La legge della stimolazione

MOVIMENTO IGIENISTA ORIGINALE BOLLETTINO TECNICO
Pubblicazione a larga diffusione 23 novembre 2019
Pubblico questi dati in questo formato perché li considero essenziali nella pratica igienista. Senza questa conoscenza può essere molto arduo se non impossibile, non solo ottenere buoni risultati ma anche mantenerli.
LA LEGGE DELLA STIMOLAZIONE DEFINIZIONI
Conosciamo tre varietà di stimolanti:
1. I rinvigorenti:
Sono le sostanze, le forze e i fattori che forniscono al corpo i materiali di ricambio e lo abilitano ad una accresciuta attività.
Esempi: il cibo, la luce solare, l’aria, il sonno, ecc.
2. I tonici:
Sono le influenze favorevoli che inducono all’azione consentendo di mobilitare, organizzare e dirigere le forze del corpo.
Esempi: il caldo temperato, la frescura, le buone cause, la gioia, l’entusiasmo, l’ambizione, la perseveranza, la volontà, l’emulazione, l’incoraggiamento, il desiderio, la curiosità, il rendere servizio, lottare per i propri figli, aiutare il prossimo, ecc.
3. Gli irritanti:
Sono le sostanze, le forze e le influenze che provocano un’azione difensiva dell’ organismo ed alla lunga lo esauriscono.
Esempi: un caldo eccessivo, un freddo intenso, l’elettricità, i veleni, la violenza, la sovreccitazione fisica o mentale, tutti gli stimolanti energici, sia alimentari (alimenti azotati, zuccheri industriali, ecc.) che farmaceutici o altro (caffè, ecc.).
Queste tre varietà possono essere suddivise in:
a. stimolanti compensati, meglio conosciuti come rinvigorenti e tonici.
b. stimolanti non compensati che comprendono soprattutto gli irritanti e gli stimolanti veri e propri.
La LEGGE della STIMOLAZIONE 1 Bollettino Tecnico

ENUNCIATO:
Ogniqualvolta un agente, un’influenza tossica o irritante viene a contatto di un organismo vivente si suscita una resistenza vitale e un’eccitazione rese evidenti da un’azione accresciuta e perturbata la quale riduce sempre le forze proporzionalmente al grado di accelerazione di questa azione.
– L’aumento dell’azione è causato dal consumo straordinario delle forze vitali e non dal processo biologico. Ne deriva dunque che le riserve di forza sono ridotte.
SCOLII:
1. I rinvigorenti e i tonici producono naturalmente una certa distruzione in
larga parte compensata sia dai loro apporti che dalla riparazione indotta. In tal senso essi danno più di quanto non sottraggano e compensano le perdite.
2. Gli irritanti o veri stimolanti non danno nulla e sottraggono molto. Non compensano le perdite provocate.
3. Laddove gli stimolanti sembrano fare il più gran bene, essi fanno il più gran male. La loro nocività è infatti proporzionale all’energia che fanno consumare.
4. La stimolazione non compensata è eccitazione dell’irritazione. Non è rinvigorimento della nutrizione.
5. Secondo la Legge sulla Dualità degli Effetti, ogni irritazione produce un effetto secondario di depressione ove la funzione si indebolisce. Infatti l’organo stimolato è sovraccaricato ed affaticato, invoca riposo per rifarsi forte e recuperare energie e sostanza.
È precisamente in questo periodo di debolezza, di inattività e prostrazione che l’organismo si ristabilisce.
Al contrario del periodo di eccitazione, di attività, di esaltazione funzionale che lo precede in cui l’organismo si estenuava.
DEFINIZIONE:
Cibo e veleno:
In natura, tutto è cibo o veleno per l’organismo umano. In effetti tutto ciò che
non può essere utilizzato deve essere eliminato. È cibo ciò che si presta ad essere trasformato in tessuti o in fluidi nel corpo vivente.
SCOLII:
La Natura ci permette di distinguere un veleno stimolante da una sostanza
nutritiva nel modo seguente:
1. Il sapore di tutti i veleni, la prima volta, è amaro, repulsivo o insipido.
Generalmente il grado di repulsione è proporzionale alla virulenza del veleno.
La LEGGE della STIMOLAZIONE 2 Bollettino Tecnico

