VIRUS: cosa sono? – 2 – Mednat.org

VIRUS: Cosa sono ? – 2
Studio di un Biologo sulla falsa teoria dei Germi quali cause della malattia
La teoria dei Germi e’ FALSA
Virus, Continua in: Virus – 1

I FATTI VERI riguardo ai DANNI delle Vaccinazioni sono stati di fatto e da sempre, nascosti o per lo meno presentati solo parzialmente, anche alla professione medica.
(B) – William F. Koch, uno scienziato rinomato nel mondo nel campo dei virus e della ricerca sul cancro, scrisse nel suo testo “Una introduzione alla Terapia dei Radicali Liberi” (1961): La capsula proteica (del virus) ha potenze antigeniche specifiche che forniscono risposte immunologiche specifiche e reazioni sierologiche. Questa e’ la parte che e’ convertibile in un vaccino usato per eccitare reazioni immunologiche nel paziente. Non c’e’ risposta immunologica alla parte della nucleoproteina sebbene questa sia la parte che causa la patologia.”
NdR:  Una nucleoproteina è una proteina strutturalmente associata agli acidi nucleici (sia DNA che RNA). L’esempio tipico è rappresentato dagliistoni, che sono identificabili sugli intrecci dei filamenti di cromatina. La telomerasi, una ribonucleoproteina, e le protammine sono altri esempi di nucleoproteine.
Egli quindi continua riaffermando il concetto”…i vaccini per un virus specifico non immunizzano contro la nucleoproteina che e’ il reale patogeno, specialmente dopo che e’ penetrato e si e’ integrato con la cellula ospite, cosi’ il discorso riguardo la cura ..e’ una perdita di tempo. Perfino la prevenzione della infezione virale per mezzo del vaccino incontra la piu’ grande opposizione statistica da quando sono state registrate le vaccinazioni a larga scala del vaiolo e di Salk. In linea con quanto e’ noto riguardo la struttura dei vaccini, le statistiche appaiono logiche allorche’ mostrano che la paralisi da polio e’ aumentata sia in incidenza che in mortalita’ a causa dell’uso del vaccino“.
Egli presenta quindi i numeri di casi di “polio” riportati in maggiori aree diverse degli USA e del Canada, prima e dopo l’uso del vaccino di Salk.

Ricordiamo che:
TUTTI
i parassiti, funghi, batteri, virus, sostanze, si possono detettaresequenziare con la: Spettrofotometria, con microscopi elettronici, con la Bioelettronica
Tecniche di rilevazione dei virus biologici (vaccinali e non)  e dei loro danni
TRIBUNALE TEDESCO conferma le affermazioni del Biologo dr. Stefan Lanka sull’INESISTENZA del virus del morbillo !
http://www.thelivingspirits.net/medici-controcorrente/dr-stefan-lanka-il-virus-del-morbillo-non-esiste-e-vince-anche-contro-la-cassazione-tedesca.html
….ma allora tutta la teoria sui vaccini per il morbillo e’ FALSA….!Per riassumere e precisare, inserisco dialogo intercorso fra il consulente di questo portale ed un virologo dell’ISS, dopo una mia obiezione al fatto che nel loro sito quando parlano di virus vaccinali scrivono a chiare lettere, che quei virus possono essere vivi, morti, odattenuati:
“Vedo che malgrado i suoi 30 anni di esperienza, non e’ riuscito che a fare una “dichiarazione immotivata”, sul fatto che i virus sono esseri viventi, NON apportando le dimostrazioni logico deduttive, che si debbono fornire per validare affermazioni dialettiche.
Ripeto cio’ che  Lei afferma, e’ che: ” siccome i virus si autoriproducono” sono vivi…ùQuesta sua affermazione e’ contestata da molti biologi e ricercatori in virologia i quali gia’ da decenni affermano ed insegnano il contrario, cioe’ che un virus non e’ un essere vivente, ed  a parte anche il fatto che cio’ che si insegna sui libri a livello universitario, in biologia ed in virologia, e’ obsoleto e disinformante, per questi motivi:
a – NON si enunciano i VERI meccanismi che determinano la replicazione virale, che secondo le mie ricerche e secondo ricerche non condizionate dalle case farmaceutiche, la replicazione virale la attua la cellula stessa (produzione, replicazione e specializzazione delle proteine, anche quei capsidi proteici contenenti Dna/Rna come i virus) e non e’ quindi il virus che si autoriproduce in modo autonomo dalle funzioni cellulari; esso nei fatti, viene replicato dalle funzioni cellulari.
b – Vi e’ di piu’, siccome il DNA e’ nei fatti un’antenna elettromagnetica immersa in liquidi (cromosomi), esso rivela e risuona alle varie frequenze ricevute sia dalle sostanze introdotte o preparate corporee, sia alle frequenze extracorporee provenienti da qualsiasi sorgente, anche dall’Universo…questo circuito bioelettronico di antenna cromosomica, in costante risonanza con le varie frequenze intercettate, riceve e trasmette all’interno dell’organismo e quindi a tutte le cellule del corpo, le informazioni ricevute, decodificate e ridistribuire all’insieme cellulare corporeo in un costante e continuo “colloquio” intercellulare.
vedi: Uomo psicobioelettronico + BioElettronicaPer cui il discorso si complica enormemente, soprattutto se il virus e’ eterologo, perche’ le sue informazioni di estraneita’, al sistema biologico corretto per la Perfetta Salute, quindi info destabilizzanti (specie nel caso dei vaccini), determinano immediatamente piu’ o meno intensamente, a seconda dei casi, anche malfunzioni cellulari e tissutali in varie parti del corpo..
La risposta sul vero meccanismo, sta SOLO ed esclusivamente nel fatto che e’ la Cellula che, dovendo riconoscere un determinato virus, anche vaccinale, essendo un dei compiti della cellula, oltre al fatto di dover produrre energia scambiando, a livello atomico, frequenze in energia-movimento di elettroni in determinate quantita e qualita’…, essa, se non in perfetto stato funzionale, lo introduce nel citoplasma aprendo la membrana, (non sempre avviene, perche’ negli individui molto sani immunitariamente,  cio’ non avviene, in quanto in questi ultimi oltre ad avere unsistema immune stabile e reattivo,  la membrana delle cellule e’ bioelettronicamente sufficientemente impermeabile a questi virus eterologhi – vedi: (E) e per mezzo del DNA mitocondriale, lo testa (il virus eterologo) e si informa su di esso, sia dal punto di vista del Campo elettromagnetico, sia dal punto di vista biochimico e quindi anche dal punto di vista informazionale (entanglement),  imparando e quindi copiando il contenuto informazionale (che sempre  destabilizza la funzione cellulare e quindi tissutale, del soggetto, es. di un vaccinato, per le interferenze=malfunzioniben note…e gia’ pubblicate da decenni in letteratura scientifica)  ed alle volte, nei casi piu’ gravi,  introducendo il file stesso con il messaggio contenuto in esso, nel DNA mitocondriale, cosa assai grave, perche’ genera sempre mutazioni genetiche, specie nel braccio corto del cromosoma 6°
vedi anche gli studi e le ricerche del dott. M. Montinari del 1996, mutazioni che si rendono trasmissibili alla prole per via materna..”.>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>CONCLUSIONI:
Un virus, quindi NON e’ un essere vivente, cioè un micro organismo !!!! ma e’ SOLO informazione, un frammento di DNA (geni), avviluppata da una capsula multi proteica, un capside di lipidi=grassi !
Parlare (es. nel caso dei Vaccini) quindi di virus “vivo o morto” e’ un FALSO biologico !
Altro esempio di follia intellettuale…:  si parla di virus “batteriofagi”, cioè di virus che divorerebbero i batteri, ossia di “morti” i virus, cioe’ proteine a DNA che si mangiano i vivi (i batteri) e non esattamente il contrario come in effetti avviene.Da una ricerca fatta da un amico (Valdo Vaccaro – Igienista, che me l’ha inviata) e’ risultato che cio’ che affermiamo e’ confermato anche dai libri di biologia sul tema, definizione dei Virus:
“La molecola è la più piccola parte in cui può suddividersi una sostanza, conservando tutte le sue proprietà chimiche. Una molecola proteica è fatta da un certo numero di atomi assemblati di idrogeno, carbonio, azoto e ossigeno.
I cromosomi sono gli elementi contenuti nel nucleo delle cellule (elementi osservabili durante la mitosi cellulare).
Il gene è un tratto di DNA che codifica informazioni. Sta nei cromosomi ed è grande quanto una molecola proteica. Il gene è l’unità teorica della cellula germinale, considerata come responsabile di uno o più caratteri ereditari. Il genoma è il complesso dei geni portati dai cromosomi.
I mitocondri sono gli elementi granulari delle cellule, dotati di codice identificativo. Partecipano alla respirazione ed alla produzione di energia, e qualcuno ama definirli microforni cellulari. Ce ne stanno fino a 30 mila per ogni cellula.

Genoma come cabina di comando del mitocondrio
Un genoma è circondato da un involucro detto capside, consistente il più delle volte in un doppio velo proteico.
Il genoma è il modello, il pilota, il centro comandi che dirige le attività di quella parte nobile e basilare di vita intracellulare che si chiama mitocondrio.
Il genoma è dotato di un codice genetico-funzionale che gli permette di creare energia in modo indipendente, per se stesso e per la sua cellula, nonché di creare nuove proteine, e/o di specializzarle e di mantenere la propria identità genetica (vedi mitosi cellulare e riproduzione cellulare).

Virus come ex-genomi accuratamente tritati dai lisosomi
Se andiamo su un testo classico di genetica, tipo il Guyton’s Textbook of Medical Physiolgy,
– vedi: http://vet.uokufa.edu.iq/staff/falah/Textbook of Medical Physiology.pdf un virus viene definito come “minuto frammento di materiale genetico della grandezza di un miliardesimo di cellula”, avviluppato da materiale proteico complesso.
Spulciando tra i testi di microbiologia si apprende che i virii (plurale di virus), ovvero i cadaveri di genomi triturati accuratamente dai lisozomi, hanno le seguenti cimiteriali caratteristiche:
1 – Non hanno metabolismo. Non possono trasformare cibo e creare energia per la propria sussistenza.
2 – Non hanno nessuna facoltà di azione di alcun tipo, nessun sistema nervoso, nessuna facoltà sensoriale, nessun centro di intelligenza o di decisionalità, e meno ancora hanno doti di movimento o capacità invasorie.
3 – Non hanno alcun potere replicativo e nessun fattore F di fertilità, per cui dipenderebbero totalmente, per la loro replicazione, da un organismo alieno e diverso da se stessi quale una cellula viva.

Quindi un virus viene di fatto duplicato=replicato dal Terreno “ospitante” il citoplasma della cellula, solo quando le condizioni di quel Terreno = Matrice sono alterate, cioe’ quando esso e’ portatore di informazioni patogene nel caso di virus Eterologo tossico nocivo (Eterologo = …di organo, tessuto o sostanza organica che proviene da una specie diversa da quella in oggetto), od Autologo (corporeo, proveniente da materiale proprio, di scarto involucri proteici = virus a DNA, da eliminare), esso viene isolato ed in genere immediatamente eliminato od isolato ed immagazzinato nei grassi dei tessuti, oppure decodificato = riconosciuto dal DNA corporeo come Tossina – vedi: DNA antenna – ma se il Terrenocellulare (citoplasma cellulare con il suo contenuto anche genetico) e’ gia’ molto alterato non e’ quindi in grado di riconoscerlo per bene, come Tossina, esso viene erroneamente riconosciuto (per le alterazioni preesistenti), come virus autologo, quindi decodificato, replicato (dal sistema di “duplicazione del DNA” della cellula stessa + dalla funzione cellulare di “sintesi e specializzazione delle proteine“) e ridistribuito alle altre cellule, che se malate anch’esse, riproducono lo stesso meccanismo, creando quindi una reazione a catena che fa scattare l’infezione tissutale e con il tempo anche organica.
– vedi anche Omeostasi.
Se e’ un virus Autologo non tossico (non derivante dalla morte cellulare), esso e’ utile perche’  fa parte di quelle sostanze (proteine complesse a DNA) ricostruttive e chelanti necessarie alla riparazione dei tessuti alterati (tessuto connettivo malato, intossicato, infiammato).
Esempio: se il DNA del  virus di qualsiasi vaccino essendo eterologo (estraneo alla specie), esso può destabilizzare il DNA della specie nel quale viene introdotto, se le condizioni del Terreno e quindi del Sistema Immune gli sono propizie (non sufficientemente attive), in modo da permettere, il rilascio dell’informazione virale, interferendo cosi’ con il DNA umano specie quello dei mitocondri.
I virus Autologhi tossici li definiamo cosi: “materiale di scarto cellulare, con involucro proteico contenente materiale genetico DNA/RNA”, quindi tossine endoprodotte (al 99 %) dalle cellule malate ed eliminate da esse l’altro 1 % possono essere proteine tossiche a DNA introdotte con cibi ed acqua intossicate=inquinate, oppure con i vari vaccini.

