Si possono davvero espellere le tossine attraverso il sudore? – Sudore –

Si possono davvero espellere le tossine attraverso il sudore?

Se state cercando un modo per disintossicare il vostro corpo, gli esperti dicono che la sauna non è la risposta giusta, ma c’è altro che si può fare.

DI ERIKA ENGELHAUPT

PUBBLICATO 25-08-2023

 

Si possono davvero espellere le tossine attraverso il sudore?

Una donna siede in una SAUNA a INFRAROSSI– dove il calore è creato dalla luce, invece che da riscaldatori elettrici o vapore – a New York City. I GURU del BENESSERE e decantano i benefici di saune come questa in quanto aiutano a espellere le tossine dal corpo. Ma gli esperti affermano che non funziona proprio così. 

FOTOGRAFIA DI LAUREL GOLIO, REDUX

 

Prima, quello del sudore era un argomento tabù. Ma consultando oggi qualsiasi sito di moda o di bellezza, è chiaro che sudare è di tendenza – almeno finché lo si fa in palestra. Dalle SAUNE a INFRAROSSI all’HOT YOGA, le attività che ci fanno “inzuppare” l’asciugamano sono pubblicizzate non solo come metodi di rilassamento, ma anche come modi per mantenersi in salute eliminando le tossine dal nostro corpo.

Peccato però che la sudorazione non è funzionale all’eliminazione delle tossine – così come non è funzionale a eliminare eventuali corpi estranei. Il SUDORE serve principalmente ad ABBASSARE la TEMPERATURA CORPOREA, non a espellere sostanze tossiche o di scarto. Questa funzione viene svolta da RENI e FEGATO.

Ma ogni MITO ha un fondo di VERITA’, e la presunta funzione DETOX della sudorazione non fa eccezione. Sebbene il SUDORE sia composto principalmente da ACQUA, può contenere TRACCE di CENTINAIA di SOSTANZE, alcune delle quali sono TOSSICHE.

È sempre una questione di quantità”, afferma il chimico JOE SCHWARCZ. Molte sostanze sono presenti a livelli molto bassi nel sudore. Ma il fatto che qualcosa sia presente non significa necessariamente che rappresenti un rischio per la salute”.

SCHWARCZ dirige l’Office for Science and Society (Ufficio per la Scienza e la Società, N.d.T.) della McGill University, che si occupa di sfatare i miti della scienza; il gruppo viene inondato di domande su truffe e ciarlatanerie mediche, tra cui molte che promettono di ‘disintossicare’ il corpo. “Ciò che si sente o si legge nei media popolari sul concetto di ‘disintossicazione’ o ‘effetto DETOX’ generalmente sono sciocchezze”, afferma Schwarcz.

 

Si possono davvero espellere le tossine attraverso il sudore?

Una donna fa la SAUNA presso l’Helvetia Thermal Spa Hotel in Italia. Ma cosa sta espellendo col sudore, esattamente? Si tratta per il 99% di ACQUA, con piccole quantità di MINERALI come SODIO e CALCIO, più piccole percentuali di varie PROTEINE, ACIDO LATTICO e UREA.

FOTOGRAFIA DI BEDUSCHI CLAUDIO, AGF, UIG, GETTY IMAGES

 

Il sudore è addirittura tossico?

Nella maggior parte dei prodotti e dei piani dietetici detox le indicazioni su quali siano esattamente le tossine di cui dovremmo liberarci sono piuttosto vaghe. Pesticidi? Metalli? Ciò che è contenuto nel formaggio fuso? Qualunque cosa siano, le tossine appaiono come qualcosa di nocivo e per questo vogliamo eliminarle. E non essendo visibili, è piuttosto facile convincere la gente che digiunare o consumare bevande a base vegetale oppure SUDARE molto contribuisca a raggiungere l’obiettivo.

Ma se riflettiamo sul modo in cui le sostanze tossiche si accumulano effettivamente nel nostro organismo e su quali sono i modi con cui il nostro corpo le elimina, ci rendiamo conto che l’effetto salutare della maggior parte dei programmi disintossicanti è pari a quello di una dieta a base di vermi solitari.

