I raggi X, causa del cancro

Tumori e Cancri
 TUMORI E CANCRI

                                         CAPITOLO IX

                         I RAGGI X, CAUSA DEL CANCRO

                                    Dr. H. M. Shelton

Nella rivista americana ≪Pageant≫ dell’agosto 1951, un giornalista mercenario tra i più quotati, Herb Bailey, ci racconta, in un articolo molto ben scritto, la parte recitata da Emile Grubbe, dottore in medicina, nello sviluppo di ciò che si chiama trattamento con i raggi X. Al di fuori di una cerchia esoterica di specialisti, Grubbe è poco noto. Nondimeno, è un grand’uomo, uno scienziato, un pioniere, un inventore, un uomo che si è fatto una strada con Edison, Steinmetz e molti altri, ma è stato sfrontatamente ignorato dai pubblicisti, così abili a creare celebrità. Secondo Bailey, Grubbe è stato il primo ad aver provato a usare i raggi X come ≪rimedio≫ contro il cancro. I suoi primi tentativi con ciò che Bailey definisce francamente ≪EFFLUVI INVISIBILI E MORTALI≫, gli inflissero numerose gravi bruciature, poco dolorose all’inizio. Egli perdette, così, una dopo l’altra, tutte le dita della mano sinistra e il labbro superiore; presto fu la volta della mano destra. Grubbe, sottolinea con forza l’articolo, ha vissuto una vita di sofferenze ≪affinchè altri vivano≫, è stato un salvatore che ha dato la propria vita per quella del mondo, e ha permesso all’umanità di espiare i propri peccati per interposta persona.

Fu nel 1896 che Grubbe fece il suo primo tentativo (su una donna) e che la Roentgenterapia vide la luce. La donna ne morì, mentre la terapiaassassina le sopravvisse. Oggi, stando a quello che dice Bailey, essa è diventata l’agente terapeutico più importante che la medicina conosca, ≪efficace per piu` di 500 malattie≫. Parimenti, ≪è oggi il più potente nemico del cancro≫. Di più: ≪Milioni di persone debbono la vita a tale terapia. Milioni di altre sopravviveranno grazie ad essa≫.

L’uomo che per primo si servì dei raggi X per il ≪trattamento≫ delle malattie (non era ancora medico) prima che si scoprisse che ≪bruciano la carne e sono essi stessi causa di cancro≫ è rimasto a lungo trascurato, perché fece i suoi primi tentativi prima di diventare medico. E` perlomeno strano che Bailey attribuisca a questo motivo la ≪vergognosa negligenza≫ di cui Grubbe è stato fatto oggetto in un articolo in cui cita Pasteur come uno dei luminari della medicina. Non sa, quindi, che Pasteur non è mai stato medico?

Vi è forse un altro motivo per spiegare perché la lega dei figli di Esculapio ha trascurato Grubbe e si è dimostrata avara di lodi verso l’uomo ≪al quale molti debbono la vita più di quanto la debbano a qualsiasi altro medico vivente≫. Grubbe è un omeopata. Era anche professore al collegio medico Hahnemann quando cominciò a usare i raggi X per il trattamento del cancro. Al corpo sanitario non piace conferire a degli spregevoli omeopati i riconoscimenti del prestigio dubbioso riservato ai propri membri. Se ha così tardivamente riconosciuto Grubbe come il pioniere della Roentgenterapia, è sia perchè Grubbe è omeopata, e lo è sempre stato, sia perchè non era medico quando insegnava la ≪scienza≫ al collegio Hahnemann.

Nel 1896 Grubbe fece il suo primo tentativo su una persona cancerosa, ma fu solo nel 1898 che ricevette la sua laurea in medicina. Da buon Hahnemanniano qual era, credeva fermamente nel ≪principio≫ che ≪I SIMILI SONO GUARITI DAI SIMILI≫ (similia similibus curantur, per coloro che conoscono il latino). Credeva che se si vuole guarire una data malattia, bisogna far uso di un ≪rimedio≫ in grado di procurare sintomi simili a quelli della malattia che bisogna ≪guarire≫.

Bailey ci racconta che quando Grubbe mostrò ai medici del collegio la sua mano sinistra bruciata, uno di essi, J.E. Gilman, ritenne che ≪se i raggi X possono così gravemente danneggiare i tessuti normali, potrebbero anche distruggere le cellule cancerose≫. Tale è forse la versione resa nota a Bailey, ma è poco probabile che Gilman si sia rivolto a Grubbe proprio in questi termini. Egli si sarà molto probabilmente espresso così: ≪Poiché i raggi X bruciano le carni dell’uomo e provocano essi stessi uno stato canceroso, dovrebbero, secondo la ≪legge dei simili≫, essere capaci di guarire il cancro≫. In ogni modo, secondo Bailey ≪Grubbe si dichiarò entusiasta di questa idea≫ e ≪si offrì di sperimentarla≫. Centinaia tra i primi audaci ricercatori avevano già pagato con la vita i loro tentativi di penetrare il segreto di queste radiazioni. Ne avevano, così, dimostrato il carattere distruttivo; perchè non potevano essere curative?

Se le radiazioni producono una malattia ≪simile≫ o ≪contraria≫ . . . se possono uccidere, possono anche guarire. E` così che ragiona una corporazione che, nei tremila anni di esistenza organizzata, ha deliberatamente respinto qualsiasi metodo costruttivo di cura e concesso la propria fiducia ai mezzi distruttivi. Essa non è impegnata a salvare vite, bensì a distruggerle.

Fu ROENTGEN, il cui nome è stato dato ai raggi X, il primo a suggerire di impiegarli come mezzo diagnostico. In questo campo, hanno infatti un qualche valore, sia pure limitato; al tempo stesso, però, presentano i loro pericoli. Hanno causato errori diagnostici quanto qualsiasi altro metodo; in questo stesso momento, vi sono migliaia di persone sottoposte a cure anti-tubercolotiche senza avere la tubercolosi, per il fatto che la radiografia del torace ha fatto ritenere che avessero tale malattia. La radiografia è utile soprattutto per le ossa.

Per altri tessuti, la sua interpretazione è aleatoria e si dovrebbero far stampigliare le seguenti parole su tutte le lastre radiografiche trasmesse al medico dal radiologo: INTERPRETAZIONE PERICOLOSA. CANTONATE FACILI≫ .

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