Dr. FABIO FRANCHI: 1) Siamo sicuri dei Test? — 2) Come si isola un virus, spiegato una volta per tutte — 3) Come non hanno isolato il coranavirus — 4) Teoria virale truffa colossale? Siamo alla resa dei conti – Marcello Pamio Intervista il dottor Fabio Franchi – — 5) Intervista documentario dott. FRANCHI: Tutta la verità scientifica sul virus che non vi dicono!! – 6) Facciamo fallire il disegno – 7) I Test sono fasulli – 8) Sorpresa! Il pericolo pubblico N° 1 per l’OMS (il Coronavirus – Covid-19)  è meno pericoloso del sicurissimo Vaccino MPRV (per lo meno sulle navi da Crociera) — 9) Coronavirus & Dintorni “Il Vaccino era GIÀ stato brevettato anni fa” — 10) COVID colpevole senza regolare processo. 

 

INTERVISTA DOCUMENTARIO DOTT. FRANCHI: TUTTA LA VERITA’ SCIENTIFICA SUL VlRUS CHE NON VI DICONO!!

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Insieme all‘infettivologo Dott. Fabio Franchi commentiamo le recenti dichiarazioni del Prof. Matteo Bassetti sulle vaccinazioni e il caso di positività al test di SINISA MIHAJLOVIC, immunodepresso per le recenti vicissitudini di salute e, nonostante questo, asintomatico.

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Dr. FABIO FRANCHI

SORPRESA! Il pericolo pubblico N° 1 per l’OMS (il CORONAVIRUS – Covid-19)  è MENO PERICOLOSO DEL sicurissimo VACCINO MPRV (per lo meno sulle NAVI da CROCIERA)

(medico di Trieste che combatte da tanti anni contro le vaccinazioni obbligatorie e contro tutte le bufale sui virus della medicina ufficiale)

SORPRESA!

Il pericolo pubblico N° 1 per l’OMS (il CORONAVIRUS – Covid-19)  è MENO PERICOLOSO DEL sicurissimo VACCINO MPRV (per lo meno sulle NAVI da CROCIERA).

È possibile capirci qualcosa di più ora?

Proviamo, con la consapevolezza che MOLTI ASPETTI restano ancora OSCURI

Per PRIMA COSA, 

i Cinesi sono andati nel PANICO, le loro reazioni sono state condizionate da quello, e mantengono ancora molti SEGRETI. Hanno infatti BLOCCATO per molti giorni militarmente una popolazione di 60 milioni di persone, il che corrisponde all’intero popolo italiano. Gli scatenati tifosi sovranazionali delle pandemie hanno dato il loro contributo.

SECONDO,

in CINA hanno LIVELLI di INQUINAMENTO dell’ARIA e dell’ACQUA STRATOSFERICI, proprio nella regione di HUBEI ed in particolare nella metropoli di 11 milioni di abitanti WUHAN. Questo comporta maggiore incidenza di MALATTIE CARDIORESPIRATORIE, come ERA GIÀ NOTO DA MOLTI ANNI ed IN PEGGIORAMENTO. Quanto può aver influito la situazione locale?

TERZO,

GIÀ PRIMA di QUESTA EPIDEMIA i CINESI avevano un SISTEMA ASSISTENZIALE E SANITARIO MOLTO CARENTE, che è andato in tilt con gli ultimi avvenimenti. Una corrispondente cinese del New York Times aveva scritto il 28 gennaio:

«In un Paese che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante sotto innumerevoli punti di vista, la qualità della sanità cinese non è aumentata». È la corrispondente da Pechino del New York Times, SUI-LEE-WEE, a rispondere. E il suo racconto non è affatto rassicurante. WEE parla di un SISTEMA SANITARIO che «ha DIFFICOLTÀ ad ASSICURARE ai pazienti anche i SERVIZI più ELEMENTARI», «SOVRAFFOLLATO e SOVRACCARICATO», con medici «esausti e frustrati che devono visitare anche più di 200 pazienti al giorno». E tutto questo ben PRIMA dello SCOPPIO dell’EPIDEMIA. [NOTA 1]

La PERICOLOSITÀ della MALATTIA, QUALUNQUE SIA L’ORIGINE, mi pare che si sia MOLTO RIDIMENSIONATA. Per valutarla appieno avremmo bisogno di DATI CERTI che TUTTORA MANCANO. Le statistiche riguardano solo i casi medio gravi. Se infatti i casi pauci-sintomatici od ASINTOMATICI fossero 10 o 100 VOLTE DI PIÙ di quelli ed inclusi nel calcolo, la letalità sarebbe più bassa in modo corrispondente.

La LETALITÀ (calcolata nel modo menzionato) si è mantenuta attorno al 5% a WUHAN, mentre è 2,7% nella provincia che la comprende (HUBEI), ed è molto PIÙ BASSA NEL RESTO della CINA (0,16% circa).  Al di FUORI della CINA la LETALITÀ è invece dello 0,48% al 18 febbraio su 1000 casi, ma I POCHI DECESSI hanno riguardato SOGGETTI ANZIANI, con patologie di base e 4 su 5 provenienti dalla Cina.               

Dei 500 colpiti SULLA NAVE da CROCIERA, NESSUNO È MORTO ad oggi.

MORTI FUORI dalla CINA:

– UOMO di 40 anni morto nelle Filippine, ma proveniente da Wuhan, 2 febbraio

– UOMO di 39 anni, proveniente da Wuhan, morto ad Hong Kong, SOFFRIVA per una PATOLOGIA di BASE 4 febbraio

– DONNA di 80 anni in Giappone 13 febbraio

– UOMO di 80 anni in Francia, una turista cinese, 15 febbraio

– UOMO di 60 anni taxi driver di Taiwan con PATOLOGIE CRONICHE di BASE 16 febbraio

– UOMO di 70 anni Hong Kong proveniente dalla Cina con MALATTIE CRONICHE di BASE 18, febbraio

Queste grosse differenze tra una zona e l’altra, in assenza di terapie specifiche, sta inequivocabilmente ad indicare che vi sono ALTRI FATTORI COINVOLTI. Già all’inizio avevamo ipotizzato le condizioni di INQUINAMENTO proprio a WUHAN.

Naturalmente sono ben consapevole che nei casi gravi con insufficienza respiratoria un’adeguata assistenza medica fa la differenza.

Ci sono però delle GROSSE PERPLESSITÀ.

Una riguarda la già menzionata estensione territoriale della infezione. Le misure di sbarramento messo in atto non sono in grado di fermarla, ma solo di rallentarla (si è già distribuita in tutta la Cina e fuori).

