Coronavirus – Scelto il nome ufficiale: Covid-19. Per l’OMS è il “Nemico pubblico numero uno” – Coronavirus e dintorni – Dr. Fabio Franchi

Dr. FABIO FRANCHI

(medico di Trieste che combatte da tanti anni contro le vaccinazioni obbligatorie e contro tutte le bufale sui virus della medicina ufficiale)

SORPRESA!

Il pericolo pubblico N° 1 per l’OMS (il CORONAVIRUS – Covid-19) è MENO PERICOLOSO DEL sicurissimo VACCINO MPRV (per lo meno sulle NAVI da CROCIERA).

È possibile capirci qualcosa di più ora?

Proviamo, con la consapevolezza che MOLTI ASPETTI restano ancora OSCURI

Per PRIMA COSA,

i Cinesi sono andati nel PANICO, le loro reazioni sono state condizionate da quello, e mantengono ancora molti SEGRETI. Hanno infatti BLOCCATO per molti giorni militarmente una popolazione di 60 milioni di persone, il che corrisponde all’intero popolo italiano. Gli scatenati tifosi sovranazionali delle pandemie hanno dato il loro contributo.

SECONDO,

in CINA hanno LIVELLI di INQUINAMENTO dell’ARIA e dell’ACQUA STRATOSFERICI, proprio nella regione di HUBEI ed in particolare nella metropoli di 11 milioni di abitanti WUHAN. Questo comporta maggiore incidenza di MALATTIE CARDIORESPIRATORIE, come ERA GIÀ NOTO DA MOLTI ANNI ed IN PEGGIORAMENTO. Quanto può aver influito la situazione locale?

TERZO,

GIÀ PRIMA di QUESTA EPIDEMIA i CINESI avevano un SISTEMA ASSISTENZIALE E SANITARIO MOLTO CARENTE, che è andato in tilt con gli ultimi avvenimenti. Una corrispondente cinese del New York Times aveva scritto il 28 gennaio:

«In un Paese che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante sotto innumerevoli punti di vista, la qualità della sanità cinese non è aumentata». È la corrispondente da Pechino del New York Times, SUI-LEE-WEE, a rispondere. E il suo racconto non è affatto rassicurante. WEE parla di un SISTEMA SANITARIO che «ha DIFFICOLTÀ ad ASSICURARE ai pazienti anche i SERVIZI più ELEMENTARI», «SOVRAFOLLATO e SOVRACCARICATO», con medici «esausti e frustrati che devono visitare anche più di 200 pazienti al giorno». E tutto questo BEN PRIMA dello SCOPPIO dell’EPIDEMIA. [NOTA 1]

La PERICOLOSITÀ della MALATTIA, QUALUNQUE SIA L’ORIGINE, mi pare che si sia MOLTO RIDIMENSIONATA. Per valutarla appieno avremmo bisogno di DATI CERTI che TUTTORA MANCANO. Le statistiche riguardano solo i casi medio gravi. Se infatti i casi pauci-sintomatici od ASINTOMATICI fossero 10 o 100 VOLTE DI PIÙ di quelli ed inclusi nel calcolo, la letalità sarebbe più bassa in modo corrispondente.

La LETALITÀ (calcolata nel modo menzionato) si è mantenuta attorno al 5% a WUHAN,mentre è 2,7% nella provincia che la comprende (HUBEI), ed è molto PIÙ BASSA NEL RESTO della CINA (0,16% circa). Al di FUORI della CINA la LETALITÀ è invece dello 0,48% al 18 febbraio su 1000 casi, ma I POCHI DECESSI hanno riguardato SOGGETTI ANZIANI, con patologie di base e 4 su 5 provenienti dalla Cina. Dei 500 colpiti SULLA NAVE da CROCIERA, NESSUNO È MORTO ad oggi.

MORTI FUORI dalla CINA:

– UOMO di 40 anni morto nelle Filippine, ma proveniente da Wuhan, 2 febbraio

– UOMO di 39 anni, proveniente da Wuhan, morto ad Hong Kong, SOFFRIVA per una PATOLOGIA di BASE 4 febbraio

– DONNA di 80 anni in Giappone 13 febbraio

– UOMO di 80 anni in Francia, una turista cinese, 15 febbraio

– UOMO di 60 anni taxi driver di Taiwan con PATOLOGIE CRONICHE di BASE 16 febbraio

– UOMO di 70 anni Hong Kong proveniente dalla Cina con MALATTIE CRONICHE di BASE 18, febbraio

Queste grosse differenze tra una zona e l’altra, in assenza di terapie specifiche, sta inequivocabilmente ad indicare che vi sono ALTRI FATTORI COINVOLTI. Già all’inizio avevamo ipotizzato le condizioni di INQUINAMENTO proprio a WUHAN.

