ALLUMINIO nei VACCINI 2 – Mednat.news


ALLUMINIO nei VACCINI – 2
…..nei Cibi e nei farmaci, cosmetici, ecc.,
ALZHEIMER e PARKINSON con l’alluminio
Continua da: Alluminio – 1

IMPORTANTE SEGNALAZIONE (vedi qui i particolari)
L’iniezione della vitamina K1 ai neonati in  Italia ed in altre nazioni del mondo, viene fatta di nascosto o con genitori “consenzienti”, senza pero’ aver fatto leggere loro il bugiardino del farmaco,  a tutti bambini appena nascono.
Non hanno bisogno del vostro consenso, l’iniezione è inclusa nelle pratiche mediche che effettuano nella  sezione dove voi dichiarate di lasciare in cura il vostro bambino, al reparto nursering, per esser lavato, medicato ecc.
Per le sostanze che contiene questa iniezione (alluminio, vedi foto, sostanza che passa facilmente nel cervello del piccolo e che eccitera’ i neuroni fin da subito, e poi nel tempo potrebbe generare problemi ….), ogni genitore avrebbe il diritto umano di denunciare il Ministero della Salute Italiano per complicità premeditata in crimine organizzato !!
Segue alle volte, sempre all’insaputa dei genitori e senza scriverlo sulla cartella clinica, anche la vaccinazione per l’epatite A o B, con vaccino irradiato dal Cobalto 60, in grado di scatenare malattie autoimmunitarie, sordità, cecità, patologie neurologiche, AIDS, epatite B, epatite C, Cancro, Autismo precoce ecc.
A due giorni dalla nascita spuntano fuori varie associazioni che vi fanno firmare la vendita del DNA del vostro figlio a Terzi (case farmaceutiche) mediante il prelievo del sangue dal tallone, per la cosiddetta prevenzione delle malattie metaboliche !
Insomma appena nasci attentano alla tua salute !

Nei vaccini sono presenti:
– idrossido di alluminio, fosfato di alluminio, allume (solfato di alluminio di potassio), o sali di alluminio misti.
Esempio: i sali di alluminio sono utilizzati nei vaccini DTaP, il vaccino pneumococcico coniugato, e nei vaccini per l’epatite B.
Cervarix, un vaccino per  il cosiddetto cancro del collo dell’utero, comprende, nella sua formulazione lo AS04.
Lo AS04 è una combinazione di idrossido di alluminio e monofosforil lipide A (MPL).
Lo MPL è una sostanza simile al grasso purificato.
Guardate le radiografie che dimostrano i luoghi ove si concentra l’alluminio dei VACCINI !
https://prepareforchange.net/2017/11/22/researchers-show-where-the-aluminum-travels-to-in-the-body-stays-after-vaccination/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29410031/
https://youtu.be/R28CT-Sqioc
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/28752219/

La PROVA del nove: Alluminio nel tessuto cerebrale dei bambini autistici
Adesso vediamo chi ha il coraggio di dire che si tratta di una semplice coincidenza !
Articolo tratto dal profilo Facebook del fisico Corrado Penna
Fonte articolo: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0946672X17308763
Il disturbo dello spettro autistico è un disturbo dello sviluppo neurologico di eziologia (causa) innocua. Viene suggerito che la causa coinvolga sia una suscettibilità genetica che dei fattori ambientali, tra i quali vanno incluse alla fine anche le tossine ambientali.
È stato fatto il tentativo di legare l’esposizione umana alla tossina ambientale alluminio al disturbo dello spettro autistico.
Qui abbiamo utilizzato la tecnica della transversely heated graphite furnace atomic absorption spectrometry (spettrometria di assorbimento atomico da fornace di grafite riscaldata trasversalmente) per misurare, per la prima volta, il contenuto di alluminio del tessuto cerebrale di soggetti donatori con una diagnosi di autismo.
Abbiamo anche utilizzato del fluoro selettivo per l’alluminio (aluminium-selective fluor) per identificare l’alluminio nel tessuto cerebrale utilizzando la microscopia a fluorescenza. Il contenuto di alluminio del tessuto cerebrale nell’autismo è stato decisamente alto.
La media (tra parentesi la deviazione standard) del contenuto di alluminio nei 5 individui per ogni lobo è stata 3,82(5,42), 2,30(2,00), 2,79(4,05) e 3,82(5,17) μg/g di peso della materia secca rispettivamente per il lobo occipitale, frontale, temporale e parietale.
Questi sono tra i più alti valori di alluminio nel tessuto cerebrale umano misurati fino ad ora e bisogna chiedersi come mai, per esempio, il contenuto di alluminio del lobo occipitale di un ragazzo di 15 anni dovrebbe essere 8,74 (11,59) μg/g di peso della materia secca ?
La microscopia a fluorescenza selettiva per l’alluminio è stata utilizzata per identificare l’alluminio nel tessuto cerebrale di 10 donatori. Mentre si immaginava che l’alluminio fosse associato ai neuroni si è visto che è presente invece nella zona intracellulare in cellule simili alle microglia e in altre cellule infiammatorie non neuronali delle meningi, della vasculatura, della materia grigia e della materia bianca.
La preminenza dell’alluminio intracellulare associato con cellule non neuronali è stata una eccezionale osservazione nel tessuto cerebrale dei soggetti autistici e può offrire indizi sia riguardo all’origine dell’alluminio presente nel cervello che riguardo al possibile ruolo di tale sostanza nel causare il disturbo dello spettro autistico.
vedi: PDF dell’articolo originale
Alluminio nel cervello + Diabete dai Vaccini

L’alluminio dei Vaccini, i biologi segnalano i pericoli !

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Meccanismo sulla tossicita’ dell’alluminio dei vaccini e della Vitamina K1, nella popolazione pediatrica (bambini)
Mechanisms of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric populations – By Tomljenovic L., Shaw CA.

Il prof. Gherardi spiega come l’alluminio dei vaccini iniettato nel muscolo va al cervello provocando danni. Secondo la medicina ufficiale nei vaccini ci sono dai 25 mcg ai 600 mcg di alluminio. Essi dopo poco tempo vengono espulsi dall’organismo.
Nessun problema di sicurezza riguardo i sali di alluminio in essi utilizzati come adiuvante. Il prof. Gherardi (direttore presso INSERM, Istituto nazionale di ricerca in medicina ) non la pensa così.
Dopo 18 anni di ricerche il prof Gherardi afferma che l’alluminio è biopersistente e non va via dopo poche settimane nei vaccinati.
In molti pazienti è stato trovato alluminio di origine vaccinale dopo molti anni nei macrofagi. (cellule del sistema immunitario).
Ciò causa una intossicazione con segni clinici come, deficit di attenzione e memoria, sindrome da stanchezza cronica. Il prof. Gherardi parla di “miofascite macrofagica “.
In pratica dopo l’inoculo di un vaccino è stato osservato che vi è una concentrazione a distanza di alluminio nel cervello e nella milza. Questi depositi sono aumentati nel cervello anche fino ad un anno di distanza dalla iniezione. Dopo pochi minuti dalla iniezione i macrofagi catturano le particelle di alluminio nel sito della vaccinazione. Una parte resta nel sito dell’inoculo anche per anni mentre un’altra parte e dal sistema linfatico al sangue porta l’alluminio al cervello. – vedi: SIDS(morte dopo vaccino)
https://www.facebook.com/radioautismo.org/videos/1818821251464598/
Romain K. Gherardi, MD, Institut Mondor de Recherche Biomédicale, INSERM U955-E10, Univeristé Paris-Est, France.
Email: romain.gherardi@hmn.aphp.fr
https://www.facebook.com/fanpage.it/videos/1989281214426876/

INFATTI:
Morphologie. 2016 Jun;100(329):85-94. doi: 10.1016/j.morpho.2016.01.002. Epub 2016 Apr 6.
Aluminum adjuvants of vaccines injected into the muscle: Normal fate, pathology and associated disease.

By Gherardi RK1, Aouizerate J1, Cadusseau J2, Yara S2, Authier FJ3.
1 – Garches-Necker-Mondor-Hendaye Reference Centre for Neuromuscular Diseases, 94000 Créteil, France; Expert Centre for Neuromuscular Pathology, Henri-Mondor Hospital, AP-HP, 51, avenue du Maréchal-de-Lattre-de-Tassigny, 94000 Créteil, France; Inserm U955-Team 10 “Biology of Neuromuscular System” Paris Est-Créteil University, Créteil, France.
2 – Garches-Necker-Mondor-Hendaye Reference Centre for Neuromuscular Diseases, 94000 Créteil, France; Inserm U955-Team 10 “Biology of Neuromuscular System” Paris Est-Créteil University, Créteil, France.
3 – Garches-Necker-Mondor-Hendaye Reference Centre for Neuromuscular Diseases, 94000 Créteil, France; Expert Centre for Neuromuscular Pathology, Henri-Mondor Hospital, AP-HP, 51, avenue du Maréchal-de-Lattre-de-Tassigny, 94000 Créteil, France; Inserm U955-Team 10 “Biology of Neuromuscular System” Paris Est-Créteil University, Créteil, France.
Electronic address: authier@u-pec.fr.

Estratto
L’ossido idrossido di alluminio (Alhydrogel (®)) è un composto nano-cristallino che formano aggregati che sono stati introdotti nel vaccino per il suo effetto adiuvante immunologico nel 1926.
È l’adiuvante più comunemente usato nei vaccini umani e veterinari, ma meccanismi mediante i quali stimola le risposte immunitarie rimangono mal definiti.
Anche se generalmente ben tollerata a breve termine, è stato sospettato di causare occasionalmente problemi neurologici ritardati in individui sensibili. In particolare, la persistenza a lungo termine di granuloma aluminico chiamata anche miofasciite macrofagica è associata a artromialgie croniche e alla stanchezza e alla disfunzione cognitiva.
Le preoccupazioni di sicurezza dipendono in gran parte dal lungo periodo di biopersistenza inerente a questo adiuvante, che può essere legato al suo rapido ritiro dal liquido interstiziale da parte dell’avvio cellulare avido; e la capacità di particelle adiuvanti per migrare e lentamente accumularsi negli organi linfoidi e nel cervello, un fenomeno documentato in modelli animali e risultante dalla traslocazione MCP1 / CCL2-dipendente di cellule di monociti con carico adiuvante (fenomeno del cavallo di Troia).
Queste nuove intuizioni suggeriscono fortemente che si dovrà compiere una rivalutazione seria della farmacocinetica adiuvante in alluminio a lungo termine e della sicurezza.
vedi anche: Do aluminum vaccine adjuvants contribute to the rising prevalence of autism
Traduz.: Gli additivi del vaccino in alluminio, contribuiscono alla crescente prevalenza dell’autismo

Alluminio nel sistema nervoso centrale (SNC): tossicità per l’uomo e gli animali, vaccino con adiuvanti ed autoimmunità.
–  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23609067
Video sull’alluminio dei Vaccini, affermazioni di medici !

L’idrossido di alluminio (contenuto nei vaccini anche pediatrici) puo’ far precipitare gli acidi biliari nell’intestino tenue superiore, riducendo così l’assorbimento delle vitamine liposolubili. / Vitamina K /
– MICROMEDEX Thomson Health Care. USPDI – Informazioni sulle droghe per l’operatore sanitario. 22 ed. Volume 1. MICROMEDEX Thomson Health Care, Greenwood Village, CO 2002. Contenuto revisionato e approvato dalla US Pharmacopeial Convention, Inc., p. 2957

IMPORTANTE
Il vaccino per lo H5N1, l’ influenza aviaria, la falsa epidemia inventata per spaventare e far acquistare dalle nazioni i vaccini, contiene l’adiuvante AS03, una emulsione “olio-in-acqua”.
– L’adiuvante AS03 è costituito dai composti oleosi, D, L-alfa-tocoferolo (vitamina E), squalene, e il polisorbato 80, il quale serve a mantenere  insieme tutti gli elementi, impedendo loro di separarsi; poi troviamo acqua contenente piccole quantità di sali.
Alcuni antibiotici possono essere utilizzati in determinate produzioni per “prevenire la contaminazione batterica durante la produzione“ e quindi sono presenti nei vaccini.

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Danni immunitari con i vaccini: in questa ricerca vi e’ la dimostrazione ed evidenza di autoimmunità
indotta dal vaccino e autoimmunità indotta anche dagli adiuvanti
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26275795
Questi meccanismi sono condivisi da diverse condizioni innescate da coadiuvanti portano alla sindrome autoimmune / infiammatoria indotta da adiuvanti (sindrome Asia).

Sindrome infiammatoria chiamata “Asia” scatenata dai vaccini !
ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da:  http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
… ed e’ noto che… le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente “malattie“….e se questa infiammazione raggiunge le meningi, si chiama meningite, se raggiunge la pelle, si chiama morbillo, e se raggiunge il cervello ed i neuroni si chiama autismo oppure SIDS…ecc. a seconda di dove va l’infiammazione la cosiddetta “malattia” cambia nome, ma e’ sempre la stessa…i vari nomi servono per spaventare i popoli che ignorano i fatti, per farli vaccinare !
Neuroinfiammazione con i Vaccini (ASIA,Sjögren’s Syndrome: SS)

Importante e bello studio del prof. Katsunari Nishihara
In sostanza questo ricercatore mette in correlazione una cronica infezione da virus, batteri (qualsiasi, quindi anche vaccinali) e patogeni di varia natura anche di origine intestinale, che influirebbero negativamente sul sistema mitocondriale dei neuroni e provocherebbero psicosi e problemi sensopercettivi tipici anche e non solo dell’autismo.
– vedi gli effetti nocivi, di questo metallo (alluminio) nei vaccinati di esavalente, ad esempio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

Alluminio ed altro….nei Vaccini ecco i gravi danni:
http://edgytruth.com/2016/07/18/vaccine-ingredients-comprehensive-guide/#
Ecco le prove, con studi, delle varie Micro e NanoContaminazioni dei Vaccini – PDF + Nanoparticelle + Ricerca e Studio dimostrativo sul contenuto di sostanze pericolose nei Vaccini + Nanobatteri nei Vaccini

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CONFRONTO TRA la QUANTITA’ di ALLUMINIO nella PRIMA DOSE di INFANRIX HEXA (Esavalente) e quella ASSUNTA IN 1 GIORNO dal LATTANTE MEDIANTE LATTE MATERNO o FORMULATO
vedi: SITOGRAFIA = 5000 volte di piu’…..!…poi ci sono i richiami successivi e gli altri vaccini che lo contengono !

Nuova ricerca stabilisce: ERRATI gli studi di riferimento sull’innocuità dell’alluminio, adiuvante nei vaccini
Una nuova ricerca scientifica stabilisce che non sono corretti i principali studi di riferimento utilizzati per affermare l’ innocuità dell’alluminio adiuvante nei vaccini.
Questa ricerca pubblicata il 28 dicembre 2017 ha analizzato criticamente gli studi di riferimento (quelli considerati “più importanti”) sulla tossico-cinetica degli adiuvanti alluminio presente nei vaccini.
Gli autori (Masson JD, Crépeaux G, Authier FJ, Exley C, Gherardi Romain)
Vedi Estratto originale dell’articolo:
See comment in PubMed Commons below Ann Pharm Fr. 2017 Jul;75(4):245-256. doi: 10.1016/j.pharma.2017.04.004. Epub 2017 May 31. [Critical analysis of reference studies on aluminium-based adjuvants toxicokinetics].
[Article in French] Masson JD1, Crépeaux G2, Authier FJ1, Exley C3, Gherardi RK4.
Author information
1 – Inserm U955 E10, centre expert de pathologie neuromusculaire, « Biologie du système neuromusculaire », hôpital Henri-Mondor, faculté de médecine, université Paris-Est-Créteil, 94010 Créteil, France.
2 – Inserm U955 E10, centre expert de pathologie neuromusculaire, « Biologie du système neuromusculaire », hôpital Henri-Mondor, faculté de médecine, université Paris-Est-Créteil, 94010 Créteil, France; École nationale vétérinaire d’Alfort, 7, avenue du Général-de-Gaulle, 94700 Maisons-Alfort, France.
3 – Aluminium and Silicon Research Group, The Birchall Centre, Lennard-Jones Laboratories, Keele University, ST5 5BG, Staffordshire, Royaume-Uni.
4 – Inserm U955 E10, centre expert de pathologie neuromusculaire, « Biologie du système neuromusculaire », hôpital Henri-Mondor, faculté de médecine, université Paris-Est-Créteil, 94010 Créteil, France. Electronic address: romain.gherardi@aphp.fr.

Abstract
We reviewed the three reference toxicokinetic studies commonly used to suggest innocuity of aluminum (Al)-based adjuvants.
A single experimental study was carried out using isotopic 26Al (Flarend et al., 1997). This study ignored adjuvant cell capture. It was conducted over a short period of time (28 days) and used only two rabbits per adjuvant. At the endpoint, Al retention was 78% for aluminum phosphate and 94% for aluminum hydroxide, both results being incompatible with quick elimination of vaccine-derived Al in urines. Tissue distribution analysis omitted three important retention sites: the injected muscle, the draining lymph node and bone. Two theoretical studies have evaluated the potential risk of vaccine Al in infants, by reference to the oral Minimal Risk Level (MRL) extrapolated from animal studies. Keith et al., 2002 used a too high MRL (2mg/kg/d), an erroneous model of 100% immediate absorption of vaccine Al, and did not consider renal and blood-brain barrier immaturity. Mitkus et al. (2011) only considered absorbed Al, with erroneous calculations of absorption duration. They ignored particulate Al captured by immune cells, which play a role in systemic diffusion and the neuro-inflammatory potential of the adjuvant. MRL they used was both inappropriate (oral Al vs injected adjuvant) and far too high (1mg/kg/d) with regard to experimental studies of Al-induced memory and behavioral changes.
Both paucity and serious weaknesses of these studies strongly suggest that novel experimental studies of Al adjuvants toxicokinetics should be performed on the long-term, including post-natal and adult exposures, to ensure innocuity and restore population confidence in Al-containing vaccines.