I BAMBINI ed i RAGAZZI FINO ai 15 ANNI praticamente NON COMPAIONO NELLE STATISTICHE. Per loro l’INFEZIONE sembra del tutto BENIGNA. Ma sono in grado di trasmetterla……Che sia un comportamento simile a quello del morbillo, benigno nei piccoli e più severo negli adulti?

Un’altra PERPLESSITÀ concerne invece il METODO DIAGNOSTICO, cioè un TEST che è stato VALIDATO DAGLI stessi AUTORI CHE L’HANNO PROPOSTO. L’operazione di individuazione della sensibilità e specificità ANDREBBE TESTATA in più laboratori IN DOPPIO CIECO.                                     

Poi la PCR, fosse pure perfetta, HA ALTRI LIMITI.

Così scrivevo:

“la PCR (POLYMERASE CHAIN REACTION) è capace di trovare un ago in un pagliaio, moltiplicando gli aghi fino a farli diventare un mucchio ben visibile, anche se all’inizio ce n’era uno solo. Quindi POTREBBE tornare POSITIVA anche NEL CASO vi sia, mettiamo, una POLMONITE DA ALTRA CAUSA e nel contempo la presenza di qualche CORONAVIRUS SMARRITOSI nelle VIE RESPIRATORIE.

La COLTURA delle BASSE VIE RESPIRATORIE HA PIÙ SIGNIFICATO, MA NON IN TUTTI I CASI VIENE CERCATA.NON sempre si riesce ad INDIVIDUARE la CAUSA della POLMONITE.

Insomma la PRESENZA di POCHI VIRUS NON è detto che sia SINONIMO di INVASIONE SISTEMICA però è sufficiente per la diagnosi! Se il CORONAVIRUS fosse presente in piccola quantità potrebbe essere un SEMPLICE “PASSEGGERO” od uno “SPETTATORE”.

Sembra che il Dr. LI WENLIANG, il medico eroe che segnalò per primo il pericolo e ne morì, AVREBBE DETTO che i TEST gli RISULTAVANO NEGATIVI in NUMEROSE OCCASIONI PRIMA CHE alla fine NE VENISSE UNO POSITIVO [NOTA 2].

Anche altri PAZIENTI, CON QUADRO RADIOGRAFICO CARATTERISTICO, ebbero dei TEST NEGATIVI [NOTA 3].

GIORNALISTI CINESI avevano SCOPERTO che A MOLTI VENIVA FATTO IL TEST NUMEROSE VOLTE FINO A CHE NON VENIVA POSITIVO [NOTA 4] .

ALTRI RICERCATORI HANNO AMMESSO che il TEST USATO possa dare RISULTATI INCONCLUDENTI [NOTA 5]

Queste notizie, se vere, starebbero ad indicare una certa FORZATURA nell’EFFETTUARE la DIAGNOSI.

MANCA finora qualsiasi RISCONTRO di RICERCA degli ANTICORPI. Eppure il tempo sarebbe stato sufficiente per preparare il relativo test. Per tutte le malattie vaccinabili sono a disposizione tali esami: essi ci possono dare molte informazioni aggiuntive e confermare concretamente la diagnosi.

La DEFINIZIONE OPERATIVA di caso: nei casi cumulativi sono inclusi quelli confermati e quelli effettuati su base clinica, il che RENDE MENO AFFIDABILI I DATI.

— CONCLUSIONE —

Ritengo che bisogna RIDIMENSIONARE il PERICOLO dell’INFEZIONE, MIGLIORARE E VALIDARE le TECNICHE DIAGNOSTICHE, CALCOLARE la LETALITÀ in MODO CORRETTO (rifernedola al numero di casi di infezione), CONSIDERARE ALTRI FATTORI.                      

RICORDIAMO all’ONU che la sicurissima VACCINAZIONE ANTI MPRV PROVOCA PIÙ EVENTI AVVERSI GRAVI DEL PERICOLO N° UNO CORANAVIRUS – Covid-19 sulla NAVE da CROCIERA Princess (3,8% rispetto a 3,7%). CON LA DIFFERENZA che NEL CASO del VACCINO quelli COLPITI sono BAMBINI e NON ANZIANI ACCIACCATI.

Nota 1: (https://www.sanitainformazione.it/salute/coronavirus-sanita-cinese/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=nl28012020)

Nota 2:  https://www.bbc.com/news/health-51491763

Nota 3: (https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020200343)

Nota 4: (https://mp.weixin.qq.com/s/RpXRE8Ow5nHeaLhxIEr-Ng)

Nota 5: (https://www.cdc.gov/media/releases/2020/t0212-cdc-telebriefing-transcript.html)    

 

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Dr. Fabio Franchi

CORONAVIRUS & DINTORNI

“Il VACCINO era GIÀ stato BREVETTATO ANNI FA”. 

“Il virus 2019-nCoV è stato sequenziato per la prima volta da un’ÉQUIPE ITALIANA, poi, sempre per la prima volta, da un ÉQUIPE CINESE , poi, sempre per primi, dagli AMERICANI” [curioso sarà vedere se le sequenze trovate sono uguali tra loro].

APPENA NATO il VIRUS, il relativo TEST è GIA’ DISPONIBILE dovunque si necessario. 

“Il vaccino sarà pronto in pochi mesi”.

“Ci vorranno molti mesi, forse un anno e mezzo, per prepararne uno efficace”.

“Le Case Farmaceutiche si stanno impegnando al massimo per venire incontro alle richieste della popolazione spaventata”.

“La situazione è potenzialmente pericolosissima”.

“Non bisogna allarmarsi”.

Adesso ascoltate quel che mi è capitato nel 2005, quando “scoppiò la PANDEMIA AVIARIA”. Lavoravo al Reparto Infettivi. Ad un convegno di aggiornamento, un funzionario di una CASA FARMACEUTICA disse che il VACCINO per l’AVIARIA ERA GIÀ PRONTO e stavano aspettando il via per produrlo in massa e distribuirlo. Tenete conto che il VIRUS dell’AVIARIA (H5N1) ADATTATO all’UOMO, NON ERA ANCORA NATO.   E neppure nacque successivamente. RESTÒ CONFINATO agli UCCELLI come era avvenuto nei precedenti 10 milioni di anni, provocando pochi disturbi agli animali selvatici che infatti lo sopportano senza troppi problemi. Diverso il discorso per gli animali negli allevamenti intensivi, quella è un’altra faccenda.

ERA pronto il VACCINO per noi PECORE UMANE, anche se ovviamente NON POTEVANO, per forza di cose, AVER già PROVATO la SUA EFFICACIA sul campo. L’EMERGENZA avrebbe permesso di saltare certi passaggi per arrivare alla SUA VELOCE APPROVAZIONE. Poi ai politici mancò il coraggio e la faccia tosta di procedere.

AVETE CAPITO COSA SERVE DICHIARARE lo STATO di EMERGENZA? 