Naturalmente sono ben consapevole che nei casi gravi con insufficienza respiratoria un’adeguata assistenza medica fa la differenza.

Ci sono però delle GROSSE PERPLESSITÀ.

Una riguarda la già menzionata estensione territoriale della infezione. Le misure di sbarramento messo in atto non sono in grado di fermarla, ma solo di rallentarla (si è già distribuita in tutta la Cina e fuori).

I BAMBINI ed i RAGAZZI FINO ai 15 ANNI praticamente NON COMPAIONO NELLE STATISTICHE. Per loro l’INFEZIONE sembra del tutto BENIGNA. Ma sono in grado di trasmetterla……Che sia un comportamento simile a quello del morbillo, benigno nei piccoli e più severo negli adulti?

Un’altra PERPLESSITÀ concerne invece il METODO DIAGNOSTICO, cioè un TEST che è stato VALIDATO DAGLI stessi AUTORI CHE L’HANNO PROPOSTO. L’operazione di individuazione della sensibilità e specificità ANDREBBE TESTATA in più laboratori IN DOPPIO CIECO.

Poi la PCR, fosse pure perfetta, HA ALTRI LIMITI.

Così scrivevo:

la PCR (POLYMERASE CHAIN REACTION) è capace di trovare un ago in un pagliaio, moltiplicando gli aghi fino a farli diventare un mucchio ben visibile, anche se all’inizio ce n’era uno solo. Quindi POTREBBE tornare POSITIVA anche NEL CASO vi sia, mettiamo, una  POLMONITE DA ALTRA CAUSA e nel contempo la presenza di qualche CORONAVIRUS SMARRITOSI nelle VIE RESPIRATORIE.

La COLTURA delle BASSE VIE RESPIRATORIE HA PIÙ SIGNIFICATO, MA NON IN TUTTI I CASI VIENE CERCATA.” NON sempre si riesce ad INDIVIDUARE la CAUSA della POLMONITE.

Insomma la PRESENZA di POCHI VIRUS NON è detto che sia SINONIMO di INVASIONE SISTEMICA però è sufficiente per la diagnosi! Se il CORONAVIRUS fosse presente in piccola quantità potrebbe essere un SEMPLICE “PASSEGGERO” od uno “SPETTATORE”.

Sembra che il Dr. LI WENLIANG, il medico eroe che segnalò per primo il pericolo e ne morì, AVREBBE DETTO che i TEST gli RISULTAVANO NEGATIVI in NUMEROSE OCCASIONI PRIMA CHE alla fine NE VENISSE UNO POSITIVO [NOTA 2].

Anche altri PAZIENTI, CON QUADRO RADIOGRAFICO CARATTERISTICO, ebbero dei TEST NEGATIVI [NOTA 3].

GIORNALISTI CINESI avevano SCOPERTO che A MOLTI VENIVA FATTO IL TESTNUMEROSE VOLTE FINO A CHE NON VENIVA POSITIVO [NOTA 4] .

ALTRI RICERCATORI HANNO AMMESSO che il TEST USATO possa dare RISULTATI INCONCLUDENTI [NOTA 5]

Queste notizie, se vere, starebbero ad indicare una certa FORZATURA nell’EFFETTUARE la DIAGNOSI.

MANCA finora qualsiasi RISCONTRO di RICERCA degli ANTICORPI. Eppure il tempo sarebbe stato sufficiente per preparare il relativo test. Per tutte le malattie vaccinabili sono a disposizione tali esami: essi ci possono dare molte informazioni aggiuntive e confermare concretamente la diagnosi.

La DEFINIZIONE OPERATIVA di caso: nei casi cumulativi sono inclusi quelli confermati e quelli effettuati su base clinica, il che rende MENO AFFIDABILI I DATI.

— CONCLUSIONE —

Ritengo che bisogna RIDIMENSIONARE il PERICOLO dell’INFEZIONE, MIGLIORARE E VALIDARE le TECNICHE DIAGNOSTICHE, CALCOLARE la LETALITÀ in MODO CORRETTO (rifernedola al numero di casi di infezione), CONSIDERARE ALTRI FATTORI.

RICORDIAMO all’ONU che la sicurissima VACCINAZIONE ANTI MPRV PROVOCA PIÙ EVENTI AVVERSI GRAVI DEL PERICOLO N° UNO CORANAVIRUS – Covid-19 sulla NAVE da CROCIERA Princess (3,8% rispetto a 3,7%). CON LA DIFFERENZA che NEL CASO del VACCINO quelli COLPITI sono BAMBINI e NON ANZIANI ACCIACCATI.

