Qual è la causa del cancro?

Tumori e Cancri

                                         TUMORI E CANCRI

                                          Dr. H. M. Shelton

                                        CAPITOLO X

                         QUAL E` LA CAUSA DEL CANCRO?

 

Sir William Arbuthnot Lane, medico chirurgo britannico molto noto, già medico del defunto re d’Inghilterra, dice che ≪LA MALATTIA NON HA ALTRA CAUSA CHE I VELENI. Possono trovarsi nell’aria che respiriamo, ma ne produciamo la maggior parte in noi stessi, dal CIBO di cui ci nutriamo. Nei casi in cui ho avuto la possibilità di accertare tale fatto, ho constatato che il paziente soffriva di STASI INTESTINALE CRONICA e che il cancro era una causa indiretta di questo stato≫.

Leggendo superficialmente le parole di Sir William, la maggior parte dei lettori può essere portata a pensare che egli voglia dire che la causa della malattia è LA TOSSIEMIA. Ma, un più attento esame delle sue parole, ci dice che i veleni ai quali pensa sono quelli che passano nell’organismo attraverso il tubo digerente, quando le materie alimentari, anziché essere digerite, vi fermentano o imputridiscono. Poiché questo si verifica solamente in un individuo nervoso e tossiemico, L’ AVVELENAMENTO (che proviene dall’intestino tenue, non da quello crasso), costituisce un FATTORE SUPPLEMENTARE ALLA TOSSIEMIA che, a sua volta, non può che complicarla ed aggravarla maggiormente. Non credo che possa esistere il minimo dubbio sul fatto che un avvelenamento cronico di questo tipo ha una sua parte nello sviluppo del cancro.

Un altro medico britannico, Ernest H. Tipper, membro del Reale Collegio dei Chirurghi, attribuisce il cancro al consumo di alimenti impropriamente combinati tra loro e, particolarmente, al consumo di azotati (o proteine) con amilacei, che sono presenti in America e in Inghilterra (così come dovunque purtroppo!). ≪Il pane e la carne presi insieme≫ egli dice, ≪costituiscono certamente il fattore primario di avviamento del cancro e anche, probabilmente, la vera causa finale≫. Che certe combinazioni alimentari inappropriate, quali gli azotati con gli amilacei, possano essere la fonte di fermentazione e di putrefazione avanzate sottolineata da Lane, è cosa al di fuori di qualsiasi dubbio. LE COMBINAZIONI ALIMENTARI INAPPROPRIATE costituiscono, quindi, un FATTORE CORRENTE DI AVVELENAMENTO. Tipper sottolinea che la possibilità di avvelenamento da tali combinazioni alimentari inappropriate (e, conseguentemente, di CANCRO) è molto elevato in quanto il paziente si trova già in uno stato precario di salute. Può darsi che tutte le forme di avvelenamento cronico sbocchino, alla fine, nel cancro; sappiamo che ciò è vero per quanto riguarda l’ARSENICO. Può darsi che l’enorme quantità di SOSTANZE INORGANICHE che ingeriamo di solito con i nostri alimenti, i VELENI più o meno forti di cui viene cosparso tutto ciò che cresce nei CAMPI, negli ORTI e nei FRUTTETI, e quelli che ≪L’ INDUSTRIA ALIMENTARE≫ aggiunge agli alimenti che tratta e che l’organismo non elimina se non lentamente e con grandi difficoltà siano anch’essi fattori di cancro.

Riteniamo, tuttavia, che LA FONTE PIU’ RICCA DI FATTORI CANCEROGENI sia costituita dall’AVVELENAMENTO CRONICO provocato dagli ALIMENTI AZOTATI e, forse, soprattutto dai VELENI prodotti dalla PUTREFAZIONE di tali alimenti. Consideriamo il cancro come il punto di arrivo di un’ANAFILASSI CRONICA, che si aggiunge alla TOSSIEMIA ORIGINALE. Il cancro non è, per noi, una ≪affezione locale≫, bensì la manifestazione localizzata di un disordine di tutto l’organismo e di un AVVELENAMENTO DIFFUSO, durato molto a lungo. Il fattore tempo è messo in evidenza dal fatto che per produrre sperimentalmente il cancro nei RATTI, mediante sostanze cancerogene note, il tempo richiesto corrisponde a diversi anni della vita umana.