Tanto per cominciare, il tipo di sudore che produciamo quando abbiamo caldo o facciamo attività fisica deriva dalle ghiandole eccrine. Ne abbiamo circa tre milioni sparse per il corpo. Poiché il SUDORE ha la FUNZIONE di RAFFREDDARCI, ha senso che sia composto per oltre il 99% da ACQUA. In quest’acqua sono disciolte piccole quantità di minerali come SODIO e CALCIO, oltre a piccole percentuali di varie PROTEINE, ACIDO LATTICO e UREA.

L’UREA, prodotta nel FEGATO dalla SCOMPOSIZIONE delle PROTEINE presenti negli alimenti, è un prodotto di scarto, quindi è vero che la SUDORAZIONE ne ELIMINA una PICCOLA QIUANTITA’ dal corpo. Ma questo processo svolge un RUOLO solo SECONDARIO nel sistema di eliminazione dei rifiuti del nostro organismo; sono i RENI che svolgono la maggior parte del lavoro in questo senso e infatti la STRAGRANDE MAGGIORANZA dell’UREA rilasciata dal FEGATOnel circolo ematico, viene trasportata ai RENI dove viene FILTRATA ed ESCRETA nelle URINE.

Solo se i RENI cedono, il SUDORE diventa un veicolo importante per il corpo per espellere questo particolare prodotto di scarto.

Per quanto riguarda gli INQUINANTI prodotti dall’uomo, i LIVELLI rilevati nel SUDORE sono così BASSI da essere essenzialmente ININFLUENTI, afferma PASCAL IMBEAULT, che nel 2018 ha condotto uno studio per calcolare questi livelli. In qualità di fisiologo dell’esercizio fisico presso l’Università di Ottawa in Canada, IMBEAULT studia ilGRASSO, in particolare cosa succede alle sostanze inquinanti immagazzinate nel grassocorporeo. Conosciute come ‘INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI’, tali sostanze includono PESTICIDI, RITARDANTI di FIAMMA e POLICLOROBIFENILIì, o PCB, che sono stati vietati ma si trovano ancora nell’ambiente.

Si tratta del tipo di sostanze chimiche che molti considerano ‘tossine’ presenti negli alimenti e nell’ambiente. Ma come fa notare IMBEAULT, anche questo termine non è del tutto corretto: le tossine sono sostanze nocive prodotte da organismi viventi come piante, animali e batteri; le sostanze tossiche prodotte dall’uomo sono chiamate agenti tossici.

Comunque li si chiami, uno dei motivi per cui NON si trovano alti livelli di inquinanti organici persistenti nel SUDORE è data da una delle regole base della chimica: il SUDORE è composto per lo più da ACQUA e queste sostanze ‘amanti dei grassiNON SI DISSOLVONO BENE IN ACQUA (ecco perché si dice che due persone che non vanno d’accordo sono ‘come l’OLIO e l’ACQUA’: non legano).

IMBEAULT e i suoi colleghi hanno scoperto che, una persona media che fa 45 MINUTI di ESERCIZIO FISICO ad ALTA INTENSITA’ potrebbe SUDARE un totale di DUE LITRI in un GIORNO compresa la normale PERSPIRAZIONE – e TUTTO IL SUDORE conterrebbe MENO DI UN DECIMO DI NANOGRAMMO di questi INQUINANTI.

Per fare un paragone: “La quantità di SUDORE è pari allo 0,02% di ciò che INGERIAMO OGNI GIORNO con un’ALIMENTAZIONE TIPICA”, afferma IMBEAULT. SE SI ESAGERA con l’ESERCIZIO FISICO, si può arrivare a rilasciare fino allo 0,04% dell’apporto medio giornaliero di INQUINANTI. In altre parole, NON c’è modo di sudare a sufficienza per eliminare anche solo l’uno per cento della piccola quantità ingerita con il cibo quel giorno.