Nota 1: (https://www.sanitainformazione.it/salute/coronavirus-sanita-cinese/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=nl28012020)

Nota 2: https://www.bbc.com/news/health-51491763

Nota 3: (https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.2020200343)

Nota 4: (https://mp.weixin.qq.com/s/RpXRE8Ow5nHeaLhxIEr-Ng)

Nota 5: (https://www.cdc.gov/media/releases/2020/t0212-cdc-telebriefing-transcript.html) 

Dr. FABIO FRANCHI

CORONAVIRUS & DINTORNI

Il VACCINO era GIÀ stato BREVETTATO ANNI FA”.

Il virus 2019-nCoV è stato sequenziato per la prima volta da un’ÉQUIPE ITALIANA, poi, sempre per la prima volta, da un ÉQUIPE CINESE , poi, sempre per primi, dagli AMERICANI” [curioso sarà vedere se le sequenze trovate sono uguali tra loro].

APPENA NATO il VIRUS, il relativo TEST è GIA’ DISPONIBILE dovunque si necessario.

Il vaccino sarà pronto in pochi mesi”.

Ci vorranno molti mesi, forse un anno e mezzo, per prepararne uno efficace”.

Le Case Farmaceutiche si stanno impegnando al massimo per venire incontro alle richieste della popolazione spaventata”.

La situazione è potenzialmente pericolosissima”.

Non bisogna allarmarsi”.

Adesso ascoltate quel che mi è capitato nel 2005, quando “scoppiò la PANDEMIA AVIARIA”. Lavoravo al Reparto Infettivi. Ad un convegno di aggiornamento, un funzionario di una CASA FARMACEUTICA disse che il VACCINO per l’AVIARIA ERA GIÀ PRONTO e stavano aspettando il via per produrlo in massa e distribuirlo. Tenete conto che il VIRUS dell’AVIARIA (H5N1) ADATTATO all’UOMO, NON ERA ANCORA NATO. E neppure nacque successivamente. RESTÒ CONFINATO agli UCCELLI come era avvenuto nei precedenti 10 milioni di anni, provocando pochi disturbi agli animali selvatici che infatti lo sopportano senza troppi problemi. Diverso il discorso per gli animali negli allevamenti intensivi, quella è un’altra faccenda.

ERA pronto il VACCINO per noi PECORE UMANE, anche se ovviamente NON POTEVANO, per forza di cose, AVER già PROVATO la SUA EFFICACIA sul campo. L’EMERGENZA avrebbe permesso di saltare certi passaggi per arrivare alla SUA VELOCE APPROVAZIONE. Poi ai politici mancò il coraggio e la faccia tosta di procedere.

AVETE CAPITO COSA SERVE DICHIARARE lo STATO di EMERGENZA?

Permette una modalità di APPROVAZIONE ACCELERATA (fast track approval) in queste situazioni, SIANO esse VERE O PRESUNTE. L’EMERGENZA permette di restringere i diritti civili ed OBBLIGARE, al caso, la POPOLAZIONE al VACCINO.

Non ci stupiremmo se tale “presidio salvavita” fosse PRONTO PRIMA del PREVISTO.

Tornando al nostro CORONAVIRUS.

Si divide in QUATTRO GENERI: alfa, beta, gamma, delta. Il PRIMO causa raffreddori e sindrome influenzali, il SECONDO sindromi più impegnative (SARS e MERS), comparse rispettivamente nel 2002 nel 2012 e che poi sono sparite come d’incanto senza vaccino. Gli ULTIMI DUE (gamma e delta) colpiscono gli animali.

E questo “2019-nCoV”?

È un NUOVO VIRUS oppure è uno VECCHIO con un NUOVO NOME?

Ho le mie PERPLESSITÀ, però ora c’è qualche elemento in più per giudicare. Lasciamo perdere la discussione sull’ORIGINE dai pesci, dai pipistrelli, dai serpenti). Fin dai primi giorni è stato IPOTIZZATO che fosse un’ARMA BIOLOGICA SFUGGITA dal LABORATPRIO di WUHAN. Mi pare strano perché, fosse stato così, la LETALITÀ AVREBBE DOVUTO ESSERE MOLTO MAGGIORE.

Invece NESSUN BAMBINO SI È AMMALATO secondo i primi rapporti.

Gli ESPERTI fanno capire che BAMBINI abbiano contratto l’INFEZIONE, ma questa sia rimasta ASINTOMATICA (in un bambino di 10 anni ciò è stato provato). NON CI SONO STATI CASI di MALATTIA segnalati in SOGGETTI di ETÀ INFERIORE ai 15 ANNI, finora.

Una parte dei malati sono DECEDUTI, ma erano prevalentemente SOGGETTI in ETÀ più AVANZATA ed AFFETTI da ALTRE PATOLOGIE.

