Studi su GEMELLI OMOZIGOTI dimostrano che l’ OMOSESSUALITA’ NON E’ GENETICA – Dr. Neil Whitehead

 

sabato 22 febbraio 2014

Dr. Neil Whitehead

OTTO IMPORTANTI STUDI SCIENTIFICI su GEMELLI IDENTICI in Australia, Stati Uniti, e in Scandinavia, nel corso degli ultimi due decenni arrivano alla stessa conclusione: GLI OMOSESSUALI NON SONO NATI OMOSESSUALI.

Il dott. Neil Whitehead, ha lavorato per il governo della Nuova Zelanda come ricercatore scientifico per 24 anni, poi ha lavorato 4 anni per le Nazioni Unite e l’International Atomic Energy Agency. E’ attualmente consulente per le università giapponesi sugli effetti dell’esposizione alle radiazioni. E’ docente in biochimica e scienze statistiche. Egli sottolinea il RUOLO IRRILEVANTE DELLA GENETICA nella SCELTA dell’ORIENTAMENTO SESSUALE, affermando: «AL MEGLIO LA GENETICA E’ UN FATTORE SECONDARIO».

I GEMELLI OMOZIGOTI derivano da una singola cellula uovo fecondata. Sono nutriti in condizioni prenatali uguali. Hanno gli stessi GENI e DNA, il MEDESIMO PATRIMONIO GENETICO.

Se l’omosessualità fosse causata da fattori genetici o condizioni prenatali e un GEMELLO è omosessuale, anche il CO-GEMELLO dovrebbe essere omosessuale. «Poiché hanno DNA IDENTICI, dovrebbero essere entrambi omosessuali nel 100% dei casi» osserva il dott. Neil Whitehead. Ma gli studi rivelano qualcos’altro. «Se un gemello identico ha attrazione per lo stesso sesso i casi in cui il co-gemello ha la stessa attrazione sono solo circa l’11% per gli uomini e il 14% per le donne».

Poiché i gemelli identici sono sempre geneticamente identici, l’omosessualità non può essere dettata geneticamente. «NESSUNO NASCE GAY» osserva. Le cose predominanti che creano l’OMOSESSUALITA’ in un GEMELLO IDENTICO e non in altri devono essere FATTORI POST-NASCITA». Il dott. Neil Whitehead ritiene che l’attrazione per lo stesso sesso (SSA) sia causata da «FATTORI NON CONDIVISI», cose che accadono ad un gemello, ma non l’altro, o da una risposta personale ad un evento da parte di uno dei gemelli e non dall’altro.

Pornografia, abusi sessuali, particolare ambiente familiare o scolastico sono tutti elementi che possono influenzare in modo diverso l’uno rispetto l’altro.

Ad esempio, un gemello potrebbe essere stato esposto a pornografia o ad abusi sessuali, ma non l’altro. Un gemello può interpretare e rispondere al proprio ambiente familiare o alla classe in modo diverso rispetto all’altro. Un gemello potrebbe non essere in grado di interagire socialmente come l’altro gemello, provocandosi una sensazione di solitudine, che potrebbe poi portare alla necessità di essere accettato da un gruppo di persone, e in alcuni casi, tale gruppo diventano le COMUNITA’ LGBT. “Queste risposte individuali e idiosincratiche ad eventi casuali e a fattori ambientali comuni sono predominanti, ” dice il Dr. Whitehead.

Il PRIMO STUDIO attendibile, molto esteso su GEMELLI OMOZIGOTI è stato condotto in Australia nel 1991, seguito da un ampio studio statunitense nel 1997. In seguito l’Australia e gli Stati Uniti hanno condotto ulteriori studi sui gemelli nel 2000, seguiti da numerosi studi in Scandinavia.

«I REGISTRI DEI GEMELLI sono il FONDAMENTO dei MODERNI STUDI SUI GEMELLI.”

Adesso sono diventate raccolte molto ampie e sono presenti in molti paesi. E’ in fase di creazione un GIGANTESCO REGISTRO EUROPEO di GEMELLI con una previsione di 600.000 MEMBRI, ma UNO DEI PIU’ GRANDI REGISTRI attualmente IN USO si trova in AUSTRALIA, con oltre 25.000 GEMELLI REGISTRATI».

Un significativo STUDIO sui GEMELLI tra gli ADOLESCENTI mostra una correlazione genetica ancora più debole. Nel 2002 la coppia di sociologi americani Peter Bearman e Hannah Brueckner hanno studiato decine di migliaia adolescenti negli Stati Uniti, che ha coinvolto 5.552 COPPIE DI GEMELLI. La concordanza di attrazione per lo stesso sesso tra gemelli identici è stata solo al 7,7% per i maschi e al 5,3% per le femmine, inferiore all’11% e al 14% nello studio australiano che Bailey ha condotto nel 2000.


