LA BUFALA DEI BIOLABORATORI …e la truffa del “gain of function” Dr. Stefano Scoglio – 05.04.2023

LA BUFALA DEI BIOLABORATORI

…e la truffa del “gain of function”

Dr. Stefano Scoglio

05.04.2023

Chiariamo subito che,

La bufala dei laboratori è un po’ un titolo provocatorio. Nel senso che si sta parlando tantissimo di biolaboratori, di Wuhan, di Pesaro come la nuova Wuhan, ecc. Nessuno nega che esistano dei bíolaboratori, quello che io dimostrerò con questa presentazione è che nei biolaboratori non si fa nessun virus ingegnerizzato e che il concetto del Gain of Function è una truffae quindi cosa fanno nei biolaboratori? Produrranno tossine, per esempio, tutta la Proteina Spike che si dice essere prodotta dai vaccini, esiste solo sintetica fatta nei biolaboratori cinesi. Potranno produrre altre tossine, poi potranno sprecare altri soldi pubblici, come fa la Nasa…

GAIN OF FUNCTION

Guadagno di Funzione.

Si parte da un virus naturale e lo si modifica facendogli guadagnare una funzionalità, per esempio, maggior virulenza, maggior capacità di contagio e maggior tossicità.

Luc Montagnier, è stato un rappresentante importante di questo approccio, e infatti ha scritto sul SARS-CoV-2:

Assieme al mio collega, il bio-matematico Jean-Claude Perez, abbiamo controllato la descrizione del genoma di questo virus a RNARicercatori indiani avevano già cercato di pubblicare i risultati di analisi che mostrano che quel genoma (del SARS-CoV-2) conteneva sequenze di un altro virus, che poi sarebbe l’HIV, il virus dell’AIDS, ma poi sono stati obbligati a ritrattare, le pressioni erano troppo forti.”

Cioè, Montagnier afferma che la sequenza del SARS-CoV-2 (il virus non è mai stato isolato) conteneva una sotto-sequenza dell’HIV, e quindi anche lui in qualche modososteneva l’idea di un virus ingegnerizzato.

Il più importante rappresentante italiano di questa posizione è diventato il Prof. Giuseppe Tritto, forte sostenitore di Bill Gates, grande benefattore dell’umanità secondo Tritto.

Fauci e Biden spingono l’idea che questo virus (SARS-CoV-2) sia stato ingegnerizzato dai cinesi.

MA IL VIRUS NATURALE DOV’E’?

Se c’è il “gain of function”, un guadagno di funzione, il virus naturale dov’è?

Si dovrebbe partire da quello…

Se non si ha un virus naturale come si fa a potenziarlo?

Cosa esattamente si potenzia?

Si potenzia una coltura cellulare, ovvero un coacervo caotico di sostanze e particelle non identificate?

Come io ho dimostrato ripetutamente, questo virus SARS-CoV-2, come tutti gli altri virus, non è mai stato purificato, si è sempre preso l’espettorato del paziente, lo si mette in una coltura cellulare e si dice che quello è il virus, e questo chiaramente non è, perché la coltura cellulare è un coacervo di miliardi di particelle sconosciute.

Dopo di che, siccome Luc Montagnier ha detto che questo SARS-CoV-2 contiene il virus HIV, io nel mio libro “Apandemia” ho riportato l’intervista del 1997, fatta a Montagnier da Djamel Tahi, giornalista francese che ha scritto un articolo dal titolo: “Ma Luc Montagnier ha veramente scopetto l’HIV?” Montagnier: risponde “Lo ripeto, non lo abbiamo purificato”.

Purificato = Isolato.

Tahi, l’intervistatore continua a pressare:

Ma Arriva un punto in cui uno deve caratterizzare il virus. Questo significa: quali sono le proteine che lo compongono?”

Montagnier:

Esatto, l’analisi delle proteine del virus richiede una produzione massiccia e la purificazione. È necessario fare ciò. E qui devo dire che abbiamo in parte fallito.”

In realtà, quell’”in parte” è solo un modo per attenuare una verità troppo dura da mettere fino in fondo: Dato che, come ha ammesso diverse volte, “non è possibile purificare il virus, la sua caratterizzazione è altrettanto impossibile.”

Quindi, come fai a modificare un virus che non conosci e che non hai previamente isolato e quindi caratterizzato?

MA IL VIRUS NATURALE DOV’E’?

E qui veniamo ad un’altra dichiarazione importante, cioè, alla dichIarazione del CDC USA, che difronte a un Foia fatto dalla mia amica Christine Massey, che chiedeva documentazione sull’isolamento del virus e per evitare che svicolassero, gli ha riportato le definizioni del vocabolario, isolation, isolated, isolate, separare dagli altri, selezionare tra gli altri – separare da un’altra sostanza in modo da ottenere un elemento puro o in uno stato libero.