Permette una modalità di APPROVAZIONE ACCELERATA (fast track approval) in queste situazioni, SIANO esse VERE O PRESUNTE.                L’EMERGENZA permette di restringere i diritti civili ed OBBLIGARE, al caso, la POPOLAZIONE al VACCINO.

Non ci stupiremmo se tale “presidio salvavita” fosse PRONTO PRIMA del PREVISTO.

Tornando al nostro CORONAVIRUS. 

Si divide in QUATTRO GENERI: alfa, beta, gamma, delta.                                           Il PRIMO causa raffreddori e sindrome influenzali, il SECONDO sindromi più impegnative (SARS e MERS), comparse rispettivamente nel 2002 nel 2012 e che poi sono sparite come d’incanto senza vaccino. Gli ULTIMI DUE (gamma  e delta) colpiscono gli animali.

E questo “2019-nCoV”?           

È un NUOVO VIRUS oppure è uno VECCHIO con un NUOVO NOME?                                       

Ho le mie PERPLESSITÀ,  però ora c’è qualche elemento in più per giudicare. Lasciamo perdere la discussione sull’ORIGINE dai pesci, dai pipistrelli, dai serpenti). Fin dai primi giorni è stato IPOTIZZATO che fosse un’ARMA BIOLOGICA SFUGGITA dal LABORATORIO di WUHAN. Mi pare strano perché, fosse stato così, la LETALITÀ AVREBBE DOVUTO ESSERE MOLTO MAGGIORE. 

Invece NESSUN BAMBINO SI È AMMALATO secondo i primi rapporti. 

Gli ESPERTI fanno capire che BAMBINI abbiano contratto l’INFEZIONE, ma questa sia rimasta ASINTOMATICA (in un bambino di 10 anni ciò è stato provato). NON CI SONO STATI CASI di MALATTIA segnalati in SOGGETTI di ETÀ INFERIORE ai 15 ANNI, finora.

Una parte dei malati sono DECEDUTI, ma erano prevalentemente SOGGETTI in ETÀ più AVANZATA ed AFFETTI da ALTRE PATOLOGIE. 

La LETALITÀ è stata CALCOLATA per il momento IN MODO INCOMPLETO: n° morti /n° di malati in modo serio); NON È STATA CALCOLATA, COME DOVREBBE ESSERE: n° morti/n° di infettati). 

QUELLI CHE NON SONO MORTI SONO GUARITI.

Quindi attualmente la LETALITÀ risulta PIÙ ALTA DEL REALE. NON LA SI CONOSCE ANCORA, ma ovviamente è un elemento FONDAMENTALE PER STABILIRE la PERICOLOSITÀ della MALATTIA. Se gli infetti fossero in numero 10 volte superiore a quello dei malati, ecco che si arriverebbe ad una letalità del 2 × 1000, che NON è proprio SPAVENTOSA per un’arma biologica.

ATTENDIAMO che vengano effettuate delle STIME PIÙ VERITIERE.

LA DIAGNOSI.

La diagnosi rappresenta un’altra sfida.

Il fatto di ritrovare il virus con la PCR e con la cultura è un buon indizio, ma – a mio parere – NON è SUFFICIENTE.

Mi spiego meglio: la PCR (Polymerase Chain Reaction) è capace di trovare un ago in un pagliaio, moltiplicando gli aghi fino a farli a diventare un mucchio ben visibile, anche se all’inizio c’era un solo elemento. Quindi POTREBBE tornare POSITIVA anche NEL CASO VI SIA, mettiamo, una POLMONITE DA ALTRA CAUSA e nel contempo la PRESENZA di qualche singolo CORONAVIRUS SMARRITOSI nelle VIE RESPIRATORIE. 

La coltura delle basse vie respiratorie ha più significato, ma non viene cercata in tutti i casi.

Per capire meglio, bisognerebbe cercare lo stesso CORONAVIRUS, con lo stesso impegno e mezzi, anche in soggetti che abbiano patologia simile (POLMONITE) ma da causa diversa e ben determinata, ed in soggetti asintomatici scelti nella popolazione colpita. Insomma bisogna capire se può essere un “PASSEGGERO PER CASO”.  

Ho notato che nessun lavoro che abbia letto sinora ha segnalato la ricerca di altri elementi importanti: ANTICORPI delle due classi (IgG, IgM), aumenti significativi del titolo anticorpale dopo la malattia. NE’ TITOLI ANTICORPALI sarebbero stati TESTATI su SOGGETTI ASINTOMATICI.

Sono state riportate le caratteristiche comuni dei malati e che ben si accordano con la diagnosi laboratoristica: POLMONITE INTERSTIZIALE a focolai (in forma estesa oppure limitata), febbre, tosse secca, sintomi generali, moderata linfopenia.

I CASI MORTALI sono stati caratterizzati da: infiltrazione multi lobulare a vetro smerigliato (caratteristica di certe polmoniti virali), linfopenia,  co-infezione batterica, FUMO, IPERTENSIONE ed ETÀ PIÙ AVANZATA.

Insomma, SE UN BAMBINO PUÓ SUPERARE l’INFEZIONE SENZA AMMALARSI, CHE RAZZA di VIRUS MORTALE AVREBBERO “COSTRUITO”?????

LA MASCHERINA.

Le migliori hanno PORI  di diametro 5-6 volte maggiore di quello di un coronavirus. Quindi NON sono una PROTEZIONE ASSOLUTA. Tutte riparano dagli sputi e dalle goccioline visibili ed invisibili di saliva, ma la loro utilità si ferma lì. L’ESISTENZA di CASI ASINTOMATICI fa sì che ARGINARE L’EPIDEMIA sia quanto mai IMPROBO. Neanche l’esercito!

PS-1 

Ho letto che alcuni hanno COFRONTATO la LETALITÀ per INFLUENZA CON QUELLA del CORONAVIRUS CINESE. 

E’ giusto fare confronti. Tuttavia è meglio precisare che attualmente MOLTI ESPERTI citano una MORTALITÀ per INFLUENZA MOLTO PIÙ ALTA DEL REALE, cioè parlano di 8000-9000 MORTI all’ANNO (LETALITA’circa 2 PER MILLE). 

In verità IMBROGLIANO nel senso che tale LETALITÀ è riferita ad INFLUENZA E POLMONITE ASSIEME. 

POLMONITE per ogni causa.

 La MORTALITÀ per INFLUENZA è limitata a uno o due centinaia di casi all’anno. ANCHE QUESTI POCHI CASI sono DISCUTIBILI PERCHÈ molto spesso vi sono ALTRE PATOLOGIE CONCOMITANTI.

PS-2 

Con MORTALITÀ si intende numero di MORTI per una DETERMINATA CAUSA riferito all’INTERA POPOLAZIONE.                        

