Una scoperta prodigiosa – Albert Mossèri

Albert Mosseri

 

 

 

 

 

 

Tratto dal libro L’ UOMO LA SCIMMIA E IL PARADISO – Albert Mosseri

p. 126

                             

Quest’anno, 1986, ho realizzato una scoperta, la più prodigiosa nel campo della salute, da quella del digiuno all’alba dei tempi.

Adesso ho la prova che si può accelerare l’eliminazione in modo intenso PER RIGETTARE MEDICINALI, VACCINI e TOSSINE VECCHI di 10, 20, o anche 40 ANNI.

In effetti all’alba dei tempi, il digiuno fu utilizzato istintivamente per rimettersi da affezioni acute come la febbre, l’indigestione, il dolore, ecc. Ma non era che un digiuno breve della durata di qualche giorno.

D’altra parte digiuni molto più lunghi furono praticati, ma con scopo spirituale, il che non ci riguarda. Mosè, Maometto e Gesù digiunarono 40 giorni a scopo spirituale.

In seguito, nel 1822 e fino ad oggi, gli igienisti hanno riscoperto e praticato digiuni brevi, medi e lunghi, per aiutare gli ammalati a ristabilirsi. Questi digiuni sono praticati con acqua e in assoluto riposo, in case specializzate dove i risultati sono eccellenti.

Parallelamente, i naturopati utilizzano il digiuno con diverse modalità che esauriscono le energie e che limitano l’eliminazione, al punto che essa diventa nulla e senza interesse. Tra queste misure inefficaci: l’attività, le purghe, i massaggi, i complementi di vitamine, i diversi trattamenti naturali, ecc.. Questo modo di praticare è senza interesse poiché è inefficace.

Dicevamo dunque che gli igienisti hanno praticato il digiuno dal 1822 dando da bere acqua e supervisionando le persone che digiunavano tenendole a letto.

La lingua delle persone in cura generalmente si carica e diventa bianca, poi man mano che il digiuno progredisce, la lingua si pulisce da sola. E’ rarissimo che la lingua si colori durante un tale digiuno ad acqua. Ho visto solamente 3 o 4 lingue diventare nere o verdi con tale digiuno, nei 3000 casi che ho sorvegliato.

Ma ora riesco ad ottenere che la maggioranza delle persone che digiunano abbiano la lingua colorata: nera, marrone, beige, verde, gialla, color mostarda.

Con il digiuno ad acqua, l’eliminazione finisce col disperdersi in capo a 20/30 giorni e la lingua si scarica poco a poco.

La lingua si scaricava, non che il corpo fosse purificato, ma perché non aveva più vitamine a sufficienza per continuare l’eliminazione. Ne aveva giusto il necessario per sopravvivere.

In effetti si possono considerare TRE FASI nel DIGIUNO:

1) La fase dell’eliminazione dall’inizio che dura da 10 a 30 giorni, ma che è superficiale, poiché la lingua si carica di bianco solamente.

2) La seconda fase che è quella dell’eliminazione intensiva e profonda delle cellule. In questa fase la lingua si colora di nero, marrone, giallo, mostarda, ecc., in base ai medicinali e alle tossine eliminate. Ma questa fase può iniziare solo fornendo al corpo le vitamine, i sali minerali, e gli enzimi di cui ha bisogno. Il digiuno ad acqua non la provoca.

3) L’ultima fase è quella dell’INEDIA e della prossima MORTE. Il corpo manca di tutto e sfrutta gli organi nobili. I sintomi ne sono l’estrema debolezza, l’estrema magrezza, la sensibilità alla luce, ecc..

Le riserve del corpo non sono equilibrate. Abbiamo troppe tossine e grasso, ma pochissime vitamine e sali minerali. Si può pesare 80 kg. di lardo e di tossine e morire di inedia per un lungo digiuno.

D’altra parte, il corpo immagazzina la vitamina B12 da tre a cinque anni se ne ha troppa, la vitamina A da uno a due anni, l’acido folico per parecchi mesi, le vitamine C, B2 e B6 per parecchie settimane, ma la vitamina B1 per qualche giorno solamente.

Da notare che la vitamina C può essere immagazzinata per parecchie settimane, ma non avrà in quel momento il valore di una vitamina fresca. Sarà vecchia, logora e di minimo valore.