A questo punto la richiesta è ineludibile e questa è la sorprendente risposta del CDC USA:

La definizione di “isolamento” fornita dalla richiesta è al di fuori di ciò che è possibile in virologia, dato che i virus hanno bisogno delle cellule per replicarsi e le cellule hanno bisogno di cibo liquido. Tuttavia, il virus SARS-CoV-2 può essere isolato da un campione clinico umano mettendolo in coltura cellulare, che è la definizione di isolamento utilizzata in microbiologia…

Oltre ad essere l’ammissione che nessun virus è mai stato isolato, perché se l’isolamento è al di fuori di ciò che è possibile in virologia significa che nessun virus è mai stato isolato...ma è una scusa chiaramente, perché qui dice, perché non è possibile? e il CDC USA dice: perché i virus hanno bisogno delle cellule per replicarsi le cellule hanno bisogno di cibo liquido. E quindi dobbiamo prendere l’espettorato del paziente e metterlo in una coltura liquida perché i presunti virus nell’espettorato, possano replicarsi.

Ma io dico, scusate:

Quando prendete il liquido del paziente malato che è già una coltura liquida…il paziente che è malato… e quindi il suo espettorato dovrebbe contenere miliardi di virus in quel materiale, la coltura c’è già, perché la devi mettere da un’altra parte o in un’altra coltura? E’ chiaramenteUNA SCUSA.

Infatti qui il CDC USA dice:

il virus può essere isolato da un campione clinico umano mettendolo in coltura cellulare che è la definizione di isolamento utilizzata in micro-biologia.”

Altra falsità è che, in microbiologia isolamento dei virus significa far replicare i virus in coltura cellulare.

In microbiologia, isolamento significa isolamento.

I batteri vengono regolarmente isolati. Gli esosomi vengono generalmente quasi isolati.

Gli esosomi sono quelle particelle indistinguibili dai virus, infatti io dico sempre che i virus non esistono, esistono solo gli esosomi.

Però fondamentalmente, vediamo che l’isolamento non è possibile e quindi cosa modifichi se prima non hai isolato e caratterizzato il virus?

MERO SEQUENZIAMENTO?

Quindi parliamo di mero sequenziamento.

Il virus naturale non c’è e quindi non c’è nulla da potenziare.

Mero sequenziamento, con magari successiva stampa con stampante a DNA.

Ma per costruire qualcosa che assomigli a un virus, e abbia le funzioni di un virus, occorre un modello, e senza un virus purificato il modello non esiste.

Senza nessun virus isolato a fare d’argine, ogni laboratorio nel mondo si può fare la sua sequenza virale, spacciata per una variante del virus!

GISAID: siamo arrivati a circa 15 milioni di sequenze, ovvero 15 milioni di virus SARS-CoV-2, (il virus che causa il covid), diversi. E come fanno ad essere tutti SARS-CoV-2?

Il sequenziamento è una ricostruzione del presunto virus al computer con stampante a DNA.

Cioè metti insieme una serie di caratteri genici, di lettere geniche al computer, e crei il presunto virus (Sequenziamento) partendo magari da una PCR, i famosi tamponi molecolari, buttano dei Primers, delle mini sequenze geniche in un materiale, si agganciano a qualcosa, quel qualcosa a cui si agganciano, che non sai cos’è, lo tiri su, poi sviluppi quella sequenza al computer e dici che quello è il virus.

Il problema è che esiste solo al computernon esiste in natura.

E questa è la ragione per cui anche ci sono oggi al GISAID, più di 15 milioni di sequenze delSARS-CoV-2, cioè il SARS-CoV-2 ha oltre 15 milioni di caratterizzazioni diverse, di nature diverse.

E’ possibile? NO. Non è possibile.

Il problema è che non esistendo un virus naturale, reale e concreto, che fa da limite, da argine, chiunque sequenzi, può inventare la sua sequenza. Infatti in tutti laboratori del mondo si sono sbizzarriti e hanno inventato 15 milioni di sequenze del SARS-CoV-2.

Tuttavia ci sono degli studi, molti studi, che affermano di aver realizzato delle gain of function virali…analizziamone alcuni.

Questo è uno dei primi e più importanti articoli scientifici pubblicato su NATURE nel 2012 che ha presuntivamente generato una Gain of Function, ovvero un virus ingengerizzato.