KEYWORDS:  Adjuvants vaccinaux; Aluminium; Sécurité vaccinale; Toxicocinétique; Toxicokinetics Vaccine safety; Vaccine adjuvant
PMID: 28576261 – DOI: 10.1016/j.pharma.2017.04.004

Nella sintesi (Estratto) essi affermano:
“Abbiamo esaminato i tre studi di riferimento comunemente usati per suggerire che gli adiuvanti a base di alluminio (Al) sono innocui dal punto di vista tossico-cinetico. In realtà riguardo lo studio sperimentale condotto utilizzando gli isotopi 26 di Alluminio (Al) (Flarend et al., Vaccine, 1997) , esso utilizzava sali di alluminio simili a quelli usati nei vaccini ma ignorava l’assorbimento dell’ adiuvante da parte delle cellule che all’epoca non era ben documentato.
Lo studio inoltre è stato condotto in un periodo di tempo breve (28 giorni) e utilizzando solo due conigli per ciascun adiuvante. La sua conclusione che la ritenzione del fosfato di Al fosse del 78% mentre per l’idrossido di Al fosse del 94% ,entrambi i risultati sono incompatibili con la rapida eliminazione con le urine di Al derivante da vaccino. Inoltre lo studio ha omesso l’analisi della distribuzione nei tessuti di tre importanti siti di ritenzione dell’alluminio: il muscolo sede dell’iniezione, i linfonodi drenanti e le ossa .
Gli altri due studi teorici avevano valutato il potenziale rischio dell’alluminio vaccino nei neonati, facendo riferimento a un “livello minimo di rischio” orale (LMR) estrapolato da studi su animali. Keith et al. (Vaccine, 2002) ha utilizzato un LMR elevato (2 mg / kg / die), un modello errato di assorbimento di Al perché con il vaccino l’assorbimento è immediato ed al 100%, e non ha preso in considerazione l’immaturità renale e della barriera emato-encefalica dei neonati. Mitkus et al. (Vaccine, 2011) consideravano solo l’Al solubilizzato, con calcoli erronei della durata dell’assorbimento.
La diffusione sistemica delle particelle di Al e il potenziale neuroinfiammatorio sono stati omessi. L’LMR da loro usato era sia inappropriato (Al orale a fronte di Al adiuvante iniettato) ed di nuovo troppo alto (1 mg / kg / die) rispetto ai recenti studi sugli animali. Sia la scarsità, sia le gravi debolezze degli studi di riferimento suggeriscono fortemente che per garantire la loro sicurezza e ripristinare la fiducia della popolazione nei vaccini contenenti Al devono essere eseguiti nuovi studi sperimentali a lungo termine sulla tossico-cinetica degli adiuvanti di Alluminio usati nei vaccini, compresi studi sull’esposizione dei neonati e degli adulti.”

Commento:
Questa ricerca non solo confuta quelle poche ricerche sull’innocuità dei vaccini con adiuvante alluminio, ma da ulteriore fondamento alle altre decine di studi che dimostrano correlazioni statistiche fra l’alluminio nei vaccini e varie patologie degenerative, gravi o mortali, poiché l’alluminio è un metallo pesante intollerabile per l’organismo.

Ecco ad esempio quella che dimostra che non esiste un livello minino di alluminio tollerabile dall’organismo per iniezione

Le Istituzioni obbligano i genitori a iniettare ai loro figli sostanze intollerabili per l’organismo, molti bambini ricevono così danni permanenti (non si sa come eliminare queste sostanze ) e stanno così creando una massa enorme di danneggiati da vaccino che purtroppo non hanno nemmeno la possibilità di essere riconosciuti tali a causa della omertà indotta dal terrorismo mediatico e dalla radiazione dei medici che invece si sono esposti denunciando le evidenze cliniche dei danni. Si tratta oltretutto di crimini contro l’umanità poiché l’obbligo vaccinale è contrario ai diritti umani (Convenzione di Oviedo).

Nel frattempo è stato ritirato lo studio che metteva in correlazione l’alluminio adiuvante con l’attivazione di certi geni omogenei ai biomarcatori dell’autismo, ritirato per la perdita o cancellazione dei dati che erano stati utilizzati.
Traduzione By Loris Palmerini – Tratto da: palmerini.net

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NANOPARTICELLE di Alluminio nel cervello
Che le nanoparticelle di Alluminio finissero direttamente nei tessuti cerebrali lo si sospettava già da molto tempo, ma ora abbiamo la conferma che forse ci troviamo dinnanzi al classico “bossolo fumante”.
Lo studio è stato condotto sui tessuti cerebrali di soggetti autistici, ed è stato accettato da Elsevier il 23 Novembre 2017 ed è disponibile in rete ormai da Dicembre/17.
Fatene un buon uso insieme a tutte le prove raccolte in questi anni per inchiodare e intasare con esposti, denunce e quanto altro corti, tribunali che intendano negare un fatto evidente e confermato scientificamente. Intanto le casistiche di encefalopatia neurotossica continuano a crescere..
Un estratto: “..Il contenuto di alluminio dei tessuti cerebrali dei donatori con una diagnosi di ASD era estremamente alto.
Mentre c’era una significativa variabilità inter-tissutale, inter-lobo e inter-soggetto, il contenuto medio di alluminio per ogni lobo in tutti i 5 individui era verso la fine più alto di tutte le misurazioni (storiche) precedenti del contenuto di alluminio del cervello, compresi i disturbi iatrogeni come l’encefalopatia dialitica. Tutti e 4 i donatori avevano concentrazioni significativamente più elevate di alluminio del cervello rispetto alla singola donatrice femminile.
Abbiamo registrato alcuni dei più alti valori per il contenuto di alluminio del cervello mai misurati in tessuti sani o malati in questi donatori di ASD maschi compresi i valori di 17,10 e 18,17 e 22,11 g/g di peso secco. Che cosa discrimina questi dati da altre analisi dell’alluminio del cervello in altre malattie è l’età dei donatori di ASD, perché, ad esempio, un ragazzo di 15 anni ha un contenuto di alluminio così alto nei suoi tessuti cerebrali ?
Non ci sono dati comparativi letteratura scientifica… il più vicino è analogamente un alto dato per un maschio di 42 anni con malattia di Alzheimer familiare.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0946672X17308763

Video, registrato (telecamera nascosta) in una ASL italiana, una pediatra racconta la verita’ sui Vaccini !

METALLI TOSSICI
Qualche anno fa li chiamavano metalli pesanti, e se ne parlava soprattutto nei giorni di grande afa estiva quando l’inquinamento e il caldo rendevano l’aria irrespirabile.
Oggi anche gli esperti li definiscono metalli tossici, e sono sostanze tossiche che penetrano in maniera insidiosa nella nostra vita attraverso, Vaccini, farmaci,amalgami dentali, protesi, cibi, acque, bevande, prodotti per l’igiene personale, rossetto, aria.
vedi anche: http://www.informasalus.it/it/articoli/tossicita-metalli-autismo.php

NEUROTOSSICITÀ dei VACCINI – 24 Luglio 2016
Alluminio Vaccinale e Patologie Immuni Demielinizzanti
Gli adiuvanti a base di Alluminio largamente impiegati nella realizzazione di tutti i vaccini per uso pediatrico sono al centro dell’attenzione da parte di numerosi ricercatori e clinici di esperienza trentennale nel campo delle patologie autoimmuni indotte dai vaccini. I riscontri sulla tossicità dell’Alluminio nei vaccini sono ormai un fatto scontato.
In questa ricerca viene evidenziata l’importanza di eliminare o, quantomeno, di ridurre la presenza di questo adiuvante.
Vediamo il perché: l’ Alluminio in vaccini per l’infanzia non è sicuro, ma pericoloso !
Aluminum in Childhood Vaccines Is Unsafe – By Neil Z. Miller
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23609067

SCHEDA FDA sull’alluminio PDF

Nella tabella 4.1 vengono evidenziate le patologie demielinizzanti come la sclerosi multipla, indotta dai vaccini antiepatite di tipo A (HAV) e di tipo B (HBV), nonché dal vaccino antipapilloma virus (HPV); la Encefalomielite Acuta Disseminata (ADEM) indotta dal vaccino antiepatite di tipo B (HBV), nonché dal vaccino antipapilloma virus (HPV); la Sindrome  di Guillain Barré, indotta dal vaccino antiepatite di tipo B (HBV), nonché dal vaccino antipapilloma virus (HPV); la Mielite Trasversa, indotta dal vaccino antiepatite di tipo B (HBV), nonché dal vaccino Difterite-Pertosse-Tetano; la Neuromielite ottica/Neurite ottica, indotte dai vaccini antiepatite di tipo A (HAV) e di tipo B (HBV), dal vaccino antipapilloma virus (HPV) nonché dal vaccino Difterite-Pertosse-Tetano, dal vaccino antipapilloma virus (HPV) e dal tossoide tetanico, la Leucoencefalite demielinizzante, indotta dal vaccino antiepatite di tipo B (HBV). Nella colonna di destra sono riportati i riferimenti bibliografici.

..L’iperattivazione prolungata del sistema immunitario e l’infiammazione cronica innescata da una ripetuta esposizione e inaspettatamente lunga persistenza degli Alluminio-adiuvanti nel corpo umano (fino a 11 anni dopo la vaccinazione: Gherardi et al, 2001;. Ryan et al., 2006; Shivane et al., 2012) si pensa essere alla base dei principali fattori di tossicità di questi composti. Una delle ragioni di questa lunga ritenzione degli Alluminio-adiuvanti nei compartimenti corporei, tra cui la circolazione sistemica, è più probabile la sua stretta associazione con l’antigene vaccinico o con gli eccipienti di altri vaccini (cioè DNA contaminante). Anche il tipo di dieta ha mostrato che l’Alluminio ha la tendenza ad accumularsi nel sistema nervoso centrale nel corso del tempo, producendo esiti di tipo Alzheimer nella sperimentazione su animali alimentati con quantità equivalenti di Al analoga a quella che gli esseri umani consumano attraverso una tipica dieta occidentale (Walton, 2007; Walton e Wang, 2009). La lunga ritenzione degli adiuvanti di Alluminio è stata identificata per la prima volta, e da allora è stata ampiamente studiata, in pazienti portatori di miofascite macrofagica (MMF)….

…La MMF è una condizione caratterizzata da elevate alterazioni miopatologiche specifiche a livello del deltoide; la biopsia muscolare è stata la prima a riconoscerne le caratteristiche nel 1998, risultato conseguenza dell’accumulo a lungo termine di nanoparticelle Alluminio-derivate all’interno dei macrofagi nel sito delle precedenti iniezioni di vaccino (Gherardi et al, 1998., 2001; Couette et al., 2009; Passeri et al., 2011). I pazienti con diagnosi di MMF sono principalmente di sesso femminile (70%) e di mezza età al momento della biopsia (mediana 45 anni), e di aver ricevuto da 1 a 17 iniezioni intramuscolari (i.m.) di vaccini contenenti Alluminio-adiuvanti (media 5.3) nei 10 anni precedenti al rilevamento della MMF (Gherardi e Authier, 2012)……”

“…Così, una percentuale di nanoparticelle di Alluminio sfuggono dall’iniettato intramuscolare (soprattutto all’interno delle cellule del sistema immunitario), viaggiano verso i linfonodi drenanti regionali, ed escono dal sistema linfatico per raggiungere il flusso sanguigno, eventualmente accedendo ad organi distanti, compresi la milza e il cervello, dove i depositi di Alluminio possono ancora essere rilevati a distanza di 1 anno dall’iniezione. Inoltre, il meccanismo di “cavallo di Troia” con il quale l’Alluminio viene caricato nei macrofagi, entra nel cervello e, nel suo lento accumularsi a causa della mancanza di ricircolo, è probabilmente responsabile della miriade di deficit cognitivi. I deficit cognitivi associati con la somministrazione di vaccini contenenti Alluminio-adiuvanti sono stati osservati nei pazienti MMF (Passeri et al., 2011)…”

“….Secondo Khan et al. (2013), dosi crescenti e continuate di Alluminio-adiuvanti scarsamente biodegradabili possono diventare “insidiosamente pericolose”, soprattutto nei casi di vaccinazioni ripetitive e ravvicinate (altrimenti conosciuti come “vaccine rechallenge“) e nei casi di soggetti con un’immatura /alterata barriera ematoencefalica, come quelli molto giovani oppure di coloro che hanno sofferto di precedenti lesioni cerebrali. In questo contesto, l’ultima ricerca di Lujan et al. (2013), ha descritto una grave sindrome neurodegenerativa sindrome nelle pecore da allevamento, legata all’inoculazione ripetitiva di vaccini contenenti Alluminio, è degna di nota. In particolare, la “Sindrome  ASIA della pecora” imita in molti aspetti quelli neurologici riscontrati negli esseri umani circa le malattie legate agli Alluminio-adiuvanti (Lujan et al., 2013)….”

“Answers to Common Misconceptions Regarding the Toxicity of Aluminum Adjuvants in Vaccines”,  by Lucija Tomljenovic e Christopher A. Shaw.

Vedi anche:
Patologie autoimmuni: i vaccini le innescano, by Luana DiEmme
Iperimmunizzazione by Luana DiEmme
Alluminio Multi-Tossicità by yellowbrain
Mechanisms of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric populations. (Tomljenovic L1, Shaw CA) – Lupus. 2012 Feb;21(2):223-30. doi: 10.1177/0961203311430221.

Biopersistence and brain translocation of aluminum adjuvants of vaccines.
By Kroum Gherardi, Housam Eidi, Guillemette Crépeaux, François Jerome Authier and Josette Cadusseau – Faculté de Médecine and Faculté des Sciences et Technologie, INSERM U955 Team 10, Université Paris Est-Créteil, Créteil, France.

Tratto da: http://autoimmunityreactions.org/tag/neurotossicita/

Danni dei Farmaci e Vaccini, eminenti medici/ricercatori indipendenti lo confermano

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Alluminio Vaccinale: ricercatori internazionali presentano i più recenti risultati dei loro studi – 15 giugno 2017
Il 31 Marzo 2017, due associazioni di pazienti hanno ospitato la conferenza scientifica 7 su:  alluminio vaccinazione presso l’ospedale de la “Pitié-Salpêtrière” di Parigi.
L’obiettivo: presentare, attraverso interventi di undici ricercatori francesi ed internazionali, notizie scientifiche intorno a questo adiuvante contenuto in molti vaccini.

Prof. Authier, neurologo presso Henri Mondor Hospital di Creteil, ha introdotto la giornata ricordando un punto essenziale: non è quello di posizionare contro la vaccinazione, ma i vaccini sono sicuri? .

Suzette Fernandes, Vice Presidente dell’associazione E3M, ha presentato lo stato di avanzamento della lotta negli ultimi anni. Ha sottolineato l’importanza del rapporto tra il coinvolgimento dei cittadini e ricercatori di progresso. Mano nella mano, permettono la causa di maggiori progressi:
Il primo intervento di Jean-Daniel Masson ha permesso al pubblico di scoprire in dettaglio in alternativa al adiuvante alluminio: fosfato di calcio.
Una revisione della letteratura scientifica, pubblicato alla fine 2016, spiega che questo adiuvante (che è un componente naturale del corpo) è abbastanza sicuro ed efficace come l’alluminio. Potrebbe presto apparire di nuovo sul mercato.

Studiare la tossicità dell’alluminio vaccinale
Prof. Gherardi, neuropathologist dello  Henri Mondor Hospital di Creteil, unità INSERM U955 E10 dell’Université Paris-Est, ha poi presentato i meccanismi di tossicità di alluminio.
Ha spiegato le recenti importanti scoperte della sua squadra:
L’adiuvante non si osserva fuori ma dentro delle cellule immunitarie.
L’alluminio migra a distanza e persiste nel corpo. Non è dunque un semplice “tatuaggio vaccino” al sito della iniezione. Si accumula in molte parti del corpo (linfonodi, fegato, milza, cervello)!

Dogma “la dose che fa il veleno” non si applica al adiuvante in alluminio. È tossico anche a basse dosi. Si tratta di un tipo particolare di tossicità.

Dr. Lluis Lujan, e’ venuto appositamente dalla Spagna ed ha nel frattempo fornito informazioni su un argomento importante: sono state osservate le sindromi indotte dagli adiuvanti vaccinali negli ovini.
Nel suo discorso (in inglese, con traduzione francese), ha mostrato che molti animali sono stati colpiti: deperimento progressivo, perdita di lana, problemi comportamentali, maggiore aggressività …
“E’ bello partecipare a questo incontro scientifico, perché è in Francia, che tutto è cominciato. La questione della tossicità di alluminio nei vaccini è stata scoperta in questo paese, e ci ha aiutato a condurre una ricerca altrove. “(Dr. Lluis Lujan, Spagna)
Undici interventi di ricercatori intenti a studiare la tossicità dell’alluminio vaccinale

Comprensione myofasciitis macrofagi malattia causata dal vaccino in alluminio
Ha  poi spiegato l’interesse del Positron Emission Tomography (PET), per l’analisi di immagini cerebrali in tre dimensioni. Questa tecnica potrebbe essere usata per diagnosticare le malattie più facilmente legate all’alluminio vaccinale.
Alaa Ghali ha presentato in dettaglio uno strumento per valutare l’impatto della fatica (fisica e cognitiva). Marc Sorel era interessato ai dolori muscolari ed alcuni concetti complessi (tra cui nocicezione e la plasticità neurale).

Informazione è stata fatta anche da due ricercatori sui deficit cognitivi associati myofasciitis macrofagi.
Il raggiungimento di funzioni esecutive con conseguente difficoltà di pianificare, generare idee, di passare da un compito ad un altro, per memorizzare le informazioni in memoria.

