La scuola russa di digiuno terapeutico

Alla fine del 19 ° secolo alcuni medici russi, grazie ad approfondite sperimentazioni e ad osservazioni cliniche, posero le basi scientifiche del digiuno terapeutico. Il professor Viktor Pašutin (1845-1901) e i discepoli della sua scuola presso l’Accademia Medica Militare di San Pietroburgo svolsero un ruolo importante nell’illustrare gli effetti terapeutici del digiuno in un organismo vivente. Piu’ di cent’ anni fa V. Pašutin rilevava che durante il digiuno vengono consumati i tessuti patologicamente alterati. E’ proprio la rimozione dall’organismo di tessuti e cellule vecchie, malate, morte, deboli e in via di decomposizione a garantire un potente effetto terapeutico.

Uno dei fondatori del metodo di digiuno in Russia fu Aleksej Suvorin (1862 – 1937). Suvorin non era un medico di formazione ma essendo un appassionato di digiuno fondò la prima scuola di digiuno in condizioni domestiche e in seguito una clinica specializzata per il trattamento di varie malattie con l’aiuto di questo metodo. Suvorin riteneva che per una persona di peso normale il periodo di digiuno non dovesse essere inferiore ai 42 giorni.

In epoca sovietica decisivo per la divulgazione del digiuno come terapia fu il contributo del professor Jurij Nikolaev (1905 -1998), psichiatra di formazione, che organizzo’ a Mosca, presso l’ospedale cittadino №68, un reparto speciale di digiuno. In 40 anni di pratica Nikolaev tratto’ con successo più di 8000 pazienti affetti da varie malattie. Sperimentando su se stesso il digiuno, approvo’ il metodo classico di digiuno ad acqua applicandolo per una media dai 20 ai 30 giorni ed integrandolo con altri trattamenti depurativi e attivita’ fisica.
Nikolaev manteneva un costante contatto diretto con i pazienti, li sosteneva psicologicamente, spiegava i processi fisiologici che si verificavano nel loro organismo, li sollecitava e studiava le reazioni fisiologiche dei pazienti all’astinenza completa dal cibo, rivedendone, se necessario, il regime e le modalità. Le sue osservazioni furono riassunte nella sua tesi di dottorato, “La digiunoterapia nella cura della schizofrenia e i suoi fondamenti fisiologici”, difesa nel 1960. Insieme ai suoi stretti collaboratori ha scritto il libro Golodanie radi zdorov’ja (Il digiuno per la salute), uscito nel 1988.

Al lavoro di Nikolaev si associo’ quello del dottor A. N. Kokosov, pneumonologo, che studio’ le possibilita’ di utilizzo del digiuno in casi di asma bronchiale e altre patologie degli organi interni. Kokosov pubblico’ per specialisti pneumologi un manuale e protocolli medici successivamente approvati dal Ministero della Sanita’. Negli anni ’90 il dottor Kokosov lavoro’ molto nella repubblica siberiana di Buriazia, ai confini con la Mongolia, e molto fece per introdurre il digiuno come metodo di cura efficace ed economico. Lavoro’ nel celebre sanatorio di Gorjacinsk, sulle rive del Bajkal. Kokosov e’ intervistato nel documentario di produzione francese “Le jeûne, une nouvelle thérapie?” (Il digiuno, una nuova terapia – 2011) di Sylvie Gilman e Thierry de Lestrade, che illustra bene le tappe della scuola sovietico-russa di digiuno.

Negli anni ’70 del 20 ° secolo in Bielorussia il dottor Georgij Vojtovič dell’Istituto di ricerche di pneumologia sviluppo’ una tecnica di digiuno “frazionato”, che prevede alcuni cicli consecutivi (frazioni), solitamente tre, di digiuno totale o combinato (cioe’ digiuno secco o con acqua). La prima frazione di norma e’ della durata di 17-20 giorni, seguita da rialimentazione per un periodo di 28 giorni; la seconda frazione e’ di 17-20 giorni con rialimentazione per 35 giorni mentre la terza fase continua fino alla comparsa dei sintomi del termine fisiologico del digiuno. In persone diverse quest’ultima terza frazione può variare da 17 a 25 giorni.

Degno di nota anche il metodo elaborato da Valentina Lavrova (1942) – autrice di un metodo di digiuno secco “a cascata” descritto nel libro Ključi k tajnam žizni – Le chiavi dei misteri della vita). Questa tecnica consiste di 5 fasi consecutive di digiuno secco, da combinare possibilmente a dieta vegetariana:
Prima fase – un giorno di digiuno secco (senz’acqua) e un giorno di alimentazione normale, possibilmente dieta vegetale. Se si riesce a resistere un mese, risultano 15 giorni di digiuno completo.
Seconda fase – 2 giorni di digiuno secco seguita da 2 giorni di alimentazione normale.
Terza fase – 3 giorni di digiuno secco seguita da 3 giorni di alimentazione normale.
Quarta fase – 4 giorni di digiuno secco seguita da 4 giorni di alimentazione normale.
Quinta fase -5 giorni di digiuno secco seguita da 5 giorni di alimentazione normale.

A partire dal 1971 elabora il suo metodo di digiuno secco anche il dott. L.A. Ščennikov (Celebnoe vozderžanie ot židkosti i pišči – L’astensione terapeutica dai liquidi e dal cibo). Ščennikov consiglia di iniziare il digiuno secco assistito per una durata media di 5-7 giorni e fino a 11 giorni al massimo, avendo cura di far evitare ai pazienti ogni tipo di contatto con l’acqua nei primi 3 giorni. In questo metodo un’attenzione particolare viene prestata all’umore del paziente, all’importanza di mantenerlo con un morale positivo e combattivo, di evitargli stress e assicurargli un corretto regime di lavoro e riposo.

Continuatore della “scuola” russa della terapia del digiuno e’ il dottor Sergej Filonov: nato in una famiglia di medici, ottiene la laurea in medicina nel 1988 presso l’Istituto Medico Statale dell’Altaj, in Siberia. Comincia a interessarsi di digiuno terapeutico fin dal 1986, ancora studente. Nel 1989, dopo la laurea, viene assegnato al sanatorio di Gorjačinsk, famoso centro medico per il digiuno terapeutico sulle rive del lago Bajkal di cui si parla anche nel documentario francese del 2011 Le jeûne, une nouvelle thérapie?. Nel 1994 si specializza in digiuno terapeutico sotto la guida del celebre professor Jurij Nikolaev, fondatore in URSS della terapia basata sul digiuno terapeutico (v. Sopra). Nel 1996 approfondisce la sua specializzazione a San Pietroburgo, studiando e lavorando con il professor Kokosov, noto pneumologo a sua volta autore di un manuale medico dedicato al trattamento delle patologie degli organi interni con il digiuno terapeutico. Nel 2002 lavora nel centro di cura termale di Kislovodsk nel team del dottor Ščennikov e ottiene il certificato di esperto. Dal 2002 opera nella sua base tra le montagne dell’Altaj dove da maggio a fine ottobre organizza soggiorni depurativi: accoglie i pazienti e li assiste durante i corsi di digiuno secco abbinato a massaggi degli organi interni secondo la tecnica veteroslava e a hirudoterapia. In 30 anni di lavoro ha curato con il digiuno quasi 20.000 pazienti. E’ autore di due libri dedicati al digiuno secco: Suchoe lečebnoe golodanie. Mify i real’nost’ (Il digiuno terapeutico secco – miti e realta’) uscito nel 2008, e Lečenie organizma sobstvennymi silami (Curare l’organismo con le proprie forze) del 2015, attualmente in fase di traduzione in italiano.

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