La LETALITÀ è stata CALCOLATA per il momento IN MODO INCOMPLETO: n° morti /n° di malati in modo serio); NON È STATA CALCOLATA, COME DOVREBBE ESSERE: n° morti/n° di infettati).

QUELLI CHE NON SONO MORTI SONO GUARITI.

Quindi attualmente la LETALITÀ risulta PIÙ ALTA DEL REALE. NON LA SI CONOSCE ANCORA, ma ovviamente è un elemento FONDAMENTALE PER STABILIRE la PERICOLOSITÀ della MALATTIA. Se gli infetti fossero in numero 10 volte superiore a quello dei malati, ecco che si arriverebbe ad una letalità del 2 × 1000, che NON è proprio SPAVENTOSA per un’arma biologica.

ATTENDIAMO che vengano effettuate delle STIME PIÙ VERITIERE.

LA DIAGNOSI.

La diagnosi rappresenta un’altra sfida.

Il fatto di ritrovare il virus con la PCR e con la cultura è un buon indizio, ma – a mio parere – NON è SUFFICIENTE.

Mi spiego meglio: la PCR (Polymerase Chain Reaction) è capace di trovare un ago in un pagliaio, moltiplicando gli aghi fino a farli a diventare un mucchio ben visibile, anche se all’inizio c’era un solo elemento. Quindi POTREBBE tornare POSITIVA anche NEL CASO VI SIA, mettiamo, una POLMONITE DA ALTRA CAUSA e nel contempo la presenza di qualche singolo CORONAVIRUS SMARRITOSI nelle VIE RESPIRATORIE.

La coltura delle basse vie respiratorie ha più significato, ma non viene cercata in tutti i casi.

Per capire meglio, bisognerebbe cercare lo stesso CORONAVIRUS, con lo stesso impegno e mezzi, anche in soggetti che abbiano patologia simile (POLMONITE) ma da causa diversa e ben determinata, ed in soggetti asintomatici scelti nella popolazione colpita. Insomma bisogna capire se può essere un “PASSEGGERO PER CASO”.

Ho notato che nessun lavoro che abbia letto sinora ha segnalato la ricerca di altri elementi importanti: ANTICORPI delle due classi (IgG, IgM), aumenti significativi del titolo anticorpale dopo la malattia. NE’ TITOLI ANTICORPALI sarebbero stati TESTATI su SOGGETTI ASINTOMATICI.

Sono state riportate le caratteristiche comuni dei malati e che ben si accordano con la diagnosi laboratoristica: POLMONITE interstiziale a focolai (in forma estesa oppure limitata), febbre, tosse secca, sintomi generali, moderata linfopenia.

I CASI MORTALI sono stati caratterizzati da: infiltrazione multi lobulare a vetro smerigliato (caratteristica di certe polmoniti virali), llinfopenia, co-infezione batterica, FUMO, IPERTENSIONE ed ETÀ PIÙ AVANZATA.

Insomma, SE UN BAMBINO PUÓ SUPERARE l’INFEZIONE SENZA AMMALARSI, CHE RAZZA di VIRUS MORTALE AVREBBERO “COSTRUITO”?????

LA MASCHERINA.

Le migliori hanno PORI di diametro 5-6 volte maggiore di quello di un coronavirus. Quindi NON sono una PROTEZIONE ASSOLUTA. Tutte riparano dagli sputi e dalle goccioline visibili ed invisibili di saliva, ma la loro utilità si ferma lì. L’ESISTENZA di CASI ASINTOMATICI fa sì che ARGINARE L’EPIDEMIA sia quanto mai IMPROBO. Neanche l’esercito!

PS-1

Ho letto che alcuni hanno COFRONTATO la LETALITÀ per INFLUENZA CON QUELLA del CORONAVIRUS CINESE.

E’ giusto fare confronti. Tuttavia è meglio precisare che attualmente MOLTI ESPERTI citano una MORTALITÀ per INFLUENZA MOLTO PIÙ ALTA DEL REALE, cioè parlano di 8000-9000 MORTI all’ANNO (letalità circa 2 per mille).

In verità IMBROGLIANO nel senso che tale LETALITÀ è riferita ad INFLUENZA E POLMONITE ASSIEME. POLMONITE per ogni causa. La MORTALITÀ per INFLUENZA è limitata a uno o due centinaia di casi all’anno. ANCHE QUESTI POCHI CASI sono DISCUTIBILI PERCHÈ molto spesso vi sono ALTRE PATOLOGIE CONCOMITANTI.

PS-2

Con MORTALITÀ si intende numero di MORTI per una DETERMINATA CAUSA riferito all’INTERA POPOLAZIONE.

Con LETALITA’ numero di MORTI da MALATTIA riferito al TOTALE degli INFETTATI.g