Infine, il pubblico ha potuto ascoltare l’intervento di Charlène Mélou.
Fa parte dell’Associazione PPP (Portatori protesi P.I.P.), che comprende le persone che hanno dovuto subire le conseguenze di protesi mammarie della società P.I.P. I membri sono affetti da autoimmune patologico e neurologica.
Questa conferenza scientifica è stata organizzata dall’Associazione E3M (accompagnatori con myofasciitis macrofagi, una malattia causata dal vaccino contro l’alluminio) e CBSA (francese associazione di sindrome da stanchezza cronica). L’assicurazione Fidelidade dato il loro sostegno a questo evento.
Tratto da:
https://www.vaccinssansaluminium.org/presentation-resultats-etudes-aluminium-vaccins/

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ll CDC ha ammesso che tra 1955-1963 più di 98 milioni di americani hanno ricevuto una o più dosi di un vaccino per la poliomielite che è stato contaminato da un virus per il cancro chiamato virus Simian 40 (SV40).
http://www.vaccines.news/2015-09-23-cdc-admits-98-million-americans-were-given-cancer-virus-via-the-polio-shot.html

Il CDC ha messo l’articolo nel suo sito in basso nella pagina, insieme a Google, ma poi lo ha rapidamente tolto, ma il sito è stato memorizzato nella cache, che per fortuna e’ stato salvato per simboleggiare questa grande ammissione ed oscuramento.
Ad ulteriore conferma questa ammissione incredibile, assistente professore di patologia alla Loyola University di Chicago Dr. Michele Carbone è stata in grado di verificare autonomamente la presenza del virus SV40 in campioni di tessuto e tessuto osseo delle pazienti che sono morti durante quel periodo. Ha scoperto che il 33% dei campioni con tumori ossei osteosarcoma, il 40% di altri tumori ossei, e il 60% dei tumori polmonari del mesotelioma tutto conteneva questo oscuro virus. Questo lascia la postulazione che verso l’alto di 10-30.000.000 effettivamente contratta e sono stati influenzati negativamente da questo virus, per essere mortale accurate.

NONOSTANTE che da 90 ANNI si faccia USO del COADIUVANTE “ALLUMINIO” nei VACCINI, NON SI E’ ANCORA SICURI CHE NON SIA ALTAMENTE PERICOLOSO.
QUESTA SAREBBE la cosiddetta SCIENZA MEDICA, la quale insiste nel PRATICARE le Vaccinazioni con VACCINI, SENZA ALCUNA PROVA CERTA di NON TOSSICITA’ di un suo COADIUVANTE.

Curr Med Chem. 2011; 18 (17): 2630-7.
Coadiuvanti di vaccino di alluminio: sono sicuri ?
Tomljenovic L1, CA di Shaw.

Riepilogo
L’alluminio è una neurotossina sperimentalmente dimostrata e l’adiuvante vaccino più comunemente utilizzato. Nonostante i quasi 90 anni di uso molto diffuso dei coadiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica sui loro meccanismi biochimici di azione è ancora molto sconosciuto.
C’è anche una materiale scarsità di dati sulla tossicologia e farmacocinetica di questi composti. Nonostante ciò, la nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro, sembra essere ampiamente accettata.
La ricerca sperimentale, tuttavia, indica chiaramente che gli adiuvanti in alluminio hanno un potenziale che e’ quello di indurre gravi disordini immunologici negli esseri umani.
In particolare, l’alluminio in forma di adiuvante comporta un serio rischio per le complicazioni neurologiche associate, a lungo termine portano infiammazione del cervello e autoimmunità e può pertanto avere conseguenze profonde e diffuse, avverse alla salute.
A nostro parere, la possibilità che i benefici del vaccino possono stati sopravvalutati e il rischio potenziale sono stati sottovalutati gli effetti negativi, e non è stata rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica.
Ci auguriamo che il presente libro fornirà un quadro per una valutazione tanto necessaria e attesa da tempo di questa questione medica altamente controversa.
http://www.nlm.nih.gov/
The National Library of Medicine (NLM), on the campus of NIH in Bethesda, Maryland.

Ricordiamo che l’Idrossido di Alluminio quando viene immesso nei liquidi acquosi dei corpi viventi si scompone in: Al3+ (alluminio) e OH3-
http://www.chimica-online.it/elementi/alluminio.htm
Vaccini: Adiuvanti in Alluminio = disordini Biologicineurologici, immunitari, autismo, ecc.
https://autismovaccini.org/adiuvanti-in-alluminio-e-disordini-neurologici/  + http://www.nature.com/articles/srep31578
– vedi gli effetti nocivi, di questo metallo nei vaccinati di esavalente, ad esempio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

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TROVATO un meccanismo di azione delle tossine dei VACCINI anche sul cervello  ! – 22/03/2009
ANSA, Roma – Esiste un passaggio segreto che permette alle cellule immunitarie di penetrare nel cervello e di aprire la strada ad una seconda ondata di cellule pericolose, capaci di scatenare malattie autoimmunitarie, come la sclerosi multipla, nelle quali il sistema immunitario aggredisce l’organismo al quale appartiene.
La scoperta della nuova porta, pubblicata sulla rivista Nature Immunology, potrebbe portare in futuro a nuove armi per contro la sclerosi multipla, “ma non solo: lo stesso meccanismo potrebbe essere coinvolto in altre malattie autoimmuni“, osserva la coordinatrice della ricerca, l’italiana Federica Sallusto, dell’Istituto svizzero per la Ricerca in Biomedicina (Irb) di Bellinzona, diretto da Antonio Lanzavecchia.
Oltre che con Lanzavecchia, il lavoro e’ stato condotto in collaborazione con Andrea Reboldi, dell’Irb, e da Antonio Uccelli, dell’università di Genova. Il passaggio segreto che permette di entrare nel cervello alle cellule apripista e’ il plesso coroideo, una vera e propria matassa di vasi sanguigni nella quale viene prodotto il liquido spinale. e’ una via d’ingresso alternativa a quella che da tempo e’ considerata il «portone principale», ossia la barriera emato-encefalica.
Che ci fosse un’altra entrata era noto, spiegano i ricercatori, ma questa era considerata una sorta di “porta di servizio”, di importanza secondaria. Adesso, osserva Lanzavecchia, “conosciamo la funzione di questa porta segreta e si può pensare a future strategie terapeutiche in grado di bloccare questo ingresso”.

Altro meccanismo di azione delle tossine vaccinali di qualsiasi vaccino, anche nel cervello:
I Macrofagi molte volte trasportano le sostanze vaccinali nel cervello ed in tutti i tessuti del corpo, ecco una descrizione del  meccanismo:
L’alluminio (od altri metalloidi tossici, ad esempio il Thiomersal) contenuto in vari Vaccini esempio: influenza, esavalente  comprese, viene trasportato nel cervello dai macrofagi …. e cio’ spiega il meccanismo della cosiddetta SIDS o morte nella culla, che nei fatti e’ una danno vaccinale e non una nuova malattia !
Ecco spiegato il meccanismo biologico ed il diagramma del tragico evento….
Il meccanismo viene ben spiegato qui:  ciò che in realtà accade è che un tipo di globuli bianchi chiamati a macrofagi (MF) ingerisce (processo è chiamato “fagocitosi”) gli AANs prima che si sciolgano. (Aluminum Adjuvant Nanoparticles = AANs)
L’ingestione di corpi estranei è un comportamento normale per MF. La loro funzione principale è la fagocitosi cioè la capacità di inglobare nel loro citoplasma particelle estranee, anche nanoparticelle, compresi i microrganismi (batteri e funghi estranei), e di distruggerle. Inoltre, fatto importante da tenere in considerazione in  questi casi, secernono citochine ad attività proinfiammatoria e presentano l’antigene ai linfociti T-CD4.
Quando MFs rilevano batteri o altri agenti patogeni, i loro campi magnetici li invitano ad ingerire gli agenti patogeni, e distruggerli con gli enzimi. I MFs sanno assieme ad altre cellule del sistema immunitario circa il patogeno introdotto e come rilevarlo. MFs ingeriscono anche molti tipi di nanoparticelle.
Il problema è che AANs non sono digeriti dagli enzimi MF. E gli AANs, una volta all’interno degli MF, si sciolgono lentamente.
Le AANs persistono per lungo tempo (anni) e causano nei MF a far fuoriuscire lentamente alluminio.
Gli MF che consumano gli AANs divengono altamente contaminati con l’alluminio o con altri metalli tossici e nanoparticelle ingerite, e li diffondono ovunque vanno. E vanno in tutto il corpo. MFs e non viaggiano solo nel sangue, il che spiega il motivo per cui non si trova facilmente nel sangue l’alluminio dopo la vaccinazione, perche’ e’ gia stato fagocitato (ingerito) dagli MF e perche’ gli MF viaggiano anche attraverso il sistema linfatico.
I campi magnetici sono in grado di “viaggiare” (informare) attraverso la barriera emato-encefalica (BBB). Gli MFS, una volta caricati con AANs, agiscono come un cavallo di Troia e trasportano le AANs nel cervello. Questo è dannoso, perché il cervello è molto sensibile all’ alluminio. – vedi ad esempio: allergie
Senza contare le possibili microischemie (vedi le scoperte del Dott. Andrew Moulden) che possono intervenire nella microcircolazione, soprattutto cerebrale od in altri luoghi…per il fatto che i globuli bianchi e di conseguenza i macrofagi nel loro processo di fagocitosi, (ingestione delle sostanze tossiche vaccinali) possono generare,…. inoltre i macrofagi secernono, nella loro azione quando hanno ingerito le sostanze vaccinali, altre sostante PRO-infiammazioni…. con tutte le conseguenze del caso, polio = paralisi, distrofie, meningiti, sclerosi, infiammazioni croniche, gastroenteriti croniche, ecc….fino alla morte nella culla = SIDS !!

A conferma di cio’ che abbiamo scritto qui sopra
– Maggio 2016
Uno studio condotto da ricercatori della University of Virginia School of Medicine, negli USA, ha determinato, dopo meticolose ricerche durate anni, che il cervello è direttamente collegato al sistema immunitario tramite vasi linfatici che si pensava non esistessero.
Si tratta di una scoperta sensazionale che ribalta decenni di insegnamenti e di teorie apprese da ogni libro di medicina.
È sorprendente che proprio tali vasi linfatici siano sfuggiti ad occhi attenti e brillanti di migliaia di ricercatori e medici dato che il sistema linfatico è stato mappato in tutto il corpo in ogni singolo dettaglio, ma il vero significato della scoperta risiede negli effetti che questa potrebbe avere sullo studio e sulle vere cause dell’autismo e/o di tutte le patologie neurologiche.
Come si studia la risposta immunitaria del cervello ?
Perché pazienti con malattie neurologiche, autismo, sclerosi multipla, ecc., presentano diversi attacchi al sistema immunitario, cioe’ immunodepressioni ?,
…ma ….ora finalmente possiamo comprendere, oltre alle cause di tali malattie, anche avvicinarci meccanicamente e realmente al problema perché il cervello è, come ogni altro tessuto, collegato al sistema immunitario periferico attraverso i vasi linfatici meningei – cosi’ ha affermato Jonathan Kipnis, professore del Dipartimento UVA di Neuroscienze e direttore presso il Center for Brain Immunology and Glia (BIG) dell’Università della Virginia.

Qui nel diagramma, viene spiegato nei particolari il tragico evento:
http://vaccinepapers.org/al-adjuvant-nanoparticles-can-travel-brain/

Ci sono effetti negativi sul sistema nervoso centrale di coadiuvanti alluminio utilizzati nei vaccini e immunoterapia ?
1 Neural Dynamics Research Group, 828 W. 10th Ave, Vancouver, BC, V5Z 1L8, Canada.
Immunotherapy. 2014 Oct;6(10):1055-71. doi: 10.2217/imt.14.81.
Are there negative CNS impacts of aluminum adjuvants used in vaccines and immunotherapy ?
By Shaw CA1, Li DTomljenovic L. – Author information

Abstract
In spite of a common view that aluminum (Al) salts are inert and therefore harmless as vaccine adjuvants or in immunotherapy, the reality is quite different. In the following article we briefly review the literature on Al neurotoxicity and the use of Al salts as vaccine adjuvants and consider not only direct toxic actions on the nervous system, but also the potential impact for triggering autoimmunity. Autoimmune and inflammatory responses affecting the CNS appear to underlie some forms of neurological disease, including developmental disorders. Al has been demonstrated to impact the CNS at every level, including by changing gene expression. These outcomes should raise concerns about the increasing use of Al salts as vaccine adjuvants and for the application as more general immune stimulants.
KEYWORDS:
CNS; adjuvant; aluminum; autoimmunity; neurodegeneration; toxicity
PMID:  25428645 – [PubMed – in process]

Traduzione:
Abstract
Nonostante una visione comune che i Sali di alluminio (Al) siano inerti e quindi innocui come coadiuvanti nell’immunoterapia (vaccinale), la realtà è ben diversa.
Nel seguente articolo esaminiamo brevemente la letteratura sulla neurotossicità di Al e l’uso dei Sali di Al come coadiuvanti e consideriamo non solo le azioni tossici dirette sul sistema nervoso, ma anche l’impatto potenziale per innescare autoimmunità.
Le risposte autoimmuni e infiammatorie che colpiscono il sistema nervoso centrale sembrano essere alla base di alcune forme di malattie neurologiche, tra cui disturbi dello sviluppo.
Al è stato dimostrato che e’ in grado di influenzare il CNS ad ogni livello, compresa l’ alterazione dell’ espressione genica. Questi risultati dovrebbero sollevare preoccupazioni circa il crescente utilizzo di Sali  di Al come coadiuvanti e per l’applicazione più generali, come stimolanti del sistema immunitario.

– vedi gli effetti nocivi, di questo metallo nei vaccinati di esavalente, ad esempio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

Il PRIMO TRIAL CLINICO che PROVA La CORRELAZIONE FRA la MALATTIA dell’ALZHEIMER e l’ALLUMINIO – 14/07/2015
https://www.futsci.com/project/the-aluminium-alzheimer-s-disease-hypothesis-what-is-the-role-of-aluminium-in-alzheimers-disease

J Alzheimer Dis. 2013; 33 (2): 423-30. doi: 10.3233 / JAD-2012-121231.
Acqua minerale ricca di silicio come test non invasivo dell ‘”ipotesi di alluminio” nella malattia di Alzheimer.
By Davenward S 1 , Bentham P , Wright J , Cromo P , Job D , Polwart A , Exley C .

Estratto
C’è stato un legame plausibile tra l’esposizione umana all’alluminio e il morbo di Alzheimer per diversi decenni. Sosteniamo che l’unico test sperimentale diretto ed eticamente accettabile dell ‘”ipotesi di alluminio”, che fornirebbe dati univoci specifici per il collegamento, è quello di testare l’ipotesi nulla che una riduzione del carico corporeo dell’alluminio al suo limite pratico più basso avrebbe nessuna influenza sull’incidenza, sulla progressione o sulla gravità della malattia di Alzheimer. Qui stiamo testando l’ipotesi che le acque minerali ricche di silicio possono essere utilizzate come metodi non invasivi per ridurre il carico corporeo dell’alluminio in soggetti con malattia di Alzheimer e un gruppo di controllo costituito da loro assistenti e partner. Abbiamo dimostrato che bere fino a 1 litro di acqua minerale ricca di silicio ogni giorno per 12 settimane ha facilitato la rimozione dell’alluminio attraverso l’urina in entrambi i gruppi di pazienti e di controllo senza alcun effetto concomitante sull’escrezione urinaria dei metalli essenziali, ferro e rame. Abbiamo fornito prove preliminari che in 12 settimane di terapia con acqua minerale ricca di silicio il peso corporeo dell’alluminio è diminuito in soggetti con malattia di Alzheimer e, concomitanza, le prestazioni cognitive hanno mostrato miglioramenti clinicamente rilevanti in almeno 3 su 15 individui. Questo è un primo passo in un rigoroso test molto necessario sull”ipotesi dell’alluminio della malattia di Alzheimer ‘e uno studio a più lungo termine che coinvolge molti più individui è ora giustificato.

PMID: 22976072 – DOI: 10,3233 / JAD-2012-121.231 – [Indicizzato per MEDLINE]
– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22976072

Alluminio Vaccinale: Commenti del Prof. Romain Gherardi, davanti all’Assemblea Nazionale Francese !
In questa registrazione  del 22 giugno 2014 il Prof. Gherardi parla al Parlamento francese che indaga sui pericoli dell’alluminio nei vaccini.
Ecco una traduzione da me fatta di qualche estratto significativo che non travisa il senso totale
Al minuto 5.11 il prof. Gherardi dice
Abbiamo iniettato dei vaccini a delle (cavie?), a dei topi, e abbiamo visto il cervello riempirsi di accumuli di alluminio, che passa semplicemente nelle settimane e nei mesi successivi all’iniezione, ma gli accumuli restano nel cervello fino ad un anno dopo la vaccinazione.
Per capire come questa cosa succedesse abbiamo fabbricato delle particelle artificiali fluorescenti ricoperte di idrossido di alluminio come “smart” e abbiamo potuto seguire [il percorso di] queste particelle e possiamo affermare nella maniera più certa che esiste una neuro migrazione di particelle iniettate per via di ….. particelle di idrossido di alluminio, iniettate per via intramuscolare .
Quindi esiste una neuro migrazione [delle particelle di alluminio] ma che, diciamo, riguarda una parte infinitesimale di quello che è stato iniettato, ma la cosa si avvera in maniera costante (definita), di trasloco dal sito di iniezione verso il cervello e avviene dall’interno delle cellule ….. di cui vi posso dare i dettagli.
Al minuto 7.19 dice “…i test dicono che a 45 giorni non abbiamo alcuna differenza fra i vaccinati e il campione di controllo, ma a partire dai 135 giorni, quattro mesi e mezzo, tre test sono significativamente stressati sui soli topi vaccinati, e sono test che riguardano l’ansietà, diminuzione di attività, diminuzione della resistenza, in particolare resistenza motoria, ossia…… di quelle sindromi che poi sono precisamente quelle descritte dai malati di fibromialgia macrofagica”.

Commento: l’ansietà, il pianto incontenibile, stati di diminuzione di attività sono effetti collaterali riportati nei foglietti dei vaccini, e non in un caso su un milione.
Sei sicuro di fare il bene di chi porti a vaccinare ?
Tratto da: palmerini.net

Contaminazione del vaccino per derivato metallo, virale-batterico, pesante, tipo  dei “fanghi”, è responsabile per l’aumento esponenziale dell’incidenza di malattie neurodegenerative anche negli adulti, come il Parkinson e l’Alzheimer (compresa la tendenza di emersione di esordio precoce Alzheimer tra i giovani) che si verificano in tutta la nostra comunità.
Prove per i principali colpevoli indicano le originali campagne di vaccinazioni per il vaiolo e la polio, compreso l’intero successivo regime di colpi con le campagne di vaccinazioni standard; accoppiato con il diffuso uso eccessivo di antibiotici, insulina, rischi alimentari esempio: Grassi trans (margarina/Crisco), Zuccheri/Pop, sale iodato; qualsiasi e tutti gli EMF / RF tipo “radiazione sporca” (Cell/Smart Phones/torri ricetrasmittenti), qualsiasi/tutte le varianti di vaccino derivati/ambientale/alimentare di esposizione / creme per estetica con i metalli pesanti (ad es. mercurio, alluminio, cadmio, piombo) qualsiasi e tutti i pesticidi.

