A piccole dosi : una chiacchierata con Stefano Scoglio
In diretta, chiacchierata con Stefano Scoglio.Parliamo di virus, vaccini, e tanto altro
Gepostet von Medicina a piccole dosi am Dienstag, 26. Mai 2020
Roberto Burioni conferma le miei tesi sul coronavirus (involontariamente)…
Dr Stefano Scoglio, candidato al premio nobel per la medicina nel 2018
Roberto Burioni, virologo supremo (in Italia), dice spesso tutto e il contrario di tutto, a seconda dell’argomento che deve confutare…E così, in un recente webinar di cui riporto uno stralcio, Roberto (lo chiamo così perché lo conosco da più di quarant’anni) fa un’affermazione forte, che conferma la posizione che io vado sostenendo dall’inizio di questa TRAGICOMMEDIA Covid-19. IO HO infatti SEMPRE SOSTENUTO che IL VIRUS NON È MAI STATO ISOLATO, e che quindi non se ne conosce la struttura, né la sequenza genica reale, con la conseguenza che i TEST-TAMPONE usati per reperirlo nei pazienti SONO DEL TUTTO INAFFIDABILI, per il semplice motivo che non hanno il riferimento del modello di base del virus, e quindi non possono stabilire l’equivalenza tra ciò che si trova nel muco o nel liquido broncoalveolare dei pazienti e, appunto, il SARS-Cov2.
La stessa cosa vale per il TEST SIEROLOGICO, che trova solo DUE ANTICORPI, le IgM e le IgG, che sono EGUALI PER TUTTI e PER QUALSIASI TIPO DI SFIDA IMMUNITARIA. L’unico modo per poter poi dire che tali IgG o IgM sono specifiche per il SARS-Cov2 è quello di metterle in contatto col virus specifico per vedere se si attivano, ma NON ESSENDOCI IL VIRUS, HANNO SPECIFICITÀ ZERO (cioè, POTRESTI RISULTARE POSITIVO solo PERCHÈ le TUE IgM o IgG SI SONO ATIVATE PER ALTRO, PER UN RAFFREDDORE). In altre parole, SENZA conoscere il VIRUS, TUTTO quello che ne consegue è PRIVO DI FONDAMENTO, una PURA INVENZIONE.
Ebbene, questa mia posizione ha oggi la conferma più inaspettata, quello di ROBERTO BURIONI; il quale ovviamente negherebbe immediatamente, ma le cose che afferma sono indiscutibili. Lo spezzone di VIDEO che riporto qui (e che risale a 3-4 gg fa) contiene i passaggi chiave. BURIONI si spinge a fare le affermazioni che vedremo perché deve confutare un suo collega che, come sentirete, ha affermato che le MASCHERINE sono inutili contro il virus. E allora BURIONI SI SCATENA: ma COME FA IL MIO COLLEGA a DIRE UNA COSA DEL GENERE SE NON SAPPIAMO QUASI NULLA DEL VIRUS? Poi fa l’esempio della PALLINA DA TENNIS: se abbiamo una palla da tennis di cui conosciamo peso, dimensione, struttura, allora possiamo predire come rimbalzerà; ma se abbiamo un VIRUS-PALLA DA TENNIS di cui non conosciamo né il peso, né la dimensione, né la struttura, come facciamo a fare qualsiasi predizione? E soprattutto, AGGIUNGE, teniamo conto che qui abbiamo un VIRUS che MUTA in continuazione, quindi sarebbe come dire che la palla da tennis di cui non conosciamo nulla oltre tutto cambia struttura, peso e dimensione in continuazione!
QUESTE DICHIARAZIONI di BURIONI hanno DUE EFFETTI, uno che lui sottoscriverebbe immediatamente, l’altro che farebbe di tutto per negare, ma che è intrinseco e indissolubilmente legato alle sue affermazioni: SE NON SAPPIAMO NULLA DEL VIRUS, né il peso, né la dimensione, né la struttura, che oltretutto cambia in continuazione, BURIONI ha ragione nel dire che su queste basi il suo collega non può dire se la mascherina ferma o non ferma il virus (anche se dovrebbero essere i sostenitori dell’utilità delle mascherine a provarne l’utilità, non viceversa); ma sulle stessa basi, si deve concludere che i TEST-TAMPONI SONO INUTILI perché CERCANO UN VIRUS DI CUI NON SAPPIAMO NULLA e che oltretutto sarebbe già mutato tante volte; e lo stesso vale per i TEST SIEROLOGICI, che sono INUTILI SENZA un MARKER VIRALE di RIFERIMENTO.
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