Grassi – Dr. H. M. Shelton – T. C. Fry – Prof. Arnold Ehret – Dr. Max Gerson – Frederic Patenaude

 

10 alimenti ricchi di grassi salutari

 

A p. 417 nel suo libro “La raffinata arte del cibo e della nutrizione” il Dr. H. M. Shelton scrive:

Gli acidi grassi liberi, sprigionati dalla scomposizione del grasso nell’intestino, non possono essere assorbiti, per quanto se ne sappia.Tale neutralizzazione deve avvenire nell’intestino stesso, a spese degli alcali della bile e del cibo stesso.

Gli acidi grassi non assorbiti vengono eliminati nelle feci sotto forma di SAPONE di sodio, sapone di calcio, e sapone di potassio, e tale formazione sottrae al corpo le basi.

Tutti gli acidi organici prodotti nel corpo e tutti gli acidi minerali

esauriscono le riserve alcaline del corpo.

Se c’ è una mancanza di basi, il corpo deve trattenersi dal neutralizzare alcuni degli acidi minerali e organici velenosi, i quali, accumulandosi gradualmente, danno luogo a TOSSIEMIA ACIDA.”

 

Nel suo libro “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”Arnold Ehret scrive:

-A p. 99 : “I GRASSI di ogni genere, compreso il burro ordinario ,sono innaturali e quindi non dovrebbero essere consumati.

A p. 140 : Tutti i GRASSI producono ACIDO, persino quelli d’origine vegetale, e non sono usati dal corpo”.

 

Il Dr. Max Gerson proibisce i SEMI OLEOSI e l’AVOCADO.

A p. 67 nel libro “La Terapia Gerson l’incredibile programma nutrizionale contro i tumori”, il dottor Max Gerson scrive che nella sua dieta… “l’apporto di GRASSO è limitato in modo da ridurre l’assunzione di sostanze che possono scatenare fenomeni di varia natura.”

 

A p. 419 nel libro LA TERAPIA GERSON”, l’AVOCADO è la seconda voce nell’elenco dei “cibi proibiti”. Le NOCI sono l’ultima voce in questo elenco.

A p. 339 il Dr. Max Gerson scrive:

A casa di PHILLIP servirono un pranzo delizioso e anche ben preparato che comprendeva anche un’insalata squisita piena di AVOCADO. Domandai subito se anche il paziente ne avrebbe mangiata, e la risposta fu positiva!

Questo è un altro grave errore perché gli AVOCADO contengono una percentuale piuttosto alta di grassi. La ragione per cui gli avocado e altri CIBI GRASSI sono esclusi dalla dieta è perché il GRASSO tende a STIMOLARE la CRESCITA di NUOVI TUMORI. La domestica mi disse che pensava che all’ospedale Gerson si servissero anche gli avocado, ma si sbagliava. Non fanno parte della dieta. Il problema è che il paziente o chi si occupa di lui non dovrebbe fidarsi di ciò che ricorda o delle dicerie ma dovrebbe sempre controllare i consigli e le raccomandazioni pubblicate dal Gerson Institute. Tutti questi punti sono chiaramente precisati nel libro THE CANCER THERAPY e in molti altri , e Gli AVOCADO sono la SECONDA VOCE nell’ELENCO dei “CIBI PROIBITI”.

 

L’UNICO GRASSO AMMESSO nella dieta del Dr. Max Gerson, è l’OLIO di SEMI di LINO spremuto a freddo, “l’unico che giova ai malati oncologici senza causare alcun tipo d’inconveniente.

La Terapia Gerson

L’incredibile programma nutrizionale contro i tumori e le altre malattie degenerative

Charlotte Gerson, Morton Walker

Capitolo 14

La Terapia Gerson per la maggior parte delle forme tumorali

Perché assumere olio di semi di lino spremuto a freddo 

p. 207-208-209

 