“I casi di demenza gia’ impostati stanno per triplicarsi entro il 2050, ma ancora in gran parte e’ un problema ignorato: ‘In tutto il mondo, circa 35,6 milioni di persone vivono con demenza.
Questo numero è destinato a raddoppiare entro il 2030 (65,7 milioni) e più del triplo entro il 2050 (115,4 milioni). La demenza colpisce persone in tutti i paesi, con più della metà (58%) che vivono nei paesi a basso e medio reddito. Entro il 2050, questa è destinata ad aumentare di oltre il 70% “.
Mondo (Un) Organizzazione della Sanità 11 aprile 2012, Ginevra
http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2012/dementia_20120411/en/index.html

Metalli pesanti e virus nei vaccini causano lo sviluppo anormale del cervello, cambiamenti anche a lungo termine che mettono un bambino ad alto rischio di malattie neuro-degenerative esempio: Parkinson & Alzheimer per il resto della loro vita; inoltre diventano iper-sensibili alle tossine ambientali (pesticidi, erbicidi). (NdR: senza contare anche le sostanze nanotecnologiche contenute nei Vaccini)
Virus dei vaccini sono facilmente incorporati nel materiale genetico e trasferiti ai figli (mutazioni genetiche).
Molte forme rare di cancro sono ormai molto comuni come il cancro al pancreas​​. Il linfoma è ora il numero uno di malignità in giovani di 30 anni di età ed e’ in aumento.
L’asma ha visto un aumento di dieci volte negli ultimi 2 decenni. Diabete di tipo 1 è stata anche legata alla malattia auto-immune causata da vaccini”. Dr. Russell Blaylock
Due fattori primari qui, nel determinare l’entità neurologica derivati dal vaccino ​​e corrispondente danni nel neuro-sviluppo (inclusa la serie di tipiche risposte di guasti auto-immuni) che sono spesso trascurati nei circoli medici !

Timing e sinergia.
Il tempismo è CRITICO. Un bambino non ha alcuna barriera ematica (meccanismo fisiologico che altera la permeabilità dei capillari cerebrali in modo che alcune sostanze, come alcuni farmaci, viene impedito di entrare tessuto cerebrale, mentre altre sostanze sono autorizzati ad entrare liberamente) sul cervello – in modo che nelle zone vitali, è ancora completamente incompiuta.
La Guaina mielinica, un involucro o isolante che protegge le cellule di base del bambino, è anche sotto sviluppata: quindi Esordio precoce di autismo, che si verifica ovunque dai 12-18 mesi, coincide proprio con la maggior periodo di intensa vaccinazione standard. Entro i 15 mesi il bambino medio nella maggior parte dei paesi sviluppati, ha ricevuto un minimo di 25 vaccini. Ciò si traduce in una grave tossicità anche e non solo da metalli pesanti che interferiscono con la prima fase dello sviluppo, o durante i primi 6 mesi dopo la nascita.
La Barriera emato-encefalica di un bambino abbisogna di almeno di 7 mesi per stabilire la propria schermatura protettiva primaria:
E’ stato stabilito che entro la 28° settimana  dello sviluppo intrauterino, il processo di costituzione strutturale e funzionale della BBB (barriera emato-encefalica) aveva uno stato in più,  come dimostra la mancanza specifica di alfa-1-globulina nel sangue ombelicale dei neonati della data età di gestazione. ‘Volodin NN, Chekhonin VP, Tabolin VA, Rogatkin SO, Kashparov IA.
La sinergia di vaccino derivato dalla pesante intossicazione metal-virus-micoplasmaeccipienti, con tossicità obiettivi tipo “fanghi” 3 nel nucleo primario “della griglia elettrica” che si avvale di stazioni che avvolgono il centro nevralgico/cervello – e’ come gettare acqua su un PC ed in un sistema operativo dalla tastiera principale.
Nel caso in cui la barriera emato-encefalica, la guaina mielinica e le  meningi sono “sfondate” (bypassate), in particolare in una fase precoce dello sviluppo della prima infanzia, seguiranno inevitabilmente i disturbi dello sviluppo neurologico.

Il corpo umano è un sistema bio-elettrico, un enorme circuito bio-conduttore che percorre tutto il corpo per consentire a tutti i vostri sistemi di operare in modo coordinato. Abbiamo 60 mila miglia di vasi sanguigni che scorrono in tutto il corpo, una vasta gamma di autostrade e strade secondarie ed affluenti che sono tutti interconnessi. I neuroni nel vostro cervello si affidano a questi ioni per generare messaggi, dal cervello in tutto il corpo per coordinare; la regolazione di organi, il flusso sanguigno, cuore, reni, funzionalità epatica – chelanti e sequestranti, il funzionamento dei nostri sensi ed i segnali di pericolo, tutto ciò che concerne il sistema di coordinamento complessivo è gestito tramite questo delicato processo di bio-conduttivo.
Inserire alluminio.
L’alluminio è un elemento bio-conduttivo a carica positiva, 64 volte più positivo rispetto ai prodotti sanguigni colloidali che sono negativi (ossia qualsiasi cosa sospesa nel sangue.); con le proprietà di un coagulante. Si basa letteralmente in tutti gli altri metalli e tossine nel suo percorso. Quando esso viene iniettato nel tessuto muscolare profondo o per via sottocutanea, questa neurotossina viene ridistribuita attraverso il flusso sanguigno (composto da 80-90% di acqua) per le aree di tessuto adiposo (tessuto altamente Elettrodinamico a carica negativa) in tutto il corpo, si accumula nel tempo in questi centri delicati; principalmente nel cervello, midollo spinale, guaina mielinica, le meningi, le cellule cardiache, i seni e le ovaie (nelle donne), prostata (negli uomini), reni, fegato, intestino e intestino.
Questa “formazione di morchie (deposito di sporcizia)” si attiva quando alluminio interagisce con l’emoglobina del flusso sanguigno, in un ambiente elettronico carico negativamente. Questo fa sì che le sostanze ed i prodotti sanguigni a carica negativa si “attraggano” verso il più grande, con più massiccia carica positiva dell’ alluminio, causando grumi o “morchie” importanti.
Questo limita il flusso di sangue, e cambia il potenziale zeta di cambiare da -15mv (meno 15 millivolt) verso -10 mv (meno 10 millivolt), o, eventualmente, più vicino allo zero. Si tratta di un aumento del potenziale Zeta, da una carica negativa verso neutrale. (Questo è in qualche modo analogo a un cambiamento di stato di acqua si trasforma in ghiaccio – è una diminuzione della viscosità, che colpisce il flusso di sangue).
La viscosità di questo fanghi tossici derivanti dai vaccini che si accumula negli organi (ad esempio. Cuore, fegato, rene), articolazioni, meningi, intestino, lungo i percorsi neurali, vene e capillari interlacciamento tutto il corpo (risultante dal sangue “stagnante”) , è paragonabile al nero pastoso accumulo trovato nel tempo il rivestimento dei vostri scarichi casalinghi – soprattutto in termini di impatto sulla vostra salute vitale.
Entro 72 ore di deprivazione di ossigeno ogni cellula può diventare cancerosa. Le cellule tumorali prosperano in un ambiente privato di ossigeno. Ciò si verifica quando il  bio-conduttivo in alluminio (costituito da virus vivi, antibiotici, metalli pesanti, detergenti fanghi si e’ coagulato) stringendo  la vasta rete di vene e capillari arteriosi che portano sangue ed ossigeno al cervello, inducendo ischemia.
(NdR: Lo stesso problema “ischemico”, si puo’ generare per il fatto che le sostanze riconosciute come eterologhe, cioe’ estranee dal sistema immunitario, ad esempio tutte le sostanze dei vaccini (qualsiasi) attivano l’attenzione da parte di macrofagi e leucociti, cioe’ i globuli bianchi che vanno alla “caccia” di queste sostanze tossico-nocive per tentare di eliminarle (disgregazione e/o trasformazione molecolare) e se non vi riescono, anche attraverso i normali sistemi  ed eliminazione per le vie emuntorie, esse vengono attratte dalle parti lipidiche dei tessuti ove esse si trovano, rimanendo inerti per decenni, per poi alle volte, in uno stato febbrile, ritornare in circolo e fare i loro danni e, quando queste arrivano e sono presenti nella microcircolazione e ci arrivano in pochi secondi…i macrofagi e globuli bianchi le fagocitano e formano molto facilmente un’agglomerato ostruttivo nel microcircolo ai blocchi di flusso sanguigno, otturandolo e generando facilmente delle ischemie nel microcircolo, impedendo la funzionalita’ delle cellule a valle dell’occlusione ischemica ! )

La Deprivazione di ossigeno e glucosio determinano espressione di fenotipi con morte cellulare per apoptosi e necrosi, specialmente nei neuroni.’
“Dopo 72 ore di incubazione in presenza di 0,3% di O2, le cellule sono state marcate con annessina V / PI e il livello di morte cellulare è staoa misurata mediante citometria a flusso. In 6 esperimenti indipendenti, l’ipossia ha aumentato i livelli di cellule OC316 annessina V-positive dal 5,3 ± 1,0% al 19,2 ± 2,8%; …
La morte delle cellule in queste condizioni aveva caratteristiche predominanti di apoptosi”.

Nel frattempo cattive scelte alimentari (caseina, glutine, grassi polinsaturi, sali iodati, zuccheri) producono un terreno fertile nel corpo per le infezioni a lungo termine, disturbi della tiroide, malattie e vaccino derivato virus. Tutti i virus prosperano in un terreno non-alcalino, cioe’ in ambiente acido. – vedi: Acidosi anche nel cancro
Nel complesso l’impatto della ischemia produce un’eccessiva alcalinità e diviene tale da servire come una spada a doppio taglio, una zona critica danneggiando la nostra salute vitale.

La road-map che porta a disturbi più neurologici e dello sviluppo neurologico risale ai primi vaccini somministrati ai bambini (HEP B, DTaP, PCV, RV, Hib, IPV, MMR).
Secondo il CDC ‘consigliato Immunizzazione con Schedule per persone di età compresa da 0 a 6 anni-Stati Uniti • 2012’ di 15 mesi;
il bambino medio ha ormai ricevuto 25 iniezioni, tra cui: 3 dosi di epatite B, Rotavirus, Hib (Haemophilus influenzae di tipo b), IPV (Vaccino antipolio inattivato) e l’epatite A, 4 dosi di DPT (difterite, pertosse, tetano) e PCV (vaccino pneumococcico coniugato), 1 dose di varicella e meningococco e 2 dosi di MMR (morbillo, parotite, rosolia).
Inoltre, piu’ recentemente anche i vaccini HPV, Gardasil e Cervarix, contribuiscono a “reazioni immuno-mediate del sistema nervoso” con conseguente “Motor Neuron Disease” in tutto il cervello; e per quei ragazzi giovani la cui soglia non può sopportare l’assalto tossico, a causa di un sistema prolungato, compromissione immunitaria (accoppiato con condizioni mediche pre-esistenti) derivanti dall’accumulo a lungo termine del vaccino / anti-biotici / scelte alimentari cattive erosione subita / saturazione del cervello e intestino, l’eventualità di “sindromi demielinizzanti multifocali o atipiche” (vale a dire: Sclerosi multipla) in eta’ adulta”.

“Segnaliamo cinque pazienti che presentavano sindromi multifocali o atipiche demielinizzanti entro 21 giorni dalla vaccinazione con il vaccino quadrivalente virus del papilloma umano (HPV), Gardasil.
Anche se la popolazione target per la vaccinazione, giovani donne, ha un intrinseco rischio per la SM, l’associazione temporale con eventi di demielinizzazione in questi casi può essere spiegata dalle proprietà potente immuno-stimolante di HPV particelle virus-simili che comprendono il vaccino”.
By Dipartimento di Neurologia, Ospedale di St Vincent, Darlinghurst, Nuovo Galles del Sud, Australia
Fonte: http://www.vacfacts.info/aluminum-vaccine-adjuvants.html + http://vaccineresistancemovement.org/?page_id=9308
vedi anche:
http://www.globalresearch.ca/the-toxic-impacts-of-aluminium-contained-in-paediatric-vaccines-on-the-human-nervous-system/5449116

AUTISMO:
Spiegata l’azione sinergica dell’avvelenamento da alluminio e glifosato.
Questo video deve essere visto da tutti. Dr. Stephanie Seneff, Senior Research Scientist presso il MIT, fa vedere apertamente il ruolo sinergico compiuto dell’alluminio e del glifosato nell’Autismo. Il glifosato è il cosiddetto “principio attivo” della multinazionale “Monsanto“.

Questo metallo si trova dappertutto, essendo il metallo pesante prevalente nella crosta terrestre.
Le fonti possibili di esposizione di alluminio includono l’acqua potabile (particolarmente nelle zone esposte a pioggia acida) pentole ed utensili da cucina ed i vaccinie/o farmaci che lo contengono, come ad esempio il Maalox.
Nondimeno è ingerito comunemente con alimenti e medicine come gli antiacidi ed è usato nei cosmetici.
Alcune ricerche cliniche sembrano dimostrare la correlazione tra assunzione cronica di alluminio e lo sviluppo di gravi malattie neuro-degenerative, quali Alzheimer, Parkinson, SLA, sclerosi multipla, demenza. Altri effetti di una intossicazione da alluminio possono essere: perdita della memoria, indebolimento e tremore.
Tuttavia la comunità scientifica del mainstream non ha riconosciuto del tutto la validità di questi studi ed esistono numerose controversie in merito sollevate soprattutto da enti connessi a case farmaceutiche.
L’alluminio non è un vero metallo pesante, per esempio ha un peso molecolare leggero (numero 13 sulla tabella periodica degli elementi) e si comporta diversamente dai metalli come piombo o mercurio.
La gamma della quantità di alluminio nel corpo umano è fra i 50mg e 150mg, con una media di circa 65mg.
La maggior parte di questo minerale può essere trovata nei polmoni, nei reni, nelle ossa, nel cervello, nel fegato e nella tiroide.
L’assunzione giornaliera di alluminio è stata valutata fra i 10mg e 110mg, ma il corpo tende ad eliminarne la maggior parte nelle feci, nell’urina e in parte nel sudore. Con funzioni insufficienti dei reni, più alluminio viene immagazzinato, specialmente nelle ossa.
Per la maggior parte delle persone, l’assorbimento di alluminio maggiore proviene dagli additivi alimentari quali il fosfato di alluminio di sodio (un emulsionante dei formaggi fusi), l’allume di potassio (usato per imbiancare farine) e il silico-alluminato di sodio e/o il silicato di calcio di alluminio (aggiunto al sale comune da tavola per facilitarne l’ uscita dalla saliera impedendo la formazione di grumi).
Usando pentole, vaschette e fogli di alluminio per l’uso quotidiano in cucina, alcune particelle di alluminio vengono assorbite dal cibo che poi mangiamo, specialmente i cibi acidi come i pomodori (sughi ecc.). Alcuni antiacidi contengono l’idrossido di alluminio ed è stato anche rilevato che alcune “aspirine per bambini” contengono alluminio. Altre fonti comuni sono: anti traspiranti, dentifrici, amalgami dentali, cosmetici, borotalco e filtri delle sigarette, alcune acque potabili, tè commerciali e lievito.
Tratto in parte da: lucianogiannazza.it

vedi anche: Alimenti Contaminati +  Contenuto dei Vaccini + Mercurio nei Vaccini + Falsita’ della medicina ufficiale
Alluminio nei vaccini = Autismo
+ Esavalente + Vaccinazioni pediatriche + Metalli tossici + Danni enzimatici + Metalli tossici nei vaccini – Bibliografia

CONTENUTO dei VACCINI – (ingredienti dei vaccini)
– vedi anche: Lista degli ingredienti dei vaccini e dei loro terreni di coltura, delle sostanze utilizzate nella produzione e le licenze per la produzione e commercializzazione dei vaccini

Ecco il contenuto di alcuni Vaccini con relative documentazioni sulle analisi effettuate su di essi,
INDICE Documenti, cliccate sui Link e compariranno i relativi Documenti:
Doc. 1  +  Doc. 2  +  Doc. 2a  +  Doc. 3  +  Doc. 3a  +  Doc. 4  +  Doc. 4a  +  Doc. 5  +  Doc. 5a  +  Doc. 6  +  Doc. 6a  +  Doc. 7  +  Doc. 7a  +  Doc. 8  +  Doc. 9  +  Doc. 10  +  Doc. 11  +  Doc. 12  +  Doc. 13  +  Doc. 14  +  Doc. 15  +  Doc.16  +  Doc.17  +  Doc.18  +  Doc.19  +  Doc. 20   +  Doc.21  +  Doc. 22  +  Doc. 23  +  Doc. 24  +  Doc.25  +  Doc. 26  +  Doc. 27  + Doc. 28  +  Doc. 29  +  Doc. 30  +  Doc. 31

– vedi gli effetti nocivi, di questo metallo nei vaccinati di esavalente, ad esempio:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

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Parabeni e Cancro anche al seno – Alluminio e suoi danni
Il legame diretto tra parabeni e cancro è ancora solo un’ipotesi che dovrebbe essere confermata da studi epidemiologici a lungo termine e soprattutto condotti su un maggior numero di campioni. Occorre anche dimostrare la presenza di basse concentrazioni di parabeni nelle donne che non usano deodoranti o la presenza di questi composti anche nei tessuti di seno sano (Darbre et al., 2004). Se, infatti, si trovassero analoghi livelli di parabeni anche nei tessuti sani di donne che usano regolarmente i deodoranti sarebbe possibile escludere un legame tra l’insorgenza del cancro e l’uso di questi prodotti.
Bisogna, però, anche sottolineare il fatto che ritrovare tracce di essi nei tessuti tumorali non avrebbe, comunque, alcun significato se i livelli raggiunti non risultassero essere sufficienti ad indurre conseguenze biologiche.