Published 2 may 2012

Experimental adaptation of an influenza H5 haemagglutinin (HA) confers respiratory droplet transmission to a reassortant H5 HA/H1N1 virus in ferrets

Masaki Imai, Tokiko Watanabe, Masato Hatta, Subash C. Das, Makoto Ozawa, Kyoko Shinya,Gongxun Zhong, Anthony Hanson, Hiroaki Katsura, Shinji Watanabe, Chengjun Li, Eiryo Kawakami, Shinya Yamada, Maki Kiso, Yasuo Suzuki, Eileen A. Maher, Gabriele Neumann &Yoshihiro Kawaoka 

Nature 

volume

 486

pages 

420–428 (2012)

<< ASTRACT: “I virus altamente patogeni dell‘influenza aviaria H5N1 occasionalmente infettano gli umani, Ma attualmente non si trasmettono in modo efficiente gli esseri umani. L’emoagglutinina (HA)Virale è una proteina conosciuta come determinante della reazione dell’ospite perché media l’attaccamento dei virus ai recettori cellulari 1-3 dell’ospite. Qui abbiamo stabilito le mutazioni molecolari nella emoagglutinina che consentono a un virus H5 con HA di trasmettersi ai mammiferi. Abbiamo identificato un virus ricombinato con la HA dell’H5, Caratterizzato da quattro goccioline aeree in un modello che usa i furetti. Il virus H5 ricombinato trasmissibile riconosce preferenzialmente i recettori umani, Si replica efficiente mente nei furetti, causando lesioni polmonari e perdita di peso, ma non è particolarmente patogeno e non ha causato mortalità. Questi risultati suggeriscono che le HA del virus H5 può essere convertita in una HA che sostiene una efficace trasmissione virale nei mammiferi.>>

Fondamentalmente, qui hanno stabilito delle mutazioni di questa emoagglutinina che consentono ad un virus H5 con emoagglutinina, di trasmettersi ai mammiferi. Quindi sarebbero intervenuti per potenziare, modificare questa proteina, rendendola più capace di attaccare, e rendendo il virus più infettivo.

E in più hanno fatto una cosa molto più interessante, hanno cercato di vedere se questo virus ingegnerizzato infettava e danneggiava dei furetti. Quindi per vedere se c’era trasmissione aerea di questo virus da un furetto all’altro. Lo vedremo successivamente.

LA COSTRUZIONE DEL VIRUS MUTATO

Qui dicono:

Per stabilire il potenziale pandemico di tali virus ricombinati, abbiamo generato un virus che possiede la emoagglutinina (HA) del virus H5N1 e i sette segmenti genici rimanenti del virus H1N1 della pandemia del 2009 (H5HA/pdm09), Tale virus mutato ricombinato H5 HA(H5HA-mutant/pdm09) è stato capace di trasmissione delle goccioline respiratorie nei FURETTI…

Quindi concludono subito che hanno generato un virus ingegnerizzato e questo lo hanno reso molto più infettivo perché sono riusciti ad infettare questi furetti.

Come hanno fatto?

Lo hanno fatto attraverso la costruzione di Plasmidi, che sono le sequenze geniche che riproducono la sequenza genica del virus che però non è mai stato isolato, e quindi sono costruzioni fantastiche…e poi questi Plasmidi vengono iniettati in qualche modo nella coltura cellulare e dovrebbero dar vita a questi virus ingegnerizzati.

Hanno utilizzato la tecnica che qui viene descritta by Neumann et al.

Generation of influenza A viruses entirely from cloned cDNAs – 1999

Generazione del virus dell’influenza A da DNA complementare, clonato, quindi costruito in laboratorio.

La trasfezione delle cellule con un Plasmide contenente un DNA complementare clonato dal virus dell’influenza, affiancato da sequenze di promozione di terminazione del DNA polimerasi I, seguito dall’infezione Con il virus influenzale, ha portato alla produzione di virus transfettati…Riportiamo qui la generazione di virus dell’influenza A interamente da DNA complementare clonato…”

Il concetto è che, hanno fatto un DNA complementare, cioè hanno preso la PCR, l’hanno applicata al materiale di un paziente influenzato, hanno estratto attraverso la PCR delle sequenze geniche casuali, e su queste sequenze geniche hanno generato questo DNA complementare, che poi hanno usato per la clonazione del virus del’influenza A.

IL METODO E I RISULTATI

Scrivono gli autori:

Le cellule da rene di embrione umano 293T e le cellule di rene di cane Madin-Darby (MDCK) sono state mantenute in DMEM supplementato con 10% FCS (Siero fetale bovino con ferro) and in MEM contenente il 5% di siero di vitello neonato.

Il passaggio successivo è l’introduzione di 17 Plasmidi virali nelle cellule di embrione umano 293T, attraverso l’uso del Trans IT LT1 (materiale favorente la penetrazione cellulare); dopo 6 ore, il reagente viene sostituito da Opti-MEM, che contenente lo 0,3% di BSA(siero bovino) and 0,01% di FCS(siero fetale con ferro).

Dopo 24 ore, tempo sufficiente alla presunta replicazione virale, il materiale viene immesso nelle cellule MDCK(cellule di rene di cane) per la conta dei virus (Titration).