Curando i malati affetti da tubercolosi e da altre malattie croniche, il dottor Gerson si rese conto che la dieta doveva soddisfare anche il loro fabbisogno di ACIDI GRASSI ESSENZIALI. Fino a quando non scoprì che i pazienti oncologici non riuscivano a tollerare nessun tipo di grasso, il dottor Gerson era solito aggiungere alla dieta dei pazienti non oncologici del TUORLO d’UOVO CRUDO e un po’ di BURRO NON SALATO. Tuttavia, non appena le formazioni tumorali dei malati oncologici scomparivano, cercava di integrare il loro regime alimentare con un po’ di OLIO, TUORLO D’UOVO o BURRO scoprendo però che i TUMORI tendevano a RIFORMARSI. Poiché altri medici o ricercatori non erano in grado di fare studi su malati oncologici guariti, non disponeva di nessun punto di riferimento in relazione ai motivi di questa ricomparsa. Non gli rimaneva che condurre ESPERIMENTI sui suoi PAZIENTI. Scelse alcuni pazienti affetti da tumori esterni (tumori cutanei come un’infiammazione del torace) le cui lesioni erano facilmente osservabili. Quindi, DOPO aver ottenuto la REMISSIONE del TUMORE, con molta cautela, INTRODUSSE nella dieta di ciascun paziente un tipo di OLIO ALIMENTARE. Immancabilmente, dopo 12 settimane, le lesioni che erano già guarite o erano chiuse, si riformarono a causa della RICOMPARSA del TUMORE. Non appena TOGLIEVA quell’OLIO o GRASSO dall’alimentazione, il TUMORE SCOMPARIVA di NUOVO. Il Dottor Gerson tentò TUTTI i TIPI di OLI polinsaturi, quelli monoinsaturi come l’olio di oliva, olio di noci e di semi e molti altri. Scoprì che nessuno di questi era indicato per i pazienti oncologici in fase di remissione o di ripristino delle funzioni dell’organismo. Per questo motivo nel suo celebre libro A CANCER THERAPY RESULTS OF FIFTY CASES, specificò chiaramente che “ nessun olio e nessun grasso deve essere incluso nella terapia dei malati(6). Infine arrivò alla conclusione che dovevano passare 18 MESI, molto tempo dopo che l’apparato digerente e gli organi fondamentali avevano ricominciato a funzionare naturalmente, prima di poter somministrare a questi pazienti una quantità minima di burro non salato o di olio vegetale. Ma non abbandonò le sue ricerche, visto che si rendeva conto dell’importante ruolo svolto dagli acidi grassi essenziali. Finalmente nel 1958, anno della pubblicazione del libro, nonché suo ultimo anno di vita e di lavoro, gli capito fra le mani una RICERCA che la dottoressa JOHANNA BUDWIG, Ph.D. , aveva condotto sugli ACIDI GRASSI ESSENZIALI. La dottoressa BUDWIG (che vive tuttora in Germania ed è stata candidata al premio Nobel per la medicina) aveva scoperto che l’OLIO di SEMI di LINO è diverso da qualsiasi altro olio o grasso alimentare e che GIOVA ai MALATI ONCOLOGICI senza causare alcun tipo di inconveniente. Era una strana coincidenza, il dottor Gerson si ricordò che l’attività di suo PADRE consisteva nella SPREMITURA di SEMI di LINO, ma non aveva mai pensato che un giorno avrebbe usato questo prodotto per curare i suoi pazienti. Difatti scoprì che l’olio di semi di lino possedeva la capacità di aumentare l’efficacia della sua terapia; a quanto pare gli acidi grassi favorivano il trasporto della VITAMINA A (beta carotene) attraverso il circolo sanguigno, aumentando la risposta immunitaria del paziente. Oltre a questa caratteristica, l’OLIO di SEMI di LINO è ricco di ACIDO LINOLEICO e LINOLENICO, cioè due acidi grassi essenziali OMEGA-3 che stimolano la dissoluzione dei depositi ateromatose dell’ARTERIOSCLEROSI migliorando la circolazione sanguigna. Di conseguenza, usando l’olio di semi di lino, il malato (o anche la persona sana) stimola ulteriormente il buon funzionamento del proprio organismo. Fortunatamente oggi è possibile trovare OLIO di SEMI di LINO ottenuto da semi provenienti da COLTIVAZIONI BIOLOGICHE e PRESSATI a FREDDO (poiché il calore danneggia la proprietà dell’olio); si dovrà preferire un prodotto venduto in BOTTIGLIE SCURE che impediscono alla luce di ossidare il prodotto e CONSERVATE in FRIGORIFERO dal gestore del negozio di alimenti naturali. Ovviamente è indispensabile proteggere l’olio dall’aria, dalla luce e dal calore per EVITARE che IRRANCIDISCA. Il suo sapore ricorda quello delle noci ed è indicato per condire insalate in sostituzione di altri oli. L’olio appena prodotto e venduto quasi immediatamente, può essere conservato in FREEZER per circa SEI MESI e in FRIGORIFERO per circa TRE MESI se la confezione non è ancora stata aperta. Infatti, DOPO l’APERTURA della bottiglia, l’olio di semi di lino deve essere CONSUMATO nel giro di TRE SETTIMANE anche se conservato in frigorifero. L’olio di semi di lino NON deve MAI essere RISCALDATO, utilizzato per cuocere, arrostire o friggere. Inoltre NON è CONSIGLIATO versare l’olio di semi di lino nelle zuppe calde o sulle patate al forno se sono ancora bollenti: prima di aggiungere l’olio aspettate che le patate si siano raffreddate. SI SCONSIGLIA di MANGIARE i SEMI di LINO, interi o spezzati: è l’OLIO che contiene le sostanze medicamentose. I pazienti, inoltre, dovrebbero ATTENERSI alle DOSI INDICATE (evitando sovra o sottodosaggi) per ottenere gli effetti terapeutici desiderati (7). Per le ragioni esposte, l’olio di semi di lino non compare nel libro del Dottor Gerson, il quale non indicò neppure in che dosi dovesse essere somministrato. Fortunatamente abbiamo recuperato una lettera inviata dal Dottor Gerson al suo caro amico, il premio Nobel Albert Schweitzer, in cui descrisse non solo i buoni risultati ottenuti con il consumo di quest’olio ma anche le dosi da usare. Il Dottor Gerson scrive che durante le PRIME 4 SETTIMANE di CURA, i malati possono usare 2 CUCCHIAI di olio di semi di lino al GIORNO (1 cucchiaio a pranzo e 1 a cena). Poi nei MESI SUCCESSIVI successivi la dose ridotta a 1 SOLO CUCCHIAIO al GIORNO. L’istituto Gerson segue questa prescrizione con ottimi risultati. Per alcuni pazienti la quantità di olio di semi di lino è stata modificata in base a diversi fattori: esame degli ELETTROLITI del SIERO, livello di COLESTEROLO HDL e LDL e livello dei TRIGLICERIDI.

 

T. C. Fry scrive:

Gli esseri umani sono per natura fruttariani. …………Non abbiamo bisogno di ortaggi.

Tutti i FRUTTI contengono degli ACIDI GRASSI e in quantità sufficiente, in una forma facile da assorbire ed utilizzare, ivi compreso gli ACIDI GRASSI ESSENZIALI, come gli acidi arachidonico, linoleico (omega 6), e alfa linolenico (omega 3).