Anche secondo il biologo P. Medawar la definizione della parola “virus” è questa: “un cattivo messaggio (cioe’ informazione tossica) avvolto in un poco di proteina” (vedi The Life Science, 1977).
In questo articolo il biologo spiega che il virus NON è un microrganismo, ma una traccia di materiale genetico estraneo, una istruzione (informazione) diversa che si inserisce nel DNA della cellula e che non può esistere al di fuori di essa.
Egli prosegue dicendo che il procedimento dell’infezione “virale”, se così si può chiamare, è essenzialmente una variazione o sovvertimento del meccanismo di sintesi delle proteine della cellula ospite dovute al fatto che il Terreno ove la cellula vive, varia la propria composizione bio elettrochimica e che ha l’effetto di causare, per duplicazione (tipo fotocopia), la produzione da parte della cellula di un’altra informazione virale; è sbagliato pensare al virus come ad un microrganismo, queste “sostanze” sono solamente dei messaggi, delle informazioni, infatti per capire se questa informazione “virus” è presente in una cellula del suo DNA, si controllano e si verificano le tracce che le proteine in esso contenute, rilasciano su di una pellicola fotografica.
Quando si legge che un tale tecnico del laboratorio di ….. ha trovato ed isolato un virus… vuol dire che qualcuno ha trovato tracce strumentali che alla fine di un labirinto di “se” e di “forse”, non sono interpretabili alla luce delle “loro” conoscenze, se non come un “virus”…..

Commento NdR: E’ nei fatti, la Cellula stessa che duplica i Virus:
Si ipotizza, nella medicina ufficiale che i Virus siano agenti infettivi, come si dimostra la realta’ di questa ipotesi ? NON e’ certo cercando i virus in un malato che si possa dimostrare che essi ne siano la causa, infatti nel sano quel tipo di “virus” (proteine tossiche) NON si trova !, cio’ significa che e’ nel malato e non nel sano che essi si ritrovano, quindi la Causa e’ da ricercarsi in un livello superiore, cioe’ nel Terreno (i liquidi del corpo) e’ in quel “luogo” che si deve risalire per avere al certezza della Vera Causa fisiologica di quel male !

Si ipotizza anche nella medicina ufficiale, anche che essi, i virus, siano dei microrganismi; ma la dimostrazione che lo siano, NON esiste ! infatti i virus non sono autosufficienti ed autoriproducenti, quindi NON sono micro organismi, ma proteine complesse di lipidi (grassi) a DNA = coie’ una capsula di grassi che ha all’interno un frammento di DNA (geni).
vedi: Somatidi
Come vengono Trascritti e Replicati ?: che li moltiplica-replica-fotocopia,  lo ripetiamo, e’ la cellula stessa che si incarica di effettuare quelle funzioni = vedi (C) (il Terreno interno = citoplasma della cellula) che mediante il meccanismo di trascrizione + sintesi e specializzazione delle proteine, funzioni del metabolismo cellulare + punto 2 e 1 e la “riproduzione cellulare del DNA” (mitosi) si attivano una volta selezionate e modificate le sostanze riconosciute o non, per duplicare e/o replicare anche queste proteine complesse a DNA (i virus), per mancanza di comandi inibitori e/o bloccanti, quando il citoplasma ha certi valori Bioelettronici di ionizzazione ed i DNA ha individuato, riconosciuto e decodificato il virus eterologo (estraneo) introdotto.
La riprova c’e’, ma al contrario di cio’ che insegna la medicina ufficiale, infatti e’ il Terreno ospitante (le cellule viventi) che li riproduce ed in special modo cio’ avviene nel citoplasma cellulare e non e’ il virus che si autoriproduce ! !
Introduzione alla replicazione del Dna  +  Trascrizione del DNA nello RNA

(C) Tratto da: Wikipedia.org: Ogni cellula può esser definita come un’entità chiusa ed autosufficiente: essa è infatti in grado di assumere nutrienti, di convertirli in energia, di svolgere funzioni specializzate e di riprodursi se necessario. Per fare ciò, ogni cellula contiene al suo interno tutte le informazioni necessarie.
Tutte le cellule mostrano alcune caratteristiche comuni:
1 – la riproduzione attraverso divisione cellulare (scissione binaria/mitosi o meiosi);
2 – l’utilizzo di enzimi ed altre proteine (o acidi nucleici) prodotti a partire dai geni presenti nel/sul DNA, utilizzando come intermedio DNA/proteine un trascritto di RNA (dogma centrale della biologia molecolare);
3 – il metabolismo, che permette alle cellule di incorporare materiali grezzi e di costruirvi componenti cellulari, di ricavarvi energia e di rilasciare i prodotti di scarto; il funzionamento di una cellula dipende dalla sua capacità di estrarre ed utilizzare l’energia chimica contenuta nelle molecole organiche (tale energia viene rilasciata durante i pathway metabolici);
4 – la risposta a stimoli interni ed esterni, come variazioni di temperatura, pH o nei livelli di nutrienti od ormoni;
5 – il contenuto cellulare racchiuso in una membrana plasmatica, composta da un doppio foglietto fosfolipidico.

Alcune cellule procariote contengono importanti compartimenti interni racchiusi all’interno di membrane, ma sono solo quelle eucariote a presentare in genere diverse compartimentalizzazioni interne racchiuse da membrane fosfolipidiche (definite organelli)Lo scambio di materiali tra queste diverse regioni è garantito da complessi sistemi di trasporto di piccole vescicole, come quello delle chinesine.

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Mitosi e duplicazione cellulare – La rigenerazione
La mitosi nelle cellule vegetali
Introduzione alla replicazione del Dna
Essi contengono porzioni di DNA o RNA, Dna o RNA che “risuona” quando entra in un organismo vivente con il DNA o RNA dell’organismo che lo “ospita” (Cellula con DNA mitocondriale e nucleico), ed e’ attraverso questo meccanismo che essi possono raggiungere le cellule, perche’ il DNA o RNA e’ contenuto nelle cellule ed esso risuona quando qualche altro tipo di DNA o RNA viene in contatto con la membrana cellulare.

Che i Virus siano molecole complesse (Proteine lipidiche a DNA) al contrario e’ evidente, infatti NON sono esseri viventi ma sostanze aggregate per insiemi in molecole complesse, magari tossiche, ma non infettive, infatti come tutte le tossine generano infiammazione; Queste proteine virali a DNA i virus (frammento di DNA – geni –  in certi casi eterologo=estraneo, come nel caso dei Vaccini) sono racchiuse in un capside di materiale proteico (lipidi=grassi).
Si ipotizza, senza nessuna dimostrazione che avvalli questa ipotesi, che essi siano responsabili di importanti malattie dette infettive, mentre e’ sicuro che un Terreno alterato (particolare, quindi gia’ malato) produca virus (proteine tossiche a DNA), mentre e’ certo che non sia il virus ad alterare il Terreno bensi’ il contrario !
Essi quindi non si moltiplicano per auto generazione, ma si duplicano per mezzo di fattori terziari = il Terreno citoplasmatico.
In vero nel caso di malattie non si parla quasi mai (da parte delle medicina ufficiale) dei parassiti, che quelli si che sono altamente pericolosi !
Le scoperte di Naessens: i somatidi e di altri che hanno seguito la strada dell’idea che i virus sono agenti utili alla ricostruzione delle zone ammalate dei tessuti, come ben spiega K. G. Hamer nella sua “Nuova Medicina”.
leggere anche l’Intervista a Stefan lanka, virologo tedesco.
Quindi cio’ significa che vi sono due tipi di virus
(proteine a DNA): quelli autogenerati – autologhi, – vedi (AUTL) che sono utiliall’organismo ed il secondo tipo quello eterologo, introdotto con vaccini e/o acqua o cibi intossicati.

Proprio lui, il Dottor Stefan Lanka, virologo e biologo molecolare, laureato in scienze naturali e biologia con specializzazione in botanica marina all’Università di Costanza.
Nato nel 1963 a Langenargen, in Germania, dal 1984 al 1989 ha fatto ricerche in neurobiologia genetica e virologia, e dal 1987 al 1994 ha fatto degli studi di biologia molecolare studiando, osservando e isolando centinaia e centinaia di virus: lui sì che è uno che ha isolato virus ! E’ stato il primo anche a isolare un virus marino: l’Ectocarpus silicosus. Ed il primo ad osservare direttamente un sistema stabile di una cellula con un virus ospite !
Ebbene, nelle sue centinaia di osservazioni, afferma Lanka, non ha MAI visto una sola volta un virus uccidere od aggredire nessuno ! Non ha mai constatato questo ruolo di virus killer !
Ha potuto constatare che sono follie e stupidaggini certe frasi terroristiche che scrivono nelle riviste, quando affermano che un virus, o questo o quel virus, POTREBBE UCCIDERE TUTTI IN MEZZ’ORA ! MA NON LO FA !
E perché non lo fa ?
Perché ha altro da fare ! Perché sono altre le cose cui si dedica ! Ossia, il virus si occupa di trasportare le informazioni da una cellula all’altra! Fa il postino, il facchino del DNA ! ……Altro che assassino  !vedi: (AUTL)
Lanka, felice della sua scoperta la comunica ai suoi insegnanti, i quali invece gli consigliano amorevolmente e paternamente di non divulgare questa notizia, invogliandolo anche con crociere piene di belle ragazze, facendogli intuire che potrebbe avere una bella carriera, dedicarsi a studiare i suoi virusetti marini, confortato da un lauto stipendio e da una miriade di belle segretarie.
Ma egli si rifiuta, e si trova non per mare, ma per strada, non ad isolare virus ma ad essere isolato egli stesso dal mondo medico e dal mondo del lavoro !

Queste sono follie della medicina allopatica, quella ufficiale guerrafondaia……figlia delle ideologie dei fabbricanti di farmaci e vaccini e/o di mercanti di armi…..

La riprova che il virus NON e’ un essere vivente e’ dimostrata dal fatto che anche la medicina ufficiale allopatica imperante afferma che gli antibiotici, utilizzati a piene mani contro la Vita biologica e cio’ i batteri, SONO INEFFICACI per i virus e non si debbono utilizzare ! …..Piu’ PROVA di cosi !
Cio’ significa e dimostra che il virus NON e’ un essere Vivente, ma una sostanza tossica a DNA.
Quando, nel caso dei vaccini a virus, si sbandiera in tutto il mondo, che i vaccini hanno virus, vivi o morti od attenuati, cio’ e’ completamenteFALSO !
l’ “attenuazione” viene fatta ricoprendo la proteina tossica di formaldeide che e’ una sostanza cancerosa , la quale per esempio in uno stato febbrile, puo’ aprirsi e liberare il suo carico di morte !!
Quindi, per riassumere, NON esiste NESSUN VIRUS VIVO o MORTO ! in quanto le proteine, lo sanno TUTTI,  NON si possono uccidere ne’ attenuare !
Inoltre NESSUN VIRUS vola nelle Flugge, cioe’ viaggia nell’atmosfera a propagare epidemie….in quanto, come gli studiosi seri sanno, nessun virus puo’ entrare nelle Flugge e quindi “volare” o galleggiare nell’aria !

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In Istologia Fondamentale di Junqueira & Carneiro, 3 a edizione del 1980, scopriamo le limitazioni del microscopio elettronico per il fatto il fascio di elettroni richiede l’uso di sezioni di tessuti molto sottili in una condizione di un vuoto elevatissimo.
Gli autori affermano a pagina 9: “Queste condizioni impediscono l’uso di materia vivente… e… il fascio di elettroni su di un tessuto può danneggiarlo e produrre cambiamenti indesiderati alla struttura del tessuto.
Dirigendo un fascio di elettroni su una scena vivente e mutevole come un campione di sangue, per esempio, l’ordine viene mutato e il campione di sangue risulterà alterato. Gli osservatori fanno una fotografia di questa situazione disorganizzata e la interpretano come se fosse l’intera storia. Durante lo studio e l’interpretazione di sezioni di tessuti colorati osservati al microscopio, il prodotto osservato è il risultato finale di una serie di processi che distorcono notevolmente l’immagine osservabile nel tessuto vivente e non è più la scena inizialmente presente sul vetrino.
È stato suggerito in passato che i puntini visti con il microscopio elettronico identificati come virus potrebbero essere, molto più che probabile, niente di più che particelle di proteine senza vita, degradate, peptidi disintegrati dalla morte cellulare, resti catabolici di citoplasma, o proteine prodotte dalle cellule in risposta al terreno biologico non più nei giusti rapporti.
È stato anche riportato da ricercatori, in cerca di ipotetici virus “elusivi”, che i virus possono “imitare” i tessuti umani !
Quindi sono effettivamente resti di tessuti umani.

