Dr. Alexis Carrel

Carrel, Alexis (Saint-Foyles-Lyon, 1873 – Parigi, 1944)

Medico chirurgo, fisiologo e biologofrancese.Laureato in scienze e medicina, lavorò negli ospedali di Lione dal 1896 al 1902, anno della sua conversione al cattolicesimo, che gli causò problemi nell’ambiente positivista dell’epoca. Trasferitosi in Canada decise di occuparsi di allevamenti animali; il contatto con ricercatori americani lo riportò però alla ricerca scientifica, dapprima a Chicago e poi, grazie all’interesse di Cushing e Flexner, a New York, dove si stava avviando la Fondazione Rockefeller, e dove, dal 1912, dirigerà il reparto di chirurgia sperimentale.

Nel 1912, i suoi lavori sulla sutura dei vasi sanguigni sezionati e la coltura a lunga scadenza di tessuti viventi trasportati fuori del loro ambientegli valsero il PREMIO NOBEL.Modificò e perfeziono la coltivazione dei tessuti “in vitro” scoperta da Harrison e riuscì, fra l’altro, a far vivere in laboratorio un cuore di pollo per 27 anni.

Durante la Guerra del 1914-18, abbandonò le sue ricerche per organizzare gli ospedali e rinnovò totalmente i metodi antisettici, in collaborazione con il dott. Dakin. Dopo la prima guerra mondiale tornò negli Stati Uniti dove compì importanti ricerche sul cancro. Poco dopo, il grande pilota Charles Lindbergh, appassionato per l’opera del dott. Carrel, si mise a sua disposizione per la parte tecnica riguardante la fabbricazione degli apparecchi per i suoi lavori. I due riuscirono a far vivere degli organi completamente isolati dal loro organismo.

Nel 1935 pubblicò il libro che lo rese celebre non solo come scienziato: Man, the unknown. Analizzando l’uomo, egli constatava che lo si era quasi soppresso nella sua originalità irriducibile, a forza di dividerlo in compartimenti, e concludeva auspicando una “ricostruzione dell’uomo”.

Nel 1936 viene nominato membro della rinnovata Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 1941 rientrò in Francia, dove poco dopo pubblicò un nuovo libro intitolato La prière, opera nella quale egli completava il suo pensiero : “L’uomo — egli scrive — ha bisogno di Dio come ha bisogno d’acqua e di ossigeno”.

L’episodio della conversione di Carrelè narrato autobiograficamente in un racconto breve e di gradevole lettura, pubblicato dopo la sua morte con il titolo Viaggio a Lourdes.La conversione del dott. Carrel avvenne infatti in seguito allaguarigione miracolosadi una giovane malata di peritonite tubercolare avvenuta a LOURDES, dove lui si era recato come medico accompagnatore per sostituire un collega. Con una grande onestà intellettuale egli prende in considerazione, come scienziato e come uomo, quell’avvenimento particolare sia sul piano umano che sul piano più strettamente culturale. Di qui nacque un ripensamento sulla scienza, rimasta comunque la vocazione della sua vita, che a partire da quel momento visse con un atteggiamento di apertura all’imprevidibilità della realtà, libera da schemi troppo codificati (“osservare è meno facile che ragionare” dirà). Dovere della scienza è, infatti, non respingere i dati della realtà solo perché sembrano straordinari ed essa è impotente a spiegarli.

La testimonianza di Carrel è di grande interesse, oltre che per la singolarità della sua esperienza, anche dal punto di vista del percorso razionale compiuto in conseguenza di quell’episodio. Egli partiva da una visione riduttiva della razionalità, come quella scientista e positivista tipica di molti scienziati del suo tempo e fu come guidato, da un dato sperimentale e dall’azione della Grazia, a prendere atto di qualcosa che avrebbe “rieducato” anche la sua razionalità. Non mancano tuttavia, nei suoi scritti, modi incerti di esprimersi, che si muovono tra la necessità di combattere la vecchia razionalità riduttiva e la difficoltà a dilatarla in categorie che non riducano la fede ad un fatto puramente sentimentale. Un cammino che impegnerà tutto il resto della sua vita, a partire dall’incontro con Cristo: «Il Dio di Platone era inaccessibile nella sua grandezza. Quello di Epiteto si confondeva con l’anima delle cose […]. Il Cristianesimo, al contrario, ha condotto Dio alla portata dell’uomo. Gli ha dato un viso. Ne ha fatto nostro padre, nostro fratello, il nostro salvatore» (A. Carrel, La preghiera, Morcelliana, Brescia 1986, p. 19).

