Peso Minimo di Pericolo – Peso di Sicurezza – Peso Normale – Peso Ideale – Indice di Massa Corporea

A cura di Stefano Torcellan

 

Dal Volume di Albert Mosseri: Jeúner pour revivre

Il PESO NORMALE IDEALE, si aggira intorno ai 10 kg sotto ai cm che superano il metro di altezza, ed è considerato PESO NORMALE fino a circa 20 kg sotto ai cm che superano il metro di altezza, come si evince dall’indicatore di massa corporea BMI (o rapporto peso/altezza) della SIO società italiana obesità (Roche) www.pesosalute.com

 

 

 

 

 

 

 

Molti PUGILI campioni del mondo professionisti avevano (e alcuni ce l’hanno ancora oggi), un rapporto peso/altezza di circa 20 kg sotto ai cm.

Diversi di loro avevano anche il famoso pugno da K.O, come per esempio:

THOMAS HEARNS, campione del mondo dei pesi welter (limite Kg 67,678) alto 185 cm, peso 65 Kg.

OSCAR DE LA HOIA, campione del mondo dei pesi leggeri (limite Kg 61,237 ) alto 180 cm, peso 60 Kg.

MICHAEL NUNN, campione del mondo dei pesi medi (limite Kg 72,574) alto cm 189, peso kg 71.

KELLY ROBERT PAVLIK, campione del mondo dei pesi medi (limite kg 72,574) alto cm 190, peso 72 Kg.

THOMAS HEARNS e OSCAR DE LA HOIA, con la maturità sono aumentati di peso e sono diventati campioni del

mondo in diverse categorie di peso.

—————————————————————————————————–

IL PESO MINIMO DI PERICOLO è il 60% del peso ideale, ovvero il 60% di 10 kg sotto ai cm che superano il metro di altezza.

Il PESO NORMALE IDEALE per una persona alta 170 cm è 60 kg. 

Il 60% di 60 kg è 60 : 10 x 6 = 36 Kg = PESO MINIMO DI PERICOLO per una persona alta 170 cm. 

Il PESO DI SICUREZZA è 10 Kg sopra il peso minimo di pericolo. 36 + 10 = 46 (170 cm/46 Kg)

IL  RAPPORTO PESO/ALTEZZA dipende dalla costituzione fisica, ossatura, circonferenza dei polsi e delle caviglie, larghezza delle spalle e del bacino,  muscolatura e grasso corporeo, potere digestivo, di assorbimento e assimilazione.

Il giusto rapporto peso/altezza, tempo fa, lo si poteva leggere in tutte le VECCHIE BILANCE che funzionavano con le MONETINE e che si trovavano in tutte le città d’Italia e soprattutto nelle stazioni ferroviarie.

WIKIPEDIA

INDICE di MASSA CORPOREA

 

L’indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall’inglese body mass index) è un dato biometrico, espresso come RAPPORTO tra PESO e QUADRATO dell’ALTEZZA di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma.

Indice

  • 1 Storia
  • 2 Descrizione
  • 3 Note
  • 4 Voci correlate
  • 5 Altri progetti
  • 6 Collegamenti esterni

Storia

Adolphe Quetelet, matematico e statistico belga, nei suoi studi sui dati antropometrici della crescita umana concluse che “il peso cresce con il quadrato dell’altezza”, descrivendo nel 1832 il rapporto tra le due misure: l’indice Quetelet. Oltre un secolo dopo l’indice Quetelet è stato utilizzato negli studi sull’obesità [1]. Il nome Body Mass Index è stato introdotto dal fisiologo Ancel Keys nel 1972.[2]

Descrizione

Questo indice è di frequente utilizzato in maniera grossolana, in quanto non integrato da un fattore basilare come il sesso e da caratteristiche morfologiche di base quali larghezza delle spalle, larghezza ossea del bacino, circonferenza cranica, rapporto tra lunghezza delle gambe e lunghezza del tronco, corporatura di tipo tendenzialmente muscoloso o flaccido e altri fattori.[3] È inoltre fondamentale considerare la percentuale di massa grassa e massa magra del soggetto. Ad esempio, un paziente di 90 Kg e 175 cm di altezza può essere NORMO-PESO, se ha una PERCENTUALE di MASSA MAGRA (muscolare) MAGGIORE della PERCENTUALE di MASSA GRASSA.[4]

Operativamente l’indice di massa corporea si calcola come il RAPPORTO tra la MASSA-PESO, espressa in CHILOGRAMMI, e il quadrato dell’ALTEZZA, espressa in METRI

Esempio 1: Altezza 1,70 m; massa 62 kg: {\displaystyle {\mbox{IMC}}={\frac {\text{Massa}}{({\text{Altezza}})^{2}}}={\frac {62}{(1,7)^{2}}}={\frac {62}{2,89}}=21,5\ {\text{(peso regolare)}}}

L’indice di massa corporea consigliato dipende da età e sesso, nonché da fattori genetici, alimentazione, condizioni di vita, condizioni sanitarie e altre.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e la medicina nutrizionale usano delle tabelle come la seguente per definire termini come “magrezza” fino a “obesità”. Si ritiene che questa indicazione sia un importante indicatore per la mortalità (fattore rischio)[3].