Infine, la vitamina B6, essendo la vitamina del sistema nervoso, la sua carenza spiega l’insonnia delle persone che digiunano.

Ne consegue che chi digiuna 30/40 giorni avrà sicuramente delle carenze. Ora, poiché l’eliminazione richiede una quantità di vitamine ed enzimi e il corpo conserva quelle/i che gli restano per il funzionamento organico, cioè per sopravvivere,L’ELIMINAZIONE RALLENTA TOTALMENTE.

Da notare che lo stock delle vitamine immagazzinate non è lo stesso per tutte le persone.Una persona può avere vitamina B1 per 10 giorni, mentre un’altra ne può avere per 3 giorni. Coloro i quali ha preso antibiotici, medicinali diversi regolarmente, lassativi tutti i giorni o che hanno seguito un regime privo di crudità e di frutta come nella macrobiotica. – In tutti i casi lo stock di vitamine e di enzimi è debole e si manifesta durante il digiuno con i sintomi della DENUTRIZIONE (insensibilità, intemperanza, disturbi alla vista) che limitano il digiuno.

BISOGNA dunque SORVEGLIARE I SINTOMI DI ELIMINAZIONE (sete, cattivo gusto, urine odorose e alito cattivo, stabilità del peso) PRIMA DI PASSARE AL REGIME di ELIMINAZIONE.

Si aspettano così 2 o 3 stabilizzazioni del peso di 3 giorni ciascuna (4 pese consecutive) per passare alla seconda fase della cura. La prima stabilizzazione del peso non è significativa, il corpo si riposa, ma riprende l’ eliminazione, poiché perde nuovamente peso. Dopo la seconda o la terza stabilizzazione del peso, la perdita di peso diventa insignificante, il che denota un rallentamento dell’eliminazione.

Questa scoperta che permette l’eliminazione accelerata e intensiva, condanna definitivamente i digiuni lunghi come inutili e pericolosi. Si perde tempo a digiunare più di 20/30 giorni, poiché l’eliminazione si indebolisce e rallenta.

Bisogna dunque RILANCIARE L’ ELIMINAZIONE a questo stadio del digiuno. Si può rilanciarla solo dopo 7 giorni di digiuno ad acqua. Ho visto in effetti, un caso in cui l’eliminazione è stata rilanciata solo dopo 5 giorni di digiuno ad acqua. Ma in questo caso, il colore beige della lingua era piuttosto chiaro. Il digiuno non era abbastanza lungo per ottenere un forte rilancio al suo seguito.

Una malata mentale aveva digiunato 20 giorni ad acqua. Lingua bianca e grigia e niente più. Da quando l’eliminazione fu rilanciata, la sua lingua divenne color mostarda in 24 ore. Talvolta era giallo limone. Essa confermò che aveva preso medicinali a base di zolfo. .

In un altro caso, la lingua divenne beige in capo a 6 giorni di rilancio, poi si pulì totalmente, infine si ricaricò di nuovo di beige. Suppongo in questo caso, che gli abbiamo dato troppa poca frutta – solo un’arancia spremuta in un litro d’acqua + 15 foglie di scarola al giorno.

Per rilanciare l’ eliminazione, è sufficiente dare alla persona che digiuna, ogni giorno:

– 3 mele o qualunque altro frutto (500gr.)

– 15 foglie di lattuga (con del succo di limone se risultasse difficile prenderle da sole) + 500 gr. di crudità varie.

Per gli OBESI, ho provato le crudità al posto della frutta, ma ho l’impressione che l’eliminazione non ne sia fortemente rilanciata. Proseguirò le mie esperienze e forò un rapporto al momento adatto.

Questo regime di eliminazione, come lo chiamo, deve essere proseguito fino alla fine di tutti i sintomi di eliminazione: lingua colorata, sputi, mal di testa, dolori diversi, sete, ecc..

Il ritorno della fame indica infine il momento di mangiare.

Bisogna inoltre cambiare frutti durante questa fase. In effetti, un frutto può apportare al corpo ciò che un altro non apporta. Questo mi sembra indispensabile, a meno che il corpo non proceda a delle trasmutazioni e che ne sia capace.

