ALLUMINIO nei VACCINI 1 – Mednat.news


ALLUMINIO nei VACCINI – 1
…..nei Cibi e nei farmaci, cosmetici, ecc.,
ALZHEIMER e PARKINSON con l’alluminio
ALLUMINIO
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Lng=IT&Expert=592

Il nome alluminio è derivato dal nome antico per l’allume (solfato alluminoso di potassio), quale era alumen (Latino, significa sale amaro). Aluminum era il nome originale dato all’elemento da Humphry Davy ma altri iniziarono a chiamarlo alumium – aluminium – ed esso divenne il nome accettato in tutta Europa.
Negli Stati Uniti il nome preferito era di aluminum e quando la società chimica americana dibatte’ su tale argomento, nel 1925, decise di chiamarlo aluminium.
L’alluminio è un metallo morbido e leggero con un colore argenteo vivo, dovuto ad uno strato sottile di ossidazione che si forma rapidamente quando è esposto all’aria.
L’alluminio è – come alcuni altri metalli – non magnetico, non tossico al tatto (ma e’ tossico se ingerito).
L’assunzione di alluminio può avvenire attraverso il cibo, creme, farmaci e Vaccini, attraverso la respirazione e tramite il contatto con la pelle (cosmetici ed altro).
Un’assunzione continuata di concentrazioni significative di alluminio oppure con iniezioni diretta nel sangue (vaccini) puo’ provocare seri effetti sulla salute, come:

– danneggiamento del sistema nervoso centrale (viene trasportato dai macrofagi a mezzo via linfatica)
– demenza
– perdita della memoria
– indebolimento
– severo tremore

autismo (NdR: l’alluminio, come idrossido di alluminio, cosi come il Thiomersal, e’ presente anche e soprattutto nei Vaccini pediatrici + Metalli tossici dei vaccini = Autismo vedi: PDF –  dott. M. Proietti) + Alluminio nei Vaccini = Tossico + Autismo da Alluminio della Vitamina K1 e dei Vaccini (studio) = per i particolari vedi: DANNI dei VACCINI
http://autoimmunityreactions.org/2016/07/24/alluminio-vaccinale-e-patologie-immuni-demielinizzanti/#aggiornamento24settembre2017
https://comedonchisciotte.org/alluminio-nei-vaccini-non-possiamo-piu-perdere-tempo/

vedi: Adiuvanti a base di Alluminio + Alluminio nel cervello + Cosa produce anche in dosi cosiddette falsamente minime !
+ Eccipienti nei Vaccini – CDC – PDF + DANNI dell’Alluminio dei VACCINI
L’alluminio costituisce un rischio in certi luoghi di lavoro, come le miniere, dove può essere presente nell’acqua. Le presone che lavorano nelle fabbriche dove si utilizza alluminio durante i processi di produzione possono riscontrare problemi ai polmoni quando respirano polvere di alluminio. L’alluminio può causare problemi ai pazienti di malattie renali quando entra nel corpo durante le dialisi renali.
L’inalazione di polvere di alluminio a di ossido di alluminio finemente divisa e è stata indicata come causa di danni polmoni e di fibrosi polmonare. Questo effetto, noto come malattia del rasoio, è complicato dalla presenza si silicio e di ossidi di ferro nell’aria inalata.
Può anche essere implicato nella malattia dell’Alzheimer.
Tratto in parte da: lenntech.com

Idrossido di alluminio
L’idrossido di alluminio (o idrargillite) è il prodotto dell’idratazione dell’ossido di alluminio.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore POCO solubile in acqua
È un idrossido anfotero, come quello del Gallio (Ga) e in qualche modo simile per comportamento anche a quello del Berillio (Be). In ambiente fortemente acido, si forma Al(OH)2+, mentre in ambiente basico si forma Al(OH)4-, acido ortoalluminico, cristallizzabile, i cui sali (e quelli di composti simili come AlO2-) sono chiamati alluminati.
Nei liquidi del corpo che sono o alcalini o acidi a seconda del soggetto, avvengono reazioni chimiche diverse, generando piu’ o meno varie tossine molto pericolose, ma comunque i cristalli di quel minerale sono tossine precise, che vengono individuate dal sistema immunitario che invia i suoi agenti, macrofagi e globuli bianchi, cellule, ecc.., per tentare di fagocitarli ed eliminarli attraverso le vie emuntorie…ma se non vi riesce, essi vengono trasportati  dai macrofagi per le vie linfatiche intasando alle volte i linfonodi ed altre volte possono invece raggiungere i tessuti nervosi cerebrali generando vari problemi gravi e persino la morte (SIDS)
– L’Idrossido di alluminio, può avere un effetto astringente e causare stitichezza; ad alte dosi può essere responsabile di occlusione intestinale
– L’assunzione di idrossido di alluminio può conferire alle feci un colore tendente al bianco gessato
– In caso di ipofosfatemia o diete povere di fosforo, tenere presente che l’alluminio idrossido può causare carenza di fosforo diminuendone l’assorbimento intestinale
– Nei pazienti con insufficienze renali i livelli plasmatici di alluminio tendono ad aumentare. In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di alluminio possono condurre a encefalopatie o al peggioramento di osteomalacia da dialisi.
– L’alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi.
– In presenza di gravi insufficienze renali si consiglia di assumere il prodotto sotto il diretto controllo del medico. In questi pazienti deve essere evitato l’uso prolungato del medicinale.
– si raccomanda di evitare l’assunzione di idrossido di alluminio durante le terapie tetracicliniche per via orale (ne riduce l’assorbimento gastroenterico)
– L’uso di antiacidi contenenti alluminio può ridurre l’assorbimento di H2-antagonisti, atenololo, clorochina, tetracicline, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etambutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, kayexalate, ketoconazolo, lincosamidi, metoprololo, neurolettici fenotiazinici, penicillamine, propranololo, sali di ferro.
– Lasciar trascorrere almeno due ore (4 per i fluorochinoloni) tra l’assunzione di altri farmaci e quella di idrossido di alluminio, in modo da evitare interazioni farmacologiche.
– L’utilizzo contemporaneo di alluminio idrossido e citrati può portare and un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale.

Secondo il Ministero della Sanita’/NON salute i sali di alluminio, che sono contenuti alcuni tipi di vaccini (esavalente ad esempio), NON sono pericolosi, ma quelli utilizzati come additivi cosmetici SI.
In pratica se te lo inietti intra muscolarmente e’ tutto a posto, ma se te lo “spruzzi” un pochino e’ cancerogeno…..
https://www.notizieora.it/salute-benessere/vaccini-ministero-dice-no-ad-alluminio-nei-deodoranti-si-nei-vaccini-qualcosa-non-quadra-i-documenti/

L’alluminio (Al) – anche quello dei Vaccini, induce disfunzioni e infiammazioni della barriera epiteliale attraverso la generazione di stress ossidativo, la bassa regolazione delle proteine TJ e la produzione di citochine infiammatorie nelle cellule HT-29.
Inoltre, Al induce tossicità nel colon aumentando i livelli di citochine infiammatorie e attività MPO e induce danni istologici in un modello murino. I nostri dati suggeriscono che Al può essere un potenziale fattore di rischio per le malattie intestinali umane.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31971835

Secondo l’ AIRC addirittura non esistono studi che dimostrino una relazione tra l’uso del deodorante con i sali d’allumino e il rischio di ammalarsi di cancro… la malattia è una industria….quindi silenzio sui danni dell’Alluminio….
https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/usare-un-deodorante-puo-aumentare-rischio-ammalarsi-cancro-del-seno?
vedi anche:
Alluminio dei vaccini e relativi DANNI + Alluminio vaccinale e Distrofia + Danni dei vaccini – Tavole + Distrofie, Miopatie dai vaccini

LO STUDIO CHE NON ESISTE…(ci mette un po’ a caricarsi)
Le cellule della pelle, tramite la sudorazione partecipano attivamente alla termoregolazione del corpo, ed espellono le tossine dal nostro organismo. Con i sali di alluminio si impedisce la traspirazione, viene alterato il pH cellulare e le normali funzioni cellulari stesse.
Grazie ai ricercatori della Clinique des Grangettes di Ginevra nel 2016, con uno studio pubblicato sul Journal of Cancer, dichiararono che il cloruro di alluminio promuove la tumorigenesi e le metastasi nelle normali cellule epiteliali delle ghiandole mammarie murine.
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ijc.30393
https://www.futsci.com/project/the-aluminium-alzheimer-s-disease-hypothesis-what-is-the-role-of-aluminium-in-alzheimers-disease
l’idrossido di Alluminio dei Vaccini causa problemi neurologici, SLA e non solo
Le iniezioni di idrossido di alluminio (Vaccini) causano gravi problemi neurologici
L’alluminio dei Vaccini, i biologi segnalano i pericoli !
Adiuvanti a base di Alluminio e Principio di Precauzione – dott. Franco Franchi (medico)
DANNI dell’Alluminio dei VACCINI

Lo studio Mitkus del 2011 che i laboratori usano per difendere la sicurezza dell’adiuvante di alluminio nei vaccini presenta GRAVI DIFETTI:

https://cienciaysaludnatural.com/estudios-defectuosos-sobre-la-toxicidad-del-aluminio-en-las-vacunas/?fbclid=IwAR2wRBbvUgLQInIudLIbZ5gghWlHLwoIZSYKhCYoiOWP2vPEXDNf4-JKVVk

Vaccini, l’albumina legata all’alluminio provoca malattie auto-immuni. A dirlo il “padrino dei vaccini” – 21/11/2018
https://www.notizieora.it/salute-benessere/vaccini-lalbumina-legata-allalluminio-provoca-malattie-auto-immuni-a-dirlo-il-padrino-dei-vaccini/

Ecco cosa avviene con farmaci e Vaccini nei corpi sani, specie quelli dei Bambini !
ANAFILASSI con i VACCINI e farmaci (Vitamina K1 = Konakion e Tachipirina = Paracetamolo)
Il termine inglese “aphylaxis” fu coniato nel 1902 da Charles Richet e successivamente modificato in anaphylaxis, che deriva dalle parole greche ἀνά (“contro”), e φύλαξις (“protezione”). Richet fu insignito nel 1913 del premio Nobel per la medicina per i suoi studi al riguardo.
L’anafilassi è definita come «una grave reazione allergica a rapida comparsa e che può causare anche la morte. Nelle forme più gravi si parla di “shock anafilattico”. È causata da una particolare forma di ipersensibilità, comunemente detta “allergia”, verso una sostanza antigenica (detta allergene, come quelli contenuti nei vaccini=antigeni e contaminanti od adiuvanti).

L’anafilassi è una reazione acuta e violenta dell’organismo verso un particolare antigene o allergene (sostanza normalmente innocua che in taluni individui scatena manifestazioni allergiche; ne sono esempio i Vaccini, i veleni iniettati con essi ed alcuni farmaci, in particolare la penicillina od ad esempio anche dall’ape al momento della puntura).
Affinché questa reazione, mediata da una brusca, generale ed anomala attivazione del sistema immunitario, in genere attivata dai Vaccini e le loro sostanze tossiche. – vedi: Danni dei Vaccini

Vaccini, l’albumina legata all’alluminio provoca malattie auto-immuni. A dirlo il “padrino dei vaccini” – 21/11/2018
E’ in atto, ma le Tv e i quotidiani italiani non ne fanno menzione, una valutazione dei vaccini avviata dalla Commissione USA sulla loro sicurezza, prevista dai protocolli obbligatori in età pediatrica e del vaccino anti-influenzale.
Il “padrino” dei vaccini sotto giuramento
Tra le persone sentite dalla commissione c’è dottor Stanley Plotkin, 86 anni, vincitore di prestigiosi premi dedicati ai ricercatori della Medicina, detto “The Godfather of Vaccines”, non si comprende il termine “padrino” in quale accezione sia stata intesa.
Plotkin è stato per anni consulente della SANOFI, ricercatore in materia vaccinale, ideatore del vaccino contro la rosolia. Pochi, al mondo, sanno più di lui sui vaccini.
La deposizione di Plotkin è stata pubblicata interamente su YouTube e le sue parole, proferite sotto giuramento solenne, fanno paura.
Contenuti dei vaccini
Plotkin confessa che i vaccini contengono cellule di rene di scimmia (polio), virus bovini, suini come il Circle Virus (anti-Rotavirus), siero di vitello (difterite, tetano e pertosse), cellule fetali di origine bovina (ad esempio caseina che può provocare sensibilizzazione), gelatine di origine suina, albumina umana (parte liquida del sangue umano che potrebbe avere conseguenze devastanti in soggetti “non in salute”). L’elenco potrebbe continuare, e potrebbe non destare necessariamente allarmismo, se non fosse per un particolare.

Vaccini e malattie autoimmuni
Sulla questione della presenza di albumina umana, l’intervistatore chiede se “nel caso che questa albumina, legata all’ALLUMINIO contenuto nel vaccino, possa causare produzione di anticorpi auto-immuni”.
La risposta ? “Se si sviluppassero anticorpi contro questo siero umano, l’albumina, non sarebbe certo una cosa buona”.
Secondo Plotkin, non sarebbe una cosa buona, parliamo di malattie come la SLA.
La domanda, adesso, da porci è:
– quali vaccini contengono questi mix micidiale di albumina e alluminio ? VARICELLA, ROSOLIA, ed EPATITE DI TIPO A.

DNA umano nei vaccini
La lista degli orrori non finisce qui. Infatti, Plotkin è costretto ad ammettere che nei vaccini sono presenti anche altri elementi derivati dal DNA umano. Ad esempio, da feti abortiti per scelta della madre, che in termini scientifici si chiamano cellule WI-38, cellule diploidi umane, fibroblasti a cellule lunghe del polmone.
DNA umano che viene frammentato intenzionalemente dai produttori di vaccini, perché in questo modo vengono “aggirati” gli eventuali problemi di origine etica.
Ma il problema non è certo etico. La questione etica possiamo tranquillamente lasciarla alle chiese e a quella cattolica nel nostro caso che pur sapendo di questa pratica consiglia la vaccinazione.
Il problema vero invece è posto sempre dall’intervistatore che chiede: “Esistono studi che attestino con certezza che iniettare milioni di frammenti, di sezioni di DNA in un lattante o un bambino sia una pratica sicura, senza conseguenze mutagenetiche ?” Occhio, perché qui parliamo di mutazioni genetiche indotte a lattanti o bambini attraverso i vaccini.

La risposta dello scienziato è stata lapidaria: non ci sono studi scientifici che dimostrino la sicurezza di questa pratica. Come a dire che l’esperimento scientifico vero e proprio sta nelle leggi di obbligo vaccinale adottate da molti stati al mondo, come l’Italia.
Concludiamo con la ciliegina sulla torta, l’intervistatore, infatti, chiede allo “padrino” dei vaccini quanti e quali ne ha ricevuti nella sua vita. La sua risposta lascia a bocca aperta. Il signor Plotkin nella usa vita ha ricevuto soltanto il vaccino Anti-difterica.
Tratto da:
http://va.newsrepublic.net/a/6626223064273125893?user_id=6499144388126442506&language=it&region=it&app_id=1239&impr_id=6627020586675603717&gid=6626223064273125893&c=wa
Il signor Plotkin nella sua vita ha ricevuto soltanto il vaccino Anti-difterica.
Adesso vediamo chi sarà il prossimo che si affretterà a dire che anche il dottor Stanley Plotkin, 86 anni, è solo un vecchio rincoglionito come Luc Montagnier
Tratto da: NotizieOra.it

NUOVO STUDIO PUBBLICATO SU NATURE SPIEGA IL MECCANISMO CHE PORTA L’ALLUMINIO A SUPERARE LE BARRIERE FINO AD ARRIVARE AL CERVELLO
La maggior parte delle vaccinazioni usano un adiuvante per aumentare la loro efficacia e nella maggior parte dei casi l’adiuvante è un sale di alluminio. La spiegazione più semplice di come funziona un adiuvante di alluminio è che la sua iniezione nel muscolo o sotto la pelle produce tossicità.
Nella maggior parte dei riceventi di un vaccino questa tossicità “è vista” (mai verificata l’entita’ di questa infiammazione che varia da soggetto a soggetto) come “lieve”infiammazione o arrossamento e gonfiore dei tessuti nel sito di iniezione.  Tuttavia, in una piccola minoranza di individui le conseguenze di questa tossicità sono più gravi e possono portare a eventi avversi gravi, tra cui la malattia autoimmune e le encefalopatie cerebrali.
La ricerca alla Keele University, guidata dal professor Christopher Exley, ha lo scopo di comprendere la tossicità dei coadiuvanti di alluminio nelle vaccinazioni e le loro ultime scoperte sono ora pubblicate su Nature’s ‘Scientific Reports’

In un progetto finanziato dal Medical Research Council (MRC) e dalla Dwoskin Foundation, il gruppo di Keele ha studiato la relazione tra le proprietà fisico-chimiche degli adiuvanti di alluminio e la risposta immunitaria.