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VIRUS VACCINALI
I virus dei vaccini essendo proteine a DNA con capside di grassi (lipidi), negli individui SANI  una volta penetrati nell’organismo con la profilassi vaccinale, vengono immediatamente riconosciuti come proteine TOSSICHE, queste ultime vengono immediatamente  riconosciute dalle informazioni rilasciate dal DNA virale-vaccinale (virus-proteina a Dna), riconosciute come TOSSINE dal DNA nucleico (del nucleo) delle cellule (per mezzo del loro CEM = Campo ElettroMafnetico)e quindi facogitate ed isolate ed immediatamente veicolate nei depositi di grassi, e cio’ senza scatenare la riproduzione del DNA virale-vaccinale e quindi senza scatenare anche nessuna risposta anticorpale (produzione di anticorpi); cio’ accade nel 25-30 % degli individui vaccinati, che infatti NON producono anticorpi, per il loro ottimo stato di salute.
Purtroppo questi virus (proteine a DNA)  possono rimanere latenti nei grassi per anni e rilasciare il loro carico virulento (virus-lento) nel tempo, scatenando le piu’ disparate malattie, quindi meglio NON vaccinarsi MAI per non avere quel tipo di grave RISCHIO !
Negli individui che si vaccinano e che sono meno sani, di quelli qui sopra indicati, in essi, la reazione immunitaria prosegue il suo corso e quindi gli anticorpi si manifestano, indicando la battaglia in atto per cercare di isolare, fagocitare ed eliminare queste proteine virali, ben riconosciute come TOSSICHE; ma a quel punto, non e’ piu’ solo il DNA nucleico che riconosce le tossine virali, ma ormai le difese sono abbassate e quindi interviene anche il DNA mitocondriale, il quale purtroppo per risonanza =riconoscenza, subisce delle mutazioni, parziali o totali a seconda del tipo di Terreno (citoplasma esistente, liquidi extracellulari  e quindi del tessuto connettivo) e quindi la cellula inizia a NON svolgere piu’ la sua funzione salutare, ma comincia a non produrre o ridurre la produzione (proteine, enzimi, ecc) ed altera anche le sue funzioni di specializzazione, funzioni che esistevano prima del vaccino, delle sostanze vitali, ma inizia a produrre sostanze mutate od addirittura tossiche, quindi comunque NON salubri, perche’ la cellula e’ sotto stress ossidativo, se poi questa riceve l’ordine dal cervello di entrare in apotosi (morte cellulare) e cio’ avviene sempre quando lo stress ossidativo supera certi livelli, essa si disintegra e si trasforma in sostanze tossiche, scarti da eliminare se il corpo ci riesce, altrimenti vengono depositate nei grassi dei tessuti e rimanendo latenti bombe a tempo; cosi’ facendo la cellula si suddivide e “disintegra” anche i mitocondri (ve ne sono in ogni cellula, alcune decine, centinaia, migliaia  a seconda del tipo di cellula), i quali si trasformano in altre Proteine virali a DNA (cioe’ in virus), tossiche e pericolose per il resto delle cellule del tessuto connettivo, investiti dall’ondata di tossine e generando quindi malfunzioni organiche e sistemiche.
Il sistema immunitario a quel punto è occupato a fagocitare gli scarti metabolici (tossine, metaboliti, metalli pesanti, ecc.) creati dal nostro stile di vita e quindi non è in grado di riconoscere questi agenti patogeni virali dei Vaccini, che per questo trovano lo spazio per essere moltiplicati a dismisura senza alcun intoppo, da parte delle cellule.
La Vis Medicratix Naturae, cioè la “forza risanatrice” che ogni essere vivente possiede, è totalmente esaurita dallo sforzo del corpo di espellere tali pericolosi rifiuti.

IMPORTANTE: Nelle cellule infettate da virus vaccinali, si risvegliano i virus endogeni !!
I ricercatori hanno osservato che quando il metabolismo della cellula e’ alterato da un virus vaccinale, essa lavora al fine di autoriprodurre il virus, pero’ in essa decade la funzionalità di alcune reazioni biochimiche di contenimento e di funzione cellulare: sintesi e specializzazione delleproteine, specializzazione degli enzimi e duplicazione del DNA.
L’intossicazione da virus vaccinale e’ in grado di riattivare genomi di precedenti virus, es. quelli iniettati con i vaccini, ai genitori, nonni, avi del vaccinato,  e trasmessi alla prole ed alle successive generazioni, attraverso le mutazioni genetiche indotte, che erano divenuti parte del genoma (DNA) delle cellule dei genitori, nonni, avi.

Anche alcuni eminenti studiosi NON parlano di virus “vivi”, ma di Proteine virali a DNA (dizione esatta) vedi ad es.:
PARLANDO del  VACCINO UNIVERSALE NASALE:
«Non ho letto ancora il lavoro scientifico» commenta il professor Massimo Galli, ordinario di infettivologia dell’università di Milano, «ma la pubblicazione su una rivista come PLos ONE fa pensare che si tratti di una ricerca condotta con metodi affidabili». «Tuttavia, da quanto si apprende siamo ancora a uno stadio molto lontano da una verifica della sua efficacia e della sua sicurezza nell’uomo, quindi non è il caso di pensare che sia una possibile arma contro questa “nuova influenza”». «Dal punto di vista tecnico l aspetto che mi lascia perplesso, non avendo però, sottolineo ancora, letto ancora l’articolo originale, è quale sia l’antigene utilizzato. In altre parole, per ottenere davvero un effetto universale sarebbe necessario bloccare una proteina virale comune a tutti i ceppi e cruciale per la penetrazione nelle cellule, e mi sembra una faccenda non facilissima».
Tratto da: Ansa del 30/04/2009

Ecco perché il biologo P. Medawar definisce “virus” (vedi sopra) come un “cattivo messaggio (informazione tossica) avvolto da una proteina”. Questa “cattiva informazione rivestita da proteina” in un organismo debilitato, il cui Terreno biologico è gia’ impregnato di tossine, inquinato magari da anni di alimentazione spazzatura, è normale aspettarsi dei danni.
I bambini non allattati sono anch’essi molto piu’ a rischio per tutti i Vaccini, di quelli allattati dalla loro mamma.
Quindi per riassumere, i virus NON sono (micro organismi) cioe’ “esseri” superintelligenti e subdoli pronti ad uccidere milioni di persone e/o animali, ma delle sostanze aggregate in molecole complesse utili (quelli autoctoni) altre volte tossiche, racchiuse in una capside di materiale proteico.

E così sono impostate anche le ricerche del bretone C. Louis Kervran (F) che mostrano che il corpo umano non segue la legge di Ohm, e le sue teorie e prove sulle trasmutazioni a debole energia, che sono un terremoto per la geologia, la fisica, la biologia e la chimica, sono cadute nell’indifferenza e nel dimenticatoio.
Ed anche il suo compatriota Gaston Naessens, inventore del “somatoscopio”, che ingrandisce fino a 30.000 volte, non ha miglior diffusione delle sue teorie sconvolgenti sulle ultramicroscopiche subcellulari forme viventi da lui identificate, chiamate “somatidi”, filmate in tutto il loro ciclo di vita pleomorfica, cioè proteiforme e camaleontica, che prevede, secondo le sue osservazioni, ben sedici stadi, che si completano però solo se c’è un abbassamento della difesa immunitaria.
Analoghe scoperte aveva effettuate un altro loro compatriota rivale di Pasteur al quale in punto di morte egli diede ragione, cioè Antoine Béchamp, che scoprì minuscoli sottili fermenti che chiamò “microenzimi”, e Gunther Enderlein con i suoi “endobionti”, tutte forme di vita caratterizzate da proporzioni infinitesimali e mutevolezza genetica.

Precisazioni:
Quando un virus, che e’ una proteina tossica a DNA, entra in una cellula ospite, il Terreno cellulare lo riproduce, in modo che continui circolare nell’organismo.  Una chiave di questo processo è l’enzima polimerasi: esso copia il materiale genetico (DNA) del virus e guida il macchinario cellulare ospite verso la sintesi di proteine virali.

Per svolgere il suo compito la polimerasi sottrae una piccola “etichetta” – o cappuccio – alle molecole di RNA dell’ospite, attaccandola alle proprie.  Il cappuccio è un breve tratto di RNA che deve essere presente all’inizio di tutte le molecole di RNA messaggero (mRNA) per dirigere il macchinario di sintesi proteica al punto iniziale.

La polimerasi virale si lega alla cellula ospite tramite il suo cappuccio, lo taglia via e lo aggiunge all’inizio del proprio mRNA, secondo un processo noto come “cap snatching”. Finora però non si era riusciti a chiarire esattamente in che modo la polimerasi riesca a portare a termine questo processo e quali delle tre subunità dell’enzima siano coinvolte.

I ricercatori dello European Molecular Biology Laboratory (EMBL) e della Unit of Virus Host-Cell Interaction (UVHCI) frutto della collaborazione tra l’EMBL, l’Università Joseph Fourier (UJF) e del Centre National pour la Recherche Scientifique (CNRS) di Grenoble, in Francia, Rob Ruigrok e colleghi dell’UVHCI, hanno ora scoperto che la parte della subunità chiamata PA è responsabile del taglio del cappuccio dell’mRNA dell’ospite.

Questa ricerche sono la dimostrazione che NON e’ il virus a riprodursi, bensi’ il Terreno, la Matrice (cioe’ le cellule) che riproduce il virus (proteina a DNA).

Ecco dimostrata la FALSITA‘ dei fabbricanti di Vaccini + Ministeri della “salute” e vari Istituti sup. della “sanita” (per il controllo delle nostre affermazioni basta che andiate a visitare i loro siti nei quali fanno queste FALSE affermazioni:
Esempio – affermazioni del Ministero della “sanita” italiano – sito dell’ISS: “Ciò è dovuto sia alla scarsa conoscenza dei meccanismi della risposta immunitaria specifica e dei siti antigenici virali in essa implicati che al potenziale rischio che, similmente all’infezione naturale, vaccini tradizionali a virus interi (vivi o inattivati), possano scatenare reazioni di tipo autoimmune”  ….. i quali continuano a parlare di virus vivi , attenuati o morti, pur confermando che “detti vaccini possono scatenare reazioni autoimmuni” !
Essi, quando affermano e parlano di virus vivo o morti, sono solo dei FALSARI della Verita’….per generare la paura nelle popolazioni del mondo attraverso il Terrorismo Mediatico.

L’insabbiamento sistematico degli importantissimi esperimenti assolutivi su batteri e virus – Ci vuole ben altro per ammalarsi.
Come mai quelli del CDC hanno sempre segretato le centinaia di esperimenti del secolo scorso, dove biologi e medici di chiara fama, tipoGoldberger, Von Pettenkofer e Metchnikoff, e molti altri ancora, ingerirono batteri e virus di fronte a studenti e testimoni giurati, di fronte a colleghi medici allibiti ed increduli, dimostrando che non sono i microrganismi a farci ammalare, ma noi stessi a generarli ?

Quindi la definizione,  della medicina ufficiale, che i virus sono i propagatori delle malattie e’ dunque FALSA, come tutta la teoria dei germi(eccetto i parassiti) che producono le malattie e’ FALSA, eppure tutta la medicina ufficiale e’ basata su questa falsa ipotesi medica, falsita’ che ha generato tanto male all’Umanita’ impedendole di capire e segreti della nascita della malattia e quindi le Leggi della Perfetta Salute.

Commento NdR:
I vaccini producono  sempre la moria della flora batterica autoctona e l’alterazione del sistema enzimatico !
vedi anche Danni dei Vaccini
Altro fatto: Cosa succede nell’intestino ai batteri uccisi dagli antibiotici ingeriti ? cosa divengono i cadaveri dei batteri uccisi ?
Semplice: divengono Virus (cioe’ proteine di lipidi, complesse e tossiche, contenenti parte del DNA del batterio stesso ucciso dagli antibiotici) – vedi: Somatidi
Ricordiamo anche che quando in un malato si trovano determinati “virus”, queste proteine tossiche, non sono la causa del male, bensi’ il risultato, la conseguenza, della malattia che ha al contrario, le sue Cause e concause nella tipologia-struttura bioelettronica del Terrenofavorevole alla proliferazione cioe’ alla duplicazione di quelle proteine tossiche a DNA, dette “virus”.

IMPORTANTE
: Diviene quindi INDISPENSABILE (per TUTTE le malattie), la loro assunzione periodica, senza dimenticare le altre tecniche naturali collaterali (alimentazione appropriata ed altri integratori tipo micro diete), riordinare enzimiflora batterica con appositi preparati (capsule) multi batterici a base di ceppi di fermenti vivi, cioe’ micro organismi simbiotico residenti (autoctoni) non preparati su basi derivate dal latte:
Per l’elenco dei principali batteri utili per l’intestino, vedi: Batteri autoctoni

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.