Affinchè l’avvelenamento produca il cancro, bisogna che la sua intensità e la sua durata siano sufficienti a far deviare dalla norma, in modo continuativo e marcato, i processi di nutrizione e di metabolismo; e ciò non solo in punti particolari, ma in tutto l’organismo nel suo insieme. Il fatto che il cancro compaia frequentemente in più punti del corpo allo stesso tempo, prova che si tratta di un disturbo metabolico di tutto il corpo. Questo significa che qualsiasi punto dell’organismo può essere soggetto a un’IRRITAZIONE CRONICA e, conseguentemente, al CANCRO. In genere, la maggior parte dei cancri multipli sono considerati innesti (METASTASI) provenienti da un solo punto canceroso originale, piuttosto che manifestazioni indipendenti.

Questa però è una SUPPOSIZIONE MOLTO DEBOLE. La DIATESI CANCEROGENA, frutto di un AVVELENAMENTO GENERALIZZATO e del successivo disordine metabolico, può benissimo generare IL CANCRO IN PIU’ D’UN PUNTO CONTEMPORANEAMENTE, senza l’aiuto di queste ipotetiche metastasi. Bisogna avere un’immaginazione molto fervida, per concepire che le cellule cancerose facciano i GLOBETROTTERS, andando a impiantarsi dove più gradiscono.

Agli autori che si occupano di cancro, piace porsi questa domanda: che cosa fa scattare la trasformazione della cellula normale in cellula cancerosa? Molti anni d’intensi studi da parte di centinaia di ricercatori hanno rivelato l’esistenza di numerose sostanze disintegranti minori, che potrebbero essere i fattori necessari a far scattare la molla. Il ruolo di queste sostanze è , tuttavia, di secondaria importanza. La domanda principale, quella di cui gli specialisti del cancro sembrano non avere alcuna idea e che certamente non si pongono mai, è questa: per quale motivo esiste questo terrenomorboso, base della diatesi cancerosa? Quali sono le cause dei mutamenti patologici che si riscontrano nei tessuti, mediante i quali questi passano dallo stato normale a quello precanceroso? Sembra che sia stata accertata, attraverso numerose ricerche, l’esistenza di ≪una diatesi cancerosa interessante l’organismo nel suo insieme, e una disposizione ereditaria di qualche organo verso questa malattia≫. Il fatto che il cancro sia frequentemente ≪una malattia di famiglia≫ sembra indicare che questo ≪terreno≫ morboso viene trasmesso di generazione in generazione, previo contatto con i diversi elementi correntemente denominati ≪agenti cancerogeni≫. Quando non esiste questo ≪terreno≫, tali elementi provocano soltanto una leggera infiammazione locale. Noi affermiamo che sono le abitudini malsane, e più particolarmente LE ABITUDINI ALIMENTARI MALSANE a dar corso alla DIATESI CANCEROGENA CUMULATIVA che, nel tempo, genera le modificazioni tessutali ≪retrograde≫ che precedono e annunciano il CANCRO.

Un organismo sottoposto ad AVVELENAMENTO CRONICO DA ALIMENTI AZOTATI sovrabbondanti ed inappropriati, si trova in uno stato di morbosità simile, se non identico, a quello che si osserva nell’anafilassi alimentare.

Rimane solo da trovare il fattore che, in tutti i casi di cancro, avvia il meccanismo che al termine di un lungo periodo preliminare precanceroso, sfocia nel cancro propriamente detto. E` vero, in ogni caso, che questo lungo periodo preliminare è di primaria importanza. Quando in un determinato punto del corpo i TESSUTI si allontanano dal loro normale sviluppo, sembra che la causa sia imputabile a un precedente lungo sviluppo di declino generale dell’organismo, al quale si aggiungono, come cause accessorie, diversi fattori esterni di IRRITAZIONE LOCALE. Bisogna però capire, che queste cause accessorie, alle quali è stata dedicata tanta attenzione, non si trovano mai all’origine vera e propria del cancro. E` stato frequentemente notato che i TUMORI MALIGNI compaiono generalmente, se non sempre, su TESSUTI la cui vitalità è carente e, che tale carenza, è molto spesso cronica, a volte molto vecchia. Da ciò si è tratta la conclusione che IL CANCRO NON SI SVILUPPA MAI SU TESSUTI SANI, ma su ≪residui embrionali≫, verruche pigmentate, cicatrici da scottatura, tiroidi gozzute, adenomi al seno, oppure sui margini di ulcere gastriche, sulle lesioni dissenteriche o tubercolotiche, così come sulle lesioni dovute all’IRRITAZIONE mediante corpi estranei o parassiti intestinali (elminti).

Tutti questi fatti ci portano a una sola conclusione: colui che si mantiene sempre in salute, con SANE ABITUDINI, non verrà mai colpito dal cancro. Se consideriamo il CANCRO come il COMPIMENTO di un PROCESSO PATOLOGICO PROGRESSIVO, il cui avviamento è costituito dal primo raffreddamento del lattante, che nell’età matura giunge al suo culmine (il cancro), non abbiamo più bisogno di attribuire ogni tipo di cancro a sostanze disintegranti particolari, né di proteggerci contro tali sostanze per prevenirlo.