Specificamente mostrano che la reazione dell’ad adiuvante di alluminio nel sito di iniezione determinerà il suo successivo destino e quindi la sua attività sia nel sito di iniezione che lontano dal sito di iniezione.

Una forma di adiuvante di alluminio che viene utilizzata in vaccini approvati clinicamente è un sale di idrossifosfato di alluminio ed è più tossico nel sito di iniezione rispetto alla seconda forma di adiuvante di alluminio comunemente usato nei vaccini approvati clinicamente che è un sale di ossi-idrossido di alluminio.  Tuttavia, quest’ultimo è più facilmente caricato in cellule immunitarie reattive con la possibilità di essere trasportato in tutto il corpo.

La ricerca Keele suggerisce che questo carico di alluminio in cellule vitali offre un meccanismo in cui quantità significative di alluminio, una nota neurotossina, potrebbero essere traslocate in tutto il corpo e anche attraverso la barriera emato-encefalica e nel sistema nervoso centrale.

L’elevato carico di ossidrossido di alluminio nel citoplasma delle cellule THP-1 senza citotossicità immediata potrebbe predisporre questa forma di adiuvante di alluminio al suo successivo trasporto in tutto il corpo, compreso l’accesso al cervello.

https://www.nature.com/articles/srep31578

https://www.keele.ac.uk/research/researchnews/2016/howmightaluminiumadjuvantscontributetowardsvaccine-relatedadverseevents.php
Aluminium incorporation into the brain of rat fetuses and sucklings“.

Somministrazione sottocutanea  in vivo di un radioisotopo dell’ Alluminio( come sale clorulo 26-Al Cl3) in ratti femmina durante il periodo gestazionale.

 

Target :

– Misura dell ‘incorporazione in vivo nei cervelli dei feti sia in fase gestazionale che post natale mediante spettrofotometria di massa mediante accelleratore(*).

 

Results:

– L’isotopo 26-Al è stato rilevato nei cervelli dei cuccioli, la concentrazione è aumentata con la progressione temporale della lattazione e l’alluminio è stato trovato nella frazione nucleare (nuclei cellulari)

– L’ accumulo di alluminio nel tessuto nervoso si mantiene costante nel tempo a differenza di altri organi.

– L’iniezione sottocutanea di Al-Cl3 viene seguita da  incorporazione intracellulare di Alluminio nel tessuto nervoso dei cuccioli attraverso passaggio trans-placentare e latte materno.

 

Link:

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0361923001005093?via=ihub

(*)https://it.wikipedia.org/wiki/Spettrometria_di_massa_con_acceleratore

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0361923001005093?via=ihub
https://www.semanticscholar.org/paper/Aluminium-incorporation-into-the-brain-of-rat-and-Yumoto-Nagai/e6f51b83e489348e2820d3913e27a03efa85102f


Firma molecolare dell’idrogeno di alluminio coadiuvante nei PBMC ovini mediante sequenziamento integrato di trascrittoma di mRNA e microRNA
.
National Institutes of Health della National Library of Medicine

Anteriore Immunol. 2018 23 ottobre; 9: 2406. doi: 10.3389 / fimmu.2018.02406. eCollection 2018.

By Varela-Martínez E 1, Abendaño N 1, Asín J 2, Sistiaga-Poveda M 1, Pérez MM 2, Reina R 3, de Andrés D 3, Luján L 2, Jugo BM 1. – Informazioni sull’autore

1: Dipartimento di Genetica, Antropologia Fisica e Fisiologia Animale, Facoltà di Scienze e Tecnologie, Università dei Paesi Baschi (UPV / EHU), Bilbao, Spagna.

2: Dipartimento di Patologia Animale, Facoltà di Veterinaria, Università di Saragozza, Saragozza, Spagna.

3: Istituto di Agrobiotecnologie (CSIC-UPNA-Governo di Navarra), Navarra, Spagna.

Estratto
Ci sono stati pochi studi in vivo sull’effetto dell’adiossidante di idrossido di alluminio e la sua influenza sulla risposta immunitaria alla vaccinazione. In questo studio, gli agnelli hanno ricevuto un trattamento sottocutaneo parallelo con vaccini commerciali contenenti idrossido di alluminio o una dose equivalente di questo composto solo allo scopo di identificare la firma molecolare attivata. I campioni di sangue sono stati prelevati da ciascun animale all’inizio e alla fine dell’esperimento e dai PBMC isolati. Le librerie di RNA e miRNA totali sono state preparate e sequenziate. Dopo l’allineamento al genoma di riferimento Oar3.1 e all’espressione differenziale con 3 programmi, è stata eseguita la modellizzazione del gene arricchimento. Per i miRNA, i database miRBase e RNAcentral sono stati utilizzati per il rilevamento e la caratterizzazione. Sono stati effettuati tre confronti di espressione: animali vaccinati all’inizio e alla fine del trattamento, animali adiuvati allo stesso tempo e animali di entrambi i trattamenti alla fine dell’esperimento.
Dopo l’esposizione ad entrambi i trattamenti, un totale di 2.473; 2.980 e 429 geni differenzialmente espressi sono stati identificati in animali vaccinati, animali adiuvati e animali alla fine di entrambi i trattamenti, rispettivamente.
Sia negli animali adiuvante e di vaccini trattato il NF- κ B percorso di segnalazione è stata arricchita.
D’altra parte, si può osservare una downregulation di citochine e recettori di citochine nel gruppo adiuvantato rispetto al gruppo vaccinato al momento finale, suggerendo una induzione più lieve della risposta immunitaria quando l’adiuvante è da solo. Per quanto riguarda l’analisi del miRNA, sono stati rilevati 95 miRNA: 64 precedentemente annotati in Ovis aries, 11 annotati in Bos taurus e 20 recentemente descritti.
È interessante notare che 6 miRNA erano differenzialmente espressi in animali trattati con adiuvante e 3 e 1 negli altri due confronti. Infine, è stato sviluppato un profilo di espressione miRNA-mRNA integrato, in cui è stata osservata una regolazione mediata da miRNA di geni correlati allo stimolo del danno del DNA.
In breve, sembra che gli adiuvanti contenenti alluminio non siano semplici veicoli per la somministrazione di antigeni, ma inducano anche segnali di pericolo endogeno che possono stimolare il sistema immunitario. Rimane da chiarire se ciò contribuisca ad un’attivazione immunitaria duratura o alla sovrastimolazione del sistema immunitario.
Tratto da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30405610

Alluminio nel sistema nervoso centrale (SNC): tossicità nell’uomo ed altri animali, adiuvanti, e autoimmunità.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23609067

Lo scienziato scopre che le cellule che “ingeriscono” l’alluminio dei Vaccini, sono le stesse cellule trovate nei cervelli autistici  – poi lo scienziato viene bloccato nelle ricerche sospendendogli i finanziamenti…..Big Pharma esulta
– 20/08/2019 – By Arjun WaliaCE Staff Writer

I fatti:
Il dottor Christopher Exley, professore di chimica bioinorganica alla Keele University spiega cosa succede all’alluminio quando viene iniettato tramite un VACCINO.
Riflettere su:
I medici stanno imparando e sono aggiornati con le ultime pubblicazioni sui vaccini ?
Perché non ci sono stati studi di sicurezza per dimostrare che è sicuro iniettare alluminio, per non parlare dei molti altri ingredienti presenti nei vaccini ?

Quello che sta accadendo nel nostro mondo per quanto riguarda la censura dell’informazione è incredibile. E’ veramente orwelliano, dato che ora abbiamo diversi “ministeri della verità” che stanno determinando cosa è reale e cosa è falso, cosa è lecito e cosa non lo è. Si potrebbe pensare che gli esseri umani sono in grado di determinare da soli ciò che viene considerato una notizia “falsa”, non dovremmo forse permettere a noi e alla gente di decidere?
La verità è che questa censura dell’informazione sta avvenendo su tutti i fronti, e non si tratta di integrità dei media, ma soprattutto di mettere a tacere e censurare informazioni che non rientrano nel quadro accettato di certe agende politiche ed elitarie.
L’estensione del browser NewsGuard, ad esempio, promette di aiutare i lettori a scegliere le notizie false. Tuttavia, NewsGuard è finanziato e gestito da persone legate al CFR, all’Atlantic Council e ad altre figure di spicco dell’elite.
Questo è anche il motivo per cui Julian Assange di Wikileaks è stato messo a tacere, perché la verità spesso minaccia varie agende aziendali e politiche, che sono estremamente immorali e immorali.
Molti argomenti sono stati censurati ed etichettati come “notizie false”. Questo include la presentazione di informazioni che vengono pubblicate da autorevoli accademici in riviste scientifiche peer-reviewed. Qualsiasi tipo di informazione che vada contro l’establishment/industria medica viene censurata. Molti articoli sono stati ritirati per proteggere l’industria e i profitti aziendali.

“La professione medica viene acquistata dall’industria farmaceutica, non solo in termini di pratica medica, ma anche in termini di insegnamento e ricerca. Le istituzioni accademiche di questo paese si stanno permettendo di essere gli agenti retribuiti dell’industria farmaceutica. Penso che sia vergognoso”.
By  – Arnold Seymour Relman (1923-2014), professore di medicina ad Harvard ed ex redattore capo del New England Medical Journal Fonte:  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1126053/#ref15

I vaccini sono un argomento importante e i media mainstream bombardano costantemente qualsiasi documento, pubblicazione o informazione che metta in discussione la sicurezza dei vaccini. I giganti dei social media stanno censurando articoli – non importa quanto siano ben reperiti, presentati e credibili – che dipingono i vaccini sotto una luce dannosa. Le tattiche attualmente usate dal mainstream stanno semplicemente ridicolizzando chiunque metta in discussione la sicurezza dei vaccini e l’etichettatura delle informazioni che li dipinge sotto una luce dannosa come “propaganda anti-vaccino”.
Non c’è mai menzione delle reali preoccupazioni che vengono sollevate riguardo alla sicurezza dei vaccini, c’è solo il ridicolo e l’assassinio di coloro che stanno creando consapevolezza.
C’è un motivo per cui il National Childhood Vaccine Injury Act ha pagato quasi 4 miliardi di dollari alle famiglie di bambini feriti con il vaccino, e questo perché non sono completamente sicuri per tutti, questo non è un accordo ‘one size fits all’.
Inoltre, gli ingredienti del vaccino non sono mai stati testati per la sicurezza. Si potrebbe pensare che l’iniezione di un neonato comporterebbe in primo luogo gli studi di sicurezza appropriati per vedere dove questi ingredienti stanno andando nel corpo, e che cosa stanno facendo alla nostra biologia.
Perché ci è stato impedito anche solo di mettere in discussione la sicurezza dei vaccini ?
Com’è scientifico cio’ ?
Un certo numero di scienziati hanno iniziato a riconoscerlo e fortunatamente stanno prendendo in mano la situazione. Uno dei migliori esempi è il dottor Christopher Exley, professore di chimica bioinorganica all’Università di Keele, considerato da molti il principale esperto mondiale di tossicologia dell’alluminio.
Un ingrediente che non è stato sottoposto ad adeguati test di sicurezza è l’adiuvante in alluminio utilizzato nei vaccini.

Uno studio pubblicato nel 2011 rende la questione abbastanza chiara:
“L’alluminio è una neurotossina sperimentalmente dimostrata e il coadiuvante vaccinale più comunemente usato. Nonostante quasi 90 anni di uso diffuso dei coadiuvanti in alluminio, la comprensione della scienza medica sui loro meccanismi d’azione è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una preoccupante scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti. Nonostante ciò, l’idea che l’alluminio nei vaccini sia sicuro sembra essere ampiamente accettata. La ricerca sperimentale, tuttavia, mostra chiaramente che i coadiuvanti a base di alluminio hanno il potenziale per indurre gravi disturbi immunologici negli esseri umani”. (fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886 )

La chiave di tutto ciò è che “la comprensione della scienza medica sui loro meccanismi d’azione è ancora molto scarsa”.
Dopo questo studio, sono emerse altre ricerche per aiutarci a capire meglio cosa succede quando l’alluminio viene iniettato nel corpo. È stato scoperto che l’alluminio iniettato non esce dal corpo; infatti, rimane nel corpo e viaggia verso i vari organi del cervello, dove rimane. Questo non sorprende perché è l’adiuvante, è progettato per rimanere lì, altrimenti il vaccino non funziona.

Come ha sottolineato l’innovativo studio del 2015:
“La prova che le particelle rivestite di alluminio fagociti nel muscolo iniettato e i suoi linfonodi drenanti possono diffondersi all’interno dei fagociti in tutto il corpo e accumularsi lentamente nel cervello suggerisce inoltre che la sicurezza dell’allume dovrebbe essere valutata a lungo termine”.
(fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26082187 )
Inoltre, nel 2018, un articolo pubblicato sul Journal of Inorganic Biochemistry ha scoperto che quasi il 100% dell’alluminio iniettato per via intramuscolare nei topi come coadiuvanti del vaccino è stato assorbito nella circolazione sistemica e ha viaggiato in diversi punti del corpo come il cervello, le articolazioni e la milza, dove si è accumulata ed è stata trattenuta per anni dopo la vaccinazione. (fonte)
Exley è stato intervistato più volte su questo argomento, e tutti questi studi e le sue ricerche puntano agli stessi risultati: L’alluminio nei vaccini non esce dal corpo, ed è stato collegato a molteplici malattie, che possono svilupparsi immediatamente dopo l’iniezione o fino a decenni più tardi nella vita per alcune malattie neurologiche come l’Alzheimer.
(fonte: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0162013417304749 )
Uno studio di Exley e del suo team pubblicato nel 2018 avrebbe dovuto fare notizia ovunque, in quanto ha scoperto quantità storicamente elevate di alluminio nel cervello autistico. Lo studio è stato condotto da alcuni dei principali scienziati mondiali del settore.

Altri studi condotti da diversi scienziati in questo campo hanno dimostrato danni massicci ai motoneuroni nel cervello di topi e pecore come risultato dell’alluminio quando iniettato, così come anomalie comportamentali in topi e pecore insieme al declino cognitivo. (fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886 )
Nell’intervista che segue, Exley risponde a molte domande, ma la parte che ha attirato la mia attenzione è stata:
“Abbiamo guardato cosa succede all’adiuvante di alluminio quando viene iniettato e abbiamo dimostrato che alcuni tipi di cellule arrivano al sito di iniezione e assorbono l’alluminio al loro interno. Sai, queste stesse cellule che vediamo anche nel tessuto cerebrale nell’autismo. Così, per la prima volta abbiamo un legame che onestamente non mi aspettavo di trovare tra l’alluminio come coadiuvante nei vaccini e quello stesso alluminio che potenzialmente potrebbe essere trasportato da quelle stesse cellule attraverso la barriera emato-encefalica nel tessuto cerebrale dove potrebbe depositare l’alluminio e produrre una malattia, l’encefalopatia (danno cerebrale), potrebbe produrre la forma più grave e invalidante dell’autismo.
Questa è una scoperta davvero scioccante per noi.
L’intervista è abbastanza informativa per quanto riguarda la tossicologia dell’alluminio in generale, ma se siete interessati alla citazione di cui sopra, è possibile avanzare velocemente fino alla soglia dei dodici minuti e trenta secondi.
vedi QUI il video esplicativo:
https://www.collective-evolution.com/2019/08/20/scientist-discovers-cells-that-ingest-vaccine-aluminum-are-the-same-cells-found-in-autistic-brains/

L’accademico britannico è stato recentemente bloccato dalla raccolta di fondi per proseguire il suo studio sull’alluminio nei vaccini, apparentemente dopo “proteste di altri scienziati”. (fonte: ) Robert F. Kennedy Jr. ha fatto un grande post riguardo al recente blocco sulle sue piattaforme di social media, che è come ne sono venuto a conoscenza per la prima volta.