Sono stati, inoltre, sollevati dei dubbi sul processo di assorbimento “diretto” dei parabeni attraverso la pelle in quanto l’epidermide è in grado di metabolizzare, almeno in parte, le sostanze con cui viene a contatto, motivo per cui qualsiasi loro traccia, penetrata nella cute, dovrebbe essere degradata dalle cellule epidermiche in sostanze innocue (Darbre et al., 2003).
Alcuni studi condotti successivamente su animali hanno, però, dimostrato che i parabeni possono essere rapidamente assorbiti attraverso la pelle (Whitworth et al., 1973; Fischmeister et al., 1975; Komatsu et al., 1979) a causa della presenza nei deodoranti di sostanze che facilitano la penetrazione del prodotto nell’organismo (Kitagawa et al., 1997) e anche perché nella pelle e nei tessuti adiposi sottocutanei sono presenti sostanze, in particolare carbossilesterasi, che favoriscono l’idrolisi dei parabeni ad acido p-idrossibenzoico che viene più facilmente assorbito (Lobemeier et al., 1996; Bando et al., 1997).
Essi, inoltre, vengono rapidamente assorbiti anche dal tratto gastrointestinale, idrolizzati ad acido p-idrossibenzoico, coniugati ed infine rapidamente escreti con l’urina (Jones et al., 1957; Heim et al., 1957; Tsukamoto et al., 1960, 1962, 1964; Derache et al., 1963; Philips et al. ,1978; Kiwadw et al., 1979).
Oltre ai parabeni altri due composti, presenti nella maggior parte dei deodoranti sono ritenuti responsabili di causare alcuni problemi per la salute (morbo di Alzheimer, cancro al seno, granulomi e patologie del SNC): l’alluminio e lo zirconio (Laden et al, 1988; Exley et al., 1998). Ciò sembra essere collegato al fatto che questi composti sono normalmente presenti in elevate concentrazioni nei prodotti per l’igiene del corpo, in effetti:
– il cloridrato di alluminio è permesso a concentrazioni fino al 25% (Flick et al., 1989);
– il cloruro di alluminio fino al 15% (Flick et al., 1989);
– il cloridrato di alluminio-zirconio fino al 20% (Flick et al., 1989);

In particolare è stato osservato che alcuni sali, quali il cloruro ed il cloridrato di alluminio o i sali di zirconio (zirconio idrati) sono in grado di ostruire i canali sudoripari ed inibire, quindi, il normale processo di traspirazione (Darbre et al., 2003). Inoltre, a causa delle loro piccole dimensioni questi composti vengono facilmente assorbiti e potrebbero, con il tempo, accumularsi nell’organismo, attaccare e danneggiare il DNA e la sua capacità di autoripararsi.
In particolare essi sono in grado di indurre alterazioni dei geni BRCA-1 e BRCA-2 che sono responsabili della riparazione del DNA, cioè agiscono come geni “tumour-suppressor” (Hilakivi-Clarke et al., 2002). L’azione cancerogena è supportata anche dalla capacità di questi composti di interferire con i processi che regolano la crescita cellulare; in particolare è stato osservato che l’alluminio è anche in grado di modulare la topologia del DNA inducendo cambiamenti nelle triplette CCG-12 (Latha et al., 2002).

Toxicology
Alluminio nel tessuto cerebrale, nella malattia di Alzheimer
Aluminium in brain tissue in familial Alzheimer’s disease: By Ambreen Mirzaa, Andrew Kingb,c, Claire Troakesc, Christopher Exleya,
The Birchall Centre, Lennard-Jones Laboratories, Keele University, Staffordshire, ST5 5BG, United Kingdom b Department Of Clinical Neuropathology, King’s College Hospital, London, SE5 9RS, United Kingdom c MRC London Neurodegenerative Diseases Brain Bank, Institute of Psychiatry, Psychology and Neuroscience, King’s College, London, SE5 8AF, United Kingdom

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Chissa’ perche’  i vaccini sono esentati da qualsiasi analisi farmacocinetica, a differenza di tutti gli altri farmaci.
Questa analisi è, tuttavia, é capitale perche’ permetterebbe di studiare il destino e la distribuzione dei vari componenti del vaccino quando viene somministrato (cioè come i componenti sono distribuiti, dove resteranno, se continuano o no e se così dove e quanto tempo, quali reazioni chimiche inducono, come vengono metabolizzati, come e se avviene la loro eliminazione ed in che modo, ecc.).
Tali studi dovrebbero, tuttavia in quanto particolarmente importanti per i vaccini che, a differenza di altri farmaci, in caso di effetti collaterali, per capire che interrompere l’assunzione una volta iniettato, è irreversibile !
Se questo fosse stato fatto, migliaia di casi di malattie non necessarie, tra cui quelle degenerative, si sarebbero potute evitare e l’alluminio, che migra verso il cervello, in particolare, ha continuato ad essere utilizzato nei vaccini dal 1926 … .
Cosa interessante della confessione scioccante del Dr. Nathalie Garçon, capo del Centro Mondiale di Additivi GSK, circa l’alluminio nei vaccini. Il dottore ha detto che in effetti negli Stati Uniti nel 2002, in occasione di un simposio sulla sicurezza dei coadiuvanti:.
“In realtà, l’unico adiuvante (allumina) approvato nel 1926 per il consumo umano, è che Nessuno sa come lavori, nessuno conosce la sua distribuzione biologica. In realtà, credo che se l’allume fosse approvato oggi, non sarebbe stato permesso. ”
(Cf. pagina 220 di questo workshop negli Stati Uniti)
Se “nessuno sa” che cosa accade ad una tale sostanza presente nella maggior parte dei vaccini, una volta che vengono iniettati, è chiaramente la dimostrazione che il vaccino e’ qualcosa di sperimentale inoculato sulla ignara popolazione !

Commento NdR: NON e’ solo l’alluminio contenuto nei vaccini, che puo’ produrre l’autismo od altre malattie gravi, in quanto qualsiasi sostanza estranea, riconosciuta come tossico nociva dall’organismo vivente, attiva nel sistema immunitario le reazioni sia autommuni, sia per la sua eliminazione per mezzo di macrofagi, globuli bianchi, ecc. e quindi se questo incontro, fra sostanza tossica e questi agenti di guardia del sistema immunitario, avviene nella microcircolazione, in certi casi queste cellule, molecole, che si accorpano per eliminare la sostanza tossico nociva, possono formare delle micro ischemie, che possono generare non solo autismo, ma paralisi, alterazioni neuronali, tissutali ecc. Quindi le cose sono molto piu’ complesse, che l’addebitare al solo alluminio o mercurio vaccinale, le cause dell’autismo !

Video: Sono finite le bugie del CDC: I VACCINI CAUSANO AUTISMO

Gli esperti di vaccini del CDC, hanno spesso conflitti di interesse – 18/03/2010
CDC e Conflitti di interesse – 1 + CDC e Conflitti di interesse – 2 + CDC e Conflitti di interesse – 3 + Corruzione + Danni dei Vaccini + Contro Immunizzazione

CDC conflitti di interesse anche per i vaccini + anche per la FDA
http://healthimpactnews.com/2014/cdcs-purchase-of-4-billion-of-vaccines-a-conflict-of-interest-in-overseeing-vaccine-safety/

Informatore dei CDC CONFESSA la FRODE e le FALSIFICAZIONI sugli studi della correlazione VACCINO=AUTISMO

Sicurezza dei Vaccini: il CDC smentito in audizione formale al Congresso USA – 12/03/2012
https://www.facebook.com/notes/domenico-dambrosio/sicurezza-dei-vaccini-il-cdc-smentito-in-audizione-formale-al-congresso-usa-1203/830740960273957

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Qui sotto nella Tabella vengono riportati le quantità di alluminio presenti in alcune delle preparazioni vaccinali più comuni (da ‘L’Informatore Farmaceutico’, 57a ed., 1997), le quantità giornaliere ricevute da un bambino nel caso di una seduta vaccinale con due vaccinazioni contemporanee ed il valore di esposizione considerato come limite oltre il quale si possono avere pericoli per la salute (microg sta per microgrammi):

Tabella sulle quantità giornaliera di alluminio somministrato con i vari vaccini

Esiste una ricca letteratura sulla fisiopatologia e biochimica dell’alluminio dovuta all’aumento dell’attenzione verso questi problemi proprio in questi ultimi 10 anni. Qui in questa pagina trovate alcuni elementi su come l’alluminio introdotto come idrossido o fosfato direttamente all’interno del corpo (come nel caso delle vaccinazioni) possa essere solubilizzato nel sangue e possa, legandosi alle molecole biologiche del corpo, passare rapidamente la barriera emato-encefalica ed accumularsi nel sistema nervoso centrale, oltre che in altri organi del corpo.

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L’ idrossido di alluminio (o idrargillite) è il prodotto dell’idratazione dell’ossido di alluminio.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore poco solubile in acqua.
Da segnalare l’uso terapeutico in farmacologia in qualità di antiacido.
Causa stitichezza: per questa ragione si usa associarlo con l’idrossido di magnesio, Mg(OH)2, che invece è lassativo.
Caratteristiche Acido-Base
È un idrossido anfotero, come quello del Gallio (Ga) e in qualche modo simile per comportamento anche a quello del Berillio (Be). In ambiente fortemente acido, si forma Al(OH)2+, mentre in ambiente basico si forma Al(OH)4-, cristallizzabile, i cui sali (e quelli di composti simili come AlO2-) sono chiamati alluminati.
Tratto da it.wikipedia.org

Interessante documento pubblicato su Medscape e ripreso dall’agenzia di stampa Reuters di cui trascriviamo di seguito ampi stralci
New York (Reuters Health) 25 aprile 2005 –
Documento pubblicato su Medscape e ripreso dall’agenzia di stampa Reuters:
www.medscape.com/viewarticle/503821?src=mp

USA; NEW YORK (Reuters Health) 25 Apr. 2005
I vaccini contenenti idrossido di alluminio, possono causare iperplasia linfoide cutanea (CLH), anche chiamata pseudolinfoma cutaneo, come riportato in aprile 2005 dal Giornale dell’Accademia Americana di Dermatologia.
Il dottor Herve Bachelez dell’ospedale San Luigi di Parigi e i suoi colleghi hanno analizzato 9 pazienti che presentavano persistenti lesioni CLH nel sito dove era stata somministrata vaccinazione per l’epatite b ed epatite A.

Il dottor Herve Bachelez dell’ospedale San Luigi di Parigi e i suoi colleghi hanno analizzato 9 pazienti che presentavano persistenti lesioni CLH nel sito dove era stata somministrata vaccinazione antiepatite b e antiepatite A.
I vaccini contenevano idrossido di alluminio e le lesioni sono apparse dopo circa tre mesi dalla dose di richiamo del vaccino.
La valutazione istologica della biopsia della pelle ha mostrato un infiltrato linfocitico pandermale denso senza evidenza di atipia citonucleare consistente nella diagnosi di CLH.
La biopsia al muscolo dopo un anno dalla comparsa delle lesioni in 2 pazienti ha rivelato una microvasculite linfocitica focale nel tessuto muscolare in un caso e una iperplasia linfoide nei tessuti adiposi perimuscolari nel secondo caso.
Il microscopio elettronico e studi immunoistochimici hanno identificato idrossido di alluminio senza pelle infiltrata in tutti i casi.
A quattro pazienti vennero trattate le lesioni chirurgicamente e due sono stati trattati con iniezioni di steroidi.

Questi dati, hanno concluso i ricercatori, sollecitano ulteriori studi per valutare l’incidenza e il decorso clinico di CLH nella popolazione che riceve vaccini con idrossido di alluminio.
Tratto da: Journal of American Academy of Dermatology (JAAD) – April 2005, Volume 52, Number 4

Alla “Conferenza Internazionale sui Metalli e Cervello” tenuta presso l’Universita’ di Padova (Italy) il 20/09/2000 si e’ elaborato un documento nel quale si precisa che: “una concentrazione aumentata di alluminio….e’ stata associata con conseguenze neurologiche e malatti e metaboliche a carico delle ossa, caratteristiche queste ultime, da un rallentamento della velocita’ di formazione delle ossa“.

L’alluminio puo’ essere introdotto nell’organismo umano non solo con i vaccini, ma anche con la cottura dei cibi nelle pentole di alluminio, che sono quasi sempre presenti nelle cucine dei ristoranti e in molte case private per preparare i cibi, ma occorrono anni per accumularne la quantita’ che e’ presente nei vaccini… !

La Silicie organica ed il Magnesio sono essenziali per eliminare l’alluminio dal corpo, assieme al Bambu’

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L’alluminio dei vaccini (adiuvante) e’ sicuro ? NO – Aluminum vaccine adjuvants: are they safe ?

Curr Med Chem. 2011;18(17):2630-7.

Tomljenovic L, Shaw CA.

Source: Neural Dynamics Research Group, Department of Ophthalmology and Visual Sciences, University of British Columbia, Vancouver, BC, V5Z 1L8, Canada.lucijat77@gmail.com

Abstract

Aluminum is an experimentally demonstrated neurotoxin and the most commonly used vaccine adjuvant. Despite almost 90 years of widespread use of aluminum adjuvants, medical science’s understanding about their mechanisms of action is still remarkably poor. There is also a concerning scarcity of data on toxicology and pharmacokinetics of these compounds. In spite of this, the notion that aluminum in vaccines is safe appears to be widely accepted. Experimental research, however, clearly shows that aluminum adjuvants have a potential to induce serious immunological disorders in humans. In particular, aluminum in adjuvant form carries a risk for autoimmunity, long-term brain inflammation and associated neurological complications and may thus have profound and widespread adverse health consequences. In our opinion, the possibility that vaccine benefits may have been overrated and the risk of potential adverse effects underestimated, has not been rigorously evaluated in the medical and scientific community. We hope that the present paper will provide a framework for a much needed and long overdue assessment of this highly contentious medical issue.
PMID:21568886 [PubMed – indexed for MEDLINE

Tratto da: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

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Il cervello è un organo altamente compartimentalizzato eccezionalmente suscettibile di accumulo di errori metabolici.
Il morbo di Alzheimer è la malattia neurodegenerativa più diffusa degli anziani ed è caratterizzata da specificità regionale delle aberrazioni neurali associate con le funzioni cognitive superiori.

L’alluminio è il più abbondante metallo neurotossico sulla terra, ampiamente biodisponibile per gli esseri umani e più volte dimostrato di accumularsi nei punti focali neuronali soggetti al morbo di Alzheimer.
Nonostante questo, il ruolo dell’alluminio nel morbo di Alzheimer è stato fortemente disputato sulla base delle seguenti rivendicazioni:
1 – L’alluminio biodisponibile non può entrare nel cervello in quantità sufficiente per causare danni,
2 – L’alluminio in eccesso viene efficacemente eliminato dal corpo, e
3 – L’accumulo di alluminio nei neuroni è una conseguenza più che una causa della perdita neuronale.

La ricerca, tuttavia, rivela che:
1 – Piccole quantità di alluminio sono necessarie per produrre neurotossicità e questo criterio è soddisfatto attraverso l’assunzione di alluminio presente nella dieta quotidiana,
2 – L’alluminio sfrutta diversi meccanismi di trasporto per attraversare attivamente le barriere cerebrali,
3 – L’assunzione ripetuta di piccole quantità di alluminio corso della vita favorisce l’accumulo selettivo nei tessuti cerebrali, e
4 – Dal 1911, l’evidenza sperimentale ha più volte dimostrato che l’intossicazione cronica da alluminio riproduce le caratteristiche neuropatologiche del morbo di Alzheimer. Fraintendimenti riguardo biodisponibilità dell’alluminio può aver fuorviato gli scienziati riguardo il ruolo dell’alluminio nella patogenesi del morbo di Alzheimer.

L’ipotesi che l’alluminio contribuisce in modo significativo al morbo di Alzheimer si basa su un’evidenza sperimentale molto solida e non deve essere respinta. Misure immediate devono essere prese per ridurre l’esposizione umana all’allumino, che può essere il fattore più aggravante ed evitabile del morbo di Alzheimer.
Testo originale: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21157018
Dr. Tomljenovic L., Neural Dynamics Research Group, Department of Ophthalmology and Visual Sciences, University of British Columbia, Vancouver, BC, Canada. lucijat77@gmail.com

Commento NdR: Moltissimi vaccini contengono alluminio…quindi vaccinate, se volete avere bambini cerebrolesi

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Nutrizione e Cervello: L.F. Agnati, E.A. Moja e G. Tettamanti – Phytagora Press, Milano 1992. Cap.13,
“Effetti di deficit ed accumulo di metalli pesanti sulla funzionalità del (SNC) Sistema Nervoso Centrale
…….Gli studi condotti in campo umano sui livelli di diversi metalli nelle aree cerebrali hanno messo in risalto una associazione fra le elevate concentrazioni di alluminio e diverse encefalopatie tra cui, oltre alla già citata morbo di Alzheimer (Crapper et al. 1973; Perl e Brody, 1980), demenza da dialisi, e demenza senile, si aggiungono la demenza parkinsoniana di Guam (Perl e Brody, 1982), la sclerosi laterale amiotrofica (Yase, 1979) e la Sindrome di Down (Crapper et al., 1976).
L’assorbimento dell’alluminio e la sua deposizione nei tessuti sono aumentate anche da una deficienza di zinco (Wenk e Stemmer, 1983), che peraltro si trova assai frequentemente nelle donne gravide, nei bambini vaccinati e nell’anziano (Bishop et al., 1989).
Per quanto concerne la localizzazione cellulare, è dimostrato che l’alluminio si concentra prevalentemente nei nuclei dei neuroni legandosi alla cromatina, incidendo in tal modo sulle variazioni di conformazione del DNA necessarie per l’espressione genetica (Ganrot, 1986).
L’alluminio può depositarsi nei tessuti causando una sorta di ipertrofia, producendo granuli duri al tatto che si riassorbono solitamente in alcune settimane.  (Cosnes et al., Contacts Dermatis 1990 Aug.:23(2):65-7).
Il metallo però rimane in circolo nell’organismo o si deposita in un organo, poiché non siamo in grado di metabolizzarlo e quindi di espellerlo.
L’alluminio è responsabile anche della miofascite macrofagica  – Weekly Epidemiological Record 15/OCT/1999, vol.74, 41pp.337-348 “Macrophagic myofasciitis and alluminium containig vaccines”

Studio recente:
Aluminum hydroxide injections lead to motor deficits and motor neuron degeneration – J Inorg Biochem 2010
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2819810/?tool=pubmed
Vaccini ed alluminio:
http://journal.frontiersin.org/article/10.3389/fneur.2015.00004/full
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23609067
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=How+aluminum+adjuvants+could+promote+and+enhance+non-target+IgE+synthesis
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11580308
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19247370
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Host+DNA+released+in+response+to+aluminum+adjuvant+enhances

 

Le ImmunoGlobuline (chiamate anche anticorpi) esistenti nell’organismo umano, si dividono in diverse categorie e vengono alterate dai Vaccini, e l’alluminio ne e’ corresponsabile !