Bisogna dunque iniziare con 20/30 giorni di digiuno ad acqua, poi seguire un regime di eliminazione, la lingua si colora, ma alla fine di diverse settimane almeno.

LA LINGUA SI COLORA NEL 90% DEI CASI. Per gli altri, si colora al momento di una seconda cura, quando il corpo avrà accumulato sufficienti riserve.

E’ così che ci sono 2 tipi di eliminazione: bianca (digiuni tradizionali) e colorata. Esse possono avvenire simultaneamente. Una proviene dalle cellule, l’ altra dal sangue, dalla linfa e dal fegato. Impossibile precisarlo.

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Salute radiosa con il digiuno

Albert Mosseri

p. 62

IL SEMI-DIGIUNO E LA LINGUA COLORATA

UNA PRODIGIOSA SCOPERTA
Nel 1986, Mosséri fece una scoperta prodigiosa nel campo del digiuno che lo costrinse a rivedere il metodo sheltoniano.
Col semi-digiuno il 90% dei pazienti sviluppa una lingua colorata e il 10% restante la sviluppa in occasione di una seconda cura.
Allora bisogna proseguire questo semi-digiuno finché la lingua era colorata.
(Bisogna guardare la lingua alla luce del sole e senza aver prima mangiato nulla).
I pazienti sono pesati una volta alla settimana e la perdita di peso varia tra una libra e un chilo la settimana, mentre col metodo di Shelton si prosegue il digiuno con la sola acqua, l’eliminazione è ridottissima, si perde tempo inutilmente e si corrono rischi.
Una lingua nera denota che l’eliminazione si produce dal fondo delle cellule per espellere medicinali presi 10 anni, 20 anni prima.
Quando si vede la lingua diventare nera, o marrone o gialla, si fanno tacere i detrattori.

LA LEGGE N.8 bis
È così che Mosséri aveva formulato la legge n.8 bis sull‘INSUFFICIENZA DELLE RISERVE PER UN’ELIMINAZIONE CELLULARE PROFONDA DURANTE IL DIGIUNO.

LA LINGUA È LO SPECCHIO DEGLI INTESTINI
Il colore della lingua, il suo aspetto, il suo gusto, sono lo specchio degli intestini su tutta la loro lunghezza, cioè 10 metri circa.

DENOMINAZIONE
Tale semi-digiuno è in realtà una dieta di eliminazione, poiché si mangia un chilo il giorno, metà frutta e metà crudità, ma Mosséri decise di chiamarla semi-digiuno, per evitare che il paziente credesse di poter mangiare di tutto e in qualsiasi quantità.

A PROPOSITO DI UNA PRODIGIOSA SCOPERTA
Quando si interrompe l’alimentazione, l’eliminazione comincia a manifestarsi con una lingua carica di muco bianco, alito fetido, cattivo gusto in bocca, perdita di peso, e altri sintomi, secondo gli individui:
-….il peso si stabilizza durante uno stadio che dura circa tre giorni, mentre all’inizio si perdeva da 500 grammi a un chilo il giorno. La perdita di peso significa una forte eliminazione di tossine e di acqua di ritenzione, la quale è urinata. Quando l’eliminazione si indebolisce, si urina poco. Questa stabilizzazione del peso è il sintomo principale che ordina il passaggio al semi-digiuno.
-….la sete scompare e si ha difficoltà a bere l’acqua. Poiché altrimenti, l’eliminazione delle tossine avrebbe provocato un bisogno di bere per diluire ed espellere i veleni attraverso l’urina.
-….la lingua si carica sempre meno e il gusto della bocca diventa meno cattivo.
-….anche altri sintomi, secondo ciascun individuo, possono rivelare un rallentamento dell’eliminazione.
È dunque nel momento in cui si osservano tutti questi sintomi di rallentamento che bisogna rilanciare l’eliminazione, fornendo al corpo le vitamine e i sali minerali sotto forma di alimenti naturali crudi, cioè:
– 500 grammi di frutti crudi, distribuiti su tutto il pomeriggio;
– 500 grammi di crudità e insalate verdi, la sera, altrimenti la digestione richiederebbe troppe energie e ne avrebbe di meno l’eliminazione.
Il paziente deve bere molta acqua tra mezzanotte e mezzogiorno, poiché è allora che l’eliminazione è molto forte. Se non riesce a bere almeno un litro d’acqua il giorno deve profumare l’acqua con succo di limone.
Mosséri preferiva dare delle mele che agiscono come una scopa degli intestini.
Dal momento in cui si passa al semi-digiuno, bisogna sorvegliare la lingua tutte le mattine prima di mangiare qualsiasi cosa, e soprattutto non pulirla. Essa può colorarsi di un solo colore nel giro di parecchie ore o di giorni. Nero, senape, verde, marrone o giallo.