Colui che soffoca la libera discussione dubita segretamente di ciò in cui professa di credere è veramente vero”. – By Wendel Phillips.
Oggi GoFundMe ha chiuso la campagna di finanziamento della equipe del Dr. Christopher Exley per studiare l’alluminio nei vaccini.
Il Dr. Exley, l’autorità leader mondiale sulla tossicità dell’alluminio ha fatto arrabbiare il cartello farmaceutico quando le sue autopsie hanno scoperto concentrazioni di alluminio astronomicamente elevate nel cervello di bambini con autismo.
I suoi altri studi collegano l’alluminio nel Gardasil di Merck e altri vaccini alla demenza, all’Alzheimer e all’autismo. Exley si unisce ad una lunga lista di scienziati messi a tacere per aver messo in discussione l’ortodossia del vaccino.
Mentre i repubblicani della Casa Bianca censurano la scienza del clima all’EPA, i democratici del Congresso chiedono a gran voce la censura della scienza del vaccino.
È strano, per me, che questi politici non capiscano che la censura è incompatibile con la democrazia. Con l’acquisto, la censura si diffonderà viralmente finché non infetta e uccide la democrazia.
Il giudice SCOTUS Potter Stewart ha definito la censura “il segno distintivo di un regime autoritario”.
Heinrich Heine ha osservato: “Dove hanno bruciato i libri, alla fine bruceranno gli esseri umani“.
– fonte:
https://www.facebook.com/rfkjr/posts/2285896171737119?__xts__[0]=68.ARC26XQ9N4HyKS1kmCd5Ugurwk-dvFGg-dQu9_v2mMS31k1ugctNypXbCw6xjBZXX6rfZcWbEqRkYPU-t3VsqQtoppurbsNnGONRn8UEOEf6YNPEfZL-_ZqiCZqyshk7nPXHjkho8-FCJaBMlgo3yfVQQarT_1dlfD1xdFSpaN3aN-DGvCRBgb1qqBa9mmz5kG6sfzVBjQsdMNJ7bhO5GwqnYxYjrSkdZEhHKYooZq4kppuYa3cdbt-6PadrY9y0lYSNVMM6pKKydUjCWhDQ1KjWgmqhS0N2xVBfG3so4QzWk7DxbNQQNnKxQQ5clLO7AeWhux14F77ruBGhYwlf_yvGTGgU&__tn__=-R)

Puoi leggere di più su questa storia qui:
https://www.collective-evolution.com/2019/04/09/worlds-leading-authority-on-aluminum-toxicitys-gofundme-to-study-aluminum-in-vaccines-was-shut-down/

Da far girare
E’ giusto mettere in dubbio la sicurezza del vaccino. Nonostante tutte le manipolazioni da parte dei media tradizionali e delle grandi entità che usano il marketing di massa per mettere in ridicolo chiunque si interroghi sulla sicurezza dei vaccini, è qualcosa di importante che tutti dobbiamo fare. Va bene non fidarsi del proprio medico quando si tratta di informazioni sui vaccini. Perché? Perché non sono davvero competenti. Certo, possono spiegare come funziona un vaccino, ma per quanto riguarda la ricerca e la promozione della loro formazione, è raro trovare un medico che è andato oltre la loro formazione e ha veramente studiato queste materie. Sono addestrati a credere che i vaccini sono indiscutibilmente sicuri, e se mettono apertamente in dubbio la sicurezza del vaccino rischiano di perdere la licenza.
Quanto è pazzesco ?
L’esempio di cui sopra riguardo all’alluminio è una delle tante preoccupazioni che vengono ignorate. Se l’alluminio nei vaccini, ad esempio, è sicuro, allora perché le nostre agenzie federali di regolamentazione sanitaria non conducono semplicemente gli studi per provarlo ?

Fonte:
https://www.collective-evolution.com/2019/08/20/scientist-discovers-cells-that-ingest-vaccine-aluminum-are-the-same-cells-found-in-autistic-brains/

Danno ossidativo ed Anemia, mediato dall’alluminio (anche dei Vaccini) sul tessuto nervoso.
I tessuti cerebrali sono altamente suscettibili al danno ossidativo, probabilmente a causa dell’elevato consumo di ossigeno (20% del totale per l’organismo in condizioni di riposo), della presenza di acidi grassi polinsaturi abbondanti nelle membrane cellulari, dell’elevato contenuto di ferro (Fe) e delle basse attività enzimatiche antiossidanti.
L’alluminio (Al+3) è un minerale con una capacità di ossido-riduzione relativamente bassa, ma può indurre un danno ossidativo attraverso molteplici meccanismi. Si può legare ai fosfolipidi che contengono acidi grassi polinsaturi irrigidendo le membrane cellulari e facilitandone la perossidazione, in particolare nel tessuto cerebrale la mielina è la proteina-lipide più suscettibile al danno ossidativo mediato dall’alluminio. L’alluminio può indurre la perossidazione dei lipidi anche attraverso la reazione di Fenton mediata dal ferro, la quale provoca la produzione di ROS e la formazione di Fe+3. Il superossido (O2.-) viene neutralizzato dall’Al+3 per formare un complesso Al-O2.-, che aumenta ulteriormente la capacità ossidativa dell’O2.-
vedi fig. 3:  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3404950/pdf/1423-0127-19-51.pdf
L’alluminio causa anche un altro effetto ben noto da tempo, l’anemia, attraverso la perossidazione della membrana degli eritrociti (globuli rossi) portando ad emolisi  e attraverso l’inibizione della sintesi dell’eme.

E’ interessante notare che l’anemia è strettamente associata allo stato d’infiammazione cronica (anemia infiammatoria), in particolare è stato possibile dimostrare che l’interleuchina-6 (citochina prodotta anche in conseguenza dell’infiammazione indotta dall’alluminio adiuvante vaccinale), l’ormone regolatorio del ferro, l’epcidina e l’esportatore del ferro, la ferroportina, interagiscono per causare il sequestro del ferro nel contesto dell’infiammazione.

Va tenuto presente che mentre l’anemia severa è associata agli esiti negativi delle malattie gravi, i modelli sperimentali suggeriscono che il sequestro del ferro sia parte di una difesa naturale contro i patogeni che utilizzano il ferro per la loro crescita.
vedi: http://www.lescienze.it/news/2014/12/16/news/primati_batteri_conflitto_ferro-2415115/?refresh_ce

– Arch Biochem Biophys. 1997 Aug 15;344(2):289-94.

Myelin is a preferential target of aluminum-mediated oxidative damage.

Verstraeten SV1, Golub MS, Keen CL, Oteiza PI.

 

– Med Clin North Am. 2017 Mar;101(2):285-296. doi: 10.1016/j.mcna.2016.09.005. Epub 2016 Dec 24.

Anemia of Inflammation: A Review.

Fraenkel PG1.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5308549/pdf/nihms819021.pdf

 

– Comp Biochem Physiol C. 1993 Oct;106(2):285-93.

Hematological effects of aluminum on living organisms.

Zaman K1, Zaman A, Batcabe J.

https://childrenshealthdefense.org/wp-content/uploads/Giannotta-2018-Vaccines-and-neuroinflammation-.pdf

MALATTIE AUTOIMMUNI dai VACCINI + Diabete dai Vaccini
In questo studio di Vinu Arumugham (ricercatore indipendente nell’ambito del “Vaccine Safety Analysis Project”, uscito ai primi di settembre del 2019 e pubblicato su Research Gate, viene evidenziato quanto segue:
Gli autoepitopi (22 su 27) nell’artrite reumatoide differiscono dagli antigeni del vaccino per un singolo residuo di aminoacidi, ideale per l’innesco di autoimmunità mediata da cellule T auto-reattive a bassa affinità.
Insieme all’adiuvante alluminio dei Vaccini, essi promuovono la citrullinazione degli antigeni del vaccino, quindi la sintesi di anticorpi anti-citrullinati ACPA.
L’artrite reumatoide (AR) è un disturbo autoimmune.
È noto che il fattore reumatoide (RF) e gli anticorpi anti-citrullinati (ACPA) svolgono un ruolo nell’innesco della AR. L’origine del fattore RF e degli anticorpi ACPA è considerata sconosciuta. I vaccini contengono numerose proteine ​​residue di origine alimentare, animale, vegetale, fungina e batterica, provenienti dal processo di fabbricazione. L’analisi della sequenza proteica mostra che 14 su 14 autoepitopi RF noti differiscono dagli antigeni del vaccino per un solo residuo di aminoacidi. Il sistema di sorveglianza del cancro, caratteristico del sistema immunitario, cerca esattamente tali antigeni. Il cancro inizia con una singola mutazione del DNA in cui viene modificata una coppia di basi.
Le proteine ​​codificate da questo segmento di DNA mostreranno quindi anche un singolo cambiamento di aminoacidi. Quindi tali peptidi con un singolo cambiamento di aminoacidi (neoantigeni) sono marcatori forti per il cancro e provocano una risposta immunitaria anticancro (inappropriata, incompetente e intempestiva), se accompagnati da co-stimolazione del sistema immunitario innato.
Con migliaia di tali proteine ​​nei vaccini, c’è una travolgente risposta immunitaria anticancro a seguito della loro somministrazione.
Il virus adiuvante (o vivo) presente nel vaccino fornisce la co-stimolazione innata necessaria del sistema immunitario.
Poiché le cellule/proteine ​​tumorali sono molto simili alle normali cellule/proteine, la risposta anti-cancro indotta comporta sempre il rischio di autoimmunità (danno collaterale).
Pertanto i vaccini causano numerose malattie autoimmuni innescando inutili risposte immunitarie contro il cancro.
Nel caso specifico della RF, l’obiettivo è lo stesso anticorpo IgG del sistema immunitario. Il sistema immunitario produce anticorpi IgM (RF) che si legano all’anticorpo IgG. Poiché questo è un caso in cui il sistema immunitario attacca i propri “soldati” *(fuoco amico),* indebolisce la capacità del sistema immunitario di combattere il cancro o le infezioni. L’adiuvante di alluminio nei vaccini favorisce la citrullinazione degli antigeni.

In sintesi, il sistema immunitario produce anticorpi contro le versioni regolari e citrullinate dell’antigene. Gli anticorpi sintetizzati contro gli antigeni citrullinati (anticorpi anti citrullinati proteici (ACPA)) svolgono un ruolo importante nell’insorgenza della AR.

Autoepitopes (22 of 27) in rheumatoid arthritis differ from vaccine antigens by a single amino acid residue, ideal for low affinity self reactive T cell mediated autoimmunity and aluminum adjuvant promotes citrullination of vaccine antigens thus the synthesis of ACPA. September 2019 – Project: Vaccine Safety Analysis

https://www.researchgate.net/publication/335527346_Autoepitopes_22_of_27_in_rheumatoid_arthritis_differ_from_vaccine_antigens_by_a_single
_amino_acid_residue_ideal_for_low_affinity_self_reactive_T_cell_mediated_autoimmunity_and_aluminum_adjuvant_promot

Commento NdR: La Vera “soluzione” è NON vaccinare od almeno rimuovere immediatamente tutti gli antigeni non bersaglio da tutti i vaccini…ha…ha…ha…

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IMPORTANTE: OGNI tipo di Vaccino produce Stress ossidativo cellulare e quindi tissutale !
Lo Stress Ossidativo cellulare e’ una conseguenza dell’alterazione del metabolismo cellulare; esiste pero’ una enorme variabilita‘ individuale allo stress ossidativo cellulare.

Schema dello stress ossidativo

Premi in denaro ai medici che vaccinano…

Tossicità di questo adiuvante contenuto nei Vaccini: l’Alluminio – 29/01/2015
Dopo la correlazione tra Thimerosal (mercurio contenuto nei vaccini) e una serie di disturbi di salute,lo stesso è stato rimosso dalla maggior parte dei vaccini che vengono somministrati oggi, tuttavia rimane ancora un problema.
Potremmo essere sulla stessa strada anche per quanto riguarda un altro elemento: l’Alluminio, che è pericoloso e nocivo quanto il thimerosal, collegato anch’esso a diversi disturbi come l’autismo, morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e altre patologie.

L’alluminio (parlando di vaccini) è un adiuvante, perciò, come dice il Dr. Shaw, rimane nel corpo. Questo è esattamente ciò per cui è stato progettato; questo è lo scopo di un adiuvante.
Quando il corpo accumula Alluminio dal cibo o da qualsiasi altra fonte,lo stesso, attraverso un lavoro “meccanico”, riesce ad espellerlo a suo modo.  Attraverso la vaccinazione invece, dato che baypassa le normali difese immunitarie, dato che viene iniettato nella microcricolazione sanguigna, quindi direttamente nel sangue…. l’accumulo del suddetto adiuvante,rimane nel nostro corpo e questo è preoccupante e perisoloso.
Il video che segue è un sunto tratto dal OneMoreGirl, documentario in cui appare il dottor Shaw, eseguito per sensibilizzare sul tema riguardo il vaccino HPV (Gardasil).

Per ulteriori informazioni su questo vaccino, vedi anche:
http://www.collective-evolution.com/2015/01/25/mercks-former-doctor-predicts-gardasil-to-become-the-greatest-medical-scandal-of-all-time/
FONTE “THE NEW YORK TIMES”; Il vaccino HPV ha un lato oscuro, l’indagine
Il mese scorso è stato pubblicato un articolo sul lavoro del Dr. Stephanie Seneff (Senior Research Scientist presso il MIT), mostrando cosa può accadere ad un bambino che riceve un vaccino contenente l’adiuvante alluminio.
Per leggere l’articolo, vedi:
http://www.collective-evolution.com/2014/12/03/mit-scientist-shows-what-can-happen-to-children-who-receive-aluminum-containing-vaccines/

Quindi vi è una ragione per cui tante famiglie sono state risarcite dal  Programma Nazionale Vaccine Injury Compensation.
Nonostante la protezione data alle aziende farmaceutiche (produttori di vaccini), declinandole da ogni responsabilità,miliardi di dollari sono stati erogati alle famiglie con figli danneggiati dagli stessi.
“L’alluminio è una neurotossina e nei vaccini,è l’adiuvante più comunemente usato. Nonostante quasi 90 anni di uso diffuso di questi adiuvanti, la comprensione della scienza medica sui  meccanismi di azione degli stessi, è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicità e la farmacocinetica di questi composti. Nonostante ciò, la nozione che l’alluminio nei vaccini sia sicuro sembra essere ampiamente accettato ”  Dr. Chris Shaw ( fonte )

Biopersistenza e traslocazione cerebrale di adiuvanti di alluminio dei vaccini
565 letture con  Frontiers in Neurology 6 · Febbraio 2015  in Articolo: Revisione della letteratura

Estratto
L’ossido di alluminio (allume) è un composto cristallino ampiamente utilizzato come adiuvante immunologico dei vaccini. Preoccupazioni legate all’uso di particelle di allume sono emerse a seguito del riconoscimento del loro ruolo causale nella cosiddetta lesione da miofasciite macrofagica (MMF) rilevata in pazienti con encefalomielite mialgica / affaticamento / sindrome cronica.
La MMF ha rivelato una biopersistenza inaspettatamente duratura dell’allume all’interno delle cellule immunitarie in individui presumibilmente sensibili, sottolineando il precedente malinteso fondamentale della sua biodisposizione. Abbiamo precedentemente dimostrato che le particelle rivestite di alluminio scarsamente biodegradabili iniettate nei muscoli vengono prontamente fagocitizzate nei muscoli e nei linfonodi drenanti e possono diffondersi all’interno delle cellule fagocitiche in tutto il corpo e accumularsi lentamente nel cervello. Ciò suggerisce fortemente che la biopersistenza adiuvante a lungo termine all’interno delle cellule fagocitiche è un prerequisito per la traslocazione cerebrale lenta e la neurotossicità ritardata.
La comprensione dei meccanismi di base della biopersistenza delle particelle e della traslocazione cerebrale rappresenta una grande sfida per la salute, dal momento che potrebbe aiutare a definire i fattori di suscettibilità per sviluppare un danno neurotossico cronico. La biopersistenza dell’allume può essere collegata al suo effetto destabilizzante del lisosoma, che è probabilmente dovuto alla rottura diretta indotta dai cristalli delle membrane fagolisosomiali. I macrofagi che percepiscono continuamente particelle estranee nel loro citosol probabilmente ripeteranno, con efficienza interindividuale variabile, una forma dedicata di autofagia (xenofagia) fino a quando non disporranno di materiali alieni.
La compartimentazione riuscita delle particelle all’interno degli autofagosomi a doppia membrana e la successiva fusione con lisosomi riparati e re-acidificati esporranno l’allume al pH acido lisosomiale, l’unico fattore che può solubilizzare particelle di allume.
La traslocazione cerebrale di particelle di allume è collegata a un meccanismo di cavallo di Troia precedentemente descritto per particelle infettive (HIV, HCV), che obbedisce alla CCL2 segnalando il principale chemioattraente infiammatorio dei monociti.