Giampaolo Del Monte

Bibliografia:

A. CARREL , L’uomo questo sconosciuto,Bompiani, Milano 1936 (Man, the unknown)

A. CARREL, Viaggio a Lourdes, Morcelliana, Brescia 1980

A. CARREL , La preghiera, Morcelliana, Brescia 1986

H. DELAYE. D. DELORME, Alexis Carrel, Humaniste Chrétien , Paris 1964

J.T. DURKIN, Hope for our time: Alexis Carrel on Man and Society , New York 1965

http://nobelprize.org/medicine/laureates/1912/carrel-bio.html

Documenti on line sul Portale DISF

Gli effetti della preghiera (1941)

 

10 aprile 2011

“L’Uomo, questo sconosciuto” – di Alexis Carrel

Un libro che ha fatto storia (con decine di ristampe) e che, nonostante i tanti anni passati dalla sua prima pubblicazione, mantiene intatta la sua meravigliosa descrizione dell’Uomo.

L’autore è Alexis Carrel, biologo e chirurgo francese, premio Nobel per la medicina e la fisiologia.

Diventato agnostico durante gli studi universitari, si riavvicinò alla fede cattolicadopo un viaggio a Lourdes,dove assistette a quello che lui stesso definì un miracolo, che si compì davanti ai suoi occhi. Nel suo libro “Viaggio a Lourdes”racconta in dettaglio questa esperienza.

Da questo evento gli nacque spontanea una preghiera (per approfondimenti vedi Alexis Carrel – La scienza davanti alla Verità):

“Vergine dolce, che soccorrete gli infelici, che vi implorano umilmente, proteggetemi. Io credo in Voi. Voi avete voluto rispondere al mio ddubbio con un miracolo manifesto. Io non so vederlo, io dubito ancora…Sotto i consigli profondi e duri del mio orgoglio intellettuale giace, disgraziatamente ancora soffocato, un sogno…quello di credere in Voi, di amarvi, come i frati dall’anima candida”.

A lui si deve l’aforisma: «Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità».

Il libro oggetto di questo post, “L’Uomo, questo sconosciuto”, è una lettura obbligata, perchè coniuga un rigore scientifico assoluto ad una visione dell’uomo ampia e profonda, che parte dalla singola cellula ma, complice l’evoluzione interiore dell’autore di cui si accennava sopra, arriva a toccare l’anima dell’Uomo. Un libro in cui materia e spirito creano una danza meravigliosa senza che l’una prevalga sull’altro.

George Ohsawa ha tradotto in giapponese questo testo, da lui ritenutouno dei capolavori della letteratura scientifica occidentale.

Un ENORME grazie a Michele che ha effettuato la scansione.

Buona lettura!

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IL Dr. ALEXIS CARREL si è interessato anche al fenomeno della SENESCENZA o INVECCHIAMENTO. 

Il Dr. ALEXIS CARREL prese alcuni tessuti viventi tessuti e fece sviluppare la loro crescita all’infinito. Questi tessuti furono mantenuti IN VITA per circa 30 ANNI. Ha iniziato un ESPERIMENTO il 17 gennaio 1912, dove ha messo in coltura un TESSUTO EMBRIONALE CUORE di POLLO, in un tappo Pyrex pallone di sua invenzione.

Egli HA MANTENUTO la COLTURA VIVA per OLTRE 20 ANNI (27) con regolare rifornimento di nutrientiPIU’ della DURATA della VITA NORMALE di un POLLO.

EGLI HA AFFERMATO ERRONEAMENTE che TUTTE le CELLULE HANNO CONTINUATO a CRESCERE INDEFINITAMENTE e questo è diventato una vista dominante nel 20esimo secolo.

