377 – IDROGEL di OSSIDO di FERRO MAGNETIZZATO nei “VACCINI” ANTI COVID-19? Una RICERCA UE lo CONFERMEREBBE

domenica 23 maggio 2021

Idrogel di ossido di ferro magnetizzato nei “vaccini” anti Covid-19? Una ricerca UE lo confermerebbe

Immagini HRTEM rappresentative di ((i) e (ii)) MNP Fe3O4 non rivestiti e ((iii) e (iv)) MNP Fe3O4 commerciali rivestiti con APTES.

Nel 2013 la UE (Unione Europea) lancia e finanzia un progetto pilota volto a rilasciare farmaci attraverso l’impiego di NANOPARTICELLE di OSSIDO di FERRO MAGNETIZZATE e comandate a distanza. Successivamente la ricerca viene approfondita dal nostro Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, il quale lancia un bando. E’ il 2016. Ricordate quando VITTORIO COLAO, il consulente per il Governo per l’innovazione tecnologica, in un’intervista dichiaravache con la tecnologia 5G sarebbe stato possibile rilasciare farmaci a distanza? Ecco, ora ci siamo. Le cosiddette vaccinazioni di massa chiudono il cerchio. Citando l’amico MATTEO CHIRBI: “Siete diventati ‘CALAMITATI’ a seguito di inoculazione dell’elisir di lunga vita? Ecco una possibile ragione. Nessun nesso, nessuna correlazione e intanto siete diventati cavie di esperimenti genetici che manco FRANKENSTEIN… Ve l’avevo detto, ve l’avevo detto, ve l’avevo detto…“.

Di seguito la descrizione del BANDO ITALIANO:

“Preparazione e caratterizzazione chimico fisica di IDROGEL contenenti NANOPARTICELLE MAGNETICHE per il rilascio controllato di farmaci.

Lo scopo del progetto è quello di preparare IDROGEL utilizzando come agenti reticolanti NANOPARTICELLE MAGNETICHE opportunamente funzionalizzate e studiarne le proprietà chimico fisiche. Verranno preparati idrogel a base di polisaccaridi e polimeri sensibili alla temperatura (PNIPAM). Saranno preparate NANOPARTICELLE di OSSIDI di FERRO (MAGNETITE, MAGHEMITE) funzionalizzate con gruppi amminici o vinilici da usare come agenti reticolanti delle catene polimeriche. Gli idrogel saranno sintetizzati sia in forma massiva che di aggregati di dimensioni micro/nanometriche (micro/nanogel). Le nanoparticelle e gli idrogel saranno caratterizzati dal punto di vista strutturale e morfologico mediante le tecniche FESEM e AFM. Le dispersioni delle nanoparticelle e i MICRO/NANOGEL MAGNETICIsaranno caratterizzati mediate DLS. Verranno studiate le proprietà magnetiche (curve di isteresi, magnetizzazione di saturazione) e la risposta di questi materiali a CAMPI MAGNETICI ALTERNATI”.

Quiil bando del Ministero.

Qui, invece, la RICERCA finanziata dalla CCOMMISSIONE EUROPEA.

Farmaci rilasciati tramite magneti

“Magnetically responsive nanoparticle-vesicle hydrogels as “”smart”” biomaterials for the spatiotemporal control of cellular responses”

Dal portale della UE leggiamo (vi ricordo che è il 2013 ed il programma è stato con successo chiuso nel 2016): “Obiettivo: Questo progetto svilupperà un nuovo biomateriale autoassemblato “intelligente” contenente GRUPPI MAGNETICI SUPRAMOLECOLARI NANOPARTICELLE-VESCICOLE (MNPV) come elementi attivi, in grado di CONVERTIRE SEGNALI MAGNETICI non invasivi in risposte biochimiche nelle CELLULE. Questo nuovo biomateriale avrà una maggiore biocompatibilità e consentirà il controllo spazio-temporale sul rilascio di composti bioattivi dagli MNPV nell’idrogel. Per ottenere il controllo temporale, nel biomateriale verrà integrato un meccanismo a doppio rilascio in modo che un impulso magnetico di breve durata rilasci un composto bioattivo e susciti una risposta cellulare, seguito da un impulso magnetico di “autodistruzione” di più lunga durata che rilascerà l’enzima / reagenti in grado di dissociare gli MNPV e l’idrogel circostante. Verranno analizzati i legami sia non covalenti che scindibili enzimaticamente tra NANOPARTICELLE MAGNETICHE e VESCICOLE e nelle MATRICI di IDROGEL. Questo secondo segnale di “autodistruzione” faciliterà la clearance non invasiva dell’IDROGEL SINTETICO in vivo o in vitro senza danni meccanici alle cellule. Per ottenere il controllo spaziale, l’IDROGEL sarà MODELLATO MAGNETICAMENTE su scala macro e micro durante la preparazione dei GEL delle VESCICOLE. Inoltre, per aumentare l’ospitalità dei biomateriali preparati attraverso i tipi di cellule e indirizzare gli MNPV a determinate linee cellulari, glicolipidi e lipopeptidi saranno sintetizzati chimicamente / chemioenzimaticamente e drogati in MNPV. Durante tutto il progetto, ogni biomateriale magneticamente reattivo sarà testato come piattaforma di coltura cellulare, con l’effetto dei composti rilasciati sulle cellule valutati utilizzando saggi standard, come il conteggio delle cellule, MTT per l’attività metabolica, saggi del DNA per la proliferazione cellulare, citometria a flusso e PCR in tempo reale. Ottenere ilCONTROLLO spazio-temporale sulle cellule coltivate in questi biomateriali autoassemblati “intelligenti” aprirà la strada verso interessanti potenziali applicazioni nell’ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa”.

