Gli Hunza – Carai Guarani – Ralph Bircher

Nel suo libro” GLI HUNZA” –  un popolo che ignora la malattia, Quaderni D’Ontignano, RALPH BIRCHER scrive:
p. 91
Qual’ è, secondo LORIMER, il ruolo che occupano, nell’ alimentazione HUNZA, i CIBI di ORIGINE ANIMALE ?
McCARRISON e WRENCH ritenevano che il loro ruolo non fosse secondario. Le indicazioni fornite da LORIMER ( linguista ) costituiscono un quadro più esatto, basato sula conoscenza del bestiame che possiedono e dei loro pascoli di montagna.
Per quanto riguarda LA DIETA CARNEA, è accertato che si limitava essenzialmente al consumo della CARNE del BESTIAME PICCOLO che forniva lana e LATTE, la CARNE degli ANIMALI DA TIRO che per la loro estrema vecchiaia erano obbligati ad uccidere (p. 91), e dei PICCOLI POLLI MAGRI (p. 92).
p. 92-93
I RAGAZZINI HUNZA erano degli ARTISTI consumati della FIONDA con cui abbattevano gli UCCELLI che volavano da nord verso sud e portavano poi con fierezza il loro bottino alla mamma ( SUPPLEMENTO ALLA DIETA ORDINARIA ).
“Il CANTO DEGLI UCCELLI manca completamente nel territorio Hunza”.
“E’ vero che la MANCANZA di UCCELLI favorisce le semine e la raccolta dei frutti,  ma a condizione ben inteso che gli insetti siano cacciati altrettanto coscienziosamente degli uccelli.”
“Ciò fa pensare ai diversi tipi di TIRO agli UCCELLI  praticati dagli INCAS coltivatori dei campi terrazzati.”
GLI HUNZA MANGIAVANO anche BURRO (maltache) di CAPRA MAGRO RANCIDO (pag. 102 e pag.116), LATTICINI prodotti dal latticello, che non serviva ai capretti, come RICOTTA o QUARK, un prodotto molto simile allo “ZIEGER” degli antichi EIDGENOSSEN dei cantoni primitivi (Alpi svizzere), il FORMAGGIO di LATTE ACIDO consumato nella sua FORMA FRESCA (BRUS ), sia nella FORMA CONSERVATA (RAHKPIN), pressato e FERMENTATO (p. 95-96), e un FORMAGGIO di QUALITA’ , di cui WRENCH pensa che è molto meglio della maggioranza dei nostri formaggi, trattato in modo da conservare i suoi elementi vitali. Questo FORMAGGIO è naturalmente APPENA SALATO (p. 125).
I GIOVANI PASTORI Hunza BEVEVANO quotidianamente il LATTICELLO FRESCO delle CAPRE del gregge alla MAMMELLA ( p. 125 ).
Da nessuna parte si trovano cenni sulla PESCA, neanche nei testi scritti in BOURUCHASKI.
p. 101
La CARNE, che si mette a SECCARE, sarà conservata PER L’ ESTATE.
Al momento della MACELLAZIONE AUTUNNALE degli ANIMALI e per un po’ di tempo dopo si mangia naturalmente un po’ più di CARNE del solito.
d’ESTATE, come riferisce McCARRISON, se ne mangia ogni 30 giorni,  d’INVERNO ogni 10 giorni circa.
I piatti di CARNE serviti nei GIORNI di  FESTA……….
p. 102
“Mancando la carne, come pure il burro e il latte, nella DIETA QUOTIDIANA degli HUNZA (nonostante che, come riferisce McCARRISON, in ESTATE mangiavano la CARNE ogni 30 giorni, e in INVERNO ogni 10 giorni circa ) MANGIAVANO GIORNALMENTE il FORMAGGIO di LATTE ACIDO, sia nella forma fresca (BRUS) sia nella forma conservata (il RAKHPIN).
Ma anche questo prodotto non sembra abbondare e mentre McCARRISON crede di poter attribuire una GRANDE IMPORTANZA ai LATTICINI nell’ALIMENTAZIONE HUNZA, NOI dobbiamo mettere accanto a questa affermazione un GRAN PUNTO INTERROGATIVO.