Con LETALITA’ numero di MORTI da MALATTIA riferito al TOTALE degli INFETTATI.g   

 

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COVID colpevole senza regolare processo

Pandemia, COVID-19 e test

di Fabio Franchi (Versione 1, 3 aprile 2020)

Indice

Premessa ……………………………………………………………………………………………………………………….. 1 La definizione di “caso” ……………………………………………………………………………………………………. 1 Considerazioni conclusive sulle modalità di diagnosi: ………………………………………………………. 3                                                                                  Esame del test (RT-PCR) …………………………………………………………………………………………………… 3                                       Isolamento virale…………………………………………………………………………………………………………….. 4                                         Possibili significati del test ……………………………………………………………………………………………… 10                                          Come hanno proceduto nella preparazone del test(RT-PCR) ………………………………………………. 10                                                                                                 Come spiegare l’epidemia………………………………………………………………………………………………. 11                                   La dimostrazione di causa ed effetto ……………………………………………………………………………….. 11                                            Bibliografia …………………………………………………………………………………………………………………… 12

Premessa

L’urgenza di fronteggiare una polmonite interstiziale di causa inizialmente ignota con alta mortalità ed a rapida diffusione 1, 2 ha giustificato un approccio operativo frettoloso e grossolano. Sono state avanzate allo scopo delle ipotesi operative, senza che fosse seguita presto un’analisi completa ed un approccio metodologico corretto.

È tempo di rivalutare i passaggi più importanti, in particolare alcuni aspetti della definizione, dell’isolamento virale e la dimostrazione di causa ed effetto del Coronavirus rispetto alla sindrome respiratoria.

Solo allora i misteri del COVID-19 (o SARS-CoV-2) potranno essere chiariti 3

La definizione di “caso”

Quella stabilita dall’OMS prevede tre possibilità: “caso sospetto” 4, “probabile” e

5 “confermato” .

Per quanto concerne il primo, è previsto un corredo di sintomi, segni, alterazioni laboratoristiche e radiologiche associato ad un contesto epidemiologico, per il secondo invece si permette che venga posta la diagnosi (seppur probabile) anche

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1

1 Gia Dirigente Medico presso il Reparto di Malattie Infettive, Azienda Opsedaliero-Universitaria di Trieste, specializzato in Igiene e Medicina Preventiva, inoltre in Malattie Infettive all’Università di Siena

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con un test di amplificazione genica dal risultato inconcludente (cioè negativo per una delle due proteine ricercate e caratteristiche del COVID), oppure quando sia positivo un test generico per tutti i coronavirus. Quindi vi possono essere inclusi anche soggetti che abbiano per esempio una sindrome influenzale dovuta a comuni coronavirus circolanti.

Per esempio in Cina, di 76.314 casi riportati in una estesa review 6, il 22, 4% vennero catalogati come “casi sospetti”, il 14,6% come “diagnosticati clinicamente” e l’1,2% come “asintomatici”. Ciò significa che il 37% dei casi riportati nelle statistiche cinesi fino a quel momento era stato diagnosticato solo su base clinica (“casi sospetti” secondo la definizione OMS). Eppure la informazione mainstream fornita alla popolazione del mondo intero li ha presentati tutti come accertati.

Sempre secondo la definizione OMS, il “caso conclamato” si impernia sulla positività del test, di un unico test cioè la RT-PCR, ed è svincolato dalla sintomatologia. Quindi “caso” sarà con ogni diritto anche chi stia benissimo, non abbia alcun disturbo né alcuna alterazione laboratoristica (se non al famoso tampone) né radiologica. La ricerca degli anticorpi, che avrebbero dovuto essere considerati fondamentali nel confermare o meno un’infezione acuta, sono stati trascurati. Erano disponibili fin dall’inizio, ma finora non sono stati utilizzati (a causa della discordanza con i risultati del tet RT-PCR?). Altri esami vengono menzionati, ma non sono indispensabili ed in effetti il più delle volte non sono stati e non vengono effettuati. Ne deriva che i decessi sono considerati come dovuti al Coronavirus se tale test risulta positivo, anche se l’accertamento di causa di morte prevede altre regole (deve essere individuata la patologia più importante che ha portato all’exitus, e menzionate a parte le patologie collaterali o favorenti). Per definizione sono previsti casi asintomatici, e, sempre per definizione, se questi muoiono per una qualsiasi ragione, la causa stabilita resta il COVID-19. In Italia è stato seguito il criterio del “tutti dentro”, mentre altrove, come in Germania, vige l’approccio più razionale (almeno fino a metà marzo 2020). Da qui deriva in parte l’enorme differenza di letalità tra Italia e Germania (11,40% versus 0,9%, fine marzo 2020) e probabilmente per altri Paesi (Austria, Svizzera, Norvegia, Cechia, Australia, Taiwan, Croazia, Filippine, Finlandia, Tailandia: letalità provvisoria sotto l’1%, al 28 marzo 2020). Il capo della Protezione Civile italiana, Angelo Borrelli, ha dichiarato espressamente durante la Conferenza Stampa del 12 marzo che i decessi riguardano soggetti deceduti con Covid-19 (test PCR positivo), senza distinzioni per quelli giunti ad exitus a causa del Covid-19.

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2

Essendo le statistiche così alterate in eccesso, il risultato è che la percezione della pericolosità viene corrispondentemente aumentata, volendo considerare questo solo fattore.

Considerazioni conclusive sulle modalità di diagnosi: In Italia quella di

“caso confermato” è indipendente dalla sintomatologia ed è legata solo al

risultato del test (RT-PCR da tampone nasofaringeo). La diagnosi di caso

“probabile” e quello “sospetto” vengono posti senza effettuazione del test o con

risultati inconcludenti allo stesso. In caso di coinfezione con “altri patogeni” [i.e.

virus e batteri], comunque viene assicurato al Covid-19 una sorta di diritto di

78 prelazione . La stessa definizione OMS lo prevede chiaramente .

Esame del test (RT-PCR)

Come funziona?

Permette di ricercare la sequenza nucleotidica del virus.

Un campione è preso dal paziente. Quindi, in laboratorio, la sequenza nucleotidica del virus (se ce n’è), è estratta e copiata ripetutamente, facendo diventare minute quantità grandi e quindi determinabili con altre metodiche.

Ce lo spiegano più in dettaglio Corman et al, coloro che tra i primi ne hanno

preparato uno che poi è stato adottato estesamente: “noi ci siamo proposti di

sviluppare e schierare una metodologia diagnostica robusta senza avere il

9
materiale virale a disposizione” . Nota bene: “senza avere il materiale virale a

disposizione”! Hanno avuto la sequenza genica via internet e su quella hanno lavorato.