Le preoccupazioni circa l’uso di coadiuvanti in alluminio sono emerse in seguito (i) al riconoscimento del loro ruolo all’origine della cosiddetta miofasciite macrofagica (MMF) nel 2001 (3, 4), che ha rivelato un’idea errata fondamentale del loro effetto coadiuvante e ha evidenziato la loro inaspettatamente prolungata biopersistenza (4); e (ii) alla dimostrazione della loro apparente capacità di migrare negli organi linfoidi per poi disseminarsi in tutto il corpo all’interno delle cellule di monociti-linee e accumularsi progressivamente nel cervello (5).

Il presente lavoro esaminerà queste caratteristiche emergenti delle particelle adiuvanti dell’allume che sollevano preoccupazioni circa l’innocuità di questo composto ampiamente utilizzato.

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I CDC ed il peso dell’alluminio iniettato nei bambini che ricevono il calendario di Vaccinazioni raccomandato dallo stesso CDC, è stato valutato per la tossicità dell’alluminio ?
“Esposizione acuta e ritenzione cronica di alluminio, in tre programmi vaccinali ed effetti della variazione genetica e ambientale” .
”Nessuno dei singoli vaccini viola il limite di un massimo di 850 μg di alluminio per un ‘adulto’ (Tabella 1).
Tuttavia, a causa del fatto che più vaccinazioni sono generalmente somministrate insieme a 2, 4 e 6 mesi, il programma CDC VIOLA QUESTO LIMITE anche CONSIDERANDO  un PESO  da ADULTO ([27]; 29.773.196).
Il limite di dose “sicura” in base al peso di un bambino a queste età riguarda pertanto dosi che di molto superano il limite di sicurezza stimato stimato di tossicità acuta (Lyons-Weiler e Ricketson, 29.773.196). ”
”Pertanto, in un calendario denso di vaccini contenenti alluminio (ACV), ci si può aspettare un ACCUMULO, che porta alla possibilità di malattie croniche e alterazioni dello sviluppo neurologico a causa della tossicità cronica.  Non ci sono dati disponibili su come la ritenzione delle successive dosi di alluminio sia influenzata dall’alluminio già presente nel corpo. ”
”Il programma CDC supera il limite raccomandato di alluminio per un adulto raccomandando più vaccinazioni contenenti alluminio praticate insieme.
Si noti che in TUTTI I GIORNI di INIEZIONE il LIMITE di SICUREZZA PER un BAMBINO VIENE SUPERATO per tutti e tre i calendari valutati;  questo indica TOSSICITÀ ACUTA.
Tutti questi programmi superano di molto il limite di peso corretto per l’alluminio di Lyons-Weiler e Ricketson (29773196).
Il programma CDC ha la più grande violazione di *15,9 volte* il livello di sicurezza raccomandato.
Ciò si verifica a “2 mesi”, quando vengono simultaneamente somministrate quattro vaccinazioni contenenti alluminio. ”

Fonte: Acute exposure and chronic retention of aluminum in three vaccine schedules and effects of genetic and environmental variation,
Journal of Trace Elements in Medicine and Biology – Volume 58, March 2020, 126444
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0946672X19305784
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2469528469989040&id=2213017365640153

Commento NdR:  Ma qui non si tiene conto anche e soprattutto delle reattività/sensibilità personali dei vari  soggetti da vaccinare, che variano da individuo ad individuo, ma e che sono la cosa più importante !

Il microbioma intestinale è necessario per una protezione completa contro la tossicità acuta dell’arsenico e non solo,  nei modelli sui topi.

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NUOVO STUDIO PUBBLICATO SU NATURE

SCOPERTO il MECCANISMO che PORTA l’ALLUMINIO, PRESENTE COME ADIUVANTE NEI VACCINI, a SUPERARE la BARRIERA EMATO-ENCEFALICA ed ARRIVARE al CERVELLO ed in ALTRI ORGANI del CORPO UMANO !!

La maggior parte delle vaccinazioni usano un adiuvante per aumentare la loro efficacia e nella maggior parte dei casi l’adiuvante è un sale di alluminio.

La spiegazione più semplice di come funziona un adiuvante di alluminio è che la sua iniezione nel muscolo o sotto la pelle produce tossicità.

Nella maggior parte dei riceventi di un vaccino questa tossicità è vista come lieve infiammazione o arrossamento e gonfiore dei tessuti nel sito di iniezione.

Tuttavia, in una piccola minoranza di individui le conseguenze di questa tossicità sono più gravi e possono portare a eventi avversi gravi, tra cui la malattia autoimmune e le encefalopatie cerebrali.

La ricerca alla Keele University, guidata dal professor Christopher Exley, ha lo scopo di comprendere la tossicità dei coadiuvanti di alluminio nelle vaccinazioni e le loro ultime scoperte sono ora pubblicate su Nature’s ‘Scientific Reports’

In un progetto finanziato dal Medical Research Council (MRC) e dalla Dwoskin Foundation, il gruppo di Keele ha studiato la relazione tra le proprietà fisico-chimiche degli adiuvanti di alluminio e la risposta immunitaria.

Specificamente mostrano che la reazione dell’ad adiuvante di alluminio nel sito di iniezione determinerà il suo successivo destino e quindi la sua attività sia nel sito di iniezione che lontano dal sito di iniezione.

Una forma di adiuvante di alluminio che viene utilizzata in vaccini approvati clinicamente è un sale di idrossifosfato di alluminio ed è più tossico nel sito di iniezione rispetto alla seconda forma di adiuvante di alluminio comunemente usato nei vaccini approvati clinicamente che è un sale di ossi-idrossido di alluminio.  Tuttavia, quest’ultimo è più facilmente caricato in cellule immunitarie reattive con la possibilità di essere trasportato in tutto il corpo.

La ricerca Keele suggerisce che questo carico di alluminio in cellule vitali offre un meccanismo in cui quantità significative di alluminio, una nota neurotossina, potrebbero essere traslocate in tutto il corpo, nel sistema nervoso centrale e anche attraversare la barriera emato-encefalica.

L’elevato carico di ossidrossido di alluminio nel citoplasma delle cellule THP-1 senza citotossicità immediata (NdR: cosi dicono i produttori….), potrebbe predisporre questa forma di adiuvante di alluminio al suo successivo trasporto in tutto il corpo, compreso l’accesso al cervello.

Tratto da: https://www.nature.com/articles/srep31578

L’alluminio fa male e
Un recentissimo lavoro di rassegna  (Maggio 2019) del gruppo francese di Gherardi (Inserm) ha passato in rassegna le patologie provocate dall’alluminio usato negli adiuvanti (Autoimmun Rev. 2019 May 4. pii: S1568-9972(19)30109-0. 2019.05.006.
Myalgia and chronic fatigue syndrome following immunization: macrophagic myofasciitis and animal studies support linkage to aluminum adjuvant persistency and diffusion in the immune system. Gherardi RK, Crépeaux G, Authier FJ.), precisando i rapporti tra la patologia neurologica e le vaccinazioni e i meccanismi d’azione delmetallo e delle sostanze vaccinali, sul sistema immunitario.
La encefalomielite mialgica/Sindrome da affaticamento cronico (ME/CFS) è una malattia invalidante multifattoriale e scarsamente compresa per le sue cause e meccanismi di insorgenza. Qui gli autori presentano numerose evidenze epidemiologiche, cliniche e sperimentali che la ME/CFS costituisce un importante tipo di effetto avverso dei vaccini, in particolare quelli contenenti adiuvanti di alluminio in particelle poco degradabili.
Le prove sono emerse molto lentamente a causa della molteplicità, mancanza di specificità, esordio ritardato e frequente sottovalutazione medica dei sintomi ME/CFS. Le prime evidenze della correlazione tra questa sindrome e i vaccini sono state supportate da uno studio epidemiologico che ha confrontato i militari vaccinati contro quelli non vaccinati durante la seconda guerra del Golfo.
I pazienti affetti soffrono di disfunzioni cognitive che colpiscono l’attenzione, la memoria e le connessioni inter-emisferiche, sintomi correlati a difetti di perfusione cerebrale e associate a un difetto  di metabolismo del glucosio cerebrale.
La biopsia del muscolo deltoide, eseguita per indagare sulla mialgia, mostra tipicamente i segni della miofascite macrofagica, un biomarcatore istologico che valuta la persistenza di lunga data degli agglomerati di alluminio all’interno di cellule dell’immunità innata (fagociti)  nel sito della precedente immunizzazione. La miofascite macrofagica appare legata ai tentativi di disintossicazione delle particelle minerali, che si svolgono in modo alterato nell’ambito dei meccanismi di xeno/autofagia (cioè la eliminazione mediante fagocitosi delle sostanze estranee, ma anche delle cellule morte del tessuto stesso).
In passato si cercava di interpretare il fenomeno sulla base del confronto tra tossicologia di diverse forme di alluminio (ad esempio, solubile e solido) e diversi tipi di esposizione (ad esempio, orale o parenterale), ma senza chiare conclusioni, tanto che il confronto oggi pare fuorviante e inadeguato.
Le evidenze sperimentali raccolte su piccoli animali di laboratorio hanno capovolto il vecchio dogma del rilascio di alluminio dalla sostanza iniettata col vaccino. Invece di essere rapidamente solubilizzate nello spazio extracellulare, le particelle di alluminio iniettate vengono rapidamente catturate dalle cellule immunitarie e trasportate agli organi distanti e al cervello, dove provocano una risposta infiammatoria ed esercitano una neurotossicità selettiva, anche a dosi molto basse e per lungo periodo.
Osservazioni cliniche ed esperimenti su pecore, un grande mammifero come gli umani, hanno confermato sia la diffusione sistemica che gli effetti neurotossici degli adiuvanti di alluminio.
Ricordiamo che la autoimmunità è una alterazione della e nella risposta immunitaria che può avvenire sia con le “normali” malattie sia e soprattutto con le vaccinazioni.

Metalli tossici nei Vaccini ! legge Italiana che li regolamenta:


Vaccini: Adiuvanti in Alluminio = disordini, neurologici, immunitari, autismo, ecc.
https://autismovaccini.org/adiuvanti-in-alluminio-e-disordini-neurologici/
https://www.mineral-test.it/2017/11/28/alluminio-nel-tessuto-cerebrale-nellautismo/

L’Alluminio fa male, lo sanno tutti, pero’ continuano ad immetterlo nei Vaccini, iniettandolo nella microcircolazione anche dei bambini/neonati !

Journal of Trace Elements in Medicine and BiologyVolume 46, March 2018, Pages 76-82
Aluminium in brain tissue in autism – Alluminio nei tessuti del cervello, nell’autismo
Author links open overlay panel: MatthewMoldaDorcasUmarbAndrewKingcChristopherExleya
Show more: https://doi.org/10.1016/j.jtemb.2017.11.012
Under a Creative Commons license – open access

Abstract
Autism spectrum disorder is a neurodevelopmental disorder of unknown aetiology.
It is suggested to involve both genetic susceptibility and environmental factors including in the latter environmental toxins.
Human exposure to the environmental toxin aluminium has been linked, if tentatively, to autism spectrum disorder.
Herein we have used transversely heated graphite furnace atomic absorption spectrometry to measure, for the first time, the aluminium content of brain tissue from donors with a diagnosis of autism. We have also used an aluminium-selective fluor to identify aluminium in brain tissue using fluorescence microscopy. The aluminium content of brain tissue in autism was consistently high.
The mean (standard deviation) aluminium content across all 5 individuals for each lobe were 3.82(5.42), 2.30(2.00), 2.79(4.05) and 3.82(5.17) μg/g dry wt. for the occipital, frontal, temporal and parietal lobesrespectively. These are some of the highest values for aluminium in human brain tissue yet recorded and one has to question why, for example, the aluminium content of the occipital lobe of a 15 year old boy would be 8.74 (11.59) μg/g dry wt.? Aluminium-selective fluorescence microscopy was used to identify aluminium in brain tissue in 10 donors. While aluminium was imaged associated with neurones it appeared to be present intracellularly in microglia-like cells and other inflammatory non-neuronal cells in the meninges, vasculature, grey and white matter. The pre-eminence of intracellular aluminium associated with non-neuronal cells was a standout observation in autism brain tissue and may offer clues as to both the origin of the brain aluminium as well as a putative role in autism spectrum disorder.

Estratto
Il disturbo dello spettro autistico è un disordine dello sviluppo neurologico di eziologia sconosciuta. Si suggerisce di coinvolgere sia la suscettibilità genetica sia i fattori ambientali tra cui le tossine ambientali di quest’ultimo.
L’esposizione umana alla tossina ambientale dell’alluminio è stata collegata, seppur provvisoriamente, al disturbo dello spettro autistico.
Qui abbiamo usato la spettrometria di assorbimento atomico a forno di grafite riscaldato trasversalmente per misurare, per la prima volta, il contenuto di alluminio del tessuto cerebrale da donatori con una diagnosi di autismo.
Abbiamo anche utilizzato un fluoruro selettivo per alluminio per identificare l’alluminio nel tessuto cerebrale mediante microscopia a fluorescenza. Il contenuto di alluminio del tessuto cerebrale nell’autismo era costantemente alto.
Il contenuto di alluminio medio (deviazione standard) in tutti i 5 individui per ciascun lobo era 3,82 (5,42), 2,30 (2,00), 2,79 (4,05) e 3,82 (5,17) μg / g di peso secco. rispettivamente per i lobi occipitale, frontale, temporale e parietale.
Questi sono alcuni dei valori più alti per l’alluminio nel tessuto cerebrale umano ancora registrati e bisogna chiedersi perché, ad esempio, il contenuto di alluminio del lobo occipitale di un bambino di 15 anni sarebbe di 8,74 (11,59) μg / g di peso secco. ?
La microscopia a fluorescenza con alluminio-selettivo è stata utilizzata per identificare l’alluminio nel tessuto cerebrale in 10 donatori.
Mentre l’alluminio era imaged associato con i neuroni sembrava essere presente intracellularmente in cellule microglia-simili e altre cellule infiammatorie non neuronali nelle meningi, vascolarizzazione, materia grigia e bianca.
La preminenza dell’alluminio intracellulare associata a cellule non neuronali era un’osservazione eccezionale nel tessuto cerebrale autistico e può offrire indizi sia sull’origine dell’alluminio del cervello sia su un ruolo putativo nel disturbo dello spettro autistico.

L’alluminio e’ contenuto i moltissimi Vaccini, specie quelli pediatrici (Esavalente) !