In seguito, per verificare se le cellule “infette” producono virus, il materiale viene prima disperso con l’EDTA, e poi viene immesso nelle cellule MDCK(cellule di rene di cane) per contare le cellule che producono virus attraverso lo HA assay (saggio della emoagglutinina)

La conta, Titration (conta) : “24 ore dopo la transfezione delle cellule 293T(cellule da rene di embrione umano), abbiamo trovato 7×10 alla 3 pfu (plaque forming units, unita virali) del virus per ml di surnatante” (delle cellule MDCK).

Sintetizzando.

Hanno preso le cellule di rene di embrione umano 293T e cellule di rene di cane MDCK , e le hanno messe in una coltura dove per tenerle in vita hanno usato 10% di siero bovino fetale con aggiunta di ferro, e questo medio, che conteneva il 5% di siero di vitello neonato, e dopodiché in questa coltura hanno introdotto 17 PLASMIDI VIRALI che hanno costruito tramite sequenziamenti computerizzati e hanno cercato di farle penetrare in queste cellule con un materiale che si chiama Trans IT L1.

Questa cosa è fattibile e realistica perché le cellule in coltura sono facilmente penetrabili, mentre le cellule in vivo nell’organismo umano sono impenetrabili, come ho dimostrato nel mio libro Apandemia e in tutte le mie presentazioni sui vaccini a mRNA che non riescono assolutamente ad entrare nella cellula. Però in coltura cellulare entra di tutto perché sono cellule estremamente indebolite e stanche senza più difese e se aggiungi questo materiale che favorisce la penetrazione, penetrano sicuramente..

Dopo 24 ore, dicono:

una volta che abbiamo messo questi Plasmidi virali in queste cellule, presupponiamo che queste 24 ore siano state sufficienti per la replicazione del virus da questi Plasmidi virali, da queste sequenze geniche virali. Poi, per vedere se le cellule infette producevano virus e quanto ne producevano, prima le hanno disgregate con questo EDTA, poi le hanno messe in queste cellule di rene di cane per fare la conta, attraverso il saggio della emoagluttinina. che è un meccanismo attraverso il quale vedono il danno cellulare.

SAGGIO EMOAGGLUTININA

Questi sono i risultati prodotti dal saggio della emoagglutinina. Come scrivono gli autori:

In un esperimento la produzione del virus non è significativa dopo 24 ore. Ma in altri esperimenti c’è stato un aumento di 10 volte dal virus (Esperimenti 1 e 2; Table)…In 3 dei 4 esperimenti, il virus è stato rilevato per la prima volta dopo 24 hr dalla transfezione. Il titolo misurato al tempo era di 10 alla 3 pfu/ml…ed è poi cresciuto a 10 alla 6 pfu/ml alle 48 hr dopo transfezione (Table 2)”.

VIRUS TITRATION

Titolazione del virus

Due metodi:

a) Conta per effetto citopatico:

si aggiunge a questi 96 pozzetti una diluizione seriale del campione del virus alle cellule …si prende il materiale generato dall’immissione dei plasmidi nella coltura…lo si prende e lo si mette in questi pozzetti insieme a delle cellule che sono selezionate per vedere il CPE l’effetto citopatico, effetto di danneggiamento delle cellule, e se c’è danneggiamento delle cellule i ricercatori concludono che c’è il virus che ha creato questo danneggiamento delle cellule. Dopo un periodo di incubazione le cellule sono ispezionate per l’effetto citopatico e per la morte cellulare e ogni pozzetto è classificato come infettato o non infettato. La diluizione in cui il 50% dei pozzetti mostra danno cellulare o morte, è usata per calcolare il Tissue Culture Infectious Dose 50 del campione virale, attraverso una serie di approcci matematici. Quando il 50% dei pozzetti mostra un danneggiamento delle cellule e allora parli di TCID50 e li calcoli con una serie di calcoli matematici quanto virus è stato prodotto. Questa è la conta per l’effetto citopatico.

b) Conta via saggio della emoagglutinina:

Emoagglutinina significa agglutinamento del sangue. Quindi si prende la diluizione del presunto virus, di questo materiale che abbiamo descritto prima, la si prepara in forma con il fondo a UOV in modo orizzontale lungo la piastra di 96 pozzetti, il campione più concentrato è in genere diluito a un quinto dello stock. I pozzetti successivi contengono diluizioni raddoppiate, cioè sempre minori, un decimo, un ventesimo, un quarantesimo, ecc. Il pozzetto finale serve da controllo negativo, senza virus. Dopo le diluizioni seriali, una concentrazione standard di globuli rossi aggiunta ad ogni pozzetto, viene mescolata gentilmente. Quindi dopo che hai messo questo presunto virus in diluizioni sempre minori lungo i pozzetti, aggiungi i globuli rossi in ciascun pozzetto. La piastra incubata per 30 minuti a temperatura ambiente. Dopo l’incubazione, il saggio può essere analizzato per distinguere tra pozzetti agglutinati e non agglutinati. Quindi l’idea è che, i pozzetti agglutinati, dove si vede il puntino rosso in maniera chiara, sono quelli in cui presuntivamente c’è il virus perché il virus ha generato la emoagglutinazione, cioè l’agglutinazione del sangue. Quelli dove non c’è, vuol dire che non c’era abbastanza virus per produrre l’effetto. Questo è il saggio della emoagglutinazione