Il problema è grosso: prima di validare il test, questo dovrebbe venir confrontato con il gold standard, ovvero proprio con il virus la cui presenza ha il compito di rivelare. L’amplificazione genica non è sostitutiva di questo passaggio. È un mezzo potentissimo, in grado di scovare minute quantità di materiale genetico moltiplicandolo per due, più e più volte. Con un ciclo, da un solo frammento se ne formano 2, da due 4, da quattro si arriva ad otto…Con 20 cicli consecutivi arriviamo già ad oltre 1 milione di copie. Insomma, trasforma un ago disperso in un pagliaio in un grande covone di aghi, ben visibili ed esaminabili. Tale test, anche nel caso del COVID-19, non amplifica il virus intero, ma moltiplica una piccola sequenza genica considerata peculiare di quel virus e non altro. Come si fa ad identificarla esattamente? È infatti indispensabile che tale piccola sequenza riveli con sicurezza che si tratta proprio di quel particolare virus. Prima deve esserci l’isolamento.

3

Il test (il tampone effettuato il più delle volte sul secreto nasofaringeo e poi sottoposto ad amplificazione genica) non è stato validato 10,11, non è

standardizzato

12 13 14 15 , sembra dare numerosi falsi positivi e falsi negativi , , .

Isolamento virale

L’isolamento deve essere il primo passaggio, e consiste nella separazione del supposto virus da ogni altra cosa (dal latino insulatum). C’è una procedura precisa da seguire: la separazione per ultracentrifugazione in gradiente di saccarosio. In breve: da una cultura cellulare presunta infetta si preleva il sopranatante e lo si centrifuga con tali modalità. Di lì si preleva il materiale che si è sedimentato in uno strato corrispondente ad una densità particolare, quella virale, appunto. Un campione prelevato da quello strato viene fissato e colorato negativamente su un particolare supporto per essere esaminato al microscopio elettronico. Lo si fotografa. La stessa operazione deve essere fatta con materiale del tutto uguale, ma sicuramente non infetto (controllo negativo). Per una

16

Procedura di ultracentrifugazione in gradiente di saccarosio

descrizione più tecnica si rimanda al lavoro di X-Y Ge et al.

17 etal .

, inoltre a J Leibowitz

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4

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Se, in questo modo, vengono identificate particelle delle dimensioni di un virus, tutte uguali, mentre nel controllo sono assenti, si procede con l’analisi (di proteine costitutive, materiale genetico), analisi anche comparativa con virus conosciuti. Nello stesso modo si possono ricavare i reagenti usati per i test (sequenziamento genico, identificazione e produzione degli antigeni specifici e poi ricerca e produzione degli anticorpi).

Tutto quanto sopra per ribadire che la causa virale putativa deve essere PRIMA isolata (tanti elementi, tutti uguali, visti e fotografati) e POI analizzata. È logica elementare.

La sorpresa è che per il COVID-19 manca la prima parte di tale procedura. Nei lavori pubblicati sul COVID-19 non si trovano fotografie del virus isolato, se non di singoli elementi senza contesto. Si ritrovano fotografie di sezioni ultra sottili di tessuti dove si individuano agglomerati di piccoli cerchi che sono indicati con le frecce e chiamati particelle virali. Ammesso che lo siano, costituiscono meno del 10% del materiale cellulare che li circonda. Non si tratta propriamente di isolamento. Ma c’è di più: vi sono forti dubbi che quei piccoli cerchi siano Coronaviridae. Infatti hanno dimensioni più piccole: il loro diametro (circa 65-70

18

nm) è inferiore al minimo previsto per i Coronavirus (120-160 nm)
altri autori 19 riportano diametri diversi (80-220 nm), oppure 100-160nm20 , ma questi sono comunque fuori range. Ed i virus sono caratteristicamente costituiti da pochi elementi fondamentali capaci di replicare copie identiche di sé stessi. Insomma in biologia … i cuccioli di virus non sono previsti!

. In verità

5

Se il diametro delle piccole sfere è inferiore del 30%, in volume esse lo sono di più ancora, cioè si riducono ad 1/3 circa. Il che non è possibile sia sostenuto: starebbe inevitabilmente a significare una differente composizione e struttura incompatibile con esseri che sono dotati di uguale sequenza nucleotidica (perché appartenenti alla stessa specie).

Per la discussione, presentiamo una delle tante fantasiose ricostruzioni al computer che rafforza quel che sosteniamo: rivela la convinzione di tutti, esperti e non esperti, che i l virus COVID-19 sia costituito da particelle tutte uguali a sé stesse.

Ora esaminiamo per confronto il Coronavirus ritenuto responsabile della SARS (da Wikipedia 21): le dimensioni e l’aspetto corrispondono alla descrizione. Il diametro, escluse le spikes è di 100 nm.

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6

Il Coronavirus della SARS, presentato sulla rivista Nature 22, ha aspetto compatibile anche se le dimensioni sono leggermente maggiori:

Il COVID-19, la cui foto è stata pubbllicata sul N Eng J Med 23, ha invece un aspetto diverso e le dimensioni pure:

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7

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I due elementi nella foto di sinistra corrispondono nei diametri (attorno a 100 nm, escluse le spikes che non son ben visibili). Viceversa le piccole particelle divise in gruppi sulla destra sono apparentemente troppo piccole per essere di Covid-19. Quel che è notevole è che le formazioni rotondeggianti nella foto a destra non hanno le dimensioni di quelle nella foto a sinistra pur trattandosi asseritamente degli stessi COVID-19 del medesimo studio!

L’immagine più sotto è l’ingrandimento della parte inferiore della foto di destra per permettere una misurazione facilitata.

Come si può controllare con un software di misurazione su schermo 24, le particelle sono di circa 65-75 nm di diametro, tranne una che è di 100 nm.

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8

Lo stesso può essere osservato sulla foto pubblicata su un’altra rivista 25 (dimensioni delle “particelle virali”: in media 67 nm di diametro, range 48-90):

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Queste sopra sono con tutta probabilità le più belle foto che son riusciti a scattare.

Perciò il dubbio sull’origine di tali riscontri fotografici progressivamente si rinforza.

Se il virus non è stato isolato, ed il test preparato senza l’isolamento, allora gli stessi reagenti utilizzati (antigeni e filamenti di RNA) potrebbero avere altra origine. Nel più ottimistico dei casi possibili, cioé che le particelle nella foto siano proprio il “COVID-19”, allora il materiale da cui derivano i test è costituito per oltre il 90% da materiale cellulare. Insomma, se le cose stanno così, non c’è alcuna garanzia che il test sia affidabile ed abbia il significato che gli viene attribuito.

Con quanto sopra si vuole dire che il processo di dimostrazione è zoppo ed

inaffidabile. D’altronde altri si sono accorti della frettolosità con cui è stata

utilizzata la procedura 26, 27, ed hanno segnalato la discordanza dei risultati con la

clinica

28 29 . Le ottime sensibilità e specificità vantate dai produttori dei test

9

stridono fortemente con con quelle assai scarse riscontrate “sul campo”. Si tratta di un aspetto pratico ancora più importante di quello teorico.