Questo qui sotto trovate il “disegno” del cosiddetto Virus HIV = Falso – la Realta’ e’ che hanno solo “fotografato” (disegnato) una proteina tossica alla  quale hanno volutamente dato il nome di virus HIV, in realta’ il cosiddetto virus NON e’ mai stato fotografato, ne’ sequenziato, in quanto un virus e’ un frammento (geni) della scala a doppia spirale del DNA e quindi un virus NON puo’ essere fotografato, ne’ isolato dal suo contenitore ! e cio’  vale per TUTTI i virus !
La “esse” al centro del *disegno* rappresenterebbe il disegno della porzione di DNA (virus) – Di fianco altre foto (fasulle) del cosiddetto virus HIV.
NON e’ possibile fotografare un virus, trattandosi di materiale genetico DNA avvolto da un capside proteico ! quello che si “fotografa” semmai e’ solo il capside.., il contenitore !
In un recente video pubblicato su: republbica.it http://tv.repubblica.it/copertina/hiv-ecco-come-ci-attacca/31074?video
fanno vedere che il cosiddetto virus HIV entrerebbe in una cellula sana….

Commento di qualcuno che studia Biologia:
Nessuna proteina può essere semplicemente iniettata in un virus, viste le ridotte dimensioni dei virus.
2. Quella cellula colorata in verde, al 99.99% è una cellula infettata col virus, che funziona diciamo da campo coltivabile. Il virus è un parassita intracellulare obbligato, quindi se vuoi attenerne una quantità devi per forza inocularlo in una cellula e farlo riprodurre lì dentro……..
…….Ci sono 2 questioni che
non mi convincono molto:

– DIMENSIONI: lo HIV ha un diametro di 100 nm (0.1 micron), mentre la cellula che va ad infettare, che dovrebbe essere un linfocita TCD4+, ha un diametro che va da 7 a 15 micron. Quindi da 70 a 150 volte maggiore.
Il video, pur non avendo una risoluzione elevata, non ci mostra assolutamente una differenza di diametro così marcata.
Servirebbe sapere con certezza, magari potendo leggere il report dell’esperimento, quale cellula è stata utilizzata per essere infettata dal virus.

– TRASMISSIONE: HIV che io sappia non salta da una cellula ad un’altra. Il processo che mi sarei aspettato di vedere era una lisi della cellula-ospite, diffusione di particelle virali nel terreno di coltura, e solo dopo una presa di contatto con la cellula-bersaglio, e la successiva introduzione all’interno.
Qui avviene una cosa molto diversa: la cellula-ospite sembra “contattare” quella bersaglio, la lega alla membrana e poi ne trasmette il virus. Una cosa del genere io non l’ho mai studiata.
Magari sono io ad essere un asino, ma questo punto qui se dipendesse da me lo vorrei spiegato per bene da chi ha condotto il lavoro.
La mia posizione riguardo il video è perlomeno di scetticismo, in attesa di conoscere ulteriori dettagli (che spero vengano forniti, come la prassi prevede).
Tratto dal Forum di: luogocomune.net

NdR: Parole assai chiare per dire che sembra dire che e’ un video FALSO….. almeno per ora….

I “virus” (frammento di DNA = geni) sono elementi genetici extracellulari (quando eterologhi, come nel caso dei Vaccini, sono quindi Tossine) e in questa forma la particella proteico-virale è detta virione. Da un punto di vista metabolico sono inerti perché non esplicano funzioni respiratorie e biosintetiche, ma neppure autoriproduttive, perche’ e’ la cellula che li riproduce.
Sono quindi parassiti intracellulari.
Infatti il virus è privo di struttura cellulare, non necessita di nutrimento e non può metabolizzarlo, non cresce e non può replicarsi senza l’ausilio del suo ospitante, cioè le cellule del Terreno vivente, infatti al 99% esso viene prodotto e/o mutato dal terreno stesso del sistema vivente; se si immette un virus in una provetta, esso non farà niente in quanto non può fare copie di se stesso, ma è la proteina che viene prodotta o modificata dalla cellula stessa, a meno che la proteina non venga introdotta appositamente o per sbaglio; infatti per poter dire che in una cellula vi è un virus, i “virologi” spiano le proteine emesse da una cellula; la presenza di una “proteina insolita” può essere l’indizio di un cambiamento nel programma genetico di quella cellula.
Uno studioso Italiano, il dott. Elio Rossi (patologo clinico) afferma in sintesi: “I virus sono stati definiti quali piccoli insiemi di proteine che circondano un tratto di acido nucleico, privi delle componenti chimiche necessarie per replicarsi.
Noi umani consideriamo la cellula come l’unità morfologica e funzionale del nostro organismo; i virus, se potessero parlare, direbbero che essa è il mezzo di cui si servono per riprodursi: niente cellula, niente replicazione. Da ciò si deduce che nel processo filogenetico i virus sono comparsi dopo la cellula, quali blocchetti di acido nucleico in qualche modo “dispersi” e successivamente “organizzati”.
Ma non essendo capaci di replicarsi da soli, i virus devono entrare nella cellula, non hanno altra possibilità di sopravvivenza”.

Non deve sfuggire un fatto molto importante: sono stati accomunate col termine “virus” configurazioni dotate di attività biologiche completamente diverse fra loro: la maggior parte dei virus ci sono indifferenti, stanno lì per conto loro e basta; (commento: sono inutili ? NO sicuramente essi svolgono delle funzioni vitali ma ignorate o misconosciute specie dalla medicina  ufficiale) ….alcuni sono per noi indispensabili, perché fanno parte del nostro genoma e guai a stuzzicarli; soltanto pochissimi arrecano danni, (commento: perché vengono mutati o sono inseriti con vaccini, farmaci, ecc.)
Ne deriva che le cosiddette “eradicazioni” esprimono soltanto concetti vaghi ed approssimativi, almeno fino a quando non verrà precisato come si ottiene la selettività dell’intervento, che dovrebbe avere il requisito imprescindibile di non coinvolgere il DNA del paziente.
Certi  virus patogeni (auto mutati od introdotti dall’esterno con vaccini e/o altro) agiscono in modi diversi, essi aderiscono direttamente al cuore della cellula, assemblando proteine che varcano la membrana nucleare ed interferiscono con i meccanismi di trascrizione, alterando il funzionamento di un insieme di proteine (che comprendono gli enzimi RNA polimerasi DNA-dipendenti), che va sotto il nome di “complesso di trascrizione”.
Tale complesso è oggi visto come un calcolatore, che elabora i segnali che provengono sia dall’esterno che dall’interno della cellula. Si tratta di input rappresentati da sostanze di varia natura, che sono esaminati e confrontati l’un l’altro. Se il risultato di tale processo è di un certo tipo, viene attivato un gene che specifica per una determinato enzima, che presiede alla trascrizione.
Essi, quelli autoctoni, biovitali, sono porzioni di DNA riparatore, che deve agire quando il terreno e’ alterato, per riparare, riordinare tessuti e terreno.
Vi sono virus riparatori e virus  tossine (endo prodotte e/o introdotte), essi interferiscono sempre e comunque con i processi vitali.
I virus, anche quelli apparentemente alle forme più semplici, sono in realtà macchine estremamente complesse, che vengono prodotte e/oduplicate dal Terreno della cellula stessa, quando questa matrice e’ alterata e che in genere, salvo le tossine virali, servono alla riparazione del tessuto malato e quindi alla vita in senso lato. Essi (quelli biovitali) sono i ns angeli custodi.

Commento NdR: quindi interferire con il sacro lavoro dei virus simbiotici, significa distruggere la Vita.
Questa è la semplice realtà che alla popolazione attraverso TV e giornali, non viene detta.
Stesso discorso per i cosiddetti “retrovirus”, portatori d’informazioni pure loro, ma che “dovrebbero” trovarsi contenuti nello RNA.
Vi sono virologi che affermano che la teoria dei retrovirus è stata completamente inventata e non corrisponde alla realta’ ed altri che affermano che NON sono pericolosi !
L’esempio piu’ importante e’ il prof. Duesberg che è docente di biologia molecolare e cellulare, alla blasonata Berkeley University of California. – Egli è il primo scienziato al mondo ad aver isolato un gene del cancro –
Peter Duesberg era in corsa per il Nobel, prima della sua dissidenza sull’aids – Peter Duesberg è un pioniere, nonché una riconosciuta autorità scientifica nella ricerca dei retrovirus, al punto di averli recentemente assolti da ogni pericolosità.

L’informazione patogena di virus (cioe’ tossine), di certi microbi e funghi con le micotossine da essi prodotte,  è concepita cioe’ vi e’ una mutazione, nella stragrande maggioranza dei casi, da e nei liquidi del corpo (cellule e tessuti); ma essi sono prodotti/trasformati, specializzati, anche dall’ambiente, il terreno esterno (che è esso stesso un organismo Vivente).
Comunque i virus detti patogeni (tossine) prodotti dall’ambiente (non quelli endogeni,) non si “trasmettono” facilmente all’uomo, anzi di norma essi non facilmente possono trasmigrare perché non sono esseri viventi, ma possono essere introdotti solo dai prodotti alimentari (cibi) o dai liquidi (acque) negli organismi animali ed umani ma anche e sopra tutto per mezzo delle Vaccinazioni, trasfusioni di sangue e/o  trapianti di organi.
Per i microbi, essendo organismi viventi dotati anche di mobilità e di trasformismo, vi può essere in casi rari una “trasmigrazione” in altri corpi; ma siccome i microbi dell’ambiente sono parassiti simbiotici dell’ambiente e non dei corpi umani, occorre che questi ultimi (il loro Terreno) siano fortemente disequilibrati, alterati e quindi malati, che abbiano forti scompensi Termici e cioè siano intossicati, perché quei microbi possano sopravvivere nel nuovo ambiente e co-generare malattie, in quanto un buon sistema immunitario e’ in grado di isolarli ed eliminarli facilmente.

La trasduzione virale
La trasduzione consiste nel trasferimento del DNA virale da una cellula ad un’altra.
Possiamo distinguere due trasduzioni: una trasduzione generalizzatacon la quale si trasferisce una informazione qualsiasi dal cromosoma batterico alla cellula, e una trasduzione specializzata, con la quale dal cromosoma sono trasferiti solo alcuni parti specifiche dell’informazione.
Cio’ avviene per mezzo delle funzioni nascoste del DNA che si comporta come una antenna ricetrasmittente che rilascia le informazioni quando il Terreno gli e’ favorevole ovvero quando il terreno divede “capace” di rivelare le informazioni contenute nel virus.
La trasduzione generalizzata si verifica quando, il capside di un fago sintetizzato incorpora, un segmento del cromosoma batterico al posto di una parte del proprio DNA che dovrebbe avere; cio’ avviene sempre per mezzo della funzione nascosta del DNA quale antenna trasmittente e ricevente.
I virus così informatizzati non hanno un patrimonio genetico completo e non possono svolgere un ciclo disturbante, ma i geni batterici, che sono contenuti nel capside, si possono reinformatizzare con quelli del cromosoma della successiva cellula ospite.
La trasduzione specializzata si ha solamente tra i fagi temperati. Nel momento in cui il profago si stacca dalla cellula ospite per iniziare un ciclo infettivo, può integrare informazioni di qualche gene batterico vicino al punto in cui si era inserito.
Questi informazioni captate selettivamente saranno trasferite facilmente nelle cellule con disordini nel citoplasma e quindi con Terreno (il liquido detto citoplasma), e saranno duplicati ed informatizzati dalla cellula stessa sempre in ogni ciclo litico.
Nel caso in cui il virus si trasformi nuovamente in profago, in un processo chiamato ciclo lisogeno, potranno ricevere e quindi fornire  nuove caratteristiche informatiche alla cellula che li ospita.

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Cosa e’ un Virus ? secondo la medicina ufficiale
Nel 1940 la prima foto: veniva fotografato il TMV al microscopio elettronico, e nel 1952 Harshey e Chase dimostrarono, con l’uso di un batteriofago, che il codice genetico risiede nel DNA e non nelle proteine.

Oggi le conoscenze sono moltissime, la struttura dei virus, la loro biologia molecolare e la loro biochimica sono conosciuti molto bene, ma è ovvio che queste prime scoperte furono fondamentali, come è anche ovvio che le conoscenze di oggi sono ancora limitate e migliorabili.
La storia della virologia è costellata di grandi scoperte (alcune da premio Nobel) e da grandi abbagli (come quando si credeva che il kuru, malattia prionica, fosse data da un virus). Ma questo credo sia comune un po’ a tutta la biologia.

Struttura
Esistono virus di tutti i tipi: piccoli o molto grandi, allungati, a forma di mattone o proiettile, rotondi, icosaedrici…
Le dimensioni variano da 18 a 700 nm di diametro (anche se esistono i filovirus, con particella allungata, la cui lunghezza può arrivare ad 1 μm) e contengono un solo tipo di acido nucleico: esistono infatti virus a DNA e virus a RNA.