Nel 2013 la UE (UNIONE EUROPEA) lancia e finanzia un progetto pilota volto a rilasciare farmaci attraverso l’impiego di nanoparticelle di ossido di ferro magnetizzate e comandate a distanza. Successivamente la ricerca viene approfondita dal nostro Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, il quale lancia un bando. E’ il 2016. Ricordate quando Vittorio Colao, il consulente per il Governo per l’innovazione tecnologica, in un’intervista dichiarava che con la tecnologia 5G sarebbe stato possibile rilasciare farmaci a distanza? Ecco, ora ci siamo. Le cosiddette vaccinazioni di massa chiudono il cerchio. Citando l’amico Matteo Chirbi: “Siete diventati ‘calamitati’ a seguito di inoculazione dell’elisir di lunga vita? Ecco una possibile ragione. Nessun nesso, nessuna correlazione e intanto siete diventati cavie di esperimenti genetici che manco Frankenstein… Ve l’avevo detto, ve l’avevo detto, ve l’avevo detto…“.

Di seguito la descrizione del bando italiano:

“Preparazione e caratterizzazione chimico fisica di idrogel contenenti nanoparticelle magnetiche per il rilascio controllato di farmaci.

Lo scopo del progetto è quello di preparare idrogel utilizzando come agenti reticolanti nanoparticelle magnetiche opportunamente funzionalizzate e studiarne le proprietà chimico fisiche. Verranno preparati idrogel a base di polisaccaridi e polimeri sensibili alla temperatura (PNIPAM). Saranno preparate nanoparticelle di ossidi di ferro (magnetite, maghemite) funzionalizzate con gruppi amminici o vinilici da usare come agenti reticolanti delle catene polimeriche. Gli idrogel saranno sintetizzati sia in forma massiva che di aggregati di dimensioni micro/nanometriche (micro/nanogel). Le nanoparticelle e gli idrogel saranno caratterizzati dal punto di vista strutturale e morfologico mediante le tecniche FESEM e AFM. Le dispersioni delle nanoparticelle e i micro/nanogel magnetici saranno caratterizzati mediate DLS. Verranno studiate le proprietà magnetiche (curve di isteresi, magnetizzazione di saturazione) e la risposta di questi materiali a campi magnetici alternati”.

Qui il bando del Ministero.

Qui, invece, la ricerca finanziata dalla Commissione Europea.

Farmaci rilasciati tramite magneti

“Magnetically responsive nanoparticle-vesicle hydrogels as “”smart”” biomaterials for the spatiotemporal control of cellular responses”

Dal portale della UE leggiamo (vi ricordo che è il 2013 ed il programma è stato con successo chiuso nel 2016): “Obiettivo: Questo progetto svilupperà un nuovo biomateriale autoassemblato “intelligente” contenente gruppi magnetici supramolecolari nanoparticelle-vescicole (MNPV) come elementi attivi, in grado di convertire segnali magnetici non invasivi in ​​risposte biochimiche nelle cellule. Questo nuovo biomateriale avrà una maggiore biocompatibilità e consentirà il controllo spazio-temporale sul rilascio di composti bioattivi dagli MNPV nell’idrogel. Per ottenere il controllo temporale, nel biomateriale verrà integrato un meccanismo a doppio rilascio in modo che un impulso magnetico di breve durata rilasci un composto bioattivo e susciti una risposta cellulare, seguito da un impulso magnetico di “autodistruzione” di più lunga durata che rilascerà l’enzima / reagenti in grado di dissociare gli MNPV e l’idrogel circostante. Verranno analizzati i legami sia non covalenti che scindibili enzimaticamente tra nanoparticelle magnetiche e vescicole e nelle matrici di idrogel. Questo secondo segnale di “autodistruzione” faciliterà la clearance non invasiva dell’idrogel sintetico in vivo o in vitro senza danni meccanici alle cellule. Per ottenere il controllo spaziale, l’idrogel sarà modellato magneticamente su scala macro e micro durante la preparazione dei gel delle vescicole. Inoltre, per aumentare l’ospitalità dei biomateriali preparati attraverso i tipi di cellule e indirizzare gli MNPV a determinate linee cellulari, glicolipidi e lipopeptidi saranno sintetizzati chimicamente / chemioenzimaticamente e drogati in MNPV. Durante tutto il progetto, ogni biomateriale magneticamente reattivo sarà testato come piattaforma di coltura cellulare, con l’effetto dei composti rilasciati sulle cellule valutati utilizzando saggi standard, come il conteggio delle cellule, MTT per l’attività metabolica, saggi del DNA per la proliferazione cellulare, citometria a flusso e PCR in tempo reale. Ottenere il controllo spazio-temporale sulle cellule coltivate in questi biomateriali autoassemblati “intelligenti” aprirà la strada verso interessanti potenziali applicazioni nell’ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa”