Detto in altro modo, non c’è alcun motivo perché il virus asseritamente presente in gran quantità nelle colture cellulari non possa essere visto e fotografato nella forma di un tappeto di particelle virali tutte uguali, dopo ultracentrifugazione. Per una questione di tale importanza mondiale è lecito richiedere la massima sicurezza.

Possibili significati del test

La RT-PCR per il COVID-19 non è stata validata 30,31, non è standardizzata 32,

33 34 35 sembra dare numerosi falsi positivi e falsi negativi , , .

Quindi una positività ad esso potrebbe essere indice di: 1) il risultato erratico di un test non validato, 2) una cross reattività, 3) la presenza di un nuovo virus passeggero, sia esso innocuo od opportunista, 3) la presenza di altro virus o germe patogeno. Una negatività del test può essere presente in individui che avrebbero tutte le caratteristiche cliniche ed epidemiologiche per essere considerati infetti. Perciò alle volte i test sono stati ripetuti anche 6 volte prima di ottenere i risultato “desiderato” 36 , un tanto sembra sia avvenuto anche nel caso

37

dello stesso medico eroe di Wuhan, Li Wenliang

.

Come hanno proceduto nella preparazone del test(RT-PCR)

La procedura seguita (e descritta in modo molto semplificato) è stata la seguente: il liquido da lavaggio broncoalveolare dei primi pazienti affetti da polmonite interstiziale bilaterale è stato posto in coltura cellulare sicuramente non infetta. Dopo qualche giorno, al manifestarsi di zone di citolisi, il liquido sopranatante è stato sottoposto ad ultracentrifugazione per eliminare i residui cellulati da una parte ed estrarre gli acidi nucleici presumibilmente estranei. Questi sono stati amplificati in vario modo (anche con la RT-PCR, in cui RT sta per transcriptasi inversa). Successivamente sono stati confrontati con sequenze batteriche e virali note. E’ stata ritrovata un’omologia tra alcune sequenze e quelle di Coronavirus noti. Successivi passaggi hanno permesso di trovare La sequenza nucleotidica completa del nuovo COVID-19 (RNA a singola elica positiva di circa 30.000 basi). Sequenze nucleotidiche leggermente diverse sono state identificate da diversi grupppi di ricerca. Sono state poi isolate alcune piccole sequenze nucloetidiche (100-200 nucleotidi) caratteristche di tutti i Coronaviridae ed alcune peculiari del COVID-19. Oltre a ciò, hanno controllato al

microscopio elettronico sezioni ultrafini delle colture cellulari presumibilmente

38

infettate (nello studio di Zhu et al.

), dove han ritrovato le particelle similvirali 10

visibili nelle immagini riportate più sopra. Nello studio di Zhou 39 la procedura seguita è stata la stessa. In entrambi, dunque, non si è proceduto all’isolamento corretto del virus in prima istanza.

Come spiegare l’epidemia

Se il test è invalido, come si spiega allora tutto quel che è successo? Può essere spiegato con: a) un’epidemia di test (più test si fanno, più test risultano positivi), b) un aumento della mortalità invernale che ha colpito come ogni anno le fasce più deboli (anziani e soggeti con più patologie di base), c) fattori molteplici non infettivi ed infettivi, compresi i coronavirus normalmente circolanti. Tali fattori

40
finora sono stati trascurati colpevolmente . Può aver contribuito anche

un’alterata presentazione delle statistiche 41, ed un approccio medico non

La dimostrazione di causa ed effetto

Anche se si volesse comunque sostenere – senza prove solide – che un nuovo coronavirus si sia diffuso prima in Cina e poi ad Alzano Lombardo in Italia, i problemi d’impostazione non sarebbero finiti. Infatti ci sarebbe bisogno della dimostrazione del nesso causale tra virus e malattia (polmonite virale interstiziale

43

42
chi si è sentito colpito, sia per gli operatori sanitari.

ottimale

. La paura di una malattia mortale ha senz’altro avuto un ruolo sia per

bilaterale), il che non è stato ancora fatto (NEJM)

.

Quanto sopra non permette di negare che ci sia in circolazione un nuovo Coronavirus. Ammettiamo pure che lo sia, al solo scopo di comprendere più a fondo altre questioni che sorgerebbero e non son state affrontate. La medicina basata sulle prove (la EBM) lo richiede, e per buone ragioni. ROBERT KOCH aveva capito – circa 130 anni fa – che la sola presenza di un microrganismo non significava necessariamente che fosse causa di qualche specifica patologia, perciò stabilì dei criteri logici a cui ancora oggi si fa riferimento (i postulati di Koch 44).

In attesa che un simile studio venga pubblicato, possiamo già osservare che la malattia (polmonite interstiziale bilaterale) può avvenire anche senza il risultato positivo del test per il COVID-19, e che lo stesso può essere presente in pieno benessere, in assenza di malattia o di incubazione in atto. In altre parole, il COVID-19 (o il suo test invalido) non è necessario né sufficiente per causare polmoniti o sindromi influenzali (in una parte cospicua di casi) nell’ambito dell’attuale epidemia.

11

Bibliografia

1 Wuhan Municipal Health Commission. Press statement related to novel coronavirus infection (in Chinese) http://wjw.wuhan.gov.cn/front/web/showDetail/2020012709194 (2020).

2 Zhou P et al. A pneumonia outbreak associated with a new coronavirus of probable bat origin. Nature 2020;579:270-3.

3 Tra i misteri: come è possibile che con l’andirivieni di cinesi in tutta europa, i primi 2 focolai sarebbero stati in Germania e da noi a Vò? Da chi avrebbe contratto la malattia il paziente 1 (maratoneta di 38 anni che aveva avuto un solo contatto sospetto: un cinese risultato non infetto)? Altri esempi in questo post: https://www.facebook.com/fabio.franchi.2.0/posts/139500407639452

4

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12

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5

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6 The Novel Coronavirus Pneumonia Emergency Response Epidemiology Team. The Epidemiological Characteristics of an Outbreak of 2019 Novel Coronavirus Diseases (COVID-19) — China, 2020. Chinese Center for Disease Control and Prevention CCDC Weekly.2020;2(8): 113-122.

7 WHO Laboratory testing for coronavirus disease (COVID-19) in suspected human cases: interim guidance 19 March 2020.

.

8

9 Corman V M et al. . Detection of 2019 novel coronavirus (2019-nCoV) by real-time RT-PCR. Euro Surveill. 2020;25(3):pii=2000045.