In seguito se, malgrado tutto, si persevera, l’abitudine ad un veleno si installa a scapito di energiche, benché decrescenti, proteste dell’istinto organico.
Esempi di veleni: morfina, hascisc, cioccolato, cacao, tè, caffè, alcool, birra, vino, tabacco, ecc., a cui vanno aggiunti, rafano, crescione, funghi velenosi e non, ecc..
Notiamo che i veleni sono sovente mescolati a zucchero per nascondere il sapore, come il cioccolato, il caffè, certi lassativi ricoperti con cioccolato …
2. L’uso continuato di un veleno ne trasforma la ripugnanza in voglia specifica. È la “assuefazione” o “tolleranza” susseguente la sospensione delle proteste organiche.
A forza di resistere a questi veleni, il corpo è sfinito e si organizza con una resistenza passiva meno dispendiosa. È il passaggio della malattia acuta alla malattia cronica con i cambiamenti anormali che accompagnano ogni “adattamento”, “assuefazione”, “tolleranza”.
3. La forza della voglia anti-naturale di un veleno è proporzionale sia alla sua virulenza che alla ripugnanza provata la prima volta in cui lo si è ingerito.
4. L’eccitazione più o meno gradevole indotta dal soddisfacimento di questa voglia è sempre seguita da una reazione di depressione. Ciò non riguarda gli alimenti. (l’autore intende gli alimenti sani? – N. d. r.)
I vizi tendono a progredire e aggravarsi. L’uso di un veleno provoca infatti una depressione che induce al ritorno verso lo stimolante. La prostrazione dell’organismo spinge il drogato a cercare la stimolazione in due modi:
a . Aumentando la dose o la sua concentrazione. Si incomincia così con una sola tazza di caffè leggero e si finisce con parecchie tazze di caffè nero. Si comincia con una sola sigaretta al giorno e si finisce per fumarne due pacchetti. Si incomincia a bere vino o birra moderatamente e si finisce per vuotare la bottiglia alla prima contrarietà, al primo dispiacere, alla prima delusione.
b . Cambiando droga. Si incomincia con un certo tranquillante e poi ogni tanto lo si cambia.
La follia:
Quando, infine, il corpo è talmente sfinito da non “reagire” più ad alcun veleno, ci si trova in un bel pasticcio.
È la degenerazione, se non l’inizio della follia e delle altre malattie mentali. ——————-
La LEGGE della STIMOLAZIONE 3 Bollettino Tecnico

PRINCIPIO DEL Dr. WALTER SULLA EVIDENZIAZIONE DELL’ ENERGIA
ENUNCIATO:
In qualunque circostanza e quale che sia la sua natura, la vitalità o energia è da noi invariabilmente evidenziata e percepita come energia consumata, mai come accumulazione.
ESEMPI:
1. Possiamo farci un’idea della forza di un atleta durante il sonno
analogamente a quanto è possibile conoscere della forza esplosiva del grisou1 prima che esploda.
2. Si percepisce l’energia di una batteria allorché produce lavoro, non allo stato di riposo.
3. Ogni stimolante produce dispendio di energia ed è pertanto da condannarsi. Esempi: i ricostituenti chimici, l’acqua fredda, l’acqua calda, l’elettricità, le forti emozioni, il caffè, i tonici, ecc.
SCOLII:
L’uso continuato di stimolanti conduce al seguente risultato:
1. Il periodo di eccitazione diminuisce di volta in volta.
2. La depressione che ne consegue aumenta sempre più e diventa sempre
meno tollerabile. ———-
Compilazione: Damiano Mozzoni per Associazione Igienista Italiana
Riferimenti: – AFFIDATE LA VOSTRA SALUTE ALLA NATURA – L’ARTE DI NUTRIRSI PER FORTIFICARSI
– ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA Copyright © 2019 Damiano Mozzoni
1 Grisou: miscela esplosiva di metano ed aria che si forma nelle miniere di carbon fossile. La LEGGE della STIMOLAZIONE 4 Bollettino Tecnico