La TRUFFA del CPE

Perché questa è una truffa?

Fattori non specifici nel campione possono condurre ad una interferenza e ad un incorretto titolo virale” (Wikipedia).

Le cellule del rene di embrione umano 293T e le cellule da rene di cane Madin-Darby (MDCK) sono state mantenute in DMEM supplementato col 10% FCS(siero di vitello addizionato di ferro) and in MEM contenenti 5% di siero di vitello neonato.”

DMEMDulbecco Modified Eagle Medium:

contiene generalmente HEPES (53 mg letali per il 50% delle quaglie) chiaramente tossico; 12 mg usati (0,5 mg della coltura cellulare) chiaro effetto tossico anche a questa dose.

FCSsiero di vitello addizionato di ferro:

ferro in organico extracellulare è un potente ossidante e negli stessi organismi viventi è causa di distruzione cellulare.

Infatti una delle problematiche fondamentali, che dicevano addirittura del SARS-CoV-2...dicevano che era in grado di far uscire il ferro dall’emoglobina e farlo diventare extra cellulare, e questo creava danni inenarrabili.

Però ti dicono questo da una parte, poi quando fanno i Test ci mettono il ferro nella coltura, per essere sicuri che ci sia danno e quindi per poter dire che c’è il virus.

Il passaggio successivo è l’introduzione di 10 Plasmidi Virali nelle cellule di embrione umano 293T, attraverso l’uso del Trans IT LT1 (favorevole la penetrazione cellulare); dopo 6 ore, il reagente viene sostituito da Opti-MEM.

Opti-MEM = contiene Fenolo Rosso

+ Trans IT LT-1

FENOLO ROSSO

Cytotoxicity of Phenol Red in Toxicity Assays for Carbon Nanoparticles

 

* “…Fenolo Rosso utilizzato comunemente negli studi tossicologici, è tossico una volta assorbito il rilasciato nelle cellule”

* Perché aggiungere il Trans IT-LT1? visto che è un Promotion(promotore) della “delivery”, della entrata nelle cellule in vitro?

 

Perché in questo modo, facendo entrare l’Opti-MEM e il Fenolo Rosso si ha di nuovo un effetto chiaramente citopatico (CPE).

TRUFFA del CPE

La conta dei virus: essenziale, senza previo isolamento del virus che nella cultura cellulare non ci siano altre sostanze tossiche che possono danneggiare le cellule.

Se tu fai il test di citopaticità cioè di danno cellulare attribuendolo al virus, devi essere sicuro che non ci siano altri fattori che creino il danno cellulare, altrimenti come fai a dire che è stato il virus?

Invece:

A) Alla coltura di cellule, sia 293T che MDCK, viene previamente indebolita essendo mantenuto in un brodo (DMEM) che contiene una sostanza tossica, l’HEPES, e addizionato di un siero bovino con ferro, un metallo tossico sei messo a contatto con le cellule.

B) Le cellule 293T, quelli in cui sono stati introdotti 17 plasmidi “virali” attraverso il Tans-IT LT-1, sono state addizionare con Opti-MEM, che contiene il Fenolo Rosso, potente ossidante tossico una volta entrato nelle cellule in coltura tramite l’aiuto del Trans-IT LT1, anche esso tossico.

TRUFFA dell’EMOAGGLUTINAZIONE

L’altro test, che dovrebbe dare la misura delle cellule infettate dal virus. Ma anche qui si applica lo stesso ragionamento.

L’agglutinazione dei globuli rossi e ciò che genera i trombi.

I trombi nascono dai rouleau dei globuli rossi che si aggregano intorno alla tossina che circola. Ma qualsiasi sostanza tossica stimola il rouleau di eritrociti, l’aggregazione di globuli rossi.

Quindi, per verificare se è è veramente un virus a generare l’agglutinazione, occorrerebbe essere certi che non vi siano altre sostanze tossiche

Invece, la coltura “virale” immessa nei pozzetti per il test HA, test di agglutinazione, contiene proprio tutte le sostanze viste per la CPE:

DMEM con HEPES(tossico)

Ferro metallico(tossico),

Opti-MEM con Fenolo Rosso(tossico una volta entrato nelle cellule)

Trans-IT LT1(tossico)

(tutte sostanze tossiche)

Ma non basta…..