Commento NdR: Ovviamente, i vaccini non sono l’unica causa delle allergie, ma essi rappresentano una causa scatenante importantissima primaria.
vedi: Bibliografia Danni dei vaccini  +  Bibliografia danni 2  +  1.000 studi sui Danni dei Vaccini Big Pharma

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Dalle fibre minerali alle nanoparticelle: quali caratteristiche chimico-fisiche determinano la patogenicità delle polveri inalate PDF

Video, parla una biologa:


Un recente studio di neuroscienziati,  i dottori canadesi  Shaw e L. Tomljenovic di Vancouver, Canada, su:
L’alluminio dei vaccini e salubre ?
,  contiene una raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio come adiuvante, che e’ presente praticamente in molti i vaccini, non in tutti, e dimostra come gli effetti neurotossici siano altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio ilThiomersale.
Abstract: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21568886

I composti di alluminio sono stati ampiamente utilizzati come coadiuvanti umani per più di settanta anni.
Ad oggi nonostante i numerosi studi effettuati (Hanfen Li et al., 2007; Lambert S.L et al., 2012; Pashine A. et al., 2005; Seubert A. et al, 2008;..), non sono stati ancora chiariti e descritti tutti i meccanismi di azione dell’idrossido di alluminio, utilizzato in vari medicinali (vaccini ecc.,) prodotti di bellezza, ecc.
Fra i primi studi effettuati allo scopo di chiarire i meccanismi di azione dell’idrossido di alluminio, bisogna ricordare Ulanova et al.,:
– Marina Ulanova,1,* Andrej Tarkowski,2 Mirjana Hahn-Zoric,1 and Lars. Hanson1: The Common Vaccine Adjuvant Aluminum Hydroxide Up-Regulates Accessory Properties of Human Monocytes via an Interleukin-4-Dependent Mechanism. Infect Immun. 2001 February; 69(2): 1151–1159.,
che hanno valutato l’effetto diretto dell’idrossido di Alluminio sui monociti umani in vitro.
I monociti (globuli bianchi piu’ grandi) sono cellule presenti nel sangue capaci di intercettare sostanze estranee all’organismo, di fagocitarle e di attivare la rispostaimmunitaria secondo una complessa danza di interazioni e comunicazioni cellulari.
Nel lavoro citato sono stati osservati cambiamenti rilevanti nelle proprietà accessorie dei monociti dopo l’esposizione a breve termine in coltura di idrossido di alluminio:
– un aumento dell’espressione delle molecole accessorie per l’attivazione dei linfociti T: CD40, CD54, CD58, CD86, MHC II (Maggiore Complesso di Istocompatibilità di classe II)
– differenziazione dei monociti in coltura in cellule morfologicamente simili alle cellule dendritiche; le cellule dendritiche sono cellule altamente specializzate capaci di presentare l’antigene per scatenare la risposta immunitaria; tali cellule sono scarsamente presenti nel sangue e si originano da precursori presenti nel midollo osseo in seguito a particolari stimoli antigenici e “messaggi cellulari”
– aumento della sintesi di interleuchina-4 (IL-4) mRNA; l’IL4 è un messaggero delle cellule dei SI, capace di aumentare la produzione di anticorpi attraverso la stimolazione dei linfociti Th2
– l’aumento dell’espressione cellulare di MHC di classe II (che indica attivazione immunitaria) non si è verificato dopo l’aggiunta di anticorpi anti IL-4 in coltura, capaci di neutralizzare l’effetto dell’IL4 prodotta dai monociti stimolati dall’idrossido di alluminio.

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Un COMUNE COADIUVANTE dei VACCINI DISTRUGGE le CELLULE CEREBRALI
Presso la “University of British Columbia” (UBC) sono stati effettuati degli esami autoptici su due dozzine di topi, assai nervosi da vivi, scoprendo il legame fra idrossido di alluminio e malattie neurodegenerative, i governi del mondo potrebbero trovarsi a dover affrontare cause legali infernali.
La ricerca, condotta dal neuroscienziato di Vancouver Chris Shaw  indica un legame fra l’idrossido di alluminio utilizzato nei vaccini (contenuto in molti vaccini, specie quelli per l’epatite B) e sintomi associati il morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica (SLA, o morbo di Lou Gehrig) e morbo di Alzheimer.
Shaw è assolutamente stupito dal fatto che le ricerche relative al suo documento non siano mai state svolte in precedenza.
Da 80 anni i medici iniettano ai pazienti idrossido di alluminio – un coadiuvante che stimola la risposta immunitaria.
“Ciò è sospetto. I casi sono due, o questo [collegamento] è nolo all’industria farmaceutica e non e mai stato reso di pubblico dominio, oppure il sistema sanitario canadese non ha mai costretto l’industria a condurre tali studi. Non so quale delle due ipolesi sia la più inquietante.”
Secondo il documento di Shaw, coadiuvanti simili vengono impiegati nei vaccini per l’epatite B – A ed il coctail Pentacel, per la Difterite, Pertosse, Tetano, Polio, ed un tipo per la Meningite, oltre a certi per l’influenza suina.
Per verificare la teoria del collegamento, Shaw ed il suo team di quattro scienziati dell’UBC e della Louisiana State University hanno iniettalo nei topi un vaccino contro l’antrace, elaborato per la prima Guerra del Golfo.
Come ha spiegato Shaw, dato che la sindrome della Guerra del Golfo assomiglia abbastanza alla SLA, i neuroscienziati hanno avuto la possibilità di isolare una possibile causa.
Tutti i soldati schierali furono vaccinati con un composto di idrossido d’alluminio; secondo Shaw i soldati vaccinati ma non schierati al fronte di guerra hannosviluppato sintomi analoghi in base ad un tasso simile.
Dopo 20 settimane di studi sui topi, il team ha rilevato aumenti statisticamente significativi di ansia (38%), deficit della memoria (41 volte gli errori nello stesso gruppo campione) e una reazione allergica della pelle (20%).
Dopo il “sacrificio” dei topi, i campioni di tessuto indicavano che le cellule neurologiche stavano morendo. All’interno dei cervelli dei topi, nella parte che controlla il movimento, le cellule stavano distruggendo sé stesse in una percentuale pari al 35%.
Secondo le parole di Shaw: “Nessuno nel mio laboratorio vuole essere vaccinato.
Questa faccenda ci ha fatto letteralmente accapponare la pelle. Non eravamo li per occuparci di questioni di vaccini. Poi, ad un tratto, mio Dio – ci ritroviamo la morte dei neuroni !”
Secondo Shaw è possibile che esistano 10.000 studi che dimostrano che i’idrossido di alluminio è sicuro. Ma non e riuscito a trovarne nemmeno uno che prenda in considerazione le prime quattro settimane successive all’inoculazione.
Se qualcuno dispone di uno studio che indica qualcosa di diverso, allora “lo metta a disposizione. È cosi che si opera in modo scientifico.”
Fonte: The Georgia Straight. 23 marzo 2006 –  http://wwiv.straight.com/contentcfm?id=16717

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L’Alluminio è un elemento presente in quantità considerevoli nella biosfera dove tutti gli esseri viventi sono esposti a potenziali effetti tossici.
La neurotossicità di questo metallo è nota da più di un secolo. Recentemente l’alluminio è stato implicato come fattore eziologico di alcune manifestazioni patologiche (tra cui encefalopatia, osteopatia e anemia) associate al trattamento dialitico. Inoltre è stato ipotizzato che l’alluminio possa essere un cofattore nell’eziopatogenesi di alcune malattie neurodegenerative, tra cui la malattia di Alzheimer, sebbene una prova diretta in questo senso sia ancora controversa.
Tuttavia, la neurotossicità da alluminio è accertata negli animali da esperimento e nei pazienti con insufficienza renale (conseguente all’età o alla presenza di malattie renali) – e ci sono i presupposti per un legame tra esposizione all’alluminio e patologie neurodegenerative. Inoltre sono state evidenziate associazioni tra elevati livelli di alluminio in alcune preparazioni alimentari per neonati e nelle soluzioni per la nutrizione parenterale domiciliare con possibili complicanze neurologiche e ossee, caratterizzate da una riduzione della velocità di sintesi ossea.

Un tempo la concentrazione di alluminio nel sangue degli umani era 10mg per litro di sangue. Ora e’ aumentato per via dei Vaccini e dell’uso ormai diffuso delle pentole in alluminio. ma quello che e’ ancora peggio e’ che negli alimenti viene utilizzato il glutammato ( usato specie nei cibi pronti per esaltare i sapori) e quest’ultimo favorisce il passaggio intestinale dell’alluminio nel sangue e nella linfa (specie l’idrossido di alluminio contenuto nei Vaccini).
L’alluminio e l’idrossido di alluminio, grazie alla proteina “trasferrina” entra nelle cellule e puo’ interferire pesantemente nell’assorbimento del ferro (generando anemie) – esso puo’ passare anche dalla barriera cerebrale andando ad intossicare zone del cervello (vedi Alzheimer ed altro) e/o zone dell’apprendimento.
Nei neonati vaccinati per via che la loro funzione renale NON e’ ancora matura, a loro riesce difficile eliminare l’alluminio per la via renale; anche i campi elettromagnetici (elettrosmog) interferiscono in maniera negativa.

Alluminio:
Questo può anche essere trovato sul sito del dott. Robert Sears; egli è diventato famoso per le sue innumerevoli ore di ricerca dedicato ai vaccini. Egli è ben noto per il suo libro: “Il libro Vaccine”.
L’alluminio è presente in molte cose intorno a noi. E’ nel cibo, aria, acqua e suolo e si dice che sia innocuo se ingerito, perché non assorbe nel corpo quando consumati.
L’alluminio è messo in vaccini come adiuvante per aiutarli a “lavorare meglio” o per “migliorare” il vaccino e mantenerlo nel tempo.
Qual è dunque la preoccupazione per l’iniezione di alluminio nel sangue ?

Secondo la FDA:
“L’alluminio può raggiungere livelli tossici con prolungata somministrazione parenterale [questo significa iniettato nel corpo] se la funzione renale è compromessa. . .
La ricerca indica che i pazienti con funzione renale compromessa, tra cui neonati prematuri [i bambini], che hanno ricevuto i livelli parenterale di alluminio a più di 4 a 5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno, si accumulano in alluminio a livelli associati con il sistema nervoso centrale e la tossicità ossea (per un neonato piccolo, questa dose tossica sarebbe da 10 a 20 microgrammi, e per un adulto sarebbe di circa 350 microgrammi).
Il carico dell’intossicazione dei tessuti può avvenire a valori ancora più bassi di somministrazione. “Department of Health and Human Services, Food and Drug Administration, documento NDA 19-626/S-019, Federal Food, Drug and Cosmetic Act per preparazioni iniettabili Destrosio.”
Ed anche:
“Contenuto di alluminio nei vaccini, farmaci, alimenti, iniettati per via parenterale (iniettati) potrebbe determinare un accumulo tossico di alluminio nei soggetti sottoposti a terapia TPN.
La ricerca indica che i neonati e popolazioni di pazienti con funzione renale compromessa possono essere ad alto rischio di esposizione all’alluminio. Gli studi dimostrano che l’alluminio può accumularsi nelle ossa, nelle urine e nel plasma di bambini che avevano ricevuto TPN.
Molti prodotti farmaco utilizzato nella terapia parenterale [iniezioni] possono contenere livelli di alluminio sufficientemente alto da causare manifestazioni cliniche [sintomi]. . . alluminio parenterale, aggira il meccanismo di protezione del tratto gastrointestinale e l’ alluminio circola e si deposita nei tessuti umani.
La Tossicità dell’alluminio è difficile identificare nei bambini, perché poche tecniche affidabili sono a disposizione per valutare il metabolismo osseo nei neonati.
Sebbene la tossicità di alluminio non viene comunemente rilevato clinicamente, può essere grave in popolazioni di pazienti selezionati, come i neonati, e può essere più comune di quanto viene riconosciuto.
“Dipartimento [di Salute e Servizi Umani, Food and Drug Administration, Documento 02N -0496, Alluminio in Parenterali Volume Grande e la Piccola, Utilizzato in nutrizione parenterale totale.
Disponibile online all’indirizzo: http://www.fda.gov/ohrms/dockets/98fr/oc0367.pdf

Quindi, in pratica da quei documenti si apprende che se un bambino prematuro riceve più di 10 mcg di alluminio in una IV, può accumularsi nelle ossa e nel cervello, e puo’ essere molto tossico.
I requisiti di massima FDA per l’alluminio ricevuto in IV è di 25 mcg al giorno.
L’alluminio e’ suggerito per kg di peso per dare ad una persona è fino ad un max di 5mcg. (Quindi a 5 £ibra, un bambino dovrebbe avere non più di 11mcg di alluminio)
Tutto ciò che ha più di 25 mcg di alluminio  si suppone debba avere una etichetta che dica:
ATTENZIONE: Questo prodotto contiene alluminio che possono essere tossici.
Alluminio può raggiungere livelli tossici con prolungata somministrazione parenterale se la funzione renale è compromessa. I neonati prematuri sono particolarmente a rischio perché i loro reni sono immaturi e richiedono grandi quantità di soluzioni di calcio e fosfato, che contengono alluminio.

La ricerca indica che i pazienti con funzione renale compromessa, inclusi i neonati prematuri, che ricevono i livelli parenterale di alluminio a più di 4-5 [micro] g / kg / giorno si accumulano in alluminio a livelli associati con il sistema nervoso centrale e la tossicità ossea. Carico dei tessuti può avvenire a prezzi ancora più bassi di somministrazione.
vedi: http://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?fr=201.323

– I vaccini, per qualche ragione “sconosciuta”, non sono tenuti ad avere questa etichetta e non sono tenuti a seguire il dosaggio massimo di 25 mcg.

Così facendo qualche calcolo:
i seguenti sono esempi di peso con i loro corrispondenti livelli massimi di alluminio, per la FDA:
– £ibra 8, bambino sano : 18,16 mcg di alluminio
– £ 15, bambino sano : 34,05 mcg di alluminio
– £ 30, sano bambino: 68,1 mcg di alluminio
– £ 50, sano bambino: 113 mcg di alluminio
– 150 adulti £ibra: 340,5 mcg di alluminio
– 350 adulti £ibra: 794,5 mcg di alluminio

Così e’ la quantità di alluminio presente nei vaccini che sono normalmente somministrati ai bambini:
– Hib (marchio PedVaxHib solo) – 225 mcg per ripresa
Epatite B – 250 mcg
– DTaP – a seconda del produttore, varia 170-625 mcg
– Pneumococco – 125 mcg
– Epatite A – 250 mcg
HPV – 225 mcg
– Pentacel (DTaP, Hib e il vaccino combo Polio) – 330 mcg
– Pediarix (DTaP, epatite B e il vaccino combo Polio) – 850 mcg
vedi: Bugiardini dei Vaccini

Alla nascita, la maggior parte dei bambini viene propinata la vaccinazione per l’epatite B.
La quantità di alluminio nel vaccino per l’epatite B da solo, è quasi 14 volte la quantità di alluminio che è approvata dalla FDA.

Al bambino un check-up vaccinale, è comune a 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi ecc, gli appuntamenti per includere fino a 8 vaccinazioni che sommano più di 1.000 mcg di alluminio.
Guardate il grafico sopra e notare che tale importo non è nemmeno sicura per un adulto di 350 £.
E molti bambini ottenere fino a 8 vaccinazioni una visita più volte l’anno !

Secondo la FDA e l’AAP (American Academy of Pediatrics), cosa succede se un bambino riceve più della dose massima richiesta di alluminio ?
– Alluminio si accumula nelle ossa e nel cervello e può essere tossico.
– Alluminio può causare danni neurologici.

L’Alluminio in sovradosaggio può essere fatale in pazienti con il rene debole o disturbi renali o nei neonati prematuri. (Quanti bambini sono testati per vedere se i loro reni funzionino correttamente prima di essere vaccinati ?
Questo potrebbe anche essere il motivo per il colpo epatite B, somministrato ai bambini al momento della nascita, è stato collegato a SIDS ? Morti neonatali in seguito alla vaccinazione Epatite B).