Il capside (disegni)

 

Il genoma dei virus è di norma costituito da una catena di acido nucleico, che può essere DNA o RNA, a seconda del tipo di virus, ed è normalmente contenuto in una struttura proteica chiamata capside. Il capside proteico può avere diverse forme: elicoidale, icosaedrico, complesso (come nei fagi T pari o il capside a mattone del Poxvirus).
Quando il virus è nudo, il capside è l’unico rivestimento della particella. In questo caso presenta le proteine necessarie per il riconoscimento recettoriale indispensabile per l’infezione (spikes o spicole).

Molti virus hanno invece un secondo rivestimento, proveniente dalla membrana cellulare della cellula ospite, e formato da fosfolipidi. Questo secondo rivestimento è chiamato envelope, su cui sono evidenti le spikes necessarie per l’infezione, che non fanno parte del capside ma che sono vere e proprie proteine di membrana, spesso glicoproteine.
Esistono poi altri tipi di proteine necessarie all’infezione, si va dalle proteine importanti per la fusione delle membrane a quelle emoagglutinanti, l’importante è capire che comunque tutte sono indispensabili al virus: in una struttura piccola ed essenziale come quella virale non c’è spazio per strutture inefficienti. Nei virus con envelope, il capside e il genoma virale sono spesso chiamati con l’unico nome di nucleocapside, mentre il capside è spesso chiamato core.
Esistono poi, nei virus con envelope, delle proteine con funzione strutturale, situate proprio al di sotto dello strato fosfolipidico, chiamate proteine di matrice o proteine M.
(NdR: Un virus NON si puo’ fotografare, ma si fotografa SOLO il capside che lo avvolge !)

Infine, alcuni virus portano con se degli enzimi: lo HIV ha al suo interno la trascrittasi inversa e l’integrasi, ma nei virus possono trovarcisi anche polimerasi, o complessi importanti per la maturazione dell’RNA. Nessuno di loro però ha ribosomi, o meccanismi metabolici per produrre ATP, quindi nessuno di loro è autosufficiente, sono quindi parassiti obbligati.
Tratto da: molecularlab.it

Conclusione:
Cominciamo a riassumere le cose fondamentali sui virus dicendo e ripetendo che essi (proteine complesse a DNA) sono materiale di scarto, NON vivente, al quale non si possono attribuire azioni di pensiero, intenzione, intelligenza, movimento e/o riproduzione.
I virus autologhi, sono sostanze derivanti dalla “morte=apoptosi cellulare” dei mitocondri i quali si disgregano in genere del tutto, generando alle volte, non sempre, delle proteine complesse a DNA, (perche’ il metabolismo=smembramento, non funziona bene) essi questi ultimi detti virus, contengono quindi un frammento del DNA mitocondriale o nucleico che pero’ essendo autologo, in genere non disturba e se questi virus, proteine complesse a DNA, se non eliminate attraverso gli organi emuntori, queste proteine complesse di grassi si immagazzinano nei lipidi=grasso; in certi casi possono disturbare nel tempo il soggetto, ma non piu’ di tanto per il soggetto SANO.
Aggiungiamo che il 99% di malattie cosiddette virali, anche le influenze stagionali e non, derivano da intasamento interno causato da indiscrezioni e improprieta’ alimentari e comportamentali, da intossicazioni, infiammazioni latenti, cioe’ nascoste, e quindi indebolimenti, cioe’ da pessima gestione del proprio ricambio metabolico-cellulare. A quel punto, oltre all’indebolimento precedente, arriva l’intasamento dei frammenti virali interni, che va ad aggiungersi ai problemi segnalati.
Quindi, dato che le influenze sono “malattie” BENEFICHE, perche’ permettono a certi soggetti di eliminare infiammazioni e catarri accumulati (Muco), e’ bene che non siano ostacolate, per cui ben vengano queste influenze stagionali per quei soggetti che si ammalano ai cambi di stagione.
Quelli che non si ammalano o e’ perche’ sono super SANI, oppure sono troppo intasati per far si che l’organismo abbia una qualsiasi reazioni di purificazione tipo febbre, ma questi ultimi hanno sempre del catarro, sintomo dell’intasamento e della costipazione intestinale e quindi hanno il processo metabolico sballato, funzionante in modo alternato, ma cio’ non riguarda le persone avvedute e generalmente sane, che si cibano e si comportano in linea con la propria vera natura.

Chi si ammala essenzialmente lo e’ ma di costipazione, intasamento, con le sue innumerevoli conseguenze, e sono coloro che soprattutto mangiano carni e proteine animali, molti cibi cotti, chi consuma sigarette, alcolici, caffè, dolci, ecc, chi non si muove, chi si spaventa, chi non prende il sole, chi non si lava con acqua, chi non ama ed aiuta il suo prossimo, ed infine chi non fa sesso regolarmente con il proprio compagno, chi non e’ sottoposto a stress continuo, chi ha Conflitti Spirituali, ecc,
In tutti questi ultimi casi, l’unico danno dei virus interni (autologhi) è l’intasamento e la poltiglia virale che può arrecare altri impedimenti e rallentamenti (malfunzioni) interni agli organi e sistemi e l’intasamento e’ soprattutto linfatico e sanguigno oltre che tissutale, ed e’ in questo modo che nascono i vari sintomi che erroneamente vengono chiamati “malattie”, con i piu’ disparati nomi….pur essendo la malattia una SOLA !

Normalmente, per le persone super sane, nei casi di introduzione di “virus” per mezzo dell’alimentazione, le bevande, l’ingestione dovrebbe rimanere poco disturbante, senza troppi problemi, viste le ottime barriere immunitarie del nostro apparato digerente.
Ma per chi non è attrezzato al meglio, ed ha gia’ abusato del suo sistema immunitario in modo continuo, con i vaccini ricevuti da piccoli + lemutazioni genetiche ricevute dai genitori a loro volta vaccinati, e successivamente con processi di leucocitosi e di surriscaldamento intestinale continuato, per alimentazione inadatta, le difese immunitarie diventano un colabrodo e questi soggetti si ammalano piu’ facilmente degli altri, perche’ il loro Terreno e’ ormai depauperato.

Queste proteine complesse a DNA, i vaccini, lo ricordiamo, sono virus preparati in laboratorio con tecniche anche di ingegneria genetica e sono delle bombe a tempo da guerra batteriologica, perche’, quando entrano con l’iniezione vaccinale, BYPASSANO le normali barriere immunitarie e NON,  perche’ sono veicolati per iniezione intramuscolare e quindi anche sanguigna e linfatica.

Queste proteine tossiche (virus eterologhi – vedi: (E) – dei vaccini) entrano nella circolazione sanguigna e linfatica in breve tempo, arrivando anche alle cellule di qualsiasi tipo; queste cellule, cercando di riconoscere questi virus proteici, li  decodificano ed immettono, in certi casi (per malfunzione), nel DNA mitocondriale la frazione del DNA eterologo, modificando il DNA originale dei mitocondri ed ecco apparire le mutazioni genetiche (piu’ o meno gravi) che non sempre vengono somatizzate dal soggetto ricevente la mutazione, il piu’ delle volte queste mutazioni, si trasmettono alla prole, la quale se rivaccinata le slatentizza, cioe’  le somatizza; inoltre questi virus da laboratorio, alterano immediatamente nelle cellule, lo ripetiamo ancora una volta, il loro potere e funzione di preparazione di proteine e  di specializzazione di esse, perche’ queste proteine specializzate servono alle altre cellule di tessuti di organi, del corpo per il loro buon funzionamento; queste alterazioni determinano prima intossicazioni e immediatamente infiammazioni, piu’ meno intense nei tessuti e quindi negli organi di appartenenza, con l’immediata malfunzionedegli organi colpiti, e per caduta alterano anche i sistemi od apparati  nei quali quegli organi sono immessi e sono a loro funzionali, generando malfunzione sistemica, ecc., ed ecco che appaiono i primi sintomi delle malattie da vaccino….nascoste e subdole…! e che i medici allopati che sono all’oscuro di questi meccanismi (perche’ gli hanno insegnato delle ideologie FALSE sui vaccini),  quindi non le sanno riconoscere…per questo non le possono segnalare ai vari Ministeri ed ENTI della -insanita’..i quali ne sono al corrente…… nei paesi ove essi operano.
Ecco perche’ i VACCINI fanno malissimo e NON vanno propinati alla popolazione.

Queste cose, Big Pharma, la cricca che li controlla, le circonda, e che ne e’ connivente e/o ha dei conflitti di interesse, (OMS, FDA, CDC(tutti enti finanziati da Big Pharma e dai suoi controllori), EMEA, AIFA Ministeri della sanita’, Ordine dei medici, e medici allopati vaccinatori, le sanno molto bene e le utilizzano per i loro sporchi scopi: generare, mantenere ed ampliare il mercato dei malati

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Perché non si indaga sul fatto che la pandemia dell’influenza suina, A, H1N1, possa essere un’arma biologica studiata a tavolino ?
By Bill Sardi – 9 novembre 2009 – Tratto da: lewrockwell.com
Commento NdR: quindi trattasi di vera e propria arma da Guerra Biologica….

Per quanto possa sembrare strano, in un’era di alte preoccupazioni riguardo al terrorismo biologico, sembra esserci poca o nessuna discussione sul fatto che il virus influenzale pandemico triplamente ri-assortito H1N1 sia un’arma biologica costruita in laboratorio.  Certamente ciò non è tecnologicamente impossibile.
Adesso è assolutamente possibile per gli scienziati ri-creare artificialmente un agente infettivo partendo da zero.
Ricercatori hanno dimostrato che un virus della poliomielite può essere ridotto ad un composto chimico: C332,652H492,388N98,245O131,196-P7501S2340, ed assemblato seguendo quanto è scritto nel “suo” codice genetico (i virus non sono organismi vivi. (NdR: vedi quanto abbiamo gia’ scritto qui sopra, sono proteine complesse a DNA e nel caso dei vaccini son estranee agli organismi umani ed animali – quelli che si vaccinano)
Quando un virus della poliomielite, creato artificialmente, è stato introdotto nel midollo spinale dei topi esso ha causato la stessa paralisi osservato nei casi di poliomielite.
[Reference: Cello J, Paul AV, Wimmer E, Chemical Synthesis of Poliovirus cDNA: Generation of Infectious Virus in the Absence of Natural Template Science 297, 1016 (2002).] – vedi: Science 2000 – Cello
La sintesi dei virus influenzali è diventata qualcosa di più di una semplice possibilità nel 199 quando dei ricercatori hanno dimostrato che era possibile superare ciò che precedentemente era l’insormontabile problema di unire in sequenza otto segmenti di RNA. Ciò è stato realizzato utilizzando un enzima, la polimerase dell’RNA, in maniera tale da creare essenzialmente un virus dell’influenza clonato.
[Reference: Neumann G, Kawaoka Y, Synthesis of influenza virus: new impetus from an old enzyme, RNA polymerase I. Virus Research. 2002 Jan 30; 82(1-2):153-8.]
Se è stato creato artificialmente è stato realizzato perché si diffondesse, non perché uccidesse. Esso è privo dei marcatori per la patogenicità PB1-F2 (danneggiamento tissutale) presenti nella temuta ma difficilmente trasmissibile influenza aviaria H5N1 che destò preoccupazione nel 2003.
[Reference: Wang TT, Palese P, Unraveling the Mystery of Swine Influenza Virus Cell 137, June 12, 2009.]

Commento NdR: quello che non viene MAI detto nella medicina ufficiale. e’ che anche le cellule comunicano fra di loro, cosi’ come TUTTI gli atomi, molecole, batteri, virus, organi, per mezzo del campo elettromagnetico proprio (CEM) il quale interagisce (trasmette e riceve) con quello Corporeo globale – gestito dall’Inconscio e dal conscio + quello Universale, Cosmo e quindi con l’INFINITO. – vedi: Uomo Psico Elettronico

Contestazione di una laureata (dott.essa D.B.) in biotecnologie medico-farmaceutiche
Ci ha scritto scandalizzata da questo mio studio sui Virus, chiedendosi come io possa permettermi di prendere l’onere di far circolare tale messaggio autolesionista e scellerato; a parte l’invito a calmarsi, ed a moderare i termini, rispondo in modo semplice alle domande poste:
1° Domanda:
Se veramente i virus sono residui anche mitocondriali, perché essi non codificano per genomi mitocondriali, ma bensì per proteine totalmente diverse da quelle codificate normalmente nelle cellule ?
Risposta:
Essendo certi enzimi deputati alla codificazione del genoma mitocondriale, nel processo di disegregazione del mitocondrio, questi enzimi non possono piu’ svolgere normalmente la loro funzione se non in parte, e se essi stessi (quegli enzimi, chiamati anche di “restrizione” – ogni enzima interessato produce la propria frammentazione di DNA) non sono stati preventivamente alterati da processi indotti da tossine, acidosi o stress ossidativo cellulare, che in genere e’ sempre presente prima dell’apoptosi cellulare che attiva a sua volta la disgregazione mitocondriale, da cui deriva la variante o variabilita’ della specializzazione di proteine diverse da quelle che normalmente dovrebbero preparare ed inoltre il DNA del mitocondrio viene ad essere frammentato in porzioni piu’ piccole chiamate proteine complesse a DNA, cioe’ virus.