Si tenga presente innanzitutto che i livelli di PESTICIDI e ALTRI INQUINANTI nel corpo della maggior parte delle persone sono estremamente bassi. Il fatto che sia possibile rilevare un COMPOSTO presente in CONCENTRAZIONI nell’ordine di PARTI PER TRILIONE, indica il livello di progresso raggiunto dalla chimica analitica, afferma SCHWARCZ, ma questo non significa che le concentrazioni rilevabili siano dannose per l’organismo né che una diminuzione progressiva delle stesse abbia effetti sulla salute.

 

Si possono davvero espellere le tossine attraverso il sudore?

Una donna guarda fuori dalla finestra di una sauna a Londra. Fare la sauna presenta qualche beneficio per il cuore, ma non produce un effetto disintossicante o di eliminazione delle sostanze inquinanti dall’organismo. Gli scienziati hanno scoperto che anche producendo due litri di sudore in un giorno, quel sudore conterrebbe meno di un decimo di nanogrammo di sostanze inquinanti.

FOTOGRAFIA DI CARL COURT, GETTY IMAGES

 

Quindi cosa si può fare per eliminare gli inquinanti?

Ma torniamo a quel fondo di verità: piccole quantità di METALLI PESANTI come il PIOMBO e il BISFENOLO A (BPA) contenuti nella PLASTICA finiscono nel SUDORE, perché questi inquinanti SI DISSOLVONO più facilmente nell’ACQUA rispetto a quelli ‘amanti dei grassi’. Ma anche in questo caso, la quantità eliminata con il sudore è relativamente bassa e, poiché il BP  viene espulso molto più con l’URINA che con il SUDORE, è più probabile che ci si liberi di questa sostanza chimica alla TOILETTE che in SAUNA.

Ma non è nemmeno il caso di iniziare a ingurgitare litri e litri d’acqua.

Secondo i ricercatori del National Institute of Environmental Health Sciences (Istituto nazionale delle scienze di salute ambientale, N.d.T.), il modo migliore per ridurre l’esposizione al BPA è evitare di mangiare e bere da contenitori che lo contengono.

Allo stesso modo, se vi preoccupa la presenza di PESTICIDI e altri inquinanti in certi alimenti, è meglio evitare di ingerirli piuttosto che cercare di eliminarli successivamente. Inoltre, per aiutare l’organismo nella sua attività di filtraggio di ciò che assumiamo, possiamo mantenere i RENI in SALUTE evitando il FUMO, l’IPERTENSIONE e l’uso massiccio di farmaci ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS), come l’IBUPROFENE.

Anche la DISIDRATAZIONE è una condizione che STRESSA i RENI, quindi – per ironia della sorte – SUDARE MOLTO SENZA BERE ABBASTANZA ACQUA potrebbe DANNEGGIARE la capacità del CORPO di AUTO-DEPURARSI.

Sarebbe bello avere una soluzione rapida ed efficace, ma il solito noioso STILE di VITA SANOè ancora una volta la SCELTA MIGLIORE che possiamo fare. Tuttavia, tutto ciò non ferma la crescente industria dei prodotti e dei metodi detox, che ora promuove anche le saune a infrarossi, che utilizzano la luce invece dei riscaldatori elettrici o del vapore per creare calore. 

L’uso della SAUNA è stato correlato a una MIGLIORE SALUTE CARDIOVASCOLARE, forse perché in condizioni di calore il cuore batte più velocemente, come anche quando si fa una moderata attività fisica. Ma NON ci sono evidenze scientifiche affidabili che dimostrano che le SAUNE – a infrarossi o meno – producano l’effetto di depurarci dalle TOSSINE.

La TERAPIA del SUDORE può anche essere PERICOLOSA, se portata all’eccesso. Secondol’American College of Sports Medicine (College americano di medicina dello sport, N.d.T.), la maggior parte delle persone NON dovrebbe rimanere in una SAUNA per più di 10 MINUTI alla volta.

Inoltre, come per la maggior parte delle cose, il fatto che una certa dose sia benefica non significa che di più sia meglio.