Situazione peso Min Max
Obesità di III classe (gravissima) >40,00
Obesità di II classe (grave) 35,01 40,00
Obesità di I classe (moderata) 30,01 35,00
Sovrappeso 25,01 30,00
Regolare 18,51 25,00
Leggermente sottopeso 17,51 18,50
Sottopeso 16,01 17,50
Grave magrezza (inedia) <16,01

 

Alcune organizzazioni diverse dalla WHO hanno introdotto altre suddivisioni, come quella del Super obeso (BMI >50) o Super super obeso (BMI >60).

Molto più importante della percentuale di massa grassa è la distribuzione dell’adipe nel corpo. Una serie di studi ha mostrato che il grasso viscerale, misurato dalla circonferenza addominale, determina il maggiore rischio di eventi cardiovascolari acuti.Avere un BMI normale e alta obesità addominale è risultato essere più pericoloso che avere un BMI totale da obesi. Il BMI è quindi un indice parziale che dovrebbe essere integrato o che può essere sostituito dal parametro della circonferenza addominale.

Secondo uno studio presentato il 27 agosto 2012 al congresso della Società Europea di Cardiologia condotto su 12.785 pazienti per un periodo di 14 anni, gli individui di peso normale con obesità addominale hanno una probabilità di morte maggiore del 50% rispetto a quelli con un normale indice di massa corporea e un normale rapporto girovita/fianchi. Simili risultati tramite lo studio IDEA, condotto da 6.407 medici di 63 nazioni su 177.345 pazienti di età compresa tra i 18 e gli 80 anni; lo studio INTERHEART, su 30.000 pazienti in unità di terapia intensiva in 52 Paesi; lo studio Kuopio Ischemic Heart Desease (KHID) Risk Factory Study, in Finlandia.

Note

  1. ^ Khosla T, Lowe CR. Indices of obesity derived from body weight and height. Br J Prev Soc Med 1967;21:122-128
  2. ^ Adolphe Quetelet (1796–1874)—the average man and indices of obesity
  3. ^ World Health Organization – BMI classification, su apps.who.intURL consultato il 17 novembre 2009.
  4. ^ BF. Zhou, Predictive values of body mass index and waist circumference for risk factors of certain related diseases in Chinese adults–study on optimal cut-off points of body mass index and waist circumference in Chinese adults., in Biomed Environ Sci, vol. 15, n. 1, Mar 2002, pp. 83-96, PMID 12046553.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

 

 

My Personal Training

Borgacci Riccardo

Come si calcola il BMI?

 

La formula del BMI consiste nella DIVISIONE del PESO di un soggetto adulto, espresso in CHILOGRAMMI (kg), PER il QUADRATO della sua STATURA espressa in METRI (m).

Il calcolo del BMI si basa dunque sull’equazione kg/m2, che più dettagliatamente corrisponde a:

BMI = PESO espresso in CHILOGRAMMI / (STATURA espressa in METRI x STATURA espressa in METRI)

 

In un individuo (che chiameremo Mario) con statura 1,75 m (175 cm) e peso 70 kg, l’operazione corretta è:

BMI di Mario = 70 / (1,75)2 = 22,9

In funzione del BMI, la popolazione viene generalmente divisa macroscopicamente in tre classi di peso: normopesosottopesosovrappeso.

Il sottopeso può essere ulteriormente divisio in sottopeso e sottopeso severo. Mentre l’obesità in obesità di primo, di secondo e di terzo grado.

Categoria BMI range (kg/m2)
Sottopeso severo < 16,5
Sottopeso da 16,5 a 18,4
Normale da 18,5 a 24,9
Sovrappeso da 25 a 30
Obesità primo grado da 30,1 a 34,9
Obesità secondo grado da 35 a 40
Obesità terzo grado > 40

 

 

 

 

 

I valori più indicati di BMI, se riferito all’aspetto metabolico-salutistico, si aggirano intorno a 21-22 (22,5 kg/m2 nell‘UOMO e a 21 kg/m2 nella DONNA).