Al contrario i GRASSI degli ORTAGGI, dei SEMI e delle NOCI sono DIFFICILI da DIGERIRE e da UTILIZZARE, ed a causa della grande quantità contenuta impongono all’organismo un PESANTE FARDELLO.

I FRUTTI soddisfano i nostri bisogni in modo ideale, mentre le VERDURE lo fanno in modo più scarso.

Sostenere che gli ORTAGGI siano poveri è provato dal fatto che NON VI E’ IN NOI presenza di ENZIMI atti a trattare i loro componenti.”

Credo che T. C. Fry,  per ORTAGGI, intenda VERDURE, e non frutto-ortaggi, infatti scrive: I FRUTTI soddisfano i nostri bisogni in modo ideale, mentre le VERDURE lo fanno in modo più scarso.

 

NOTA:

L’AVOCADO, contiene una sostanza tossica chiamata PERSINA. Ha un gusto che non mi piace. E’ l’unico cibo che mi ha provocato spesso il MAL di STOMACO, e un’ALITO CATTIVO il giorno dopo, e non sono l’unico igienista che se n’è accorto. In un periodo che lo mangiavo ogni giorno, mi ha causato FEBBRE. 

Aggiunto all’insalata mista, me l’ha sempre rovinata.

MIO PAPA’, una sera, l’ha VOMITATO e poi non l’ha più mangiato.

SIMONE CUCCI, un mio AMICO igienista di Milano, mangiando avocado, dopo un anno di crudismo fruttariano, ha sofferto di MUCO,  MANCANZA DI RESPIRO, FEBBRE, DISTURBI DIGESTIVI, ALITO CATTIVO. Ha risolto questi disturbi eliminando l’avocado.

Dell’ALITO CATTIVO, causato dall’avocado, se ne sono accorti anche diversi altri miei amici igienisti e fruttariani: Alfio Libralato e la sua compagna Cristiana, Simone Fassetta, Emanuele Urso, ecc.

Un ALTRO mio AMICO, cenando, come consigliato in una delle fasi del PROGETTO 3M, con frutta dolce, seguita da uno o due avocado, 200-300 gr di olive, 50-100 gr di olio di oliva denocciolato, 3 banane, e una mela rossa stark finale, ha avuto dei seri PROBLEMI GASTROINTESTINALI, a causa chiaramente dell’inadeguata combinazione alimentare e dell’enorme quantità di grassi.

ALBERT MOSSERI, nelle sue ultime riviste “Le bon guide de l’Hygienisme” ha scritto che l’AVOCADO provoca un DIABETE PROVVISORIO.

 

Giugno 2018 Facebook

Elisa Valoroso 

Mia madre ha lARTRITE REUMATOIDE e l’ha curata con l’alimentazione ma solo FRUTTA e VERDURE  non è bastato, ha dovuto ELIMINARE tutta la FRUTTA GRASSA, cioè OLIO DENOCCIOLATO, OLIVE e AVOCADO.

DOPO appena UNA SETTIMANA SENZA FRUTTA GRASSA  già si iniziavano a vedere i MIGLIORAMENTI.  È sempre la natura umana che fa i miracoli 


Elisa Valoroso ha scritto a Rigaudo Romina 

Ti racconto UNA MIA GIORNATA TIPO: MANGIO SOLO QUANDO HO VERAMENTE FAME, la MATTINA  non ne ho e quindi NON faccio COLAZIONE, a PRANZO faccio un SUCCO di MELE  perché le mele che ho a disposizione non sono eccezionali e a morsi sono immangiabili, tranne le ultime gialle che abbiamo preso al mercato ortofrutticolo. Il POMERIGGIO  se ho fame mangio della frutta dolce, in questi giorni fichi o pere delle nostre piante. La SERA dipende da quello che passa l’orto ??per esempio per prima cosa facciamo una bella insalata di lattuga, pomodori, cetrioli oppure zucca tromboncino D’Albenga,  POI QUALCOSA di COTTO  tipo patate, fagiolini, melanzane, zucchine con fiori, scarola etc etc. Tutto SENZA OLIO, OLIVE e AVOCADO. Tecnicamente non ho eliminato i grassi ma i cibi che sono delle bombe di grassi. Quello che ci aiuta tantissimo è il fatto che  MANGIAMO COSE COLTIVATE DA NOI IN MODO NATURALE,  senza abbondanti irrigazioni quindi hanno TUTTO UN ALTRO SAPORE  rispetto alle cose comprate e per questo non senti la mancanza dell’olio o di altre spezie, poi CUCINIAMO nelle PENTOLE di TERRACOTTA.  Le pentole di terracotta SONO ECCEZIONALI, CAMBIA veramente il SAPORE DI OGNI COSA. Con le pentole di terracotta e i prodotti dell’orto non c’è alcun bisogno di olio etc.

IN SINTESI il  NOSTRO SCHEMA  è mele o frutta dolce   il GIORNO e CENA con le verdure e la frutta ortaggio  meno tossica che abbiamo a disposizione, SENZA OLIO, con COTTURE  intelligenti SENZA AGGIUNTA di ACQUA (a parte per lessare patate e fagiolini), TUTTO COTTO E MANGIATO SUBITO  perché altrimenti poi FREDDO CAMBIA SAPORE  e poi hai bisogno di olio e spezie varie. In questo modo ci stiamo trovando finalmente bene, MIA MADRE NON HA PIU’ I SINTOMI dell’ARTRITE REUMATOIDE  e MIO PADRE è TORNATO A CAMMINARE,ERA BLOCCATO A LETTO con la SCHIENA USURATA, tolta la FRUTTA GRASSA   e con solo delle sedute di PET  e degli ESERCIZI che gli ha fatto fare il FISIOTERAPISTA  ha avuto una RIPRESA STRAORDINARIA,  il fisioterapista è rimasto sbalordito come tutte le persone che lo hanno visto prima e dopo. È ORMAI DA OLTRE UN ANNO che ABBIAMO ELIMINATO la FRUTTA GRASSA e seguiamo questo schema.