QUI sotto, ecco la spiegazione di un:
Nuovo meccanismo di morte cellulare attiva, coinvolto nell’attività adiuvante dell’alluminio e nelle reazioni avverse indotte dai vaccini contenenti alluminio.

Durante un’infezione, il DNA contenuto nei neutrofili legato a proteine antimicrobiche intracellulari (NET) viene rilasciato nel mezzo extracellulare come mezzo di difesa contro i patogeni (batteri e funghi). Ovviamente se questo sistema di difesa viene eccessivamente stimolato, il DNA rilasciato rimane troppo a lungo nel mezzo extracellulare e può causare varie patologie (malattie autoimmunitarie/infiammatorie, tumori, vaso-occlusioni …).
Da studi recenti risulta che uno dei meccanismi che possono spiegare l’efficacia come adiuvante dell’alluminio è la sua capacità di indurre la morte cellulare dei neutrofili (NET-osi) e il rilascio di NET nello spazio extracellulare. La formazione di NET può spiegare anche l’induzione di alcuni dei danni causati dai vaccini che contengono alluminio.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2063942/pdf/jcb1760231.pdf
“I neutrofili sono una delle prime linee di difesa contro i microbi invasori. I neutrofili in circolazione sono diretti dalle citochine nei tessuti infetti, dove incontrano i microbi invasori. Questo incontro porta all’attivazione dei neutrofili e alla fagocitosi [trasporto all’interno della cellula] del patogeno in un fagosoma. Nel fagosoma i microrganismi sono esposti ad alte concentrazioni di ROS (radicali liberi) e peptidi antimicrobici, responsabili dell’uccisione microbica.

Recentemente è stato descritto un nuovo meccanismo antimicrobico da parte dei neutrofili. All’attivazione, i neutrofili rilasciano trappole extracellulari (trappole extracellulari di neutrofili [NETs]). I NET sono composti da cromatina [DNA] associata a proteine ​​granulari. Queste strutture legano i batteri Gram-positivi e negativi, nonché i funghi. I NET forniscono un’alta concentrazione locale di molecole antimicrobiche che uccidono efficacemente i microbi. I NET sono abbondanti nei siti infiammati, come mostrato per l’appendicite umana e un modello sperimentale di shigellosi. Recentemente, i NET hanno dimostrato di essere rilevanti in vivo nella preeclampsia umana  e nelle infezioni da streptococco, causando fascite necrotizzante e polmonite pneumococcica.

I neutrofili attivati ​​avviano un processo in cui inizialmente perdono la morfologia nucleare classica. Successivamente, tutte le membrane interne scompaiono, consentendo la miscelazione dei componenti NET. Infine, i NET emergono dalla cellula mentre la membrana citoplasmatica viene rotta da un processo distinto dalla necrosi o dall’apoptosi. In un’infezione, la formazione di ROS può contribuire ai seguenti due percorsi antimicrobici: uccisione intrafagosomale in neutrofili vivi e post mortem (NET-osi) mediata da NET.”

https://www.nature.com/articles/nri.2017.105
https://sci-hub.se/https://doi.org/10.1038/nri.2017.105
Figura 1 allegata Percorsi di formazione delle NET.
Figura 4 allegata Meccanismi delle patologie NET-mediate

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5604741/pdf/41541_2016_Article_1.pdf

“Il rilascio del DNA ospite svolge un ruolo fondamentale nella funzione dell’alluminio adiuvante. I neutrofili sono le principali cellule reclutate entro 2 ore dall’iniezione [intramuscolare] dell’alluminio adiuvante. Da studi di imaging si è potuto confermare che il flusso di neutrofili si concentra sull’alluminio e la morte cellulare dei neutrofili è associata alla presenza di filamenti di DNA all’interno del tessuto dove si trova l’alluminio. Questi filamenti furono successivamente confermati essere le trappole extracellulari di neutrofili (NET)  Questi studi dimostrano che il meccanismo della morte dei neutrofili svolge un ruolo importante nell’attività adiuvante dell’alluminio e può spiegare come la reazione cellulare nel sito di iniezione determina la liberazione del DNA ospite”.
Tratto da: https://www.facebook.com/BolganLoretta/posts/929344507399547

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Vaccini, i pericoli dell’alluminio vaccinale secondo il dott. Gherardi (sub ITA, ENG)

Alluminio ed altro….nei Vaccini ecco i gravi danni:
http://edgytruth.com/2016/07/18/vaccine-ingredients-comprehensive-guide/#

Autismo e vaccini: UBC difende la libertà di ricerca – 23/03/2015 
Con l’avvento della recente epidemia di morbillo negli Stati Uniti, gli occhi dei genitori di tutto il mondo sono ancora una volta attratti dall’ottimo tema dell’opportunità o meno di vaccinare i propri figli.
Un professore UBC ha sentito la forza di questo argomento nei suoi studi di vaccinazione.
Nel 2011, neuroscienziato e professore nel reparto di oftalmologia e scienze visuali di UBC, Christopher Shaw, ha pubblicato due articoli riguardanti una possibile correlazione tra l’alluminio trovato nelle vaccinazioni e l’autismo.
Questi sono stati successivamente screditati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per apparire a dichiarare la causalità basata sulla correlazione. Negli ultimi mesi, queste carte sono di nuovo sotto fuoco.
Nel segmento CBC “Day 6” del mese scorso, la ricerca di Shaw è stata accusata di essere “anti-vaccinazione”, mettendo in discussione sia l’integrità del suo lavoro che il giudizio dell’università.
Secondo Shaw, i suoi studi e lo studio del 2011 sono stati grossolanamente travisati e che i vaccini nel loro insieme non sono gli unici responsabili del picco nei casi di autismo.
Invece, Shaw crede che l’autismo sia molto probabilmente il risultato di una combinazione di suscettibilità genetica e la sua interazione con una delle molte possibili tossine.
Gli studi di Shaw considerano l’alluminio in alcuni vaccini come una di queste potenziali tossine.
“Il problema è che l’alluminio non ha alcun ruolo nella biologia”, ha affermato Shaw. “Non è un elemento che vuoi da nessuna parte vicino a nessuno dei tuoi processi cellulari – può rovinare le cose molto male.”

Di conseguenza, Shaw e la coautrice Lucija Tomljenovic hanno deciso di esaminare la potenziale tossicità dell’alluminio.
Hanno osservato come l’alluminio è stato introdotto nel corpo umano in alimenti trasformati, acqua e anti-acidi. Hanno scoperto che uno dei punti principali era l’uso di adiuvanti di alluminio, un ingrediente vitale in alcuni vaccini. Shaw e Tomlijenovic hanno quindi deciso di indagare se ci potrebbe essere un collegamento tra l’uso di questi adiuvanti di alluminio nei vaccini e le percentuali di autismo.
Sebbene gli autori sapessero che tale ricerca era stata ampiamente screditata dalla comunità scientifica, decisero comunque di esaminarla per trovare un possibile collegamento.
“Siamo scienziati”, ha detto Shaw. “Facciamo scienza. Non si può evitare qualcosa perché ha aspetti politicamente o socialmente cari “.
Sebbene le diagnosi dello spettro autistico iniziarono ad aumentare notevolmente negli anni ’90, la ricerca diffusa screditò il legame tra autismo e vaccini in generale. La ragione del picco nella diagnosi non è completamente compresa, anche se alcune ricerche suggeriscono che i cambiamenti nelle pratiche di segnalazione e gli strumenti diagnostici migliorati stanno contribuendo al numero crescente.
Tuttavia, Shaw crede che ci sia ancora qualcosa in gioco dietro l’aumento dei numeri di autismo.
“Non abbiamo avuto un cambiamento nel pool genetico, quindi se i tassi stanno davvero cambiando, allora qualcos’altro lo sta guidando …. È assolutamente alluminio? No. Potrebbero essere fiocchi di mais, ma è per questo che fai la domanda “, disse Shaw.

Per esaminare il legame tra alluminio e autismo, hanno campionato i vaccini raccomandati dal CDC per determinare quali sono stati usati adiuvanti di alluminio e in quale quantità, quindi confrontati con quelli dell’autismo. Shaw ha detto che il suo studio guarda solo i tassi aumentati piuttosto che determina un nesso causale tra autismo e alluminio.
“Tutto ciò che [lo studio ha concluso] è che i tassi di autismo … sembrano aumentare in modo piuttosto drammatico”, ha detto Shaw. “Un fattore causale potrebbe essere qualcosa in un vaccino. Sulla base di ciò che sappiamo sull’alluminio, pensiamo che l’alluminio potrebbe contribuire a questo. ”
Secondo Shaw, lui e il suo team hanno esaminato i nove criteri sviluppati dalla statistica britannica AB Hill per determinare se valesse la pena cercare di trovare una relazione causale tra una correlazione e scoprire che molti di loro erano soddisfatti per la sua ricerca.
Usando modelli di topi per esperimenti, Shaw ha continuato a condurre ricerche per scoprire se le aumentate iniezioni di alluminio potevano replicare qualcosa che è simile all’autismo nei topi. Mentre il suo studio non ha potuto dimostrare un legame tra autismo e alluminio, la formulazione dello studio suggerisce ancora che potrebbe essere lì.

“È qui che diventa interessante, sarà l’intercettazione della suscettibilità genetica con la presenza di alcune tossine …. Non è solo l’alluminio – alcune cose avranno lo stesso tipo di interazione“, ha detto Shaw. “E i risultati, non ci sono due casi identici, quindi il modo in cui arrivi lì è probabilmente individuale come l’individuo.”
Shaw ha anche affermato che se l’alluminio contenuto in questi vaccini sta contribuendo ad aumentare i tassi di autismo, allora la risposta non sarebbe quella di vietare i vaccini, ma piuttosto di trovare un adiuvante più sicuro. Chiamò un adiuvante di calcio-fosfato come il sostituto più vicino possibile, che è stato testato per la sicurezza in un laboratorio in Francia.

Anche se l’OMS scredita lo studio basandosi esclusivamente sulla correlazione ipotetica, Shaw ha detto di ritenere che il resto dello studio fosse valido, poiché è stato anonimamente sottoposto a peer review e pubblicato nel Journal of Inorganic Biochemistry.
“Questo è stato probabilmente il set più rigido di recensioni che abbia mai avuto”, ha detto Shaw. “Non ho mai avuto nulla di simile nella mia carriera accademica”.
Il segmento CBC ha anche messo in discussione l’integrità accademica di Shaw, in quanto ha sottolineato di aver ricevuto $ 860.000 in donazioni dalla fondazione Dwoskin, che è stata associata all’argomento anti-vaxxer.
Shaw ha detto che anche se ha accettato i soldi, la sua ricerca non è guidata dai principi della fondazione.
“Claire Dwoskin non mi chiama e mi dice cosa fare e anche se lo facessero, non lo farei,” disse Shaw. “Questa è scienza. Andremo ovunque vada la scienza, e troveremo qualunque cosa ci sia da trovare o meno. ”

UBC ha anche rilasciato una dichiarazione in merito al diritto di Shaw di ricercare il legame tra vaccini e autismo all’università essendo una questione di libertà accademica e processo scientifico.
“UBC non approva i risultati della ricerca di membri di facoltà in quanto spetta alla comunità scientifica valutare la ricerca attraverso il processo di revisione tra pari e rispondere ai risultati con ulteriori ricerche”, ha dichiarato il vicepresidente di UBC Associate Helen Burt nella dichiarazione, la natura della libertà accademica – sfidare e far sfidare i propri risultati “.
Mentre diversi studenti di Shaw stanno conducendo diversi studi sui vaccini, la ricerca più recente di Shaw si concentra sulla sclerosi laterale amiotrofica.
By Danni Shanel
https://www.ubyssey.ca/news/the-freedom-to-research-autism-vaccine-765/

Immunoterapia
Ottobre 2014, vol. 6, n ° 10, pagine 1055-1071, DOI 10,2217 / imt.14.81 (Doi: 10,2217 / imt.14.81)
Ci sono impatti negativi del sistema nervoso centrale di adiuvanti di alluminio utilizzati nei vaccini e immunoterapia?
By Christopher A Shaw *, Dan Li & Lucija Tomljenovic – * Autore per la corrispondenza: cashawlab@gmail.com

A dispetto di una visione comune che l’alluminio (Al) sali sono inerti e quindi innocuo come adiuvanti dei vaccini o in immunoterapia, la realtà è ben diversa. Nel seguente articolo passiamo in rassegna brevemente la documentazione su Al neurotossicità e l’uso di Al sali come adiuvanti dei vaccini e prendere in considerazione non solo le azioni tossici diretti sul sistema nervoso, ma anche l’impatto potenziale per innescare l’autoimmunità. risposte autoimmuni ed infiammatorie che colpiscono il sistema nervoso centrale sembrano essere alla base di alcune forme di malattie neurologiche, tra cui disturbi dello sviluppo. Al è stato dimostrato di influenzare il sistema nervoso centrale a tutti i livelli, compreso modificando l’espressione genica. Questi risultati dovrebbero sollevare preoccupazioni circa il crescente utilizzo di Al sali, come adiuvanti di vaccini e per l’applicazione come stimolanti del sistema immunitario più generali.
Tratto da:
http://www.futuremedicine.com/doi/abs/10.2217/imt.14.81?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori%3Arid%3Acrossref.org&rfr_dat=cr_pub%3Dpubmed&

Dati empirici del VAERS, confermano i sintomi dell’Autismo correlati all’esposizione all’acetamminofene e all’alluminio
Stephanie Seneff 1, * Robert M. Davidson 2, e Jingjing Liu 1
Laboratorio di Informatica e Artificial Intelligence, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA 02139, USA
Pratica di gruppo di medicina interna, PhyNet, Inc., Longview, TX 75604, USA

Estratto
L’autismo è una condizione caratterizzata da abilità cognitive e sociali compromesse, associate a una funzione immunitaria compromessa. L’incidenza è in aumento in modo allarmante e i fattori ambientali sono sempre più sospettati di avere un ruolo.
Questo documento analizza i pattern di frequenza delle parole nel database VAERS (Vaccine Adverse Events Reporting System) del CDC statunitense. I nostri risultati forniscono prove evidenti a sostegno di un legame tra autismo e alluminio nei vaccini. Una revisione della letteratura che mostra la tossicità dell’alluminio nella fisiologia umana offre ulteriore supporto.
Le menzioni di autismo nei VAERS sono aumentate costantemente alla fine del secolo scorso, durante un periodo in cui il mercurio veniva eliminato gradualmente, mentre il carico di adiuvante dell’alluminio veniva aumentato.
Usando tecniche di rapporto di verosimiglianza logaritmica, identifichiamo diversi segni e sintomi che sono significativamente più diffusi nei rapporti sui vaccini dopo il 2000, tra cui cellulite, convulsioni, depressione, affaticamento, dolore e morte, che sono anche significativamente associati a vaccini contenenti alluminio.
Proponiamo che i bambini con diagnosi di autismo siano particolarmente vulnerabili a metalli tossici come l’alluminio e il mercurio a causa dell’insufficiente solfato di siero e del glutatione. Viene anche osservata una forte correlazione tra autismo e vaccino MMR (morbillo, parotite, rosolia), che può essere parzialmente spiegata attraverso una maggiore sensibilità al paracetamolo somministrato per controllare la febbre.
Visualizza testo completo – Tratto da: https://www.mdpi.com/1099-4300/14/11/2227

Granuloma di alluminio in un bambino secondario alla vaccinazione DTaP-IPV: un caso clinico.
Pediatr Dermatol. 2018 Nov 28. doi: 10.1111 / pde.13732. [Epub ahead of print]
By Haag CK 1, Dacey E 2, Hamilton N 3, White KP 1 – Informazioni sull’autore

Estratto
Rapporti dettagliati sulla formazione acuta di granulomi di alluminio, che possono causare noduli persistentemente intensamente pruriginosi secondari alla somministrazione di vaccini contenenti alluminio, sono raramente descritti nella letteratura medica.
A nostra conoscenza, questo è il primo rapporto che descrive lo sviluppo di un granuloma di alluminio che causa un nodulo persistente e pruriginoso nel sito di iniezione dopo la somministrazione del vaccino DTaP-IPV.
Presentiamo il caso di una bambina di 6 anni che ha sviluppato un nodulo sottocutaneo gravemente pruriginoso sulla parte anteriore destra della coscia nel sito di iniezione tre settimane dopo la somministrazione del vaccino DTaP-IPV (Kinrix) contenente alluminio.
Il nodulo fu infine eliminato dopo 14 mesi dalla sua comparsa iniziale, dopo di che i suoi sintomi si risolvevano. Ispezione istologica ha dimostrato un denso, profondo infiltrato nodulare dermico e sottocutaneo misto di linfociti, istiociti ed eosinofili, con formazione del centro germinativo. Il citoplasma granulare bluastro e anfofilo presente nella maggior parte degli istiociti è una caratteristica dei “granulomi di alluminio”.
Questa reazione avversa dovrebbe essere presa in considerazione in tutti i pazienti che presentino risultati simili nelle settimane successive a una vaccinazione DTaP-IPV o ad altri vaccini contenenti alluminio. Inoltre, la tendenza auto-limitante di questi noduli non dovrebbe precludere ai pazienti affetti da future vaccinazioni, anche se i vaccini senza alluminio dovrebbero essere selezionati preferenzialmente quando possibile, il citoplasma granulare anfofilo presente nella maggior parte degli istiociti è una caratteristica dei “granulomi di alluminio”.
Questa reazione avversa dovrebbe essere presa in considerazione in tutti i pazienti che presentino risultati simili nelle settimane successive a una vaccinazione DTaP-IPV o ad altri vaccini contenenti alluminio. Inoltre, la tendenza auto-limitante di questi noduli non dovrebbe precludere ai pazienti affetti da future vaccinazioni, anche se i vaccini senza alluminio dovrebbero essere selezionati preferenzialmente quando possibile. il citoplasma granulare anfofilo presente nella maggior parte degli istiociti è una caratteristica dei “granulomi di alluminio”.