Nel 2011, un GURU dell’auto-aiuto in Arizona è stato condannato per tre capi d’accusa di omicidio colposo perché tre persone sono morte dopo una cerimonia di due ore in una capanna sudatoria .

Nello stesso anno, in Quebec una DONNA di 35 ANNI è MORTA a seguito di un trattamento DETOX per il quale era stata RICOPERTA di FANGO e poi AVVOLTA nella PLASTICA con una SCATOLA di CARTONE sulla TESTA. È rimasta così SOTTO delle COPERTE per NOVE ORE SUDANDO. Alcune ore dopo il trattamento è MORTA a CAUSA di un FORTE SURRISCALDAMENTO.

È la vecchia storia del voler fornire una soluzione semplice a un problema complesso”, afferma SCHWARCZ. “La speranza è preziosa, ma alcune persone usano la speranza per vendere cose assurde a persone vulnerabili”.

In effetti, un’enorme industria del benessere rende quasi impossibile distinguere tra tutte le varie diete, pillole e programmi di esercizio fisico che promettono di depurare, rassodare o rendere la pelle più luminosa. Chi non vorrebbe trovare quel “trucchetto” per perdere peso, per non perdere i capelli o per qualsiasi altra cosa prometta l’‘acchiappaclick’ di turno?

Peccato che non esista un TRUCCHETTO per eliminare gli inquinanti ambientali. Ma si può comunque essere soddisfatti del sudore che si versa in palestra per l’effetto benefico dell’attività fisica. Il tizio che usa il tapis roulant dopo di noi magari non apprezza il nostro sudore, ma il nostro CUORE ci ringrazierà.

 

Nota della redazione: questo articolo è un estratto del libro Gory Details: Adventures From the Dark Side of Science (Dettagli cruenti: avventure dal lato oscuro della scienza, N.d.T.) di ERIKA ENGELHAUPT. Una versione precedente di questo articolo è stata pubblicata originariamente il 6 aprile 2018.

 

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.

 

https://www.nationalgeographic.it/si-possono-davvero-espellere-le-tossine-attraverso-il-sudore#

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Universo del corpo (2000) – Treccani

Sudore

Rosadele Cicchetti

Il sudore è un liquido acquoso e incolore, di sapore salato; esso è secreto, in quantità media di 500-800 ml al giorno, dalle ghiandole sudoripare che, disseminate praticamente in tutti i distretti cutanei, lo riversano sulla superficie della cute. La secrezione è avviata da uno stimolo nervoso in risposta all’aumento della temperatura corporea; l’evaporazione del sudore serve, infatti, al raffreddamento del corpo. Il sudore può, almeno in parte, coadiuvare anche la funzione renale, perché consente di eliminare una certa quantità di UREA e di METABOLITI. Un altro suo importante compito è di inumidire le superfici sottoposte ad attrito, come quelle delle palme delle mani o delle piante dei piedi, impedendo lo sfaldarsi dello strato corneo, migliorando la presa e acuendo la sensibilità tattile.

1. Anatomofisiologia

di Rosadele Cicchetti

Il sudore è composto prevalentemente da ACQUA (99,1% circa), nella quale sono disciolte SOSTANZE ORGANICHE (UREA, ACIDO URICO, CREATININA, ACIDO PIRUVICO, ACIDO LATTICO, ecc.: 0,2% circa complessivamente) e INORGANICHE (CLORURO di SODIO, SOLFATI, FOSFATI, ecc.: 0,7% circa complessivamente). Con il sudore possono essere eliminate alcune sostanze farmacologicamente attive (ACIDO SALICILICO, FENOLO, ANTIPIRINA, MORFINA ecc.) o TOSSICHE (NICOTINA ecc.). Perlopiù è leggermente acido; il suo odore varia nei diversi distretti cutanei di uno stesso soggetto ed, entro certi limiti, da individuo a individuo. Le GHIANDOLE SUDORIPARE(v.ghiandola) sono piccole e si trovano nello STRATO PIU’ PROFONDO del CORION DERMICO o in quello più SUPERFICIALE dell’IPODERMA. Si distinguono in ECCRINE e APOCRINE. Le ghiandole sudoripare ECCRINE sono ghiandole MEROCHRINE (rilasciano cioè il loro secreto per esocitosi attraverso la membrana cellulare, senza danno per la cellula) e secernono il sudore in modo pressoché continuo; sono ghiandole tubulari, a gomitolo: il dotto escretore ha decorso tortuoso e si apre all’esterno mediante un piccolo poro localizzato in corrispondenza delle creste cutanee; il glomerulo appare riccamente vascolarizzato ed è innervato da fibre appartenenti al sistema ortosimpatico.