Rigaudo Romina

Rigaudo Romina Elisa Valoroso caspita i grassi allora ..grazie …io uso olio olive e avocado pensavo fossero necessari e importanti per il sistema nervoso

 

ELISA VALOROSO ha scritto:

A pagina 328, ARMANDO D’ELIA, nel suo libro, spiega chiaramente i vari STADI di sviluppo del CANCRO: si parte dalle mutazioni nel DNA di una cellula, la cellula “iniziata” poi deve essere “attivata” e tra gli AGENTI ATTIVATORI ci sono i GRASSI, i CARBOIDRATI e le PROTEINE. ANIMALI, infine il terzo stadio è legato alla risposta del sistema immunitario.

Tutti noi siamo ogni giorno sottoposti a innumerevoli mutazioni quindi l’unica strategia è quella di seguire un’alimentazione che renda forte il sistema immunitario e in cui ci sia un controllo sugli agenti attivatori quindi con una PREFERENZA per gli ZUCCHERI della MELA e con l’ELIMINAZIONE di TUTTI i CIBI che sono una bomba di GRASSI inclusi AVOCADO, OLIO E OLIVE.

IL DOTTOR MAX GERSON mette tra i CIBI PROIBITI anche l’AVOCADO. i GRASSI sono INFIAMMATORI.

Quindi la prima cosa che ti consiglio è di ELIMINARE TUTTA la FRUTTA GRASSA. Non hai nulla da perdere ma veramente molto da guadagnare. IO E I MIEI siamo DA ormai PIU DI UN ANNO SENZA FRUTTA GRASSA e i RISULTATI sono STRAORDINARI. La nostra STANCHEZZA CRONICA è SPARITA.

Prima passavo i giorni insieme a MIA MADRE distrutte su un divano, ora non stiamo mai ferme come pure MIO PADRE che prima era RIDOTTO UNO STRACCIO a LETTO che NON POTEVA CAMMINARE mentre ora si alza alle 5 e 30 per andare in officina e alle 19 dopo una giornata di lavoro va a fare il turno nell’orto fino a quando non fa buio (21/30).

I GRASSI sono l’INNESCO della BOMBA come dice il Prof ARMANDO D’ELIA. Inoltre quello che sta dicendo Francesco è giustissimo (a parte il riso ). Il fatto che GERSON PREFERISSE le PATATE ALLA FRUTTA DOLCE non me lo ricordavo ma pensandoci a dirla tutta mi sballa di più il glucosio che gli amidi delle patate.

Sui DIGIUNI sono sempre molto SCETTICA, ma anche se fosse, se poi dopo il digiuno continuiamo con un’alimentazione sbagliata, stiamo sempre punto e a capo.

Quindi MEGLIO CORREGGERE IL TIRO AL NOSTRO STILE ALIMENTARE e dare tempo al corpo di ristabilirsi da solo.

Ah inoltre, ora io e i miei finalmente abbiamo capito che STEFANO TORCELLAN HA RAGIONE E STRA RAGIONE a dire che bisogna ascoltare la VERA FAME. Mi sa che questo è un ALTRO PUNTO CHIAVE.

Elisa Valoroso:

Lorena Tosoni come ho scritto a Cinzia, gli effetti sono stati questi: STITICHEZZA, SONNOLENZA ASSURDA, PESANTEZZA, GONFIORE. Più o meno questi sono stati gli EFFETTI più GRAVI che ci sono venuti mangiando 2/3 BANANE.

Mi RITROVO pienamente d’ACCORDO con l’articolo di STEFANO TORCELLAN.  Il problema è l’AMIDO CRUDO, infatti stiamo avendo molti PROBLEMI anche con la ZUCCA, prima riuscivo sempre a mangiarla CRUDA, ma ora guai se lo faccio, COTTA invece non ci fa lo stesso effetto, ma non possiamo farla troppe volte.

Elisa valoroso:

So bene come ti senti perché ci siamo passati pure io e i miei.

Aggiungere solo le patate o altre verdure non basta assolutamente se nel frattempo continui con avocado, olio ed olive anzi è disastroso.

Noi i MIGLIORAMENTI li abbiamo visti solo ELIMINANDO COMPLETAMENTE la FRUTTA GRASSA.

L’EDEMA GRAVE è SPARITO A TUTTI, guarda caso per primo è venuto a mio padre (l’unico che riusciva a mangiarsi un  AVOCADO  intero a morsi), poi a me (arrivavo a metà avocado) ed infine a mamma che si sforzava di mangiarne qualche cucchiaio con OLIO e sale.

NON MANGIAMO PIÙ FRUTTA GRASSA da aprile 2017 ed è da allora che è cambiato tutto. Tutto è diventato più sostenibile.

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WIKIPEDIA

 

Persea americana

specie di pianta della famiglia Lauraceae
Avocado.jpeg

Avocado

Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Magnoliidae
Ordine Laurales
Famiglia Lauraceae
Genere Persea
Specie P. americana
Nomenclatura binomiale
Persea americana
Mill.

L’avocado (Persea americana Mill.) è una specie arborea da frutto che appartiene alla famiglia delle Lauracee.

In alcuni individui può causare forme di allergia.