PAROLE CHIAVE: granuloma di alluminio; dermatopatologia; dermatologia pediatrica; nodulo sottocutaneo; reazioni al sito vaccinale; vaccini – PMID: 30488642 – DOI:10.1111 / pde.13732
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30488642

Visionate questa pagina:
http://www.nature.com/articles/srep31578

Metalli tossici ed autismo
https://www.dionidream.com/autismo-metalli-pesanti/?utm_source=browser&utm_medium=push_notification&utm_campaign=PushCrew_notification_1492188065&pushcrew_powered
https://www.freedompress.it/esclusivo-francia-studio-bnaa-vacc-gli-scienziati-mostrano-i-rischi-della-biopersistenza-e-neuromigrazione-dellalluminio-dei-vaccini/

Danni genetici e neurologici, con i Vaccini all’alluminio
Gemelli identici, con miofascite macrofagica: suscettibilità genetica e attivazione da parte dei coadiuvanti del vaccino alluminico…
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/art.10666
https://content.iospress.com/articles/journal-of-pediatric-neurology/jpn2-4-08
Il ruolo putativo dell’alluminio ambientale nello sviluppo della neuropatologia cronica negli adulti e nei bambini.
Quanto sono forti le prove e quali potrebbero essere i meccanismi coinvolti ?

Metab Brain Dis . 2017; 32 (5): 1335-1355.

Pubblicato online il 27 luglio. Doi:  [ 10.1007 / s11011-017-0077-2 ] – PMCID: PMC5596046  – PMID: 28752219

By Gerwyn Morris, 1 Basant K. Puri, 2 e Richard E. Frye 3
Informazioni sull’autore Note sull’articolo Informazioni su copyright e licenza Disclaimer

Questo articolo è stato citato da altri articoli in PMC.

Estratto

La concettualizzazione del disturbo dello spettro autistico e della malattia di Alzheimer ha subito qualcosa di un cambiamento paradigmatico negli ultimi anni e invece di essere viste come singole malattie con patogenesi unitaria e patofisiologia sono sempre più considerate sindromi eterogenee con una complessa eziopatogenesi multifattoriale, che coinvolge un combinazione complessa e diversificata di fattori genetici, epigenetici e ambientali. Uno di questi fattori ambientali implicati come causa potenziale in entrambe le sindromi è l’alluminio, come elemento o parte di un sale, ricevuto, per esempio, in forma orale o come adiuvante.
Tale somministrazione ha il potenziale per indurre patologie attraverso diverse vie come provocare disfunzione e / o attivazione di cellule gliali che svolgono un ruolo indispensabile nella regolazione dell’omeostasi e del neurosviluppo del sistema nervoso centrale. Altre vie includono la generazione di stress ossidativo, l’esaurimento del glutatione ridotto, riduzioni dirette e indirette delle prestazioni e dell’integrità mitocondriale e l’aumento della produzione di citochine proinfiammatorie sia nel cervello che in periferia. Vengono descritti i meccanismi attraverso i quali l’alluminio ambientale potrebbe contribuire allo sviluppo del modello altamente specifico di neuropatologia visto nella malattia di Alzheimer. Inoltre, sono dettagliati diversi meccanismi in base ai quali quantità significative di alluminio introdotte attraverso l’immunizzazione potrebbero produrre neuropatologia cronica in bambini geneticamente suscettibili. Di conseguenza, si raccomanda di interrompere l’uso di sali di alluminio nelle vaccinazioni e che gli adulti debbano adottare misure per ridurre al minimo la loro esposizione all’alluminio ambientale.

Tratto da:  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5596046/

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L’Alluminio nei Vaccini: Idrossido di alluminio  !
L’idrossido di alluminio (o idrargillite) è il prodotto dell’idratazione dell’ossido di alluminio.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore POCO solubile in acqua
È un idrossido anfotero, come quello del Gallio (Ga) e in qualche modo simile per comportamento anche a quello del Berillio (Be). In ambiente fortemente acido, si forma Al(OH)2+, mentre in ambiente basico si forma Al(OH)4-, acido ortoalluminico, cristallizzabile, i cui sali (e quelli di composti simili come AlO2-) sono chiamati alluminati.
È insolubile in acqua pura, ma a seconda del pH della soluzionein cui si trova, come lo sono i liquidi dei corpi viventi,  può dissociarsi in [Al(H2O)6]3+ (soluzione acida) o [Al(OH)4] [1] (soluzione alcalina).
Nei liquidi del corpo, che sono salati e/o alcalini od acidi a seconda del soggetto, avvengono reazioni chimiche diverse, generando piu’ o meno varie tossine molto pericolose, ma comunque i cristalli di quel minerale sono tossine precise che vengono individuate dal sistema immunitario che invia i suoi agenti, soprattutto macrofagi e globuli bianchi, per tentare di fagocitarli ed eliminarli attraverso le vie emuntorie…ma se non vi riesce, essi vengono trasportati  dai macrofagi per le vie linfatiche intasando alle volte i linfonodi ed altre volte possono invece raggiungere i tessuti nervosi cerebrali generando vari problemi gravi e persino la morte nella culla o SIDS.
L’Alluminio non ha alcuna nota funzione benefica in biologia. E’ necessario aumentare la consapevolezza della pericolosità di questo metallo nel ruolo del cancro alla mammella, per la sua proprietà d’azione “metalloestrogena”, e per la sua presenza anche nei prodotti per la cura del corpo [per esempio negli antitraspiranti], nei farmaci, nell’ambiente, e nel nostro cibo.
Ricordo il concetto più volte espresso dal 2008 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare [EFSA] che ha affermato come la quantità settimanale di alluminio nella dieta [di una persona adulta!] non dovrebbe superare 1 mg/Kg di peso corporeo, riducendo di ben sette volte la soglia precedente, eppure si prosegue ad iniettare Alluminio in quantità criminali nel corpicino dei neonati e qualcuno, ad esempio il sig. Burioni, ha anche la faccia tosta di paragonare la dose diretta dell’iniezione intramuscolare in un neonato con la dose ipotetica assunta con la dieta dall’adulto…..
Nel documento dell’EFSA si fa riferimento ad alimenti: pane, dolci, biscotti, cereali, spinaci, funghi, lattuga, ai latti artificiali per neonati; si ritengono trascurabili le quantità di alluminio cedute da rotoli, vaschette, utensili da cucina e sono assolte le lattine. Si cita anche che: “Dopo l’assorbimento, l’alluminio si distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale trasportatore degli ioni di alluminio nel plasma è la proteina legante il ferro, la transferrina. L’alluminio è in grado di penetrare nel cervello e raggiungere la placenta e il feto“.

 

Riflessione:
Il fosfato di alluminio contiene il 41,79% di alluminio molecolare mentre l’idrossido di alluminio ne contiene il 34,58%, e dato che ogni dose di ESAVALENTE ILLEGALE, contiene rispettivamente 1,45 mg di fosfato di alluminio e 0,95 mg di idrossido di alluminio, risulta che ogni dose contiene 935 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE.
Se poi pensiamo che al vaccino ESAVALENTE oggi combinato nella stessa seduta il vaccino ANTIPNEUMOCOCCICO che contiene altri 125 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE, se la matematica non è un’opinione comporta un carico totale di ALLUMINIO MOLECOLARE di 1060 mcg.
Pertanto, cari medici vaccinatori, quando iniettate 1060 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE in un neonato di 3-6 kg, siete coscienti del potenziale danno che state provocando ?

Tutto cio’ senza contare gli altri vaccini che ne contengono, oggi (2018) obbligatori….

vedi qui Quantita’ di Alluminio nel solo vaccino di uso pediatrico:  (Esavalente)

CONFRONTO TRA la QUANTITA’ di ALLUMINIO nella PRIMA DOSE di Esavalente e quella ASSUNTA IN 1 GIORNO dal LATTANTE MEDIANTE LATTE MATERNO o FORMULATO vedi anche: INFANRIX HEXA
vedi: SITOGRAFIA = 5000 volte di piu’…..!…poi ci sono i richiami successivi e gli altri vaccini che lo contengono !

Nei vaccini umani vengono utilizzati ossi-idrossido di alluminio, fosfato di alluminio e solfato di alluminio, e la scelta della formulazione dipende da quanto bene assorbe le componenti proteiche del vaccino. Tradizionalmente, tutti gli effetti adiuvantici dell’allumimio [Al] sono stati attribuiti alla sua capacità di prolungare l’esposizione dell’antigene al sistema immunitario. È ormai chiaro, tuttavia, che l’alluminio [Al[ può essere riconosciuto dal sistema immunitario innato che porta a molteplici effetti a valle fra cui, probabilmente, la sua capacità di agire come adiuvante immunologico
Inoltre, neppure le risposte endogene delle cellule T CD4 e CD8, le risposte degli anticorpi e la polarizzazione Th2 sono state influenzate dall’assenza di caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l’attivazione dell’infiammasoma e della risposta innata di tipo 2 orchestrata da macrofagi e mastociti in vivo, non sono necessari per l’effetto adiuvantico dell’alluminio [Al] sulle risposte delle cellule T e B endogene.
Distribuzione della infiammazione
I mastociti differiscono da altre cellule ematopoietiche (ad esempio neutrofili, basofili ed eosinfili) in quanto sono presenti nei tessuti in condizioni fisiologiche normali. Essi risiedono non solo tra le cellule parenchimali, ma anche in prossimità di vasi sanguigni, vasi linfatici e nervi che sono incorporati nel parenchima.
Quindi ecco il generarsi di un’auto-infiammazione costante che aumenta con il procedere dell’età .
Ecco la spiegazione del meccanismo di inizio della risposta autoimmune che si protrae per tutta la  VITA del soggetto vaccinato, perche questo meccanismo non si fermerà mai, una volta avviato nel nostro sistema immunitario innato  ed infine ecco che il sistema immunitario attacca lo stesso organismo.

Estratto, Tratto da: http://www.jimmunol.org/content/183/7/4403.long

Estratto
Per capire di più su come il corpo riconosce l’allume abbiamo caratterizzato le prime risposte innate e adattive nei topi iniettati con l’adiuvante. Entro poche ore dall’esposizione, l’allume induce una risposta innata di tipo 2 caratterizzata da un afflusso di eosinofili, monociti, neutrofili, DC, cellule NK e cellule NKT. Inoltre, vengono prodotte almeno 13 citochine e chemochine entro 4 ore dall’iniezione, tra cui IL-1β e IL-5. La produzione ottimale di alcuni di questi, compreso IL-1β, dipende da macrofagi e mastociti, mentre la produzione di altri, come IL-5, dipende solo dai mastociti, suggerendo che entrambi questi tipi di cellule possono rilevare l’allume. L’allume induce accumulo di eosinofili in parte attraverso la produzione di IL-5 derivato da mastociti e istamina.
L’allume migliora notevolmente l’innesco di cellule T CD4 e CD8 endogene indipendentemente dai mastociti, macrofagi e di eosinofili. Inoltre, i livelli Ab e il bias Th2 erano simili in assenza di queste cellule. Abbiamo trovato che l’infiammazione indotta da allume è rimasta invariata in topi carenti di caspasi-1, che non possono produrre IL-1β. Inoltre, le risposte endogene di cellule T CD4 e CD8, le risposte Ab e il bias Th2 non sono state influenzate dall’assenza di caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l’attivazione dell’infiammazione e la risposta innata di tipo 2 orchestrata da macrofagi e mastociti in vivo non sono richieste per l’effetto adiuvante di allume sulle risposte di cellule T e B endogene. Le risposte di cellule T CD4 e CD8 endogene, le risposte Ab e il bias Th2 non sono state influenzate dall’assenza di caspase-1 o NLRP3.
Questi dati suggeriscono che l’attivazione dell’infiammazione e la risposta innata di tipo 2 orchestrata da macrofagi e mastociti in vivo non sono richieste per l’effetto adiuvante di allume sulle risposte di cellule T e B endogene.

I sali di alluminio, definiti collettivamente come allume in questo studio, sono stati usati per quasi un secolo per migliorare le risposte di Ab negli animali e negli esseri umani con pochissima comprensione di come mediano i loro effetti sul sistema immunitario ( 1 ). Nei vaccini umani vengono utilizzati idrossido di alluminio, fosfato di alluminio e solfato di alluminio e la scelta della formulazione dipende da quanto bene assorbe i componenti proteici del vaccino. Tradizionalmente, tutti gli effetti adiuvanti dell’allume sono stati attribuiti alla sua capacità di prolungare l’esposizione di Ag al sistema immunitario. Ora è chiaro, tuttavia, che l’allume può essere riconosciuto dal sistema immunitario innato che porta a molteplici effetti a valle tra cui, forse, la sua capacità di agire come adiuvante immunologico.

L’allume induce una risposta infiammatoria di tipo 2, caratterizzata dall’accumulo di eosinofili nel sito di iniezione in vivo. Questo può contribuire agli effetti dell’allume su specifiche risposte immunitarie ( 2 ). Gli eosinofili aumentano i livelli di MHC di classe II e segnalano nelle cellule B attraverso IL-4 e promuovono le prime risposte di IgM. L’allume induce anche la conversione dei monociti in cellule dendritiche (DC) 3 che presentano l’Ag ( 3 ).

Un certo numero di studi ha studiato come l’allume raggiunge il suo effetto infiammatorio. È noto che l’impegno dei TLR da parte dei loro ligandi, come LPS, stimola l’immunità innata e ha potenti effetti adiuvanti su specifiche risposte immunitarie ( 4 ).
Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato che la capacità dell’allume di agire come adiuvante non dipende né da MyD88 né da TRIF, molecole adattatrici nelle vie di segnalazione che agiscono a valle della legatura dei TLR ( 5 , 6 ).