Tuttavia, in uno studio, gli uomini britannici sono risultati maggiormente attratti da modelli femminili con BMI di 20,85; questo valore, che non ha alcun significato predittivo sul rischio legato alle patologie del ricambio e alle varie complicazioni, offre invece una fotografia delle aspettative medie in termini di “peso ideale” – si leggano gli articoli dedicati all’immagine corporea e ai disturbi del comportamento alimentare (DCA).

L’intervallo di normalità del BMI (18,5-24,9 kg/m2) è ampio proprio in funzione delle differenze soggettive legate alla struttura fisica della popolazione.

Come anticipato, il calcolo del BMI non tiene infatti conto della massa muscolare(maggiore, ad esempio, nell’uomo e nel giovane rispetto alla donna e all’anziano), né tanto meno delle differenze riguardanti la massa ossea e la proporzione tra lunghezza degli arti e statura.

Per ottenere una maggior accuratezza è comunque possibile integrare il BMI con la valutazione della costituzione e del tipo morfologico – vedi sotto.

 

 

Nei bambini si calcola il BMI?

Il BMI è un sistema di calcolo che permette di valutare l’idoneità del peso nelle persone adulte. Non può essere utilizzato per i bambini, che invece andrebbero misurati con il metodo dei percentili. Più precisamente:

Valutazione Percentile
Sottopeso Inferiore al 5° percentile
Normale Dal 5° all’85° percentile
A rischio di sovrappeso Dal 85° al 95° percentile
Sovrappeso Superiore al 95° percentile


BMI in UOMINI e DONNE: quali DIFFERENZE?

In molti sostengono che il BMI debba tenere conto del sesso, ovvero che sia diverso tra uomini e donne. In realtà si tratta di un’imprecisione, perché a fare la differenza sono caratteristiche tendenzialmente legate ad esso, ma non in modo diretto e lineare.

Il BMI non considera fattori quali l’entità della massa muscolare, dello scheletro e del grasso essenziale. È risaputo che gli uomini hanno mediamente una muscolatura e un’ossatura superiori alle donne, che gli anziani sono invece più deboli rispetto ai giovani, e che le donne possiedono una maggior percentuale di grasso essenziale necessaria alla funzione riproduttiva. In merito alle ossa, è possibile integrare il calcolo del BMI con equazioni integrative che permettono di stimare anche questa variabile.

Ciò non toglie che esistano donne e anziani con volumi muscolari superiori e massa grassa inferiore rispetto alla maggior parte degli uomini e dei giovani. Ecco perché la valutazione del BMI non dev’essere utilizzata per stimare in maniera troppo precisa ed accurata il peso di un soggetto, ma semplicemente per identificare l’indice di rischio legato al sovrappeso e al sottopeso.

Come calcolare un BMI tenendo conto dello SCHELETRO?

Per ottenere un calcolo del BMI più preciso, e di conseguenza individuare il cosiddetto peso fisiologico desiderabile (che comunque non risulta consigliabile per gli atleti di élite) è possibile inserire la valutazione delle ossa e dello scheletro. In tal modo, l’intera fascia di valutazione del normopeso può essere ulteriormente suddivisa per costituzione e tipo morfologico.

La stima della costituzione si può effettuare semplicemente misurando il polso del braccio non dominante con un nastro metrico; il valore si contestualizza all’interno di una griglia, differenziata tra maschi e femmine, e individuando la condizione di: normale, robusta, esile.

Donna Costituzione Uomo
< 15 Esile < 17
15-16 Normale 17-18
> 16 Robusta > 18

 

Il tipo morfologico invece, viene calcolato dividendo la statura (in centimetri) per il valore della costituzione, e anche questo risultato si contestualizza all’interno di una tabella distinta tra uomini e donne. L’operazione consente di individuare la condizione di: normale, brevilineo, longilineo.

 

 

Donna Tipo Morfologico Uomo
< 9,9 Brevilineo < 9,6
9,9-10,9 Normolineo 9,6-10,4
> 10,9 Longilineo > 10,4

 

Associando costituzione e tipo morfologico, paragonandolo ad un’ulteriore griglia di valutazione, si ottiene il BMI fisiologico desiderabile. Ciò non vale, ovviamente, per sottopeso e sovrappeso, in quanto permettono di identificare la condizione anomala a prescindere da queste due variabili.

 

Costituzione e Tipo Morfologico BMI fisiologico desiderabile
Esile Longilineo 18,5
Esile Normolineo 19,3
Esile Brevilineo 20,1
Normale Longilineo 20,9
Normale Normolineo 21,7
Normale Brevilineo 22,5
Robusto Longilineo 23,3
Robusto Normolineo 24,1
Robusto Brevilineo 24,9