Hanno osato chiederci di fare la puntura ai nostri pazienti per farli partire più presto – Maurizio Blondet 18 novembre 2020

Hanno osato chiederci di fare la puntura ai nostri pazienti per farli partire più presto

Maurizio Blondet

18 novembre 2020

La voce correva da mesi nell’ambiente medico francese. Le Monde aveva scritto un pezzo per dire che erano senza fondamento, falsi, intox. Adesso appare un titolo dove un sanitario dice: Hanno osato chiederci di fare la puntura ai nostri pazienti per farli partire più presto”. E’ avvenuto nelle case di riposo per non autosufficienti (EPHAD in Francia, come da noi RSA). E lo conferma sul canale France 3 la trasmissione del 18 novembre alle 21:05 l’indagine “Covid-19: cosa sta realmente succedendo nelle case di cura?” Il sito del canale dedica a detta indagine un articolo e un video il cui argomento principale risulta essere il famigerato Decreto Rivotril” del 29 marzo e le sue conseguenze sia per i sanitari che per i loro pazienti.

Il RIVOTRIL in forma iniettabile è letale per i pazienti in insufficienza respiratoria. Il governo ha autorizzato l’uso del RIVOTRIL, con quel decreto, con la motivazione che mancava lo HYPNOVEL, che era necessario per le cure palliative di fine vita; si dovevano tener lontani quei vecchi dai reparti di terapia intensiva….

Nel pieno della prima ondata dell’epidemia di Covid-19, nella primavera del 2020, il governo ha autorizzato l’uso di farmaci palliativi che di solito sono vietati“, dice ora il reportage su France 3,. Il programma si chiama “Prove a carico” (Pièces à Conviction), ed ha raccolto testimonianze di operatori sanitari indignati per questa decisione. “Quando abbiamo ricevuto queste direttive, siamo rimasti sbigottiti, dice Sandra Rotureau, dirigente sanitaria. “Quando una persona anziana non viene ricoverata [per mancanza di letti] e allora ciò che gli viene offerto è la sedazione non appena avrà difficoltà respiratoria … la mia prima reazione è ricorda: “Come, ci viene chiesto di eseguire l’eutanasia passiva con i nostri residenti “. […]Si noti il fraseggio. “Eutanasia” è quando il paziente chiese di essere aiutato a morire, in modo attivo. “Eutanasia passiva” non esiste. Si chiama omicidio.

In un’altra residenza pubblica non identificata, una dottoressa di EPHD col volto coperto, confessa “una sensazione di orrore”. “Non mi è permesso di prescrivere qualcosa che curerebbe le persone [allude alla idrossiclorochina] se ne fossero affette”, ma mi è consentito “di farle andare via … in dolcezza”.

Abbiamo accorciato le sofferenze delle persone.? Io la chiamo eutanasia, continua, estremamente turbata. Che abbiamo osato chiederci di pungere i nostri pazienti per farli partire più velocemente, è insopportabile. “[…].

Si è anche scoperto che i medici che lavoravano per gli EHPAD hanno fatto in modo che fossero le infermiere iniettare la micidiale siringa, caricandole così di un senso di colpa che non avrebbe dovuto pesare su loro. Risulta da un’udienza della commissione d’inchiesta dell’Assemblea Nazionale .

Bassezza e viltà. E silenzio complice, omertà dei media mentre i numeri dei decessi nelle case di riposo assistite aumentavano vertiginosamente grazie al decreto Rivotril. “Alcuni curanti hanno detto di aver solo alleviato i malati ma tacciono che sul certificato di morte hanno potuto scrivere “causa del decesso: Covid”  senza alcuna prova o test”, mandando anche gli eutanasizzati passivi a rimpolpare il numero dei morti per Covid, che anche in Francia rende agli ospedali, anche se non i 2 mila euro al giorno dell’Italia.

Covid: atteggiamenti criminali?”, chiede ad alta voce su una rivista del settore Gérard Maudrux, chirurgo urologo, a raccconta come la sua famiglia (tutti nel settore ospedaliero) ci siano stati malati di Covid, abbastanza gravi, e come terapia unica consigliata dalle autorità: “Paracetamolo. L’uso di antibiotici espressamente sconsigliato. Per i miei primi trenta pazienti così trattati ho avuto 3 problemi: un decesso a casa, fibrillazione atriale il secondo e un ricovero di tre settimane di rianimazione il terzo”. Poi, studiando, il dottore scopre su un journal australiano gli effetti dell’Ivermectina (un anti-elmintico!) “che conosco bene per il trattamento di due focolai di scabbia in casa di riposo; i risultati a 48 ore sono sbalorditivi , la scomparsa dei segni clinici per tutti. Troppo felice di condividere questi risultati credo di star facendo un favore, ne parlo, il che mi è valso severe critiche da parte dei colleghi e di un farmacista. E l’avvertimento dell’Ordine”..

E cita “i colleghi di StopCovid19, che hanno raccolto più di 700 casi trattati [con clorochina e antibiotico] e che non pubblicano a causa delle minacce ricevute. Non dimentichiamo che al 19 aprile, contro il Covid, 100.000 pazienti avevano ricevuto Azitromicina, 41.000 Clorochina e 10.000 entrambe (fonte Assurance Maladie). Quante vite salvate? Quanti ricoveri evitati? L’osservazione sul campo ha ancora qualche valore?”.

Un altro medico parla di Morte su Prescrizione . E scrive: “In altri tempi sarebbero state procedure legali stabilite e alla giustizia penale ci si sarebbe rivolti per decidere sulla eventuale natura criminale del decreto Rivotril, adottato in contraddizione con tutti i testi e la giurisprudenza in materia di fine vita “Oggi, il virus ha le spalle larghe per addossargli atti ingiustificabili e instillare paura e ansia diffuse per instaurare una dittatura che i nostri plutocrati invocano da anni”; e esibisce il numero di fiale di Rivotril (“rimborsato dal servizio sanitario”, precisa) enormemente aumentato durante la “pandemia”, e in relazione diretta con la super-mortalità nelle case di riposo in quelle settimane”.

Tribunali cui è inutile rivolgersi per denunciare questi crimini e questa impostura, PARACETAMOLO come unica terapia “consigliata” dai comitati tecnico-scientifici, minacce a medici che scoprono i rimedi efficaci, divieto dell’IDROSSICLOROCHINA. E invece RIVOTRIL in fiale per l’INIEZIONE LETALE. E’ impressionante scoprire che le direttive sono identiche in Italia come in Francia.

Ma ancora di più, vedere con quanta rapidità la dittatura della plutocrazia totale sia scesa, nel suo GRAND RESET, al livello che ci è stato insegnato da 50 anni a considerare come il male assoluto: l’attitudine genocida del Nazismo, l’eutanasia delle bocche inutili su grande scala, l’iniezione letale per decreto, l’asservimento volontario dei giudici e la totale omertà dei media in quello che si profila il più gigantesco crimine contro l’umanità mai attuato. Decenni di lezioni scolastiche moralistiche, documentari sulla SHOAH, giornate della memoria ossessivamente ripetute, visite delle scolaresche ad Auschwitz, inviti alla vigilanza: attenti che non torni il Nazismo! Vegliate! Eccolo qua, e i telegiornali chiamano “negazionisti” le folle che in tutta Europa si ribellano alla schiavitù e a questa indicibile barbarie, manifestando e scontrandosi con la loro polizia.