L’esperimento, che è stato condotto presso il Rockefeller Institute for Medical Researchha attirato una notevole attenzione popolare e scientifica.

L’ ESPERIMENTO del Dr. CARREL NON E’MAI STATO REPLICATO CON SUCCESSO.

NEL 1960 LEONAD HAYFLICK e PAUL MOORHEAD HANNO PROPOSTO che le cellule differenziate possono essere sottoposte soltanto ad un certo numero di divisioni prima di morire. Questo è noto come il LIMITE HAYFLICK ed è ora un PILASTRO della BILOGIA.

NON E’ CERTO COME CARREL ABBIA OTTENUTO I SUOI RISULTATI ANOMALI.

UNA COSA E’ CERTA:

O è VERO l’esperimento di ALEXIS CARREL.

O è VERO “il LIMITE di HAYFLICK “(PILASTRO della BIOLOGIA), che dice, che le cellule differenziate possono essere sottoposte soltanto ad un certo numero di divisioni prima di morire.

LEONARD HAYFLICK SUGGERISCE che la SOMMINITRAZIONE giornaliera di NUTRIENTI è stata INTEGRATA continuamente CON l’INTRODUZIONE di NUOVE CELLULE ABITATIVE ALLA COLTURA PRESUNTA IMMORTALE.

JA WITKOWSKY ha sostenuto che, mentre gli “IMMORTALI” CEPPI di VISIBILMENTE CELLULE MUTATE sono stati ottenuti da altri sperimentatori, una SPIEGAZIONE POSSIBILE è L’INTRODUZIONE DELIBERATA di NUOVE CELLULE nella CULTURA, possibilmente SENZA la CONOSCENZA di CARREL.

La spiegazione di WITKOWSKY SI BASA in realtà sul racconto di un RICERCATORE in visita medica, RALPH BUCHBAUM, che riporta quello che aveva detto un TECNICO nel laboratorio di Carrel:  Il dottor CARREL rimarrebbe così male se sapesse che abbiamo PERSO il CEPPO, che è SUFFICIENTE AGGIUNGERE un paio di CELLULE EMBRIONALI, ORA e POI.

Dopo i primi sei mesi, CARREL, collega di Albert Ebeling, aveva effettivamente preso in carico le colture e pubblicato diversi STUDI sul loro sviluppo, fino a quando alla fine furono ELIMINATI nel 1946.

WITKOWSKY, in “cellule immortali dottor Carrel”, op. cit., cita il racconto di RALPH BUCHBAUM.

Alla fine BUCHBAUM scrive: “Ho raccontato questa storia, della mia visita al laboratorio di Carrel, a persone diverse. Il Dr. BLOOM (direttore di ricerca a Chicago) ha RIFIUTATO di CREDERCIALTRI SCIENZIATI ridacchiavano allegramente.

Il Dottor CARREL era COLPEVOLE solo in quanto egli NON RIUSCIVA a TENERE il PASSO di QUELLO che STAVA ACCADENDO realmente ACCADENDO in LABORATORIO (per lo più, hanno scritto i giornali).

Il Dr. PARKER e il Dr. EBELING avevano FIUTATO qualcosa probabilmente sospetta, da cui il “PENSIONAMENTO”.

Nell’ INTERESSE della VERITA’ e della SCIENZA l’incidente avrebbe dovuto essere stato oggetto di studi approfonditi.

SE COSI’ FOSSE STATO, QUALCHE TESTA AVREBBE POTUTO ROTOLARE, SACRIFICATA per la DEVOZIONE ad una IPOTESI SBAGLIATA – IMMORTALITA’ di CEPPI CELLULARI”.

WITKOWSKY riporta anche la parole di una dottoressa MARGARET MURRAY che DICEVA CHE UNO DEI TECNICI del Dr. CARREL di quell’epoca ERA appassionatamente ANTI-FASCISTA DETESTAVA le IDEE POLITICHE e SOCIALI del Dr. CARREL, ed esprimeva la sua convinzione “che questo tecnico AVREBBE VOLENTIERI SCREDITATO CARREL SCIENTIFICAMENTE, SE NE AVESSE AVUTO la POSSIBILITA’.”