TOSSICITA’ SUGLI ANIMALI

Le FOGLIE, la CORTECCIA, i FRUTTI e i SEMI dell’AVOCADO sono documentati per essere DANNOSI su VARI ANIMALI: gatti, cani, bovini, capre, conigli, ratti, cavie, uccelli, pesci e cavalli possono subire gravi danni (o addirittura morire) se li consumano. LA TOTALITA’ della PIANTA di AVOCADO CONTIENE infatti un derivato ACIDO GRASSO TOSSICO, chiamato PERSINA la quale è in genere innocua per gli umani. In quantità sufficiente, però, può causare dolorose coliche e mastiti nei cavalli, bovini e caprini; se non vengono curati tempestivamente, questi disturbi possono portare anche alla MORTE dell’animale.

Nei CANI e GATTI, invece, i sintomi di avvelenamento includono irritazione gastrointestinale, vomito e diarrea.

Gli UCCELLI sembrano essere particolarmente sensibili a questo composto tossico: esso infatti provoca loro difficoltà respiratoria, congestione, apatia, perdita del piumaggio, accumulo di liquido intorno al tessuto cardiaco, che può portare ad asfissia, coma e MORTE.[13]

 

NOTA:

I sintomi che abbiamo avuto mangiando avocado, io, mio papà, e gli altri miei amici igienisti e fruttariani (irritazione gastrointestinale, mal di stomaco, vomito, alito cattivo, muco, difficoltà respiratoria, febbre, diabete provvisorio, ecc.), dimostrano, senza ombra di dubbio, che l’avocado è tossico anche per noi umani.

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Costa Rica radunoLa settimana scorsa ho incontrato qualcuno che mi ha fatto riflettere a lungo.

Circa due settimane fa, mi trovavo in visita presso uno dei raduni del dr. Graham in Costa Rica, con la mia ragazza e il mio amico Roger Haeske.

Il dr. Graham gentilmente ci invitò a cena. Prima, trascorremmo tutto il giorno a visitare il suo centro per ritiri vicino alla montagna Chirripo in Costa Rica.

Quel posto è straordinario! Si trova a circa 1200 m. di altitudine, quindi è fresco di sera e di notte, ma è anche superbamente soleggiato durante il giorno. Si trova vicino al fiume Chirripo, che ha un’acqua pulitissima e grossi massi, pieno di piscine naturali in cui fare il bagno.

Infatti non ho resistito e sono saltato in acqua, trovandola decisamente “rinfrescante”.

Diciamo che ho riattivato la circolazione, un po’ come sono abituato a fare nei fiumi e nei laghi canadesi.

Fortunatamente, c’è anche una “piscina” con acqua più calda. Ma torniamo alla mia storia…

Per pranzo ci servirono un delizioso frullato preparato con banane e papaya. Era di un bel colore arancio brillante. Lo gustammo, assieme a una grande varietà di verdure come lattuga e sedano.

Incontrai poi alcune persone che stavano digiunando e che mi ricordarono il mio ultimo digiuno di qualche anno fa.

Si trovavano al punto di ricominciare a mangiare, dopo una settimana.

dieta crudista raduno

Per cena ci servirono uno dei pasti più belli, gustosi e anche semplici che ricordo di aver mangiato in tutta la mia vita.

L’antipasto consisteva in un delizioso frullato,  fatto con succo d’arancia e mango. Semplicemente meraviglioso.

Poi ci portarono una zuppa bella colorata di pomodori e mango, insaporita con erbe fresche. I pomodori erano stati leggermente essiccati per un giorno sotto il sole, per dare alla zuppa una consistenza più solida e un sapore più intenso.

Poi arrivò l’insalata principale. Incredibile. Era fatta con “riso” ricavato da una zucca tropicale chiamata chayote, che avevano tagliuzzato per farne la base dell’insalata. Sopra a questa c’era un mix delizioso di pomodori, coriandolo, mango e pochi altri ingredienti che non riesco a ricordare.

Ma la cosa più sorprendente di questo pasto era che non conteneva nessun grasso. Nessun avocado, noce o seme, nè olio; inoltre non conteneva sale.

Questi due ingredienti sono così comuni nella cucina crudista, che è raro non trovarli in ogni singola ricetta crudista serale. Nonostante ciò, la cena era assolutamente deliziosa e soddisfacente.

Non è che al centro non servissero mai cibi grassi, ma quel giorno non lo fecero e posso assicurarti che nessuno ne sentì la mancanza.

 

Un incontro che mi ha scosso

Al tavolo ero seduto accanto ad una bellissima donna che aveva appena finito il digiuno. Chiaccherammo un po’, sia in inglese che in spagnolo, poiché si era trasferita dal Sud America negli Stati Uniti quando era più giovane. A quel punto le chiesi com’era andato il digiuno e mi disse qualcosa di scioccante. Per oltre 3 anni non era stata in grado di camminare. E, dopo l’inizio del ritiro, aveva ricominciato a camminare.

Vedevo le lacrime scendere mentre mi stava raccontando la sua storia.

Le chiesi cosa fosse successo.

Soffriva di artrite. Era arrivata al punto di no riuscire più neanche a tenere in mano degli utensili. Dopo il digiuno ci riusciva perfettamente, e camminava di nuovo!

Ma ecco che arrivò il vero shock: mi disse che stava seguendo una dieta crudista da ben 4 anni!

Proprio così! Aveva iniziato una dieta crudista 4 anni prima e i suoi sintomi erano peggiorati talmente tanto che non riusciva più a camminare.

Ma che tipo di dieta crudista?

“Frederic, mi disse, stavo seguendo la dieta crudista da 4 anni. Stavo mettendo in pratica tutto ciò che dicevano i guru migliori, come Robert Young ed altri”.

Poi, disse, fece delle analisi del sangue… e a quel punto, capii dove sarebbe andata a finire la discussione. Avrei voluto che ci fossimo incontrati prima, l’avrei avvisata dei pericoli cui stava andando incontro.

