagliato a interromperlo. Ora ho intenzione di fare una pausa di qualche giorno. Quindi riprendere con l’intenzione però di farne uno lungo, circa 5-7 giorni. Tu che ne pensi? Scusami se ho scritto tanto ma è stato per farti un quadro esatto della situazione. Rispondi pure quando puoi, compatibilmente coi tuoi impegni e le altre mail. Grazie in anticipo e a presto.

Andrea, da Terni

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RISPOSTA di Valdo Vaccaro

SHELTON VANTA UN RECORD DI CLAMOROSE GUARIGIONI

Ciao Andrea, il 93% di tutte le ernie è di tipo inguinale. Le ernie derivano da deterioramento e indebolimento dei tessuti. Questo basti a far capire quanto importante sia il potenziamento delle pareti addominali mediante appositi esercizi. I medici spesso non incoraggiano tali esercizi, mentre invece essi vanno svolti senza indugio e senza paure infondate. Camminate, nuoto, corpo libero, addominali, dorsali. Chiaro che ci vuole anche riposo e ci vuole anche un discorso di ripresa del peso-forma. Chi più di ogni altro ha guarito ernie senza farmaci e senza operazioni e’ sicuramente Herbert Shelton, autore di CENTINAIA di GUARIGIONI CLAMOROSE.

DIGIUNO PROLUNGATO E ALIMENTAZIONE VEGANCRUDISTA SUCCESSIVA

Il digiuno e’ strumento importante in tal senso, e andrebbe prolungato per 7 e più giorni, ma anche la DIETA VEGAN CRUDISTA, applicata con rigore RIESCE A SCONFIGGERE L’ERNIA (spariscono sia ERNIE RECENTI che ERNIE PRESENTI dalla NASCITA. Basilare stroncare la STITICHEZZA e regolarizzare i processi digestivi..). Le operazioni comportano non solo complicazioni farmacologiche di non poco conto, ma anche il rischio di recidive. Andiamoci piano dunque col dire che esiste solo la soluzione chirurgica. Questo e’ un discorso partigiano, oltre che di comodo e di convenienza. Occorre provarle davvero tutte prima di cedere a tale tipo di soluzione.

Valdo Vaccaro

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