2° Domanda: Inoltre, perché esistono virus con genoma a Dna, mentre il genoma mitocondriale è a Rna ?
Risposta: Il DNA, cosi’ ci insegnano i tecnici, è l’acido desossiribonucleico, mentre l’RNA è l’acido ribonucleico. Ciò significa che lo zucchero presente nel DNA è il desossiribosio, mentre quello legato all’RNA è il ribosio. Dal punto di vista chimico i due zuccheri differiscono perche’ nel desossiribosio manca un gruppo ossidrilico.

Il DNA è costituito da nucleotidi (base azotata, zucchero, fosfato), in cui le basi azotate sono adenina, guanina, citosina e timina. Nell’RNA al posto della timina c’è l’uracile. Il DNA ha una struttura a doppio filamento, mentre l’RNA è a singolo filamento.
Di RNA ne esistono 3 tipi: RNA messaggero, RNA ribosomiale ed RNA transfer, che sono variamente localizzati nel citoplasma e hanno ciascuno una diversa funzione, connessa comunque con la conversione dell’informazione genetica contenuta nel DNA in proteine.
Durante la disgregazione del mitocondrio tutte queste normali attitudini e funzioni si alterano facilmente, seguendo degli schemi non ancora processati, quindi non noti, per cui e’ difficile spiegare il perche’ di questa variazione da DNA ad RNA.

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SINTESI CONCLUSIVA  – I VIRUS: COSA SONO IN REALTA’
Da questi studi, scientificamente dimostrati, emerge che i virus non sono esseri viventi (cioè microrganismi), perché sono privi di struttura cellulare per la propria  riproduzione, non necessitano di nutrimento e neppure sono in grado di metabolizzarlo, ed infine non riescono a riprodursi da soli: è la cellula che li ospita che li riproduce.
Date queste caratteristiche, i VIRUS NON POSSONO TRASMETTERSI-TRASFERIRSI AUTONOMAMENTE e neppure possono volare nell’aria.
Involontariamente anche la medicina ufficiale (allopatica) conferma la realtà che i virus non sono esseri viventi quando afferma che gli ANTIBIOTICI (da anti-bios, cioè anti-vita) possono essere utilizzati per eliminare i batteri, che sono ovviamente dei microrganismi viventi, ma sono totalmente inefficaci contro i virus, che non sono esseri viventi
I dottori Lanka e Hamer hanno basato la loro attività scientifica su questa realtà, facendo scoperte rivoluzionarie sulla cura delle malattie, con il risultato di trovarsi emarginati dalla comunità medica imperante.
In realtà i virus NON SONO ALTRO che PROTEINE complesse a DNA, cioè  una capsula di proteine (lipidi) contenente “informazioni”, e quelli eterologhi (estranei), si inseriscono facilmente nel DNA  mitocondriale delle cellule: in un corpo in apparente buona salute, specie con le vaccinazioni.
Essi vengono regolarmente prodotti  e specializzati dalle cellule stesse e servono a trasportare “informazioni” da una cellula all’altra per conto del DNA, un po’ come un postino che recapita la corrispondenza; ma. possono essere anche scarti proteici autologhi derivanti dall’apoptosi cellulare e dal disgregamento dei relativi mitocondri) questi ultimi sono pero’ ed in genere, sono naturalmente espulsi nei piu’ sani dalle varie vie emuntorie, oppure negli organismi meno sani, vengono immagazzinati nei grassi dei tessuti, nei quali uno stato febbrile puo’ riportare l’informazione ormai tossica e re-intossicare e quindi infiammare ‘organismo.

Virus benefici e virus tossici
All’interno delle cellule possiamo troviamo DUE TIPI di VIRUS:

–       Il tipo “AUTOLOGO” è quello prodotto dalla medesima cellula che lo ospita. Fa quindi parte delle sostanze definite “SELF”.
Può essere anche tossico (derivante dalla morte cellulare e quindi dallo smembramento dei mitocondri): in questo caso il terreno cellulare lo riconosce come tossico e lo espelle o lo immagazzina.
Può non essere tossico: e in questo caso è una sostanza indispensabile alla riparazione dei tessuti alterati e come postino per il DNA cellulare per tutte le cellule dell’organismo.

–       Il tipo “ETEROLOGO” (es. quelli contenuti nei vaccini) invece lo si puo’ trovare nel corpo ma è di provenienza esterna. Fa quindi parte delle sostanze definite “NON-SELF” ed è sempre un insieme di proteine tossiche, con tutte le conseguenze del caso.

Se il terreno cellulare è indebolito o alterato per un qualche motivo, il virus tossico non viene riconosciuto come tale e viene invece decodificato, replicato e ridistribuito alle altre cellule. Queste ultime, se anch’esse deboli (malate), riproducono lo stesso meccanismo, creando quindi una reazione a catena che fa scattare anche l’infezione tissutale e con il tempo  quella organica e quindi sistemica.

Virologia: definizioni senza senso
Parlare quindi di “VIRUS VIVO” o “VIRUS MORTO” è un falso biologico. Così come è un falso biologico parlare di “VIRUS BATTERIOFAGI” (cioè che divorano i batteri): infatti una proteina complessa a DNA, come un virus, non essendo un essere vivente non si nutre di alcuna sostanza. Nessuno ha mai potuto osservare ne dimostrare l’esistenza di “virus killer”.
Quando invece si parla di “VIRUS ATTENUATI” (come nel caso di certi vaccini), bisogna sapere che l’attenuazione avviene ricoprendo la proteina tossica (cioè il virus) di formaldeide, che è già una sostanza cancerosa di per sè (formalina), e che può inoltre,  in uno momento di debilitazione (es. stato febbrile) del corpo, aprirsi e liberare il suo carico di morte.

I “virus”: come possono essere studiati
Per poter dire che in una cellula vi è un virus, i virologi spiano le proteine emesse dalla cellula stessa: la presenza di una proteina insolita può essere l’indizio (ma non conclusione) di un cambiamento nel programma genetico di quella cellula.
Quindi quando si legge che un tale tecnico di laboratorio ha TROVATO ed ISOLATO un VIRUS, anche questo è un falso biologico: in realtà significa solamente che sono state rilevate tracce strumentali di proteine, che alla fine di un labirinto di “se” e di “forse”, non sono interpretabili alla luce delle conoscenze ufficiali, se non come un “virus”…..
Allo stesso modo, NON e’ possibile FOTOGRAFARE un VIRUS: quello che si fotografa semmai è solo il suo contenitore esterno (capside proteico)

I “virus”: come possono entrare nel nostro corpo
Non essendo dotati di vita propria, i virus non sono neppure facilmente trasmissibili.
La possibilità del nostro corpo di ospitare virus “eterologi”, che sono “patogeni” (cioè producono malattia), si limita all’assunzione di CIBI o BEVANDE CONTAMINATI, da TRASFUSIONI di SANGUE, da TRAPIANTI di ORGANI ma e soprattutto per mezzo delle VACCINAZIONI.

Come si comportano i virus tossici all’interno del nostro corpo
Negli individui in PERFETTA SALUTE, i virus “eterologi” (inclusi quelli dei vaccini), vengono immediatamente riconosciuti come proteine tossiche, e quindi fagocitati oppure isolati ed espulsi dalle varie vie emuntorie (nei piu’ sani) ed immediatamente veicolati nei depositi di grassi (nei meno sani), e ciò SENZA SCATENARE la PRODUZIONE di ANTICORPI, e cio’ avviene circa nel 25-30% dei soggetti vaccinati
Ma anche gli individui perfettamente sani devono temere la presenza di questi virus eterologi tossici (presenti in determinati alimenti o bevande, ma e soprattutto nei Vaccini): infatti questi ultimi possono RIMANERE LATENTI nei grassi fisiologici per anni e rilasciare il loro carico virulento nel tempo, al  verificarsi di uno stato di debolezza anche occasionale, scatenando le più disparate malattie.

Negli individui che si trovano in un qualche STATO di DEBOLEZZA al momento del contatto con il virus (nel 75% c.a. dei soggetti), ha luogo la reazione immunitaria e quindi gli ANTICORPI si MANIFESTANO; a questo punto le cellule debilitate SI DIFENDONO in MODO DISEQUILIBRATO e cominciano a ridurre le loro normali attività (che erano regolari prima del vaccino) ed a produrre (poche sostanze benefiche oppure ed invece produrre sostanze tossiche, quindi anche altre proteine virali, aumentando il carico tossico da espellere e stressando di conseguenza anche e non solo il sistema immunitario. Il corpo espelle quello che riesce; il resto viene invece depositato nei grassi dei tessuti, come latenti bombe a tempo.
In questo modo il sistema immunitario è così occupato da questo processo, che NON E’ PIU’ in GRADO di RICONOSCERE questi virus patogeni “eterologi”, che trovano quindi lo spazio per essere MOLTIPLICATI a DISMISURA senza alcun intoppo da parte delle cellule.
La “Vis Medicratix Naturae”, cioè la “forza risanatrice naturale” che ogni essere vivente possiede, viene totalmente esaurita dallo sforzo del corpo di espellere tali pericolosi rifiuti.

IMPORTANTE
: Nelle cellule infettate da virus vaccinali, si risvegliano i retrovirus endogeni !!
I ricercatori hanno osservato che quando il metabolismo della cellula e’ alterato da un virus vaccinale, essa lavora al fine di autoriprodurre il virus, pero’ in essa decade la funzionalità di alcune reazioni biochimiche di contenimento e di funzione cellulare: sintesi e specializzazione delleproteine, specializzazione degli enzimi e duplicazione del DNA.
L’intossicazione da virus vaccinale e’ in grado di riattivare genomi di precedenti virus, es. quelli iniettati con i vaccini, ai genitori, nonni, avi del vaccinato,  e trasmessi alla prole ed alle successive generazioni, attraverso le mutazioni genetiche indotte, che erano divenuti parte del genoma (DNA) delle cellule dei genitori, nonni, avi.

I virus quindi sono molecole di proteine complesse a DNA, Rna, che se in alcuni casi possono essere tossiche (e quindi possono generare infiammazione, per l’intossicazione vaccinale,e quindi cogenerare malattia), ma non sono MAI INFETTIVE e quindi non sono propagatrici di malattie. Di conseguenza non ha nessun senso sottoporsi a terapia vaccinale, ne ha invece molto se parliamo di business farmaceutico …….

Un’altra cosa fondamentale che non viene considerata dai medici della medicina allopatica (medicina ufficiale), e’ che anche le CELLULE COMUNICANO fra di LORO, cosi’ come tutti gli atomi, molecole, batteri, virus, organi, per mezzo del proprio CAMPO ELETTROMAGNETICO (CEM) il quale interagisce (cioè trasmette e riceve Dati) con quello corporeo globale: da qui l’evidente necessità di non curare solo i sintomi specifici delle cosiddette impropriamente “malattie“, bensì il PAZIENTE nella SUA GLOBALITA’ – vedi: Nozione di Terreno.

Riassumiamo le cose fondamentali dette sui “Virus” dicendo che, sono materiale amorfo del tutto, al quale non si possono attribuire nessun potere di autonomia, intelligenza, movimento, auto replicazione, in quando e’ materiale amorfo che viene “riprodotto dalla cellula” e non per merito del virus stesso.

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Sui “virus” – Sintomi promossi a malattie
La teoria dell’origine virale delle malattie  di Arthur M. Baker – Estratto da Exposing the Myth of the Germ Theory – a cura del College of Practical Homeopathy, 2005 – Traduzione di Gianluca Freda
http://pensierolaterale.blog.com/2009/09/07/la-teoria-dell%E2%80%99origine-virale-delle-malattie/
Mirror: http://www.disinformazione.it/teoria_virale_malattie.htm
Fonte originale completa:
http://www.lust-for-life.org/Lust-For-Life/ExposingTheMythOfTheGermTheory/ExposingTheMythOfTheGermTheory.pdf

In origine la parola “virus” significava veleno e il termine “virulento” voleva dire velenoso. Oggi intendiamo per virus una entità submicroscopica e “virulento”, in generale, significa contagioso. La medicina moderna utilizza il termine “virus” per indicare una microscopica forma di vita capace di infettare le cellule e a cui viene pertanto attribuita la responsabilità di molte delle nostre malattie.
Nell’immaginario popolare, il virus è una forma di vita in grado di parassitare ogni altra forma di vita, inclusi gli animali, le piante e i saprofiti (funghi e batteri).
Nella descrizione delle infezioni virali, ai virus vengono attribuiti comportamenti quali “iniettarsi”, “incubare”, “essere in latenza”, “invadere”, avere uno “stadio attivo”, “impadronirsi”, “riattivarsi”, “mascherarsi”, “infettare”, “assediare” ed essere “devastanti” e “mortali”.
La teoria medica convenzionale sostiene che i virus nascono da cellule morte che essi stessi hanno infettato. Il virus “si inietta” nella cellula e le “ordina” di riprodurlo, fino al momento in cui la cellula esplode per lo sforzo. I virus sono a questo punto liberi di cercare altre cellule in cui ripetere il processo, infettando così l’intero organismo.
Tuttavia i virologi ammettono che i virus, pur avendo natura peculiarmente organica, non possiedono metabolismo, non possono essere replicati in laboratorio, non possiedono alcuna caratteristica degli esseri viventi e, in realtà, non sono mai stati osservati vivi!!