Articolo del 1999 che parla della citotossicità dell’EDTA usato nei campioni biologici

Questo è l’abstract

TRUFFA dell’EMOAGGLUTINAZIONE

Per lo specifico test HA (Wikipedia, Hemagglutination Assay) si applica anche la disgregazione delle cellule attraverso l’aggiunta dello 0,02% EDTA, ulteriore sostanza tossicaper le colture cellulari.

L’effetto tossico dell’EDTA, testato sul latte materno di mammiferi, ha incluso perdita di cellule del latte, rottura delle membrane dei globuli grassi, e successivo rilascio delle proteine di membrana. Inoltre causa risultati falsi positivi nei saggi emolitici.

Quindi, c’è in letteratura. Fai un test dell’emoagglutinazione, mettendoci dentro sostanze che generano esse stesse emoagglutinazione, che quindi non può essere assolutamente attribuita a nessun virus.

E ripetiamo, la stessa Wikipedia, quando parla di Hemagglutination Assay, saggio di emoagglutinazione, scrive:

Fattori non specifici nel campione possono condurre ad una interferenza e ad un incorretto titolo virale”

Questa cosa si sa. Il problema è che nessuno ne trae le conseguenze, e continuano ad andare avanti sparati, facendo questi Test pieni di sostanze tossiche per dire che la cellula è stata danneggiata dal virus. Chiaramente si tratta di una TRUFFA.

Torniamo all’articolo originario del 2012, dove avrebbero fatto l’ingegnerizzazione del virus dell’influenza.

Torniamo allo studio originario del 2012, tre tipi di test:

a) Solid-phase binding assay(saggio di fase solida)

b) Infezione sperimentale dei furetti

c) Studio sulla trasmissione aerea del virus

Interessante, perché come vediamo, c’è anche un TEST di infezione per VIA AEREA, quindi un livello superiore rispetto ad uno studio in vitro.

Che cos’è questo saggio di fase solida?

Solid-phase binding assay

Per verificare la capacità dei “virus” artificiali di legarsi ai recettori in vivo sia è usata la tecnica della fase solida: dopo fasi di incubazione, i “virus” sono stati messi a contatto con anticorpi per vedere se questi reagivano a “virus”, misurando l’eventuale legame formatosi attraverso la misurazione della densità ottica 490 nm:

a) I “virus” sono stati incubati durante la notte cui sali sodici dei sialiglicopolimericontenenti l’Acido N-Acetilneuroamminico, acido altamente tossico;

Quindi, di nuovo, facciamo un altro tipo di Test sempre introducendo sostanze tossiche per dire che è stato il virus a generare il danno.

b) dopo alcuni lavaggi, le piastre sono state incubate con la coltura che presuntivamente conteneva il virus influenzale, e poi successivamente con degli anticorpi presuntivamente specifici per i virus H1N1 umano o H5N1 aviario;

c) infine, prima del test di densità ottica, la coltura è stata ulteriormente incubata con O-Fenilendiammina, una sostanza che Wikipedia definisce come composto tossico, irritante, allergenico, pericoloso per l’ambiente”.

Quindi, come vedete, il meccanismo è sempre quello, far dei Test, dire che nella coltura ci metti il virus, lo riempi di sostanze tossiche, c’è il danno, e dici: hai visto è stato il virus…nascondendo a chi non vuol vedere il fatto che in realtà si tratta di colture piene disostanze tossiche.

E vediamo sulla presunta infezione dei furetti, perché questo è un passaggio ulteriore che addirittura dimostrerebbe il contagio da parte di questi virus ingegnerizzati.

La PRESUNTA INFEZIONE dei FURETTI

Si tratta di un esperimento interessante: Si valuta la contagiosità anche aerea del presunto virus.

Il Test si articola in due fasi:

a) Infezione intra-nasale dei furetti attraverso inoculazione intra-nasale: 6 furetti sono statianestetizzati con iniezioni intra-muscolari con Ketamina e Xilazina e sono stati inoculati per via intra-nasale con 500 µl (microlitri) di coltura virale.

RISULTATI:

Il virus è stato ritrovato, per tutti e tre i virus testati, incluso quello generato artificialmente, quasi solo nel tessuto nasale e negli organi respiratori, anche se quasi tutti gli organi sono stati testati.