(Tossicità di alluminio nei lattanti e nei bambini, Comitato sulla Nutrizione, American Academy of Pediatrics, Pediatria Volume 97, Numero 3 marzo 1996, pp 413-416)

Tutto questo oltre all’immunostimolazione anomala del sistema immunitario provocata da questa sostanza metalloide, l’idrossido di alluminio, contenuto in moltivaccini:
“…in realtà Li H. et al (2007), in esperimenti in vitro, hanno dimostrato come l’idrossido di alluminio è capace di evocare sia la risposta di tipo Th1 (coinvolta nellemalattie autoimmuni) che Th2 (coinvolta nelle allergie), e questo dipende dal microambiente in cui viene stimolata la risposta immunitaria.
L’idrossido di alluminio sembra stimolare l’attivazione a cascata delle caspasi (enzimi), quindi dell’infiammosoma, in particolare della caspasi 1; tale proteina è capace di permettere il rilascio delle interleuchine IL1b ed IL18: IL 1 b attiva i linfociti T helper, in particolar modo i linfociti Th2, aumentando la produzione di anticorpi. IL 18 attiva cellule diverse in funzione del microambiente in cui si trova:
– se c’è IL12 attiva la risposta di tipo Th1
– se non c’é IL12 attiva la risposta Th2
Ed i meccanismi alla base di questi effetti (per altro sempre in vitro) restano sconosciuti, nonostante l’infiammosoma è correlato con i danni al sistema nervoso centrale (Bhat and Steinman, 2012) – By dott. M. Proietti

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Gli Italiani sono intossicati dall’alluminio (articolo di Susanna Berginc) – 19 Agosto 2009
Pubblichiamo un articolo di Susanna Berginc sugli alti livelli di alluminio rilevati in quei soggetti che si sono sottoposti ad un mineralogramma: tra le fonti di intossicazione l’autrice dimentica (negligenza NON veniale) di citare le scie tossiche che sono un vero attacco alla salute, ignorato, però, dalla maggioranza […]

AVVELENAMENTO da ALLUMINIO, anche dei formaggi
– vedi:  Alimenti Contaminati
“Se ricerchi la dolcezza, la tua ricerca sarà senza fine, non sarai mai contento. Ma se cerchi il vero gusto, troverai ciò che cerchi”

Al giorno d’oggi l’80% delle persone che esegue un test mineralogramma dei capelli, scopre di essere intossicato di alluminio.
La percentuale è da brivido.
Infatti l’alluminio oggi viene usato in grandissimi, enormi quantità sia nel campo alimentare, che medicinale, che cosmetico.
Lo troviamo nelle pentole di alluminio (maggiormente usate nelle mense e nei ristoranti), nelle lattine di bibite (anche una sola al giorno, porta all’intossicazione), nei tetrapak del latte (anche di soia, di riso e di mandorle), nel mini-brik di succhi di frutta, nei tubetti di dentifricio (tranne quelli in plastica ovviamente), nella carta argentata, nelle carte argentate che contengono alimenti (burro, biscotti ed altro ancora), nei contenitori di medicinali (i famosi blister), negli antiacidi (Maalox, Mylanta, Riopan, Alka-Selzer, e altri ancora), negli antitraspiranti, in alcuni deodoranti, nel lievito chimico per dolci (che contiene anche il piombo….), nei cosmetici (rossetti, phard, matite, ecc.), negli acquedotti (usato per rimuovere le impurità), nella farina bianca (lo usano per raffinarla) e nei formaggi non bio (durante la loro lavorazione).
Diventa quindi importante cercare sempre di leggere le etichette di quello che si acquista: in fin dei conti un cosmetico, come pure un deodorante, non viene acquistato ogni giorno.
In ogni caso è bene sapere che esistono persone sensibili a tale metallo, ed altre meno sensibili che inspiegabilmente non lo accumulano nell’organismo.
E’ molto difficile determinare l’intossicazione di alluminio dall’esame del sangue, in quanto presente nella maggior parte nel cervello, nei polmoni, nella tiroide, nel fegato e nelle ossa.
Gli effetti da intossicazione sono: disturbi nell’apprendimento (soprattutto i bambini!!), confusione, disorientamento, perdita della memoria, coliche intestinali, mal di testa, bruciori di stomaco e coliti (il mal di pancia dei bambini!), avversione per la carne, anemia, carie, ipoparatiroidismo, disfunzioni renali, disfunzioni del fegato, osteomalacia, aggravamento morbo di Parkinson, e chissà quanti altri sintomi.
Il suo assorbimento dipende da alcuni fattori, quali i livelli di minerali e vitamine antagonisti, in particolar modo la vitamina C naturale, il calcio e il fluoro. Quindi, dopo aver rimosso le sorgenti di esposizione, potreste integrare la vostra dieta, cercando di privilegiare i nutrienti antagonisti.
In ogni caso, ottimo è anche il rimedio omeopatico Allumina 30 CH, che aiuta l’organismo a eliminare velocemente il metallo tossico, facendovi necessariamente consigliare dal vostro medico. Tempo medio di elimino completo: circa 1 anno.

Assicurarsi che la dieta sia ricca di fibre: per la fibra naturale consumate frutta e verdura preferibilmente crudi (aglio, asparagi, banane, broccoli, cavoli, mele, melone, patate dolci, pompelmi, prugne secche, uvetta, vegetali a foglia verde e zucca sono i più ricchi di fibre), riso integrale biologico, pane integrale (attenzione: quello che acquistate nei panifici che presenta le macchioline della crusca e viene venduto come integrale, è composta invece da farina bianca addizionato a crusca trattata con pesticidi ed antimuffe, senza alcuna traccia del germe di grano; il vero pane integrale è di colore marroncino/bruciato uniforme), pasta integrale bio, frutta secca in quantità.
Bevete molte tisane di rosa canina bio, ricchissima di vitamina C.

Bibliografia:
–  Secondo natura – Ed. Longanesi
–  Dizionario omeopatico d’urgenza
–  Minerali e metalli pesanti – Rainer – Ed. CorpoVerde
–  Metalli Tossici – P.Eck, L. Wilson – Ed. Sinai
Fonte: tankerenemy.com

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L’idrossido di Alluminio – Un’avvelenamento obbligatorioma rimborsato ! (Francais)
L’hydroxyde d’aluminium (*) – Un empoisonnement obligatoire, mais… remboursé !
Le saviez-vous ?
La plupart des vaccins renferment un poison pudiquement baptisé “adjuvant de l’immunité*” .
Le plus communément employé à l’heure actuelle – et l’un des plus nocifs – est l’hydroxyde d’aluminium. Cet adjuvant est présent dans la grande majorité des vaccins actuels – pour l’homme mais aussi l’animal – à raison de 1250 micro grammes par doses. C’est dire qu’un enfant vacciné de nos jours, a reçu à l’âge de douze mois plus de 8000 micro grammes de ce poison !
Or, cet hydroxyde d’aluminium est toxique pour l’organisme à partir de 60 micro grammes par litre de sang – avec des signes certains d’encéphalopathies (maladie neurologique) à partir de 100 micro grammes par litre de sang. Se combinant avec la ferritine du sang en lieu et place du fer, l’aluminium n’est pas éliminé par les reins, et peut donc progressivement imprégner le cortex cérébral et l’hippocampe. C’est à dire les zones du cerveau liées à la mémoire et à la personnalité.
Il y provoque la formation de vacuoles (trous) dans le tissu nerveux noble, identiques à celles observées dans les encéphalites spongiformes ou maladie de la vache folle. On retrouve également la présence d’aluminium dans le cerveau des malades atteints par la maladie d’Alzheimer et de la plupart des maladies neurologiques dégénératives…
Ces informations scientifiques n’ont jamais été démenties. Elles sont connues des autorités et délibérément occultées.

En conséquences, l’empoisonnement vaccinal est sans doute responsable : de l’épidémie d’encéphalites spongiformes, tant des animaux (tremblante du mouton, encéphalite de la vache folle = BSE) que des hommes (maladie de Kreutfeld Jacob, etc…). L’existence et la responsabilité des prions dans ce drame n’étant sans doute qu’un maquillage habile pour cacher les conséquences de la folies des savants fous !
– de la flambée de maladies d’Alzheimer que nous observons de nos jours, sachant là encore que les hypothèses génétiques sont hasardeuses et bien peu plausibles.
Sans doute également de la plupart des cas de scléroses en plaques et de myopathies qui se multiplient si malencontreusement de nos jours.
Il serait temps de promouvoir une politique de santé cohérente, respectueuse du milieu, de l’environnement et de l’être, avec la liberté pour chacun d’accepter ou de refuser ces actes insensés, après une information scientifique qui ne soit pas une simple publicité !

(*) Adjuvant de l’immunité: il s’agit d’une substance chimique obligatoirement ajoutée au vaccin, pour – soi disant – stimuler la réponse du patient. Il faut savoir qu’un vaccin sans adjuvant est toujours inopérant. Mais l’adjuvant, par sa présence, modifie le terrain du vacciné (ce qui est démontré par les mesures bio-électroniques) et permet le recul apparent et momentané des épidémies, avec , à la clé, leur réapparition et leur recrudescence un peu plus tard. On constate parfois même l’apparition de nouvelles maladies beaucoup plus graves : cancers, maladies auto-immune (rhumatismes majeurs, scléroses en plaques, recto-colite, ulcéro-hémorragique…)
Sources – Dr Alain Scohy

DANNI NEUROLOGICI dai VACCINI
vedi: Neurotossicita’ del Mercurio + Perche’ vaccinare ?
L’alluminio
(anche quello dei vaccini) è strettamente legato al morbo di Alzheimer !

Se presso la “University of British Columbia” (UBC) gli esami autoptici di due dozzine di topi, assai nervosi da vivi, si riveleranno corrispondenti al vero, i governi del mondo potrebbero trovarsi a dover affrontare cause legali infernali, per il fatto che i vaccini propinati alla ignara popolazione ed ai militari contengono questo pericoloso metallo tossico come adiuvante !

L’alluminio è presente nel nostro cibo vedi:
http://dioni.altervista.org/dioni_0169.html
http://dioni.altervista.org/dioni_0298.html
http://dioni.altervista.org/dioni_0372.html

Anche nell’approvvigionamento idrico e del suolo (vedi qui), e in numerose altre fonti di uso quotidiano, per cui la maggioranza delle persone soffre di un certo grado di tossicità da alluminio. Dopo anni di esposizione accumulata e del suo deposito nei tessuti del corpo, questo veleno può avere risultati che vanno da una degenerazione del cervello a deformità.
Secondo le statistiche del laboratorio Mineral Test, nelle Marche che è una tra le regioni a più basso inquinamento di metalli pesanti, il livello di alluminio nella popolazione è il doppio rispetto al limite massimo consentito.

Fegato, ossa polmoni, tiroide e cervello sono i siti in cui si immagazzina l’Al nel nostro organismo. La percentuale di Al nel capello è in stretta relazione alla percentuale presente nelle ossa.
E’ accertato che il morbo di Alzheimer è correlato anche ad alte quantità di Al nel tessuto cerebrale.
Il PRIMO TRIAL CLINICO che PROVA La CORRELAZIONE FRA la MALATTIA dell’ALZHEIMER e l’ALLUMINIO – 14/07/2015
https://www.futsci.com/project/the-aluminium-alzheimer-s-disease-hypothesis-what-is-the-role-of-aluminium-in-alzheimers-disease

Una ricerca dell’autunno 2000 del dott. R. Chinellato, chimico, svolta tramite spettrofotometro presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, avente per obiettivo l’aranciata in lattine, rivela che anche in presenza di un degrado del rivestimento interno apparentemente non degno d’interesse, l’Al della lattina viene ceduto alla bibita fino ad una concentrazione di 0,5 mg/lt, equivalente ad oltre il doppio della concentrazione massima prevista dalle normative nazionale.

I pericoli dell’avvelenamento da alluminio
– L’alluminio è particolarmente tossico per il sistema nervoso, con una serie di sintomi che possono includere disturbi del sonno, nervosismo, instabilità emotiva, perdita di memoria, mal di testa, e compromissione intellettiva.
– Esso può fermare la capacità del corpo di digerire e fare uso di calcio, fosforo e fluoro. Questo impedisce la crescita ossea e riduce la densità delle ossa. L’alluminio può anche causare condizioni che effettivamente scacciano il calcio dalle ossa. Ciascuna di queste situazioni può portare a debolezza e a deformazione della struttura ossea, con effetti paralizzanti.
– L’avvelenamento può anche provocare dolori muscolari, disturbi del linguaggio, anemia, problemi digestivi, diminuzione della funzionalità epatica, coliche renali e compromissione della funzionalità renale.

Fonti di Alluminio
– I farmaci da banco possono essere una delle maggiori fonti di alluminio: coloro che assumono spesso aspirina tamponata, come le persone con artrite, possono assumere fino a 700 mg di questo metallo ogni giorno. Ma dal momento che l’alluminio contribuisce al danno osseo, l’aspirina aumenta effettivamente l’artrite.
– I medicinali per l’apparato digerente, come i farmaci contro la diarrea, gli antiacidi e quelli per le emorroidi, possono contenere anche alluminio. Una dose tipica di antiacidi contenenti alluminio può contenerne fino a 200 mg., e l’uso di un’intera giornata può fornire 800-5000 mg. di alluminio.
– L’alluminio è spesso aggiunto ai prodotti per l’igiene, come gli antitraspiranti e i bagnoschiuma.
– I cibi che sono stati cotti o conservati in pentole di alluminio e in fogli di alluminio sono un’altra fonte. Le stime dicono che fino a 4 milligrammi di alluminio possono essere trasferiti ad ogni porzione di alimenti acidi come i pomodori o gli agrumi che sono stati riscaldati o conservati con alluminio.
– Anche le pentole in acciaio inossidabile possono essere una fonte, in quanto vengono prodotte saldando l’acciaio inox con strati di alluminio. Il mio test e l’esperienza dimostrano che, dopo che il pentolame in acciaio inox è stato utilizzato per un breve periodo di tempo, tracce di alluminio iniziano a passare nel cibo.
– Ci sono sei sali di alluminio che sono stati approvati come additivi alimentari negli Stati Uniti. I sali più comunemente usati sono i fosfati di sodio e alluminio.  Essi si aggiungono a torte, minestre,
pasta surgelata, pancake mix, farine autolievitanti, formaggio fuso, cibi a base di formaggio e birra (in lattine di alluminio).  Una singola fetta di formaggio fuso confezionata singolarmente può contenere fino a 50 mg di alluminio. Si pensa che il cheeseburger possa avere uno dei contenuti più alti di alluminio rispetto a qualsiasi alimento. I prodotti da forno hanno circa 5-15 mg per porzione.
– Un sottaceto media grandezza contiene da 5 a 10 mg se è stato trattato in una soluzione di allume, come comunemente avviene.
L’allume è una forma di solfato di alluminio che viene utilizzata nella soluzione di decapaggio per rassodare i cetrioli.

– I Vaccini: il Dr. Hugh Fudenberg, uno dei leader mondiali in immunologia e genetica, ha affermato che i pericoli dei vaccini sono dovuti tra l’altro  “all’alluminio e al mercurio che quasi ogni vaccino anti-nfluenzale contiene. Il graduale accumulo di alluminio e mercurio nel cervello porta a disfunzioni cognitive”.

– Le Scie Chimiche spruzzate nel cielo contengono alluminio: il Dottore e Professore Russel L.Blaylock della National Health Federation in un articolo parla specificatamente delle particelle dei composti di alluminio di dimensioni nanometriche, affermando come sia dimostrato scientificamente che tali particelle siano infinitamente più reattive e che inducano ad intense infiammazioni in uno svariato numero di tessuti. Il professore prosegue affermando quanto queste nanoparticelledi alluminio stiano aumentando le malattie neurodegenerative del cervello, tra cui cita demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Lou Gehrig (S.L.A.) e di come queste malattie sia scientificamente correlate all’esposizione all’alluminio ambientale.

Evitare di assumere Alluminio
Il primo passo per liberare il nostro corpo da questo veleno è evitare l’assunzione di alluminio, per quanto possibile, quello successivo consiste nel fornire al vostro corpo dei supporti nutritivi per dare ad esso la forza necessaria per disintossicarsi da questo metallo.
Esistono vari supplementi che possono aiutarvi in questo processo.
– Sostituire le pentole in alluminio. Su quali sono le pentole più salutari e quali da evitare pubblicherò a breve un articolo.
– Evitare di usare Caffettiere in alluminio che possono essere lentamente corrosi, favorendo la dissoluzione di alluminio negli alimenti
– Non cucinare con foglio di alluminio, e ridurne al minimo l’uso per la conservazione degli alimenti. Non usarlo mai per avvolgere cibi acidi (arance, limoni, pomodori, ecc) o cibi cotti ancora caldi.
– Evitare di bere bibite in lattina.
– Usate cestelli per cottura al vapore in bamboo invece che di metallo.
– Controllate le etichette di tutti i prodotti alimentari, medicinali ed igienici che acquisti, evitando quelli che contengono alluminio.
– Ridurre al minimo il consumo di formaggio, in particolare dei formaggi fusi.
– Ridurre al minimo l’assunzione di eventuali prodotti da forno che non sono fatti in casa senza additivi alluminio.
– Alcuni Lieviti Artificiali e Cosmetici contengono alluminio.
– NON vaccinarsi !

Bibliografia per i vaccini:

– Tomljenovic L , Shaw CA L’alluminio usato come adiuvante nei vaccini contribuisce alla crescente incidenza dell’autismo ?, J Inorg Biochem. 2011 Nov

– Christopher A. Shaw e Michael S. Petrik, Iniezioni di idrossido di alluminio portano ad un deficit motorio e alla degenerazione dei neuroni motori, J Inorg Biochem. novembre 2009

– Tomljenovic L, Shaw CA Vaccini all’alluminio: sono sicuri ?, Curr Med Chem. 2011

Come Rimuovere naturalmente l’Alluminio ed i metalli tossici, dal corpo
Ecco un breve riepilogo di alcuni rimedi

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Idrossido di Alluminio nei vaccini
La vaccinazione, altro non è che l’inoculazione di proteine virali, batteriche e tossine; ma queste proteine, inoculate da sole non sono in grado di provocare una risposta immunitaria. C’è quindi bisogno di provocare una infiammazione nel posto di inoculazione, in modo da (NdR: cercare di ) attivare l’immunità innata e di conseguenza quella acquisita, capace di mantenere la memoria.
L’infiammazione è provocata dall’aggiunta di sali di alluminio nei vaccini che, in realtà ha un doppio compito:
– (NdR: cercare di) innescare la risposta infiammatoria
– intrappolare l’antigene in modo da rilasciarlo lentamente, nella speranza di innescare la memoria immunitaria.