I “virus vivi” sono sempre morti
Il termine “virus vivo” indica semplicemente quei virus creati dalla coltura di tessuti viventi in vitro(cioè in laboratorio), dai quali si possono ottenere trilioni di virus. Ma proprio qui sta il punto: anche se alcune colture da laboratorio vengono tenute vive, nel corso del processo si verifica un massiccio ricambio cellulare ed è dalle cellule morenti che vengono ottenuti i “virus”. Essi sono comunque morti o inattivi, poiché non possiedono né metabolismo né vita e non sono altro che molecole di DNA e proteine.
I virus contengono acido nucleico e proteine, ma mancano di enzimi e non possiedono una vita propria poiché mancano dei prerequisiti fondamentali della vita, e cioè dei meccanismi di controllo metabolico (che perfino i batteri “inferiori” possiedono). Il Guyton’s Medical Textbook,
– vedi: http://vet.uokufa.edu.iq/staff/falah/Textbook of Medical Physiology.pdf  riconosce che i virus non hanno nessun sistema riproduttivo, nessuna capacità di locomozione, nessun metabolismo e non possono essere riprodotti in vitro come entità viventi.

Il legame con i mitocondri
Poiché i “virus” non sono vivi, essi non possono agire in nessuno dei modi che vengono loro attribuiti dalle autorità mediche, tranne che come unità funzionali del nostro normale materiale genetico all’interno del nucleo cellulare o del nucleo mitocondriale interno alla cellula.
I mitocondri sono organismi viventi, uno dei molti diversi organelli (piccoli organi) presenti all’interno delle cellule del nostro corpo. I mitocondri hanno grosso modo la dimensione dei batteri e sia gli uni che gli altri possiedono un proprio DNA e un proprio metabolismo.
I mitocondri metabolizzano glucosio ricavandone molecole di ATP, che sono energia pronta per l’uso a cui il corpo può attingere quando ce n’è bisogno.
Cosa ha a che fare questo con i “virus” in quanto tali ? Tutto, come capirete fra un momento.
Chiunque abbia studiato citologia (struttura delle cellule) sa bene che la stragrande maggioranza delle forme di vita presenti all’interno della cellula è rappresentata dai mitocondri, i creatori della nostra energia.
I semplici protozoi monocellulari possiedono al proprio interno fino a mezzo milione di mitocondri. Le cellule umane ne hanno meno: dalle poche centinaia presenti nelle cellule sanguigne ai 30.000 e più delle cellule dei tessuti muscolari maggiori. Poiché l’intero corpo umano possiede dai 75 ai 100 trilioni di cellule, ciascuna delle quali contiene, mediamente, migliaia di mitocondri, devono esserci quadrilioni o quintilioni di mitocondri all’interno del nostro sistema.
Quando una cellula muore, essa viene rimpiazzata da una cellula figlia nata dal processo della mitosi, mentre la cellula esausta viene disintegrata dai lisosomi, i potenti enzimi intracellulari autodistruggenti e autodigerenti, che frammentano i componenti cellulari in particelle ultra-minute affinché il corpo possa prontamente riciclarle o espellerle come scarti.
Ogni giorno, da 300 milioni fino a oltre mezzo trilione di cellule del nostro corpo muoiono (a seconda del nostro livello di tossicità) e ognuna di esse contiene in media dai 5.000 ai 20.000 mitocondri. Quando le cellule muoiono esse vengono autodistrutte dai loro stessi lisosomi, ma i nuclei e i genomi dei mitocondri sono protetti assai meglio rispetto ad altri organelli e protoplasmi cellulari e spesso non si decompongono completamente.
Genomi e nuclei sono microscopici contenitori di informazioni genetiche, consistenti in DNA o RNA che agisce come centro di controllo e immagazzinamento del “progetto” stesso della cellula. In quanto tali essi sono per i mitocondri e le cellule ciò che il cervello è per il nostro corpo. Ogni cellula e ogni mitocondrio contengono questo materiale genetico che è la zona più protetta della cellula (grazie alla sua guaina proteica a doppi lipidi), proprio come il nostro sistema nervoso è la parte più vitale e protetta della nostra fisiologia (grazie alla colonna vertebrale e al cranio). Alla morte della cellula i mitocondri vengono frammentati dai lisosomi, ma non sempre in modo completo, a causa della loro doppia membrana protettiva. Ed è qui che la spiegazione diventa interessante.
Secondo il Guyton’s Textbook of Medical Physiology
– vedi: http://vet.uokufa.edu.iq/staff/falah/Textbook of Medical Physiology.pdf  un virus può definirsi come una parte minuta di materiale genetico (detto genoma) le cui dimensioni equivalgono a circa un miliardesimo di quelle della cellula. Il genoma è circondato da una protettura detta capside che è di solito una guaina proteica a doppi lipidi ed è composta di due membrane (quasi identiche alla membrana cellulare) che, per inciso, rappresentano l’ossatura stessa del nucleo mitocondriale.
Le foto dei “virus” scattate col microscopio elettronico mostrano che le loro membrane sono irregolari e frastagliate, a volte semplici porzioni di uno strato, a volte di uno strato e di parte del secondo, il che concorda con l’azione autodigerente dei lisosomi, nel momento in cui il loro lavoro di frammentazione delle scorie cellulari è ancora parziale e incompleto. Pertanto, questa descrizione di un “virus” è virtualmente identica a quella di ciò che resta dei genomi dei mitocondri cellulari.
In breve, i virus sono resti di materiale vivente e alcuni testi di fisiologia ipotizzano che essi siano il residuo di cellule esauste. I lisosomi che disintegrano la cellula morta a volte non riescono a frammentare questi “virus”, circondati dalla membrana protettiva a doppi lipidi.
E’ sorprendente che i ricercatori non riescano a riconoscere questi corpi per ciò che sono in realtà: generico materiale mitocondriale esausto, soprattutto frammenti di DNA e RNA.

I “virus” non sono microrganismi
Anche se le autorità mediche attribuiscono erroneamente a questi inerti residui cellulari il carattere della vita e della malignità, i microbiologi riconoscono che i virus sono in realtà frammenti morti di DNA rivestiti di una membrana lipido-proteica, pur non riuscendo a comprendere la loro origine.
In realtà i genomi sono meccanismi di controllo, ma non microrganismi come l’establishment medico vorrebbe farci credere, e questi cosiddetti “virus” non sono altro che frammenti senza vita di generico materiale mitocondriale. Per questo motivo i virus non possono provocare malattie, a meno che non si accumulino come impurità che inquinino le cellule, i tessuti e la circolazione nel corso del ricambio cellulare.
I virus sono quindi genomi morti, provenienti da cellule disintegrate, la cui membrana cellulare non è stata completamente frammentata dai lisosomi. I genomi non presentano alcuna caratteristica di vita e sono semplici particelle di materiale acido nucleico, di norma riciclati attraverso la fagocitosi o espulsi come scorie.
Le fotografie dei presunti virus che “si iniettano” all’interno della cellula mostrano in realtà la cellula che letteralmente inghiotte il virus o scoria proteinacea. Si forma allora un’incavatura, detta invaginario, e il materiale organico viene circondato dalla sostanza cellulare che poi si richiude, formando uno “stomaco” improvvisato, in cui il virus scompare. Lo “stomaco” si riempie allora di potenti enzimi lisosomici che digeriscono il materiale organico, frammentandolo in amminoacidi o acidi grassi per il riciclaggio o l’eliminazione.
Questo processo è una caratteristica della fisiologia cellulare nota come fagocitosi (letteralmente “divorazione di cellule”); è un normale processo di ingestione cellulare e digestione enzimatica di batteri, scorie di tessuti e altre cellule erratiche.
I virus non sono altro che materiale organico inerte, completamente privo di qualsiasi caratteristica di vita e che nessuno ha mai visto in azione. Le fotografie che asseriscono di mostrare i virus in azione sono vere e proprie frodi: ciò che mostrano in realtà è un ordinario processo fisiologico di fagocitosi che avviene innumerevoli volte ogni giorno all’interno del corpo.

E’ da ricordare che secondo i testi di virologia e microbiologia i virus presentano le seguenti caratteristiche, che sono incompatibili con la vita:
1 –  I virus non possiedono metabolismo. Non possono elaborare il cibo o il nutrimento e dunque non possiedono strumenti per formare energia. Sono solo un contenitore, o schema di informazioni, come lo sono i genomi.
2 – I virus non possiedono alcun tipo di capacità di movimento. Non hanno un sistema nervoso, né un apparato sensorio, né un’intelligenza che possa in qualche modo coordinare movimenti o  “invasioni del corpo” di qualsiasi natura.
3 – I virus non possono replicarsi: essi dipenderebbero interamente dalla “riproduzione obbligata”, vale a dire la riproduzione attraverso un organismo ospite, cosa assolutamente inaudita in ogni altro campo della biologia.

Riproduzione Obbligata
Nelle spiegazioni che i medici forniscono sulle cause delle infezioni virali, ci viene chiesto di credere alla riproduzione obbligata, in cui un organismo (la cellula) viene costretto a riprodurre un organismo alieno (il “virus”). Tuttavia non esiste in natura nessun esempio di esseri viventi che riproducano qualcosa di non appartenente alla propria specie.
Non dimentichiamo che il rapporto tra le dimensioni del virus e quelle della cellula è di circa un miliardesimo. La spiegazione offerta dalla teoria virale delle malattie ci domanda di credere che il virus si inietti all’interno della cellula e le ordini di riprodurre il virus centinaia di migliaia di volte, finché la cellula esplode. Ma anche nel momento in cui il virus “si riproduce” la sua massa complessiva rimane comunque meno di 1/100 dell’uno per cento della massa della cellula. E’ come dire che se voi vi iniettaste mezzo grammo di una sostanza, essa potrebbe provocare una tale pressione interna da farvi esplodere!
Solo i microrganismi viventi sono in grado di agire e di riprodursi, e ciò avviene sotto il diretto controllo del nucleo, genoma o “cervello”. I cosiddetti “virus” non sono che residui di entità un tempo organicamente funzionanti, la cui struttura genetica ha con esse la stessa relazione che una testa ha col corpo; attribuire ai virus una qualsiasi attività è più o meno come attribuire delle azioni alla testa decapitata di un cadavere!

I virus sono dannosi solo se si accumulano come scorie
Il nostro sangue e i nostri tessuti possono venire saturati da questi materiali di scarto generati internamente, proprio come avviene con le sostanze inquinanti ingerite dall’esterno. L’intossicazione si verifica nel momento in cui queste scorie sovraccaricano il corpo al di là delle sue capacità di espellerle. E’ vero che i virus provocano malattie, ma solo in quanto scorie tossiche. In questo senso i “virus” sono sì responsabili di varie patologie, ma non certo in quanto agenti di contagio.
Ricordiamo che batteri, germi e virus non comunicano tra loro né possono agire di concerto e sono del tutto incapaci di condurre operazioni congiunte come quelle di un esercito o di un gruppo di assalitori. Essi sono privi dell’intelligenza e delle risorse richieste per governare il processo patologico. Solo il corpo è in grado di dare inizio a un tale processo risanante, poiché il corpo è la sola entità intelligente unificata in grado di condurre quei processi fisiologici che vengono chiamati “malattie”.

Evitare le infezioni attraverso una vita sana
Il Boyd’s Medical Textbook afferma che molte persone sane avrebbero in incubazione il virus senza sviluppare le particolari patologie di cui il virus dovrebbe essere causa, e che questo influsso debilitante sarebbe in grado di sopraffare le funzioni protettive del corpo “permettendo ai virus di usurpare le attività biologiche all’interno della cellula”.

Più specificamente, secondo la teoria medica, affinché un parassita o virus possa essere patogeno esso deve rispondere a tre criteri:
1 – Deve essere biochimicamente attivo, cioè deve possedere una capacità metabolica per poter condurre un’azione;
2 – Dovrebbe poter intossicare o infettare più cellule ospite di quanto il corpo di un animale o di un uomo sia in grado di proteggere o rigenerare. Ad esempio, potrete prendervi l’influenza solo se il virus uccide o infetta una porzione significativa delle vostre cellule polmonari; la poliomelite se il virus infetta un numero sufficiente delle vostre cellule nervose; o l’epatite se il virus assume il controllo di una larga porzione delle cellule del vostro fegato (le infezioni latenti sono invece quelle che coinvolgono una piccola percentuale delle nostre cellule, com’è il caso della tubercolosi, che molti di noi hanno senza neppure accorgersi di averla).
3 – L’ospite deve essere geneticamente e immunologicamente permissivo. Deve accettare l’elemento patogeno e non deve esserne “immune”. In altre parole, deve “lasciar fare”.