Non ci può essere fra loro un eccesso di ALBUMINA. Tutt’al più si può parlare di un MINIMO STRETTAMENTE NECESSARIO.”
p. 103:
” Così L’ ALIMENTAZIONE degli HUNZA è, per la natura delle cose, estremamente POVERA di SOSTANZE ANIMALI.”
“Le PERSONE ALTOLOCATE e la FAMIGLIA REALE sono, evidentemente, in grado di fare ECCEZIONI a questa regola”.
“In questi ambienti si trova, non soltanto la CARNE, ma anche ALIMENTI IMPORTATI dall’ESTERO.”
p. 116:
“Si tratta dunque qui di un REGIME GIORNALIERO PURAMENTE VEGETARIANO.”…..
p. 137:
Riassumiamo i caratteri essenziali dell’ alimentazione Hunza:
1) ALIMENTI prima di tutto VEGETARIANI…………
p. 118:
NON ESISTONO, NELLE CANTINE, VINI di VECCHIA DATA perché DOPO le FESTE d’INVERNO gli OTRI sono perfettamente VUOTI.
ANCHE le DONNE HUNZA AVEVANO le MESTRUAZIONI:
A p. 88 nel suo libro”GLI HUNZA” Ralph Bircher scrive:
“Senza farvi accenno, si tiene sempre conto dell’INDISPOSIZIONE MENSILE delle DONNE. Se una di loro è sofferente può, con l’ approvazione di tutti andare a stendersi e riposare a lungo. In questo modo il suo malessere generalmente passa completamente in due giorni. Si porta anche alla malata un alimento speciale e fortificante, chiamato <<DAUDO >>, fatto di PURE’ di FRUMENTO COTTO nel BURRO.”
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<< A p. 149 nel suo libro “IL SISTEMA di GUARIGIONE della DIETA SENZA MUCO”, Il Prof. ARNOLD EHRET scrive:
“Se il CORPO FEMMINILE viene PERFETTAMENTE PULITO con questa dieta, IL CICLO MESTRUALE SCOMPARE. >>
<< Nella rivista “SCIENZA E SALUTE” – Casa Editrice ” IGIENE NATURALE ” – giugno 1989 – anno II n° 4 – Il Dr. H. M. SHELTON scrive:
“Le malattie femminili colpiscono gli organi femminili.
Non differiscono dalle malattie del fegato, dell’ apparato digerente, ecc. sono il risultato della stessa causa di tutte le altre malattie del corpo.
LA MESTRUAZIONE è la MALATTIA che sta al PRIMO POSTO.
Questa malattia, essendo quasi universale fra le donne, è considerata normale.
LE DONNE SANE NON HANNO MESTRUAZIONI.
D’ altra parte l’assenza di mestruazioni può indicare una seria condizione patologica a causa della soppressione dell’ovulazione o della ritenzione del flusso.
L’ OVULAZIONE SOPPRESSA : è quasi sempre dovuta ad una ridotta vitalità o a stadi avanzati di degenerazione.”>>
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A p. 132, RALPH BIRCHER:
UN’ altra volta egli (LORIMER) nota il particolare che anche le persone molto anziane hanno occhi buoni come i giovani e un giorno, avendo incontrato UNA VECCHIA CHE NUTRIVA AL SENO UN BAMBINO PICCOLO, le domandò con stupore: << NATURALMENTE E’ IL VOSTRO NIPOTINO ? >> << NO, NO,  fece lei allegramente, E’ IL FIGLIO di MIO NIPOTE. L’ ho allevato io tutto da sola e vedi com’è robusto! >> In effetti questo LATTANTE ATTACCATO al SENO della sua BISNONNA respirava e irradiava salute…

L’eco che un simile fatto solleverebbe fra noi è facile ad immaginare! Nel paese Hunza nessuno sembra annettersi la minima importanza.                                   ———————————————————

Nel suo libro GLI HUNZA – un popolo che ignora la malattia – Ralph Bircher scrive:
” UN ALTRO POPOLO CHE IGNORA LA MALATTIA” -” La civiltà Hunza a confronto con un’ altra civiltà poco conosciuta”.
