Descrizione
II Professor CESARE MALTONI è stato uno dei più brillanti scienziati di questo secolo: un pioniere nell’ambito della cancerogenesi ambientale e industriale, della prevenzione oncologica , della chemio prevenzione, ma soprattutto un uomo eccezionale che ha lottato per la difesa della salute pubblica e dell’ambiente con tutte le sue straordinarie capacità. Ha diretto presso i laboratori del Castello di Bentivoglio saggi di cancerogenicità a lungo termine su circa 200 sostanze presenti nell’ambiente di lavoro e generale.
E’ stato il primo a dimostrare che il cloruro di vinile è un agente cancerogeno sia per l’animale che per l’uomo e causa, fra gli altri tumori, l’angiosarcoma del fegato. E’ stato, inoltre, il primo a dimostrare che il benzene è una sostanza cancerogena multipotente e che la formaldeide provoca leucemie.
E’ nato a Faenza (Ravenna) il 17 novembre 1930. Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nell’anno accademico 1954-55 all’Università di Bologna. E’ stato Direttore dell’Istituto di Oncologia di Bologna (1964-1997), Direttore del Centro Bolognese per la Prevenzione, la Diagnosi dei Tumori e la Ricerca in Oncologia (1966-1989), e Direttore Scientifico dell’Istituto Ramazzini e della Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini” fino alla sua scomparsa il 22 gennaio 2001.
Tra i principali contributi del Professor Maltoni ricordiamo:
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- la dimostrazione dell’importanza delle alterazioni del tessuto connettivo nella Cancerogenesi e nella storia naturale della formazione di tumori e metastasi;
- la dimostrazione che gli agenti cancerogeni hanno un effetto multipotente, cioè agiscono su numerosi organi e tessuti;
- l’uso pionieristico di modelli animali per l’identificazione di sostanze cancerogene ambientali, per la quantificazione del rischio di contrarre il cancro, e per la valutazione di sostanze capaci di proteggere dall’insorgenza di tumori;
- la dimostrazione che molti agenti importanti per la produzione industriale sono cancerogeni: cloruro di vinile, cloruro di vinilidene, acrilonitrile, tricloroetilene, cloro-fluoro-carburi, formaldeide, acetaldeide, benzene, composti aromatici delle benzine, ed etere metil-ter-butilico (MTBE);
- la dimostrazione che molti agenti presenti o contaminanti nell’ambiente, nell’acqua e nel cibo sono cancerogeni: amianto, lana di vetro, fibre di ceramica, pesticidi, acetato di vinile, cloro, etanolo, metanolo;
- la dimostrazione del potenziale effetto chemopreventivo di tamoxifen, leuprolide, olio d’oliva;
- l’aver progettato i primi esperimenti sui potenziali effetti cancerogeni dell’aspartame, dei campi elettromagnetici a bassa frequenza (ELF), delle radiofrequenze (RF) e delle radiazioni ionizzanti a bassa dose.
- la documentazione dell’alto rischio di cancro all’interno di popolazioni con elevata esposizione all’amianto, con particolare riferimento ai lavoratori delle ferrovie e degli zuccherifici;
- la creazione del Registro Nominativo di Mortalità, con particolare riferimento al cancro, di Bologna e Provincia e di altre 19 aree geografiche italiane;
- la promozione e la direzione dei primi programmi di screening in Italia su 270.000 donne per la diagnosi precoce del carcinoma della cervice uterina e su 125.000 donne per la diagnosi precoce del carcinoma mammario;
- la creazione del primo hospice in Italia per l’assistenza ai pazienti con cancro in fase avanzata e progressiva.
Tra i molti premi a lui assegnati, vanno ricordati il Premio Stokinger dell’American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH), a Kansas City, nel 1995; il Premio Internazionale “B. Ramazzini” del Collegium Ramazzini, a Washington, nel 1995; il Premio Internazionale in Memoria di I.J. Selikoff, a Washington, nel 1995; il Sigillum Magnum dell’Università di Bologna nel 1997.
Per gran parte della sua vita il Professor Maltoni ha seguito la filosofia di Benardino Ramazzini e ci ha insegnato che:
Cesare Maltoni
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Tumori
ISTITUTO RAMAZZINI
Il centro di ricerca dell’Istituto Ramazzini, all’interno del Castello di Bentivoglio (BO)
L’Istituto Ramazzini è un centro per la ricerca indipendente e la prevenzione- del cancro – e delle malattie di origine ambientale. Con OLTRE 200 COMPOSTI STUDIATI –per la loro cancerogenicità[1], è il – SECONDO CENTRO NEL MONDO – per numero di sostanze studiate DOPO – il – US NATIONAL TOXICOLOGY PROGRAM[2].
Indice
L’Istituto Ramazzini è una cooperativa sociale ONLUS fondata nel 1987 da Cesare Maltoni e Luigi Orlandi[3] che attualmente conta circa 25 000 soci e 32 sezioni soci nel territorio nazionale[4]. Le strutture dell’Istituto Ramazzini comprendono il Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni di Bentivoglio (BO)[5], il Poliambulatorio di Prevenzione Oncologica di Bologna e Centro Clinico di Prevenzione Oncologica di Ozzano dell’Emilia (BO)[6].