Gli esseri umani sono sempre “infetti” di “virus” e batteri, poiché essi sono presenti nel nostro corpo in qualsiasi momento.
Per questo motivo non si può affermare che essi “invadano” l’ospite. Le malattie non sono infezioni; sono piuttosto processi di purificazione del corpo e non sono provocate da batteri o da “virus”.
Né i “virus” né i batteri possono causare la malattia/processo risanante. Il vero responsabile è lo stile di vita biologicamente scorretto dell’ammalato. Quando le abitudini debilitanti vengono abbandonate, non vi sarà ulteriore accumulo di scorie tossiche e il corpo non avrà più bisogno di mettere in moto i processi di guarigione/malattia. La buona salute ne sarà il naturale risultato.

I farmaci sono controproducenti
Per uccidere virus e batteri e dare al corpo la possibilità di rimettersi, i medici credono di dover somministrare dei farmaci. Credono anche che la medicina sia d’aiuto nella guarigione. I farmaci, in effetti, uccidono i batteri, ma sono altrettanto dannosi ad ogni altra forma di vita metabolica, cellule umane incluse.
L’utilizzo di farmaci e di medicine alle erbe ostacola gli sforzi di detossificazione che il corpo conduce, rappresentando per il sistema una minaccia addizionale oltre alle sostanze nocive che il corpo va espellendo attraverso il processo di malattia. Eliminare le nuove sostanze dannose che vengono ingerite assume la precedenza sull’eliminazione di quelle che stanno alla base della crisi risanante. La prassi medica di uccidere i germi con farmaci, antibiotici, antinfiammatori o di sopprimerne l’attività con appositi sieri è la causa della crescente degenerazione della popolazione e di malattie iatrogeniche. Le malattie acute sono in grado di auto-limitarsi, commisuratamente allo sforzo necessario per liberare l’organismo dalle sostanze dannose. Il lavoro condotto dai batteri-spazzini durante il processo della malattia è al tempo stesso debilitante e fastidioso per l’ospite, ma è di vitale necessità per la preservazione della vita e della salute.
Quando il processo di detossificazione è stato completato, i sintomi della malattia scompaiono e l’organismo torna ad utilizzare le proprie energie per i compiti ordinari. La forza, allora, torna a fluire nelle estremità. Il corpo, benché indebolito dallo sforzo reso necessario per contrastare le sue condizioni di tossicità, riacquista le proprie energie e la vitalità funzionale e si riprende senza che sia necessario alcun trattamento. Quando la crisi risanante è stata completata, il recupero ha inizio.

L’illusione del contagio
La gente è stata educata ad essere terrorizzata dai batteri e dai virus e a credere implicitamente nell’idea del contagio: e cioè che specifiche entità patogene, aggressive e maligne, siano in grado di passare da un ospite all’altro. “Contagio”, nella definizione medica, è la trasmissione della malattia per contatto: una malattia infettiva può essere comunicata per contatto da una persona che ne è affetta o attraverso un oggetto che essa ha toccato. Il dizionario a questo proposito parla di “virus o altri agenti infettivi” o di “qualcosa che funga da tramite per la trasmissione della malattia con mezzi diretti o indiretti”.
Il “contagio”, tuttavia, è uno dei miti della medicina, poiché le scorie tossiche non possono essere trasmesse da un corpo all’altro attraverso il normale contatto. Le malattie contagiose sono un’invenzione, poiché nessuno può passare ad altri la sua malattia, non più di quanto possa trasmettere la propria salute. Qualcosa di simile al contagio sembra avvenire quando una persona in condizioni gravemente tossiemiche viene messa a contatto con un’altra che si trovi in una situazione similare, attivando in questo modo una crisi risanante.

Ciò che accade in realtà
I batteri o i germi di questi individui vengono stimolati ad agire da quegli elementi devitalizzati su cui i batteri prosperano. Quando vengono trasferiti alle membrane mucose o ai tessuti di un’altra persona egualmente tossiemica, è possibile che i batteri inizino immediatamente ad agire come fanno nell’organismo portatore, se vi è una quantità adeguata di prodotti della decomposizione su cui le colonie batteriche possano impiantarsi e prosperare.
Ma l’esistenza di un ambiente inquinato è prerequisito affinché tale azione batterica possa verificarsi.
Un individuo in salute, con un flusso sanguigno incontaminato e relativamente puro, non avrà quindi alcun motivo di temere le “malattie contagiose”.
Di norma, non è possibile trasmettere ad altri il proprio carico di tossicità, a meno che esso non venga estratto dal nostro corpo (come accade nelle donazioni di sangue) e poi iniettato ad un’altra persona (ad esempio con una trasfusione). In questo caso può verificarsi un contagio medicalmente indotto o malattia iatrogenica, che non ha però nulla a che fare con quelli che si verificano nell’ambito dei naturali processi biologici della vita. E’ questa la reale spiegazione di ciò che chiamiamo “contagio”. Il germe attiva, affretta o sollecita il processo di malattia in coloro che sono già tossiemici. Ma per coloro che non lo sono, il contagio non funziona e non può verificarsi finché il corpo si mantiene puro, poiché è la contaminazione del sistema che prepara l’organismo per le “epidemie”, a causa della nostra incapacità di mantenere fluidi e tessuti corporei puliti e non inquinati.

Le vere cause e i veri fattori del “contagio”
In realtà il cosiddetto “contagio” non esiste, poiché gli unici agenti in grado di produrre malattie sono le abitudini nocive come l’abuso di alcool, caffè, sigarette, farmaci, cibi-spazzatura, cibi raffinati, scarsità di riposo, mancanza di esercizio e di luce solare, ecc.
Sono le abitudini di vita sbagliate che generano le malattie che vediamo diffuse tra la popolazione. Non c’è nessun “insetto che gira”: è ciò che facciamo al nostro corpo che distrugge le sue necessità sistemiche.

La “predisposizione” rivisitata
Il concetto di “contagio” è strettamente correlato a quello egualmente erroneo di “predisposizione”: si crede infatti che un’”epidemia” risulti “contagiosa” solo se l’individuo vi è “predisposto”. Questa affermazione medica è in realtà un’ammissione che non sono i germi a provocare le malattie. Se così fosse, chiunque venisse esposto ad essi si ammalerebbe della stessa malattia.
In realtà una persona “predisposta” è una persona che possiede un alto livello di tossicità dell’organismo, insieme alla vitalità sufficiente a condurre il processo di malattia/purificazione. Tali individui possono ammalarsi in qualsiasi momento, che vengano o no esposti al “contagio”.
Se individui sani riescono a conservare la loro salute anche nel bel mezzo di “malattie epidemiche”, risulta evidente che la teoria del contagio è sbagliata. La parte dell’organismo più sovraccarica di tossine è quella in cui si manifestano per primi i sintomi della malattia, ma l’effetto complessivo è sistemico, poiché tutti gli organi e le ghiandole del sistema subiscono danni a differenti livelli.

Quali sono le vere “epidemie”?
Inoltre, le malattie più comunemente diffuse non sono neppure contagiose. Oltre il 90% degli americani soffre di placche arteriose, ma questa non è considerata una malattia contagiosa (mentre l’AIDS, che viene considerato epidemico, interessa solo 1/10.000 della popolazione!!!). L’obesità è forse considerata contagiosa? Eppure affligge una persona su tre. E la costipazione? Affligge il 90% della nostra popolazione.
E i problemi alla vista, che affliggono due persone su tre, sono forse considerati contagiosi? Lo stesso si può dire delle patologie dentarie, della pressione sanguigna anomala, delle emicranie, dei problemi alla schiena, ecc., tutte patologie estremamente diffuse. Più di metà degli americani soffre di problemi cardiovascolari, ma sono forse considerati contagiosi? La malattia più temuta in assoluto è il cancro. E’ forse contagiosa? L’artrite colpisce più persone che non l’herpes. E’ forse contagiosa? E che dire dell’asma o dell’acne?
Prendiamo come esempio i raffreddori. Come mai i bambini prendono fino a otto raffreddori all’anno, mentre i genitori molti di meno? Come mai le persone che si trovano isolate negli osservatori al Polo Nord o Sud “si prendono” lo stesso il raffreddore durante la loro permanenza? Come mai negli anni 1965-67 i laboratori del National Institute of Health di Bethesda, nel Maryland, condussero sperimentazioni sulle influenze che non mostrarono alcuna prova che esse fossero dovute a contagio?
Ad alcuni volontari vennero iniettati ogni giorno i presunti “virus” dell’influenza, prelevati a coloro che ne soffrivano, ma nessuno di essi si ammalò. Ci furono più casi di influenza nel gruppo di controllo. Contemporaneamente, subito dopo la tradizionale Festa del Ringraziamento, il numero di ammalati in entrambi i gruppi ebbe un picco improvviso, come è lecito aspettarsi quando vengono consumati cibi e bevande eccessive durante una festività.
Anche le malattie veneree sono considerate contagiose. Ma in realtà i cosiddetti fattori di contagio (batteri) sono presenti in quanto effetto della malattia, senza esserne né la causa né il presupposto (il 20% di coloro che soffrono di malattie veneree non rivelano presenza né del gonococco né degli spirocheti che dovrebbero provocarla).
La Marina  degli Stati Uniti condusse esperimenti in cui si evidenziava che le cosiddette “persone infette” non potevano infettare chi era definito “in salute”. In Giappone prostitute “infettate” hanno avuto relazioni sessuali con molti militari senza che nessuno di essi contraesse la malattia. Allo stesso modo molti individui presentano “infezioni” nella zona genitale senza mai aver avuto contatti con nessuno (ad esempio nei casi che riguardano i bambini). Il concetto di “contagio” è medicalmente indimostrato, nonostante le apparenze del contrario.

Conclusione
Le cosiddette “malattie contagiose” come l’AIDS, le malattie veneree, il piede dell’atleta, non sono più contagiose di qualsiasi altra malattia. Ma ad alcuni interessi commerciali è utile che la gente creda che lo siano.
Fondamentalmente, l’accettazione della teoria del contagio presuppone l’accettazione della teoria dei germi come causa delle malattie: e cioè che specifici batteri o “virus” possano produrre i sintomi di malattie specifiche. Questa teoria è stata più volte dimostrata erronea in campo scientifico, e perfino Pasteur ammise la sua insostenibilità.
Nonostante ciò, la teoria dei germi e la teoria del contagio continuano ad essere propagandate dal moderno sistema medico, il cui prestigio, i cui profitti e il cui potere dipendono largamente dalla fiducia in questa assurda teoria.
In sostanza, la popolazione crede a ciò che l’establishment medico vuole che creda. La teoria del contagio serve a tenere alta la domanda di farmaci e di cure mediche e ospedaliere.
Se conducete una vita sana, probabilmente non vi ammalerete mai. Le malattie sono provocate solo da abitudini di vita improprie. Non dimenticate che solo le industrie mediche, ospedaliere e farmacologiche sostengono che la salute si possa recuperare somministrando farmaci velenosi. Questo è probabilmente uno dei più spaventosi semi delle malattie “contagiose”. In conclusione, se i germi hanno un qualche ruolo nel provocare malattie, esso non è un ruolo primario, ma solo secondario, in subordine a quei fattori che abbassano la nostra resistenza o mettono a rischio la nostra salute. Una vita sana è, in ogni caso, la migliore assicurazione contro qualsiasi malattia.

Bibliografia:
I virus, non sono microrganismi – Libro
http://www.scribd.com/doc/51595832/30/I-virus-non-sono-microrganismi
Sintomi promossi a malattie: “AIDS”
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=780802141947644&set=a.183708744990323.46904.182805198414011&type=3&theater
Sintomi promossi a malattie: “H1N1”
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/influenza-la-bufala-della-suina-o-la-suina-della-bufala/357950054276854
Sintomi promossi a malattie: “Epatite B”
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/sintomi-promossi-a-malattie-epatite-b/648711451867378

… e il “cancro” ?
Sintomi promossi a malattie: Tubercolosi e (è) cancro
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/la-tubercolosi-e-il-cancro/539237876148070
… Ippocrate chiamata la Tubercolosi “la regina delle malattie”, la “madre delle malattie”.
Possono colpire ogni organo (drenati dai macrofagi) pertanto possono causare ogni malattia e non è MAI stata debellata anzi:
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/sicurezza-alimentare-del-latte-cronistoria-di-uninfezione/504433352961856
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=619876738040186&set=a.183708744990323.46904.182805198414011&type=3&theater
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/lo-sapete-che-dietro-al-commercio-di-latte-e-latticini-si-nascondono-temibili-ve/180286142043247

Presto smonteremo anche altri “virus” ed inseriremo altri riferimenti.
Preparatevi !
Tratto da:
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/sintomi-promossi-a-malattie-epatite-c/648680708537119

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