Fece gli esami e successe l’inevitabile: tutti i guru le dissero che aveva dei “funghi” nel sangue e che doveva evitare tutti gli zuccheri, frutta inclusa.

Quindi seguì i programmi crudisti che raccomandano attualmente molti libri sul crudismo in circolazione: una dieta in cui è prevista pochissima frutta e neanche così tanta verdura, dove la maggior parte delle calorie proviene da grassi e oli.

Da quel punto in poi, le cose iniziarono a peggiorare. Questa donna stava dedicando il suo tempo a migliorare la propria salute, ma negli anni accrebbe la sua confusione.

Mentre mi raccontava la sua storia potevo vedere chiaramente quanto fosse arrabbiata con le persone che l’avevano portata fuori strada.

I cosiddetti guru, che non avevano idea di ciò di cui stavano parlando e che con i loro consigli l’avevano portata a peggiorare la propria situazione.

Infine, aveva scoperto la dieta crudista a basso contenuto di grassi e il digiuno, tramite una sua amica che era lì con lei e che conosceva il mio sito web.

Fu davvero straordinario il momento in cui queste due persone vennero da me e mi dissero, guardandomi negli occhi: “Frederic, voglio ringraziarti. Senza di te non sarei qui.”

 

Altri esempi di confusione

Mi piacerebbe poter dire che il movimento crudista è una “grande famiglia felice”, ma non è questo il caso.

C’è un MONDO di differenza tra la dieta che raccomando e la dieta che è diffusa dalla maggior parte dei libri dedicati al crudismo e dai siti web.

Le differenze tra la dieta crudista a basso contenuto di grassi e, diciamo, la “Sunfood Diet” (di David Wolfe), o la “Hippocrates Diet” o la “Rainbow Green Live Cuisine” (di Gabriel Cousens) sono così GRANDI nutrizionalmente parlando, che sono come le differenze che ci sono tra una dieta vegetariana ed una a base di carne.

Non sto dicendo questo per tracciare una linea di separazione. Molti nutrizionisti, facendo un’analisi nutrizionale dettagliata di questi due tipi di dieta, sarebbero d’accordo: queste diete sono completamente differenti!

Quindi è erroneo mischiare tutto assieme e chiamarla “dieta crudista”.

Quando qualcuno ti viene a dire che ha avuto una pessima esperienza con la dieta crudista, dovresti chiedergli “che tipo di dieta crudista”?

Ad esempio: conosco un ragazzo alle Hawaii che è stato crudista al 100% per oltre 5 anni. Scrisse anche un paio di libri in proposito, che iniziò a vendere tramite il suo sito web. Poi un paio di anni fa si ammalò gravemente. Smise di mangiare crudo e aggiornò i suoi libri, spiegando che la dieta crudista non era la soluzione giusta.

Ma non si ammalò iniziando a cucinare i suoi cibi. Si ammalò seguendo un programma crudista.

E di che tipo di dieta crudista si trattava? La dieta crudista “tradizionale” ad alto contenuto di grassi che è la stessa dieta raccomandata ovunque dal movimento crudista (anche se non viene chiamata in quel modo).

 

Un altro esempio: ME!

Iniziai la dieta crudista nel 1997. Comincia ad essere un bel po’ di tempo fa. Quando iniziai, ancora non c’erano tante informazioni a riguardo come ci sono oggi. Internet stava giusto prendendo piede. Il mio sito web, infatti, fu uno dei primi sull’argomento.

Quando iniziai con la dieta crudista, andava piuttosto bene. Avendo studiato col mio primo mentore Albert Mosseri,  in Francia, seguivo il modello crudista “europeo”, che consisteva principalmente in una dieta crudista a basso contenuto di grassi.

Poi, trasferitomi in California, venni influenzato dai principali leaders del movimento crudista. Probabilmente li conosci, sono i nomi più famosi associati al crudismo al giorno d’oggi.

Il loro consiglio era piuttosto semplice: mangia quanto cibo crudo vuoi!  Finché si tratta di cibo crudo, va bene. Puoi mangiare quanti avocado ti pare. Il CRUDO è la LEGGE. Il CIBO COTTO è VELENO.

Dopo un anno di quella dieta, mi ammalai seriamente.

Per un mese intero fui senza energia. Camminare anche solo per 2 minuti mi faceva venire le vertigini.

Avevo paura di dire a tutti che ero malato, perché si suppone che i crudisti non si ammalino.

Quindi, stetti a letto per un mese intero, mangiando SOLO MELE e qualche altro frutto.

Dopo un mese, iniziai a sentirmi molto meglio e ricominciai a lavorare.

Ancora oggi non so cosa mi sia successo. Non andai da nessun dottore (perché i medici mangiano cibo cotto, pensavo a quel tempo), e raccontai a pochissime persone quello che mi stava succedendo.

Fu un malore improvviso, che conteneva molti segnali di avvertimento. Ed ero così giovane!  Avevo poco più di vent’anni e ritenevo di star seguendo la miglior dieta al mondo.

Il resto della storia lo troverai nel mio libro “Raw Secrets” (disponibile in italiano nella sezione prodotti).

Scoprii l’errore che stavo facendo e cambiai le mie abitudini, passando ad una dieta povera di grassi e ad alto contenuto di frutta, e ora, dopo tutti questi anni, quell’episodio e i bassi livelli di energia che avevo sembrano essere molto distanti e ormai solo uno spiacevole ricordo.

 

Alcuni buoni esempi

Roger Haeske

Ho menzionato prima il mio amico Roger Haeske, che venne a trovarmi per un paio di settimane in Costa Rica.