Altri recettori di riconoscimento di pattern come i recettori NOD-like possono anche promuovere risposte innate che, a loro volta, stimolano l’immunità specifica ( 4 , 8 , 9 , 10 ). All’attivazione, i membri della famiglia di recettori simili a NOD, come NLRP3, formano complessi con la proteina dell’adattatore ASC e la pro-caspasi-1. Il complesso formato da queste molecole viene chiamato inflammasome. L’inflammasoma NLRP3 è attivato da numerosi materiali, compreso l’allume ( 11 , 12 , 13 , 14 , 15).
La sua attivazione può essere causata direttamente dal materiale in questione, o indirettamente tramite i prodotti del danno cellulare indotto dal materiale. Tali prodotti includono cristalli di acido urico o enzimi rilasciati dai lisosomi in cellule danneggiate ( 14 , 16 ).
Qualunque sia la causa dell’attivazione dell’infiammazione, le conseguenze includono la produzione di caspasi-1 attiva, quindi la conversione delle citochine inerte del precursore della famiglia IL-1, comprese IL-1β, IL-18 e IL-33 nelle loro forme attive ( 17 ).
Perché queste citochine sono potenti stimolatori di risposte adattive in alcuni contesti ( 7 , 8 , 9 , 10), l’inflammasoma NLRP3 è un candidato attraente e un intermediario degli effetti adiuvanti dell’allume.

Diversi rapporti sono giunti a tale conclusione, dimostrando che la capacità dell’allume di indurre la migrazione di DC caricati con Ag ai linfonodi (LN) ( 3 ), per aumentare la produzione di Ab ( 12 , 13 ), o anche per indurre cellulare infiltrati ( 3 , 12 ) è notevolmente ridotto negli animali privi di NLRP3 o di altri componenti dell’infiammasoma, ASC o caspasi-1. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che l’uricasi inibisce l’effetto dell’allume sulla presentazione di Ag e l’innesco di cellule T ( 3 ), suggerendo che l’acido urico è coinvolto nell’attivazione dell’inflammasoma NLRP3 da parte dell’allume. Tuttavia, sebbene sia universalmente riconosciuto che la capacità dell’allume di indurre la produzione di IL-1β dipende dall’inflammasoma NLRP3 (3 , 12 , 13 , 14 , 15 ), alcuni studi non hanno trovato alcun ruolo per NLRP3 nella capacità di allume di migliorare le risposte Ab di IgG ( 3 , 15 ). Tali risultati sono supportati dai primi risultati che abbiamo menzionato suggerendo che MyD88, un intermediario richiesto nelle vie di segnalazione delle citochine correlate all’IL-1, non è necessario per l’allume per migliorare le risposte Ab ( 5 , 6 ).

In questo studio, abbiamo deciso di studiare gli effetti dell’allume sull’immunità innata e specifica in modo più approfondito, per scoprire quali cellule rispondono più immediatamente all’introduzione di allume nel corpo e quali degli effetti di allume dipendono dall’inflammasoma NLRP3. I nostri risultati mostrano che molte citochine e chemochine proinfiammatorie sono prodotte rapidamente in vivo dopo l’esposizione ad allume. Eosinofili, neutrofili, monociti, cellule NK, cellule NKT e DC vengono rapidamente assunti nel sito di iniezione. Contemporaneamente cadono i mastociti, i macrofagi e i numeri di cellule B nel sito di iniezione. Il reclutamento di eosinofili è stato promosso da entrambi i macrofagi e mastociti, le ultime cellule tramite la loro produzione di IL-5 e istamina indotta da allume, ma non ha richiesto il componente inflammasoma caspasi-1.

L’allume non solo ha indotto migliori risposte delle cellule T CD4 endogene e produzione di Ab ma ha anche migliorato l’innesco delle cellule T CD8. Nessuno di questi effetti di allume sulla risposta immunitaria specifica richiedeva macrofagi, mastociti o eosinofili o, più significativamente, i componenti dell’inflammasoma NLRP3 o caspasi-1. Solo la produzione di IL-1β è stata influenzata dall’assenza di attività di inflammasoma. Pertanto, sebbene i mastociti ei macrofagi siano i primi sensori di allume e nonostante queste cellule producano molte sostanze stimolanti in risposta all’allume, non sono necessari per gli effetti adiuvanti dell’allume. Inoltre, sebbene l’inflammasoma NLRP3 sia richiesto per una produzione ottimale di IL-1β in seguito all’esposizione all’allume in vivo, l’allume promuove i suoi effetti sull’innesco di cellule T CD4 e CD8 e migliora le risposte di Ab da meccanismi indipendenti dall’inflammasoma.
L’infiammazione trasforma il mitDNA in fabbrica di energia vitale in quella di fabbrica di tossine.

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Alluminio (Al), è un metallo duttile, leggero ma resistente, eccellenti resistenza e durata.
L’Idrossido di Alluminio, in uso nei vaccini, viene prodotto dall’idratazione dell’ossido di alluminio, l’ossido ceramico d’alluminio. L’idratazione è la reazione chimica tra molecole di acqua addizionate a sostanze chimiche. La molecola che reagisce con l’acqua attraverso la reazione di idratazione non viene scissa, a differenza di quanto accade nell’idrolisi. Può essere in forma cristallina o in gel.
La formula che purtroppo vediamo ripetuta nella maggior parte dei bugiardini dei Vaccini, è Al(HO)+++. Il numero 3 dopo la parentesi moltiplica gli indici degli elementi dentro la parentesi, quindi nell’idrossido abbiamo 3 molecole di Idrogeno, 3 di Ossigeno e 1 di Alluminio. Al ha un peso atomico maggiore in Al(HO)+++ e costituisce il 34%.
Perciò in una sola dose mettiamo di Hexyon vengono iniettate 17 cifre di molecole di alluminio, vale a dire circa 45 biliardi e 100 bilioni di molecole (45.100.000.000.000.000). Ancora di più in una sola salutare puntura di Hinfarix Hexa, dove saliamo a 19 cifre, 3.350.000.000.000.000.000 molecole (3 triliardi   e 350 biliardi). Qui la misura contenuta di riferimento non è il microgrammo, ma il milligrammo e oltre all’Idrossido c’è pure il Fosfato, AlPO4, dove l’alluminio è il 22%. (entrambi sono contenuti anche nei famigerati farmaci antiacidi, come maalox, riopan).
Negli adiuvanti perciò Al non è in forma di nanoparticelle, ma in forma liquida e velenosa. Scienziati onesti ne stanno vedendo e dimostrando accumulo ed effetti, in ogni parte del mondo.
Se moltiplichiamo per 3  il contenuto molecolare di Al dell’esavalente, aggiungendo pure pneumococco e meningococco, viene da star male….
La pseudo scienza ottusa e criminale non conosce  o non vuole conoscere la coerenza della natura viva, che si svolge nei livelli  microscopici, submolecolari, sempre controllati e finalizzati all’equilibrio, da quattro miliardi di anni. Nel bambino l’equilibrio è teso allo sviluppo, ma nell’infanzia  per le esigenze metaboliche della crescita i flussi tossici sono nettamente più intensi rispetto al peso corporeo. Allora a livello microscopico nella formazione-informazione vitale, dove ogni cosa è connessa con qualsiasi altra, gli effetti devastanti sono inevitabili. Non ci sono parole!..
Senza dimenticare, oltre alle parti tossiche,  le componenti infettive dei vaccini, che stanno  facendo morti. Ci sono lacrime da trasformare in lotta senza fine uniti più che mai contro una gentaglia senza scrupoli.
L’uso di calcolare le molecole delle sostanze tossiche e alcuni riferimenti scientifici finali, vengono dal più grande scienziato italiano, Aldo Sacchetti, sicuramente al nostro fianco.  Teniamo duro fino in fondo….
Di solito lo Al, è elencato alla voce adiuvante come idrossido o fosfato non potrebbero in quanto la quantità è molto elevata e cambia a seconda del tipo di vaccino. Invece nascondono le nanoparticelle che Gatti e Montanari hanno trovato, confermate dall’università di Torino. By Alberto Frattini

“Il nostro gruppo ha dimostrato che esistono correlazioni significative tra i tassi di Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e gli adiuvanti totali di alluminio dati ai bambini attraverso i vaccini in diversi paesi occidentali. Queste correlazioni hanno soddisfatto otto criteri su nove di Hill per la causalità. Studi sperimentali hanno dimostrato una serie di anomalie comportamentali in giovani topi dopo esposizione post-natale all’alluminio. Per sviluppare il nostro lavoro precedente, lo studio attuale esaminerà l’effetto di adiuvanti di alluminio sul comportamento sociale nei topi. Le anomalie nell’interazione sociale sono una caratteristica chiave dei soggetti con ASD.”
“Il lavoro precedente ha collegato l’esposizione dell’alluminio ai disturbi dello spettro autistico (ASD). Le anomalie di interazione sociale sono un sintomo principale dell’ASD. A nostra conoscenza, questo è stato il primo studio sul comportamento sociale nei topi dopo l’esposizione precoce agli adiuvanti dialluminio. Abbiamo scoperto che l’alluminio compromette l’interazione sociale nei topi in alcuni casi.”
Punti evidenziati
– L’alluminio, sebbene neurotossico, viene usato in molti vaccini pediatrici come adiuvante.
– Questo studio ha studiato l’effetto di adiuvanti di alluminio sul comportamento sociale nei topi.
– In alcuni casi i cuccioli neonatali iniettati con idrossido di alluminio hanno dimostrato un comportamento sociale anomalo.

Conclusioni
“Questo è il primo studio sperimentale, a nostra conoscenza, per dimostrare che gli adiuvanti di alluminio possono compromettere il comportamento sociale se applicati nel primo periodo dello sviluppo postnatale. Lo studio, tuttavia, non è sufficiente a fare affermazioni assertive sul legame tra adiuvanti di alluminio e ASD negli esseri umani.”
By:
https://www.facebook.com/Informati-sulla-geoingegneria-clandestina-Marche-1788595904707839/?hc_ref=ARQzGnr-OBnrFB-DPqUzCDX_0CF-UDdDoLaJZkxjYMzl28_5ng5L-NeSjMmvWYxqtuA&fref=nf

La persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio derivato da vaccino è associata a disfunzione cognitiva cronica
By:
Maryline Couette un cMarie-Françoise Boisse un cPatrick Maison una d 2Pierre Brugieres ePierre Cesaro un cXavier Chevalier fRomain K. Gherardi b g hAnne-Catherine Bachoud-Levi un c 1François-Jérôme Authier b g h 1

https://doi.org/10.1016/j.jinorgbio.2009.08.005   Ottieni diritti e contenuti

Estratto
La miofascite macrofagica (MMF) è una condizione emergente, caratterizzata da specifiche lesioni muscolari che valutano la persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio all’interno dei macrofagi nel sito della precedente immunizzazione. I pazienti affetti si lamentano principalmente di artromialgia, stanchezza cronica e difficoltà cognitive.
Abbiamo progettato una batteria completa di test neuropsicologici per delineare prospetticamente disfunzione cognitiva associata a MMF (MACD). Rispetto al controllo dei pazienti con artrite e dolore cronico, i pazienti affetti da MMF presentavano un deterioramento cognitivo pronunciato e specifico. Il MACD ha principalmente interessato (i) sia la memoria visiva che quella verbale; (ii) funzioni esecutive, incluse l’attenzione, la memoria di lavoro e la pianificazione; e (iii) estinzione dell’orecchio sinistro al test di ascolto dicotico. I deficit cognitivi non erano correlati al dolore, all’affaticamento, alla depressione o alla durata della malattia. Restano da determinare i meccanismi fisiopatologici alla base della MACD. In conclusione, la persistenza a lungo termine di idrossido di alluminio derivato da vaccino all’interno del corpo valutato dall’MMF è associata a disfunzione cognitiva, non solo a causa di dolore cronico, affaticamento e depressione.
Tratto da:  https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0162013409001895

Commento NdR:
FRANCIA – in questa nazione l’alluminio (idrossido) e’ stato eliminato dai vaccini veterinari, cioe’ per gli animali, per le gravi complicazioni che esso produceva:malattie neurologiche, BSE, sarcomi, cancri molto gravi…..pero’ per gli umani e’ stato mantenuto, anzi immesso in altri vaccini in commercio…chissa’ come mai ? = vedi: Contro Immunizzazione
Video da visionare assolutamente:
https://vimeo.com/ondemand/injectingaluminum/216536705

Alluminio nei vaccini: storia e tossicità – 27/06/2017
Ecco il  profilo tossicologico sull’alluminio, preparato dall’Agenzia per le sostanze tossiche e il registro delle malattie, o ATSDR.
Se doveste leggere le oltre 300 pagine di questo rapporto, troverete che è pieno di informazioni sulla ricerca scientifica che mira a determinare l’effetto dell’esposizione dell’alluminio sul corpo – se ingerito, inalato, ecc., A quale limite di esposizione è stato trovato sicuro o dannoso e la ricerca scientifica che supporta i limiti di sicurezza proposti.
Scoprirai inoltre che la quantità di alluminio ammessa in un vaccino è di 0.85 mg / dose (o 850 mcg). Tuttavia, mancano alcune informazioni importanti quando si tratta di capire perché è stato scelto questo importo.

Da dove viene questo numero  ?
Questa dose è stata scientificamente determinata per essere  la quantità di alluminio che è più efficace se usata come adiuvante nei vaccini.
Questa è la quantità di alluminio che è stata trovata per innescare una risposta immunitaria efficace e prolungata all’antigene iniettato.
Questo importo scelto NON è basato sulla sicurezza. Infatti, nel documento ATSDR, ci sono zero riferimenti a qualsiasi ricerca scientifica pubblicata sul perché il limite di 0,85 mg sia considerato sicuro.
Detto in modo diverso, non v’è alcuna  prova scientifica sperimentale di alcun genere che dimostra quantità di alluminio è sicuro per iniettare.
Perché ?

Ministero della Salute
SEZIONE SICUREZZA ALIMENTARE – CNSA (COMITATO NAZIONALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE)

PARERE N. 19 DEL 3 MAGGIO 2017

“Esposizione del consumatore all’alluminio derivante dal contatto alimentare”: elementi di

valutazione del rischio e indicazioni per un uso corretto dei materiali a contatto con gli alimenti.

Pag. 4
“L’alluminio è tossico per il sistema nervoso centrale, come altri metalli pesanti, nel caso in cui l’organismo non sia in grado di espellerlo, ad esempio in caso di gravi malattie renali. È meno dannoso, ma altrettanto e (nei soggetti più vulnerabili) anche più persistente dei più noti mercurio, cadmio, piombo. Secondo un dossier dell’Istituto superiore di sanità e di altri Istituti di ricerca internazionali, in merito alla sua tossicità, l’alluminio e le sue leghe, utilizzati per contatto con alimenti, costituiscono una potenziale fonte di esposizione umana a questo metallo attraverso l’alimentazione.
La migrazione di alluminio dipende da fattori combinati quali tempo, temperatura, stato fisico e composizione alimentare.
In particolare, esso migra in quantità più elevate in matrici acquose, acide o salate specialmente se a contatto per tempi prolungati e a temperature non refrigerate”…..

Commento NdR: e poi “lo immettono” nei vaccini (per di piu’ “obbligatori“) che vengono per di piu’ iniettati nel muscolo e precisamente nella microcircolazionebypassando le principali difese immunitarie che sono pelle e mucose e circolano nei liquidi salati dell’organismo andando ad alterare funzioni cellulari e tissutali importanti !!
….FOLLIA del Ministero e dei suoi dirigenti collusi, se non addirittura pagati, da Big Pharma

Storia: Nel 1975, la
Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha concesso lo status di ” GRAS ” a undici diversi composti di alluminio, tra cui idrossido di alluminio e fosfato di alluminio, due coadiuvanti di alluminio usati come ingredienti nei vaccini attuali.
“GRAS” = ” Generalmente riconosciuto come sicuro ” 

Pertanto, dal 1975, l’alluminio è stato considerato “sicuro” dalla FDA, a causa dell’uso storico di alcune quantità di alluminio in vari prodotti.
Sfortunatamente, non solo ci affidiamo alla scienza pre-1975 per riconoscere la tossicità dell’alluminio nel corpo, ma stiamo ignorando l’impatto della tossicità cronica a basse dosi, e oggi siamo stati bombardati da molta più alluminio nel nostro ambiente (e vaccini) che mai.
Curiosamente, se si dovesse eseguire una semplice ricerca della letteratura scientifica disponibile su idrossido di alluminio e fosfato di alluminio prima del 1970, è possibile trovare studi come questo, in cui viene utilizzato per produrre epilessia sperimentale e convulsioni nelle scimmie.
questo, dove si è scoperto che causa la degenerazione neurofibrillare delle cellule nervose (che è noto per portare allo sviluppo dell’Alzheimer).
questo, in cui è stato descritto che ci sono state “difficoltà” nella vaccinazione di massa di bambini con vaccini contenenti alluminio, a causa di  reazioni febbrilicisti di alluminio nel sito di iniezione, encefalopatia post-vaccinazione (disfunzione cerebrale, malattia o disturbo), poliomielite paralitica dell’arto iniettato e altri risultati sfavorevoli …
C’è una quantità infinita di ricerche sulla sperimentazione con l’alluminio per vari scopi, ma quando si tratta di informazioni reali su quello che potrebbe essere un limite sicuro di iniezione, la letteratura è carente.