Le ghiandole sudoripare APOCRINE (che presentano accumulo del secreto nella porzione apicale ed esocitosi con trascinamento di una parte del protoplasma fuori dalla cellula) sono un gruppo limitato, che viene identificato in alcuni distretti corporei (ascelle, inguine, areola mammaria, scroto, perineo, grandi labbra, monte di Venere); sono più rappresentate nel sesso femminile e hanno un secreto intenso e fortemente odoroso, soprattutto dopo eccitazione dello stimolo simpatico. In rapporto alla quantità di sudore secreto, si parla di perspiratio insensibilisper indicare la traspirazione che avviene continuamente, anche quando la cute appare asciutta, e di perspiratio sensibilis, quando il sudore secreto in quantità abbondante dà luogo a un velo umido, o addirittura a gocce, sulla superficie cutanea. La SUDORAZIONE rappresenta uno dei meccanismi fondamentali della TERMOREGOLAZIONE: infatti il sudore evaporando assorbe una considerevole quantità di CALORE (2430 kJ/l) e induce pertanto un notevole RAFFREDDAMENTO della SUPERFICIE CORPOREA. La sudorazione è regolata da meccanismi diversi: accanto alle condizioni locali della circolazione (l’ipertermia provoca un aumento della sudorazione) e agli stimoli che agiscono direttamente sulla cute dall’esterno (calore), è importante l’innervazione neurovegetativa che è sotto il controllo dei centri ipotalamici della termoregolazione. La secrezione può essere anche determinata da stimoli di origine mesencefalica, in rapporto a fenomeni emotivi (sudore freddo).