Conoscevo già Roger perché avevamo lavorato assieme ad un progetto, e anche grazie al suo sito e al suo blog. Ma ci eravamo incontrati di persona solo per poco tempo, mentre aspettavo un volo per New York, nel 2007.

In tutta la sua vita Roger non aveva mai lasciato il Nord America ed era impaziente di venire ad esplorare con me la Costa Rica. Lo invitai quindi a farmi visita e gli feci vedere la costa del Pacifico e alcuni dei miei posti preferiti al mondo.

Roger è crudista al 100% da 11-12 anni credo. La sua storia è un po’ simile alla mia: iniziò con la dieta ad alto contenuto di grassi raccomandata da molti, non ottenne risultati, quindi passò ad una dieta a basso contenuto di grassi che tuttora sta seguendo.

Diciamo la verità: Roger sembra straordinariamente più giovane della sua età. Ora ha quasi 50 anni.

Quando si tolse la maglietta per giocare a calcio con in bambini locali sulla spiaggia, la gente lo scambiò per un “muchacho” di vent’anni.

Onestamente, non ho mai incontrato un uomo che a quasi 50 anni sembra giovane come Roger. E’ addirittura meglio di persona che in foto.

Il suo segreto?

–   La dieta crudista povera di grassi

–   Un vigoroso esercizio fisico (Roger pratica una serie di esercizi ad alta intensità)

–   Le insalate frullate

 

Un altro esempio

GrantLa scorsa estate ho incontrato un ragazzo di 35 anni di nome Grant.

Grant è un corridore di ultra-maratona (cioè oltre i 42 km della maratona classica) e affettuosamente lo chiamo “il pazzo”!

Ha fatto cose del tipo correre per 100 km in montagna, dove la cosa più difficile, da un certo punto in poi, è evitare di addormentarsi mentre stai correndo.

In pratica, quando Grant ti invita a fare una corsetta con lui, è meglio avere a disposizione qualche ora (se non giorni!)

Pensa a Forrest Gump (senza la parte dei cioccolatini). Da sempre la gente mormora: queste persone che mangiano una dieta ad alto contenuto di frutta non sono veramente sane. Mangiare 25 banane al giorno non può essere salutare, dicono. Ebbene, tutte le persone più in salute che conosco mangiano in questo modo.

Infatti, quando partecipo ad un tipico ritrovo per crudisti, vedo un sacco di persone dall’aspetto pallido. Non il tipo di persone a cui chiedere di fare un trasloco. A meno che non si tratti di un gruppo che segue una dieta a basso contenuto di grassi. In questi gruppi ho sempre incontrato persone che mi ispirano a mantenermi in salute e in forma. Ma tornando a Grant…

Quando lo incontrai nuovamente a Chirripo aveva un viso splendente. “Questo non è il ragazzo che ho incontrato la scorsa estate!” gli dissi.

Neanche un macchina fotografica sarebbe in grado di mostrare il suo splendore. Non è qualcosa che siamo abituati a vedere. E’ una specie di felicità radiante.

O forse…è solo un aspetto fisico dimenticato da tanto tempo, chiamato “salute”.

Ho incontrato un sacco di atleti, ma spesso non vedo quell’aspetto splendido sulle loro facce.

I CULTURISTI tendono ad essere i peggiori. Anche se hanno un corpo “perfetto”, hanno una sorta di MALATTIA negli OCCHI, causata dall’ALTO CONSUMO di PROTEINE.

 

Lo stato attuale del movimento crudista

Ho letto recentemente un articolo scritto da un famoso autore crudista.

Forse avrai letto questo articolo o forse no. Non voglio rivelare l’identità di questo autore, per evitare di portare attrazione non necessaria ai suoi insegnamenti, perché, onestamente, raramente ho letto cose di questo genere.

Credo, però, che rispecchi esattamente lo stato attuale del movimento crudista oggi: una grande confusione.

Ecco su cosa si basa l’articolo:

–        La dieta crudista non è la soluzione. Evitare l’eccesso di cibo lo è.

–        Il consiglio base: mangiare crudista, ma evitare di mangiare troppo

–        Non dovremmo contare le calorie e le percentuali di grassi e zuccheri, ma assicurarci solo di non mangiare troppo

In cosa consista “l’eccesso di cibo” non viene chiarito e rimane all’immaginazione del lettore.

Ma ci dà degli indizi: secondo lui mangiare 25 banane al giorno è troppo.

Il lato positivo è che consiglia di evitare la cioccolata (anche raw) e troppe ricette crudiste. Ma che cosa significa mangiare troppo? Non è mangiare più di ciò che il corpo richiede?

Se un atleta ha bisogno di 3000 calorie e mangia 25 banane al giorno con delle verdure a foglia verde, tecnicamente sta mangiando poco, poiché 25 BANANE forniscono in media 2500 calorie e le verdure quasi nessuna.

 

Calorie

Adesso alcune persone diranno: “le calorie non contano”.

L’ho sempre pensato anch’io. Poi ho realizzato che le CALORIE sono solo l’energia che ottieni da un cibo e quindi CONTANO.

Tutti, naturalmente, mangiamo istintivamente l’esatto quantitativo di calorie di cui abbiamo bisogno – se sono fornite esclusivamente da cibi naturali. “Evitare di mangiar troppo” a tutti i costi è una teoria ridicola.

Nel corso di un mese, un animale non addomesticato mangerà esattamente l’ammontare di calorie di cui ha bisogno.

Una volta feci un esperimento. Scrissi tutto quello che mangiavo per un mese intero. Non contavo le calorie. Mangiavo semplicemente fino a sentirmi sazio.