Se riusciamo a impedire la formazione del ≪terreno≫ canceroso, possiamo evitare il cancro. E` quindi importante, per noi, conoscere alcuni degli elementi che maggiormente contribuiscono alla formazione del ≪terreno≫ canceroso. Ho già detto che gli alimenti azotati inappropriati, specie un’alimentazione azotata eccessiva, costituiscono l’elemento essenziale dello STATO D’ INTOSSICAZIONE che sfocia nel cancro; DEBBO ORA PROVARLO.

Venticinque anni or sono, circa, il Dr. John Round, Dottore in Scienze, scriveva quanto segue in un articolo su ≪La Carne e il Cancro≫: ≪Secondo Rayer, il cancro si riscontra normalmente negli uccelli predatori e solo raramente in quelli non carnivori. Le AQUILE e gli AVVOLTOI in cattività muoiono spesso di cancro. IL GUFO comune è particolarmente soggetto al cancro. Una delle scoperte più sconvolgenti degli ultimi anni è l’elevata frequenza del cancro nei PESCI. . . Il cancro è particolarmente diffuso tra quelli allevati in cattività (vivai, acquari). . . Si è trovato il cancro in certi RETTILI: SALAMANDRE, RANE, PITONI.

Per altro verso, tra tutti gli animali domestici, il CAVALLO sembra essere quello meno esposto al cancro. Il cancro è anche rarissimo nei BOVINI. ≪E` raro negli OVINI e molto raro nelle CAPRE. Nei CONIGLI è così raro che non ne conosciamo alcun caso. E` molto frequente, invece, in quei divoratori d’immondizie che sono i RATTI e i TOPI, soprattutto in quelli la cui ALIMENTAZIONE è di origine CARNEA. Gli animali selvatici tenuti in cattività hanno anch’essi, a volte, il cancro. La frequenza del cancro è incredibilmente alta anche nel GATTO. Nondimeno, fatta eccezione per i topi, fra tutti gli animali studiati in questo rapporto, IL PIU’ SOGGETTO AL CANCRO e` IL CANE. Su 3.525 cani esaminati, Semner ha trovato che l’8% era canceroso. Tutti i principali tipi di cancro che colpiscono l’uomo sono stati riscontrati anche nel cane. Ora, il CANE è un carnivoro e spesso al domestico viene data TROPPA CARNE. Esso, poi, accresce ancora la sua razione con ogni sorta di detriti carnei che si procura frugando negli ammassi d’immondizie. ≪Se torniamo agli animali poco soggetti al cancro, constatiamo che, di tutti quelli esaminati, IL MENO SOGGETTO AL CANCRO sembra essere LA SCIMMIA. Difatti, i tumori sono estremamente rari tra questi animali. Le scimmie si nutrono preferibilmente di NOCI ( per quanto riguarda i cibi proteici ) e la loro quasi totale immunità dal cancro costituisce un fatto di notevole importanza. ≪Se guardiamo all’UOMO, constatiamo che la frequenza del CANCRO in lui è proporzionale alla quantità di CARNE che consuma. Ciò può non essere sempre vero per quanto riguarda gli individui, ma lo è certamente per le collettività≫. Parlando dei cancri che si riscontrano nelle piante, il Dr. Round scrive: ≪Si trovano delle specie di cancro su certi ALBERI. E` molto interessante rilevare che questi CANCRI VEGETALI sono più frequenti negli ALBERI che crescono su un terreno sovraccarico di colaticcio o di acque di fogna; in altri termini, in ALBERI sovralimentati di SOSTANZE AZOTATE. Sulla BARBABIETOLA sovralimentata, per esempio, si sviluppa una specie di CANCRO VEGETALE. Questo cancro somiglia spaventosamente a quelli che colpiscono le specie animali, compreso l’uomo≫.

Round cita poi le seguenti parole del Prof. F. Smith, del Laboratorio di Patologia vegetale della città di Washington: ≪IL CANCRO VEGETALE ha maggiori probabilità di comparire nelle PIANTE SOVRALIMENTATE. . . Come il cancro nell’uomo, è quasi certo che sia recidivo dopo l’escissione.

Con il tempo, il cancro vegetale finisce per distruggere la pianta sulla quale si sviluppa≫.

La sovralimentazione ed il consumo eccessivo di alimenti azotati, ed in particolare di ALIMENTI AZOTATI MALSANI, possono dunque essere considerati come i fattori preliminari di ogni sviluppo canceroso. Amici miei cari, i partigiani devoti della ≪coltura organica≫ dovrebbero trarne insegnamento.