Si proseguirà così il semi-digiuno fino alla pulizia totale della lingua, diventata rosa, e fino alla scomparsa di tutti i sintomi di eliminazione (sete, cattivo gusto della bocca al risveglio, alito cattivo, sputi, ecc.), sia che la fame ritorni o no.
Col digiuno all’acqua, l’eliminazione resta superficiale e serve a spazzare il terreno. Ma se si fa seguire questo digiuno integrale da un semi-digiuno, la si rilancia. E se si comincia con un semi-digiuno, gli scarti e la tossiemia impediscono un’eliminazione in profondità. Succede lo stesso se non si resta a letto.

J. C. Thomson aveva ragione ad opporsi ai digiuni lunghi, poiché il corpo non ha più la forza di manifestare sintomi, né di eliminare, da cui una guarigione apparente. Tuttavia, egli non aveva pensato che si poteva rilanciare l’eliminazione dopo un digiuno corto o medio e ottenere una lingua colorata.

LE TRE FASI DEL DIGIUNO:
Il digiuno può essere diviso in tre fasi
1) la fase dell’eliminazione superficiale in cui la lingua è bianca, ma che porta a buoni risultati per la salute generale e alla guarigione delle malattie acute e funzionali;
2) la fase della sopravvivenza in cui cominciano le carenze, il peso si stabilizza, la lingua si pulisce e l’eliminazione va in affanno.
È una perdita di tempo continuare su questa strada, è preferibile evitare di entrare in questa fase e rimpiazzarla con la fase del semi-digiuno che colma le carenze, permette al peso di continuare a ridursi, alla lingua di colorarsi e all’eliminazione di essere rilanciata in forze.
Se si prosegue questo semi-digiuno fino alla pulizia totale della lingua, allora si arriva a dei risultati ancora migliori per la salute generale e alla guarigione dei disturbi e delle malattie croniche, vecchie, impossibili da guarire diversamente (eczema, asma, bronchite cronica, zona, affezioni degli occhi, epatite, ecc.).
3) Se si prosegue il digiuno all’acqua durante tutta la fase precedente della sopravvivenza, allora si finisce con l’entrare nella fase dell’inanizione e della morte. I sintomi sono quelli della sensibilità alla luce, la prostrazione, la magrezza scheletrica, l’impossibilità di reggersi in piedi, ecc. Il corpo manca di tutto e saccheggia gli organi nobili del corpo. (occhi, nervi, udito) per sopravvivere. Se la lingua si colora di nero, anche gli intestini sono neri. E per pulirli occorre un alimento cellulosico come le mele, durante il semi-digiuno.
Il profano che digiuna non può interpretare i sintomi. perciò deve essere sorvegliato da un igienista competente, non da un medico, fosse pure un simpatizzante del digiuno, il quale non ha esperienza in questo campo.

DURATA DELLE RISERVE VITALI
Uno può pesare 90 chili di lardo e di tossine alla fine di un lungo digiuno e morire d’inanizione. Non bisogna lasciarsi ingannare dal peso.
D’altra parte, le riserve immagazzinate nel corpo non possono durare che un tempo determinato, non per sempre. Secondo i biologi, il corpo immagazzina le vitamine, se ne ha troppe, per un periodo determinato ma variabile secondo le vitamine.
La seguente piccola tabella mostra il periodo di immagazzinaggio delle vitamine. Esistono sicuramente altri periodi di immagazzinaggio concernenti gli enzimi, gli oligo-elementi e i sali minerali.