Arriviamo qui alla conclusione del nostro studio. Non ne sappiamo certo abbastanza sul popolo Hunza: resta molto da esplorare. Ma siamo persuasi che in avvenire ci si occuperà ancora di loro! Mentre ci pieghiamo sulla loro vita, siamo ad ogni istante colpiti dalla somiglianza singolare e, sembra, inesplicabile di molti tratti che li caratterizzano con la civiltà dei CARAIBI-TUPI-GUARANI dell’ AMERICA DEL SUD che, seguendo l’ esempio di Bertoni, abbiamo chiamato << civiltà CARAI’-GUARANI >> ed è descritta in modo dettagliato nella rivista mensile del Wendepunkt.
Questa civiltà di alto valore umano NON HA come quella Hunza PRODOTTO arti plastiche, templi in pietra, nè alcun genere di scritti: è per questo che PASSO’ QUASI INOSSERVATA a fianco di quella INCAS, dei TOLTECHI, degli AZTECHI e dei MAYAS. Per quanto gli Hunza vivano riuniti in uno spazio ristretto, sulle montagne dell’Asia, mentre i CARAI’-GUARANI sono DISPERSI NELLE VASTE PIANURE TROPICALI dell’AMERICA DEL SUD, tutti e due questi popoli hanno cercato di realizzare la vita integrale e di raggiungere, per quella via, IL PIU’ ALTO GRADO DI SALUTE ORGANICA E SOCIALE: ordine, equilibrio, pienezza di vita, e forza di irradiamento. In una vita stabile tutti e due hanno sviluppato, grazie alla COLTURA INTENSIVA DEGLI ORTI, LA FONTE ALIMENTARE PIU’ ESSENZIALE E SICURA.
I CARAI’- GUARANI sono stati sempre e fino ad un’epoca recente degli abili COLTIVATORI DI PIANTE. Gli HUNZA sono stati e lo sono ancora degli ALLEVATORI CREATIVI. Presso tutti e due i popoli si constata lo stesso grado di PULIZIA E IGIENE, raramente raggiunto anche presso i popoli civili: igiene del corpo, del vestito, della casa, assenza totale di parassiti, una grande predilezione per l’ acqua fredda ed i bagni, il rispetto del sonno, come pure un’ alimentazione parsimoniosa e una FRUGALITA’ SPARTANA.
Diverse fonti stabiliscono che i CARAI’ GUARANI mangiano FRUTTA AD OGNI PASTO, particolarmente la mattina prima di andare a lavorare. IL FRUTTO PIU’ COMUNE è L’ ANANAS, alimento di cui si nutrono tutto l’ anno, come di ALTRE VARIETA’ DI FRUTTA TROPICALE. LA FRUTTA SECCA si usa come riserva per L’ INVERNO. Si considera di grande importanza il fatto che la frutta raggiunga un grado di maturità perfetta e, se ce n’è bisogno, si prendono misure speciali a questo scopo.
LA LORO ALIMENTAZIONE comporta un’ abbondanza di VERDURE A FOGLIE VERDI come SPINACI, e poi TUBERI, ZUCCHE, NOCI ricche di olio, MIELE SELVATICO ed è POVERA IN LEGUMINOSE. Contiene ALBUMINE VARIE, ma UNICAMENTE VEGETALI ed IN PICCOLA QUANTITA’.
IL LATTE ED I DERIVATI DEL LATTE MANCANO COMPLETAMENTE. LA CARNE ( cioè la SELVAGGINA) rappresenta un COMPLEMENTO OCCASIONALE, ma è evitata in certi casi per particolari motivi.
Gli ALIMENTI ALLO STATO CRUDO costituiscono il REGIME stabile QUOTIDIANO e si compongono di erbe varie, teneri germogli e grano appena spigato.<< Non mangiano MAI PIETANZE SALATE e dicono che queste abbreviano la vita ( Thevet ).
AL POSTO DEL SALE, anche se si possiede, si utilizza spesso un DECOTTO DI PIANTE, ricche in sali minerali. La semplicità del loro nutrimento, l’ astensione da ogni ghiottoneria, fanno si che non manchino mai di niente ( Willem Pies ). << Sono sobri, disprezzano dolci e tutto quello che può appesantire lo spirito>> ( Rochefort ). << Masticano i loro alimenti lentamente e completamente e mantengono, mentre mangiano un silenzio che stupisce. >> ( Thevet ).