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13

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L’epidemia in corso del nuovo coronavirus (2019-nCoV) recentemente emerso rappresenta una sfida per i laboratori di sanità pubblica poiché gli isolati di virus non sono disponibili mentre ci sono prove crescenti che l’epidemia è più diffusa di quanto si pensasse inizialmente e che già si verifica una diffusione internazionale tra i viaggiatori. Obiettivo: abbiamo mirato a sviluppare e implementare una solida metodologia diagnostica da utilizzare in ambienti di laboratorio di sanità pubblica senza disporre di materiale virale.

10 Xiao S-Y. Evolving status of the 2019 novel coronavirus infection: Proposal of conventional serologic assays for disease diagnosis and infection monitoring. J Med Virol. 2020;92:464–467.

“Un’altra preoccupazione relativa ai test dell’acido nucleico è che non c’è stato tempo sufficiente per valutarne la sensibilità e la specificità. Sulla base delle comunicazioni personali con i colleghi, una parte significativa dei pazienti che altrimenti rientrano nella diagnosi basata sui risultati clinici e CT del torace, inclusi molti pazienti ospedalizzati, sono risultati negativi per l’RNA virale. Altre eziologie respiratorie comuni, come l’influenza, sono state escluse. Questi rimangono casi “sospetti” e possono riflettere la falsa negatività nel campionamento. In alcuni pazienti, il virus può essere presente nella secrezione respiratoria inferiore ma assente nelle vie respiratorie superiori. Con gli attuali test, è quindi difficile ottenere una valutazione significativa della percentuale di pazienti sintomatici infetti.”

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11 https://www.bbc.com/news/health-51491763

James Gallagher. Are coronavirus tests flawed? 13 February 2020

12 Ai T, Yang Z, Hou H, Zhan C, Chen C, Lv W, et al. Correlation of chest CT and RT-PCR testing in coronavirus disease 2019 (COVID-19) in China: a report of 1014 cases. Radiology. February 26, 2020; 1-23. https://doi.org/10.1148/radiol.2020200642 .

13 Catherine Carver, Nick Jones. Is there any significant difference in sensitivity of COVID-19 virus (SARS- CoV-2) tests based on swabs from oropharyngeal (OP) vs nasopharyngeal (NP) sampling vs both? CEBM research March 26, 2020 Centre for Evidence Based Medicine. 25th March 2020 https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:RQ- MAcgp2Q8J:https://www.cebm.net/2020/03/is-there-any-significant-difference-in-sensitivity-of-covid- 19-virus-sars-cov-2-tests-based-on-swabs-from-oropharyngeal-op-vs-nasopharyngeal-np-sampling-vs- both/+&cd=4&hl=it&ct=clnk&gl=it

VERDICT
The only current COVID-19 specific data comparing OP with NP comes from two low quality, non- peer-reviewed studies and should be viewed with caution. It is not possible to accurately assess sensitivity from the existing data and there are no data to assess the diagnostic impact of combining both tests.

14 Tan Yucheng Chi sono pazienti falsi negativi con nuova polmonite coronarica Southern People Weekly 9 febbraio https://mp.weixin.qq.com/s/RpXRE8Ow5nHeaLhxIEr-Ng

15 Xingzhi Xie et al. Chest CT for Typical 2019-nCoV Pneumonia: Relationship to Negative RT-PCR Testing. Radiology Published Online:Feb 12 2020https://doi.org/10.1148/radiol.2020200343

16 Xing-Yi Ge et al. Isolation and characterization of a bat SARS-like coronavirus that uses the ACE2 receptor. Nature 2013;503:535-8.

17 Leibowitz J et al. Coronaviruses: Propagation, Quantification, Storage, and Construction of Recombinant Mouse Hepatitis Virus. Curr Protoc Microbiol. 2011 May ; CHAPTER: Unit–15E.1. doi:10.1002/9780471729259.mc15e01s21.

18 International Committee on Taxonomy of Viruses ICTV

https://talk.ictvonline.org/ictv-reports/ictv_9th_report/positive-sense-rna-viruses- 2011/w/posrna_viruses/222/coronaviridae

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14

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19 Megan Culler Freeman and Mark R. Denison. Coronaviruses. Nelson’s Texbook of Pediatrics, 20th Edition. Chapter 264: 1613-1616.e1.

20 Raphael Dolin. Coronavirus infections, including SARS. Etiologic Agent, in Harrison’s Principles of Internal Medicine, 17th Edition.

21 https://it.wikipedia.org/wiki/SARS-CoV
22 Xing-Yi Ge et al. Isolation and characterization of a bat SARS-like coronavirus that uses the ACE2 receptor. Nature 2013;503:535-8.

23 Zhu N et al. A novel Coronavirus from patients with Pneumonia in China, 2019. N Engl J Med 2020;382:727-33.
DOI: 10.1056/NEJMoa2001017.

24 J Ruler

25 Zhou P et al. A pneumonia outbreak associated with a new coronavirus of probable bat origin. Nature 2020;579:270-3.

26 Sheridan C. Coronavirus and the race to distribute reliable diagnostics. Nature. 19 FEBRUARY 2020.

https://www.nature.com/articles/d41587-020-00002-2

27 Gallagher J. Are Coronavirus test flawed? BBC. February 13, 2020. https://www.bbc.com/news/health- 51491763

28 https://mp.weixin.qq.com/s/RpXRE8Ow5nHeaLhxIEr-Ng

Tan Wei, vicepresidente del Comitato professionale per la radiologia medica della provincia di Hubei, ritiene che i risultati della TC siano in buon accordo con la nuova polmonite coronarica, ma il rilevamento negativo dell’acido nucleico rappresenta circa il 30% -40%.

29 Corman (op cit)

30 Xiao S-Y. Evolving status of the 2019 novel coronavirus infection: Proposal of conventional serologic assays for disease diagnosis and infection monitoring. J Med Virol. 2020;92:464–467.

“Un’altra preoccupazione relativa ai test dell’acido nucleico è che non c’è stato tempo sufficiente per valutarne la sensibilità e la specificità. Sulla base delle comunicazioni personali con i colleghi, una parte significativa dei pazienti che altrimenti rientrano nella diagnosi basata sui risultati clinici e CT del torace, inclusi molti pazienti ospedalizzati, sono risultati negativi per l’RNA virale. Altre eziologie respiratorie comuni, come l’influenza, sono state escluse. Questi rimangono casi “sospetti” e possono riflettere la falsa negatività nel campionamento. In alcuni pazienti, il virus può essere presente nella secrezione respiratoria inferiore ma assente nelle vie respiratorie superiori. Con gli attuali test, è quindi difficile ottenere una valutazione significativa della percentuale di pazienti sintomatici infetti.”