Negli studi sui gemelli identici, il Dott. Whitehead è stato colpito da come l’identità sessuale può essere fluida e mutevole.

“Indagini accademiche neutrali dimostrano che vi è sostanziale cambiamento. Circa la META’ della popolazione OMOSESSUALE / BISESSUALE (in un ambiente non – terapeutico) si muove verso l’ ETEROSESSUALITA’ nel corso della vita. Circa il 3 % dell’attuale popolazione eterosessuale un tempo credeva fermamente di essere omosessuale o bisessuale.”

“L’orientamento sessuale non è impostato immutabilmente”, osserva. Ancora più notevole è il fatto che la maggior parte dei cambiamenti si verificano senza consulenza o terapia. “Questi cambiamenti non sono terapeuticamente indotti, ma accadono ‘naturalmente’ nella vita, alcuni molto rapidamente. La maggior parte dei cambiamenti di orientamento sessuale sono verso l’eterosessualità esclusiva” il Dott. Whitehead osserva.

Il numero di persone che è cambiato verso l’eterosessualità esclusiva è superiore al numero attuale dei bisessuali e omosessuali messi insieme. In altre parole, conclude il Dr. Neil Whitehead, «GLI EX GAY SUPERANO NUMERICAMENTE I GAY».

La fluidità è ancora più pronunciata tra gli
ADOLESCENTI, come lo studio Peter Bearman e Hannah Brueck ha dimostrato. “Hanno rilevato che i GIOVANI di 16-17 anni che avevano avuto un’attrazione romantica per una persona dello stesso sesso, erano quasi tutti passati all’eterosessualità un anno dopo”.”Gli autori erano pro-gay e hanno commentato che l’unica stabilità che hanno riscontrato era tra gli eterosessuali, che sono rimasti tali nel corso degli anni. Gli ADOLESCENTI rappresentano un caso speciale mutando generalmente le loro attrazioni da un anno all’altro.”

Eppure, molte IDEE SBAGLIATE persistono nella CULTURA POPOLARE. Vale a dire, che l’omosessualità è genetica – così intrinseca alla propria identità da non poter essere modificata. “Gli ACCADEMICI che lavorano nel settore non sono felici delle rappresentazioni da parte dei MEDIA sul tema”, osserva il dottor Whitehead . “Ma preferiscono restare nell’ambito della loro ricerca accademica e non farsi coinvolgere nel lato attivista”.

Tradotto da Patrizia Battisti per il Blog “Si può Cambiare”

Lupo Glori scrive: 

GAY SI NASCE O SI DIVENTA?

La fatidica domanda, riguardo l’esistenza di un presunto gene gay innato, ogni tanto ritorna, sebbene il quesito abbia, da tempo, ricevuto ampie e inequivocabili risposte.

Recentemente la questione è stata portata nuovamente alla ribalta da una ORGANIZZAZIONE di EX GAY, AMERICANA, chiamata PFOX, la quale ha promosso a Richmond, capitale dello Stato della Virginia, una ampia campagna pubblicitaria per far conoscere i REALI DATI SCIENTIFICI RIGUARDO L’OMOSESSUALITA’. In particolare, tali dati riportano diversi casi di GEMELLI OMOZIGOTI, quindi PERFETTAMENTE IDENTICI, che tuttavia DIFFERISCONO PER TENDENZE SESSUALI.

Ancora una volta la REALTA’ sbatte la porta in faccia all’IDEOLOGIA. La FORSENNATA e TENDENZIOSA RICERCA degli ATTIVISTI LGBTQ riguardo l’esistenza di un AGOGNATO GENE GAY, che attesterebbe la normalità dell’omosessualità, si deve, infatti, bruscamente arrestare davanti agli INOPPUGNABILI DATI CONCRETI che certificano chiaramente come l’ OMOSESSUALITA’ NON HA NULLA DI GENETICO E NATURALE.

Più che di “GENE GAY” sarebbe corretto parlare di “VIRUS GAY”; se nessuno nasce infatti con il gene dell’omosessualità, tutti, e in particolare LE GIOVANI GENERAZIONI, SONO a RISCHIO CONTAMINAZIONE dell’IDEOLOGIA del GENDER imposta come DIKTAT ETICO dal MAINSTREAMCULTURALE DOMINANTE.