I Tatuaggi possono causare complicazioni simili al cancro della pelle

Il dermatologo avverte che l’inchiostro utilizzato per creare un tatuaggio può originare tutta una serie di problemi per la pelle che vanno dalle più semplici allergie, alle infezioni più o meno gravi che possono essere simili o causare danni come il cancro della pelle

I tautaggi possono essere un pericolo per la salute, avverte il dermatologo, anche a distanza di anni. Foto: ©photoxpress.com/Jeanne Hatch

Pubblicato il 06/03/2013
Ultima modifica il 06/03/2013 alle ore 07:00
LM&SDP

Benché i tatuaggi abbiano perso un po’ terreno negli ultimi anni in quanto a moda, sono ancora molte le persone che decidono di farsi incidere sulla pelle un qualche disegno, scritta o altro.
Tutti questi – ma anche chi si è fatto tatuare già tempo fa – possono incorrere in tutta una serie di rischi e problemi, avverte il dermatologo.
Tra questi, si va dalle “semplici” allergie a più serie infezioni che causano effetti dannosi simili al cancro delle pelle – nonché un possibile sviluppo dello stesso.

A mettere sull’avviso dai pericoli dei tatuaggi è la dottoressa Michi Shinohara, professore di dermatologia presso l’Università di Washington a Seattle.
Shinohara, nella nota UW, fa presente che anche se negli ultimi anni la composizione degli inchiostri per tatuaggi è cambiata – e in genere non troviamo più sostanze tossiche come piombo, cobalto, carbonio eccetera – negli attuali inchiostri vi sono tuttavia ancora coloranti organici azoici utilizzati nell’industria, e potenzialmente pericolosi.

Su come questi inchiostri possano interagire con la pelle umana ci sono molte incognite, sottolinea Shinohara.
Uno dei problemi più comuni sono le reazioni allergiche ai pigmenti utilizzati. Bolle, prurito, eruzioni cutanee e simili possono manifestarsi GIORNI, MESI o addirittura ANNI DOPO che ci si è fatti fare il tatuaggio.
A fare maggiore attenzione, poi, dovrebbero essere le persone che soffrono di psoriasi ed eczema: tra costoro i tatuaggi possono causare una recrudescenza delle malattie croniche della pelle.
La SARCOIDOSI, spiega Shinohara, è una malattia autoimmune caratterizzata da gonfiore e prurito, che può svilupparsi anche decenni dopo che ci si è fatti tatuare. Questa malattia può coinvolgere altri organi, come i polmoni o gli occhi.

Per quel che riguarda il cancro della pelle, la specialista fa notare che in genere può originare all’interno del tatuaggio – anche questo a distanza di molto tempo – specie se al di sotto vi era un neo.
Anche un trauma occorso nella zona tatuata può essere causa di sviluppo di un cancro della pelle, spiega ancora la dottoressa Shinohara. Questo tipo di urto o di lesione, che può danneggiare un tatuaggio, è simile a un tipo di cancro della pelle conosciuto come carcinoma a cellule squamose. Poiché il trauma è difficile da distinguere dal cancro della pelle di questo tipo, è necessaria una biopsia al fine di accertarlo. In alcuni casi, può essere necessario trattare questa situazione come un cancro della pelle, con un ulteriore intervento chirurgico.

Anche le infezioni sono comuni a seguito di tatuaggi. Non si tratta soltanto di infezioni batteriche, ma è stato trovato un rapporto con la sifilide e l’epatite B e C. Pare che queste malattie possano essere trasmesse a causa di pratiche non sterili.
Infine, conclude Shinohara, le infezioni possono essere causate non solo dall’uso di attrezzi non sterilizzati, ma anche dall’inchiostro stesso che può essere contaminato. Il tipo di batteri atipici che possono svilupparsi sono più difficili da trattare rispetto a batteri come lo stafilococco non atipico, e possono richiedere cure più prolungate e difficili.