31 James Gallagher. Are coronavirus tests flawed? 13 February 2020 https://www.bbc.com/news/health- 51491763

32 Ai T, Yang Z, Hou H, Zhan C, Chen C, Lv W, et al. Correlation of chest CT and RT-PCR testing in coronavirus disease 2019 (COVID-19) in China: a report of 1014 cases. Radiology. February 26, 2020; 1-23. https://doi.org/10.1148/radiol.2020200642 .

33 Catherine Carver, Nick Jones. Is there any significant difference in sensitivity of COVID-19 virus (SARS- CoV-2) tests based on swabs from oropharyngeal (OP) vs nasopharyngeal (NP) sampling vs both? CEBM research March 26, 2020 Centre for Evidence Based Medicine. 25th March 2020 https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:RQ- MAcgp2Q8J:https://www.cebm.net/2020/03/is-there-any-significant-difference-in-sensitivity-of-covid-

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VERDICT
The only current COVID-19 specific data comparing OP with NP comes from two low quality, non- peer-reviewed studies and should be viewed with caution. It is not possible to accurately assess sensitivity from the existing data and there are no data to assess the diagnostic impact of combining both tests.

34 Tan Yucheng. Chi sono pazienti falsi negativi con nuova polmonite coronarica Southern People Weekly 9 febbraio https://mp.weixin.qq.com/s/RpXRE8Ow5nHeaLhxIEr-Ng

35 Xingzhi Xie et al. Chest CT for Typical 2019-nCoV Pneumonia: Relationship to Negative RT-PCR Testing. Radiology Published Online:Feb 12 2020https://doi.org/10.1148/radiol.2020200343

36 Tan Yucheng (op cit).

37 Gallagher Are coronavirus tests flawed? 13 February 2020 https://www.bbc.com/news/health- 51491763

“… Dr Li Wenliang, who first raised concerns about the disease and has been hailed as a hero in China after dying from it. Dr Li posted a picture of himself on social media from his hospital bed, on 31 Jan. The next day, he said, he had been diagnosed for coronavirus He said his test results had come back negative on multiple occasions before he had finally been diagnosed.

38 Zhu et al (op cit).

39 Zhou et al. (op cit)

40 1) Vaccinazioni pregresse. In particolare nella zona più colpita (brescia Bergamo), l’attuale epidemia è stata preceduta di poco da una estesa campagna vaccinale per anti influenza, anti pneumococco, anti- HZV, anti meningococco. 2) Per la gravità della malattia ha inciso molto lo stress del sistema sanitario che si è trovato impreparato, anche grazie ai tagli effettuati egli ultimi 10 anni. 3) Il carico di lavoro e di tensione emotiva del personale medico ed infermieristico è stato eccessivo e prolungato. 4) Sono stati testati farmaci sperimentali di nulla utilità ed alta tossicità, secondo protocolli aggressivi, “giustificati” dalla presenza di una “malattia mortale”, pericolosi soprattutto per chi stava già male, era in età avanzata od aveva patologie concomitanti.

41 Gianluca Spina-Io penso 19 Coronavirus https://www.youtube.com/watch?v=8WiF2pYZrCA
42 Samule Ceruti, Medicina d’Urgenza, Lugano, Svizzera. Lettera aperta ai colleghi italiani

https://www.vglobale.it/wp-content/uploads/2020/03/Coronavirus-dati-aggiornati-al-12-marzo-2020.pdf

43 Zhu N et al. (op. cit).
“Sebbene il nostro studio non soddisfi i postulati di Koch, …

44 Postulati di Koch-Henle

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Dr. Fabio Franchi

 · Intervista a Radio Studio 54 di Guido Gheri.

https://www.facebook.com/watch/live/?v=212037153257327&ref=watch_permalink

La ripropongo qui in modo che possiate eventualmente pormi delle domande (ed io rispondere). Non è che ho un bel modo di esporre, però mi pare di essere stato abbastanza comprensibile.

Faccialibro mi rende difficoltoso leggere i commenti sotto il post di Guido Gheri. 

Già una richiesta mi è arrivata: “SE IL VIRUS NON C’E’, PERCHE’ il PLASMA FUNZIONA? Se il PLASMA funziona vuol dire che gli anticorpi ci sono e sono pure efficaci. Allora vuol dire che il virus c’è”.

POSSO REPLICARE in VARI MODI:
1) Questo argomento non costituisce una prova dell’esistenza del nuovo virus. Se il virus ci fosse, come mai non son riusciti ad isolarlo ed a fotografarne di isolati?
2) “Il plasma funziona”: Funziona forse anche laddove il test è negativo, cioè dove asseritamente il virus non c’è? Problema della definizione di caso.
3) “Il plasma funziona”. Fosse così si potrebbe pensare ad anticorpi verso qualcosa che non sia necessariamente il SARS-CoV-2. Lo stesso ragionamento vale laddove i test è negativo e laddove è positivo (potrebbe essere qualcos’altro). Il PLASMA contiene TANTI ANTICORPI.

4) “Il plasma funziona”. Funziona da solo? Oppure viene ASSOCIATO ad ALTRI TRATTAMENTI? Per capire bisognerebbe fare un confronto tra DUE GRUPPI, dei quali l’unica variabile differente fosse il plasma. Ma per formare i due gruppi, bisognerebbe basarsi su un TEST NON VALIDATO, che dà FALSI POSITIVI e FALSI NEGATIVI, il che ci fa tornare alla casella di partenza: che significato e valore ha il TEST? Non dimentichiamo che anche l’ “ASSENZA di TRATTAMENTO” talvolta è EFFICACE (vedi secondo screenshot). Non è raro: l’80% degli ultra 80enni ha una malattia che va a guarigione (STATISTICHE GIAPPONESI).

5) Difficile non mettano l’ANTIBIOTICO. Guarda caso spesso è stata utilizzata l’AZITROMICINA, che NON E’ un ANTIVIRALE ma che è ottima verso i mycoplasmi, che possono dare polmoniti interstiziali. Anche la EPARINA a BASO PESO ha dato buoni risultati.I PRIMI PROTOCOLLI erano SBAGLIATI (anche per il mancato utilizzo del CORTISONE). Hanno messo (non so a quanti) degli ANTIVIRALI che sono PARTICOLARMENTE TOSSICI.
6) Il PLASMA dei GUARITI NON è sinonimo di ANTICORPI VERSO il SARS-CoV-2. Potrebbe contenerli. Ma anche no. Chi ha dimostrato che il plasma contiene gli anticorpi anti SARS-CoV-2? E’ stato detto, d’accordo, ma la realtà è che ci sia un GRAN CAOS con i TEST ANTICORPALI (vedi mio elaborato).

Dicendo quanto sopra non voglio escludere che il PLASMA così utilizzato non abbia alcun valore, anzi. Di fronte ad un nemico ignoto, è una MISURA DA CONSIDERARE.

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