Così l’uso dell’alluminio come adiuvante nei vaccini è la norma, anche se i meccanismi che li conferiscono queste proprietà non sono ancora noti, nonostante siano stati condotti diversi studi sia in vivo (animali) che in vitro (colture di cellule del sangue).
Fra i primi studi effettuati allo scopo di chiarire i meccanismi di azione dell’idrossido di alluminio, bisogna ricordare Ulanova et al., che hanno valutato l’effetto diretto dell’idrossido di Alluminio sui monociti umani in vitro. I monociti sono cellule presenti nel sangue capaci di intercettare sostanze estranee all’organismo, di fagocitarle e di attivare la risposta immunitaria secondo una complessa danza di interazioni e comunicazioni cellulari.
Nel lavoro citato, sono stati osservati cambiamenti rilevanti nelle proprietà accessorie dei monociti dopo l’esposizione a breve termine in coltura di idrossido di alluminio:
– un aumento dell’espressione delle molecole accessorie per l’attivazione dei linfociti T: CD40, CD54, CD58, CD86, MHC II (Maggiore Complesso di Istocompatibilità di classe II)
– differenziazione dei monociti in coltura in cellule morfologicamente simili alle cellule dendritiche; le cellule dendritiche sono cellule altamente specializzate capaci di presentare l’antigene per scatenare la risposta immunitaria; tali cellule sono scarsamente presenti nel sangue e si originano da precursori presenti nel midollo osseo in seguito a particolari stimoli antigenici e “messaggi cellulari”
– aumento della sintesi di interleuchina-4 (IL-4) mRNA; l’IL4 è un messaggero delle cellule dei SI, capace di aumentare la produzione di anticorpi attraverso la stimolazione dei linfociti Th2
– l’aumento dell’espressione cellulare di MHC di classe II (che indica attivazione immunitaria) non si è verificato dopo l’aggiunta di anticorpi anti IL-4 in coltura, capaci di neutralizzare l’effetto dell’IL4 prodotta dai monociti stimolati dall’idrossido di alluminio.

Questi risultati suggeriscono che l’idrossido di alluminio è in grado di stimolare direttamente i monociti a differenziarsi attivando la risposta immunitaria cellulo-mediata, cioè capace di coinvolgere i linfociti T. In questo lavoro è stata evidenziata la capacità di indurre i monociti a produrre l’IL4, molecola capace di attivare i linfociti Th2, predisposti a stimolare la produzione di anticorpi ma coinvolti anche nella patologia delle allergiche. Questo spiegherebbe il potente effetto adiuvante dell’idrossido di alluminio, senza il quale gli antigeni somministrati non evocherebbero alcuna risposta.

I composti di alluminio sono stati ampiamente utilizzati come coadiuvanti umani per più di settanta anni.
Ad oggi nonostante i numerosi studi effettuati (Hanfen Li et al., 2007; Lambert S.L et al., 2012; Pashine A. et al., 2005; Seubert A. et al, 2008;..), non sono stati ancora chiariti i meccanismi di azione dell’idrossido di alluminio, unico adiuvante autorizzato per la somministrazione di vaccini nell’uomo, né è stata trovata una molecola capace di sostituirlo. Si ipotizza che gli adiuvanti formino un “deposito” presso il sito di iniezione, da cui l’antigene viene rilasciato lentamente, portandolo ad una prolungata esposizione alle APC e quindi ai linfociti, mentre è stato dimostrato che l’idrossido di alluminio migliora l’assorbimento dell’antigene dalle APC in vitro.
Al contrario le ricerche effettuate anche in campo immunologico non hanno fatto altro che complicare l’interpretazioni dei risultati ottenuti.
È noto, sopratutto da esperimenti condotti in vitro, che il loro effetto immuno-adiuvante è associato con l’induzione di risposte Th2, ma i meccanismi alla base di questo effetto restano sconosciuti.
In realtà Li H. et al (2007), in esperimenti in vitro, hanno dimostrato come l’idrossido di alluminio è capace di evocare sia la risposta di tipo Th1 (coinvolta nelle malattie autoimmuni) che Th2 (coinvolta nelle allergie), e questo dipende dal microambiente in cui viene stimolata la risposta immunitaria.
L’idrossido di alluminio sembra stimolare l’attivazione a cascata delle caspasi, quindi dell’infiammasoma, in particolare della caspasi 1; tale proteina è capace di permettere il rilascio delle interleuchine IL1 ed IL18: IL 1 attiva i linfociti Thelper, in particolar modo i linfociti Th2, aumentando la produzione di anticorpi. Il 18 attiva cellule diverse in funzione del microambiente in cui si trova:
– se c’è IL12 attiva la risposta di tipo Th1
– se non c’é IL12 attiva la risposta Th2
Tratto da: informasalus.it – vedi: Immunodepressione da vaccino

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Uno studio pubblicato qualche mese fa a dicembre 2016 sulla rivista Metabolic Brain Disease dimostra il legame tra intossicazione di metalli pesanti (specialmente piombo e mercurio) e l’insorgenza dell’autismo.
Ecco cosa affermano gli autori:
Un totale di 100 bambini sono stati analizzati in questo studio. Sono stati classificati in tre gruppi: bambini con ASD (40), bambini sani come gruppo di controllo (40), e fratelli sani dei bambini ASD (20).
I risultati hanno mostrato che i bambini con ASD avevano livelli significativamente più elevati di Hg (mercurio), Pb (piombo) e porfirine pentacarboxyporphyrin, coproporphyrin, precoproporphyrin, uroporfirine e hexacarboxyporphyrin rispetto al gruppo di controllo sano e al gruppo dei fratelli sani dei bambini ASD.
Le madri dei bambini autistici hanno mostrato una più alta percentuale di otturazioni in amalgama dentali rispetto alle madri del gruppo di controllo sano suggerendo che alti livelli di mercurio nei bambini con ASD possono riguardare la maggiore esposizione al mercurio dall’amalgama dentale materna durante la gravidanza e l’allattamento. I risultati hanno mostrato che i bambini con ASD nel presente studio avevano più elevati livelli di Hg e Pb nel sangue rispetto ai bambini sani di controllo che indicano che il metabolismo disordinato della porfirina potrebbe interferire con la patologia associata con il fenotipo neurologico autistico.

Studi dimostrano il legame tra autismo e alti livelli di mercurio
Gli scienziati hanno quindi determinato il grado di avvelenamento da mercurio nei bambini attraverso la misurazione dell’escrezione urinaria di composti organici chiamati porfirine, che fungono da biomarcatori per la tossicità del mercurio.
I ricercatori hanno anche misurato i livelli ematici di mercurio e piombo. Quindi da entrambe le analisi è stata confermata totalmente l’elevato livello di questi metalli pesanti. I ricercatori hanno dimostrato una forte correlazione tra la tossicità del mercurio e la presenza di autismo, e una correlazione diretta tra i livelli di tossicità del mercurio e la gravità dei sintomi di autismo.
Ma non è l’unico.
Almeno sei studi americani hanno collegato presenza autismo e elevata esposizione al mercurio misurando porfirine urinarie.
Il primo studio, completato da Heyer et al. nel 2012 ha mostrato una correlazione tra la presenza di autismo e specifici porfirine urinarie associate a tossicità del mercurio. Questo lo afferma anche uno studio precedente da Kern et al. (2011, Pediatr Int 53: 147) dove porfirine specifiche associate con la tossicità del mercurio erano significativamente più alte nei bambini con autismo rispetto al gruppo di controllo non-autistico. Woods et al. nel 2010 ha osservato anche che il metabolismo della porfirina è disordinato nei bambini autistici, che non è stato osservato nei bambini di controllo non autistici. Questo ancora una volta suggerisce un aumento della tossicità del mercurio associato ai disturbi dello spettro autistico.

La più o meno gravità dei sintomi dell’autismo è stata anche correlata a livelli di porfirine specifici associati con la tossicità del mercurio. Kern et al. nel 2010 ha mostrato una forte correlazione tra il livello di gravità dell’autismo (misurato attraverso la Autism Treatment Evaluation Checklist (ATEC)) e la quantità di porfirine urinarie osservate nei bambini autistici. Geier et al. ha dimostrato anch’esso la correlazione tra porfirine urinarie e la gravità dell’autismo in uno studio in cieco utilizzando la scala di misurazione dell’autismo CARS. Questo studio è stato ulteriormente chiarito da Geier et al. (2009, J Neurol Sci 15: 280) dove i bambini con grave autismo hanno mostrato porfirine urinarie significativamente più elevate associate alla tossicità del mercurio rispetto a quei bambini con autismo lieve o controllo non autistico.

Ulteriore studio mostra il legame tra metalli pesanti e autismo
Questi risultati sono supportati da una recente ricerca che collega le esposizioni industriali di piombo, mercurio e arsenico alla prevalenza di disturbi dello spettro autistico (ASD). Lo studio, condotto da un team di 13 scienziati provenienti da università e ospedali americani, è stato pubblicato nel numero di luglio 2016 del Environmental Monitoring and Assessment. Gli autori hanno studiato i dati del Center for Disease Control e Prevention (CDC) su 4.486 bambini con spettro autistico residenti in 2.489 aree in tutto il paese. Hanno usato una sovrapposizione dei dati di inquinamento atmosferico regionale della Environmental Protection Agency per determinare se le concentrazioni nell’aria di vari metalli potrebbero essere collegati con l’autismo e hanno trovato forti correlazioni tra concentrazioni nell’ambiente di piombo, mercurio e arsenico e il verificarsi dell’autismo. Nei tratti con concentrazioni nell’aria di piombo più alte, era significativamente più alta la prevalenza di autismo, rispetto a tratti con concentrazioni di piombo più basse. Inoltre, tratti con concentrazioni di mercurio e di arsenico al di sopra del 75esimo percentile avevano una significativa più alta prevalenza di autismo rispetto ai tratti con concentrazioni di arsenico, piombo e mercurio al di sotto del 75esimo percentile.

Correlazione tra autismo e inquinamento ambientale (fumi prodotti dalle fabbriche e centrali elettriche)
Uno studio precedente pubblicato nel 2015 da un gruppo di ricerca ancora più grande ha trovato un’associazione tra la vicinanza residenziale urbana ad impianti industriali che emettono inquinanti atmosferici (arsenico, piombo o mercurio) e una maggiore prevalenza di autismo.

Altri studi recenti hanno trovato associazioni significative tra le fonti ambientali di esposizione al mercurio e l’ASD.

Uno studio, condotto dalla Division of Environmental and Occupational Disease Control, California Department of Health Services pubblicato nell’Environmental Health Perspectives nel 2006, ha implicato il mercurio, tra gli altri metalli, come l’inquinante dell’aria che è più associato a rischi di diagnosi di autismo tra un campione di bambini nati nella zona di San Francisco Bay nel 1994.
Nel frattempo, una tesi di laurea completata alla Louisiana State University nel 2006 ha rilevato un’associazione tra mercurio nel pesce, le emissioni nell’aria e i disturbi dello sviluppo, tra cui l’autismo. Sempre nel 2006 e poi nel 2009, i ricercatori hanno dimostrato che gli aumenti di mercurio ambientale emesso dalle centrali elettriche e la distanza dalle fonti di esposizione al mercurio in Texas erano significativamente correlati al rischio di un individuo di contrarre autismo.

Lo studio del 2006 ha rilevato che “in media, per ogni 1.000 libbre (453 kg) di mercurio rilasciato nell’ambiente, c’è stato un aumento del 43% del tasso di servizi di educazione speciale e un aumento del 61% del tasso di autismo.”

Lo studio del 2009 ha riferito che “per ogni ulteriori 10 miglia di distanza da fonti industriali o da centrali elettriche è associata una diminuzione del rischio del 2,0% e 1,4%, rispettivamente.”

Uno studio del 2013, svolto dai ricercatori di Harvard, ha scoperto che le donne che vivevano nelle zone con i più alti livelli di particolato diesel o mercurio nell’aria avevano due volte più probabilità di avere un bambino con autismo, rispetto a coloro che vivevano nelle zone con  livelli più bassi di inquinamento atmosferico. Tra i contaminanti “il mercurio e il cloruro di metilene sono i più associati all’autismo“, ha riferito lo studio

Conclusione. L’evidenza è confermata
A settembre 2016 è stata pubblicata una review sulla rivista Journal of Trace Elements in Medicine and Biology che analizza tutti gli studi scientifici dal 1999 ad oggi che discutono il legame tra autismo e mercurio. Ecco cosa hanno concluso i ricercatori:
“Questa revisione ha trovato 91 studi che esaminano la potenziale relazione tra mercurio e autismo dal 1999 al febbraio 2016. Di questi studi, la stragrande maggioranza (74%) suggeriscono che il mercurio è un fattore di rischio per l’autismo, rivelando effetti sia diretti che indiretti. La preponderanza delle prove indica che l’esposizione al mercurio è causale e/o contributiva nell’autismo.”
Chiaramente siamo in un disperato bisogno di ridurre l’esposizione a questi metalli altamente tossici che agiscono sinergicamente nel corpo per causare danni. Qui non abbiamo menzionato i vaccini che sono ad alto contenuto di mercurio ed altre fonti di inquinamento come il consumo di pesci predatori (tonno, pesce spada). Abbiamo bisogno di modi efficaci che aiutino a ripristinare la salute di coloro che sono stati danneggiati.
“I fattori sono molteplici: l’inquinamento, pesticidi negli alimenti, il mercurio nei cibi, le radiazioni elettromagnetiche.
Si può fare un parallelo con le malattie che colpiscono le api. Oggi si ammalano di più per colpa dei pesticidi, delle radiazioni e dei parassiti. La stessa cosa succede all’uomo e soprattutto ai bambini, più fragili e quindi più a rischio”. By Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina
Tratto da: dionidream.com

Continua da:  Contenuto dei Vaccini – 1 + PRODUZIONE VACCINI ed altro…. + ALL the Vaccines Are ContaminatedTUTTI i VACCINI SONO CONTAMINATI

Metalli TOSSICI nei Vaccini e nel corpo:

https://www.intechopen.com/online-first/nanofibers-in-mucosal-drug-and-vaccine-delivery

https://link.springer.com/article/10.1007/s12221-012-0709-4

https://www.researchgate.net/figure/Electrospun-nanofibrous-membrane-fabricated-using-Nanospider-technology-A-and-detail-of_fig3_330954152

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0032386111007026

Un magnete al neodimio potrebbe renderli inutili ?

https://magazine.unibo.it/archivio/2004/04/07/nanospider

L’alluminio dei Vaccini, i biologi segnalano i pericoli !
Non si può più sostenere che l’alluminio non abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative, es.: Alzheimer; l’evidenza è molto chiara e crescente.

In realtà non dovrebbe sorprendere che le persone con tossicità da alluminio mostrino molti degli stessi sintomi di quelli con demenza, Parkinson, ADHD, autismo e altre malattie neurologiche, perché l’alluminio punta esattamente queste aree del cervello e del sistema nervoso.

Il modo migliore per proteggersi è essere attenti alle scelte alimentari e ai prodotti della cura personale, e ridurre al minimo l’uso di vaccini e altri farmaci che vengono spesso contaminati con l’alluminio.

Come disintossicarsi dall’alluminio

Ci sono una serie di chelanti potenti che è possibile utilizzare per disintossicarsi dall’alluminio. Chiaramente il primo passo sarebbe evitare l’ulteriore esposizione all’alluminio.

Questo significa evitare prodotti quali:
Dentifricio contenente ossi-idrossido di alluminio.
Antitraspiranti contenenti cloruro di alluminio, cloridrato di alluminio, o composti di alluminio-zirconio.
Contenitori di bevande laminati di alluminio.
Pentole di alluminio
Macchine caffè espresso in alluminio

Segnalazione da verificare:
Come tentare di eliminare l’alluminio dall’organismo solo con acqua contenente Silicio:
Acqua ricca di silicio, come ad esempio l’acqua Fiji, che contiene 83 mg di silicio per litro.
Una ricerca pubblicata nel 2013 ha dimostrato che bere fino ad un litro di acqua minerale ricca di silicio al giorno per 12 settimane elimina efficacemente l’alluminio per via urinaria, senza effetti nocivi sui metalli essenziali come ferro e rame.
Secondo gli autori:
“Abbiamo fornito prove preliminari che oltre 12 settimane di terapia di acqua minerale ricca di silicio fanno scendere il carico corporeo di alluminio nei soggetti con Alzheimer, e ci sono stati anche miglioramenti clinicamente rilevanti nella prestazione cognitiva di almeno 3 individui su 15”.
Melatonina:
Le ricerche dimostrano che la melatonina ha un ruolo nel vincolare i metalli ed è un integratore utile nel trattamento dei disturbi neurologici in cui è coinvolto lo stress ossidativo, compreso quindi l’Alzheimer. La melatonina può viaggiare liberamente attraverso tutte le barriere cellulari, facilitando la rimozione di metalli tossici come l’alluminio. Sembra anche capace di sopprimere l’attività ossidativa dell’alluminio nel cervello.
Qualsiasi cosa che aumenta il glutatione.
Il corpo sintetizza il glutatione da tre aminoacidi: cisteina, glutammato e glicina. Frutta e verdura crude (soprattutto avocado, asparagi, pompelmo, fragole, arancia, pomodoro, melone, broccoli, okra, pesche, zucchine, e spinaci) sono ricchi di precursori glutammato e glicina. Fonti alimentari di cisteina includono uova, carne, peperoni rossi, aglio, cipolle, cavoli di bruxelles, proteine del siero del latte e germe di grano. Altri trattamenti utili per il miglioramento del metabolismo del glutatione includono:
Assunzione ogni mese per 5 gg di Fior di Zolfo
Esercizio fisico:
l’esercizio influisce sui livelli di trifosfato adenosina (ATP) necessari per aiutare a produrre glutatione.
Ottimizzare i livelli di vitamina D attraverso l’esposizione al sole; ci sono alcune prove che la vitamina D aumenta i livelli intracellulari di glutatione.
Bagni di sale inglese (Epsom sali)
Integrazione con metilsulfonilmetano (MSM)
L’integratore N-acetil L-cisteina (NAC) può anche essere utile.
Il NAC è il nutriente per la formazione del glutatione antiossidante intracellulare.
La curcumina:
La ricerca suggerisce che la curcumina ha un effetto protettivo dai danni indotti dall’alluminio, modulando la portata dello stress ossidativo. Essa riduce anche le placche di beta-amiloide associate con l’Alzheimer, ritarda il degrado dei neuroni, chela i metalli, diminuisce la formazione di microglia, e ha un effetto anti-infiammatorio e antiossidante complessivo. Gli studi hanno dimostrato che la curcumina può aiutare a migliorare la memoria dei pazienti di Alzheimer. Vi sono alcune controindicazioni all’uso della curcumina in caso di ostruzione delle vie biliari (in quanto stimola la secrezione biliare), calcoli biliari, ittero ostruttivo, o colica biliare acuta.

Continua da ed in: Alluminio – 1