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Secondo l’ultimo resoconto del dottor STEFANO MONTANARI le PROTEINE MAGNETICHE iniettate con il siero genico hanno TRE FUNZIONI:

1 Marker che consente di distinguere VACCINATI da NON VACCINATI

2 ANTENNE TRASMITTENTI di informazioni relative all’organismo

3 ANTENNE RICEVENTI di SEGNALI ELETTROMAGNETICHE che stimolano funzioni dell’organismo.

ESPERIMENTI di QUESTO GENERE, dichiara, venivano già compiuti 50 ANNI FA sulle SCIMMIE.

 

tefano Montanari

MEDICI ONCOLOGI coscienziosi avendo a disposizione apparecchiature x rilevare il LINFONODO SENTINELLA al SENO iniziano una serie di indagini su 5 persone che hanno INOCULATO il SIERO GENETICO FATTO PASSARE COME VACCINO e ciò che rileva la macchina diagnostica su tutti i pazienti è SCONVOLGENTE TUTTI SONO RISULTATI POSITIVI AL LINFONODO SENTINELLA dimostrando che MATERIALI FERROSI ALTAMENTE TOSSICI (NON comunicati dalle multinazionale ne sui bugiardini ne sul consenso informato ) si trovano all interno del SIERO.

Tali MATERIALI FERROSI percorrono tutto il SISTEMA LIFATICO e in meno di tre ore la macchina rileva i metalli all interno dei NODI LINFATICI dal CAVO ASCELLARE raggiungono i NODI del COLLO fino al CERVELLO e al TORACE dove risiedono i linfonodi più importanti. Ripeto in meno di tre ore il siero genetico stava percorrendo i NODI LINFATICI PIU’ IMPORTANTI dell’ORGANISMO UMANO.

NANOPAR4TICELLE all interno del SIERO COVID-19?

Non si conosce ancora il tipo di MATERIALI FERROSI presenti se Ad esempio, ipotizziamo la presenza di MERCURIO ed il CADMIO sappiate che prediligono il TESSUTO RENALE (NEFROTOSSICI), il MERCURIO ed il PIOMBO quello del SNC (NEUROTOSSICITA’), il CADMIO e il PIOMBO quello del SISTEMA RIPRODUTTIVO, mentre infine ALLUMINIO, ARSENICO, CROMO e NICHEL prediligono il TESSUTO RESPIRATORIO…

Ciò è GRAVISSIMO tutti voi avete il diritto di chiedere spiegazioni in merito. 🙏

Facebook (https://m.facebook.com/zainz1969/videos/523957391935937/?refsrc=https%3A%2F%2Fm.facebook.com%2F&_rdr)

Intanto dagli STATI UNITI l’amico UMBERTO PASCALI mi segnala

L’imbarazzante segreto. Gli ESPERTI e i COORDINATORI della CAMPAGNA VACCINI HANNO RIFIUTATO DI FARSI VACCINARE.

Molti di quelli che lavorano per ANTHONY FAUCI e per il CDC, Centro per il controllo delle malattie HANNO RIFIUTATO di VACCINARSI.

https://www.redvoicemedia.com/2021/05/fauci-40-50-of-cdc-fda-employees-are-not-vaccinated/

https://www.theepochtimes.com/mkt_breakingnews/223-people-have-died-with-covid-19-after-getting-fully-vaccinated-cdc_3818232.html

Questo più o meno lo stato della questione.

 

NANOPARTICELLE di OSSIDO di FERRO SUPER-PARA-MAGNETICHE (SPION). Come modello sono state utilizzate SPION rivestite POLIETILENEIMMINA contenenti PROTEINE FLUORESCENTI VERDI.