Gia questo è un primo indice del fatto che non c’è nessun virus, perché la storia generale, dal momento che tu ti infetti con un virus aereo, questo si sparge in tutto l’organismo, in tutti gli organi…si riproduce.. quindi continua a spargersi in tutto l’organismo, e invece l’hanno trovato solo nel tessuto nasale e nella trachea, dove praticamente lo hanno messo loro e basta.

b) l’infezione per via aerea di altri furetti messi in vicinanza dei furetti inoculati: dopo 24 ore dell’inoculazione intra-nasale, altri tre o sei furetti sono stati mesi ciascuno in una gabbia di accenti a quella dei furetti “infettati”, per verificare se il virus si trasmetteva per via aerea traverso le goccioline respiratorie.

Questa sarebbe una prova molto forte, tu prendi i furetti in cui hai inoculati il presunto virus e li metti vicino ai furetti non inoculati, dopo 24 ore se anche in questi furetti si ritrova l’infezione virale è chiaro che a quel punto c’è stata trasmissione.

RISULTATI:

il virus “naturale” pdm09 è stato ritrovato in tutti e tre i furetti (x titolazione CPE, effetto citotossico del turbinato nasale); e anche il virus artificiale ingegnerizzato è stato ritrovato, sempre tramite test CPE, in quattro dei sei furetti.

Però appunto, come hanno ritrovato questo virus nei furetti infettati?

La PRESUNTA INFEZIONE dei FURETTI 2

Invece, oltre alle sostanze tossiche di base contenute nella cultura, come DMEM e FCB, qui addirittura i diversi organi estratti da i furetti post-eutanasia.” sono stati conservati informaldeide tamponata al 10% di fosfato.Cioè, prima di essere analizzati per la CPE, i tessuti sono stati mescolati con la formaldeide, una delle sostanze più tossiche!

Come hanno ritrovato questo virus nei furetti infettati?

Hanno preso il liquido nasale di questi furetti che erano stati messi vicino agli altri infettati, e gli hanno fatto il TEST di citotossicità, come abbiamo visto in precedenza, con un‘aggiunta però…

Quindi in questo TEST di citotossicità c’era sempre il DMEM con HEPES, Ferro Extracellulare, Opti-MEM con Fenolo Rosso, Trans-IT LT1, ma qui c’era una roba in più, perché queso materiale preso dai furetti è stato conservato in formaldeide tamponata al 10% di fosfato.

Cioè, prima di essere analizzati per la CPE, tramite quella conta dei 96 pozzetti dove vedevi in quali pozzetti le cellule venivano danneggiati o meno…prima di fare quellol’hanno tenuto in formaldeide tamponata al 10% di fosfato.

Formaldeide che è una delle sostanze più tossiche.

Descrizione della Formaldeide:

tossico se ingerito, tossico se a contatto con la pelle, provoca grosse ustioni cutanee e gravi lesioni oculari, tossico segnalato, sospettato di provocare alterazioni genetiche, può provocare il cancro.

Quindi lo tengono in questa coltura di formaldeide, lo conservano, in maniera che abbia tutti questi benefici di tossicità.

Ma non basta…. perché per essere sicuri che ci sia il danno e dire che c’è stata l’infezione, i tessuti da analizzare sono stati colorati.

La PRESUNTA INFEZIONE dei FURETTI 3

Non basta:

…perché per essere sicuri che ci sia il danno e dire che c’è stata l’infezione, i tessuti da analizzare sono stati Colorati…

a) i tessuti da analizzare sono stati Stained, colorati con Ematossilina ed Eosina, due sostanze estremamente tossiche, per cui ci sono numerose avvertenze di pericolo;

Tossico se in contatto, tossico se inalato, tossico se ingerito, causa irritazione della pelle, causa seria irritazione dell’occhio, causa danni agli organi

L’Ematossilina, causa seri danni agli occhi

b) i tessuti analizzati sono stati derivati da furetti sottoposti a procedimento invasivi e dannosi, come l’inoculazione intra-nasale, che è riconosciuta come potente irritante e infiammatorio delle vie respiratorie (Swedin et et al. 2010 – perché non via aerosol?).

E anestetizzati con Ketamina e Xilazina, anche queste sostanze con numerose controindicazioni, inclusi danni alle vie respiratorie.

Pochi studi come questo del 2010 dicono:

ma perché questo materiale non viene inoculato nelle cavie per via aerosol?

Cioè, in teoria, come tu ti infetti, ti infetti per via aerea, quindi dovrebbero riprodurre lo stesso meccanismo…

Perché invece prendono queste sonde che buttano giù in maniera molto invasiva, in questecavie, fino ai polmoni, creando chiaramente danni, semplicemente per l’azione meccanica della sonda?

Di nuovo perché devono far vedere che c’è tossicità e dannosità e spiegarla poi con il virusanche se poi in realtà è legata a tutte le sostanze tossiche e alla procedure invasive che continuano ad utilizzare.