Poi, dopo un mese ,iniziai a calcolare le calorie ogni giorno.

Rimasi sorpreso quando vidi che avevo mangiato quasi esattamente lo stesso quantitativo di calorie ogni singolo giorno, senza contarle!

Quindi: hai bisogno di un certo quantitativo di calorie per sopravvivere.

 

Cosa significa davvero mangiare troppo

Il crudista medio non mangia troppo, in termini di calorie. In realtà, di solito mangia troppo poco.

Ciò che succede solitamente  al principiante che affronta la dieta crudista è di finire per mangiare troppi grassi e troppo poca frutta e verdura.

Il consiglio di “evitare di mangiare troppo” è semplicemente uno dei peggiori che abbia mai sentito.

Ecco cosa succede: le persone cercheranno di a seguirlo, ma senza capire veramente l’equilibrio nutrizionale che deve essere mantenuto in una dieta crudista.

Quindi, continueranno a mangiare troppi grassi e poca frutta. Avranno costantemente voglia di mangiare qualcosa, ma proveranno ad usare la forza di volontà per mangiare meno, perché pensano che il problema sia “mangiar troppo”.

In effetti, noteranno che si sentono meglio quando mangiano meno.

Certo! Se mangiano meno, assumono meno grassi in eccesso!

Ma ci sarà sempre quel fastidioso senso di fame costante. Il corpo IMPLORA loro di mangiare più CARBOIDRATI inizieranno così a DESIDERARE DOLCI e CIBI COTTI

Ma NO! “Non devo mangiare troppo.”

Presto o tardi, molleranno il controllo e faranno sgarri con qualcosa di dolce o ricette ad alto contenuto di grassi o anche cioccolato e pasta.

Poi si sentiranno male, perché hanno “mangiato troppo”, ma per un po’ avranno calorie a sufficienza.

Il ciclo continuerà all’infinito, finché il loro stato di salute generale sarà a pezzi.

 

Ristoranti Crudisti

rawfood ristoranteLa scorsa estate mi presi due settimane di ferie in California.

Volai a Los Angeles, guidai fino a San Diego e poi a San Francisco e Fort Bragg, dove avrebbe avuto luogo un grande evento sul crudismo. Da lì tornai con l’auto a Los Angeles dove avevo il mio volo di ritorno.

Diciamo che guidai un sacco!

Durante il viaggio mi fermai in molti ristoranti crudisti lungo il percorso, perché, dopotutto, la California è la “Mecca” del Raw Food.

Ecco quello che scoprii, mangiando in così tanti ristoranti crudisti:

– Anzitutto, solitamente viene servita pochissima frutta e verdura. A mio avviso, puoi riuscire a mangiare più frutta e verdura se vai a mangiare in un ristorante italiano, piuttosto che in un ristorante crudista.

Per esempio, al ristorante Da Juliano mi servirono lo speciale del giorno. Era una specie di imitazione delle fettuccine Alfredo. Le verdure utilizzate erano le zucchine, amalgamate con una salsa di noci e chissà cos’altro. Il tutto era molto grasso, molto salato e in generale non buono, secondo me. La quantità di verdure usate era minima, in confronto a ciò che di solito mangio io. Inutile dire che feci la stessa esperienza in molti altri ristoranti dove mi fermai!

– Creare un pasto gustoso con frutta e verdura, senza utilizzare un sacco di grassi e senza usare sale o spezie, richiede molta creatività. Devi essere un vero chef per far valorizzare i sapori naturali dei cibi, la presentazione, le combinazioni, ecc.

Chiunque, invece, può aggiungere una manciata di grassi e sale ad un piatto per renderlo ragionevolmente saporito. Ecco perché non rimango impressionato dai ristoranti crudisti: non vedo tanta creatività. Spesso cercano di riprodurre i pasti di una dieta standard tradizionale usando ingredienti crudi.

Conclusione

Quest’articolo sta diventando anche troppo lungo e sento di avere ancora molto da dire. Quindi lasciami concludere.

Sono arrabbiato col movimento crudista a causa delle informazioni errate che dà sulla salute.

Voglio precisare che, in realtà, non esiste qualcosa come “il movimento crudista”.

Quello che c’è, al momento, è un circolo di guru auto-proclamatosi tali, che cercano di promuovere filosofie altamente contrastanti. Potresti suddividerle facilmente in 2 o 3 tipi di diete completamente differenti, ma vogliono tutte apparire con lo stesso nome (Raw Food) perché va di moda.

Come gruppo, il “movimento crudista” è piuttosto confuso, ma non dovrebbe esserlo. Da quando, nel mondo, una dieta salutare si basa su super-cibi confezionati, cioccolato e ricette che cercano di imitare il cibo cotto?

Tutto il successo di una dieta crudista sta nel mangiare UN SACCO di frutta e verdura!    Un’abbondanza di frutta e verdura, non di grassi e olii.

Stai cercando di combinare assieme filosofie contraddittorie e di trovare un programma che più o meno funzioni… oppure sei pronto a cambiare radicalmente la tua salute, mettendo in pratica i principi di una dieta crudista povera di grassi?

Ho incontrato migliaia di persone in tutto il mondo, che stanno avendo risultati straordinari con la dieta crudista povera di grassi. Sembrano tutti avere alcune cose in comune:

–   Ci hanno dedicato del tempo. Non solo qualche settimana, o un mese o due.

–   Fanno attenzione a molti fattori che incidono sulla salute, non solo la dieta.

–   Mangiano UN SACCO di frutta e verdura a foglia verde e pochissimi grassi.

–   Provano a mantenere come priorità la salute e il fitness.

Che ne pensi di tutto questo?

Vorrei sentirlo da te, hai una storia da condividere?

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