I primi studi di Cesare Maltoni presso il Centro di Ricerca di Bentivoglio, ora a lui intitolato, riguardarono il cloruro di vinile monomero (CVM), un monomero largamente utilizzato tuttora nella produzione della plastica, che si dimostra un potente cancerogeno[7]. Il modello sperimentale utilizzato da Maltoni negli studi sul cloruro di vinile diventa un riferimento per gli studi di cancerogenesi ambientale[8][9]. Successivamente il centro di ricerca dimostrerà, utilizzando lo stesso modello sperimentale, la cancerogenicità dello stirene[10] e dell’acrilonitrile[11], altri due monomeri plastici di larghissimo utilizzo. Recentemente vengono dimostrati gli effetti di alterazioni endocrina, in particolare a carico della ghiandola mammaria, dovuti a bassissime dosi di ftalati[12].
Negli anni ’80 viene dimostrato dagli studi del Prof. Maltoni che il benzene è un cancerogeno multipotente, ovvero capace di indurre tumori in diversi tessuti ed organi[13]. Successivamente viene dimostrata sperimentalmente la cancerogenicità di diversi carburanti per automobili e dei loro componenti: benzina (con piombo), benzina verde (senza piombo), gasolio (diesel), cherosene, toluene e xilene[14]. Negli anni ’90, MTBE ed ETBE, due additivi usati nelle benzine, vengono anch’essi dimostrati come cancerogeni sperimentali[15][16]. Negli stessi anni venogno studiati altri due sostanze di larghissimo consumo, la formaldeide e l’acetaldeide, ed entrambe si dimostrano cancerogene sperimentali[17].
L’Istituto Ramazzini ha documentato la cancerogenicità di tutte le fibre di amianto[18] ed ha raccolto un’ampia coorte di pazienti che hanno sviluppato diversi tipi di tumori correlati all’esposizione ad amianto, in particolare sui luoghi di lavoro[19][20]. L’Istituto Ramazzini ha evidenziato inoltre la cancerogenicità dell’erionite[21] e della fluoro-edenite[22], studiata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità’, che è un anfibolo presente in altissime concentrazioni nelle zone di Biancavilla in Sicilia dove era stato riscontrato un eccesso di mesoteliomi polmonari[23].
L’Istituto Ramazzini ha evidenziato la cancerogenicità dell’aspartame nel suo modello sperimentale[24][25]. Nel 2013 EFSA ha rivalutato il profilo di sicurezza dell’aspartame, determinando che agli attuali livelli espositivi esso non presenti alcun pericolo per la salute[26].
- ^ Jeffrey S. Gift, Jane C. Caldwell e Jennifer Jinot, Scientific considerations for evaluating cancer bioassays conducted by the Ramazzini Institute, in Environmental Health Perspectives, vol. 121, 11-12, 1º dicembre 2016, pp. 1253–1263, DOI:10.1289/ehp.1306661. URL consultato il 23 ottobre 2016.
- ^ James Huff, Chemicals studied and evaluated in long-term carcinogenesis bioassays by both the Ramazzini Foundation and the National Toxicology Program: in tribute to Cesare Maltoni and David Rall, in Annals of the New York Academy of Sciences, vol. 982, 1º dicembre 2002, pp. 208–230. URL consultato il 23 ottobre 2016.
- ^ L’Istituto Ramazzini per lo studio dei tumori, biblioteca.salaborsa. URL consultato il 2 dicembre 2018 (archiviato il 1º settembre 2018).
- ^ Istituto Ramazzini-Bilancio 2014 (PDF), su ramazzini.org.
- ^ Studio Istituto Ramazzini: ‘Ripetitori e telefoni cellulari causano il cancro’, in BolognaToday. URL consultato il 31 agosto 2018.
- ^ A Ozzano il nuovo Centro Clinico di Prevenzione Oncologica dell’Istituto Ramazzini, in BolognaToday. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato il 1º settembre 2018).
- ^ C. Maltoni, G. Lefemine e A. Ciliberti, Carcinogenicity bioassays of vinyl chloride monomer: a model of risk assessment on an experimental basis, in Environmental Health Perspectives, vol. 41, 1º ottobre 1981, pp. 3–29. URL consultato il 23 ottobre 2016.
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- ^ C. Maltoni, A. Ciliberti e G. Cotti, Long-term carcinogenicity bioassays on acrylonitrile administered by inhalation and by ingestion to Sprague-Dawley rats, in Annals of the New York Academy of Sciences, vol. 534, 1º gennaio 1988, pp. 179–202. URL consultato il 23 ottobre 2016.
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- ^ F. Belpoggi, M. Soffritti e F. Filippini, Results of long-term experimental studies on the carcinogenicity of methyl tert-butyl ether, in Annals of the New York Academy of Sciences, vol. 837, 26 dicembre 1997, pp. 77–95. URL consultato il 23 ottobre 2016.
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- ^ Belpoggi, F. , Tibaldi, E., Lauriola, M., Bua, L., Falcioni, L., Chiozzotto, D., Manservisi, F., Manservigi, M., Soffritti, M., The efficacy of long-term bioassays in predicting human risks: mesotheliomas induced by fluoro-edenitic fibres present in lava stone from Etna volcano in Biancavilla, Italy., in Eur J Oncol, vol. 16, (4):185-96, 2011.
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- ^ (EN) Center for Food Safety and Applied Nutrition, Food Additives & Ingredients – FDA Statement on European Aspartame Study, su www.fda.gov. URL consultato il 31 agosto 2018.
- ^ Scientific Opinion on the re-evaluation of aspartame (E 951) as a food additive | European Food Safety Authority, su www.efsa.europa.eu. URL consultato il 23 ottobre 2016.
- Istituto Ramazzini (sito ufficiale), su ramazzini.org. URL consultato il 23 ottobre 2016.