2. Filogenesi

di Rosadele Cicchetti

I RETTILI, anche se sono stati i primi animali veramente terrestri, dopo gli ANFIBI che avevano compiuto un primo passo verso le terre emerse, tornando però alle acque per riprodursi, presentano ancora una limitante incapacità di regolare la temperatura corporea. Così come nei PESCI e negli ANFIBI, anche nei RETTILI, infatti, la temperatura interna tende a variare in rapporto con quella esterna e ciò riduce il numero di ambienti climatici in cui queste specie possono vivere; al freddo essi diventano torpidi, fino al letargo. Con i MAMMIFERI e gli UCCELLI si è sviluppata una struttura corporea più adatta alla vita sulla Terra, in grado tra l’altro di provvedere alla TERMOREGOLAZIONE, grazie alla presenza di polmoni meno rudimentali, capaci di assorbire le grandi quantità di ossigeno necessario per un metabolismo più efficiente. Nei MAMMIFERI, che devono proprio all’omeotermia il loro successo evolutivo (v. mammifero), compaiono anche nuove strutture tegumentarie, come i peli, con funzione termoregolatoria e isolante, e le ghiandole secernenti il SUDORE, che EVAPORANDO RAFFREDDA il CORPO e REGOLA la TEMPERATURA CORPOREA La distribuzione delle ghiandole sudoripare è molto varia nei MAMMIFERI. Gli ANIMALI del DESERTO,che non hanno a disposizione grandi quantità di acqua, hanno sviluppato meccanismi fisiologici e comportamentali che consentono loro di risparmiarla: non sudano e per mantenersi freschi si riparano di giorno in tane profonde. Anche nei CARNIVORI le ghiandole sudoripare sono in genere molto ridotte: come sostituto del sudore il CANE provoca, ansimando, l’evaporazione della SALIVA che bagna la lingua oppure sparge saliva sul pelo; le ghiandole sudoripare dei CANIDI, con scarso prodotto, non hanno funzione nota, ma potrebbero contribuire con secreti di odore particolare al riconoscimento di specie o all’attrazione sessuale. Negli animali che si arrampicano si osserva un notevole sviluppo delle ghiandole sudoripare presenti sulla palma della mano e sulla pianta del piede: la loro presenza è molto probabilmente di grande aiuto nella presa. Nei MAMMIFERI con PELLICCIA molto fitta, le ghiandole sudoripare sono in genere localizzate nelle regioni glabre della pelle. Un’abbondante sudorazione sarebbe infatti dannosa in un animale ricoperto di pelliccia, in quanto i peli imbevuti di sudore formerebbero una coltre umida che, al calare della temperatura, potrebbe gelare. Nelle SCIMMIE le ghiandole sudoripare sono presenti anche nelle regioni coperte di peli, ma la sudorazione è comunque inferiore a quella dell’UOMO. Nell’UOMO, la copiosa produzione di sudore rappresenta un notevole esempio di adattamento: il sudore gli fornisce un ottimo sistema di raffreddamento che compensa la mancanza di una peluria isolante. Le ghiandole sudoripare della pelle umana sono piccole, secernono una soluzione acquosa diluita e sono, come si è detto, in maggioranza merocrine. In molti altri Mammiferi le ghiandole sono più grandi, spesso associate ai follicoli piliferi, e apocrine; producono un secreto denso, lattiginoso e odoroso: il CAVALLO, per es., sottoposto a sforzi muscolari, suda molto e il suo sudore, contenente albumine, è appunto di aspetto lattiginoso biancastro. Poiché le ghiandole merocrine predominano nei PRIMATI più evoluti,alcuni autori ritengono che questo tipo di ghiandola abbia origini più recenti. Tuttavia, il più antico fra tutti i Mammiferi, l’ORNITORINCO, ha ghiandole merocrine ben sviluppate: è quindi impossibile stabilire con certezza se vi sia una differenza temporale nello sviluppo dei due tipi di ghiandole. Forse inizialmente anche l’uomo possedeva un numero elevato di ghiandole apocrine, che potrebbe avere perso insieme ai peli, con i cui follicoli esse sono generalmente associate, mantenendole soltanto in poche zone (ascelle, pube ecc.); il loro secreto, provocato da uno sforzo o da uno stimolo sessuale, svolgerebbe un ruolo di attrazione sessuale.

3. Ontogenesi

di Rosadele Cicchetti

Nel corso del 3° e 4° mese di gestazione, piccole aree di epidermide vanno incontro a rapide divisioni e formano cordoni cellulari che crescono nello spessore del derma, circondati da cellule mesenchimali. Da queste strutture originano i follicoli piliferi, le ghiandole sebacee (v. sebo) e le ghiandole sudoripare. A 5 mesi, la ghiandola sudoripara origina come una colonna epiteliale che progressivamente si allunga, si ripiega a gomitolo e forma un lume centrale. Alla nascita i dotti di queste ghiandole trasportano sulla superficie cutanea le loro secrezioni.

4. Patologia

(Red.)

Le alterazioni della sudorazione possono essere quantitative o qualitative: tra le prime figurano l’iperidrosi, che può essere generale (collegata perlopiù con altri processi morbosi, per es. la tubercolosi) o localizzata in alcuni distretti cutanei (di solito mani e piedi), e l’anidrosi, che può essere funzionale (turbe del sistema nervoso vegetativo) o anatomica (agenesia o distruzione delle ghiandole sudoripare). Tra le alterazioni qualitative importanti figurano le bromidrosi (sudore fetido), le cromidrosi (eliminazione di sostanze colorate: sali di ferro, di iodio ecc.) e infine le osmidrosi (sudorazione con odore più penetrante e diverso dal normale).

bibliografia

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