Ci voleva un fisico (dr. Richard Flarend), nel lontano 1997, per dimostrare (attraverso l’impiego della spettrometria di massa e di un tracciante radioattivo) che solo il 5,6% dell’ Idrossido di Alluminio iniettato in due campioni di conigli della Nuova Zelanda veniva espulso dal corpo di questi animaletti. Insomma, il 94,4% dell’Alluminio iniettato rimaneva per sempre nel corpo di queste innocenti vittime, concentrandosi in almeno 4 nuclei vitali, compreso il cervello. Un altro studio ineccepibile e inattaccabile a sostegno dell’ elevatissimo rischio connesso all’impiego degli adiuvanti vaccinali. Ecco un’altra valida ragione per cui certi immunologi non hanno nessuna voce in capitolo.
Qui, lo studio in oggetto.
https://vaccinepapers.org/wp-content/uploads/In-vivo-absorption-of-aluminium-containing-vaccine-adjuvants-using-26Al2.pdf

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Determinazione di un limite sicuro (che NON esiste)
Nello studio della tossicologia, il metodo per trovare un limite sicuro consiste nel determinare, in via sperimentale, la dose acuta (a breve termine / dose singola) e la cronica (a lungo termine a basso dosaggio) No Observed Adverse Effect Level (NOAEL) per una determinata sostanza.

Un composto di alluminio sarebbe stato somministrato a un soggetto sottoposto a test (ad esempio “ratti da laboratorio”) e gli scienziati avrebbero eseguito una valutazione del rischio per la salute. Verrebbero rilevati tutti gli effetti osservati rispetto al gruppo di controllo. La dose sarebbe stata ridotta fino a quando non sono stati osservati effetti avversi. Utilizzando tale livello di esposizione, si applicherebbe un margine di sicurezza riducendo la dose di un fattore di 10, 100 o 1000.
Ciò contribuirebbe a spiegare la variazione delle differenze interspecie (dai ratti agli esseri umani, ad esempio) e anche fornire un extra protezione per la nostra popolazione più sensibile, i bambini e le donne incinte. (Questa è una spiegazione semplificata del processo.) Il limite di esposizione risultante ritenuto “sicuro” sarebbe molto più piccolo della dose massima alla quale non sono stati osservati effetti avversi.

Quando si tratta di iniettare alluminio nel corpo, nulla di tutto questo è mai stato fatto . Non sono stati effettuati studi sperimentali per determinare un NOAEL e pertanto non sono stati chiariti limiti di sicurezza o livelli massimi di dose consentiti (MADL).
[Se qualcuno può trovare una ricerca scientifica su questo, per favore avvisateci della sua esistenza.]
Ciò che la ricerca scientifica o evidenza  cosa abbiamo per un limite applicabile “sicuro”?
Nel  codice FDA dei regolamenti federali sulla terapia TPN (Total Parenteral Nutrition – l’alimentazione di una persona per via endovenosa), si afferma:
“I neonati prematuri, che ricevono livelli parenterali di alluminio a più di 4-5 micron / kg / die, accumulano alluminio a livelli associati al sistema nervoso centrale e alla tossicità ossea”.
E quello, “Il caricamento dei tessuti può verificarsi a tassi di somministrazione ancora più bassi.”

Sulla base di quanto sopra, si può dedurre che un livello di esposizione pari a 5 microgrammi di alluminio (per chilogrammo di peso corporeo, al giorno) è una dose che potrebbe causare effetti avversi osservabili nei neonati. Questa dose è molto più alta di quella che sarebbe un limite di sicurezza determinato sperimentalmente. Tuttavia, questa è la cosa più vicina che abbiamo a una potenziale dose di riferimento iniettabile per quanto si sta avvicinando “senza dubbio troppo”.

Alcuni calcoli:
Il neonato medio pesa circa 7,5 libbre o 3,5 kg.
“Limite sicuro” =  5 microgrammi / kg / giorno
Moltiplicare per peso del neonato: (5 mcg / kg / giorno) (3,5 kg) = 17,5 microgrammi / giorno.
Quantità di alluminio nel vaccino per l’ epatite B, somministrata il primo giorno di vita = 250 microgrammi.
In modo dimostrabile, la quantità di alluminio contenuta in un solo vaccino contro l’epatite B è superiore a 14 volte il “limite di sicurezza” per quanto un neonato riceverebbe in un giorno.
Altri calcoli:
La media di 2 mesi pesa circa 11 libbre o 5 kg.
“Limite sicuro” =  (5 microgrammi / kg / giorno) (5 kg) = 25 microgrammi / giorno.
Ci sono diversi vaccini somministrati a 2 mesi di età, secondo il programma CDC.
Difteria, tetano, pertosse. (DTaP) / Polio (IPV) / Haemophilus b (HIB) / Epatite B / Pneumococco (PCV) / Rotavirus

I vaccini contenenti alluminio che possono essere somministrati a un appuntamento di 2 mesi includono:
Pediarix: DTaP, IPV, HepB ( 850mcg ), PCV ( 125mcg ), PedvaxHIB ( 225mcg )
850mcg + 125mcg + 225mcg = 1200 mcg di alluminio.
Il “limite di sicurezza” per un bambino di due mesi in un giorno, secondo la FDA = 25mcg.
Quantità iniettata tramite vaccini raccomandata dal CDC = 1200mcg.
Pertanto, la quantità di alluminio che può essere somministrata a un bambino di 2 mesi in un giorno, supera il limite di sicurezza fissato dalla FDA di 48 volte .
Il programma CDC raccomanda questo stesso set di vaccini a 4 mesi e 6 mesi, aggiungendo un altro vaccino per l’influenza 6 mesi.
Anche quando si regola un livello di esposizione pari a zero microgrammi per i giorni tra le visite di 2, 4 e 6 mesi di un bambino, il limite di sicurezza a lungo termine o cronico viene comunque superato. A 25 mcg / die da 2 mesi a 6 mesi di età (120 giorni), il limite di sicurezza di esposizione sarebbe di 3000 mcg. (1200mcg) (3 set di vaccini, un set per ogni visita) = 3600mcg. (Tecnicamente, questo confronto non è scientificamente valido a causa del modo in cui il limite di sicurezza viene drasticamente superato in un giorno.)
* Un elenco di vaccini contenenti alluminio è alla fine di questo articolo.

Autoimmunità.
Mentre non ci sono dati scientifici di ricerca o sperimentali su ciò che è veramente un limite sicuro di alluminio da iniettare tramite vaccino, c’è un bel po ‘di ricerca sugli effetti avversi sulla salute dell’iniezione di adiuvanti di alluminio.
Nella letteratura scientifica, adiuvanti di alluminio nei vaccini sono stati collegati allo sviluppo di varie malattie autoimmuni , come r artrite heumatoid, lupus,  malattia della tiroide o tiroidite autoimmune,  fibromialgiastanchezza cronicasclerosi multiplamiocardite, sindrome antifosfolipidi / trombosi ( rischio di coaguli di sangue),  sindrome di Sjögren(secchezza degli occhi, secchezza delle fauci) e altro.

È ben documentato e riconosciuto che i vaccini contenenti alluminio attivano condizioni come la “sindrome autoimmunitaria (autoinfiammatoria) indotta dagli adiuvanti” (ASIA) e la ” miofascite macrofagica ” (MMF), che può manifestarsi come una qualsiasi delle suddette autoimmune condizioni nei bambini o negli adulti, o presenti come disfunzione cognitiva oltre a infiammazione cronica e crescente e dolore localizzato nelle articolazioni e nei muscoli.

Il dottor Romain Gherardi, specialista in malattie neuromuscolari, sta studiando la miofascite macrofagica e lo cura nella sua clinica ospedaliera in Francia da diversi anni. Le sue scoperte continuano ad essere supportate da nuove prove e ricerche. Questo è un estratto di uno dei suoi studi, pubblicato nel 2012:
“L’ossi-idrossido di alluminio (allume) … è stato usato nei vaccini per il suo effetto adiuvante immunologico dal 1927. L’allume è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini umani e veterinari, ma i meccanismi con cui stimola le risposte immunitarie rimangono incomplete.
Sebbene generalmente ben tollerato, l’allume può occasionalmente causare problemi di salute invalidanti in individui presumibilmente suscettibili.
Una piccola percentuale di persone vaccinate presenta esordio ritardato di mialgia diffusa, affaticamento cronico e disfunzione cognitiva ed esibisce una persistenza a lungo termine dei macrofagi caricati di allume nel sito della precedente immunizzazione intramuscolare (im), formando una lesione granulomatosa chiamata miofascite macrofagica (MMF). I sintomi clinici associati all’MMF sono paradigmatici della “sindrome autoimmune / infiammatoria indotta dagli adiuvanti” (ASIA) recentemente delineata. La disfunzione cognitiva stereotipata ricorda i deficit cognitivi descritti in lavoratori di fonderia esposti a particelle di Al inalate.
Le preoccupazioni sulla sicurezza degli allumi dipenderanno in larga misura dal fatto che il composto rimanga localizzato nel sito di iniezione o si diffonda e si accumuli negli organi distanti. Esperimenti su animali indicano che i nanomateriali biopersistenti prelevati dalle cellule di monociti nei tessuti, come i surrogati di allume fluorescente, possono prima traslocare a linfonodi drenanti, e successivamente circolano nel sangue all’interno dei fagociti e raggiungono la milza, e, alla fine, si accumulano lentamente nel cervello.”
Miofascite macrofagica: caratterizzazione e patofisiologia. 
Gherardi RK, et al. Lupus. 2012.

Neurotossicità.
Un altro aspetto della tossicità adiuvante dell’alluminio è che l’alluminio può rimanere nel sito di iniezione per diversi anni. Non solo questo può causare prurito persistente e allergia da contatto, ma il cervello accumula gradualmente l’alluminio iniettato. Come risultato di questa biopersistenza a lungo termine, è stato scoperto che condizioni autoimmuni e neurologiche si manifestano anche dopo dieci anni dopo la vaccinazione .
È documentato che gli adiuvanti di alluminio causano danni neurologici. Il danno è in genere ritardato e cronico, ancora una volta a causa della persistenza a lungo termine dell’alluminio nel sito di iniezione. L’alluminio  distrugge i motoneuroni  nel cervello e lentamente causa una quantità sempre maggiore di neuroinfiammazione. In uno studio, il danno somigliava più da vicino alla sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
vedi: Alluminio presente nell’Autismo
Il danno neurologico osservato suggerisce anche che gli adiuvanti di alluminio possono giocare un ruolo significativo nell’aumentare del tasso di autismo . Il Dr. Russel Blaylock, un neuroscienziato che ha passato anni a studiare il problema, ha in realtà proposto un meccanismo per lo sviluppo dell’autismo dovuto alla immunoeccitotossicità .
(Maggiori informazioni sulla connessione autismo-vaccino QUI ), vedi anche: Autismo dai Vaccini

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L’alluminio nei vaccini è sicuro ?
NO, l‘alluminio nei vaccini non è sicuro. Non c’era mai un motivo valido per rivendicare la sicurezza. Anche a livello di microgrammi iniettati, queste quantità sono dannose e non c’è modo di sapere se tu o tuo figlio ne risentirete in modo significativo – settimane, mesi o anche anni dopo. Con l’aumento della quantità di vaccini contenenti alluminio che ci si aspetta di ricevere, l’incidenza di malattie autoimmuni e neurologiche sta crescendo a fianco di essa. Sempre più bambini stanno sviluppando condizioni croniche e debilitanti.
La ricerca scientifica indipendente sugli adiuvanti di alluminio che causano autoimmunità e neurotossicità – sta solo crescendo– e c’è sempre meno dubbio che i vaccini contenenti alluminio hanno causato malattie croniche in una parte significativa della popolazione.
È una tragedia che la ricerca scientifica continui a convalidare che l’alluminio sta di fatto causando la malattia di Alzheimer , eppure medici e infermieri invitano gli anziani a sottoporsi ogni anno al vaccino contro la polmonite adiuvante in alluminio.

“Ogni giorno c’è più evidenza che questa relazione è più che casuale. Nell’uomo, gli adiuvanti possono indurre manifestazioni cliniche costituzionali, muscoloscheletriche o neurologiche non specifiche e in alcuni casi possono portare alla comparsa o all’accelerazione di una malattia autoimmune in un soggetto con suscettibilità genetica. ” Autoimmunità indotta da adiuvanti e vaccini: modelli animali. Ruiz JT, et al. Immunol Res. 2017.

C’è così tanto più ricerca scientifica sugli effetti avversi sulla salute dell’alluminio. Una piccola quantità di ricerca qui è stata oscurata, in relazione ai coadiuvanti del vaccino. Ti incoraggerei ad andare su PubMed.gov e cercare la letteratura per te stesso.
Inoltre, consiglio vivamente di guardare il documentario,  Injecting Aluminium.
TLH.

Vaccini contenenti alluminio
Gli inserti del pacchetto vaccino forniscono le informazioni elencate di seguito:

Riferimenti aggiuntivi:
– Panoramica dei principi tossicologici di base:
http://ec.europa.eu/health/ph_projects/2003/action3/docs/2003_3_09_a21_en.pdf
– Lo spettro di ASIA: “Sindrome autoimmune (autoinfiammatoria) indotta da adiuvanti”:
http://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/0961203311429316 – –
– Aspetti clinici in pazienti con miofascite macrofagica di lunga durata. Rigolet M, et al. Front Neurol. 2014.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/25506338/
– Un ruolo per il carico corporeo dell’alluminio nella miofascite macrofagica associata a vaccino e nella sindrome da stanchezza cronica.  Exley C, et al. Ipotesi Med. 2009.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/19004564/
– Presentazione atipica della miofascite macrofagica 10 anni dopo la vaccinazione.  Ryan AM, et al. Disturbo neuromuscolare. 2006.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/17005400/
– [Lezioni dalla miofascite macrofagica: verso la definizione di una sindrome da adiuvante correlata al vaccino].  Gherardi RK. Rev Neurol (Parigi). 2003.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/12660567/
– Le lesioni di miofascite macrofagica valutano la persistenza a lungo termine di idrossido di alluminio derivato da vaccino nel muscolo. Gherardi RK, et al. Cervello. 2001.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/11522584/
– Adiuvanti di alluminio dei vaccini iniettati nel muscolo: destino normale, patologia e malattia associata:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1286011516000254
– Grave manifestazione della sindrome autoimmune indotta dagli adiuvanti (sindrome di Shoenfeld
https://link.springer.com/article/10.1007/s12026-016-8811-0
– Forte evidenza di linking e Alzheimer:
https://www.hippocraticpost.com/mental-health/strong-evidence-linking-aluminium-alzheimers/
Tratto da: https://thinklovehealthy.com/2017/06/22/aluminum-in-vaccines-history-and-toxicity/ 

IMPORTANTE SEGNALAZIONE (vedi qui i particolari)
L’iniezione della vitamina K1 ai neonati in  Italia ed in altre nazioni del mondo, viene fatta di nascosto o con genitori “consenzienti”, senza pero’ aver fatto leggere loro il bugiardino del farmaco,  a tutti bambini appena nascono.
Continua in: Alluminio 2