Riguardo ai CARAIBI-GUARANI si riferisce anche: << LA LORO BUONA SALUTE E’ INALTERABILE. >> ( Amerigo Vespucci ).
<< La loro ECCELLENTE SALUTE, il cui equilibrio non è mai turbato da niente, assicura loro allegria e serenità di spirito. >> ( Willelm Pies ).
<< La loro statura è meravigliosamente proporzionata; allo stato di riposo nessuno dubiterebbe dei prodigiosi sforzi fisici di cui sono capaci. >> ( Bertoni ).
<< I vecchi hanno l’ andatura giovane e camminano a testa alta. >> ( Thevet ).
Per l’ intelligenza, per la forza di resistenza, per il portamento e l’ armoniosa conformazione dei loro corpi differiscono da tutte le altre razze indiane…da nessuna parte si vedono tratti così regolari…i loro occhi esprimono l’ intelligenza e l’ abitudine alla riflessione. >> ( Humboldt.).
Fra i GUARANI, come fra gli HUNZA, si incontra questa ALLEGRIA che impregna tutta la vita ( allegria Guarani ) come pure una prodigiosa conoscenza di tutte le piante e il dono di una notevole efficacia, di cui si cita più di un esempio, nella guarigione e prevenzione delle malattie che infieriscono in queste basse terre dei tropici. Nella notevole concordanza che presentano, in tanti punti, due civiltà peraltro diverse, si riconoscerà l’ impressionante conferma di verità che il nostro mondo civile sta per riscoprire. In tutti e due questi popoli la costituzione è quella di una RAZZA << PURO SANGUE >>: stabilità, allegria, resistenza agli sforzi, nervi << delicati come la corda di un violino, ma anche resistenti come canapi >>. Presso tutte e due il REGIME è RICCO di FRUTTA, ALIMENTI CRUDI, valori alimentari integrali, MA POVERO di albumina animale, carne e sale, PRIVA anche di quegli stimolanti e ghiottonerie che si pretende siano << indispensabili >>. Umanamente parlando si constata anche, da una parte e dall’altra, una magnifica armonia dello spirito, dell’anima e del corpo, una maturità notevole della persona che, in un’ intelligente visione d’ insieme, s’ adatta volontariamente al bene della comunità, in virtù di un’ educazione che mira alla conoscenza ed alla padronanza di sè ed alla disciplina dei sentimenti. In virtù, soprattutto, di questa << SALUTE SMAGLIANTE >> che ne è la CONDIZIONE PRIMA.
Dunque non è invano che, dai secoli più remoti, il popolo Hunza sia fiorito nella solitudine, salvaguardando così IL PIU’ NOBILE TESORO DI CIVILTA’ CHE SI POSSA TRASMETTERE ALLA NOSTRA EPOCA PRESENTE. E’ una scommessa a che la nostra costituzione fisica non vada verso la rovina, come pretendono eminenti biologi, ma che è in grado di recuperare il suo massimo di forza raggiante e tonicità. Possa il popolo HUNZA non sopportare invano ogni primavera i crudeli tormenti della fame! Possa la sua privazione simbolizzare la liberazione della NOSTRA CIVILTA’ OCCIDENTALE che è AFFLITTA dalla MALATTIA del TANTALISMO, di questo INSAZIABILE, di questo INAPPAGABILE DESIDERIO DEL SEMPRE DI PIU’! Nella misura con cui comprenderemo il TESORO PREZIOSO che racchiude, per noi, il << FENOMENO degli HUNZA >>, quando sapremo servirci di questo esempio, modesto ma prezioso, e lasciarci ispirare da ciò che ho cercato di esporre qui in termini molto imperfetti, ci aiuterà a trasformare le preoccupazioni che c’impone una dura epoca, in una benedizione di cui non sappiamo prevedere tutta l’ ampiezza e di cui anche i nostri discendenti raccoglieranno i frutti.
ALBERT MOSSERI ( igienista francese ) ha dedicato al popolo degli Hunza e dei Caraì-Guarani tutta la seconda parte del suo libro ” LA NUOVA SCIENZA DI GUARIRE “. I due articoli sono estratti testualmente dal libro “GLI HUNZA un popolo che ignora la malattia”, di Ralph Bircher.