E poi, questi furetti, prima di essere inoculati, sono stati anestetizzati con Ketamina e Xilazina, sostanze con numerose controindicazioni, inclusi danni alle vie respiratorie

Ketamina – effetti collaterali e indesiderabili:

cardiovascolari: ritmi cardiaci anormali, frequenza cardiaca lenta o accelerata, ipertensione o ipotensione.

SNC: può causare un aumento della pressione intracranica.

Pelle: arrossamento della pelle, eruzione cutanea simile al morbillo.

Gastrointestinale: riduzione appetito, nausea, aumento della salivazione, vomito.

Locale: dolore, eruzioni cutanee.

Neuromuscolare e Scheletro: comparsa di movimenti tonici e atonici, simili alle convulsioni.

Oculare: doppia visione, aumento della pressione intraoculare, movimenti oculari involontari, visione a tunnel.

Respiratorio: ostruzione delle vie aeree, apnea, aumento delle secrezioni bronchiali, depressione respiratoria, spasmi delle corde vocali (laringe).

Xilazina, effetti collaterali e indesiderabili:

sonnolenza, amnesia, rallentare la respirazione, la frequenza cardiaca (bradicardia, aritmia reversibile) e pressione sanguigna a livelli pericolosamente bassi(ipotensione), ulcere cutanee, ascessi e complicanze a questi correlate(National Institute on Drug Abuse (Nida).

La termoregolazione può esserne influenzata e di conseguenza la temperatura del corpo può scendere o salire secondo la temperatura ambientale. Soprattutto nei gatti si possono verificare depressione e/o un arresto della respirazione.

CONCLUSIONE

Si parla di gain of function presupponendo l’esistenza di un virus naturale di cui si potenziano le funzioni, ma il virus naturale non c’è, si tratta sempre di materiale genico sinteticoattribuito non si sa come ad un virus mai isolato; o materiale genico che si suppone generi un virus, mai identificato perché mai isolato una volta entrato nella cellula.

Il ritrovamento del virus dopo l’esperimento non avviene mai direttamente, tramite isolamento del virus, ma sempre e solo indirettamente, attraverso la valutazione del danno cellulare, ovvero attraverso la conta dei danni generati dalla cultura in cui sono stati emessi i Plasmidi (materiali genici) che dovrebbero produrre il virus.

Ed è questa la cosa più sconcertante.

Cioè tu fai un virus ingegnerizzato, hai tutti i Plasmidi di questo virus, cioè tutte le proteine del virus, le metti in coltura, cosa ci vorrebbe quando l’hai messo in coltura, andarlo a ritrovare e isolare, se si producesse veramente?

L’hai creato te, sai com’è fatto. Non dovrebbe essere un problema.

Invece NO.

Anche in questo caso, anche nel caso del virus ingegnerizzato, non lo ritrovano mai, il virus in quanto tale, non lo purificano e non lo isolano, procedono sempre attraverso queste “prove” indirette, attraverso le prove di tossicità o di emoagglutinazione.

Ma perché tale test indiretto abbia significato, la coltura dovrebbe contenere, di potenzialmente tossico, solo il presunto virus, e non altre sostanze tossiche, ma in vitro le colture “virali” contengono diverse sostanze altamente tossiche; in vivo, non solo le colture contengonosostanze tossiche, ma gli stessi animali sono bombardati con numerose sostanze tossiche, che danneggiano i tessuti le cui cellule sono valutate con il test.

Anche in vivo, come nei furetti, non è che vai a ritrovare il virus direttamente nel furetto vivo. Gli prendi il materiale e poi lo tratti con quelle stesse sostanze, mettendolo in coltura consostanze tossiche, mantenendolo in Formaldeide, disgregandolo con EDTA, ecc.

Insomma, come ormai la gran parte della scienza moderna, tutto si basa su modelli truffaldinee prove indirette e completamente manipolate.

E se dunque la teoria del Gain of Function, e dell’associata tesi dei virus ingegnerizzati, èfalsa, come abbiamo appena dimostrato, e chiaro che quella dei biolaboratori è una bufaladerivata.

Ripeto:

I biolaboratori sicuramente esistono, sicuramente lavorano a livello chimico, a livello di tossine, sicuramente sprecano una marea di soldi pubblici per fare cose inutili, ma sicuramentenon creano nessun virus e nessun batterio ingegnerizzato.

Tra l’altro, si parla di Biolaboratori e armi batteriologiche da decenni, ma ancora non c’è mai stata nessuna arma batteriologica. Mai.

Ah l’Antrace? L’unico caso è stato quello dell’Antrace.

Ma l’Antrace, che è stata ritrovata, non era il batterio, ma era al massimo una Tossina Ricombinata, cioè fatta in laboratorio, del batterio…ed era comunque una truffa.

E infatti sto per fare una presentazione specifica sulla truffa dell’Antrace, perché veramente è una delle truffe più colossali e storiche che siano mai state fatte.