DURATA DI IMMAGAZZINAGGIO DELLE VITAMINE NEL CORPO UMANO

Vitamina B12 – da 3 a 5 anni da 1 a 2 anni

Vitamina A – da 1 a 2 anni

Vitamina B9 detta acido folico – parecchi mesi

Vitamina C, B2 e B6 – parecchie settimane

Vitamina B1 – alcuni giorni

Ciò detto, il corpo che manca di vitamina B1 per esempio, può fare delle trasmutazioni biologiche nella flora intestinale, per fabbricare questa vitamina a partire da altri elementi presenti. È ciò che permette ai digiunatori di astenersi dal mangiare per due o tre settimane senza problemi.

Ma queste trasmutazioni hanno i loro limiti. Ne deriva che un digiuno di 40 giorni produrrà certamente delle carenze. Ora, siccome l’eliminazione reclama una certa quantità di vitamine, il corpo conserva quelle che gli restano per il funzionamento degli organi, cioè per sopravvivere. L’eliminazione si rallenta totalmente. Notare che lo stock delle vitamine immagazzinate non è lo stesso in tutti gli individui, per questo bisogna sorvegliare i sintomi di eliminazione (stagnazione del peso, ecc.) prima di passare al semi-digiuno. Inoltre, la vitamina C, che può essere stoccata per parecchie settimane, non ha lo stesso valore di una vitamina fresca. Così si perde tempo digiunando più di 20-25 giorni.

PROPORZIONI DEI COLORITI RISCONTRATI NELLA SECONDA FASE DEL DIGIUNO

Nero……………..5% – denota l’assunzione di tranquillanti, anestetici e calmanti.

Senape………… 50% denota l’abuso di proteine.

Giallo…………… 5% denota l’abuso di grassi (burro, olio, avocados).

Verde chiaro…1% – denota l’abuso di zucchero industriale.

Marrone……….30% denota il consumo di caffè.

Bianco………….. 10% – denota una difficoltà ad eliminare.

Quanto al colore, talvolta si tratta di una o due barre sulla lingua, talvolta di una semplice macchia sul fondo.

CIO’ CHE COMPORTA IL SEMI-DIGIUNO

Il semi-digiuno comporta da un chilo a un chilo e mezzo di cibo al giorno, così ripartito: – 400/800 grammi di mele (rosicchiare una mezza mela o una mela l’ora ogni ora a partire da mezzogiorno. Le persone la cui altezza arriva fino a 1,70 ne prenderanno 400 grammi. Quelle che superano 1,70 ne prenderanno 800 grammi. A rigore qualsiasi frutto – 500 grammi di crudità la sera a partire dal 3° giorno, presi in due volte, (pomodoro, cetriolo, carota, peperone rosso, sedano coste, lattuga, finocchio). Bere un litro d’acqua o più tra mezzanotte e mezzogiorno. In caso di difficoltà a bere, aggiungere

IL SEMI-DIGIUNO PER LE STATURE PICCOLE………………..PER LE STATURE GRANDI

Mezzogiorno……..mezza mela………………..una mela

Ore 13……………….mezza mela………………..una mela

Ore 14………………..mezza mela………………..una mela

Ore 15………………..mezza mela………………..una mela

Ore 16………………..mezza mela………………..una mela

Ore 17………………..mezza mela………………..una mela

Ore 18………………..mezza mela………………..una mela

Ore 19………………..mezza mela………………..una mela

Ore 20……………….200 gr. di crudità………..300 gr. di crudità

Ore 21……………….200 gr. di crudità…………300 gr. di crudità

 

IN CASO DI COMPLICAZIONI GRAVI

In caso di complicazioni gravi come il singhiozzo persistente, i vomiti, l’impossibilità di inghiottire qualsiasi cosa, né solida né liquida ecc. bisogna dare del brodo caldo di ortaggi per uno o due giorni. Bisogna rifiutare di dare del brodo al paziente che non ha sintomi inquietanti. Non dare questo brodo più di due giorni poiché la mancanza di vitamine in questo cibo cotto può produrre delle carenze. Proseguito durante una settimana, il brodo può provocare delle noie molto gravi, poiché il corpo ha esaurito col digiuno le sue riserve essenziali, e il brodo ne estrae ancora di più dal corpo. A volte occorre accontentare il digiunatore. Così a Mosséri toccò di dover dare del pane e del formaggio, 2/3 fette il giorno o il sale su tutti gli alimenti.

 

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