Quanto è stato riferito sui cancri vegetali, dovrebbe far loro capire che l’esagerata correzione di un terreno con terricciato, specie quando esso è ricco di materie azotate, produce piante alimentari di qualità molto povera. I mangiatori di CARNE dovrebbero rendersi conto che la frequenza del CANCRO negli ANIMALI CARNIVORI (anche allo stato selvatico) e la sua relativa assenza in quelli ERBIVORI e FRUGIVORI (anche in cattività) costituiscono una prova decisiva che le proteine di origine animale non sono appropriate all’alimentazione umana.

Gli utensili da cucina in alluminio, il catrame delle strade, le tinture all’anilina, gli acidi salicilici e borici, le bruciature dovute al radio, e tutte le altre ≪cause di cancro≫ di cui si parla tanto oggi, non sono le cause principali del cancro. I popoli antichi che soffrivano di cancro non avevano strade asfaltate, nè utensili di alluminio. Essi non pativano le bruciature dei raggi X o del radio. Queste cose non possono causare il cancro nei PESCI del mare, nè all’AQUILA nel suo nido, ne ́ al GUFO nel suo granaio. Deve esserci una causa generale che spiega sia l’esistenza del cancro nell’uomo, negli animali e nelle piante, sia la frequenza con la quale si deve constatare che le famose ≪cause di cancro≫, di cui si parla tanto nelle notizie di stampa, non riescono a generarlo. Un metabolismo in disordine, dovuto ad abitudini alimentari malsane, uno STATO DI AVVELENAMENTO DIFFUSO NELL’ ORGANISMO, risultanti da una NUTRIZIONE ECCESSIVA e scelta male, sono gli elementi comuni e universali che preparano il terreno sul quale si svilupperanno TUMORI E CANCRI. Conservo ancora il vivo ricordo di un giovane di trentacinque anni, morto di cancro dopo aver sofferto a lungo. Poiché il suo lavoro richiedeva grandi sforzi fisici, pensò di avere bisogno di grandi quantità di CARNE. Mangiava carne a sazietà ad ogni pasto, tanta da sfamare una tigre della giungla. Per anni e anni, i TESSUTI di quest’uomo sono MARCITI NELL’ ANAFILASSI.

Si potrebbe obiettare che vi sono anche dei VEGETARIANI CANCEROSI. Ciò è vero, perchè molti vegetariani non si sono ancora completamente liberati dei loro appetiti malsani e continuano a mangiare pesce, uova e altre ≪leccornie≫ altrettanto poco raccomandabili. Questi non ha nulla da spartire col vero vegetariano. Il vegetariano americano o europeo ha quasi sempre un padre e una madre carnivori e nella maggior parte dei casi diventa vegetariano soltanto dopo molti anni di alimentazione carnea.

La riforma dietetica costituita dalle abitudini alimentari della maggior parte dei vegetariani riflette, generalmente, un PENTIMENTO DELL’ UNDICESIMA ORA, da parte di una persona che si è resa conto che qualche cosa non funziona (in altri termini, di una persona vissuta a lungo in modo malsano) e manca di qualsiasi ordine e coesione. Essa viene effettuata alla carlona e raramente è così radicale da riuscire a controbilanciare la DIATESI EREDITARIA e gli effetti dell’ALIMENTAZIONE MALSANA che l’ha preceduta.

Si deve anche far presente la possibilità che, oltre a quella dovuta all’ECCESSO DI PROTEINE, anche altre forme di avvelenamento cronico sfociano nel cancro. Un gran numero di vegetariani non differiscono che molto poco dai loro congeneri onnivori: sono altrettanto ghiotti e praticano male le leggi della salute in tutte le altre sfere della vita. Essi soffrono, vita natural durante, di tossiemia ed avvelenamento cronici da decomposizione gastrointestinale, che sono una conseguenza dei vari vizi tossici popolari che continuano a praticare. IL VEGETARIANISMO non deve in alcun modo essere considerato come un lasciapassare con licenza di contravvenire continuamente ed impunemente alle LEGGI DELLA VITA.

Che i VEGETARIANI di cui parliamo soffrano di ulcere, gozzi, adenomi, ecc., nella stessa misura dei carnivori, è cosa ben nota a tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerli da vicino e di curarli spesso. Non è pertanto impossibile che anche tra queste persone si manifestino, di tanto in tanto, CASI DI CANCRO.

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2 thoughts on “Qual è la causa del cancro?

  1. An interesting dialogue is worth comment. I feel that you must write more on this topic, it won’t be a taboo subject but typically people are not sufficient to speak on such topics. To the next. Cheers eeeedgkfccck

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